Alfa Romeo P3






























































Alfa Romeo P3

Alfa romeo p3.jpg

Descrizione generale

Costruttore

Italia  Alfa Romeo
Categoria

Formula Grand Prix
Produzione
Dal 1932 al 1936
Progettata da

Vittorio Jano
Sostituisce

Alfa Romeo Tipo A
Sostituita da

Alfa Romeo Monoposto 8C 35
Alfa Romeo 16C Bimotore
Descrizione tecnica
Meccanica
Telaio
Longheroni e traverse in lamiera stampata con sezione a "C"
Motore
Otto cilindri in linea Alfa Romeo da 2,6 L, 2,9 L o 3,2 L
Trasmissione
Manuale a tre o quattro rapporti
Dimensioni e pesi
Larghezza
1375 mm
Passo
2642 mm
Peso
680 kg
Risultati sportivi
Palmares














Corse
Vittorie

Pole

Giri veloci

46




L'Alfa Romeo Tipo B, più conosciuta come Alfa Romeo P3, è stata un'autovettura prodotta dall'Alfa Romeo tra il 1932 ed il 1936 e facente parte della serie 8C. Grazie alla numerose vittorie conquistate soprattutto da Tazio Nuvolari, è considerata una delle migliori auto da competizione mai costruite.[1][2]




Indice






  • 1 Il contesto


  • 2 Caratteristiche tecniche


  • 3 Le competizioni


  • 4 I piloti


  • 5 Le vittorie


  • 6 Curiosità


  • 7 Note


  • 8 Bibliografia


  • 9 Altri progetti


  • 10 Collegamenti esterni





Il contesto |




Il motore della P3


Progettata da Vittorio Jano, fu esplicitamente studiata per i Gran Premi e fu l'evoluzione della P2. Contemporaneamente si tratta della prima vettura Alfa Romeo progettata già in origine come monoposto e la seconda in totale nella produzione della casa dopo la Tipo A. La caratteristica principale che la distingueva dalla vettura precedente era la possibilità di prendere parte a corse di lunga durata.



Caratteristiche tecniche |


Era dotata di un motore ad otto cilindri in linea con un sistema di sovralimentazione. La cilindrata variò negli anni: nel 1932 fu di 2.654 cm³, nel 1934 fu portata a 2.905 cm³ e nel 1935 diventò 3.165 cm³. La vettura aveva un peso contenuto per l'epoca (680 kg), e ciò era dovuto al fatto che il monoblocco non era in ghisa.


Le sospensioni erano a balestra, mentre il cambio era manuale a tre o quattro rapporti (le tre marce furono disponibili solo nel 1934).



Le competizioni |


La P3 debuttò nel giugno del 1932. Vinse la prima gara con Tazio Nuvolari nello stesso anno. La stagione proseguì con altre sei vittorie, tra cui i più importanti gran Premi dell'epoca, vale a dire quelli d'Italia, di Francia e di Germania. L'altra guida era Rudolf Caracciola. Grazie a questi successi, l'Alfa Romeo vinse con Nuvolari il Campionato Internazionale Automobilistico, basato quell'anno proprio sui Gran Premi d'Italia, Francia e Germania.




L'abitacolo della P3 "aerodinamica"


Nel 1933 il reparto che si occupava delle competizioni, l'Alfa Corse, entrò in crisi finanziaria. La partecipazione alle competizioni fu di conseguenza sospesa. Di questi anni è il cambiamento di nome del reparto che preparava e portava in gara le vetture da competizione, in Scuderia Ferrari. In quell'anno non partecipò alle prime 25 competizioni e riprese l'attività nelle competizioni in agosto. Vinse 6 delle 11 corse, tra cui i Gran Premi di Italia e di Spagna.
Il cambio dei regolamenti del 1934 portarono alla possibilità di un aumento della cilindrata, che fu incrementata a 2900 cm³. Louis Chiron vinse il Gran Premio di Francia ma le altre quattro competizioni maggiori della stagione europea vennero dominate dalle Frecce d'argento (Mercedes e Auto Union) tedesche. Nel complesso la P3 vinse comunque 18 dei 35 Gran Premi programmati per quella stagione. Una di queste prove si svolse sul circuito dell'AVUS. Per adeguarsi alle alte velocità raggiungibili su questo tracciato, venne creata una versione aerodinamica della vettura, la quale riuscì in questo modo ad imporsi sugli avversari.[3]


Il 1935 fu caratterizzato da una perdita di competitività a causa della superiorità delle automobili tedesche. Questo però non impedì alla P3 di conquistare un'ultima importante vittoria.
La cilindrata del propulsore fu portata a 3,2 litri per il Gran Premio di Germania in cui Tazio Nuvolari accantonò la già utilizzata nuova vettura Bimotore per la "vecchia" P3 e conquistò una vittoria entrata nella leggenda, sotto lo sguardo di 300.000 spettatori tedeschi. In testa per la maggior parte della gara, fu superato dalla più potente Mercedes Benz W25 di Manfred von Brauchitsch a causa di una fermata ai box per una foratura di una gomma ma riuscì a superare all'ultimo giro l'avversario, anch'esso attardato da un problema analogo.


La versatilità e l'agilità della P3 permise alla vettura di vincere 16 dei 39 Gran Premi della stagione 1935.



I piloti |


Qui sotto sono elencati i piloti che hanno guidato la P3 nelle varie stagioni:


1932


  • Tazio Nuvolari, Rudolf Caracciola, Giuseppe Campari, Mario Umberto Borzacchini

1933


  • Louis Chiron, Giuseppe Campari, Luigi Fagioli

1934


  • Achille Varzi, Louis Chiron, Guy Moll, Carlo Felice Trossi, Gianfranco Comotti, Mario Tadini, Pietro Ghersi, Marcel Lehoux

1935


  • Tazio Nuvolari, Raymond Sommer, Louis Chiron, Carlo Felice Trossi, Gianfranco Comotti, Raph, René Dreyfus, Mario Tadini, Antonio Brivio, Ferdinando Barbieri, Pietro Ghersi, Carlo Pintacuda, Attilio Marinoni, Richard Shuttleworth

1936


  • Raymond Sommer, Franco Cortese, Raph, Renato Balestrero, Charles Martin, José de Villapadierna


Le vittorie |




Tazio Nuvolari taglia per primo il traguardo al Gran Premio di Pau del 1935


Qui sotto sono elencate le 46 vittorie conquistate dalla vettura nelle varie stagioni:


1932



  • Gran Premio d'Italia, Tazio Nuvolari


  • Gran Premio di Francia, Tazio Nuvolari


  • Gran Premio di Germania, Rudolf Caracciola


  • Coppa Ciano, Tazio Nuvolari


  • Coppa Acerbo, Tazio Nuvolari


  • Gran Premio d'Italia, Rudolf Caracciola


1933



  • Coppa Acerbo, Luigi Fagioli


  • Gran Premio di Comminges, Luigi Fagioli


  • Gran Premio di Francia Louis Chiron


  • Gran Premio d'Italia Luigi Fagioli


  • Circuito di Masaryk Louis Chiron


  • Gran Premio di Spagna Louis Chiron


1934



  • Gran Premio di Monaco, Guy Moll


  • Gran Premio di Alessandria, Achille Varzi


  • Gran Premio di Tripoli, Achille Varzi


  • Gran Premio del Marocco, Louis Chiron


  • Targa Florio, Achille Varzi


  • Internationale Avus Rennen, Guy Moll


  • Mannin Moar, Brian Lewis


  • Gran Premio di Montreux, Carlo Felice Trossi


  • Gran Premio di Penya Rhin, Achille Varzi


  • Gran Premio di Francia, Louis Chiron


  • Gran Premio dela Marna, Louis Chiron


  • Gran Premio di Vichy, Carlo Felice Trossi


  • Gran Premio di Germania, Tazio Nuvolari


  • Coppa Ciano, Achille Varzi


  • Gran Premio di Nizza, Achille Varzi


  • Gran Premio di Comminges, Gianfranco Comotti


  • Circuito di Biella, Carlo Felice Trossi


1935



  • Gran Premio di Pau, Tazio Nuvolari


  • Circuito di Bergamo, Tazio Nuvolari


  • Gran Premio di Francia, Raymond Sommer


  • Circuito di Biella, Tazio Nuvolari


  • Gran Premio della Lorena, Louis Chiron


  • Gran Premio della Marna, René Dreyfus


  • Gran Premio di Dieppe, René Dreyfus


  • Circuito di Varese, Vittorio Belmondo


  • Gran Premio di Germania, Tazio Nuvolari


  • Gran Premio di Comminges, Raymond Sommer


  • Coppa Ciano, Tazio Nuvolari e Mario Tadini


  • Gran Premio di Nizza, Tazio Nuvolari


  • Gran Premio d'Inghilterra, Richard Shuttleworth


  • Coppa della Sila, Antonio Brivio


  • Campionato di Brooklands, Richard Shuttleworth



Curiosità |


Sul cofano motore della "P3" con cui vinse il Gran Premio di Germania del 28 luglio 1935, Tazio Nuvolari aveva fatto dipingere il motto "Donne e Motori, Gioie e Dolori", sormontata dall'effigie delle tartaruga regalatagli da Gabriele D'Annunzio.



Note |




  1. ^ (EN) Alfa Romeo Tipo B P3 Monoposto, ultimatecarpage.com. URL consultato il 19 luglio 2013.


  2. ^ Tabucchi, 2010, pag. 88.


  3. ^ Alfa Romeo Tipo B Aerodynamica, su ultimatecarpage.com. URL consultato il 30 settembre 2013.



Bibliografia |



  • Gianluca Pellegrini (a cura di), Enciclopedia dell'auto - Quattroruote, Rozzano, Editoriale Domus, 2003.

  • Alessandro Sannia, Alfa Romeo - 100 anni di leggenda, Milano, Gribaudo, 2010, ISBN 978-88-7906-972-4.

  • Maurizio Tabucchi, Alfa Romeo 1910 - 2010, Milano, Giorgio Nada Editore, 2010, ISBN 978-88-7911-502-5.

  • David Owen, Grandi Marche - Alfa Romeo, Milano, Edizioni Acanthus, 1985, ISBN non esistente.

  • (EN) Griffith Borgeson, The Alfa Romeo Tradition, Somerset, Haynes (Foulis) Publishing Group Ltd, 1990, ISBN 0-85429-875-4.



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Alfa Romeo P3


Collegamenti esterni |



  • Profilo della P3 nella storia dei Gran Premi, su ddavid.com.

  • L’età d’oro di Leif Snellman, su kolumbus.fi.

  • Tabella risultati di Quentin Cloud, su members.fortunecity.com.


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