Torre Annunziata









































































































Torre Annunziata
comune



Torre Annunziata – Stemma Torre Annunziata – Bandiera
Torre Annunziata – Veduta
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Regione-Campania-Stemma.svg Campania
Città metropolitana
Provincia di Napoli-Stemma.svg Napoli
Amministrazione
Sindaco Ascione Vincenzo (Partito Democratico) dal 25-06-2017
Territorio
Coordinate
40°45′25″N 14°26′40″E / 40.756944°N 14.444444°E40.756944; 14.444444 (Torre Annunziata)Coordinate: 40°45′25″N 14°26′40″E / 40.756944°N 14.444444°E40.756944; 14.444444 (Torre Annunziata)
Altitudine 9 m s.l.m.
Superficie 7,54 km²
Abitanti 42 637[3](28-2-2017)
Densità 5 654,77 ab./km²
Frazioni Cipriani, Rovigliano, Sannino, Terragneta
Comuni confinanti
Boscoreale, Boscotrecase, Castellammare di Stabia, Pompei, Torre del Greco, Trecase
Altre informazioni
Cod. postale 80058
Prefisso 081
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT
063083
Cod. catastale L245
Targa NA
Cl. sismica zona 2 (sismicità media)
Cl. climatica zona C, 1 123 GG[4]
Nome abitanti torresi, oplontini[1] e nunziatesi[2]
Patrono Madonna della Neve
Giorno festivo 22 ottobre (festa votiva)
5 agosto rievocazione del ritrovamento della Madonna della Neve
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Torre Annunziata

Torre Annunziata



Torre Annunziata – Mappa
Posizione del comune di Torre Annunziata nella città metropolitana di Napoli
Sito istituzionale



Un affresco negli Scavi di Oplonti




Dipinto di Torre Annunziata del 1905 di Oswald Achenbach


Torre Annunziata (Torr'Annunziata in napoletano) è un comune italiano[5] di 42 637 abitanti[3] della città metropolitana di Napoli in Campania.


Si estende nell'insenatura più interna del golfo di Napoli in uno stretto lembo di terra cinta tra il Vesuvio e il mare: è infatti municipalità della Zona rossa del Vesuvio, importante centro balneare[6] e membro del Parco regionale del fiume Sarno, che ne delimita il confine meridionale con la sua foce.


Fin dalla fondazione ha fatto della pesca, del commercio, del turismo e della produzione della pasta le principali attività, tanto da essere detta Capitale dell'arte bianca, per la massiccia produzione che toccò il picco nel primo dopoguerra, con oltre sessanta tra mulini e pastifici[7], di cui restano in attività, tra i più noti e premiati al mondo[8], i marchi Voiello e Setaro. È dal periodo della prima rivoluzione industriale, un importante centro produttivo[9], prima nel settore metalmeccanico e siderurgico, e, ad oggi, nautico e farmaceutico, oltre che portuale, accogliendo il terzo porto della regione per estensione[10]. È inoltre sede della Reale Fabbrica d'armi, principale fabbrica d'armi dell'intero regno delle due Sicilie, oggi gestita dall'Esercito Italiano[11].


Sorge sui resti dell'antica Oplontis, città residenziale imperiale e patrizia, sepolta dall'eruzione del Vesuvio del 79, di cui conserva l'attiva stazione termale[12] e il sito archeologico, dal 1997 riconosciuto come patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.




Indice






  • 1 Geografia fisica


    • 1.1 Territorio


      • 1.1.1 Idrografia


      • 1.1.2 Rischi ambientali




    • 1.2 Clima




  • 2 Storia


    • 2.1 Età antica: Lo splendore di Oplontis


    • 2.2 Età medievale: la Silva mala e il Nemus Regalis


      • 2.2.1 Tardo Antico e Alto Medioevo


      • 2.2.2 La fondazione


      • 2.2.3 Turris Sanctissima Annunciatae de Scafata




    • 2.3 Età moderna: Due feudi, due Principi


      • 2.3.1 Torre Nunziata


      • 2.3.2 Torre dell'Annunciata




    • 2.4 Età contemporanea: Gioacchinopoli


      • 2.4.1 Gli anni d'oro


      • 2.4.2 La Grande Torre Annunziata


      • 2.4.3 Storia recente




    • 2.5 Stemma


    • 2.6 Onorificenze




  • 3 Monumenti e luoghi d'interesse


    • 3.1 Architetture religiose


      • 3.1.1 Chiese Santa Maria Del Buon Consiglio


        • 3.1.1.1 Chiese cattoliche nell'Arcidiocesi di Napoli


        • 3.1.1.2 Chiese cattoliche nella Diocesi di Nola


        • 3.1.1.3 Chiese di altri culti


        • 3.1.1.4 Arciconfraternite e cappelle


        • 3.1.1.5 Monasteri e conventi


        • 3.1.1.6 Edicole votive




      • 3.1.2 Cimiteri




    • 3.2 Architetture civili


      • 3.2.1 Palazzi, ville, masserie


      • 3.2.2 Teatri




    • 3.3 Architetture militari


      • 3.3.1 Torri, castelli


      • 3.3.2 Opifici militari




    • 3.4 Luoghi d'interesse dell'archeologia industriale


    • 3.5 Strade e piazze principali


    • 3.6 Monumenti e altri beni culturali


    • 3.7 Siti d'interesse archeologico: ville romane, terme


    • 3.8 Terme


      • 3.8.1 Acque minerali




    • 3.9 Luoghi d'interesse ambientale e paesaggistico




  • 4 Società


    • 4.1 Evoluzione demografica


    • 4.2 Etnie e minoranze straniere


    • 4.3 Tradizioni e folclore


      • 4.3.1 Maria SS. Della Neve






  • 5 Cultura


    • 5.1 Istruzione


      • 5.1.1 Biblioteche e archivi


      • 5.1.2 Scuola


      • 5.1.3 Università




    • 5.2 Musei, pinacoteche e cripte


    • 5.3 Media


      • 5.3.1 Radio


      • 5.3.2 Stampa locale


      • 5.3.3 Stampa locale storica


      • 5.3.4 Televisione




    • 5.4 Teatro


      • 5.4.1 Premi




    • 5.5 Cinema


      • 5.5.1 Premi






  • 6 Geografia antropica


    • 6.1 Frazioni


    • 6.2 Altre località del territorio




  • 7 Infrastrutture e trasporti


    • 7.1 Strade


      • 7.1.1 Autostrade


      • 7.1.2 Strade statali e provinciali




    • 7.2 Ferrovie


    • 7.3 Porti


    • 7.4 Mobilità urbana




  • 8 Amministrazione


    • 8.1 Gemellaggi


    • 8.2 Altre informazioni amministrative




  • 9 Sport


    • 9.1 Impianti sportivi




  • 10 Galleria d'immagini


  • 11 Note


  • 12 Bibliografia


  • 13 Voci correlate


  • 14 Altri progetti


  • 15 Collegamenti esterni





Geografia fisica |





Torre Annunziata panorama.jpg


Ingrandisci

.mw-parser-output .citazione-table{margin-bottom:.5em;font-size:95%}.mw-parser-output .citazione-table td{padding:0 1.2em 0 2.4em}.mw-parser-output .citazione-lang{vertical-align:top}.mw-parser-output .citazione-lang td{width:50%}.mw-parser-output .citazione-lang td:first-child{padding:0 0 0 2.4em}.mw-parser-output .citazione-lang td:nth-child(2){padding:0 1.2em}






«Pranzammo a Torre Annunziata con la tavola disposta proprio in riva al mare.
Tutti coloro erano felici d'abitare in quei luoghi, alcuni affermavano che senza la vista del mare sarebbe impossibile vivere. A me basta che quell'immagine rimanga nel mio spirito.
»


(Johann Wolfgang von Goethe, 13 marzo 1787, da Viaggio in Italia)






Territorio |


Torre Annunziata sorge nel Golfo di Napoli, alle pendici del Vesuvio, estendendosi da nord ad sud per una lunghezza di circa sei chilometri, in una piccola insenatura compresa tra Capo Oncino e la foce del fiume Sarno, posta innanzi allo scoglio di Rovigliano, un turrito faraglione, sotto cui si insediano colonie di corallo.


Il territorio è pianeggiante ed è costituito principalmente da materiale vulcanico eruttato dal Vesuvio nel corso dei secoli, di cui è testimone l'arenile composto di sabbia nera.



Idrografia |


Il fiume Sarno, nell'antichità adorato come divinità, è stato motivo del rigoglio urbano del comune, tanto da essere sottoposto a canalizzazione per fornire il necessario sostentamento ai mulini nella prima epoca di produzione della pasta con un'opera voluta dal conte Muzio Tuttavilla verso la fine del XVI secolo.[13]


Tuttavia è oggi tra i principali motivi dell'inquinamento marino, essendo riconosciuto come il corso d'acqua più inquinato d'Europa[14], a causa di sversamenti illegali e mancanza, in alcuni comuni che il fiume attraversa, di adeguati sistemi di riqualificazione delle acque.


Per tale motivo sono in atto opere di depurazione del bacino.



Rischi ambientali |


All’ inquinamento provocato dal fiume Sarno, si è aggiunto, soprattutto nel secolo scorso, quello provocato dalle attività industriali locali. Si è tuttavia contestualmente formata una sensibilità ambientale, ed ora le condizioni di inquinamento delle acque marine sono in progressivo miglioramento[15].


L'area è stata interessata dal sisma del 1980, che provocò numerosi sfollati ed aprí una crisi nella statica di alcuni edifici, in particolare nel Rione Carceri, che è ancora in atto e non manca di destare l'interesse nazionale[16].


Il principale rischio ambientale è, però, di natura vulcanica, per cui il comune è posto nella cosiddetta zona rossa[17], quella a maggior rischio di catastrofe nel caso di ripresa dell'attività eruttiva.



Clima |


Torre Annunziata gode di un clima tipicamente mediterraneo, con temperature estive che oscillano tra i 18 ed i 29 gradi, mentre le medie invernali sono comprese tra i 7 ed i 14 gradi. Essendo posta in riva al mare è molto ventilata dalle correnti marine ed è ben protetta dal massiccio del Vesuvio dai venti freddi che provengono dall'entroterra campano.































































































































Torre Annunziata Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic Inv Pri Est Aut
T. max. media (°C) 13 13 14 18 22 26 29 29 26 22 17 14 13,3 18 28 21,7 20,3
T. min. media (°C) 7 7 8 11 14 18 20 20 18 15 12 9 7,7 11 19,3 15 13,3
Precipitazioni (mm) 69 57 57 39 34 16 24 38 48 70 102 87 213 130 78 220 641
Giorni di pioggia 10 11 10 9 7 5 2 3 7 10 11 13 34 26 10 28 98
Eliofania assoluta (ore al giorno) 4 5 5 7 8 9 10 10 8 6 4 3 4 6,7 9,7 6 6,6

  • Classificazione climatica: zona C, 1123 GG[18]


Storia |



Età antica: Lo splendore di Oplontis |


.mw-parser-output .vedi-anche{border:1px solid #CCC;font-size:95%;margin-bottom:.5em}.mw-parser-output .vedi-anche td:first-child{padding:0 .5em}.mw-parser-output .vedi-anche td:last-child{width:100%}



Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Oplontis.



Oplontis sulla Tabula Peutingeriana


Località segnata sulla Tabula Peutingeriana con la simbologia usata per i siti termali. I primi abitanti della costa vesuviana e della valle del Sarno furono i Sarrastri mescolati ai Pelasgi, poi gli Osci. Nell'VIII secolo a.C. seguirono i Greci e poi gli Etruschi. Verso la fine del V secolo iniziò in Campania la dominazione dei Sanniti, spazzata via dai Romani solo nell'89 a.C.



Età medievale: la Silva mala e il Nemus Regalis |



Tardo Antico e Alto Medioevo |


L'eruzione del Vesuvio del 79 distrusse tutto, dando inizio ad un periodo oscuro di circa un millennio durante il quale comparve una fitta vegetazione, il luogo fu così denominato Silva mala, poiché infestata da belve e ladroni. Il territorio fu altresì razziato da Genserico (da qui il culto della Festa dei Gigli di Nola); subì devastazioni durante la Guerra gotica (535-553) e le incursioni dei Saraceni, che saccheggiarono il monastero di Rovigliano nel 989. Verso l'anno 1000 si ebbero alcuni stanziamenti di abitanti presso il mare, dediti alla pesca e all'agricoltura, che man mano ripopolarono tutta la zona. E i boschi del sito divennero riserva reale di caccia. Il quartiere Terravecchia è sorto sul territorio di Silva mala (poi "Bosco delle tre Case") e il quartiere Grazie in quello di "Nemus Regalis" (Bosco Reale) e il quartiere Annunziata al centro tra i due da cui era separato da due rii.



La fondazione |


Il 19 settembre 1319, Carlo d'Angiò donò con diploma emesso in Aversa per Don Bartolomeo di Capua Ministro di Stato e Protonotario del Regno, quattro moggia di terra a dei fedeli, Guglielmo di Nocera, Puccio Franconi di Napoli, Andrea Perrucci di Scafati, Matteo di Avitaya (Avitabile) che fondarono una chiesa dedicata alla Vergine Annunziata, un piccolo monastero e un ospizio nel luogo detto "La Calcarola".



Turris Sanctissima Annunciatae de Scafata |


Con la dinastia Angioina, Raimondo Orsini del Balzo conte di Nola fece costruire una prima Torre per la difesa. Tutto il casale (uno dei 33 casali di Napoli) prese, quindi, il nome di "Torre dell'Annunciata" e si sviluppò a fianco di quello di "Terra Vecchia", a nord, parte dello Stato di Valle, feudo dei Piccolomini. Nel periodo Aragonese (1415) la regina Giovanna II d'Angiò donò il Casale e parte della Silva mala, in feudo ad un amalfitano, Conte Nicolò D'Alagno o d'Alagna o Alaneo, come scritto nell'epigrafe sotto l'arma, posta sul muro dello scalone lateranense (Arma Magnifici Militis Nicolai de Alaneo de Napoli Senatoris MCCCCVIII) primo feudatario (padre di Lucrezia favorita del re Alfonso d'Aragona), che costruì una seconda Torre ben più robusta.



Età moderna: Due feudi, due Principi |




Lapide dei toponimi in piazza Nicotera



Torre Nunziata |


Al dominio come feudo rustico della famiglia d'Alagna (1419-1512) succedettero i Galluccio di Tora (1512-1517), gli spagnoli de Bucchis italianizzato in Bucca (1517-1592-1608), i franco-normanni Tuttavilla conti di Sarno (1592- 1614).
Nel XVII secolo si susseguirono le famiglie romane dei Colonna principi di Gallicano e duchi di Zagarolo (1624-1653) e dei Barberini principi di Palestrina (1662-1705) che acquistarono il feudo all'asta il 26 dicembre 1662.
Ultimi feudatari furono i toscani Massarenghi (1705-1714) e gli amalfitani Dentice del Pesce principi di Frasso (1714-1806).
Il feudo si estese, furono costruiti mulini e la Real Zecca alla foce del Canale del Sarno (1597, consulente l'architetto Domenico Fontana) per sfruttare le sue acque.



Torre dell'Annunciata |


Il feudo di Torre Annunziata era completamente circondato dallo Stato di Valle dei principi Piccolomini in continuum abitativo territoriale e le dispute sui confini si protrassero per secoli. La borgata di Torre dell'Annunciata si ampliò urbanisticamente con la costruzione, prima di nuove chiese e poi di case e opifici, la Real Polveriera (1652). L'eruzione del Vesuvio del 1631 distrusse quasi completamente tutta la zona e le borgate, ma la ricostruzione iniziò subito, richiamando gente principalmente dalla costiera Sorrentina e da tutte le parti d'Italia, finanche dall'estero. Carlo III diede un importante impulso industriale facendovi costruire nel 1758 la Real Fabbrica d'armi (che vide la luce grazie prima a Francesco Sabatini, della scuola vanvitelliana e poi a Ferdinando Fuga), la Real Ferriera (1791), che si affiancò allo sviluppo dei mulini e dei pastifici per l'afflusso sempre maggiore di popolazione, segnando così l'inizio dell'Ottocento, secolo d'oro della città.



Età contemporanea: Gioacchinopoli |




Ritratto di Gioacchino Murat. Dal 1810 al 1815, Torre Annunziata tramutò il nome in Gioacchinopoli.



Gli anni d'oro |




Prestito Unificato di Torre Annunziata del 1896


Nel 1806 sotto il regno di Giuseppe Bonaparte cessò ogni dominio feudale. Dal 1810 al 1815, regnando a Napoli Gioacchino Murat, Torre Annunziata divenne Gioacchinopoli (fusione dei casali di Torre Annunziata e Terravecchia).


Nel 1842 sotto la restaurazione borbonica si prolungò la ferrovia da Portici fino a Torre Annunziata. Con il Regno d'Italia fu prolungata fino in Calabria. Nel 1871 furono terminati i lavori del porto e dello scalo marittimo delle ferrovie. Si ebbe un notevole sviluppo commerciale con importazione di grano e carbone e un'esportazione mondiale di paste alimentari. Si aggregarono al comune di Torre Annunziata le frazioni Oncino e Grazie. Alla fine dell'Ottocento Torre Annunziata era un immenso pastificio che assorbiva il 60% della forza lavoro. Nel 1887 nasce la Ferriera del Vesuvio e nel 1898 la Circumvesuviana. Le attività industriali fiorirono fino alla seconda guerra mondiale, nonostante le eruzioni del Vesuvio del 1906 e la prima guerra mondiale.



La Grande Torre Annunziata |


Il 13 aprile 1928 si costituì il comune autonomo di Pompei, Torre Annunziata cedette le frazioni La Civita di Valle e Pontenuovo, ovvero l'intero territorio degli Scavi archeologici di Pompei fino al Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei. Il 1943 fu l'anno della crisi dell'"arte bianca". Nel 1946 i comuni di Boscotrecase e Boscoreale, aggregati in precedenza alla "Grande Torre Annunziata", seconda città della Campania per popolazione e sviluppo, riottennero l'autonomia. La richiesta di compensazione territoriale con l'aggregazione della frazione Santa Maria La Bruna (Torre del Greco) e di Trecase, all'epoca frazione di Boscotrecase, non ebbe esito.



Storia recente |


Negli anni ottanta, dagli ambienti della malavita napoletana, fu portato a compimento l'omicidio del giornalista Giancarlo Siani, che operava come corrispondente in città. Per l'omicidio nessun membro dei clan locali è stato ritenuto responsabile, il boss Valentino Gionta è stato assolto con formula piena per non aver commesso il fatto[19].


A partire dagli anni novanta, l'intervento pubblico, per fronteggiare la crisi economica e sociale che ha riguardato l'intera area con la chiusura dei principali stabilimenti localizzati a Torre Annunziata, si è espresso attraverso la Programmazione negoziata ovvero la stipula con le parti sociali di un Contratto d'Area "Torrese-Stabiese" al fine di riutilizzare le aree industriali dismesse con nuove iniziative imprenditoriali e fronteggiare la disoccupazione a livello locale. Il contratto d'area è stato gestito dalla TESS[20] che attualmente, divenuta agenzia di sviluppo locale, si occupa di un'area più vasta denominata "Costa del Vesuvio" che unisce l'area torrese-stabiese e quella attigua precedentemente interessata dal Patto territoriale del Miglio d'Oro.



Stemma |





Stemma




Gonfalone




D'azzurro al castello al naturale, aperto di nero, merlato alla guelfa e fiancheggiato da due torri finestrate di nero e parimenti merlato, terrazzato sulla pianura di verde attraversata in palo dalla strada di accesso al naturale. Il tutto sormontato da una stella d'argento a cinque punte.




Onorificenze |











Titolo di Città - nastrino per uniforme ordinaria
Titolo di Città
«Regio decreto[21]»
— 10 settembre 1936


Monumenti e luoghi d'interesse |



Architetture religiose |



Chiese Santa Maria Del Buon Consiglio |



Chiese cattoliche nell'Arcidiocesi di Napoli |





Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Arcidiocesi di Napoli.

Quartieri Terravecchia, Fuori Porta e Oncino:




  • Santuario dello Spirito Santo - Chiesa Comunale del Carmine (1787) (vi si venera San Felicio)


  • Immacolata Concezione (1635)


  • San Pasquale e Santa Teresa (già di S. Maria di Costantinopoli e S. Giuseppe) (1637)

  • Sacro Cuore di Gesù

  • Santissima Trinità

  • Parrocchia Santa Maria del Buon Consiglio e S. Antonio, su smbuonconsiglioesantantonio.it.



Chiese cattoliche nella Diocesi di Nola |





Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Diocesi di Nola.

Quartieri Annunziata, Grazie, Carminiello:




  • Basilica Pontificia Ave Gratia Plena - Santuario della Madonna della Neve, dove è conservata l'immagine della "Madonna della Neve"


    Madonna della Neve



  • Sant'Alfonso Maria de' Liguori

  • Maria SS. del Carmelo

  • San Francesco di Paola


  • San Giuseppe, sita alla via Plinio 361 in località Croce di Pasella, ai confini con Pompei, fu costruita nel 1907 come cappella gentilizia di una nota famiglia della zona. Completata dal venerabile Eustachio Montemurro e dal beato Bartolo Longo, venne eretta a parrocchia nel 1967 e restaurata totalmente nel 2006

  • San Michele Arcangelo



Chiese di altri culti |


  • Chiesa Evangelica Luterana in Italia (quartiere Carminiello)


Arciconfraternite e cappelle |

Quartiere Annunziata:



  • Arciconfraternita del Suffragio, fondata nel 1650

Borgata del Principio:


  • Cappella di Santa Maria del Principio XVI secolo

Quartiere Terravecchia:




  • Arciconfraternita del Rosario, fondata nel 1664


  • Arciconfraternita di Sant'Agostino e Santa Monica, detta del Carmine


  • Arciconfraternita del Santissimo Sacramento



Monasteri e conventi |

Quartiere Annunziata:


  • Ex Convento dei Celestini (1448 poi Orfanotrofio Comunale, fa parte del complesso monumentale della Basilica Ave Gratia Plena - Santuario della Madonna della Neve)

Borgata del Principio:


  • Ex Ospizio degli Agostiniani (1631)

Quartiere Terravecchia:



  • Foresteria del Convento degli Alcantarini (XVII secolo), già dei Carmelitani e degli Olivetani

  • Ex Convento (poi Ospedale Civile)

  • Ex Convento dei Francescani (sede della Guardia di Finanza)


  • Chiesa palatina di San Gennaro (1645, sconsacrata)



Edicole votive |



Il crocifisso di piazza Cesare Battisti


Le edicole votive, talvolta veri tempietti, sono oltre cento tra quelle affrescate, maiolicate, in cotto, in bronzo, contenenti statuine e dipinti.


  • Crocefisso eretto dai fratelli Paolo ed Emilio Ricciardi nel 1919 in piazza Cesare Battisti.


Cimiteri |



  • Cimitero Comunale, costruito nel 1830 e benedetto nel 1832

  • Cappella dell'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento (1856)

  • Ex Cappella de La Ville Sur Yllôns

  • Cappella dell'Arciconfraternita dei SS. Agostino e Monica (Carmine Vecchio e Nuovo) (1871)

  • Cappella del Rosario (1861)

  • Cappella della Congrega del Suffragio (1863)


  • Ipogeo della Cappella della Pietà


  • Ipogeo di Santa Maria delle Grazie


  • Ipogeo di Santa Maria Addolorata



Architetture civili |



Palazzi, ville, masserie |


Quartiere Annunziata:


  • Palazzo della Taverna Grande alla Marina

Quartiere Grazie:



  • Palazzo del Principe di Genzano - de Marino (già Taverna di Basso, detto "Palazzo della Caccia al Bufalo")

  • Masseria Grande della Baronal Corte, detta del Gioco

  • Villa Fiorenza




Palazzo Criscuolo


Quartiere Terravecchia:



  • Palazzo Colonna (già Taverna di Sopra o del Principe)


  • Palazzo Criscuolo (già Palazzo Gargano, sede del municipio dal 1897)

  • Palazzo Fondaco Montella (sede dei plebisciti del 21 ottobre 1860 e sede del municipio dal 1842 al 1876)


  • Palazzo Pignatelli di Monteleone (già Piccolomini d'Aragona sede del municipio dal 1876 al 1897)

  • Palazzo Stallo del Principe di Valle

  • Palazzo Cesaro (Viceconsolato del Regno di Danimarca)

  • Palazzo Amodio (Viceconsolato dell'Impero russo)

  • Palazzo Dati

  • Palazzo Vasquez

  • Belvedere Vasquez


Quartiere Fuori Porta:



  • Palazzo delle Regie Scuderie, già "Regia Posta in Porta Napoli", denominato anche "Lo Stallone"

  • Palazzo e Villa Storta - Rota, complesso formato da tre edifici, "Villa monte Parnaso" (XVI secolo) e "Palazzo e Villa Avallone" (XVIII secolo), edificate nei pressi della "Villa di Caio Siculi" (I secolo d.C.)

  • Palazzo Coccoli

  • Palazzo delle Terme Manzo, edificio termale riadattato a pastificio

  • Palazzo Pagano e Cirillo, edificio termale riadattato a pastificio

  • Villa Vitelli


Quartiere Boscomonaco:



  • Villa Cardola

  • Palazzo Ferrara

  • Palazzo Castellano


Quartiere Oncino:



  • Palazzo Fusco (1885), già di Nicola Salvatore Dino

  • Palazzo Jovino

  • Palazzo Voiello

  • Villa Diana poi Ciniglio

  • Villa Carlotta Rossi Filangieri

  • Villa, Teatro e Cappella, Carlo Rossi Filangieri

  • Villa Luisa Faraone Mennella

  • Masseria Villarosa (XVII secolo)

  • Villa Pagano

  • Villa Lettieri

  • Villa Jovino

  • Villa Colavolpe

  • Villa Imperato

  • Masseria Imperato

  • Villa Lauritano (1845), in località Scogli di Prota



Teatri |



  • Palazzina dei Concerti Rossi Filangieri (poi Villa Tiberiade)

  • Teatro Metropolitan (già Terzo Ordine del Molini del Conte)

  • Teatro Moderno

  • Teatro Politeama

  • Opera dei Pupi-Teatro Corelli



Architetture militari |



Torri, castelli |


Quartiere Annunziata:



  • Torre La Nunziata (XV secolo, scomparsa)


  • Castello dei d'Alagno (poi "Palazzo Dentice di Frasso-Massarenghi")


Contrada La Torretta:


  • Torretta de' Sena (XV secolo)

Quartiere Grazie:




  • Fortino Dedon (XVIII secolo, rovinato)


  • Masseria Mezza Torre (trasformata)

  • Masseria dei Castriota


Quartiere Oncino:


  • Fortino dell'Oncino - Villa Guarracino (già "Teresa Rossi Filangieri ")

Quartiere Rovigliano:


  • Torre di Rovigliano (XV secolo, ruderi del Real Fortino di Rovigliano, costruito con i laterizi della preesistente Abbazia)


Opifici militari |



  • Real Polveriera (1652)


  • Real Fabbrica d'Armi (1758)

  • Real Ferriera (1791)



Luoghi d'interesse dell'archeologia industriale |




  • Canale Conte di Sarno detto anche Fosso del Conte (1592)

  • Canale Bottaro

  • Real Polveriera (1652)


  • Real Fabbrica d'Armi (1758)

  • Sala d'Armi[22]

  • Real Ferriera (1791)

  • Ferrodotto Borbonico (1842)

  • Ferriere del Vesuvio (1887)

  • Circumvesuviana (1898)

  • Magazzini Generali

  • Molini e Pastifici[23]



Strade e piazze principali |




Monumento all'Arma dei Carabinieri


  • Strade:

Corso Umberto I, Via Gino Alfani, Via Vittorio Veneto, Via Carlo Poerio, Via Vincenzo Gambardella, Via Pasquale Fusco, Via Caravelli, Via Prota, Corso Vittorio Emanuele III, Via Roma, Corso Giuseppe Garibaldi, Via dei Mille, Via C. E. Maresca, Traversa Maresca, Via Vesuvio, Via Epitaffio, Via Sepolcri, Via Alfredo Simonetti, Via Giuseppe Tagliamonte, Viale Guglielmo Marconi, Viale Cristoforo Colombo, Via Porto, Via Riviera Caracciolo, Via d'Angiò, Via Dogana, Via Diodato Bertone, Via Castello, Via Roma, Viale Manfredi, via Plinio, Via Terragneta e Rampe Vito Nunziante.


  • Piazze:

Piazza Ernesto Cesaro, Piazza Giovanni Nicotera, Piazza Giacomo Matteotti, Piazza Cesare Battisti, Piazza Enrico de Nicola, Piazzale Gargiulo già Kennedy, Piazza Matteo Renato Imbriani, Piazza Risorgimento, Piazza Giovanni XXIII della Pace, Largo Fabbrica d'Armi, Largo Ferriera Vecchia, Piazza Paolo Morrone, Largo Genzano.



Monumenti e altri beni culturali |


Monumenti:




Il Monumento ai Caduti



  • Monumento ai Caduti della Grande Guerra, opera in bronzo dell'architetto Francesco Jerace, risalente al 1929 realizzato nelle fonderie Chiaruzzi e inaugurato il 19 gennaio 1930 in piazza Ernesto Cesaro, cura gestita dall'A.N.M.I.L.[24]

  • Monumento ai Caduti di tutte le guerre

  • Monumento all'Arma dei Carabinieri in via Jacono


Monumenti funebri:


  • Sepolcro di Nicola I d'Alagno, padre di Ugo d'Alagno conte di Borrello e di Lucrezia, opera in marmo di Jacopo della Pila, risalente alla seconda metà del XV secolo.

Lapidi:



  • Bando di Re Ferdinando IV di Borbone, lapidi in marmo affisse sulla via promiscua tra due feudi, risalenti al 28 aprile 1785

  • Lapide commemorativa eruzione 1906

  • Lapide a Vincenzo Rocco Medaglia d'oro al Valor Militare




La lapide a Vincenzo Rocco sulla casa natale a Torre Annunziata


Statue:



  • Statua di San Vincenzo de' Paoli

  • Statua di Santa Barbara, patrona della Fabbrica d'Armi


Busti:



  • Busto di Michelangelo Cattori

  • Busto di Ernesto Cesaro

  • Busto di Gino Alfani

  • Busto dell'avvocato Manfredi

  • Busto del Capitano Amedeo Iovane

  • Busto di Afredo Simonetti

  • Busto di Carlo Nunziante Cesàro


Aree verdi cittadine:



  • Villa Comunale, realizzata tra il 1928 - 1933, caratterizzata da altissime palme d'epoca coloniale, e dall'autoctona palma nana

  • Ex Villa Comunale Santa Lucia, zona portuale, passeggiata rialberata. Si sono perse le tracce della "Cassa Armonica"

  • Giardini pubblici in piazza Ernesto Cesaro, piazzale Gargiulo, piazzetta Enrico de Nicola, piazza Giacomo Matteotti, piazza Cesare Battisti, via Caravelli

  • Parco delle "Villa monte Parnaso" (ex "Cristo Re"), giardino all'italiana rustico (frutteto, agrumeto, e uliveto) e giardino all'inglese

  • Parco di Villa Guarracino, bosco mediterraneo, polmone verde della città.

  • Parco della Palazzina dei Concerti, pineta

  • Lido Azzurro, palmeto tropicale e giardino esotico



Siti d'interesse archeologico: ville romane, terme |




Affresco della Villa di Poppea






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Scavi archeologici di Oplonti.

Nell'area di Torre Annunziata sono state rinvenute diverse costruzioni risalenti all'epoca romana, vestigia dell'antica città di Oplontis: i primi sporadici scavi iniziarono nel XVII secolo, la fase più consistente, tuttavia, si avrà solo a partire dal 1968. Sono state riportate alla luce diverse costruzioni tra cui una delle più ricche e sfarzose ville di epoca romana, risalente al I secolo a.C. e presumibilmente appartenuta alla Gens Poppaea e forse dimora estiva di ricchi pompeiani: in particolare si crede che tale villa sia appartenuta a Poppea Sabina, seconda moglie di Nerone. In anni più recenti è stata scavata e riportata alla luce un'altra imponente costruzione rustica d'epoca romana, chiamata villa di Lucio Crasso Tertius, tra le cui mura sono stati rinvenuti gioielli e monili forgiati con ammirevole tecnica orafa: la villa non è aperta al pubblico. Si conosce inoltre la presenza di un'ulteriore villa, quella di Lucio Crasso Tertius, rinvenuta durante la costruzione della ferrovia Napoli - Salerno, in seguito nuovamente sotterrata ed oggi ancora interrata.


Nella zona inoltre è possibile riconoscere altri tipi di ritrovamenti come i ruderi delle terme di Marco Crasso Frugi, situati nei pressi delle attuali Terme Vesuviane oppure le Saline Erculee, poste lungo la costa verso la foce del fiume Sarno: qui sorgeva il pago delle saline, cioè il sobborgo delle cave di sale. Dal 1997 il sito archeologico di Oplontis è entrato a far parte della lista dei patrimoni dell'umanità dell'UNESCO



  • Villa di Poppea

  • Villa di Lucio Crasso Tertius

  • Villa di Caio Siculi


Antiche terme:



  • Terme del console Marco Crasso Frugi (64 d.C.), visibili i ruderi lungo la via Litoranea Marconi e all'interno delle attuali Terme Vesuviane.



Le Terme Vesuviane




L'isolotto di Rovigliano



Terme |



  • Terme Vesuviane, già Terme Nunziante e Terme Nunziante-Manzo, fondate dal generale Vito Nunziante nel 1831 sul luogo delle antiche terme.

  • Terme Manzo, site all'angolo tra via Vesuvio e corso Umberto I, poi trasformate in pastificio. Resta ancora l'iscrizione sulla facciata del palazzo.

  • Terme Montella, site al corso Umberto I, poi trasformate in molino e pastificio, eclettica la facciata del palazzo, scomparsa la torretta esagonale.

  • Terme Filangieri.



Acque minerali |



  • Acqua Santa Lucia (Villa Comunale S. Lucia al molo di Levante)

  • Acqua Filangieri (Terme Filangieri)

  • Acqua Cestilia (Terme Manzo)

  • Acqua Nathanson Duché & Co. (Ferriera del Vesuvio)

  • Acqua Dati (Pastificio Dati)

  • Acqua Minerva (Pastificio Jennaco)

  • Acqua Vesuviana Nunziante (Terme Vesuviane)

  • Acqua Oplontina (Pastificio Orsini)

  • Acqua Montella (Terme Montella)



Luoghi d'interesse ambientale e paesaggistico |



  • Parco regionale Bacino Idrografico del fiume Sarno

  • Parco Nazionale del Vesuvio

  • Riserva naturale Tirone Alto Vesuvio


  • Sentiero n°6 - "La strada Matrone", itinerario paesaggistico di visita al parco

  • Scoglio di Rovigliano

  • Scogli di Prota




Società |



Evoluzione demografica |


Abitanti censiti[25]






Etnie e minoranze straniere |


Al 1º gennaio 2016 a Torre Annunziata risultano residenti 557 cittadini stranieri, che rappresentano l'1.3% della popolazione[26]. Le comunità più numerose sono:




  1. Ucraina, 247[26]


  2. Bulgaria, 57[26]


  3. Polonia, 50[26]



Tradizioni e folclore |



Maria SS. Della Neve |


.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}Un'antica tradizione narra che nel XIV secolo alcuni pescatori torresi videro una cassa galleggiare sulle onde del mare presso lo scoglio di Rovigliano; la raccolsero ed in essa rinvennero, con grande meraviglia, un'icona di Maria. L'immagine era di terracotta, di tipo greco, a busto: la Madonna stringeva con il braccio sinistro il Bambino Gesù. L'immagine fu trasportata nella chiesetta della SS. Annunziata.[senza fonte]



Cultura |



Istruzione |



Biblioteche e archivi |



  • Biblioteca Civica Ernesto Cesaro, che conserva la "Platea dei Beni del Principe Dentice di Frasso" del 1748, il "Fondo Antico del Padri Alcantarini", il "fondo Amodio", l'emeroteca della stampa locale, e l'editoria storica torrese

  • Archivio Storico Comunale

  • Archivio Storico Parrocchiale dell'Ave Gratia Plena

  • Archivio Storico Parrocchiale dello Spirito Santo



Scuola |



Università |


Logo-uniparthenope.gif



L'ingresso dell'Università, opera di Luigi Vanvitelli


In città è presente una Facoltà di Economia dell'Università degli Studi di Napoli "Parthenope" sita in via Simonetti.


Dall'anno accademico 2012/2013 l'Università Parthenope ha chiuso il punto d'ascolto di Torre Annunziata.



Musei, pinacoteche e cripte |




  • Museo storico delle Armi: è un museo storico-militare sorto nel 1823 nella Sala Borbonica della Real Fabbrica d'Armi (1758), l' attuale stabilimento militare Spolettificio dell'Esercito, in cui ha sede questo particolarissimo museo. Scenico il Cortile Vanvitelliano.


  • Museo dell'Energia Solare: è un museo scientifico-ecologista (privato).


  • Ori di Oplontis: itineranti per mostre in tutto il mondo, sono in attesa di una collocazione definiva che avverrà con la creazione di un museo ad hoc.

  • Casa del Servo di Dio Giuseppe Ottone: è una Casa-museo.

  • Pinacoteca della Basilica di Ave Gratia Plena - Santuario della Madonna della Neve: è un museo storico artistico, parte del complesso monumentale della Basilica - Santuario.

  • Cripta dell'Annunziata: è un museo chiesastico, parte del complesso monumentale della Basilica - Santuario.

  • Cripta del Carmine: sottostante il Santuario dello Spirito Santo, è l'antica cappella del Carmine sepolta dall'eruzione del 1631, è un museo chiesastico.



Media |



Radio |



Stampa locale |


A Torre Annunziata sono pubblicati diversi periodici: La Voce della Provincia dal 1968, Lo Strillone[27] dal 1994, Torre Sette[28], Nuovevoci[29] dal 2006, Noi Ex, Tg Cooper e Alè Savoia.
Dal 2007 è sede del quotidiano regionale Metropolis[30], che prima aveva sede nella vicina Castellammare di Stabia e di quello sportivo Resport.[31]



Stampa locale storica |


Tra il XIX ed il XX secolo in città erano presenti varie testate. Vale la pena di ricordare A Trummetta del 1881, La Tromba del 1898, Il Voto del 1887, Il Moschettiere del 1900, La Riscossa ed infine È Permesso? del 1919.



Televisione |


In città è presente l'emittente televisiva Metropolis TV in onda sia sul digitale terrestre che sulla piattaforma televisiva di Sky Italia.
In passato, negli anni ottanta, era attiva l'emittente Antenna Vesuvio.



Teatro |









«Se hai successo al Metropolitan di Torre, il pubblico ti accoglierà bene in ogni altro teatro italiano!»


(Totò, interviste[32].)

L'attività teatrale è ben radicata grazie ad un elevato numero di compagnie amatoriali, da esse è partita la carriera attoriale di Maria Nazionale, candidata come miglior attrice non protagonista al David di Donatello[33] e, precisamente dalla filodrammatica Salesiana, quella di Gea Martire[34].



Premi |


Il premio Città di Torre Annunziata, articolato in diverse sezioni, viene assegnato ogni anno alla migliore compagnia amatoriale in una rassegna che si svolge presso il teatro Politeama.



Cinema |


La presenza di Torre Annunziata nel cinema è legata principalmente ai pregi paesaggistici, all'importanza storica e alla sua peculiare lingua, che hanno interessato diversi cineasti fino a fare della città la protagonista nelle opere più recenti. Una delle più importanti famiglie di produttori mondiali, i De Laurentiis, è originaria della città, dove sono nati Dino De Laurentiis, vincitore del premio Oscar alla memoria Irving G. Thalberg nel 2001 e Luigi fondatore della Filmauro.




Dino De Laurentiis, Premio alla memoria Irving G. Thalberg nel 2001


Una prima rappresentazione, forse la prima in assoluto, è datata 1906, Eruzione del Vesuvio, un documentario muto italiano diretto da Roberto Troncone, che mostrò le distruzioni arrecate dal vulcano alle abitazioni.

Una seconda rappresentazione si trova in uno dei film più importanti del Novecento, Due soldi di speranza, capostipite del filone del neorealismo rosa, girato nel 1952 tra Napoli e Boscotrecase da Renato Castellani e selezionato tra i 100 film italiani da salvare. Nel 2002 la parlata di Torre Annunziata nel film Incantesimo napoletano, diretto da Paolo Genovese e Luca Miniero, viene ironicamente definita nu napulitano accusì stritto ca nun se capiscono manco lloro, ovvero una tipologia di flessione napoletana così complessa da essere incomprensibile agli stessi parlanti; il film narra di una bambina napoletana, Assuntina, nata in una famiglia tradizionale di pescatori, che ha però cadenza e preferenze alimentari milanesi. Per tale motivo viene tentata invano dai genitori, come ultima insperata soluzione, la permanenza della figlia presso parenti di Torre Annunziata, dove potrà apprendere lingua e usi partenopei, ma con scarso successo. Nel film viene fatta oggetto di ironia la cultura cittadina, fortemente radicata al proprio luogo di origine: gli zii, interpretati da Salvatore Misticone e Clotilde De Spirito, si presenteranno dicendo nuje simme d'a Taurre, simme nate a Taurre e ce vulimme murì.


Le pellicole del 2002 e del 2009, rispettivamente E io ti seguo, diretto da Maurizio Fiume, e Fortapàsc, diretto da Marco Risi, trattano della tragica fine del giornalista Giancarlo Siani, corrispondente da Torre Annunziata de Il Mattino negli anni ottanta. Il porto, le spiagge e i vicoli sono le principali ambientazioni cittadine dei lungometraggi, il secondo dei quali offre una più approfondita ricostruzione della storia politica del primo lustro degli anni '80, rappresentando il consiglio comunale, lo scandalo degli appalti e le attività della camorra autoctona, nella figura di Valentino Gionta, fino alla strage di Torre Annunziata.










«Poteva essere bella quella pioggia. Poteva fare un poco di pulizia. Ma a Torre anche l’acqua si trasformava subito in fango»
(Giancarlo Siani, interpretato da Libero De Rienzo nel film Fortapàsc del 2009)



Nel 2017 i Manetti Bros. presentano alla Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia il film campione d'incassi[35][36], Ammore e malavita. Il protagonista Ciro, interpretato da Giampaolo Morelli, è un giovane oplontino, rimasto orfano dopo l'omicidio del padre e in seguito arruolato da Don Vincenzo Strozzalone, boss napoletano, che si adopera affinché egli diventi esperto in numerose tecniche di combattimento, fino a divenire invincibile. L'impossibilità di eseguire un ordine di omicidio nei confronti di un'infermiera, che Ciro riconosce come Fatima, interpretata da Serena Rossi, suo primo e unico amore di gioventù a Torre Annunziata, lo spingerà a riparare nella città di origine, dove lo zio, che per anni si è occupato di contrabbando di sigarette, ora si è concentrato su quello dei fuochi d'artificio. Nella ricerca dei fuggitivi i sicari del boss verranno a cercarlo in città in una soluzione narrativa che si rileva un ennesimo omaggio alla lingua nunziatese, il napoletano più stretto e incomprensibile, nella recitazione di Patrizio Rispo nel ruolo di un cartolaio[37]. Queste ultime scene sono state girate presso una storica edicola cittadina, che, assieme al tratto di costa prospiciente l'arenile, il porto e le sue rampe, colleganti il corso al mare, ripropongono il meglio del paesaggio urbano nella cinematografia nazionale.



Premi |


Ogni anno viene organizzato un festival del cortometraggio ideato dall'associazione culturale Esseoesse, il CortoDino - Premio Internazionale del Cortometraggio Dino De Laurentiis[38], dedicato alla memoria del produttore cinematografico Dino De Laurentiis.



Geografia antropica |



Frazioni |




La Chiesa di San Michele a Rovigliano


La frazione Rovigliano[Chiarire...la voce ancillare lo identifica come quartiere] è situata lungo la costa, nella parte orientale, al confine con Castellammare di Stabia e Pompei. Conta circa ottomila abitanti. È collegata al capoluogo, oltre che dagli autobus cittadini, anche dal treno, trovandosi sulla linea Torre Annunziata-Castellammare di Stabia-Gragnano con la stazione di via Schito. Esistono corse metropolitane che la collegano a tutti i comuni costieri della città metropolitana di Napoli fino ad arrivare a Napoli Campi Flegrei. A Rovigliano sorge la Chiesa di San Michele Arcangelo e sono distaccati alcuni uffici comunali.



Altre località del territorio |


Le altre frazioni, Sannino e Cipriani, a nord dell'autostrada Napoli-Reggio Calabria al confine con Boscotrecase e Boscoreale, sono divenute nel corso dei decenni parte integrante del comune. Infine Terragneta, sul litorale poco prima della stessa Rovigliano, dove anticamente erano impiantate le saline divenne in seguito la zona industriale di Torre.



Infrastrutture e trasporti |



Strade |



Autostrade |


  • Torre Annunziata è attraversata dall'autostrada A3 Napoli-Reggio Calabria facente parte della Strada Europea E45. È servita dai caselli di Torre Annunziata Nord e Torre Annunziata Sud.


Strade statali e provinciali |




  • Strada statale 18 Tirrena Inferiore, che da Napoli conduce a Reggio Calabria, e l'intero tratto che l'attraversa è divenuta parte integrante della rete viaria cittadina. A causa di ciò il tratto non è più a gestione ANAS ma è gestito dalla città metropolitana di Napoli.

  • Strada Provinciale 15 Schiti che collega Torre Annunziata con Castellammare di Stabia.

  • Strada Provinciale 171 Andolfi che collega Torre Annunziata con Boscotrecase.

  • Strada Provinciale 282 Prota che segna il confine tra Torre Annunziata e Torre del Greco.

  • Strada Provinciale 252 Solferino-Mortelleto che collega la frazione di Terragneta con il quartiere di Rovigliano.

  • Strada Provinciale 216 Vesuvio che collega Torre Annunziata con Trecase.

  • Strada Provinciale 317 Torretta di Siena che collega Torre Annunziata con Boscotrecase.

  • Strada Provinciale 329 Ercole Ercole che collega la Strada statale 18 Tirrena Inferiore con la Strada Provinciale 15 Schiti



Ferrovie |




L'edificio della stazione di Torre Annunziata Centrale


La ferrovia raggiunse Torre Annunziata il 1º agosto 1842, quando la Napoli-Portici fu prolungata fino a Castellammare di Stabia. Torre Annunziata divenne nodo ferroviario nel 1844 quando proprio da Torre fu costruita la diramazione per Pompei e Nocera Inferiore. Il 1º maggio 1885 invece, ci fu l'inaugurazione della linea Torre Annunziata-Cancello dismessa nel 2006, mentre il 15 aprile 1886 venne attivato il raccordo ferroviario per Torre Annunziata Marittima.


Il 28 dicembre 1904 con l'inaugurazione della ferrovia Napoli-Pompei-Poggiomarino, Torre Annunziata fu raggiunta anche dalla Circumvesuviana, che divenne nodo ferroviario quando nel 1948 fu inaugurata la Napoli-Torre Annunziata-Sorrento: su quest'ultima tratta, nel 2017, è stata inaugurata la fermata di Villa Regina - Antiquarium.
Di seguito sono riportate le stazioni presenti sul territorio comunale:
















































Stazioni
Nome
Gestore
Stato attuale
Servizio

Torre Annunziata Centrale
FS
In uso

Passeggeri


Torre Annunziata Città
FS
In uso

Passeggeri


Torre Annunziata Marittima[39]
FS
Non in uso

Merci


Rovigliano
FS
In uso

Passeggeri


Torre Annunziata Oplonti
EAV
In uso

Passeggeri


Villa Regina - Antiquarium
EAV
In uso

Passeggeri



Porti |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Porto di Torre Annunziata.


Mobilità urbana |



  • Autobus urbani e circondariali, gestiti dalla EAV BUS[40]

  • Autobus extraurbani, gestiti dalla EAV BUS[40]



Amministrazione |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Torre Annunziata.


Gemellaggi |


Torre Annunziata è gemellata con:




  • Francia La Ciotat


  • Germania Emmendingen


  • Italia Benevento, dal 1966


Il porto della città ha accordi di collaborazione con:



  • Spagna Valencia


Altre informazioni amministrative |







Sport |





Arrows-folder-categorize.svg
Le singole voci sono elencate nella Categoria:Persone del mondo dello sport legate a Torre Annunziata



Lapide ricordo della finale tra Savoia e Genoa


L'attività sportiva principale praticata è il calcio, che a Torre Annunziata conta circa 600 iscritti.[41] Altri sport praticati in città sono pallacanestro, pallavolo, tennis, boxe, taekwondo, vela ed atletica leggera.
La società sportiva cittadina più rappresentativa è il Savoia, una delle più antiche società di calcio in Campania ed una delle più antiche d'Italia.




Lo stadio comunale Alfredo Giraud


Nel 1924 ha conteso lo scudetto al Genoa, ed ha disputato vari campionati di Serie A e Serie B. La squadra di calcio femminile Real Lady Savoia milita nel campionato di Serie B. In ambito pallavolistico, la società cittadina Vesuvio Oplonti Volley milita nel campionato nazionale maschile di serie B2.
Molto importanti sono anche le associazioni di Boxe quali: la Pugilistica Oplonti e la Boxe Vesuviana. Tra gli sportivi torresi illustri ricordiamo Ernesto Bergamasco, olimpionico, e Alfonso Pinto vice campione olimpico ad Atene 2004. Inoltre in città è presente dal 1930 una sezione dell'Associazione Italiana Arbitri, che nei decenni ha formato centinaia di arbitri, molti dei quali hanno calcato i campi della Serie A come ad esempio Francesco De Robbio, Virginio Quartuccio e Marco Guida.



Impianti sportivi |


La maggior struttura comunale è lo Stadio Alfredo Giraud. La città non ha grandi strutture sportive, data anche l'esiguità del territorio comunale. Inaugurata nel 2017 la Palestra Comunale in via Provinciale Schiti, un primo passo verso la creazione di un Palazzetto dello Sport, dato che molte società sportive praticano le loro attività nelle palestre delle scuole cittadine.



Galleria d'immagini |




Note |




  1. ^ Oplontini da Oplontis città romana corrispondente all'attuale Torre Annunziata.


  2. ^ Nunziatesi dal nome stesso della città.


  3. ^ abDato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.


  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.


  5. ^ Decreto Regio 10 settembre 1936


  6. ^ Scuola mare, su scuolamare.eu. URL consultato l'8 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2008).


  7. ^ Barbagallo, pagg. 47 e 48


  8. ^ Luca Fortis, Da Torre Annnunziata a Gragnano, il "culto" della pasta, in Il Giornale, 21 luglio 2017.


  9. ^ Industrie a Torre Annunziata (secoli XIX-XX), su bicentenario.provincia.napoli.it. URL consultato il 15 gennaio 2016 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2015).


  10. ^ Articolo di VesuvioLive, su vesuviolive.it.


  11. ^ Brunello de Stefano Manno, Gennaro Matacena, Le Reali Ferriere ed officine di Mongiana, Napoli, casa editrice storia di Napoli e delle due Sicilie, 1979..


  12. ^ R. Liberatore, Nuove ed antiche terme di Torre Annunziata, da Annali civili, Napoli, 1835.


  13. ^ Storia del Comune, su comune.torreannunziata.na.it.


  14. ^ Atto parlamentare del 5 gennaio 2005 (PDF), su camera.it.


  15. ^ Redazione, Torre Annunziata - Mare balneabile, buoni i dati Arpac sulle acque del litorale, in TorreSette, 31 maggio 2017.


  16. ^ Servizio Striscia, su video.mediaset.it.


  17. ^ Vesuvio-Le zone, su portanapoli.com, 5 dicembre 2001.


  18. ^ Dati Confedilizia, su confedilizia.it. URL consultato l'8 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 15 marzo 2009).


  19. ^ Delitto Siani, assolto il super boss Gionta - la Repubblica.it, in Archivio - la Repubblica.it. URL consultato l'11 novembre 2017.


  20. ^ Il sito ufficiale della "TESS COSTA VESUVIO s.p.a." Archiviato il 24 settembre 2008 in Internet Archive..


  21. ^ Statuto comunale di Torre Annunziata, art. 4, su comune.torreannunziata.na.it. URL consultato il 3 novembre 2012.


  22. ^ Sala d'armi


  23. ^ Pastafest-Portale sull'arte bianca di Torre Annunziata


  24. ^ Sito ufficiale dell'"Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi sul Lavoro (ANMIL)".


  25. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.


  26. ^ abcd Cittadini Stranieri 2016 - Torre Annunziata (NA), su Tuttitalia.it. URL consultato il 20 febbraio 2017.


  27. ^ Sito ufficiale de Lo Strillone


  28. ^ Sito ufficiale di Torresette dal 2003


  29. ^ Sito ufficiale Radio Nuovevoci


  30. ^ Sito ufficiale di Metropolis


  31. ^ Resport sito ufficiale Archiviato il 9 gennaio 2012 in Internet Archive.


  32. ^ Cinema “Metropolitan”, com’è oggi e come era ieri | Torre Annunziata Notizie, in Comuni-Italiani.it. URL consultato l'11 novembre 2017.


  33. ^ Scheda Maria Nazionale, su mymovies.it.


  34. ^ Federico Orsini, “Spaccanapoli Times” con Gea Martire al teatro San Ferdinando di Napoli, in Il Gazzettino vesuviano | IGV, 16 novembre 2015. URL consultato l'11 novembre 2017.


  35. ^ Regina Ada Scarico, Record di incassi per Ammore e Malavita dei Manetti Bros., in Cronache Campania, 9 ottobre 2017.


  36. ^ “Ammore e malavita” ha superato il milione di euro di incassi - ilNapolista, in ilNapolista, 16 ottobre 2017. URL consultato l'11 novembre 2017.


  37. ^ Venezia 74: applausi e risate per "Ammore e Malavita", musical contro il "gomorrismo" - Tgcom24, in Tgcom24. URL consultato l'11 novembre 2017.


  38. ^ www.cortodino.it, su www.cortodino.it. URL consultato il 16 gennaio 2017.


  39. ^ Non utilizzata ma non ancora dismessa


  40. ^ ab Sito ufficiale EAV Bus, su eavbus.it. URL consultato il 9 dicembre 2011.


  41. ^ Torre Annunziata atleti e società sportive, su lacostavesuviana.it. URL consultato il 04-02-2012.



Bibliografia |



  • Raffaele Liberatore, Delle nuove ed antiche terme di Torre Annunciata, Articolo inserito nel fascicolo 12 degli Annali civili del Regno delle Due Sicilie, Napoli, 1835.

  • Nicola Ilardi, Istoriografia Politico-Civile-Chiesastica di Torre Annunziata, Tipografia Di Martino, 1873.

  • Angela Valente, Gioacchino Murat e l'Italia meridionale, Collana: Biblioteca di cultura storica (8), Torino, Einaudi, 1941.

  • Francesco Dati, Indagini storiche su Torre Annunziata, Napoli, Tipografia Laurenziana, 1962.

  • Carlo Malandrino, Torre Annunziata tra storia e leggenda, Napoli, Ed. Loffredo, 1970.

  • Carlo Malandrino, Oplontis, Napoli, Ed. Loffredo, 1978.

  • Francesco Barbagallo, Mezzogiorno e questione meridionale (1860-1980), Napoli, Guida Editori, 1980, ISBN 88-7042-025-6.

  • Giovanni Di Martino, Salvatore Russo, Torre Annunziata: la vocazione industriale e il canale conte di Sarno, Torre Annunziata, D'Amelio, 1983.

  • Gennaro Colaps, Il movimento operaio e socialista: Torre Annunziata: 1900-1905, Torre Annunziata, D'Amelio, 1986.

  • Giovanni Di Martino, Carlo Malandrino, Torre Annunziata tra vicoli e piazze: storia di territorio e urbanesimo, Fuorni (SA), D'Amelio Editore, 1986.

  • Fioravante Meo, Salvatore Russo, Torre Annunziata Oplonti (dalle origini ai giorni nostri), Torre Annunziata, Ed. Libreria Rosati, 1995.

  • Pier Giovanni Guzzo, Lorenzo Fergola, Oplontis. La villa di Poppea, Fotografie di Diego Motto, Milano, Federico Motta, 2000, ISBN 88-7179-243-2.

  • Angelo Abenante, Maccaronari, Napoli, Novus Campus, 2002.

  • Maria Squitieri, Una leggenda marinara, Napoli, Editrice Ferraro, 2004, ISBN 88-7271-568-7.

  • Enrica Morlicchio (a cura di), Il suono delle sirene spente. Deindustrializzazione, conflitto e ideologia a Torre Annunziata, Napoli, Dante & Descartes, 2006.

  • Vincenzo Marasco, Carmine Alboretti, Torre Annunziata 21 gennaio 1946
    [collegamento interrotto], Torre Annunziata, 2008.

  • Lino De Gregorio, L' appassionante storia dell'organo "Giuseppe Rotelli" di Cremona : cento anni: tra "glorie e sventure", Salerno, Edizioni Fusco, 2016, ISBN 978-88-99927-00-4.

  • Lino De Gregorio, Gli organisti municipali del secolo 19. in servizio presso le principali chiese di Torre Annunziata : una professione svolta tra precarietà e conflitti d'interesse, idonea "quasi sempre" al supporto della preghiera e sublimare l'animo dei fedeli col suono dell'organo, Reggio Emilia, Edizioni Serassi, 2018, ISBN 978-88-989587-6-4.


Parametro titolo vuoto o mancante (aiuto)



Voci correlate |



  • Savoia

  • Disastro di Torre Annunziata

  • Eruzione del Vesuvio

  • Oplontis

  • Porto di Torre Annunziata

  • Reale Fabbrica d'armi di Torre Annunziata

  • Rovigliano (Torre Annunziata)

  • Stadio Giraud

  • Stazione di Rovigliano

  • Stazione di Torre Annunziata Centrale

  • Stazione di Torre Annunziata Città

  • Stazione di Torre Annunziata Marittima

  • Stazione di Torre Annunziata Oplonti

  • Zona rossa del Vesuvio

  • Canale Conte di Sarno



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Torre Annunziata


Collegamenti esterni |



  • Sito istituzionale del Comune, su comune.torreannunziata.na.it.

  • Portale dei servizi telematici pubblici del Comune, su torreannunziata.asmenet.it.

  • Villa di Poppea
    [collegamento interrotto], su culturacampania.rai.it.


.mw-parser-output .navbox{border:1px solid #aaa;clear:both;margin:auto;padding:2px;width:100%}.mw-parser-output .navbox th{padding-left:1em;padding-right:1em;text-align:center}.mw-parser-output .navbox>tbody>tr:first-child>th{background:#ccf;font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_navbar{float:left;margin:0;padding:0 10px 0 0;text-align:left;width:6em}.mw-parser-output .navbox_title{font-size:110%}.mw-parser-output .navbox_abovebelow{background:#ddf;font-size:90%;font-weight:normal}.mw-parser-output .navbox_group{background:#ddf;font-size:90%;padding:0 10px;white-space:nowrap}.mw-parser-output .navbox_list{font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_odd{background:#fdfdfd}.mw-parser-output .navbox_even{background:#f7f7f7}.mw-parser-output .navbox_center{text-align:center}.mw-parser-output .navbox .navbox_image{padding-left:7px;vertical-align:middle;width:0}.mw-parser-output .navbox+.navbox{margin-top:-1px}.mw-parser-output .navbox .mw-collapsible-toggle{font-weight:normal;text-align:right;width:7em}.mw-parser-output .subnavbox{margin:-3px;width:100%}.mw-parser-output .subnavbox_group{background:#ddf;padding:0 10px}






































.mw-parser-output .CdA{border:1px solid #aaa;width:100%;margin:auto;font-size:90%;padding:2px}.mw-parser-output .CdA th{background-color:#ddddff;font-weight:bold;width:20%}



Controllo di autorità
VIAF (EN) 137922290 · GND (DE) 4106535-9 · BNF (FR) cb11946357x (data)





CampaniaPortale Campania

Patrimoni dell'umanitàPortale Patrimoni dell'umanità



Popular posts from this blog

Create new schema in PostgreSQL using DBeaver

Deepest pit of an array with Javascript: test on Codility

Costa Masnaga