Provincia di Modena










































































































Provincia di Modena
provincia
Modena



Provincia di Modena – Stemma Provincia di Modena – Bandiera

Provincia di Modena – Veduta
La Ghirlandina, torre campanaria del Duomo di Modena, svetta luminosa nella notte modenese.
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Regione-Emilia-Romagna-Stemma.svg Emilia-Romagna
Amministrazione
Capoluogo Modena
Presidente
Gian Domenico Tomei (PD) dal 31/10/2018
Lingue ufficiali Italiano
Data di istituzione 1859
Territorio

Coordinate
del capoluogo

44°38′41″N 10°55′32″E / 44.644722°N 10.925556°E44.644722; 10.925556 (Provincia di Modena)Coordinate: 44°38′41″N 10°55′32″E / 44.644722°N 10.925556°E44.644722; 10.925556 (Provincia di Modena)
Altitudine 34 m s.l.m.
Superficie 2 688 km²
Abitanti 700 722[1](31-8-2017)
Densità 260,69 ab./km²
Comuni 47 comuni
Province confinanti
Reggio Emilia, Lucca, Ferrara, Mantova, Bologna, Pistoia
Altre informazioni
Lingue Italiano
Cod. postale 41121-41126 Modena
41010-41059 Provincia
Prefisso
059, 0535, 0536
Fuso orario UTC+1
ISO 3166-2 IT-MO
Codice ISTAT
036
Targa MO
Patrono San Geminiano
Cartografia
Provincia di Modena – Localizzazione
Provincia di Modena – Mappa
Sito istituzionale

La provincia di Modena è una provincia italiana della regione Emilia-Romagna di 700.722 abitanti, la seconda per popolazione dopo quella di Bologna.


Confina a nord con la Lombardia (provincia di Mantova), a est con la provincia di Ferrara e la città metropolitana di Bologna, a sud con la Toscana (provincia di Lucca e provincia di Pistoia), a ovest con la provincia di Reggio Emilia.[2]




Indice






  • 1 Orografia


  • 2 Idrografia


  • 3 Economia


  • 4 Storia


  • 5 Infrastrutture e trasporti


  • 6 Gastronomia


  • 7 Amministrazione


    • 7.1 Presidenti della deputazione provinciale


    • 7.2 Presidenti della provincia




  • 8 Comuni


    • 8.1 Comuni più popolosi


    • 8.2 Comuni ad estremità geografiche


    • 8.3 Unioni di comuni


    • 8.4 Comunità montane


      • 8.4.1 Comunità montane soppresse






  • 9 Note


  • 10 Bibliografia


  • 11 Voci correlate


  • 12 Altri progetti


  • 13 Collegamenti esterni





Orografia |


Come altre province emiliane la provincia di Modena è abbastanza nettamente divisa in



  • una zona pianeggiante (la bassa): va approssimativamente dalla parte a nord della via Emilia fino al confine con la Lombardia (territorio di Mirandola e Finale Emilia)

  • una zona pedemontana e collinare: territorio che va da Vignola-Maranello-Formigine-Sassuolo alla via Emilia a nord

  • una zona di montagna, il Frignano: da Serramazzoni fino al crinale dell'appennino tosco-emiliano, che comprende la cima più alta dell'Appennino settentrionale, il Monte Cimone (2165 m s.l.m.); la parte più alta di questo territorio è il parco regionale dell'Alto Appennino Modenese.



Idrografia |


I fiumi più importanti della provincia sono la Secchia e il Panaro, due affluenti di destra del Po; da menzionare anche un affluente del Panaro, lo Scoltenna che dà nome ad un'ampia vallata ove si affacciano quasi tutte le località notevoli dell'Appennino e dominata dall'imponente presenza del Monte Cimone.
Modena si è sempre fatta un vanto di essere l'unica città ad avere due fiumi vicini; nel centro della città, la grande fontana di piazza Garibaldi (Fontana del Graziosi) è detta anche Fontana dei due fiumi, ha infatti due sbocchi in cui si dice scorra acqua dei rispettivi bacini fluviali.



Economia |


La provincia di Modena è economicamente una delle maggiori realtà europee. Infatti, qui hanno sede importanti industrie alimentari (tra cui Grandi Salumifici Italiani, Gruppo Cremonini e Gruppo Fini, centri di produzione del Parmigiano Reggiano e della lavorazione del maiale a cui Castelnuovo Rangone, il cuore di questo settore, ha dedicato addirittura un monumento, metalmeccaniche (Modena può essere considerata la capitale mondiale dell'automobilismo sportivo con le sedi della Ferrari a Maranello, della Maserati in città, De Tomaso in periferia e Pagani a San Cesario), delle ceramiche (la zona di Sassuolo, nel modenese, e di Scandiano, nel reggiano, è nota come "distretto della ceramica"), tessili (Carpi) e biomedicale (Mirandola).



Storia |


Il passato della provincia è costituito dal ducato di Modena e Reggio (una realtà che precede di parecchio l'unità d'Italia) e alla cui voce si rimanda per la storia dettagliata dal XIII secolo al Regno d'Italia; basti qui ricordare che la casata nobiliare che ha segnato la storia del territorio è quella degli Estensi e che le province di Ferrara e di Lucca (la Garfagnana) sono state per molti anni consorti del Ducato Estense.


La provincia di Modena venne istituita nel 1859, con decreto dittatoriale di Carlo Farini, in previsione dell'annessione dell'Emilia al Regno di Sardegna; era suddivisa nei circondari di Modena, di Mirandola, di Pavullo e di Castelnuovo di Garfagnana[3], quest'ultimo poi ceduto nel 1871 alla provincia di Massa e Carrara. Le prime elezioni provinciali si tennero il 12 febbraio 1860.[4]


Nel 1929 venne assegnato alla provincia di Modena il comune di Castelfranco Emilia, già in provincia di Bologna[5].


A Modena uno degli edifici più notevoli è per l'appunto il Palazzo Ducale i cui giardini sono oggi in parte pubblici e in parte Orto Botanico; a Pavullo è pure presente un Palazzo Ducale di minori dimensioni che era la residenza estiva del Duca. Per il passato più remoto si ricorda l'enorme produzione culturale ed economica determinata dalla presenza dell'abbazia di Nonantola, uno dei luoghi cardine del monachesimo in Italia (VIII secolo).


Andando ancora più indietro in epoca pre-romana si ricordano i Galli Boi e i Liguri Friniati come le prime popolazioni storiche del territorio.


Durante la seconda guerra mondiale in provincia di Modena il campo di Fossoli fu tristemente noto per essere stato un campo di smistamento di deportati per ragioni politiche o razziali. Il campo fu poi utilizzato da don Zeno Saltini per le sue iniziative a favore degli orfani e dei diseredati da cui nacque l'esperienza di Nomadelfia.[6]


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Lo stesso argomento in dettaglio: Terremoti dell'Emilia del 2012.

Nel maggio e giugno 2012 la provincia di Modena è stata soggetta a una serie di violente scosse di terremoto con epicentri nella zona della bassa modenese, che hanno causato alcune vittime e grossi danni al patrimonio storico, agricolo ed industriale.


In base al riordino istituzionale attuato dal governo Renzi con la legge Delrio le province cessano di esistere e vengono sostituite da "enti territoriali di area vasta" caratterizzati da elezione di secondo livello. Partecipano alla loro elezione i sindaci e consiglieri comunale dei comuni parte della vecchia provincia e, di conseguenza, parte anche del nuovo ente. Le prime elezioni si sono tenute il 4 ottobre 2014 e la cerimonia ufficiale di proclamazione è avvenuta il 6 ottobre 2014.



Infrastrutture e trasporti |


La provincia ha una rete di trasporto pubblico su gomma esercitata dalla SETA, ed una linea ferroviaria tra la stazione di Modena piazza Dante (stazione centrale) e Sassuolo, dal 2 gennaio 2008 gestita da Tper. Tper gestisce anche l'autolinea Modena-Cento-Ferrara (550/551/552), che nel suo ultimo tratto attraversa la provincia.


Di grande utilità è anche la ferrovia Verona-Mantova-Modena, che collega Modena con Carpi, e la Milano-Bologna, che la unisce a Castelfranco e Rubiera. L'intensità media è di 20 corse al giorno.
La provincia è attraversata anche dalla linea Bologna–Verona, che passa per Mirandola, San Felice sul Panaro e Camposanto, nonché dalla linea Bologna - Vignola, con le stazioni in territorio modenese di Vignola, Savignano sul Panaro e Mulino.


In passato la provincia di Modena era il gestore di un fitto sistema di trasporti su rotaia che la collegavano vari centri della provincia, con tre linee ferroviarie e due tranvie a vapore, la Modena-Maranello e la Castelfranco-Bazzano. Altre due linee ferroviarie vennero progettate ma mai realizzate completamente.



Gastronomia |


La provincia è al centro di una fortunatissima porzione della Pianura padana in cui si estendono le aree di produzione tipica del formaggio Parmigiano Reggiano e del prosciutto di Parma. Queste due glorie della gastronomia nazionale illustrano alla perfezione i caratteri della cucina modenese, basata sul formaggio e soprattutto sul maiale, l'animale d'allevamento più diffuso nella zona.
Oltre al prosciutto (da segnalare la presenza anche di quello tipico di Modena, che è più sapido del parmense), tanti sono gli insaccati di suino che meritano di essere assaggiati: citiamo i salami, la mortadella e i ciccioli. Un piatto tipico delle feste invernali è lo zampone, ottenuto con carne macinata di maiale insaccata nella cotica della zampa anteriore. Ma dal maiale si ottiene anche lo strutto indispensabile per il tipico gnocco fritto: una focaccia quadrata che si accompagna molto bene ai salumi. Originaria dell'Appennino è invece la crescentina, detta anche tigella, cotta sulla pietra nella caratteristica forma rotonda. Anche in questo caso formaggio e salumi sono l'ideale complemento.
Tipico delle zone montane in particolare di Guiglia, Zocca, Marano sul Panaro, Serramazzoni è anche il borlengo sottilissima sfoglia ottenuta cuocendo in apposite piastre "rola" un impasto di uovo latte acqua e sale, condito, una volta cotto, con la "cunza" ovvero lardo macinato, aglio e rosmarino.


Ma la provincia di Modena è giustamente famosa per altri due prodotti tipici della tradizione: l'aceto balsamico e il vino lambrusco. Il primo si ottiene con l'uva bianca della zona collinare intorno a Spilamberto, e una sapiente lavorazione che prevede una complicata serie di passaggi tra botti di legni diversi (comunemente cinque). Di aceto balsamico esistono due tipi denominati il primo "Aceto balsamico tradizionale di Modena" il più costoso invecchiato anche più di venticinque anni prodotto con i metodi tradizionali e "Aceto balsamico di Modena" prodotto industrialmente e meno costoso. Quanto al lambrusco, è forse il più celebre dei vini rossi frizzanti. Gli intenditori sanno distinguere al primo sorso le differenti varietà: il Lambrusco di Sorbara (prodotto nella pianura) ha un aroma più delicato e un profumo di violetta; il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro (prodotto sulla collina) ha una gradazione più alta e una caratteristica schiuma rossa. Si tratta in entrambi i casi di un vivace vino da pasto che va bevuto rapidamente, prima che svapori: non è un vino d'annata, anzi, esso dà il meglio di sé a un anno dall'imbottigliamento, mentre il novello è un vino ideale per i brindisi e i festeggiamenti. Si dice che il lambrusco "soffra" particolarmente i trasporti: perciò esso dovrebbe essere gustato appieno soltanto nel territorio modenese. Il che non gli ha impedito di essere commercializzato con successo un po' in tutto il mondo (anche se questa grande diffusione ha significato forse un abbassamento della qualità).


Tra i liquori il più tipico è certo il nocino, un infuso in alcool dei malli verdi delle noci, che si raccomanda per il sapore intenso e le proprietà digestive; tra i dolci va ricordato il bensone, una sorta di pane dolce, cotto al forno e decorato con grani di zucchero: si mangia tagliato a fette e intinto nel vino.


Sempre in provincia di Modena vengono prodotte le famose ciliegie di Vignola, rinomate per l'ottima qualità.



Amministrazione |



Presidenti della deputazione provinciale |


























































































































Periodo
Presidente
Partito
Carica
Note
1860
1860
Gaetano Parenti


Presidente
[7]
1861
1879
Pietro Magiera


Presidente
[7]
1880
1883
Alessandro Cabassi


Presidente
[7]
1884
1889
Claudio Sandonnino


Presidente
[7]
1890
1890
Emilio Boccolari


Presidente
[7]
1890
1898
Domenico Pardini


Presidente
[7]
1898
1904
Pier Luigi Sandonnino


Presidente
[7]
1905
1905
Vincenzo Spinelli


Presidente
[7]
1906
1915
Lodovico Antonio Vaccari


Presidente
[7]
1915
1916
Giovanni Battista Taparelli


Presidente
[7]
1917
1920
Renzo Righi


Presidente
[7]
1921
1922
Giovanni Trincas f.f.


Presidente
[7]
1923
1925
Antonio Rizzi


Presidente
[7]
1925
1927
Antonio Rebucci


Presidente
[7]


Presidenti della provincia |


































































































































































































Periodo
Presidente
Partito
Carica
Note
1927
1933
Marco Arturo Vicini


Presidente
[7]
1933
1936
Clodo Feltri


Presidente
[7]
1936
1937
Domenico Morelli f.f.


Presidente
[7]
1937
1941
Paolo Casati Rollieri


Presidente
[7]
1941
1943
Gian Paolo Solmi


Presidente
[7]
1943
1943
Bruno Calzolari


Presidente
[7]
1943
1944
Pier Luigi Pansera


Presidente
[7]
1944
agosto 1944
Davide Fossa


Presidente

[7][8]
agosto 1944
aprile 1945

Giuseppe Girgenti


Presidente
[7]
1945
1945

Mirko Manzotti


Presidente
[7]
1945
1945

Gregorio Agnini

Partito Socialista Italiano

Presidente
[7]
1945
1951

Giuseppe Cerchiari

Partito Socialista Italiano

Presidente
[7]
1951
1960

Gaetano Bertelli

Partito Socialista Italiano

Presidente
[7]
1960
1970

Vittorino Morselli

Partito Socialista Italiano

Presidente
[7]
1970
1975

Sergio Rossi

Partito Socialista Italiano

Presidente
[7]
1975
1980

Saverio Asprea

Partito Socialista Italiano

Presidente
[7]
1980
1985

Giuseppe Nuara

Partito Socialista Italiano

Presidente
[7]
12 maggio 1985
5 maggio 1990

Giuliano Barbolini

Partito Comunista Italiano

Presidente

[7][9]
6 maggio 1990
22 aprile 1995

Giorgio Baldini

Partito Socialista Italiano

Presidente

[7][9]
23 aprile 1995
12 giugno 2004

Graziano Pattuzzi

centro-sinistra

Presidente

[7][9]
13 giugno 2004
9 ottobre 2014

Emilio Sabattini

Partito Democratico

Presidente
[9]
10 ottobre 2014
31 ottobre 2018

Gian Carlo Muzzarelli

Partito Democratico

Presidente

31 ottobre 2018
in carica

Gian Domenico Tomei

Partito Democratico

Presidente



Comuni |


Appartengono alla provincia di Modena i seguenti 47 comuni:




  • Bastiglia

  • Bomporto

  • Campogalliano

  • Camposanto

  • Carpi

  • Castelfranco Emilia

  • Castelnuovo Rangone

  • Castelvetro di Modena

  • Cavezzo

  • Concordia sulla Secchia

  • Fanano

  • Finale Emilia

  • Fiorano Modenese

  • Fiumalbo

  • Formigine

  • Frassinoro

  • Guiglia

  • Lama Mocogno

  • Maranello

  • Marano sul Panaro

  • Medolla

  • Mirandola

  • Modena

  • Montecreto

  • Montefiorino

  • Montese

  • Nonantola

  • Novi di Modena

  • Palagano

  • Pavullo nel Frignano

  • Pievepelago

  • Polinago

  • Prignano sulla Secchia

  • Ravarino

  • Riolunato

  • San Cesario sul Panaro

  • San Felice sul Panaro

  • San Possidonio

  • San Prospero

  • Sassuolo

  • Savignano sul Panaro

  • Serramazzoni

  • Sestola

  • Soliera

  • Spilamberto

  • Vignola

  • Zocca




Comuni più popolosi |


Di seguito è riportata la lista dei primi 15 comuni della provincia di Modena (dati: Istat 30/06/2017):



















































































































Posizione
Stemma
Città
Popolazione
(ab)
Superficie
(km²)

1

Modena-Stemma.png

Modena
184 974
182,74

2

Carpi-Stemma.png

Carpi
71 084
131,56

3

Sassuolo-Stemma.png

Sassuolo
40 699
38,69

4

Formigine-Stemma.png

Formigine
34 312
46,98

5

Castelfranco Emilia-Stemma.png

Castelfranco Emilia
32 613
102,47

6

Vignola-Stemma.png

Vignola
25 264
22,90

7

Mirandola-Stemma.png

Mirandola
23 547
137,13

8

Maranello-Stemma.png

Maranello
17 457
32,74

9

Pavullo nel Frignano-Stemma.png

Pavullo nel Frignano
17 401
144,07

10

Fiorano Modenese-Stemma.png

Fiorano Modenese
17 034
26,37

11

Nonantola-Stemma.png

Nonantola
15 922
55,40

12

Finale Emilia-Stemma.png

Finale Emilia
15 583
104,72

13

Soliera-Stemma.png

Soliera
15 361
51,08

14

Castelnuovo Rangone-Stemma.png

Castelnuovo Rangone
15 008
22,61

15

Spilamberto-Stemma.png

Spilamberto
12 790
29,52


Comuni ad estremità geografiche |


































Stemma
Città
Coordinata geografica
Estremità geografica

Concordia sulla Secchia-Stemma.png

Concordia sulla Secchia

44°55′00″N 10°59′00″E / 44.916667°N 10.983333°E44.916667; 10.983333
Nord

Fiumalbo-Stemma.png

Fiumalbo

44°10′48.72″N 10°38′53.52″E / 44.1802°N 10.6482°E44.1802; 10.6482
Sud

Finale Emilia-Stemma.png

Finale Emilia

44°50′34″N 11°22′07″E / 44.842778°N 11.368611°E44.842778; 11.368611
Est

Frassinoro-Stemma.png

Frassinoro

44°13′34″N 10°28′13″E / 44.226111°N 10.470278°E44.226111; 10.470278
Ovest



Unioni di comuni |


Le sei unioni di comuni sono:




  • Unione dei Comuni dell'Area Nord, composta dai comuni di Camposanto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla (sede amministrativa dell'unione), Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio e San Prospero;


  • Unione Terre d'Argine, composta dai comuni di Campogalliano, Carpi (Sede amministrativa dell'unione), Novi di Modena e Soliera;


  • Unione del Sorbara, composta dai comuni di Bastiglia, Bomporto (Sede amministrativa dell'unione), Ravarino, Nonantola, San Cesario sul Panaro e Castelfranco Emilia;


  • Unione Terre di Castelli, composta dai comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola (sede amministrativa dell'unione) e Zocca;


  • Unione dei Comuni del Distretto Ceramico, composta dai comuni di Fiorano Modenese, Formigine, Frassinoro, Maranello, Montefiorino, Palagano, Prignano sulla Secchia e Sassuolo (sede amministrativa dell'unione).



Comunità montane |



  • Unione dei Comuni del Frignano, che comprende i comuni di Fiumalbo, Fanano, Lama Mocogno, Montecreto, Pavullo nel Frignano (sede amministrativa), Pievepelago, Polinago, Riolunato, Serramazzoni e Sestola.


Comunità montane soppresse |




  • Comunità montana Modena Est, che comprendeva i comuni di Guiglia, Marano sul Panaro, Montese e Zocca;

  • Unione di comuni Montani Valli Dolo, Dragone e Secchia (ex Comunità montana Modena Ovest), che comprendeva i comuni di Frassinoro, Montefiorino, Palagano e Prignano sulla Secchia.



Note |




  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2017.


  2. ^ Curiosità di Modena, su emiliaromagnaturismo.it.


  3. ^ Decreto 27 dicembre 1859, n. 79


  4. ^ 1859. Dal territorio di Vignola nascono i nuovi comuni di Castelvetro, Marano e Savignano | AmareVignola


  5. ^ Regio Decreto Legge 24 gennaio 1929, n. 106, art. 1


  6. ^ *Antonio Saltini, Don Zeno, il sovversivo di Dio, Il Fiorino, Modena (2003)


  7. ^ abcdefghijklmnopqrstuvwxyzaaabacadaeafagah Emanuele Guaraldi, Breve storia della Provincia di Modena 1859-2009, Roma, Ediesse s.r.l., 2009, p. 130, ISBN 978-88-230-1357-5.


  8. ^ Pietro Alberghi, Giacomo Ulivi e la Resistenza a Modena e Parma, Teic, 1976.


  9. ^ abcd http://amministratori.interno.it



Bibliografia |



  • Saltini Antonio, Salomoni M. Teresa, Rossi Cescati Stefano, Via Emilia. Percorsi inconsueti fra i comuni dell'antica strada consolare, Edagricole, Bologna 2003, ISBN 88-506-4958-4

  • Antonio Saltini, Dove l'uomo separò la terra dalle acque, Storia delle bonifiche in Emilia-Romagna, Diabasis Reggio Emilia 2005 ISBN 88-8103-433-6

  • Emanuele Guaraldi, Breve storia della Provincia di Modena 1859-2009, Roma, Ediesse s.r.l., 2009, ISBN 978-88-230-1357-5.



Voci correlate |



  • Armoriale dei comuni della provincia di Modena

  • Ducato di Modena e Reggio

  • Arcidiocesi di Modena-Nonantola

  • Ferrovie modenesi

  • Tranvia Castelfranco-Bazzano

  • Tranvia Modena-Maranello

  • Dipartimento del Panaro

  • Emilia Romagna Teatro



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |


  • Provincia di Modena, su provincia.modena.it.

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