Barolo (Italia)









































































































Barolo
comune


Barolo – Stemma

Barolo – Veduta
Barolo visto da La Morra.
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Regione-Piemonte-Stemma.svg Piemonte
Provincia
Provincia di Cuneo-Stemma.png Cuneo
Amministrazione
Sindaco Renata Bianco (lista civica) dal 26/05/2014
Territorio
Coordinate
44°37′N 7°56′E / 44.616667°N 7.933333°E44.616667; 7.933333 (Barolo)Coordinate: 44°37′N 7°56′E / 44.616667°N 7.933333°E44.616667; 7.933333 (Barolo)
Altitudine 301 m s.l.m.
Superficie 5,69 km²
Abitanti 702[1](28-2-2017)
Densità 123,37 ab./km²
Frazioni Vergne
Comuni confinanti
Castiglione Falletto, La Morra, Monforte d'Alba, Narzole, Novello
Altre informazioni
Cod. postale 12060
Prefisso 0173
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT
004013
Cod. catastale A671
Targa CN
Cl. sismica zona 4 (sismicità molto bassa)
Nome abitanti barolesi
Patrono san Luigi dei Francesi
Giorno festivo 25 agosto
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Barolo

Barolo



Barolo – Mappa
Posizione di Barolo nella provincia di Cuneo
Sito istituzionale

Barolo (Bareu o Bareul in piemontese) è un comune italiano di 702 abitanti della provincia di Cuneo, in Piemonte.




Indice






  • 1 Geografia fisica


  • 2 Storia


  • 3 Monumenti e luoghi d'interesse


    • 3.1 Castello barolo


      • 3.1.1 La storia del Castello


      • 3.1.2 La presenza di Silvio Pellico al Castello


      • 3.1.3 Il Collegio Barolo e l'Enoteca


      • 3.1.4 Le sale dell'Enoteca






  • 4 Cultura


    • 4.1 Musei




  • 5 Economia


  • 6 Amministrazione


  • 7 Società


    • 7.1 Evoluzione demografica


    • 7.2 Etnie e minoranze straniere




  • 8 Note


  • 9 Voci correlate


  • 10 Altri progetti





Geografia fisica |


Il paese si trova adagiato su di un piccolo altopiano, a forma di sperone, protetto dai rilievi circostanti, disposti ad anfiteatro. Colpisce del comune il diverso posizionamento del suo nucleo urbano rispetto ai paesi adiacenti, posti attorno alla sommità di un colle o lungo un crinale.



Storia |


Non ci sono notizie precise sulla nascita di Barolo, benché la zona fosse abitata in epoca preistorica da tribù celto-liguri, il primo insediamento effettivo sul territorio è di origine barbarica e risalente all'Alto Medioevo.


Durante il dominio Longobardo dipendeva da Gastaldo di Diano, passo' poi sotto la Contea di Alba e successivamente sotto la Marca di Torino.


Il nucleo originario del castello fu eretto in quel periodo da Berengario I, come difesa dalle scorrerie Saracene. Nel 1200 il paese viene citato nel Rigestum Comunis Albe con il nome di Villa Barogly.


Nel 1250 la famiglia Falletti, acquisì tutti i possedimenti di Barolo dal Comune di Alba.
I Falletti erano una potente famiglia di banchieri, esponenti della nuova borghesia, i quali segnarono il destino di Barolo e delle zone circostanti. Intorno al 1300 arrivarono a controllare fino a una cinquantina di feudi piemontesi.


Nel 1486 Barolo entrò a far parte dello Stato Monferrino, passando poi nel 1631 ai Savoia con il trattato di Cherasco.


Barolo divenne poi Marchesato nel 1730, il primo Marchese fu Gerolamo IV.
Dopo Gerolamo IV ci furono soltanto altri due Marchesi: Ottavio Alessandro Falletti e Carlo Tancredi, alla morte di quest'ultimo governò sua moglie la Marchesa Juliette Colbert, la quale si distinse per la sua brillantezza e per le sue azioni a favore dei più deboli. Alla sua morte nel 1864 tra le sue volontà vi fu la costituzione dell'Opera Pia Barolo alla quale lasciò l'intero patrimonio di famiglia.



Monumenti e luoghi d'interesse |



Castello barolo |






All'interno delle sale, sono visitabili la Biblioteca Storica ordinata da Silvio Pellico e il Museo delle Contadinerie. Di frequente vengono allestite delle mostre d'arte. Nelle antiche cantine ha sede l'Enoteca Regionale del Barolo.
Dal 2007 fa parte del circuito degli 8 castelli Castelli Doc. La rete dei castelli include i manieri di Grinzane Cavour, Barolo, Serralunga d'Alba, Govone, Magliano Alfieri, Roddi, Mango e Benevello.

È inoltre inserito nel circuito dei "Castelli Aperti" del Basso Piemonte.



La storia del Castello |


La storia del castello si ritiene avere inizio, vista l'assenza di documenti storici sulla sua nascita, nel X secolo, quando Berengario I consentì al feudatario locale l'erezione di una difesa efficace contro le frequenti scorrerie degli Ungari e dei Saraceni. Di quella struttura originaria rimane ben poco: il mastio, ancora oggi visibile, fa parte di essa.


La prima testimonianza scritta risale al '200 in un atto di cessione di proprietà da parte dei Signori di Marcenasco in favore del comune di Alba, che, pochi anni dopo, lo cedette ai Falletti che lo ristrutturarono significativamente e ne fecero dimora stabile di un ramo del casato.


Nel 1544, invece, fu fatto saccheggiare dal governatore francese della vicina Cherasco, nel corso delle lunghe guerre dell'epoca. Toccò successivamente a Giacomo e Manfredo riparare i consistenti danni, apportando ulteriori modifiche migliorative. Il nuovo, frutto dei restauri cinquecenteschi, rimase sostanzialmente immutato fino al 1864, anno della morte di Juliette Colbert, ultima marchesa Falletti. Nel frattempo il castello era già diventato residenza di campagna a causa del trasferimento della dimora principale dei Falletti, avvenuto nel 1814, al Palazzo Barolo di Torino.




Barolo - Veduta Panoramica



La presenza di Silvio Pellico al Castello |


Tra i suoi illustri ospiti durante l'ultima epoca dei Falletti spicca senza dubbio Silvio Pellico, presentato alla marchesa da Cesare Balbo dopo la decennale prigionia dello Spielberg, divenuto poi negli anni intimo amico, fidato consigliere nonché amministratore della biblioteca Falletti. Il Pellico e la Marchesa erano soliti trascorrere insieme lunghe giornate tra castello Falletti e il castello della Volta, dediti alla lettura e alla conversazione.



Il Collegio Barolo e l'Enoteca |


Alla morte della Colbert, il castello Falletti passò all'Opera Pia Barolo che, con pesanti lavori di ristrutturazione che ne alterarono profondamente la struttura, lo trasformò nel Collegio Barolo. Ruolo del Collegio, attivo fino al 1958, era di dare una possibilità di studiare a ragazzi economicamente in difficoltà. Nel 1970 fu acquistato dal Comune di Barolo, grazie soprattutto a una pubblica sottoscrizione cui furono in molti a contribuire generosamente. Le sue cantine restaurate, ospitano l'Enoteca Regionale del Barolo, mentre il secondo piano è dedicato al Museo Etnografico-Enologico e, quando presenti, esposizioni artistiche e fotografiche.



Le sale dell'Enoteca |


La visita al Castello Falletti si concentra al primo piano, il cosiddetto piano nobile: la prima sala che si incontra risalendo lo scalone è il Salone delle quattro stagioni, ampio e luminoso ambiente con arredi fine stile impero che deve il proprio nome a quattro pitture che sormontano altrettante porte e dedicate ciascuna a una stagione dell'anno. Da questo locale si accede alla Sala degli stemmi, il cui soffitto è decorato con gli emblemi sia dei Falletti che delle famiglie con cui questi si sono imparentati. Oltre al monumentale camino e alla sua cinquecentesca decorazione in stucco, questa sala ospita da diversi anni le sedute del consiglio comunale. La Stanza della Marchesa è pure interessante per la presenza di uno dei pochi letti in stile impero visibili in Italia. La presenza di Silvio Pellico è testimoniata dalla sua stanza, i cui muri sembrano tappezzati in stoffa, ma sono in realtà abilmente pitturati per simularne l'effetto, e dalla Biblioteca, che il Pellico custodiva scrupolosamente e che contiene circa tremila testi di epoca compresa tra il XV e il XIX secolo.



Cultura |







Musei |


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Lo stesso argomento in dettaglio: WiMu.

  • il Museo etnografico ed enologico del Barolo

Dal 2010 nel Castello Falletti è stato aperto il WiMu (Wine Museum), un museo dedicato alla cultura del vino, con venticinque sale espositive disposte su cinque piani.


  • il Museo dei cavatappi


Economia |


Il comune di Barolo fa parte degli 11 comuni dove è possibile vinificare e produrre il vino omonimo.



Amministrazione |










































Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
14 giugno 1999
14 giugno 2004
Mazzocchi Fulvio

Lista civica

Sindaco
[2]
14 giugno 2004
8 giugno 2009
Mazzocchi Walter

Lista civica

Sindaco
[3]
8 giugno 2009
26 maggio 2014
Mazzocchi Walter

Lista civica

Sindaco
[4]
26 maggio 2014

in carica
Renata Bianco

Lista civica

Sindaco
[5]


Società |



Evoluzione demografica |


Abitanti censiti






Etnie e minoranze straniere |


Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2017, i cittadini stranieri residenti a Barolo sono 94[6], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[7]:




  1. Romania, 51



Note |




  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.


  2. ^ Elezioni del 13 giugno 1999, su amministratori.interno.it.


  3. ^ Elezioni del 13 giugno 2004, su amministratori.interno.it.


  4. ^ Elezioni del 7 giugno 2009, su amministratori.interno.it.


  5. ^ Elezioni del 25 maggio 2014, su elezioni.interno.it.


  6. ^ Dato Istat al 31/12/2017


  7. ^ Dati superiori alle 20 unità



Voci correlate |



  • Filovia Alba-Barolo

  • Collisioni Festival



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



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Controllo di autorità
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