Lúg










Lugh in battaglia, disegno di Harold Robert Millar


Lúg (in antico irlandese Lúg, medio irlandese Lúgh, irlandese moderno ), era una divinità celtica. Era indicato anche come Lugh "figlio del Sole" o "il luminoso", Lewy "dalla lunga mano (Làmfata)" o Lugu.


Figlio di Cian e di Ethniu, figlia di un Fomoriano, Balor.


Dio sacerdotale e militare, proteggeva i mercanti, i viaggiatori e i ladri. Aveva come epiteti: Esus "migliore" (da ricollegarsi al termine optimus latino), Teutates "uomo della tribù" o "uomo del Nord", Samildanach "simpolitecnico".


In Gallia si ritrova nelle forme romanizzate di Mercurius Artaios[1] "protettore dell'orso" e Mercurius Moccus[2] "protettore del cinghiale", le due figure non hanno però valenze naturistiche, bensì regali, infatti orso e cinghiale sono animali simbolo di regalità[3].


Eccelleva in tutte le arti e le tecniche, e per tale motivo, il re Nuada gli cedette il trono dei Túatha Dé Danann nella guerra contro i Fomoriani. .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}Venne in seguito dichiarato re supremo di Ériu[Èriu è una dea da cui deriva il nome Irlanda].


Possedeva uno dei quattro tesori dei Túatha Dé Danann, l'invincibile lancia (Slèabua), della quale si dice il possessore non potesse mai essere sconfitto.


Veniva spesso raffigurato con la lancia in mano, biondo e senza barba, della quale si dice fosse sprovvisto anche il figlio Cú Chulainn.


Lúg è considerato il dio della luce, e veniva chiamato "dio delle mille arti". Troviamo sue apparizioni nei testi che narrano della storia dell'Irlanda, pre-umana, dove si racconta che Lúg assunse il comando dei Túatha Dé Danann, spiriti figli della dea Danu, per combattere contro demoni chiamati Fomoriani.


Lúg fu anche padre di un semi-dio, Cú Chulainn (pronuncia: Cu Ollin), il Mastino dell'Ulster (letteralmente, il mastino di Cullen), guerriero irlandese. Lúg rapì la madre di Cú Chulainn il giorno delle sue nozze portandola nel suo castello. Il figlio che nacque possedeva una forza sovrumana e una grande abilità con le armi. Durante i combattimenti il Mastino dell'Ulster era preso da una follia divina che lo rendeva invincibile e gli faceva perdere completamente il controllo: la Riastartha. Cú Chulainn è considerato il più grande guerriero irlandese.


Al dio della luce Lúg è dedicata la festività celtica di Lughnasadh. Inoltre, diverse località, a lui sacre, portarono il suo nome: si conoscono infatti diverse Lug-dunum ("fortezza di Lúg"), diversi Lugdunum erano nell'attuale Francia: l'attuale Lione, ma anche Loudun, Laon (Lugdunum Clavatum) e Saint-Bertrand-de-Comminges (Lugdunum Convenarum); inoltre vi era un Lugdunum Batavorum alle foci del Reno, probabilmente l'attuale Katwijk-Brittenburg (in epoca rinascimentale Lugdunum Batavorum venne impiegato per rendere in latino il nome della città olandese di Leida, in italiano Leida, poco distante).
Similmente, dalla parola latina lux, lucis ("luce"), da cui lucus, luci ("bosco sacro"), deriva il nome della città di Lugo in Spagna (il cui nome originale era Lucus Augusti)[4][5]. Sia la parola latina lux, lucis che il dio della luce Lúg sembrano richiamare la radice protoindoeuropea leuk ("luminosità")[6].



Note |




  1. ^ Dal bretone arth "orso".


  2. ^ Dal bretone moch "maiale, cinghiale".


  3. ^ Vedi F. Le Roux, La religione dei Celti, in Storia delle religioni, Bari 1976, pp. 813 - 817.


  4. ^ CIMRM Supplement - Mithraeum. Lugo, Spain.


  5. ^ Lugo, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.


  6. ^ (EN) J. P. Mallory e D. Q. Adams, The Oxford Introduction to Proto-Indo-European and the Proto-Indo-European World, OUP Oxford, 24 agosto 2006, p. 481, ISBN 978-0-19-105812-7.



Bibliografia |


  • P. Mac Cana, Celtic mythology, Feltham 1970.


Voci correlate |


  • Divinità della conoscenza

















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