Superficie della Luna






Le principali formazioni della superficie lunare


Il suolo lunare è grigiastro, varia da grana o molto fine ad argilla.




L'Apollo 15 sul suolo lunare


La superficie si presenta cosparsa di crateri, eccettuati nei "mari", ossia le vaste zone pianeggianti resti di antiche colate laviche, dove i crateri sono più radi. Ne esistono circa .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}3000 miliardi[senza fonte] con raggio non inferiore a un metro, e i più grandi raggiungono un diametro anche di 240 km.
Non agendo sulla Luna forze tettoniche, non ci sono né eruzioni vulcaniche né fenomeni sismici, a parte casi estremamente rari causati da impatti con meteoriti.


All'equatore la temperatura può raggiungere durante il giorno un massimo di 127 °C e di notte un minimo di -173 °C.


Non essendovi atmosfera, né scorrimento superficiale di acqua, mancano i relativi fenomeni di erosione tipici della Terra. Tuttavia, il continuo bombardamento di micrometeoriti unito all'impatto dei meteoroidi e degli asteroidi costituisce una forza di erosione, che ha levigato e leviga tuttora lentamente la superficie lunare.


Manca l'acqua allo stato liquido; allo stato solido è invece presente nei crateri circumpolari.


La prima sonda ad allunare è stata la sovietica Luna 2, che rimase distrutta nell'impatto.
L'uomo vi è arrivato col programma Apollo fra il 1969 e il 1972.
Il primo a mettervi piede, nella missione Apollo 11, è stato l'astronauta statunitense Neil Armstrong.
L'ultima visita è del rover cinese Yutu (Coniglio di giada) della missione Chang’e-3 nel dicembre 2013.



Note |


.mw-parser-output .navbox{border:1px solid #aaa;clear:both;margin:auto;padding:2px;width:100%}.mw-parser-output .navbox th{padding-left:1em;padding-right:1em;text-align:center}.mw-parser-output .navbox>tbody>tr:first-child>th{background:#ccf;font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_navbar{float:left;margin:0;padding:0 10px 0 0;text-align:left;width:6em}.mw-parser-output .navbox_title{font-size:110%}.mw-parser-output .navbox_abovebelow{background:#ddf;font-size:90%;font-weight:normal}.mw-parser-output .navbox_group{background:#ddf;font-size:90%;padding:0 10px;white-space:nowrap}.mw-parser-output .navbox_list{font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_odd{background:#fdfdfd}.mw-parser-output .navbox_even{background:#f7f7f7}.mw-parser-output .navbox_center{text-align:center}.mw-parser-output .navbox .navbox_image{padding-left:7px;vertical-align:middle;width:0}.mw-parser-output .navbox+.navbox{margin-top:-1px}.mw-parser-output .navbox .mw-collapsible-toggle{font-weight:normal;text-align:right;width:7em}.mw-parser-output .subnavbox{margin:-3px;width:100%}.mw-parser-output .subnavbox_group{background:#ddf;padding:0 10px}

















Sistema solarePortale Sistema solare: accedi alle voci di Wikipedia sugli oggetti del Sistema solare



Popular posts from this blog

Create new schema in PostgreSQL using DBeaver

Deepest pit of an array with Javascript: test on Codility

Costa Masnaga