Pavia




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Pavia (disambigua).














































































































Pavia
comune









Pavia – Stemma Pavia – Bandiera
(dettagli)
Pavia – Veduta
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Regione-Lombardia-Stemma.svg Lombardia
Provincia
Provincia di Pavia-Stemma.png Pavia
Amministrazione
Sindaco
Massimo Depaoli (PD) dal 10/06/2014
Territorio
Coordinate
45°11′07″N 9°09′18″E / 45.185278°N 9.155°E45.185278; 9.155 (Pavia)Coordinate: 45°11′07″N 9°09′18″E / 45.185278°N 9.155°E45.185278; 9.155 (Pavia)
Altitudine 77 m s.l.m.
Superficie 62,86 km²
Abitanti 72 954[1](31 agosto 2018)
Densità 1 160,58 ab./km²
Frazioni Albertario, Cà della Terra, Cà de' Tedioli, Cantugno, Cassinino, Cittadella, Fossarmato, Mirabello, Molinazzo, Montebellino, Pantaleona, Villalunga
Comuni confinanti
Borgarello, Carbonara al Ticino, Certosa di Pavia, Cura Carpignano, Marcignago, San Genesio ed Uniti, San Martino Siccomario, Sant'Alessio con Vialone, Torre d'Isola, Travacò Siccomario, Valle Salimbene
Altre informazioni
Cod. postale 27100
Prefisso 0382
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT
018110
Cod. catastale G388
Targa PV
Cl. sismica zona 3 (sismicità bassa)
Cl. climatica zona E, 2 623 GG[2]
Nome abitanti pavesi
Patrono
San Siro, Sant'Agostino, San Teodoro
Giorno festivo 9 dicembre e 28 agosto
Soprannome Seconda Roma
Città dalle cento torri
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Pavia

Pavia



Pavia – Mappa
Posizione del comune di Pavia nell'omonima provincia
Sito istituzionale

Pavia (IPA: [pa'vi:a], pronuncia[?·info]; [pɐ'vi:ɐ] in dialetto pavese) è un comune italiano di 72 954 abitanti[1], capoluogo della provincia omonima in Lombardia.


Posta 34 km a sud di Milano, lungo l'itinerario della Via Francigena e sulle rive del fiume Ticino, poco a nord dalla confluenza di quest'ultimo nel Po, la città affonda le sue origini all'epoca delle tribù galliche; successivamente divenne municipium romano con il nome di Ticinum. Nel Medioevo fu capitale del regno longobardo e dal 1361 è sede di un'università.


Le origini antiche e un passato storico di rilievo hanno lasciato in eredità a Pavia un ragguardevole patrimonio artistico: fra le principali attrazioni turistiche si annoverano il Castello Visconteo, la basilica di San Pietro in Ciel d'Oro, la Pinacoteca Malaspina, il Duomo, la basilica di San Michele Maggiore e il Ponte Coperto. La città è inoltre il capoluogo di una provincia dedita soprattutto all'agricoltura, in particolare a viticoltura, risicoltura e cerealicoltura; poche sono le industrie, concentrate prevalentemente nell'area di Vigevano.




Indice






  • 1 Geografia fisica


    • 1.1 Territorio


    • 1.2 Clima




  • 2 Origini del nome


  • 3 Storia


    • 3.1 Stemma


    • 3.2 Onorificenze




  • 4 Monumenti e luoghi d'interesse


    • 4.1 Urbanistica e impianto della città


    • 4.2 Architetture religiose


      • 4.2.1 Altre chiese


      • 4.2.2 Chiese inglobate in edifici residenziali o adattate ad altri usi


      • 4.2.3 Chiese andate distrutte




    • 4.3 Architetture civili


      • 4.3.1 Ponte Coperto


      • 4.3.2 Palazzi


      • 4.3.3 Piazza della Vittoria e Mercato coperto




    • 4.4 Architetture militari


      • 4.4.1 Castello Visconteo


      • 4.4.2 Castello di Mirabello




    • 4.5 Via Francigena


    • 4.6 Aree naturali




  • 5 Società


    • 5.1 Evoluzione demografica


    • 5.2 Etnie e minoranze straniere




  • 6 Cultura


    • 6.1 Istruzione


      • 6.1.1 Università di Pavia






  • 7 Geografia antropica


    • 7.1 Frazioni




  • 8 Economia


    • 8.1 Artigianato




  • 9 Infrastrutture e trasporti


    • 9.1 Strade


    • 9.2 Ferrovie e tranvie


    • 9.3 Mobilità urbana


    • 9.4 Idroscalo




  • 10 Amministrazione


    • 10.1 Sindaci del Comune di Pavia dal dopoguerra


    • 10.2 Gemellaggi




  • 11 Film girati a Pavia


  • 12 Sport


    • 12.1 Eventi sportivi


    • 12.2 Sport acquatici




  • 13 Note


  • 14 Voci correlate


  • 15 Altri progetti


  • 16 Collegamenti esterni





Geografia fisica |



Territorio |


La città, che sorge a 77 m s.l.m. e occupa una superficie di 62,86 km², poggia su un terrazzo alluvionale formato dal Ticino. Il terreno sottostante è di origine fluvio-glaciale, comune a gran parte della Pianura Padana. Circondata da un territorio interamente pianeggiante e intensamente coltivato è solcata da numerosi corsi d'acqua.



Clima |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione meteorologica di Pavia.

Pavia gode di un clima continentale umido con sensibili escursioni termiche giornaliere e annuali. D'inverno il clima è rigido e umido con formazione di nebbie al suolo dovute sia alla presenza di numerose rogge e canali - oltre che dal Ticino - sia dalla scarsa ventilazione. Non sono rari gli episodi nevosi che avvengono in occasione di ondate di freddo o a causa della formazione di un cuscinetto d'aria fredda e stagnante al suolo (inversione termica). L'autunno e la primavera sono le stagioni più piovose mentre l'estate è calda e afosa con frequenti e improvvisi temporali che rinfrescano rapidamente - seppure per breve durata - l'aria.


La temperatura massima media si registra in luglio con 29,8 °C, quella più bassa in gennaio con -2,0 °C. Il mese più piovoso risulta essere ottobre con 88 mm di pioggia; quello meno luglio con 48 mm. Le precipitazioni medie annue si aggirano tra i 750 e gli 800 mm, mediamente distribuite in 81 giorni.



Origini del nome |


Il toponimo Papia, da cui deriva il nome moderno della città, deriva forse da un nome di gens romana, forse Papilia, e vorrebbe dunque dire "terra della gens Papilia", oppure più verosimilmente ha la sua origine nell'epoca longobarda. Qualcuno ritiene che il nome derivi invece dal greco Papìas ("custode del palazzo"), nome che sarebbe stato dato da soldati bizantini venuti a combattere i Goti con riferimento a un palazzo di Teodorico, ma è ipotesi poco probabile. Ticinum deriva dal fiume Ticino, è di origine prelatina e l'etimologia è incerta.[3]Ticinum era il punto di arrivo della via Giovia, strada romana che proseguiva per un breve tragitto verso Clastidium (Casteggio), dove incrociava la via Postumia.



Storia |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Storia di Pavia e Monetazione di Ticinum.



Obbligazione del comune di Pavia dal 1º gennaio 1906.


Il primo insediamento nell'area di Pavia si deve ad antiche popolazioni della Gallia transpadana, forse i Levi, i Marici o gli Insubri. La città fu fondata dai Romani, a cui si deve la pianta della città, rimasta intatta fino a oggi, a castrum (accampamento militare) romano; la città aveva il nome di Ticinum. A partire da Aureliano, fino a Costantino I, fu anche sede di un'importante zecca, battendo moneta sia durante il periodo degli Imperatori illirici, sia durante la tetrarchia e la successiva guerra civile.


Saccheggiata più volte dai barbari, venne conquistata dai Longobardi nel 572 che ne fecero la capitale del loro regno, con il nome di Papia, da cui il nome moderno. Il dominio longobardo durò per due secoli, fino al 774, quando venne conquistata da Carlo Magno. Fu ancora importante durante il periodo carolingio: nella chiesa di San Michele Maggiore a Pavia, Berengario del Friuli e i suoi successori fino a Berengario II e Adalberto II, furono incoronati Re d'Italia.


Durante le guerre tra l'imperatore tedesco Federico Barbarossa e i comuni della Lega Lombarda, Pavia (con Como) fu fedele all'esercito imperiale, per poi perdere gradualmente importanza dal punto di vista politico. Fu infine annessa dal 1360 al Ducato di Milano, sotto il dominio della famiglia Visconti.


Nel Cinquecento, famosa è la battaglia di Pavia, combattuta il 24 febbraio 1525 tra i Francesi e gli Imperiali spagnoli. Venne vinta da questi ultimi, perché il capitano di ventura forlivese Cesare Hercolani, ferendo il cavallo del re Francesco I di Francia, ne permise la cattura, meritandosi il soprannome di vincitore di Pavia e la gratitudine dell'imperatore spagnolo Carlo V d'Asburgo. Legata a questa vicenda è la storia della zuppa alla pavese, semplice zuppa con pane secco, uova, formaggio e burro cucinata da una contadina al re appena fatto prigioniero. Si racconta che al re piacque così tanto da farla inserire nel menù di corte con il nome di "soupe à la pavoise".


Dall'inizio del XVIII secolo fino alla metà del XIX secolo la città fu sotto la dominazione straniera, alternata, di spagnoli, francesi e austriaci. Divenne nel 1859 parte del Regno di Sardegna (futuro Regno d'Italia) insieme con il resto della Lombardia.



Stemma |


Lo stemma comunale è il simbolo storico della città: croce bianca in campo rosso. Il sigillo del Comune ha il Regisole.[4]




Il Ponte Coperto di Pavia sul Ticino.



Onorificenze |











Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
«In ricompensa delle benemerenze patriottiche acquistate durante il periodo del risorgimento nazionale. Oltre al coinvolgimento nelle fasi più importanti della I e II guerra d’indipendenza, Pavia ha svolto, grazie alla sua prestigiosa università, un ruolo fondamentale per la formazione politica dei patrioti e il radicamento di una coscienza civile italiana.»

La città di Pavia è la ventitreesima tra le 27 Città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale" per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del Risorgimento, periodo, definito dalla Casa Savoia, compreso tra i moti insurrezionali del 1848 e la fine della Prima guerra mondiale nel 1918.




Monumenti e luoghi d'interesse |



Urbanistica e impianto della città |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Strade e piazze di Pavia.

Dal punto di vista urbanistico, la città ricalca la struttura romana attorno agli assi viari principali: il cardo, che corrisponde all'attuale Strada Nuova, e il decumano che corrisponde all'attuale Corso Cavour a ovest e Corso Mazzini a est.


Un altro asse viario di grande rilevanza, soprattutto nel Medioevo, è costituito dall'odierno Corso Garibaldi che si snoda parallelo alla parte orientale del decumano lungo la strada che porta verso Piacenza e Cremona.



Architetture religiose |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Monasteri di Pavia.



La basilica di San Michele Maggiore.



  • Basilica di San Michele Maggiore, è il più famoso e importante monumento religioso medievale della città. Capolavoro dello stile romanico lombardo, la chiesa raccoglie numerose testimonianze del periodo in cui Pavia era la capitale del regno italico. Una prima chiesa di San Michele fu costruita originariamente nel periodo longobardo (a questo periodo risale la parte inferiore del campanile), ma fu distrutta da un incendio nel 1004; la costruzione attuale ebbe inizio nel primo quarto del XII secolo (a cui risalgono la cripta, il coro e i transetti), probabilmente a seguito del terremoto del 1117 ed era probabilmente completata intorno al 1155. La basilica di San Michele è considerata il prototipo delle numerose chiese medievali pavesi: tuttavia si discosta dalle altre chiese cittadine per l'utilizzo estensivo, sia per la struttura sia per le decorazioni, della fragile pietra arenaria in luogo del cotto, e anche per la particolare e complessa conformazione architettonica, che prevede una pianta a croce latina a tre navate con matronei e un transetto particolarmente sviluppato, dotato di una propria autonoma facciata sul lato settentrionale.

La basilica ospitò nei secoli fastose cerimonie e incoronazioni, tra le quali l'incoronazione di Federico I Barbarossa, nel 1155.




Il Duomo di Pavia.




L'attuale statua del Regisole davanti al Duomo di Pavia. In fondo a sinistra, le rovine della Torre civica crollata nel 1989.




  • Duomo di Pavia, dedicato a Santa Maria Assunta e a Santo Stefano (protomartire), è un'imponente costruzione con pianta a croce greca. Il cantiere per la cattedrale fu aperto nel 1488 su ordine del vescovo Ascanio Maria Sforza Visconti: la struttura rimase per secoli incompleta, fino alla fine del XIX secolo, quando furono completate la cupola e la facciata, rispettivamente nel 1885 e nel 1898, secondo il progetto originale di Giovanni Antonio Amadeo. La cupola centrale, a pianta ottagonale, con un'altezza di 97 metri, una luce di 34 e un peso nell'ordine delle 20 mila tonnellate, è la quarta in Italia per dimensioni. Dopo quasi 17 anni di lavori di restauro e messa in sicurezza della cupola, nel 2013 la chiesa è stata riaperta ai fedeli. A fianco del Duomo era situata la Torre civica, di cui si ha menzione fin dal 1330 e che era stata ulteriormente innalzata nel 1583 da Pellegrino Tibaldi. La torre crollò improvvisamente la mattina del 17 marzo 1989 per cause sconosciute, provocando quattro vittime e 15 feriti. Da allora non è stata più ricostruita.


  • San Pietro in Ciel d'Oro, le cui origini sono da ricercarsi all'inizio del VII secolo da parte dei monaci di San Colombano. Ricostruita dopo il grande terremoto del 1117, la costruzione moderna è stata consacrata nel 1132. La facciata, la cupola e il pavimento a mosaico sono simili a San Michele Maggiore, senza però le caratteristiche sculture. San Pietro in Ciel d'Oro, che insieme con San Michele è la più spaziosa tra le basiliche romaniche pavesi, si distingue comunque dall'altra costruzione per l'uso intensivo del cotto in luogo dell'arenaria, per la facciata visibilmente asimmetrica dotata di un solo portale, e internamente per l'assenza dei matronei e per il transetto più corto, non sporgente dalla pianta rettangolare del tempio. L'esterno è decorato con piastrelle di maiolica.


    La facciata di San Pietro in Ciel d'Oro.

    All'interno, murata nell'ultimo pilastro della navata destra, si trova la tomba del re longobardo Liutprando (m. 744), le cui ossa furono ritrovate nel 1896. Nella chiesa sono anche conservate le reliquie di Sant'Agostino, portate qui da Liutprando dalla Sardegna. Le reliquie del Santo sono conservate nella famosa Arca di sant'Agostino, la cui mole marmorea è visibile sull'altar maggiore. L'Arca fu realizzata dai Maestri Campionesi nel 1362 ed è ornata da almeno 150 tra statue e bassorilievi. La chiesa è nominata anche da Dante Alighieri, che, nel X canto del Paradiso vv.127-129 (nella Divina Commedia), riporta questi versi: Lo corpo ond'ella fu cacciata giace / giuso in Ciel d'Auro, ed essa da martiro / e da essilio venne in questa pace; ci si riferisce all'anima di Severino Boezio, un Romano consigliere del re ostrogoto Teodorico, fatto da questi giustiziare sotto l'accusa di tradimento. Anche il corpo di Severino Boezio è conservato infatti nella Basilica, e precisamente nella cripta.




La chiesa di S. Maria del Carmine



  • Chiesa di Santa Maria del Carmine, è uno dei più noti esempi di architettura gotica a mattoni nel nord Italia. La costruzione del grandioso edificio incominciò tra il 1370 e il 1390, per giungere a compimento, con la facciata, dopo circa un secolo. È, dopo la Cattedrale, la più vasta chiesa della città, con un perimetro rettangolare di metri 80 x 40, entro il quale trova posto una ardita struttura a croce latina a tre navate affiancate da cappelle. La facciata è caratteristica per il grande rosone e le sette guglie. L'elegante campanile, alto oltre settanta metri, è considerato il maggiore e il più bello della città. Viene restaurata fra il 2006 e il 2010.



La chiesa dei Santi Gervasio e Protasio.



  • Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, secondo Opicino de' Canistris, che fu parroco a Pavia dal 1323 al 1329, questa è la più antica chiesa della città, e ospitò per più di seicento anni il corpo di San Siro, fondatore della prima comunità cristiana pavese, vissuto nella prima metà del IV secolo d.C. Fu intitolata ai santi Gervasio e Protasio, martiri del III secolo, per la custodia delle loro reliquie, scoperte a Milano da S. Ambrogio nel 386 e portate a Pavia da sant’Invenzio, che fu il terzo vescovo di Pavia dopo San Siro e San Pompeo. Nel corso degli anni è testimoniata la presenza di monaci benedettini a partire dal XII secolo, e di un ospizio per pellegrini, istituito nel 1366 e rifabbricato verso la fine del XVI secolo, quando viene affidato al Terz'Ordine Francescano. Furono sempre i Francescani, tra il 1712 e il 1718, a riedificare la chiesa come la vediamo adesso, invertendone l'orientamento. In seguito a questa trasformazione sono state demolite la facciata romanica, sostituita dall'attuale abside, e l'abside originaria, sostituita dalla nuova facciata in stile classico. Nel 2004 è stato rinvenuto, nella cappella di San Siro, un ciclo di affreschi del XVI secolo, di cui nel 2009 si è completato il restauro, che permette di qualificarlo come il ritrovamento storico-artistico più importante del secolo a Pavia.


  • Chiesa di San Teodoro, è una chiesa di impianto tardo romanico situata nel centro storico di Pavia. Risalente al XII secolo, l'aspetto originario è stato ripristinato con i restauri effettuati a cavallo del '900. Ospita cicli di affreschi rappresentanti le Storie di Sant'Agnese e San Teodoro e due importanti affreschi attribuiti a Bernardino Lanzani con vedute di Pavia del XVI secolo.



Altre chiese |




Cripta di Sant'Eusebio, Pavia.




  • Chiesa di San Francesco, duecentesca, ha una facciata degna di nota, peculiare per la presenza del portale centrale sdoppiato. La chiesa, molto grande, presenta un impianto a croce latina, con copertura a capriate lignee nella navata centrale e a volta nel capocroce. Anche se relativamente meno nota rispetto agli edifici di culto sopra descritti, San Francesco è, in termini di dimensioni, la terza chiesa della città dopo il Duomo e Santa Maria del Carmine.


  • Chiesa di San Giovanni Domnarum, in pieno centro storico, inglobata in un cortile di abitazioni civili, ospita una cripta altomedievale scoperta nel 1914.


  • Chiesa di Santa Maria di Canepanova, autentico gioiello rinascimentale, che fu (forse) progettata dal Bramante, ma sicuramente edificata dall'Amadeo dal 1500 al 1507.


  • Chiesa di San Giorgio in Montefalcone di periodo medioevale in pieno centro storico sorge su una specie di fortilizio da cui probabilmente all'epoca si dominava il corso del Ticino. Attaccato alla chiesa vi è un ossario a vista.

  • Chiesa di San Primo e Feliciano, la parte esterna ha forme romaniche come la facciata in mattone restaurata nel 1940. Nel secolo XVI l'interno della chiesa fu ridotto a una sola navata e completamente riadattato in stile barocco.

    Chiesa di San Lazzaro

    Chiesa di San Lazzaro.



  • Chiesa di San Luca, oratorio della Confraternita dei Disciplini, venne consacrata il 21 dicembre 1609. È situata nella parte orientale del centro della città, lungo l'importante direttrice viaria per Piacenza e Cremona. La facciata è posta a nord lungo l'attuale Corso Garibaldi ad attestare l’importanza della strada.


  • Chiesa di Sant'Eusebio, aveva come cripta una costruzione del VII secolo, ancora conservata e visitabile in piazza Leonardo da Vinci, rarissimo esempio di architettura longobarda.


Fuori dal centro cittadino vi sono:


  • Chiesa di San Lazzaro, fondata nel 1157 da Gislenzone Salimbene, e dai figli Siro e Malastreva, unitamente all'omonimo ospedale, l'attuale edificio fu realizzato in forme romaniche nella prima metà del Duecento. La facciata è arricchita da bacini ceramici di origine bizantina, mentre alcuni capitelli risalgono all'età Carolingia. L'interno, restaurato negli anni'30, conserva vaste tracce di affreschi del XIII secolo. La chiesa e l'annesso ospedale, nel XVI secolo passarono sotto il controllo dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, sotto il quale rimase fino alla metà dell'Ottocento[5].


San Pietro in Verzolo, chiostro

San Pietro in Verzolo, chiostro.



  • Monastero e chiesa di San Pietro in Verzolo, sorto, forse su un precedente edificio di età longobarda, nel X secolo come monastero benedettino. Nel 1486 ai benedettini subentrarono i cistercensi di Chiaravalle, fino al 1798, quando il monastero venne soppresso, mentre la chiesa, come parrocchia, sopravvisse. Gran parte della struttura della chiesa e degli edifici annessi, come il piccolo chiostro, sono strutturati su murature dell'XI secolo, realizzate con molti laterizi romani di recupero e ciottoli fluviali, come pure di recupero pare essere uno dei capitelli, di età longobarda, inserito nella romaniche bifore del chiostro. La facciata fu rifatta nella seconda metà del Cinquecento, mentre l'interno della chiesa fu modificato nella prima metà del Settecento[6].


  • Monastero e chiesa di San Salvatore, le cui origini risalgono al VII secolo, ricostruita dall'Amadeo nel XV-XVI secolo


  • Chiesa di San Lanfranco, risalente al XII secolo, contiene la tomba del vescovo Lanfranco Beccari (m. 1189), realizzata nel 1498 dallo scultore e architetto Giovanni Antonio Amadeo (1447-1552), nato a Pavia. All'interno della chiesa vi è un affresco, tra i più antichi della città (XIII secolo), scoperto nel 1930 sotto l'intonaco, raffigurante l'assassinio di Tommaso Becket. La scena ritrae il vescovo che indossa la casula mentre viene colpito da cinque sicari.


  • Chiesa di Santa Maria delle Grazie, secentesca, ha la dignità di basilica minore



Chiese inglobate in edifici residenziali o adattate ad altri usi |



  • San Pietro in Vincoli. Si trova in un vicolo del centro storico (Via Cravos) da cui si vedono le forme della facciata. Fu edificata sopra le rovine di un tempio pagano e la chiesa originaria risale all'epoca longobarda. La chiese prese successivamente il nome di San Sebastiano, dopo il trasferimento di una reliquia "un braccio di S.Sebastiano" che secondo la tradizione riuscì a fermare un'epidemia di peste.scoppiata in città nel VII secolo. La funzione religiosa dell'edificio cessò nel 1788, quando fu trasformata in abitazioni e magazzini.


  • Chiesa di Santa Maria Gualtieri, la cui facciata si trova nel lato orientale della centrale Piazza della Vittoria. Il nucleo originario è del X secolo e dopo che fu soppressa nel 1789 venne inglobata in edifici residenziali. Nel 1991 si sono conclusi dei lunghissimi restauri che hanno portato in parte a isolare di nuovo l'edificio. L'abside meridionale contiene la più antica testimonianza di resti pittorici romanici di Pavia. È ora adibita a sala convegni del Comune.

  • Chiesa della Santissima Trinità, costituisce il lato meridionale della piazza in cui si affaccia la Chiesa di Santa Maria del Carmine. La facciata prospetta nello slargo che si apre in fondo alla piazza.

  • Oratorio della Confraternita di San Rocco e della Misericordia che si occupava di assistere nelle ultime ore i condannati a morte. Si trova nella attuale via Venti Settembre, dopo aver ospitato per anni un cinema e ora una libreria.



Chiese andate distrutte |




  • Chiesa di Santa Maria in Pertica, che era una delle più importanti chiese dell'epoca longobarda.


  • Basilica di Sant'Ambrogio.



Architetture civili |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Ville e palazzi di Pavia.


Ponte Coperto |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Ponte Coperto di Pavia.



Il ponte coperto.


Il centro storico cittadino è situato sulla riva sinistra del Ticino, mentre sulla riva destra è Borgo Ticino, quartiere che era originariamente fuori dalle mura della città. Il centro storico e Borgo Ticino erano collegati dal Ponte Coperto (detto anche Ponte Vecchio), datato 1351-1354, che fu danneggiato durante la seconda guerra mondiale dai bombardamenti alleati e abbattuto nel dopoguerra per la scarsa sensibilità del tempo verso i monumenti storici[7]. Una copia del ponte antico, non del tutto fedele all'originale (è di dimensioni maggiori e si trova 30 metri più a valle), è stata costruita nel dopoguerra.



Palazzi |




Palazzo Mezzabarba, sede del municipio.


Numerosi edifici storici, abitazioni di antiche potenti famiglie cittadine, sono tuttora presenti nel centro cittadino. Tra questi sono da ricordare la Reggia di re Alboino, in via Alboino, il Palazzo Malaspina, il Palazzo Carminali Bottigella in corso Cavour, il Palazzo Bottigella in corso Mazzini (entrambi attribuiti all'Amadeo), il Palazzo Orlandi in Piazza del Carmine, il Palazzo Mezzabarba, oggi sede del municipio di Pavia. In piazza Borromeo venne edificato, a partire dal 1564, l'edificio dell'Almo Collegio Borromeo dove si trovano gli affreschi di Federico Zuccari e di Cesare Nebbia, che illustrano la famosa Peste di San Carlo e la vita di San Carlo Borromeo.



Piazza della Vittoria e Mercato coperto |




Pavia - Il Duomo e il Broletto, da Piazza della Vittoria.


L'ampia piazza centrale della città, Piazza della Vittoria, anticamente Piazza Grande, ha una forma stretta e lunga ed è divisa in due aree dalla strada. Nei sotterranei della Piazza si estende un grande mercato coperto sotterraneo, costruito nel 1958 e successivamente ampliato e ammodernato. Un altro mercato coperto, ma non sotterraneo, si trova poco lontano; si tratta del mercato di Piazza Arnaboldi, ospitato in un cortile aperto al pubblico e coperto da una cupola in ferro del 1882, la Cupola Arnaboldi.



Architetture militari |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Porte di Pavia.

La prima cinta muraria di Pavia di cui non rimangono tracce visibili è di origine romana. Le mura vennero ampliate con una nuova cinta verso la fine del XII secolo. Durante la dominazione spagnola la cinta fu ulteriormente ingrandita (1557-1560) con l'aggiunta di dodici bastioni e le mura sopravvissero fino alla seconda metà dell'Ottocento. Di queste mura rimane qualche tratto verso il Ticino, a metà di viale Gorizia, nel Castello sul lato nord.



Castello Visconteo |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Castello Visconteo (Pavia).



Veduta laterale del Castello Visconteo.


A Pavia si trova un unico castello, costruito nel 1360 per ordine di Galeazzo II Visconti. Il castello è .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}attualmente[quando?] sede dei Musei Civici comunali.



Castello di Mirabello |




Veduta posteriore del Castello Visconteo.


In località Mirabello sorge il castello trecentesco di Mirabello.



Via Francigena |


La città di Pavia è una tappa sul percorso storico della Via Francigena in Lombardia, proveniente da Gropello Cairoli e Villanova d'Ardenghi e successivamente dirigentesi verso Belgioioso.[non chiaro]


Il percorso arriva in città lungo la sponda destra del fiume Ticino, percorre l'Area Vul e attraversa infine il Ponte Coperto, imboccando Via Garibaldi per uscire dal centro, dopo la sosta presso la Basilica di S. Michele Maggiore.



Aree naturali |




L'area Vul, sullo sfondo il Ponte coperto.



  • Area Vul: zona che costeggia la riva destra del Ticino, tra il Ponte Coperto e il Ponte della Libertà.


  • Parco della Vernavola: grande parco con una estensione di 15 ettari situato a nord della città, con piste ciclabili, stagni, cascine, oasi faunistiche (ingressi da Via Torretta, via Acerbi, via Folperti). È percorso dalla Roggia Vernavola, da cui prende il nome, che scorre da San Genesio al Ticino. Nel parco è inglobata la Cascina Colombara (ora sede del museo agricolo), presso la quale si combatté nel 1525 la battaglia di Pavia, ultima della quarta guerra d'Italia (1521-1526).


  • Bosco Grande: lungo l'argine del Ticino, in sponda destra e in direzione di Zerbolò.

  • Bosco della Sora: costeggiando il Ticino, a Nord Ovest (Parco del Ticino).


  • Bosco Negri: 34 ettari di bosco, lungo il Canale Gravellone (a sud della città), è una oasi della LIPU, all'interno del Parco del Ticino, dono di Giuseppe Negri (1968) al Comune. L'accesso è limitato ad alcuni periodi dell'anno.

  • Giardini del Castello: piccolo parco nel cortile del castello, attrezzato con area giochi per bambini e ragazzi.

  • Giardini Malaspina: unici giardini pubblici nel centro storico della città (piazza Petrarca), sedi di concerti ed eventi culturali.



Società |


Pavia ha subito negli ultimi due decenni[quando? non sono ammessi riferimenti temporali relativi] una notevole involuzione demografica dovuta al trasferimento di molti nuclei familiari all'interno dei comuni immediatamente confinanti al capoluogo.
All'interno dell'agglomerato urbano della città di Pavia, secondo calcoli effettuati applicando il criterio internazionale delle Functional Urban Areas, risiederebbero circa 121.000 abitanti.[8]



Evoluzione demografica |


Abitanti censiti[9]






Etnie e minoranze straniere |


Al 31 dicembre 2016, risiedevano nella città di Pavia 10115 stranieri, ovvero il 13,93 per cento della popolazione. La maggior parte degli immigrati è di origine est-europea.
[10]




  1. Romania, 1798


  2. Ucraina, 1092


  3. Albania, 735


  4. Repubblica Dominicana, 675


  5. Egitto, 491


  6. Camerun, 446


  7. Cina, 429


  8. Brasile, 386


  9. Marocco, 315


  10. Moldavia, 283



Cultura |



Istruzione |



Università di Pavia |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Università di Pavia.



Cortile dell'Università di Pavia.


L'origine dell'Ateneo pavese risale all'825 col capitolare dell'imperatore Lotario I, il quale fondò una scuola di retorica. Nell'XI secolo Pavia divenne sede di una scuola giuridica, trasformata dall'imperatore Carlo IV, nel 1361, in Studium Generale. L'Università è pertanto considerata la prima fondata in Lombardia.


Grande impulso venne dato in età asburgica dagli imperatori Maria Teresa d'Asburgo e Giuseppe II, che ampliarono la sede e chiamarono come docenti grandi studiosi tra i quali il fisico Alessandro Volta e il naturalista Lazzaro Spallanzani.
Insegnarono a Pavia anche i letterati Ugo Foscolo e Vincenzo Monti.
In tempi più recenti si ricordano i docenti Carlo Forlanini, inventore del pneumotorace artificiale, e i premi Nobel Camillo Golgi per la medicina, Giulio Natta per la chimica e Carlo Rubbia per la fisica.


L'Università vanta un interessante museo storico che conserva, tra gli altri cimeli, strumenti scientifici costruiti da Alessandro Volta, preparazioni anatomiche settecentesche del chirurgo Antonio Scarpa, autografi di celebri docenti dell'università e la testa dello stesso Scarpa.


Esistono due collegi storici che ospitano, per statuto, studenti di notevoli capacità e impegno e li sostengono economicamente se privi di mezzi: l'Almo Collegio Borromeo, fondato da San Carlo Borromeo nel 1563, e il Collegio Ghislieri, fondato sei anni dopo da Papa Pio V (Papa Ghislieri appunto, la cui statua si trova di fronte all'ingresso del collegio). È interessante anche il giardino botanico dell'Università, risalente al 1774.


Le istituzioni studentesche e goliardiche sono state in passato particolarmente vivaci: si ricordano i versi salaci sulle donne pavesi che costarono al giovane Carlo Goldoni l'espulsione dal collegio Ghislieri. Ancora oggi nell'Ateneo pavese si conta la presenza di diversi Ordini goliardici che mantengono vivo il tradizionale spirito delle comunità studentesche.


Scuola Universitaria superiore IUSS.


L'Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia, più brevemente IUSS, è una scuola superiore universitaria, una delle sei scuole superiori italiane dotate di autonomia. Si tratta di un centro di formazione e di ricerca, che offre ai suoi studenti corsi per affiancare ai normali corsi universitari un percorso formativo di eccellenza. La Scuola IUSS è nata nel 1997su iniziativa dell'Università degli Studi di Pavia, sul modello della Scuola normale superiore di Pisa, attraverso un consorzio tra l'Università di Pavia, i collegi storici della città (Borromeo, Ghislieri, Nuovoe Santa Caterina) e l'Istituto per il diritto allo studio (EDISU) di Pavia, sulla base di un accordo con il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. La Scuola IUSS fa oggi parte di una federazione delle tre Scuole Universitarie Superiori che offrono corsi a studenti universitari di ogni livello; le altre due Scuole sono la Scuola Normale Superiore di Pisa e la Scuola Superiore Sant'Anna, sempre a Pisa.



Geografia antropica |



Frazioni |


Il comune di Pavia si venne formando nei secoli scorsi attraverso l'aggregazione di diversi comuni. Fino al 1883 esistette un comune dei Corpi Santi di Pavia (CC D036) che raggruppava le cascine e i sobborghi della città appena fuori dalle mura. Le località meno prossime al centro appartenevano a tre delle entità amministrative in cui era diviso il Pavese, cioè il Parco Visconteo, la Campagna Sottana e la Campagna Soprana.



  • Mirabello

  • Cantugno

  • Cassine Sirigari

  • Villalunga

  • Molinazzo

  • Fossarmato

  • Cà della Terra

  • Cà de' Tedioli

  • Cascina Montebello



Economia |



Artigianato |


Nel settore dell'artigianato sono molto diffuse e rinomate la produzione artigianale di attrezzi agricoli e la lavorazione del metallo.[11]
Inoltre sono significative le lavorazioni del ferro battuto finalizzata agli edifici pubblici, quella della ceramica e della porcellana.



Infrastrutture e trasporti |



Strade |


Posta lungo la strada statale 35 dei Giovi, Pavia dispone di due uscite lungo l'Autostrada A7.


La città di Pavia possiede una tangenziale con caratteristiche autostradali (Autostrada A54, detta anche tangenziale Ovest), una tangenziale a una corsia per ogni senso di marcia che collega la tangenziale A54 con la strada che porta verso il Ponte della Becca (la cosiddetta tangenziale Nord) e un raccordo autostradale, chiamato Autostrada A53, che collega la città con l'Autostrada A7 in corrispondenza del casello autostradale di Pavia Nord-Bereguardo.


Numerose strade provinciali si diramano dalla città.



Ferrovie e tranvie |




Stazione ferroviaria di Pavia.


Pavia è dotata di due stazioni ferroviarie:


  • La stazione di Pavia, servita da treni regionali svolti da Trenord nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Lombardia e da collegamenti a lunga percorrenza operati da Trenitalia, è posta lungo la ferrovia Milano-Genova e costituisce altresì località di diramazione per le linee Pavia-Cremona, Pavia-Mortara e Pavia-Alessandria. Dalla stazione si può giungere in pieno centro cittadino a piedi in circa 10 minuti, e con poche fermate di autobus si possono raggiungere il Policlinico San Matteo e gli istituti ospedalieri "Salvatore Maugeri" e "Casimiro Mondino".

  • La stazione di Pavia Porta Garibaldi, fermata posta sulla linea ferroviaria per Cremona, è collegata alla principale stazione pavese con un tempo di percorrenza di circa 6 minuti. Situata presso il naviglio pavese, in Viale Sardegna, serve il quartiere di San Giovannino, la zona di Viale Partigiani e il Cimitero monumentale. Dalla stazione si raggiunge comodamente il Municipio e la sede centrale dell'Università tramite un camminamento che, attraversate le Mura di cinta spagnole, permette di arrivare nel centro storico cittadino.

In passato erano attive, fra il 1880 e il 1936 la tranvia Milano-Pavia e tra il 1884 e il 1934 la tranvia Pavia-Sant'Angelo Lodigiano.



Mobilità urbana |


Il servizio di trasporto su strada, sia urbano sia extraurbano, è assicurato da autoservizi svolti dalla società Autoguidovie. Le linee urbane sono 21 (di cui una notturna), mentre numerose sono quelle extraurbane che fanno capolinea presso l'autostazione di viale Trieste, a poca distanza dalla stazione ferroviaria. In passato era presenta una linea tranviaria urbana, che operò fra il 1913 e il 1954, sostituita da una filovia a sua volta soppressa nel 1968 (i percorsi della tranvia e della filovia sono attualmente[quando?] coperti da due linee della rete di autoservizi cittadina).



Idroscalo |




L'idroscalo.


L'idroscalo di Pavia venne inaugurato il 1º aprile 1926 da Benito Mussolini per servire come punto di rifornimento e sosta per gli idrovolanti della linea Torino-Venezia-Trieste. Cessato da tempo il suo utilizzo, l'infrastruttura versa in stato di abbandono.
A fine 2017 la struttura è stata venduta [senza fonte]a privati per il risanamento e la realizzazione di spazi commerciali.



Amministrazione |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Sindaci di Pavia.


Sindaci del Comune di Pavia dal dopoguerra |


































































































































































































Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
1945
1946
Angelo Grassi

CLN
Sindaco
-
1946
1948
Cornelio Fietta

Sindaco
-
1948
1951
Carlo Milani

Sindaco
-
1951
1956
Alberto Ricevuti

Sindaco
-
1956
1964

Bruno Fassina

PSI
Sindaco
-
1965
1970
Giovanni Vaccari

PSDI
Sindaco
-
1970

Gianpaolo Calvi


Prosindaco
-
1970

Sesto Bajno

Democrazia Cristiana
Sindaco
-
1970
1971
Angelo Biancardi

PSI
Sindaco
-
1971
1973
Mognaschi


Commissario prefettizio
-
1973
1980

Elio Veltri

Partito Socialista Italiano
Sindaco
-
1980
1986
Giorgio Maini

PCI
Sindaco
-
1986
1988
Pierangelo Giovanolla

PCI
Sindaco
-
1988
1990
Sandro Bruni

Democrazia Cristiana
Sindaco
-
1990
1993
Sandro Cantone

Democrazia Cristiana
Sindaco
-
1993

Domenico Gorgoglione


Commissario prefettizio
-
1993
1995

Rodolfo Jannaccone Pazzi

Lega Nord
Sindaco
-
1995
1996
Domenico Gorgoglione


Commissario prefettizio
-
1996
2005

Andrea Albergati

PPI
Sindaco
-
2005
2009

Piera Capitelli

DS/PD
Sindaco
-
2009

Laura Bianchi


Commissario prefettizio
-
2009

2014

Alessandro Cattaneo

PDL/FI
Sindaco
-
2014

in carica

Massimo Depaoli

Partito Democratico
Sindaco
-


Gemellaggi |


Pavia è gemellata con:[12]




  • Lituania Vilnius


  • Germania Hildesheim


  • Francia Besançon


  • Palestina Betlemme


  • Grecia Zante


  • Germania Hersbruck


  • Costa d'Avorio Ayamè



Film girati a Pavia |




  • Il cappotto - 1952 - regia di Alberto Lattuada con Renato Rascel


  • I sogni nel cassetto - 1957 regia di Renato Castellani con Lea Massari


  • Squadra volante - 1974 - regia di Stelvio Massi con Tomas Milian e Gastone Moschin


  • Le cinque giornate - 1973 - regia di Dario Argento con Adriano Celentano


  • 5 donne per l’assassino - 1974 - regia di Stelvio Massi con Giorgio Albertazzi


  • Mark il poliziotto - 1975 - regia di Stelvio Massi con Franco Gasparri e Lee J. Cobb


  • Liberi armati percolosi - 1976 - regia di Romolo Guerrieri con Eleonora Giorgi e Diego Abatatuono


  • La orca - 1976 - regia di Eriprando Visconti con Michele Placido, Flavio Bucci, Rena Niehaus e Vittorio Mezzogiorno, V.M. di 14 anni


  • Paura è amore - 1988 regia di Margarethe Von Trotta con Valeria Golino, Fanny Ardant, Greta Scacchi, Sergio Castellitto e Paolo Hendel


  • Fantasma d’amore - 1981 - regia di Dino Risi con Marcello Mastroianni e Romy Schneider


  • Il ragazzo di campagna - 1984 - regia di Castellano & Pipolo con Renato Pozzetto


  • Facciamo Paradiso - 1995 - regia di Mario Monicelli con Margherita Buy, Lello Arena e Philippe Noiret


  • il mio domani - 2011 - regia di Marina Spada con Claudia Gerini e Raffaele Pisu



Sport |






Pavia è sede del Football Club Pavia 1911, che milita in Serie D, quarto livello calcistico italiano.
Per diversi anni la città è stata presente nei massimi campionati nazionali di Pallacanestro grazie alla Nuova Pallacanestro Pavia
Inoltre è sede del Cus Pavia Rugby che, dal minirugby alla Serie C Elite al Rugby 7 Femminile, coinvolge dal 1933 molte generazioni di giovani rugbisti pavesi.



Eventi sportivi |



  • Tennis: Dal 2003 al Tennis Club Pavia[13], nella primavera di ogni anno, si svolge il Torneo Internazionale Giovanile di Tennis Under 14[14] al quale prendono parte 32 ragazzi e 32 ragazze tra i migliori in Europa. Il Torneo, sotto l'egida della Tennis Europe e della Federazione Italiana Tennis, si articola in due tabelloni di singolare e due di doppio, maschile e femminile.

  • Canottaggio: Sulle acque del Ticino si svolge ad anni alterni, per commemorare gli studenti pavesi e pisani che parteciparono alla battaglia risorgimentale di Curtatone e Montanara del 29 maggio 1848, la celebre Regata Pisa Pavia. La gara si svolge in due manche con imbarcazioni a otto vogatori (8+). Gli equipaggi (maschili) sono interamente composti da studenti regolarmente iscritti ai due Atenei e alcuni di loro fanno anche parte della nazionale italiana di canottaggio. L'albo d'oro (aggiornato all'edizione del 2009) vede Pavia condurre con 28 vittorie contro le 16 di Pisa.

  • Motonautica: Ogni anno si corre la Pavia-Venezia, il Raid internazionale più lungo al mondo. La manifestazione, che non ha eguali nella motonautica, si svolge lungo un percorso di 413 km con partenza da Pavia e arrivo a Venezia. L'itinerario è ormai quello classico, molto difficile, pieno di insidie quanto affascinante. Partenza da Pavia, dalla sede dell'Associazione Motonautica con marcia di trasferimento a velocità ridotta sino al Ponte della Becca (confluenza con il Po) e poi, di seguito, le altre dieci tappe e l'arrivo definitivo a Venezia Lido, presso la sede del Cantiere Venmar.

  • Maggio 2000: la Nuova Pallacanestro Pavia viene promossa in LegaDue (ex serie A/2) e torna dopo 6 anni nella serie cadetta di basket

  • Marzo 2003: partita della Nazionale Under-21 di calcio dell'Italia contro il Galles (vittoria italiana per 8-1)

  • 26 maggio 2003: la 16ª tappa del Giro d'Italia 2003 si è conclusa a Pavia con la vittoria di Alessandro Petacchi

  • Settembre 2005: partita della Nazionale Under-21 di calcio dell'Italia contro la Scozia (vinta dall'Italia per 4-1)

  • Maggio 2008: la Pallavolo Villanterio viene promossa in serie A1



Sport acquatici |


Verso la fine dell'800 nascono una serie di associazioni remiere che con il tempo ampliano la loro attività a diverse altre discipline sportive.



  • Società Canottieri Ticino - fondata nel 1873 come società di canottaggio, mantiene la tradizione dei barcé

  • Battellieri Colombo - nata da una costola della Cannottieri Ticino nel 1885

  • Associazione Motonautica Pavia

  • Club Vogatori Pavesi - la più recente fondata nel 1983

  • Cus Pavia - sezione canottaggio e canoa - fondato nel 1946, eredita la tradizione tramandata dalle più antiche società remiere pavesi. È l'unica società che pratica canottaggio a Pavia. La disciplina della canoa viene praticata invece a Pavia anche dalla Canottieri Ticino.

  • AICS Pavia Nuoto a.s.d. - società di nuoto agonistico, master e paralimpico fondata nel 1969, ha sede nella piscina comunale sita in via Folperti.



Note |




  1. ^ ab dato ISTAT - Popolazione residente al 31 agosto 2018.


  2. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.


  3. ^ Fonte: Dizionario di toponomastica, ed. UTET, 2006, pagg. 563 e 770


  4. ^ Statuto del Comune di Pavia, Art.7.


  5. ^ Pavia e dintorni - SAN LAZZARO, su www.paviaedintorni.it. URL consultato il 25 novembre 2017.


  6. ^ Pavia e dintorni, Pavia, chiese aperte al Culto fuori le vecchie Mura: S.Pietro in Verzolo, su www.paviaedintorni.it. URL consultato il 25 novembre 2017.


  7. ^ paviatricolore.org - paviatricolore Resources and Information. This website is for sale! Archiviato il 17 giugno 2009 in Internet Archive.


  8. ^ Functional Urban Areas in Italy (pag.25) (PDF), su oecd.org.


  9. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.


  10. ^ Tabella cittadini stranieri residenti - ISTAT 31 dicembre 2016


  11. ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 14.


  12. ^ comune.pv.it, http://www.comune.pv.it/site/home/il-comune/gemellaggi-e-cooperazione-internazionale/gemellaggi--twinning.html Titolo mancante per url url (aiuto).


  13. ^ Il sito del Tennis Club Pavia, su tennisclubpavia.it.


  14. ^ I tabelloni, le foto e gli articoli della stampa di tutte le edizioni del torneo dal 2003, su webalice.it.



Voci correlate |









  • Provincia di Pavia

  • Parco naturale lombardo della Valle del Ticino

  • Storia di Pavia

  • Diocesi di Pavia






  • Sindaci di Pavia

  • Università degli Studi di Pavia

  • Fondazione IRCCS Policlinico San Matteo

  • Certosa di Pavia






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Collegamenti esterni |


  • Sito istituzionale, su comune.pv.it.













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