Peio

































































































Peio
comune


Peio – Stemma
Peio – Veduta
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Coat of arms of Trentino-South Tyrol.svg Trentino-Alto Adige
Provincia
Trentino CoA.svg Trento
Amministrazione
Sindaco Angelo Dalpez (lista civica) dal 30-5-2006
Territorio
Coordinate
46°22′N 10°40′E / 46.366667°N 10.666667°E46.366667; 10.666667 (Peio)Coordinate: 46°22′N 10°40′E / 46.366667°N 10.666667°E46.366667; 10.666667 (Peio)
Altitudine 1 173 m s.l.m.
Superficie 160,50 km²
Abitanti 1 842[1](31-3-2018)
Densità 11,48 ab./km²
Frazioni
Cogolo (sede comunale), Celentino, Celledizzo, Comasine, Peio Paese
Località: Peio Fonti, Strombiano
Comuni confinanti
Martello (BZ), Ossana, Pellizzano, Rabbi, Valfurva (SO), Vermiglio
Altre informazioni
Cod. postale 38024
Prefisso 0463
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT
022136
Cod. catastale G419
Targa TN
Cl. sismica zona 4 (sismicità molto bassa)
Nome abitanti pegaési
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Peio

Peio



Peio – Mappa
Posizione del comune di Peio nella provincia autonoma di Trento
Sito istituzionale

Peio, scritto a volte impropriamente Pejo[2] (Péi o Péj in dialetto solandro[3]; Pièj nella parlata della frazione di Peio Paese[4]), è un comune italiano di 1 842 abitanti della provincia autonoma di Trento, sito nell'omonima valle e noto per le sue sorgenti di acqua ferruginosa e per le sue terme. È uno dei comuni più estesi del Trentino, con ben 160,50 km² di territorio.




Indice






  • 1 Storia


  • 2 Società


    • 2.1 Evoluzione demografica




  • 3 Infrastrutture e trasporti


  • 4 Amministrazione


    • 4.1 Altre informazioni amministrative




  • 5 Turismo e sport


    • 5.1 Ciclismo


    • 5.2 Alpinismo




  • 6 Galleria d'immagini


  • 7 Note


  • 8 Bibliografia


  • 9 Voci correlate


  • 10 Altri progetti





Storia |


Il comune nacque nel 1928 in seguito all'accorpamento dei cinque comuni precedentemente presenti in valle: Celledizzo, Celentino, Cogolo, Comasine e Peio. Il capoluogo comunale divenne ed è tuttora Cogolo, mentre l'ancora esistente abitato di Peio, per una migliore e rapida distinzione, è normalmente identificato come Peio Paese.
Tale provvedimento fu ratificato con Regio Decreto 28 giugno 1928, n. 1686: "Riunione dei comuni di Celadizzo, Celentino, Cogolo, Comasine e Peio in un unico Comune denominato "Peio" con capoluogo a Cogolo".[5]



Società |



Evoluzione demografica |


Abitanti censiti[6]






Infrastrutture e trasporti |


La Val di Peio è percorsa dalla Strada Provinciale SP 87 che ha origine nei pressi di Fucine dalla SS 42 del Tonale e che termina a Peio Paese dopo aver attraversato direttamente o con varie diramazioni (SP 87dir) tutte le frazioni.



Amministrazione |










































































Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
14 giugno 1985
21 marzo 1990
Silvio Bolis
Indipendente
Sindaco

5 giugno 1990
5 giugno 1995
Paolo Frenguelli

DC
Sindaco

5 giugno 1995
15 maggio 2000
Paolo Frenguelli
lista civica
Sindaco

15 maggio 2000
9 maggio 2005
Alberto Rigo
lista civica
Sindaco

9 maggio 2005
10 febbraio 2006
Alberto Rigo
lista civica
Sindaco

29 maggio 2006
17 maggio 2010
Angelo Dalpez
lista civica
Sindaco

17 maggio 2010
11 maggio 2015
Angelo Dalpez
lista civica
Sindaco

11 maggio 2015

in carica
Angelo Dalpez
lista civica
Sindaco



Altre informazioni amministrative |


La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1928 aggregazione di territori dei soppressi comuni di Celledizzo, Celentino, Cogolo e Comasine.[7]

In realtà, come visto precedentemente, non si è trattato di accorpamento, ma di riunione di tutti e cinque i comuni. Data l'omonimia fra il nuovo comune ed uno di quelli soppressi, a livello Istat il provvedimento è stato però trattato come un'aggregazione.



Turismo e sport |


Peio è un importante centro turistico che offre nei mesi estivi la possibilità di effettuare escursioni nel Parco Nazionale dello Stelvio, mentre in quelli invernali la possibilità di praticare lo sci alpino, lo sci nordico ed il pattinaggio su ghiaccio. Sul territorio comunale sono presenti come punti di appoggio i rifugi Vioz e Larcher.


Grazie alle peculiarità dell'ambiente, delle strutture storiche, delle tradizioni e al lavoro di ricerca etnografica svolto dall'Associazione L.I.N.U.M. (Lavorare Insieme per Narrare gli Usi della Montagna), nell'anno 2002, la Provincia di Trento ha riconosciuto al territorio del Comune di Peio lo status di Ecomuseo. La denominazione ufficiale scelta è stata: Ecomuseo della Val di Peio "Piccolo Mondo Alpino".
Nel 2003 è stato creato un museo riguardante la Prima guerra mondiale, svoltasi anche su queste montagne. Tale museo contiene reperti riguardanti sia il campo di battaglia, sia oggetti di uso quotidiano, documenti, mappe, videodocumentari ed un archivio fotografico.


Nell'area circostante il paese di Peio è possibile trovare anche edifici militari: a sud-ovest dell'abitato, sulla strada che porta al lago artificiale di Pian Palù, a quota 1610 m, si trovano i ruderi del Forte Barba di Fiori. La chiesetta di San Rocco è invece appena sopra il paese di Peio. Qui si trova un cimitero militare, nel quale sono stati composti anche i resti di soldati austriaci restituiti pochi anni fa dal ghiacciaio.


In Val di Peio, sono state ospitate svariate volte squadre di calcio professionistiche per i ritiri estivi tra cui ricordiamo il Chievo Verona, il Brescia, il Panathinaikos, il Sassari Torres e più recentemente le formazioni giovanili del Bayern Monaco e del Napoli. Dall'estate 2016 a quella 2018 è sede del ritiro del Cagliari Calcio



Ciclismo |


Peio ha ospitato l'arrivo di due tappe del Giro d'Italia:



  • Nel 1986 la 19ª tappa che è stata vinta dall'olandese Johan van der Velde. Quell'anno Peio fu anche sede di partenza della tappa successiva.

  • Nel 2010 la 17ª tappa che è stata vinta dal francese Damien Monier.


La frazione di Cogolo è un capolinea della ciclopista della Val di Sole.



Alpinismo |


Il territorio offre varie possibilità di escursioni alpinistiche, in particolare la salita alla Punta Taviela.



Galleria d'immagini |




Note |




  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 marzo 2018.


  2. ^ Si veda: Istituto Geografico Militare, collezione dei testi tecnici, Elenco dei Comuni della Repubblica Italiana — con riferimento alla cartografia alla scala 1:25 000 (serie 25/v), Firenze 1989, pag. 96.


  3. ^ Quaresima, Enrico (1964; rist. 1991). Vocabolario anaunico e solandro. Firenze: Leo S. Olschki. ISBN 8822207548


  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 479.


  5. ^ Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia, n° 175, 28 giugno 1928


  6. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.


  7. ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3



Bibliografia |







Voci correlate |


  • Parco Nazionale dello Stelvio


Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



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Controllo di autorità
VIAF (EN) 235237348


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