Apis




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Apis

Bees Collecting Pollen 2004-08-14.jpg



Classificazione scientifica

Dominio

Eukaryota

Regno

Animalia

Sottoregno

Eumetazoa

Superphylum

Protostomia

Phylum

Arthropoda

Subphylum

Tracheata

Superclasse

Hexapoda

Classe

Insecta

Sottoclasse

Pterygota

Coorte

Endopterygota

Superordine

Oligoneoptera

Sezione

Hymenopteroidea

Ordine

Hymenoptera

Sottordine

Apocrita

Sezione

Aculeata

Superfamiglia

Apoidea

Famiglia

Apidae

Sottofamiglia

Apinae

Tribù

Apini

Genere

Apis
Linnaeus, 1758

Specie

vedi testo



Pollinationn.jpg

Apis (Linnaeus, 1758) è un genere di insetti sociali della famiglia Apidae. È l'unico genere della tribù Apini.

Due delle specie comprese nel genere possono essere allevate dall'uomo ovvero Apis mellifera e Apis cerana.


Apis mellifera, diffusa in tutti i continenti ad esclusione delle zone artiche ed antartiche, è l'unica conosciuta in Europa. Apis dorsata risiede in particolar modo in India e nel Sud-Est asiatico, non è una specie domestica, ha la particolarità di costruire il favo aperto ed è di dimensioni ragguardevoli, tanto da meritarsi il nome di ape gigante dell'India. Nelle stesse zone prolifera Apis cerana, di dimensioni però più contenute, che ha il suo habitat in Medio ed Estremo Oriente, in particolare in Afghanistan, Pakistan, India, Siberia, Cina e Giappone.




Indice






  • 1 Tassonomia


  • 2 Importanza economica ed emergenze ambientali


  • 3 Metafore e simboli con le api


  • 4 Note


  • 5 Bibliografia


  • 6 Voci correlate


  • 7 Altri progetti


  • 8 Collegamenti esterni





Tassonomia |


Il genere comprende 27 specie:[1]




  • Apis aenigmatica Rayment


  • Apis andreniformis Smith


  • Apis armbrusteri Zeuner


  • Apis bihamata Panzer


  • Apis breviligula (Maa)


  • Apis catanensis Roussy


  • Apis cerana Fabricius - ape mellifera orientale o ape indica.


  • Apis dorsata Fabricius - ape gigante.


  • Apis florea Fabricius - ape nana.


  • Apis henshawi Cockerell


  • Apis incisa Fourcroy


  • Apis koschevnikovi Enderlein


  • Apis laboriosa Smith


  • Apis lieftincki Maa


  • Apis longitibia Zhang


  • Apis melisuga Zeuner & Manning


  • Apis mellifera Linnaeus - ape europea.


  • Apis miocenica Hong


  • Apis nigrocincta Smith


  • Apis peroni Latreille


  • Apis petrefacta (Riha)


  • Apis philippina (Skorikov)


  • Apis samarensis Maa


  • Apis seminuda Fabricius


  • Apis unicolor Latreille


  • Apis vechti Maa


  • Apis vetusta Engel



Importanza economica ed emergenze ambientali |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Apicoltura e Sindrome dello spopolamento degli alveari.

Oltre al ruolo diretto nella produzione del miele, l'ape è un indicatore biologico della qualità dell'ambiente e attualmente rappresenta una delle emergenze ecologiche in corso. Il maggior produttore di miele è l'Argentina che ha ridotto del 27% le sue 75.000 tonnellate annue. In Italia nel 2007 sono morte il 50% delle api, persi 200.000 alveari e 250 milioni di euro nel settore agricolo[2].


Le api muoiono per varie cause, non sempre del tutto identificate: cause ambientali, mutamento climatico, la varroa e altri antagonisti naturali, l'uso indiscriminato dei fitofarmaci. Gli alveari si spopolano per il fenomeno del CCD (Colony Collapse Disorder). In vari paesi, i regolamenti fitosanitari e le autorizzazioni all'uso dei fitofarmaci impongono, da decenni, vincoli ai trattamenti fitoiatrici al fine di tutelare l'attività delle api e degli insetti pronubi in generale. Uno dei vincoli di maggiore ricorrenza per molti principi attivi è il divieto di eseguire trattamenti, anche non insetticidi, nel corso della fioritura.



Metafore e simboli con le api |


L'ape, emblema dell'operosità, è fin dai tempi antichi un insetto simbolico in miti, leggende e religioni, noto certamente già dalla preistoria per la propria utilità.
Si ha notizia da pitture murali rinvenute nella Cueva de la Araña, presso Bicorp, provincia di Valencia (Spagna), che già nel periodo magdaleniano [3] l'uomo sfruttava le api per trarne il miele.[4]


Nella mitologia greca erano considerate messaggere delle Muse per la loro sensibilità ai suoni,[5] ma anche il simbolo del popolo obbediente al suo re.[6] Quando, secondo la leggenda, Zeus bambino fu nascosto dalla madre Rea in una grotta del monte Ida a Creta per sottrarlo al padre Crono che voleva divorarlo, fu nutrito, oltre che dal latte della capra Amaltea, da un miele prodotto dalle api locali.


Essendo il miele nell'antichità l'unica fonte di zucchero, l'ape, sua produttrice, era tenuta in alta considerazione. A ciò, probabilmente, è dovuta la sua connessione al tema della bugonia, ovvero dell'origine della vita - in questo caso lo sciame - da carcasse di animali sacrificati, di solito buoi, come indica il nome, ma anche leoni. Gli episodi più noti sono narrati da Virgilio nelle Georgiche (IV, 528,-558), ripreso da Ovidio nei Fasti (I, 363-380), e dall'Antico Testamento (Giudici, 14,14).



Particolarmente considerata era l'organizzazione dell'alveare, descritta con ammirazione da Plinio il Vecchio [7] e presa a paragone per la sua laboriosità dallo stesso Cicerone.[8] L'ape era anche simbolo del coraggio, per la sua determinazione nell'attaccare gli aggressori,[9] e della verginità.[10] Anche Virgilio esalta la purezza delle api «… che non si abbandonano all'amore, non si infiacchiscono nei piaceri e non conoscono né l'unione dei sessi, né i dolorosi sforzi del parto.» [11] e Plutarco afferma che le api puntano il loro pungiglioni contro chi è schiavo dei piaceri del sesso.[12] Non stupisce quindi che anche l'iconologia cristiana abbia considerato molto positivamente la figura simbolica dell'ape. San Francesco di Sales paragona, nel suo Traité de l'amour de Dieu, l'anima dell'uomo nel corso della sua vita terrestre ad un'ape [13], paragone già formulato nel testo Vitis mystica, attribuito a San Bernardo [13] e ripreso da Rudolf Steiner,[13] mentre Dante paragona le anime degli angeli alle api: .mw-parser-output .citazione-table{margin-bottom:.5em;font-size:95%}.mw-parser-output .citazione-table td{padding:0 1.2em 0 2.4em}.mw-parser-output .citazione-lang{vertical-align:top}.mw-parser-output .citazione-lang td{width:50%}.mw-parser-output .citazione-lang td:first-child{padding:0 0 0 2.4em}.mw-parser-output .citazione-lang td:nth-child(2){padding:0 1.2em}








«sì come schiera d'api che s'infiora / una fiata e una si ritorna / là dove il suo laboro s'insapora»


(Dante Alighieri, Divina Commedia, Paradiso, XXXI, 7-9)

Questa immagine anima-ape era presente anche presso gli antichi egizi, secondo l'egittologo francese Alexandre Moret.[14]


Come simbolo viene utilizzato in Massoneria per indicare l'operosità laboriosa di tutti i Fratelli.[15]




Arma della famiglia Barberini


In araldica troviamo le api inserite nel blasone dell'Abbazia di Nôtre Dame de Melleray (dipartimento della Sarthe), così come fecero molti altri abati e badesse,[16] mentre tre api campeggiano su sfondo azzurro nello stemma dei Barberini, riprese nella famosa fontana del Bernini a Roma, scolpita su richiesta di Papa Urbano VIII (Maffeo Barberini) e oggi posta all'angolo di Piazza Barberini con Via Veneto.


Tuttavia le api hanno ispirato anche una simbologia negativa: nell'Antico Testamento si trova in Isaia che le api sono assimilate alle mosche quali insetti fastidiosi, dei quali il Signore annuncia un'invasione,[17] pronosticando con questo un'invasione assira,[18] così come ne i Salmi;[19] mentre Eucherio di Lione, dopo averle lodate, le porta a paragone di persone malvagie ed iraconde che, come le api «…hanno il miele in bocca ed il pungiglione nascosto nella coda. […] parlando infatti nutrono con un dolce miele e in pari tempo feriscono con il pungiglione.» [20]



Note |




  1. ^ Apis, su Hymenoptera Online Database. URL consultato il 10 settembre 2011.


  2. ^ Comunicato Stampa del 29/01/2008 dell'Agenzia per la Protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici Copia archiviata (PDF), su apat.gov.it. URL consultato l'11 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 21 novembre 2008).


  3. ^ Fra i 18.000 ed 11.000 anni a.C.


  4. ^ Louis Charbonneau-Lassay, Il bestiario del Cristo, pag. 501


  5. ^ Marco Terenzio Varrone, De re rustica, III, 6
    Plinio il Vecchio Naturalis Historia, XI, 68



  6. ^ Orapollo, I Geroglifici, 62


  7. ^ Plinio il Vecchio, op. cit., XI, 11, 12


  8. ^ Marco Tullio Cicerone, De officiis, I, 157


  9. ^ Claudio Eliano, Sulla natura degli animali, V, 11


  10. ^ Melitone di Sardi, La chiave, XI, 69; Eucherio di Lione, Liber formularum spiritualis intelligentiae, V


  11. ^ Virgilio, Georgiche, libro IV


  12. ^ Plutarco, Aetia physica, XXXVI


  13. ^ abc Louis Charbonneau-Lassay, op. cit, pag. 530


  14. ^ Alexandre Moret, Rois e dieux d'Égypt, 1925


  15. ^ Domenico V. Ripa Montesano, Vademecum di Loggia, Roma, Edizione Gran Loggia Phoenix, 2009, ISBN 978-88-905059-0-4.


  16. ^ Louis Charbonneau-Lassay, op. cit., pag. 539


  17. ^ Isaia, 7, 18-19.
    «Avverrà in quel giorno: il Signore darà un fischio alle mosche, che sono all'estremità dei canali d'Egitto e alle api che si trovano in Assiria. Esse verranno e si poseranno tutte nelle valli ricche di burroni, nelle fessure delle rocce, su ogni cespuglio e su ogni pascolo».



  18. ^ La Bibbia, ed. Piemme, pag. 1695


  19. ^ Salmo 118, 11, in Salmi.
    «Mi hanno circondato come api, come fuoco che divampa fra le spine, ma nel nome del Signore li ho sconfitti».



  20. ^ Alfredo Cattabiani, Volario, pag. 54



Bibliografia |



  • Rudolf Steiner, Le api, biblioteca antroposofica Milano, 1982

  • Friedrich Ruttner: Naturgeschichte der Honigbienen, Franckh-Kosmos-Verlag, Stuttgart 1992, ISBN 3-440-09125-2

  • Nikolaus Koeniger, Gudrun Koeniger, Salim Tingek: Konkurrenz oder harmonisches Zusammenleben? Die Honigbienen Südostasiens, in ADIZ 6/2006, S.12 ff

  • Karl Weiß: Bienen und Bienenvölker, Beck, München 1997.

  • Louis Charbonneau-Lassay, Il bestiario del Cristo, vol II, Ed. Arkeios, Roma, 1995, ISBN 88-86495-02-1


  • Alfredo Cattabiani, Volario, Mondatori, Milano, 2000, ISBN 88-04-47991-4


  • La Bibbia, ed. Piemme, Casale Monferrato (AL), 1996, ISBN 88-384-2400-4

  • Claire Preston, Le Api. Storia, mito e realtà, Orme edizioni 2011, ISBN 9788888774732



Voci correlate |


  • Polline d'api


Altri progetti |



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Collegamenti esterni |






  • Apis, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Modifica su Wikidata


  • Apis, su http://fossilworks.org. Modifica su Wikidata


  • Beediseases Honey bee diseases website by Dr. Guido Cordoni.

  • (DE) Fisiologia delle api, su bee-info.com.

  • (EN) Il genoma delle api, su www2.biologie.uni-halle.de. URL consultato il 27 novembre 2006 (archiviato dall'url originale il 4 luglio 2007).


  • Istituto Protezione e Sicurezza Ambientale:.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    Documenti presentati al Workshop sulla Sindrome dello spopolamento degli alveari in Italia (2008)[collegamento interrotto]


  • L'ape punge: come e perché, articolo con foto da microscopio elettronico a scansione ed illustrazioni.


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