Gambara




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Gambara
comune



Gambara – Stemma Gambara – Bandiera

Gambara – Veduta
La Via Garibaldi a Gambara
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Regione-Lombardia-Stemma.svg Lombardia
Provincia
Provincia di Brescia-Stemma.png Brescia
Amministrazione
Sindaco Ferdinando Lorenzetti (centrosinistra) dal 26-5-2014
Territorio
Coordinate
45°15′22.32″N 10°17′40.2″E / 45.2562°N 10.2945°E45.2562; 10.2945 (Gambara)Coordinate: 45°15′22.32″N 10°17′40.2″E / 45.2562°N 10.2945°E45.2562; 10.2945 (Gambara)
Altitudine 51 m s.l.m.
Superficie 31,59 km²
Abitanti 4 763[1](30-11-2017)
Densità 150,78 ab./km²
Frazioni Corvione
Comuni confinanti
Asola (MN), Fiesse, Gottolengo, Isorella, Ostiano (CR), Pralboino, Remedello, Volongo (CR)
Altre informazioni
Cod. postale 25020
Prefisso 030
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT
017073
Cod. catastale D891
Targa BS
Cl. sismica zona 4 (sismicità molto bassa)
Nome abitanti Gàmbaresi
Patrono san Gottardo
Giorno festivo 4 maggio
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Gambara

Gambara



Gambara – Mappa
Posizione del comune di Gambara nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Gambara (Gàmbara in dialetto bresciano[2]) è un comune italiano di 4 746 abitanti della provincia di Brescia in Lombardia.


Il territorio comunale confina con Gottolengo e Fiesse, anch'essi appartenenti alla provincia di Brescia, e con Ostiano e Volongo, appartenenti alla provincia di Cremona. Gambara è un centro agricolo con diverse fabbriche.




Indice






  • 1 Geografia fisica


  • 2 Storia


  • 3 Monumenti e luoghi d'interesse


  • 4 Società


    • 4.1 Evoluzione demografica


    • 4.2 Lingue e dialetti




  • 5 Cultura


    • 5.1 Eventi




  • 6 Corvione


  • 7 Amministrazione


  • 8 Infrastrutture e trasporti


  • 9 Note


  • 10 Bibliografia


  • 11 Voci correlate


  • 12 Altri progetti





Geografia fisica |


Il suo territorio è delimitato dai fiumi Mella e Chiese, tributari del vicino fiume Oglio. Il paese sorge inoltre sul lato destro del fiume Gambara.



Storia |


Le lande della Bassa Bresciana sono inquadrabili in età storica come zona di occupazione dei Cenomani. La cultura di questo popolo nasce dalla mescolanza di guerrieri, provenienti dall'Europa centro-orientale che si vanno a sovrapporre a gruppi indoeuropei dalla tarda età del Bronzo. Da quest'ultima evoluzione, all'inizio della tarda età del Ferro (XI a.C.), nasce appunto la cultura di Hallstatt nell'Europa centrale alla quale farà seguito nella seconda età del Ferro (VI-I a.C.) la cultura di La Tène della quale faranno parte i Celti.


Il territorio di Gambara fu intensamente abitato fin dall'epoca romana, come testimoniano numerosi ritrovamenti archeologici.


Nel X secolo le terre di Gambara appartenevano all'abbazia che aveva sede nel vicino comune di Leno, i monaci benedettini della Badia ne bonificarono le terre ricoperte da fitte paludi, rendendo coltivabili le zone attorno al paese. Nel 1154 il paese venne ceduto al vescovato di Brescia. Più tardi, attorno al 1240 transitò qui l'imperatore Federico II, diretto contro la vicina città di Cremona, dalla quale Gambara dista 25 chilometri.


Poi, il comune passò sotto il controllo dei nobili Gambara e divenne teatro di combattimenti e di conquiste, come avvenne nel 1516, periodo nel quale si scontrarono veneziani e francesi contro Massimiliano d'Asburgo. Entrata a far parte dei possessi della repubblica di Venezia insieme a tutto il Bresciano, Gambara divenne sede di vicariato.


Terminata la Seconda guerra mondiale, ai vecchi mestieri tradizionalmente agricoli iniziarono ad affiancarsi attività industriali.



Monumenti e luoghi d'interesse |










Chiesa Madonna della Neve


L'imponente chiesa parrocchiale dedicata ai Santi Pietro e Paolo fu costruita nel 1595. Segue lo stile barocco: è composta da una facciata a due ordini, ornati da lesene di particolare pregio; ai lati della finestra e del portale si trovano due nicchie che custodiscono al loro interno due dipinti di grande valore.


All'interno, nel catino dell'abside, un affresco raffigurante "Cristo Re con angeli" e, nel soffitto del presbiterio, un tondo raffigurante "San Pietro che riceve le chiavi" , opera del 1933 di Guido Antonio Margoni di Asola, che, con i fratelli Enrico e Renzo costituì una delle ultime compagini di pittori "frescanti" in Lombardia.


Un'altra piccola meraviglia gambarese è la chiesa della Madonna della Neve, edificio fondato nel 1504 conserva al suo interno varie opere d'arte. Altri edifici di un certo rilievo sono la chiesa del Suffragio, e il Castello, situato accanto alla chiesa della Madonna della Neve, le cui origini risalgono al XIV-XV secolo. Noto è pure Palazzo Mazzarani, costruito nel XVI secolo dall'omonima famiglia, un tempo stirpe di facoltosi commercianti e in seguito spostatasi nel milanese.




Società |



Evoluzione demografica |


Abitanti censiti[3]






Lingue e dialetti |


Nel territorio di Gambara, accanto all'italiano, è parlato il dialetto bresciano appartenente al gruppo orientale dei dialetti lombardi.



Cultura |



Eventi |



  • 17 gennaio: Falò di San Antonio.

  • 1ª domenica di primavera: Fiera di San Giuseppe.

  • 4 maggio: Festa patronale di San Gottardo.

  • 5 agosto: Madonna della neve.

  • 8 dicembre : Festa di santa Lucia



Corvione |



Nel territorio è presente un'unica frazione, Corvione[4], oltre a diversi cascinali.




Corvione, porta di ingresso


La frazione di Corvione, è divenuta famosa per l'arco tardo settecentesco e per l'aristocratico palazzo della famiglia Gambara, sempre dello stesso stile architettonico.


L'antica origine di Corvione è testimoniata e legata al ritrovamento di una lapide, dietro la quale è stata costruita un'antica leggenda, secondo la quale alcuni sacerdoti romani avrebbero seppellito, al disotto di un tempio, un tesoro, costituito da una capra d'oro e da molte monete. Il tesoro non è mai stato trovato, ma oggi la capra d'oro così come l'arco settecentesco, sono ormai divenuti il simbolo di Corvione.



Amministrazione |










































Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
24 aprile 1995
14 giugno 2004
Emma Barozzi
lista civica (PPI poi L'Ulivo)
Sindaco

14 giugno 2004
8 giugno 2009
Roberto Arturi
lista civica (UDC)
Sindaco

8 giugno 2009
26 maggio 2014
Tiziana Panigara

Il Popolo della Libertà-Lega Nord
Sindaco

26 maggio 2014

in carica
Ferdinando Lorenzetti
lista civica (PD)[5]
Sindaco



Infrastrutture e trasporti |


Fra il 1914 e il 1932 Gambara rappresentò il capolinea orientale dell'omonima diramazione della tranvia Brescia-Ostiano[6].



Note |




  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2017.


  2. ^ Toponimi in dialetto bresciano


  3. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.


  4. ^ Statuto comunale di Gambara (PDF), su incomune.interno.it. URL consultato il 16 febbraio 2011.


  5. ^ Partito Democratico - Sezione di Gambara


  6. ^ Claudio Mafrici, I binari promiscui - Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930), in Quaderni di sintesi, vol. 51, novembre 1997.



Bibliografia |


  • Gabriele Archetti e Angelo Baronio (a cura di), La corte del mito, Gambara, Fondazione Civiltà Bresciana, 2009, ISBN 978-88-559-0012-6.


Voci correlate |



  • Veronica Gambara

  • Gambara (fiume)

  • Gambara (regina)



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



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Controllo di autorità
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