Arcieparchia di Aleppo dei Melchiti





















































Arcieparchia di Aleppo dei Melchiti
Archidioecesis Aleppensis o Beroeensis Graecorum Melkitarum
Chiesa greco-melchita

Virgin Mary Greek Catholic Cathedral of Aleppo (interior).jpg



Arcieparca

Jean-Clément Jeanbart

Sacerdoti
21 di cui 20 secolari e 1 regolare
857 battezzati per sacerdote

Religiosi
1 uomo, 28 donne

Diaconi
1 permanente

Battezzati
18.000

Parrocchie
12

Erezione

IV secolo

Rito

bizantino

Cattedrale
Dormizione della Vergine Maria
Indirizzo
9 Place Farhat, B.P. 146, Alep, Syrie

Dati dall'Annuario pontificio 2016 (ch · gc)

Chiesa cattolica in Siria

L'arcieparchia di Aleppo dei Melchiti (in latino: Archidioecesis Aleppensis o Beroeensis Graecorum Melkitarum) è una sede della Chiesa cattolica greco-melchita in Siria. Nel 2015 contava 18.000 battezzati. È retta dall'arcieparca Jean-Clément Jeanbart.




Indice






  • 1 Territorio


  • 2 Storia


  • 3 Cronotassi dei vescovi


  • 4 Statistiche


  • 5 Note


  • 6 Bibliografia


  • 7 Voci correlate


  • 8 Collegamenti esterni





Territorio |


L'arcieparchia estende la sua giurisdizione sui governatorati siriani di Aleppo, Idlib, al-Raqqa, Deir el-Zor e Hassaké (o Djéziré).


Sede arcieparchiale è la città di Aleppo, dove si trova la cattedrale della Dormizione della Vergine Maria.


Il territorio è suddiviso in 12 parrocchie.



Storia |


La comunità melchita di Aleppo è una delle più antiche della regione. L'eparchia di Berea (antico nome di Aleppo) risale al IV secolo e fu elevata al rango di arcieparchia nel VI secolo.


L'arcieparchia greco-cattolica nacque ufficialmente dalla divisione che si produsse nel 1724 tra la comunità che dichiarò formalmente l'unione con Roma e la comunità che invece rimase sotto l'influenza di Costantinopoli. Già in precedenza la comunità greco-ortodossa di Aleppo aveva mostrato simpatie per il cattolicesimo e alcuni vescovi, a titolo personale, avevano fatto professione di fede cattolica: tra questi Gregorio nel 1698, Gennadio nel 1700 circa, e Gerasimos, il primo vescovo con cui inizia la serie attuale degli arcieparchi cattolici aleppini.


Nel 1790 l'arcieparchia divenne sede metropolitana senza suffraganee.


La persecuzione cui fu sottoposta la comunità cattolica costrinse l'arcieparca e la maggior parte dei fedeli a rifugiarsi in Libano. Solo nel 1830 con il riconoscimento ufficiale da parte delle autorità ottomane, i greco-cattolici melchiti poterono ritornare ad Aleppo: Gregorios Chahiat fu il primo arcieparca a poter risiedere stabilmente ad Aleppo, dopo quasi un secolo di esilio. Fu in questo periodo che venne costruita la cattedrale.


L'arcieparca porta i titoli di Aleppo, Seleucia e Cirro. Il titolo di Seleucia fu aggiunto nel 1844 per giustificare il rango di arcieparca; quello di Cirro fu aggiunto nel 1869 in seguito all'estensione della sua giurisdizione su Killis, nelle cui vicinanze si trova l'antica Cirro, dove un gruppo di greco-ortodossi chiese di potersi unire alla Chiesa cattolica.


Sono ben quattro gli arcieparchi di Aleppo elevati al Patriarcato di Antiochia dei Melchiti: Maximos II Hakim nel 1760, Maximos III Mazloum nel 1833, Kyrillos VIII Geha nel 1903 e Dimitrios I Cadi nel 1919.



Cronotassi dei vescovi |



  • Gerasimos Samman † (26 dicembre 1721 consacrato - 1732 dimesso)


  • Maximos Hakim † (23 maggio 1733 - 1º agosto 1760 confermato patriarca di Antiochia)

  • Ignatius Jerbou † (settembre 1761 - 1º dicembre 1776 deceduto)

  • Germanos Adam † (luglio 1777 - 10 novembre 1809 deceduto)


  • Michel (Maximos) Mazloum † (26 luglio 1810 - 3 giugno 1816 elezione cassata)[1]

  • Basilios Haractingi, B.C. † (3 giugno 1816 - 29 maggio 1823 deceduto)
    • Sede vacante (1823-1832)


  • Pierre (Gregorios) Chahiat † (1832 - 24 agosto 1843 deceduto)

  • Dimitri Antaki † (27 settembre 1844 - 9 luglio 1863 deceduto)

  • Paul Hatem † (27 settembre 1863 consacrato - 10 febbraio 1885 deceduto)


  • Cyrille Geha † (3 maggio 1885 - 22 giugno 1903 confermato patriarca di Antiochia)


  • Joseph Cadi † (27 ottobre 1903 - 3 luglio 1919 confermato patriarca di Antiochia)

  • Macario Saba † (25 giugno 1919 - 28 luglio 1943 deceduto)

  • Isidore Fattal † (13 agosto 1943 - 4 settembre 1961 deceduto)

  • Athanasios Toutoungi † (5 dicembre 1961 - 6 marzo 1968 dimesso)

  • Néophytos Edelby † (6 marzo 1968 - 10 giugno 1995 deceduto)

  • Jean-Clément Jeanbart, dal 2 agosto 1995



Statistiche |


L'arcieparchia al termine dell'anno 2015 contava 18.000 battezzati.



























































































































































































































anno
popolazione
sacerdoti
diaconi
religiosi
parrocchie

battezzati

totale

%

numero

secolari

regolari

battezzati per sacerdote

uomini

donne
1959 16.800 428.000 3,9 22 18 4 763 12 21 16
1969 15.000 1.000.000 1,5 21 18 3 714 7 27 6
1980 11.000 ? ? 15 14 1 733 1 31 8
1990 11.000 ? ? 14 13 1 785 1 28 8
1999 20.000 ? ? 18 15 3 1.111 3 30 9
2000 20.000 ? ? 19 16 3 1.052 10 30 9
2001 20.000 ? ? 19 16 3 1.052 3 22 9
2002 20.000 ? ? 19 16 3 1.052 3 21 9
2003 17.000 ? ? 19 16 3 894 3 22 9
2004 17.000 ? ? 18 15 3 944 3 25 10
2006 17.000 ? ? 17 16 1 1.000 1 26 10
2009 17.000 ? ? 17 16 1 1.000 1 28 10
2012 18.000 ? ? 21 20 1 857 1 1 28 12
2015 18.000 ? ? 21 20 1 857 1 1 28 12


Note |




  1. ^ Breve Tristis quidem, in Iuris pontificii de propaganda fide, vol. IV, pp. 542-544.



Bibliografia |


  • (FR) C. Karalevsky, v. Alep, in Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. XII, Parigi 1953, coll. 102-106 e 113-114


Voci correlate |


  • Arcidiocesi di Berea


Collegamenti esterni |




  • Annuario pontificio del 2016 e precedenti, in (EN) David Cheney, Arcieparchia di Aleppo dei Melchiti, su Catholic-Hierarchy.org. Modifica su Wikidata

  • (FR) Scheda dell'arcieparchia dal sito ufficiale del Patriarcato di Antiochia dei Melchiti

  • (EN) Arcieparchia di Aleppo dei Melchiti, su GCatholic.org.



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