Haliaeetus albicilla


























































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Aquila di mare

Haliaeetus-albicilla-002.jpg

Haliaeetus albicilla

Stato di conservazione


Status iucn3.1 LC it.svg

Rischio minimo[1]



Classificazione scientifica

Dominio

Eukaryota

Regno

Animalia

Phylum

Chordata

Subphylum

Vertebrata

Superclasse

Tetrapoda

Classe

Aves

Sottoclasse

Neornithes

Ordine

Accipitriformes

Famiglia

Accipitridae

Genere

Haliaeetus

Specie

H. albicilla

Nomenclatura binomiale

Haliaeetus albicilla
(Linnaeus, 1758)

L'aquila di mare coda bianca o aquila grigia (Haliaeetus albicilla, Linnaeus, 1758) è un grande uccello rapace della famiglia degli Accipitridi, diffuso in Europa settentrionale, in Europa orientale e in Asia[2]. È soprannominata Re nella nebbia dai biologi grazie alle zone in cui preferisce nidificare come paludi, luoghi con precipitazioni e nelle rive del fiumi.




Indice






  • 1 Descrizione


  • 2 Biologia


    • 2.1 Alimentazione


    • 2.2 Volo




  • 3 Distribuzione e habitat


  • 4 Conservazione


  • 5 Note


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Descrizione |


Haliaeetus albicilla raggiunge una lunghezza di 70–92 cm circa. Alcuni esemplari possono presentare capo, collo e coda più chiari. Solitamente ha cervice grigio e non dorata, grande apertura delle larghe ali, coda breve e cuneiforme di colore bianco.



Biologia |



Alimentazione |


Si ciba di pesci, di mammiferi e rettili di varie dimensioni, vola bassa sulle acque per catturare il pesce in superficie, talora si tuffa parzialmente.



Volo |


Dispiega volo tardo e poco agile, con lente battute d'ala.



Distribuzione e habitat |




Areale

     area di riproduzione


     area di migrazione invernale


     area dove è stanziale durante l'anno




Una specie diffusa in Europa settentrionale, soprattutto in Norvegia e Russia, ove è presente oltre le metà dell'intera popolazione europea, ma anche in Groenlandia, Danimarca, Svezia, Polonia e Germania. Piccole popolazioni sono segnalate anche in Islanda, Gran Bretagna, Finlandia, Estonia, Lettonia, Lituania, Austria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia, Croazia, Bulgaria, Romania, Ungheria, Moldavia e Grecia; il suo areale si estende in Asia, attraverso la Turchia e il Medio Oriente sino alla Mongolia, la Cina e il Giappone[1]. In Italia si riproduceva in Sardegna, dove si è estinta come nidificante nel 1956 ma è stata riscoperta in Veneto sulla Laguna Veneziana e sulle rive dell'Adige nella bassa Veronese.



Conservazione |


È specie rara, in diminuzione, che esige protezione assoluta. La popolazione mediterranea è quasi estinta. È specie protetta ai sensi della legge 157/92[3]. La sua conservazione è insidiata da molte cause avverse, tra cui bracconaggio, cattura dei nidiacei, azione degli insetticidi, bocconi avvelenati, ma soprattutto dalla perdita di coste marine selvagge, oggi occupate da numerosi villaggi turistici, dalla distruzione di boschi, paludi, foci dei fiumi e dalla contaminazione delle acque interne.



Note |




  1. ^ ab (EN) BirdLife International 2012, Haliaeetus albicilla, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2018.1, IUCN, 2017. URL consultato il 24 ottobre 2014.


  2. ^ (EN) Gill F. and Donsker D. (eds), Family Accipitridae, in IOC World Bird Names (ver 8.2), International Ornithologists’ Union, 2018. URL consultato il 24 ottobre 2014.


  3. ^ Legge 11 febbraio 1992, n. 157 - Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio



Altri progetti |



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  • Wikispecies





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Collegamenti esterni |


  • Haliaeetus albicilla, in Avibase - il database degli uccelli nel mondo, Bird Studies Canada.

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