Juche






La Torre Juche, simbolo dell'ideologia, a Pyongyang


Con il termine Juche (주체?, 主體? – pronuncia coreana [tɕutɕʰe])[1], si indica l'ideologia ufficiale della Repubblica Popolare Democratica di Corea, nonché il sistema politico su cui si basa, ispirato al comunismo e al patriottismo[2].


Significa letteralmente "corrente principale" o "corrente tradizionale", ma viene spesso reso come "autosufficienza" o "autarchia"; la sua origine risiede in un discorso di Kim Il-sung dove si riferisce all'"Idea di Juche", che identifica le masse coreane come gli artefici dello sviluppo della nazione. Il Juche è alla base delle scelte dell'organo politico nord-coreano, come la ricerca d'indipendenza dalle Superpotenze, un forte apparato militare e l'impiego prioritario delle risorse nazionali. Kim Il-sung descrisse il Juche come l'idea secondo cui "l'uomo è il padrone di ogni cosa e decide ogni cosa". L'ideologia è chiamata anche kimilsunghismo-kimjonghilismo, ed è descritta dagli avversari come totalitaria e stalinista[3] (la particolare interpretazione marxista-leninista del socialismo in un solo paese, come descritta da Stalin in Unione Sovietica).




Indice






  • 1 Aspetti dell'ideologia


    • 1.1 Teoria


    • 1.2 Società


    • 1.3 Calendario




  • 2 Note


  • 3 Bibliografia


  • 4 Voci correlate


  • 5 Altri progetti





Aspetti dell'ideologia |



Teoria |


Kim Il-sung diede origine al concetto di Juche il 28 dicembre 1955 nel discorso Eliminazione del dogmatismo e del formalismo e il costituirsi dello Juché nel lavoro ideologico. Il Juche è un'ideologia originale, tra le cui fonti spicca il marxismo-leninismo, fondata sul concetto di indipendenza (Chajusong).


Appunto la lotta delle masse popolari per l'indipendenza costituisce il contenuto principale dello sviluppo storico, secondo l'idea del Juche; “l'uomo è il padrone di tutto (da cui la parola composta ju-ché) e decide tutto”, perciò è “padrone del mondo” e “della storia”. Se sono però le forze reazionarie a porsi alla guida dello sviluppo storico, non è possibile progredire verso un'autentica emancipazione delle masse popolari[4]. Proprio per questo il Juche si pone l'obiettivo supremo di creare una società comunista e priva di classi sociali, mentre già condotta a termine è la costruzione del socialismo[5].


Forte enfasi viene posta sull'indipendenza nazionale, vista come un requisito necessario per la vittoria della rivoluzione. Scrive Kim Jong Il: “il partito e il popolo di un paese sono gli artefici della rivoluzione in quel dato paese, e portare avanti con successo la rivoluzione nel proprio paese è la missione principale del partito e del popolo del paese in questione. La rivoluzione mondiale, di conseguenza, sarà vittoriosa quando sarà vittoriosa in ogni paese e quando, su queste basi, vi saranno supporto e cooperazione reciproci”[6].



Società |


Al tempo della dinastia Joseon c'era una forte differenza tra le classi alte e le classi basse, mentre la Corea del Nord ha creato un'unica massa sociale unificata, definita genericamente "popolo". Invece di una gerarchia basata sulle convenzioni sociali o sulle classi, il governo coreano si prefigge di dividere la popolazione nelle tre classi di contadini, lavoratori e samuwon (intellettuali e lavoratori professionisti), dove ogni settore è equalmente importante. La classe samuwon consiste di impiegati, piccoli commercianti, burocrati, professori e scrittori, ed è stata creata col fine di incrementare l'educazione e l'alfabetizzazione della Corea del Nord.


La maggior parte delle nazioni comuniste considera soltanto i contadini e/o i lavoratori, come in URSS dove gli intellettuali non erano una classe a sé stante bensì una zona intermedia tra il proletariato e la borghesia. L'enfasi sull'istruzione deriva dal concetto di Lenin secondo cui lavoratori e contadini analfabeti sono inabili alla lotta politica, ma anche dalla necessità di creare una classe di lavoratori altamente qualificati in vista della crescita economica. Questo credo è simboleggiato anche dallo stemma del Partito del Lavoro di Corea, dove Falce e martello sono accompagnati da un tradizionale pennello calligrafico.



Calendario |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Calendario nord coreano.

La Corea del Nord ha assunto una variante del calendario gregoriano basata sul Juche. Tale variante prevede che l'anno 1 parta dall'anno di nascita di Kim Il-sung e cioè il 1912. Tale calendario è stato assunto nel 1997. In genere, però, il calendario Juche è utilizzato a fianco di quello gregoriano. L'anno viene perciò talvolta indicato: Juche 107 - (2018)[7] 주체 107 - (2018).



Note |




  1. ^ Pronuncia approssimata ciu-ce, con la seconda c aspirata.


  2. ^ Christopher Hitchens, A Nation of Racist Dwarfs, in Fighting Words, Slate, 1º febbraio 2010. URL consultato il 16 novembre 2017.


  3. ^ Shin, Gi-wook (2006). Ethnic Nationalism in Korea: Genealogy, Politics, and Legacy. Stanford University Press. ISBN 978-0-8047-5408-8, pag. 91-93


  4. ^ Kim Jong Il, sintesi dell’attività rivoluzionaria, su juche-songun.italiacoreapopolare.it. URL consultato il 16 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2014).


  5. ^ Costituzione della Repubblica Popolare Democratica di Corea, Rivista e implementata nel 2009 dalla XII Legislatura dell'Assemblea Popolare Suprema, Art. 19.


  6. ^ Kim Jong Il, Sull'Idea del Juché, 1982.


  7. ^ Leone Grotti, Kim Il-sung soppianta Gesù: per la Corea del Nord non siamo nel 2013, ma nel 102, su Tempi.it, 14 gennaio 2013. URL consultato il 16 novembre 2017.



Bibliografia |



  • Claudia Astarita, Stefano Felician Beccari, Nunziante Mastrolia, L'Atomica di Kim: Il regime nordcoreano e la sicurezza internazionale, Rubbettino, 2013.

  • Kim Jong Il, Sul socialismo coreano, Edizioni Laboratorio Politico, giugno 1994.

  • Kim Jong Il, La filosofia dello Juche è una filosofia rivoluzionaria originale, G.A.MA.DI., giugno 2009.

  • Kim Il Sung, Kim Jong Il, Kim Jong Un, Scritti scelti sul socialismo coreano, Edizioni Simple, 2013.

  • Jo Song Baek, The leadership philosophy of Kim Jong Il, Foreign Languages Publishing House Pyongyang, Korea, Juche 88 (1999).

  • Ko Pong, The guiding light of destiny, Foreign Languages Publishing House Pyongyang, Korea, Juche 93 (2003).

  • AA.VV., Man's destiny and Juche idea, Foreign Languages Publishing House Pyongyang, Korea, Juche 101 (2012).



Voci correlate |



  • Kim Jong-il

  • Kim Il-sung

  • Comunismo

  • Corea del Nord



Altri progetti |



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