Kim Il-sung
















































































































































































Kim Il Sung

Kim Il Sung Portrait-2.jpg



Presidente eterno della Repubblica Popolare Democratica di Corea
In carica
Inizio mandato
8 luglio 1994
Predecessore

Carica creata


Presidente della Repubblica Popolare Democratica di Corea
Durata mandato
28 dicembre 1972 –
8 luglio 1994
Predecessore

Carica creata
Successore

Carica abolita (proclamato presidente eterno dopo la morte)


Leader supremo della Repubblica Popolare Democratica di Corea
Durata mandato
9 settembre 1948 –
8 luglio 1994
Predecessore

Choi Yong-kun (capo di Stato in quanto presidente dell'Assemblea popolare suprema)
Successore

Kim Jong-il


Primo ministro della Repubblica Popolare Democratica di Corea
Durata mandato
9 settembre 1948 –
28 dicembre 1972
Predecessore

Carica creata
Successore

Kim Il (premier)


Segretario generale del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori di Corea
Durata mandato
11 ottobre 1966 –
8 luglio 1994
Predecessore

Se stesso come presidente
Successore

Kim Jong-il


Presidente del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori di Corea
Durata mandato
30 giugno 1949 –
11 ottobre 1966
Predecessore

Kim Tu-bong
Successore

Sé stesso come segretario generale


Vicepresidente del Comitato centrale del Partito dei Lavoratori di Corea
Durata mandato
28 agosto 1946 –
30 giugno 1949
Predecessore

Carica creata
Successore

Carica abolita

Segretario del Comitato popolare provvisorio della Corea del Nord
Durata mandato
Febbraio 1946 –
9 settembre 1948
Successore

Sé stesso, come primo ministro della Corea del Nord


Presidente della Commissione di Difesa Nazionale
Durata mandato
27 dicembre 1972 –
9 aprile 1993
Predecessore

Kim Yong-Bom
Successore

Kim Jong-il

Comandante supremo dell'Armata Popolare Coreana
Durata mandato
4 luglio 1950 –
24 dicembre 1991
Predecessore

Choi Yong-kun
Successore

Kim Jong-il

Deputato dell'Assemblea Popolare Suprema
Durata mandato
2 settembre 1948 –
8 luglio 1994
Legislature
I, II, III, IV, V, VI, VII, VIII, IX
Gruppo
parlamentare

Partito del Lavoro di Corea
Coalizione

Fronte Democratico per la Riunificazione della Patria

Dati generali
Partito politico

Partito Comunista Cinese (1931-1945)
Partito Comunista di Corea (1945-1946)
Partito dei Lavoratori di Corea (1949-1994)
Tendenza politica

Marxismo-leninismo
Juche
Firma

Firma di Kim Il Sung





















































Kim Il-sung

Kim Il-sung in 1927.jpg
Kim Il-sung in una foto in uniforme del 1927

15 aprile 1912 – 8 luglio 1994
Nato a Mangyongdae-guyok
Morto a Pyongyang
Cause della morte Infarto
Religione Ateismo
Dati militari
Paese servito
Flag of the Republic of China.svg Repubblica di Cina
URSS Unione Sovietica
Corea del Nord Corea del Nord
Forza armata
Flag of the Republic of China.svg Esercito Unito Anti-Giapponese del Nord-Est
Red Army flag.svg Armata Rossa
(1941-1946)
Flag of the Korean People's Army Ground Force.svg Armata Popolare Coreana
(1946-1994)
Anni di servizio
1941-1945
1948-1994
Grado
Dae Wonsu (gran maresciallo)
Guerre
Seconda guerra mondiale
Guerra di Corea
Comandante di
Flag of the Korean People's Army Ground Force.svg Armata Popolare Coreana (Comandante supremo 1950-1991)
Altre cariche Politico
"fonti nel corpo del testo"

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Kim Il-sung[1] (김일성, nato Kim Song-ju 김성주; Mangyongdae-guyok, 15 aprile 1912 – Pyongyang, 8 luglio 1994) è stato un rivoluzionario, politico, militare e dittatore nordcoreano di ideologia Juche, capo della Repubblica Popolare Democratica di Corea (Corea del Nord) dal 1948 alla sua morte, nonché primo ministro dal 1948 al 1972 e presidente a partire dal 1972, oltre a quello di segretario generale del Partito del Lavoro di Corea, ed è allo stato indicato come il presidente eterno della Corea del Nord, rivestendo una carica che esiste solo in quel paese.




Ritratto di propaganda nordcoreana raffigurante Kim Il-sung e suo figlio Kim Jong-il


È noto per la portata del suo culto della personalità: la Corea del Nord si riferisce a lui in maniera ufficiale come al "grande leader" ed è immortalato nella costituzione come "presidente eterno" della nazione. Il suo compleanno è festività pubblica in Corea del Nord ed è ufficialmente riconosciuto come Grande Leader Kim Il-sung, Presidente Kim Il-sung o Generale Kim Il-sung.




Indice






  • 1 Ascesa alla dirigenza


  • 2 Capo della Repubblica Popolare Democratica di Corea


  • 3 Il potere assoluto


  • 4 Gli ultimi anni


  • 5 La morte e la successione


  • 6 Opere


  • 7 Onorificenze


    • 7.1 Onorificenze nordcoreane


    • 7.2 Onorificenze straniere




  • 8 Note


  • 9 Voci correlate


  • 10 Altri progetti


  • 11 Collegamenti esterni


  • 12 Cariche statali e militari


  • 13 Altri progetti





Ascesa alla dirigenza |




Casa natale di Il-sung a Mangyongdae


Kim Il-sung, primo dei tre figli di Kim Hyong-Jik e Kang Pan-Sok, nacque come Kim Sŏng-ju, nel villaggio di Mangyongdae, nei pressi di Pyongyang, nella Corea sotto l'occupazione dell'Impero giapponese. La famiglia di Kim era attiva nell'opposizione ai giapponesi e nel 1920 dovette fuggire in Cina. Kim venne mandato a scuola a Jilin, ma la sua educazione formale finì quando venne arrestato e incarcerato per attività sovversive. Kim si unì a diversi gruppi di guerriglia anti-giapponese nella Cina settentrionale, divenendo infine un membro dell'Esercito Unito Anti-giapponese del Nord-est, un gruppo guerrigliero guidato dal Partito Comunista Cinese.


Kim Il-sung combatté in questa unità a partire all'incirca dal 1935, salendo di grado fino a diventarne uno dei comandanti nel 1941, quando i giapponesi scacciarono la guerriglia dalla Cina settentrionale. Durante questo periodo adottò il nome di Kim Il-sung. Kim fuggì in Unione Sovietica e venne inviato in un campo nei pressi di Chabarovsk, dove i guerriglieri comunisti coreani venivano riaddestrati dai sovietici. Lì divenne Capitano dell'Armata Rossa.


Il Partito Comunista Coreano venne fondato nel 1925, ma venne subito sciolto a causa di dissidi interni e nel 1931 Kim entrò nel Partito Comunista Cinese. Quando fece ritorno in Corea, nel settembre del 1945, assieme alle forze di occupazione sovietiche, venne messo a capo del Comitato popolare provvisorio, ma non era a quell'epoca a capo del Partito Comunista, il cui quartier generale si trovava a Seul, nella zona occupata dagli statunitensi (si veda l'articolo Partito del Lavoro di Corea per ulteriori dettagli storici sull'ascesa al potere di Kim).



Capo della Repubblica Popolare Democratica di Corea |






















Kim Il-sung
Nome coreano
Hangŭl 김일성
Hanja 金日成
Latinizzazione riveduta Gim Il-seong
McCune-Reischauer Kim Il-sŏng

Per il 1948 era evidente che l'immediata riunificazione della Corea non era possibile e i sovietici nominarono Kim primo ministro della neonata Repubblica Popolare Democratica di Corea. Seguendo il percorso tipico dei Paesi satelliti dell'Unione Sovietica il Partito Comunista si "fuse" con diversi gruppi più piccoli per formare il Partito dei Lavoratori Nordcoreano, il quale nel 1949 si fuse con la sua controparte sudcoreana per diventare il Partito dei Lavoratori Coreano, con Kim alla presidenza.


Nel giugno 1950 la Repubblica Popolare Democratica di Corea, a seguito di continui scontri di frontiera, lanciò un attacco contro la Repubblica di Corea (si veda guerra di Corea) con l'intenzione di riunificare il Paese. All'epoca i capi degli Stati Uniti e dei loro alleati credevano che l'attacco fosse stato ordinato da Stalin. Essi presupposero l'esistenza di un monolitico movimento comunista mondiale diretto dal Cremlino. Ora appare più probabile che la decisione venne presa da Kim di propria iniziativa e che sovietici e Repubblica Popolare Cinese acconsentirono con riluttanza. Le forze nordcoreane conquistarono Seul e occuparono gran parte del Sud, ma vennero ben presto respinte dalle forze delle Nazioni Unite, guidate dagli Stati Uniti. Entro ottobre le forze delle Nazioni Unite avevano ripreso Seul e occupato Pyongyang e Kim e il suo governo furono costretti a rifugiarsi in Cina.


Nel mese di novembre le truppe cinesi entrarono in guerra e respinsero le forze delle Nazioni Unite, rioccupando Pyongyang in dicembre e Seul nel gennaio 1951. A marzo le forze delle Nazioni Unite presero nuovamente Seul e il fronte si stabilizzò lungo quella che alla fine sarebbe diventata la "linea di armistizio" permanente del 1953. Postosi al seguito delle forze cinesi, Kim fu in grado di ristabilire il suo governo a nord di questa linea.



Il potere assoluto |




Kim Il-sung (a sinistra) incontra Nicolae Ceaușescu (1971)


Reinstallato come governante della Corea del Nord, Kim usò l'opportunità per eliminare i suoi rivali politici, in particolare l'ex leadership comunista sudcoreana, e si impegnò nella ricostruzione della nazione, che era stata devastata dalla guerra. Lanciò un piano economico nazionale quinquennale per fondare una economia di comando in stile sovietico, con tutte le industrie nazionalizzate e tutta l'agricoltura collettivizzata. L'economia era basata sull'industria pesante, in particolare sulla produzione di armi. La Corea del Nord manteneva delle forze armate numerose per difendere la linea del cessate il fuoco del 1953.


Durante gli anni cinquanta Kim veniva visto come un rappresentante ortodosso del blocco comunista, leale e facilmente controllabile dall'Unione Sovietica. Quando negli anni sessanta si infiammò la crisi sino-sovietica, apparve considerarsi indipendente, schierandosi in un primo momento con i cinesi, senza però mai chiudere definitivamente le relazioni con i sovietici. Infatti, dopo che nel 1966 esplose in Cina la rivoluzione culturale, Kim tornò a fianco dell'Unione Sovietica. Allo stesso tempo, si preoccupò di creare intorno alla sua figura un culto della personalità ancor più accentuato di quello di Mao Zedong, auto-intestandosi l'appellativo di "grande leader" (위대한 수령, widaehan suryŏng). Inoltre, sviluppò la politica del juche (주체, "indipendenza"), che costò alla Corea del Nord l'isolamento dal mondo occidentale.


Una nuova costituzione venne proclamata nel dicembre del 1972 e in base a essa Kim divenne presidente della Corea del Nord. Per quell'epoca aveva già deciso che suo figlio Kim Jong-il gli sarebbe succeduto e delegò sempre più a lui la conduzione del governo. Il vero potere della famiglia Kim risiedeva nella lealtà dell'esercito, che era garantita sia dal prestigio rivoluzionario di Kim Il-sung sia dall'appoggio del veterano ministro della difesa, Oh Jin-wu. Al sesto Congresso del partito, nell'ottobre del 1980, Kim designò pubblicamente il figlio come suo successore.



Gli ultimi anni |




Murale celebrativo di Kim Il-sung rappresentato come vincitore della guerra di Corea, in un museo che presenta la versione del governo nord-coreano


Durante gli anni settanta il culto della personalità di Kim divenne sempre più grande. Si diceva che Kim supervisionasse praticamente ogni aspetto della vita della Corea del Nord e gli venivano attribuiti poteri quasi sovrannaturali. La Corea del Nord sostenne che la Corea sarebbe stata riunificata prima del 70º compleanno di Kim (1982) e che c'erano timori a occidente che Kim avrebbe lanciato una nuova guerra di Corea, ma in quel periodo la disparità nella potenza economica e militare tra il Nord e il Sud, ancora appoggiato dagli Stati Uniti, rese tale impresa impossibile.


A partire dagli anni ottanta sul lato destro della parte posteriore del collo di Kim cominciò a svilupparsi un deposito di calcio (calcinosi), che crebbe fino ad avere le dimensioni di un pugno. Tuttavia, essendo collocato fra la spina dorsale e il cervello, non poté essere asportato o operato. La propaganda cercò immediatamente di non mostrare la deformità: fotografie e filmati vennero fatti con un'angolatura tale da riuscire a nasconderla. Non si sa se questa "escrescenza" abbia a che fare con la sua morte.


Dallo stesso decennio la Corea del Nord incontrò difficoltà economiche sempre maggiori. L'effetto pratico della juche fu di escludere il Paese da praticamente tutto il commercio estero. Le riforme economiche di Deng Xiaoping in Cina, dopo il 1976, ebbero l'effetto di rendere il commercio con l'economia arretrata della Corea del Nord sempre meno interessante per la Cina, mentre il crollo dell'Unione Sovietica nel 1991 completò l'isolamento della nazione, facendo ulteriormente diminuire lo sviluppo economico. Questo, aggiunto al livello sempre alto di spese per gli armamenti, portò a una crisi economica costantemente in crescita, aggravata anche da alcuni tragici eventi climatici che hanno spesso compromesso la produzione agricola, settore fra i più importanti dell'economia del Paese. Le differenze fra lo stile di vita della Corea del Nord e della Corea del Sud divenne sempre più evidente, ma i cittadini della Corea del Nord erano completamente tagliati fuori dalle notizie provenienti dall'esterno.



La morte e la successione |




Il mausoleo dove è tumulato Kim Il-sung


All'inizio degli anni novanta, a causa della caduta del Muro di Berlino e dello sfaldarsi di diversi governi comunisti per il mondo, la Corea del Nord era sempre più isolata, con l'eccezione dei limitati contatti con Cina, Russia, Vietnam e Cuba. La sua economia era virtualmente in bancarotta, inceppata dalle enormi spese militari, con un settore agricolo incapace di sfamare la popolazione. I media nordcoreani non diedero assolutamente alcun indizio di ciò, continuando a lodare Kim come il più grande genio della storia coreana. Kim morì improvvisamente per un attacco cardiaco l'8 luglio 1994 alle 2 di mattina a Pyongyang, lasciando in eredità la crisi crescente a Kim Jong-il. Al suo funerale parteciparono migliaia di persone, molte delle quali piangevano e invocavano il suo nome durante la processione.


Kim Il-sung si era sposato due volte. La sua prima moglie, Kim Chong-suk, gli diede due figli maschi e una femmina. Kim Jong-il, il suo primogenito, nacque, in base agli archivi sovietici, a Chabarovsk, o (secondo il governo nordcoreano) sulle montagne della Corea settentrionale. L'altro figlio morì in un incidente mentre nuotava. Kim Chong-suk morì di parto nel 1949 mentre dava alla luce un bambino morto. Kim sposò la seconda moglie, Kim Song-ae, nel 1962, e si ritiene che ebbe con lei quattro figli. Uno di questi, Kim Pyong-il, fu una figura di spicco della politica nordcoreana, fin quando venne bandito e inviato come ambasciatore in Ungheria, per evitare una lotta di potere dopo la morte di Kim Il-sung.


Kim Il-sung riposa oggi al Palazzo del sole di Kumsusan.



Opere |



  • Kim Il-sung, Opere scelte, 2 voll., Edizioni in lingue estere, Pyongyang, 1967.

  • Kim Il-sung, La costruzione della società socialista, Jaca Book, 1971.

  • Kim Il-sung, Sulla strategia antimperialista, Associazione italiana per i rapporti culturali con la Repubblica democratica popolare di Corea, 1977.

  • Kim Il-sung - Kim Jong-il - Kim Jong-un, Scritti scelti sul socialismo coreano, Edizioni Simple, 2013.



Onorificenze |



Onorificenze nordcoreane |











Eroe della Repubblica Democratica Popolare di Corea (3) - nastrino per uniforme ordinaria
Eroe della Repubblica Democratica Popolare di Corea (3)











Eroe del Lavoro della Repubblica Democratica Popolare di Corea - nastrino per uniforme ordinaria
Eroe del Lavoro della Repubblica Democratica Popolare di Corea











Ordine della Bandiera Nazionale di I Classe (4) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Bandiera Nazionale di I Classe (4)



Onorificenze straniere |











Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale della Cambogia (Cambogia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale della Cambogia (Cambogia)











Cavaliere di I Classe dell'Ordine del Leone Bianco (Cecoslovacchia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I Classe dell'Ordine del Leone Bianco (Cecoslovacchia)
— 1973










Ordine di Klement Gottwald (Cecoslovacchia) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Klement Gottwald (Cecoslovacchia)











Ordine di José Martí (Cuba) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di José Martí (Cuba)
— 1986










Ordine della Baia dei Porci (Cuba) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Baia dei Porci (Cuba)
— 1987










Cavaliere di I Classe dell'Ordine della Stella della Repubblica d'Indonesia (Indonesia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di I Classe dell'Ordine della Stella della Repubblica d'Indonesia (Indonesia)











Ordine della stella jugoslava (Jugoslavia) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della stella jugoslava (Jugoslavia)











Medaglia d'Oro Nazionale (Laos) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia d'Oro Nazionale (Laos)











Membro di I Classe dell'Ordine del Grande Conquistatore (Libia) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I Classe dell'Ordine del Grande Conquistatore (Libia)
— 1983










Cavaliere di Gran Croce di I Classe dell'Ordine Nazionale del Madagascar (Madagascar) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce di I Classe dell'Ordine Nazionale del Madagascar (Madagascar)
— 1985










Cavaliere di gran croce dell'Ordine nazionale del Mali (Mali) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di gran croce dell'Ordine nazionale del Mali (Mali)











Membro Onorario del Xirka Ġieħ ir-Repubblika (Malta) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro Onorario del Xirka Ġieħ ir-Repubblika (Malta)
— 1º agosto 1985










Ordine di Sukhbaatar (Mongolia) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Sukhbaatar (Mongolia)
— 1953










Battaglia di San Jacinto dell'Ordine Augusto César Sandino (Nicaragua) - nastrino per uniforme ordinaria
Battaglia di San Jacinto dell'Ordine Augusto César Sandino (Nicaragua)
«Per la lotta per l'indipendenza della sua terra, per il contributo alla pace nel mondo e per il mantenimento di collegamenti incondizionati»
— 1986










Stella di Palestina (Palestina) - nastrino per uniforme ordinaria
Stella di Palestina (Palestina)
— 1993










Ordine di Karl Marx (Repubblica Democratica Tedesca) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Karl Marx (Repubblica Democratica Tedesca)











Ordine della Stella di Romania di I classe (Repubblica Socialista di Romania) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Stella di Romania di I classe (Repubblica Socialista di Romania)
— 1971










Ordine della Vittoria del Socialismo (Romania) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Vittoria del Socialismo (Romania)
— 1987










Membro di I classe dell'Ordine degli Omayyadi (Siria) - nastrino per uniforme ordinaria
Membro di I classe dell'Ordine degli Omayyadi (Siria)











Gran Cordone dell'Ordine al Merito Civile (Siria) - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Cordone dell'Ordine al Merito Civile (Siria)











Ordine della Bandiera Rossa (URSS) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Bandiera Rossa (URSS)
— 1945










Ordine di Lenin (URSS) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine di Lenin (URSS)
— 1987










Medaglia commemorativa per il giubileo dei 100 anni dalla nascita di Vladimir Il'ič Lenin (URSS) - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia commemorativa per il giubileo dei 100 anni dalla nascita di Vladimir Il'ič Lenin (URSS)











Ordine della Stella d'Oro (Vietnam) - nastrino per uniforme ordinaria
Ordine della Stella d'Oro (Vietnam)
— 1988


Note |




  1. ^ Nell'onomastica coreana il cognome precede il nome. "Kim" è il cognome.



Voci correlate |


  • Inno del generale Kim Il-sung


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Collegamenti esterni |



  • Kim Il-sung: Programma in 10 punti per la riunificazione della nazione.


Cariche statali e militari |



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