Balsorano





































































































Balsorano
comune



Balsorano – Stemma Balsorano – Bandiera

Balsorano – Veduta
Foto panoramica del Castello Piccolomini di Balsorano
Localizzazione
Stato
Italia Italia
Regione
Regione-Abruzzo-Stemma.svg Abruzzo
Provincia
Provincia dell'Aquila-Stemma.png L'Aquila
Amministrazione
Sindaco Antonella Buffone (Lista civica Balsorano libera) dall'11-6-2017
Territorio
Coordinate
41°48′35.35″N 13°33′35.28″E / 41.80982°N 13.5598°E41.80982; 13.5598 (Balsorano)Coordinate: 41°48′35.35″N 13°33′35.28″E / 41.80982°N 13.5598°E41.80982; 13.5598 (Balsorano)
Altitudine 340 m s.l.m.
Superficie 58,85 km²
Abitanti 3 446[1](31-3-2018)
Densità 58,56 ab./km²
Frazioni Vedi elenco
Comuni confinanti
Collelongo, Pescosolido (FR), San Vincenzo Valle Roveto, Sora (FR), Veroli (FR), Villavallelonga
Altre informazioni
Cod. postale 67052
Prefisso 0863
Fuso orario UTC+1
Codice ISTAT
066007
Cod. catastale A603
Targa AQ
Cl. sismica zona 1 (sismicità alta)
Nome abitanti balsoranesi
Patrono san Giorgio martire
Giorno festivo 23 aprile
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Balsorano

Balsorano



Balsorano – Mappa
Posizione del comune di Balsorano all'interno della provincia dell'Aquila
Sito istituzionale

Balsorano (Balz'rana in dialetto locale[2]) è un comune italiano di 3 446 abitanti[1] abitanti della provincia dell'Aquila in Abruzzo.




Indice






  • 1 Geografia fisica


  • 2 Storia


  • 3 Monumenti e luoghi d'interesse


    • 3.1 Architetture religiose


    • 3.2 Architetture militari


    • 3.3 Siti archeologici


    • 3.4 Aree naturali




  • 4 Società


    • 4.1 Evoluzione demografica


    • 4.2 Religione


    • 4.3 Tradizioni e folclore




  • 5 Cultura


    • 5.1 Musei


    • 5.2 Cinema




  • 6 Geografia antropica


    • 6.1 Frazioni


      • 6.1.1 Località






  • 7 Infrastrutture e trasporti


    • 7.1 Strade


    • 7.2 Ferrovie


    • 7.3 Mobilità interurbana




  • 8 Amministrazione


    • 8.1 Gemellaggi




  • 9 Sport


    • 9.1 Calcio




  • 10 Note


  • 11 Bibliografia


  • 12 Voci correlate


  • 13 Altri progetti


  • 14 Collegamenti esterni





Geografia fisica |


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«…la veduta lungo la valle è ricca ed estesa e il panorama oltremodo piacevole. Il tutto, castello, paese e il resto, forma un quadro perfetto…»


(Richard Colt Hoare[3])

Il paese situato nella valle Roveto segna il confine della regione Abruzzo con il Lazio. Il nucleo urbano si sviluppa alle pendici del monte Cornacchia, lungo la catena montuosa degli Ernici. Balsorano confina a sud con Sora, a nord con San Vincenzo Valle Roveto, ad est con il parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e ad ovest con Veroli. Il territorio comunale è attraversato dal corso del fiume Liri. Dista da Sora circa 12 chilometri[4], da Avezzano 35[4] e da Roma circa 135 chilometri[4].



Storia |




Foto in bianco e nero del castello Piccolomini




Monumento commemorativo del terremoto della Marsica del 1915


Di Balsorano, denominata anticamente "Vallis Soranae" per via della vicinanza con Sora, si comincia a parlare già nel X secolo, data la frequente presenza benedettina nella zona.


Nell'XI secolo il Monastero benedettino di San Nicola o Nicolao di Valle Sorana è un possedimento diretto dell'Abbazia di Montecassino talmente importante da comparire sui battenti della porta bronzea di questo Monastero, fatta costruire nel 1065 dall'Abate Desiderio[5].


Nel 1089 vi risiedeva stabilmente la corte dei Conti dei Marsi: era dunque la capitale amministrativa del Contado Marsicano[6].


Nel catalogo dei Baroni del XII secolo Balsorano è indicata come "feudo di quattro soldati". Agli inizi del XIV secolo fu inclusa nel comitato di Alba; successivamente alla contea di Celano. Dal XIII al XV secolo, dunque, la storia di Balsorano si identifica con quella delle contee marsicane. Dopo la sconfitta di Ruggero nel 1463 la signoria di Balsorano passa in feudo ad Antonio Todeschini Piccolomini[7].


Tra il 1463 e il 1470 Ruggero Accrocciamuro si rifugia a Balsorano. Da qui guida una resistenza al Piccolomini nella speranza di riottenere l'antico contado perso nel 1463. Successivamente l'Accrocciamuro lascia Balsorano (1470) per trasferirsi in Francia, dove si ferma per alcuni anni. Balsorano insieme alla valle Roveto viene acquisita dai Piccolomini.


L'ultimo barone, Tiberio Piccolomini Testa, perde il feudo nel 1806 e i suoi beni vengono ottenuti dal francese Carlo Lefebvre, il fondatore dell'industria meccanica nella valle del Liri e delle cartiere del Fibreno, intorno al 1850.


Elevato a comune autonomo nel 1809 Balsorano comprende anche le frazioni di Rendinara, San Giovanni Valle Roveto e Roccavivi; la prima frazione nel 1816 passa sotto Civita d'Antino e, successivamente, sotto Morino, mentre le altre due passano sotto l'amministrazione comunale di San Vincenzo Valle Roveto.


II 5 ottobre 1860 sosta a Balsorano il colonnello borbonico De la Grange, e nel 1861 vi stazionano in permanenza soldati piemontesi a cavallo, impegnati nella lotta contro il brigantaggio. L'occupazione dura almeno fino al 1868, anno in cui lo stesso generale Pallavicini è costretto a fare sosta proprio a Balsorano.


In età contemporanea due sono stati gli eventi più importanti: la "Rivoluzione di Balsorano" del 1910, rivolta popolare contro le vessazioni dei potenti subite dagli abitanti del borgo vecchio[8] e il terremoto di Avezzano del 1915. Il sisma causò qui particolari danni e numerose vittime. Il paese fu quasi completamente distrutto e ricostruito più a valle, come avvenne per molti centri della valle Roveto e della Marsica.


Il primo maggio 1944, durante la seconda guerra mondiale, i fratelli Mario e Bruno Durante, due giovani partigiani, furono catturati a Meta di Civitella Roveto dalle squadre naziste e fatti sparire nel nulla. Si rifiutarono di rivelare l'esistenza di un loro fratello, Faustino, anch'esso partigiano e l'aiuto che la popolazione del borgo offrì nei confronti dei prigionieri alleati evasi dai campi di concentramento abruzzesi. I due fratelli furono uccisi dopo un mese di torture a Tagliacozzo. La loro tomba e i loro corpi non furono mai trovati. Ad entrambi è stata concessa la medaglia d'oro al merito civile[9]. Il 4 giugno dello stesso anno, con i tedeschi già in ritirata, il paese subì i bombardamenti aerei degli alleati[10].


Il 30 marzo 1963 sui monti Ernici, in località monte Serra Alta, avvenne una tragedia aerea che sconvolse la valle del Liri. Il volo Itavia 703 effettuato con un aereo civile Douglas DC-3 partito dall'aeroporto di Pescara e diretto a quello di Roma-Ciampino si schiantò durante un forte temporale sulle montagne tra Balsorano e Sora. La causa della tragedia sarebbe riconducibile al disorientamento del pilota e forse anche ad un malfunzionamento degli strumenti. Non ci furono sopravvissuti, morirono 5 passeggeri e 3 membri dell'equipaggio. Sul luogo dello schianto, dove è ancora presente il relitto dell'aereo, è stato realizzato con la parte del motore un monumento per ricordare la tragedia[11].



Monumenti e luoghi d'interesse |



Architetture religiose |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Grotta Sant'Angelo (Balsorano).



Chiesa della Santissima Trinità





Castello Piccolomini e fontana barocca di San Martino a Balsorano Vecchio




Le cappelle nella grotta di Sant'Angelo



  • Chiesa Santissima Trinità, costruzione moderna consacrata nel 1939 situata in piazza Scacchi a Balsorano Nuovo[12].

  • Chiesa di San Rocco a Balsorano Vecchio.

  • Chiesa di Sant'Agata nella frazione di Collepiano.

  • Chiesa Santa Maria dei Sassi nella frazione di Ridotti.


  • Eremo di Sant'Angelo, santuario rupestre situato sul versante occidentale della Serra Longa a 917 m s.l.m.

  • Eremo di Sant'Onofrio, situato sull'omonimo vallone alle pendici del monte Breccioso.

  • Eremo di San Janni (San Giovanni Battista) in località Case Alfonsi.

  • Convento di San Francesco, i ruderi dell'originario convento, probabilmente del XVII secolo, sono situati in località Ara e montano Triàne; la struttura gravemente danneggiata dal terremoto del Sannio del 1688 e distrutta da quello della Marsica del 1915 è stata ricostruita e, insieme alla chiesa, benedetta ed inaugurata nel 1918[13][14].

  • Chiesa della Madonna delle Grazie situata in località "Lazzaretto" nei pressi del corso del fiume Liri, tra Balsorano e la frazione di Collepiano. Presenta una torre cilindrica non distante da una torre quadrangolare situata in località Le Starze[15][16].

  • Resti della chiesa medievale di Santa Brigida a Balsorano Vecchio[17].



Architetture militari |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Castello Piccolomini (Balsorano).


Il castello Piccolomini

Il castello di Balsorano la cui costruzione ha avuto inizio per volere di Antonio Todeschini Piccolomini nel XV secolo, intorno al 1460, si presenta come un'imponente struttura in stile medievale-rinascimentale. Posto su un costone roccioso della Valle Roveto è di pianta vagamente pentagonale ed è dotato di più porte d'accesso e di un rigoglioso parco[18].



Siti archeologici |


Lungo l'antica via sorana o via marsicana che da Balsorano Vecchio raggiungeva i contemporanei centri di Civita d'Antino e Capistrello è stato ritrovato un antico fregio d'armi. A Balsorano Vecchio, centro incluso in epoca romana nell'ager Soranus e sotto l'influenza del municipium di Sora, è emerso il blocco di un fregio d'armi antico, risalente al I secolo a.C., appartenente ad un contesto funerario. Il bassorilievo presenta una parma e due scute incrociate[19].



Aree naturali |



  • Valle Roveto

  • Liri

  • Pizzo Deta

  • Serra Longa

  • Grotta delle Reconche



Società |



Evoluzione demografica |


Abitanti censiti[20]






Religione |


La popolazione professa per la maggior parte la religione cattolica nell'ambito della diocesi di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo



Tradizioni e folclore |




Processione della Madonna delle Grazie


Il 23 aprile di ogni anno si celebra la festa patronale in onore di san Giorgio, patrono del comune di Balsorano[21].



Cultura |




Chiesa di San Rocco a Balsorano Vecchio



Musei |


Il museo della Transumanza è situato nella sede della vecchia stazione ferroviaria. Il museo dell'arte spontanea e delle attività pastorali ospita utensili e attrezzi utilizzati nel corso dei secoli dalle popolazioni della Marsica. In altre due sale si trovano la sezione numismatica e quella dedicata ai treni e alle ferrovie[22].



Cinema |


Presso il castello Piccolomini sono stati girati diversi film a cominciare dagli anni Sessanta come La cripta e l'incubo di Camillo Mastrocinque, Il boia scarlatto diretto da Massimo Pupillo, 7 donne d'oro contro due 07 di Vincenzo Cascino e tanti altri incluso Farfallon con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia[23] e i film hard con protagonista l'attore abruzzese Rocco Siffredi[24].



Geografia antropica |



Frazioni |




Targa ricordo della "Rivoluzione di Balsorano"




Piazza centrale di Ridotti e chiesa di Santa Maria dei Sassi



  • Balsorano Vecchio

  • Collecastagno

  • Collepiano

  • Ridotti



Località |


  • Casa Castella, Case Alfonsi, Case Catena, Case Cerroni, Case Cipriani, Case di Norcia, Case Giovannangeli, Case Giovannone, Case Marconi, Case Martinelli, Case Pelagalli, Case Pistola, Casino Villa, Fossato di Sasso, Fosse, Le Castella, Le Fosse, Noce Grande, Ponte e Selva di Collepiano[25].


Infrastrutture e trasporti |



Strade |


La Strada Statale 690, detta anche Superstrada del Liri Avezzano-Sora, presenta nel territorio comunale due svincoli: Balsorano e Ridotti.
La Strada Statale 82 della Valle del Liri: collega Balsorano con Avezzano, in direzione nord e Sora, Cassino e il Basso Lazio, in direzione sud.



Ferrovie |


La Ferrovia Avezzano-Roccasecca collega Balsorano con Sora in circa 15 minuti e con Avezzano in circa 50 minuti. Nel territorio comunale ci sono due stazioni: la stazione di Balsorano e la stazione di Ridotti-Collepiano.



Mobilità interurbana |


Balsorano è servito da collegamenti autobus TUA per Avezzano, Sora, Cassino e Napoli.



Amministrazione |


Sul sito del Ministero dell'Interno sono disponibili i dati di tutte le elezioni amministrative di Balsorano dal 1985 ad oggi[7][26].


















































































Periodo
Primo cittadino
Partito
Carica
Note
27 maggio 1956

1965
Antonio Laurini

Lista civica

Sindaco

27 giugno 1965

1985
Diego Ruggeri
Lista civica
Sindaco

11 giugno 1985

1990
Guido Laurini
Lista civica
Sindaco


1991

1995
Francesco Tuzi
Lista civica
Sindaco
[27]
25 luglio 1995

1996
Edoardo Rotondi
Lista civica
Sindaco
[28]
24 maggio 1998

2007
Armando Margani
Lista civica
Sindaco


2007

2012
Francesca Siciliani
Lista civica
Sindaco

7 maggio 2012
11 giugno 2017
Mauro Tordone
Lista civica Balsorano unita
Sindaco

11 giugno 2017

in carica
Antonella Buffone
Lista civica Balsorano libera
Sindaco



Gemellaggi |




  • Romania Horodniceni, dal 2011[29];


  • Italia Gravina in Puglia, dal 2013[30]



Sport |



Calcio |


La squadra di calcio del paese, l'U.S. Balsorano, ha militato per diverse stagioni nel torneo abruzzese di Promozione. La società rovetana è stata fondata nel 1966[31].



Note |




  1. ^ ab Dato Istat Bilancio demografico anno 2018 (dati provvisori) - Balsorano


  2. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, GARZANTI, 1996, p. 58.


  3. ^ Colt Hoare


  4. ^ abc Distanza fornita da Google Maps: Percorso più veloce


  5. ^ A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1065 sub voce "Casino".


  6. ^ A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1089 sub voce "Luco".


  7. ^ ab Elisa Antonini e Alessandra Tanzilli, La Storia, Comune di Balsorano. URL consultato il 13 settembre 2018.


  8. ^ Tordone


  9. ^ I fratelli Mario e Bruno Durante, Comune di Balsorano.


  10. ^ Giuseppe Bifolchi, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, 15 ottobre 2010. URL consultato il 19 giugno 2018.


  11. ^ Un monumento alle vittime della tragedia aerea del 1963, Il Centro (Paolo Guadagni) (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2017).


  12. ^ Parrocchie di Balsorano, DiocesiSora.it.


  13. ^ Chiesa di San Francesco, Regione Abruzzo.


  14. ^ Convento di San Francesco, Terre Marsicane.


  15. ^ Madonna delle Grazie di Balsorano, DiocesiSora.it (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).


  16. ^ Chiesa Madonna delle Grazie, Comune di Balsorano. URL consultato il 24 gennaio 2016.


  17. ^ Borgo antico di Balsorano Vecchio, Terre Marsicane.


  18. ^ Castello Piccolomini di Balsorano, Regione Abruzzo.


  19. ^ Elisa Antonini e Alessandra Tanzilli, Un fregio d'armi della fine del I secolo a. C. rinvenuto nell'ager Soranus (Balsorano), academia.edu, 2015. URL consultato il 3 novembre 2016.


  20. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.


  21. ^ Balsorano, Provincia dell'Aquila. URL consultato il 19 gennaio 2018.


  22. ^ Balsorano, aperto il museo dedicato alla pastorizia, Il Centro (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2015).


  23. ^ Dizionario del Turismo Cinematografico: Il Castello Piccolomini di Balsorano, una storica location del Cinema Italiano, FilmTv.it.


  24. ^ Balsorano, quando al castello arrivò Siffredi, Il Centro.


  25. ^ Le frazioni di Balsorano, Comune di Balsorano.


  26. ^ Archivio storico delle elezioni, Ministero dell'Interno.


  27. ^ Per un breve periodo l'assessore anziano Domenico Scacchi ha ricoperto la massima carica comunale.


  28. ^ Nel 1997 l'assessore Antonella Buffone ha ricoperto la massima carica comunale.


  29. ^ Gemellaggio per il turismo Balsorano incontra la Romania, Il Centro, 10 maggio 2011. URL consultato il 14 novembre 2016.


  30. ^ Balsorano – Gravina in Puglia, al via il gemellaggio per ricordare la figura di Arcangelo Scacchi, Terre Marsicane, 3 dicembre 2013. URL consultato il 14 novembre 2016.


  31. ^ Don Ottavio Scaccia, Comune di Balsorano. URL consultato il 19 giugno 2018.



Bibliografia |



  • Richard Colt Hoare, I miei diari di viaggio attraverso l'Abruzzo nella primavera del 1791, Adelmo Polla editore (rist.), Cerchio, 1991.

  • Giovanni Tordone, Dopp'i tarramute: storia de 'ndrìche, prepetènze i rassegnasione, Editrice Pasquarelli, Castelliri, 1996.

  • Giovanni Tordone, Balsorano. La "rivoluzione" del 1910, Editrice Pasquarelli, Castelliri, 2009.



Voci correlate |









  • Marsica

  • Valle Roveto

  • Castello Piccolomini (Balsorano)

  • Grotta Sant'Angelo (Balsorano)






  • Serra Lunga

  • Terremoto della Marsica del 1915

  • Volo Itavia 703

  • Distretto di Avezzano






Altri progetti |



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Collegamenti esterni |



  • Comune di Balsorano, su comune.balsorano.aq.it.

  • Balsorano su ValleRoveto.eu, su valleroveto.eu.

  • Balsorano su Terre Marsicane, su balsorano.terremarsicane.it.


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