Televisore






Televisore LCD con telecomando


Il televisore, chiamato anche TV o ricevitore televisivo, è un apparecchio ricevitore usato per la fruizione del servizio della televisione. Dopo la seconda guerra mondiale il televisore è diventato un prodotto di consumo molto popolare; dal 1970 è diventato anche il dispositivo principale di visualizzazione dei primi media come le cassette VHS e successivamente degli Home Computer, lettori DVD, Blu-Ray e console per videogiochi.




Indice






  • 1 Descrizione


  • 2 Storia


  • 3 Dettagli implementativi


    • 3.1 Tipi di televisore


    • 3.2 Evoluzione tecnologica




  • 4 Note


  • 5 Voci correlate


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Descrizione |


A livello logico il televisore è un ricevitore e un trasduttore di un segnale elettrico o elettromagnetico, che viaggia nel canale di comunicazione da una sorgente emittente al destinatario trasportando informazione, in un segnale ottico o visivo bidimensionale o tridimensionale per la visualizzazione a monitor e dotato di opportuna apparecchiatura ricevente del segnale entrante e sintonizzante del canale informativo prescelto. Per l'implementazione fisica di tali funzionalità sono possibili varie soluzioni tecnologiche che hanno scandito i tempi di evoluzione storica del dispositivo e dei servizi associati.


In particolare i flussi o stream audio e video di uno stesso broadcasting televisivo viaggiano logicamente separati tra loro e fisicamente multiplati in frequenza in trasmissione sullo stesso canale fisico di comunicazione. Il ricevitore, una volta sintonizzatosi su tale canale o banda d'interesse riceverà i due flussi demultiplandoli tra loro, ovvero separandoli, e inviando il flusso video a monitor e quello audio alle casse acustiche/altoparlanti del televisore dopo aver sincronizzato tra loro i due flussi. In genere la sincronizzazione avviene a monte della trasmissione da parte dell'emittente televisiva.



Storia |




Un apparecchio televisivo di fine anni cinquanta modello OT -1471 "Belweder", a 14 pollici




Un apparecchio televisivo montato davanti allo schermo consentiva, negli anni cinquanta, in Italia, agli spettatori di un cinematografo di assistere, prima della proiezione del film, al programma di successo Lascia o raddoppia?


La prima televisione meccanica viene commercializzata tra il 1928 e il 1934 nel Regno Unito, Stati Uniti e Russia. Questi apparecchi (realizzati e venduti da Baird nel Regno Unito) erano inizialmente delle radio con l'aggiunta di un dispositivo televisivo, costituito da un tubo al neon dietro a un disco meccanico rotante (brevettato dall'ingegnere tedesco Paul Nipkow nel 1884, si veda Disco di Nipkow),[1] con dei fori disposti a spirale che riproducono un'immagine delle dimensioni di un francobollo, raddoppiata poi da una lente di ingrandimento.


In dettaglio, la televisione di Baird era costituita da un sistema di scansione meccanico: un disco di Nipkow girava davanti agli elementi sensibili di selenio, e istante dopo istante si otteneva un valore elettrico corrispondente alla luminosità di un punto dell'immagine, riga dopo riga; il principio era simile a quello usato nelle successive TV a tubo catodico. Il visore era costituito da un altro disco di Nipkow, che girava davanti ad una lampada al neon comandata dal segnale modulato a seconda della luminosità dei punti letti istante dopo istante: in pratica si comandava la corrente di scarica del neon. I dischi dei due apparecchi (lo "scanner" e il visore) erano sincronizzati.
Tra il 1930 e il 1933 vengono vendute circa un migliaio di unità; il "Baird Telivisor" divenne disponibile anche senza radio.




Televisore Magneti Marelli del 1938


Il primo televisore interamente elettronico nasce dalle ricerche di Philo Farnsworth e Vladimir Koz'mič Zvorykin (quest'ultimo mentre lavorava alla Westinghouse), mentre il primo televisore commerciale con tubo a raggi catodici viene fabbricato in Germania dalla Telefunken nel 1934. In Francia, Italia e Regno Unito viene fabbricato da altri produttori nel 1936 e negli Stati Uniti nel 1938.


Si stima che prima della seconda guerra mondiale in Gran Bretagna siano stati realizzati circa 19.000 televisori elettronici, 1.600 in Germania, 8.000 negli Stati Uniti. Per esigenze belliche la produzione si ferma nel mese di aprile 1942, per riprendere nell'agosto del 1945.


Dalla metà degli anni '60 iniziano a diffondersi in tutto il mondo i televisori a colori.



Dettagli implementativi |


Il televisore è costituito essenzialmente da quattro componenti logiche principali:



  • un sintonizzatore/decodificatore, adibito alla ricezione dei segnali elettrici provenienti da un'antenna (terrestre o satellitare) o direttamente via cavo, alla loro decodifica e alla selezione del canale televisivo da visualizzare;

  • un display che trasforma in immagini visibili i segnali elettrici dello stream video del canale selezionato;

  • uno o più altoparlanti per la diffusione nell'ambiente dell'eventuale segnale audio associato al segnale video;

  • un telecomando per cambiare a distanza il canale e modificare altre impostazioni in base ai desideri dell'utente, nato e introdotto a partire dagli anni 80.



Tipi di televisore |


I componenti sopramenzionati possono essere fisicamente realizzati in modi differenti, dando luogo a differenti tipi di televisori.



  • Analogico e digitale: il ricevitore può accettare segnali di tipo analogico e/o digitale: si parla in questi casi di TV analogica e TV digitale (DTV);

  • Il tipo di sintonizzatore varia parallelamente al tipo di ricevitore: in caso di ricevitore analogico il sintonizzatore sarà un circuito oscillante che, a seconda della frequenza di oscillazione, permette di sintonizzare una stazione piuttosto che un'altra. Nel caso del ricevitore digitale il sintonizzatore è più complesso, oltre ad una parte analoga al sintonizzatore analogico, conterrà anche un circuito per elaborare ulteriormente il segnale, in modo da distinguerlo a seconda di altri parametri caratteristici del segnale, che sono:

    • la polarizzazione (nel caso di Televisione satellitare);

    • il symbol rate, numero di simboli per secondo, indicato anche con S/R;

    • il Forward Error Correction (FEC) per la decodifica di canale;

    • il Program Information Data (PID).




Questa molteplicità di parametri, unita alla possibilità dei dati digitali di essere compressi in trasmissione (codifica di sorgente), fa sì che sia possibile trasmettere, all'interno di una banda di frequenza analoga a quella analogica, più di un canale (v. anche TV digitale e DVB).[2]

  • Tipo di display: il display può essere di diversi tipi: il classico tubo catodico presente inizialmente in tutti i televisori elettronici (in disuso), i monitor laser e i televisori a retro-proiezione (in disuso), il display al plasma, a cristalli liquidi e OLED (Organic Light Emitting Diode, ovvero funzionanti tramite minuscoli diodi luminosi LED); ogni tipologia di display possiede inoltre il cosiddetto rapporto d'aspetto, cioè il rapporto tra lato lungo e lato corto.


Evoluzione tecnologica |



  • Televisore di Baird (1928)


  • Televisore a tubo catodico (1934)


  • Televisore a retro-proiezione (1970)


  • Televisore al plasma e televisore LCD (1983)


  • Televisore OLED (1987-1990)



Note |




  1. ^ (FR) L'impact de l'invention du "disque de Nipkow", su histv.net.


  2. ^ (EN) Jacek Pawlowski, How many SD/HD channels... (PDF), su tele-audiovision.com, 2011. URL consultato il 7 giugno 2018.



Voci correlate |




  • Standard TV (PAL, SECAM, NTSC)

  • Televisione satellitare

  • Digitale terrestre

  • Digital Video Broadcasting

  • Televisione a circuito chiuso

  • Tempo schermo



Altri progetti |



Altri progetti



  • Wikizionario

  • Wikimedia Commons





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  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su televisore



Collegamenti esterni |






  • Televisore, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Modifica su Wikidata


  • (EN) Televisore, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata


  • Spiegazione dettagliata sul funzionamento dei vari tipi di schermo.


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