Arma dei Carabinieri




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Arma dei Carabinieri

Coat of arms of the Carabinieri.svg

Stemma dell'Arma dei Carabinieri
(adottato dal 2002)
Descrizione generale
Attiva 13 luglio 1814 – oggi
(fino al 17 giugno 1946 Corpo dei Carabinieri Reali)
Nazione
Regno di Sardegna Regno di Sardegna
Italia Regno d'Italia
Repubblica Sociale Italiana Repubblica Sociale Italiana
Italia Italia
Servizio
Polizia
Forza Armata
Gendarmeria
Tipo Forza armata e corpo militare di polizia a competenza generale e in servizio permanente di pubblica sicurezza
Compiti
Polizia militare
Polizia giudiziaria
Pubblica sicurezza
Polizia amministrativa
Ordine pubblico
Polizia Scientifica
Polizia ambientale
Polizia forestale
Polizia stradale
Protezione civile
Polizia di frontiera
Dimensione 110 400 unità (anno 2017)[1]
Soprannome La Benemerita
Patrono Virgo Fidelis
Motto Nei Secoli Fedele
Colori
blu/nero e rosso
Marcia La Fedelissima
Battaglie/guerre
Guerre d'indipendenza italiane
Guerra italo-turca
Prima Guerra Mondiale
Riconquista della Libia
Guerra d'Etiopia
Seconda Guerra Mondiale
Guerra di liberazione italiana
Operazione Antica Babilonia
Anniversari 5 giugno
Sito internet www.carabinieri.it
Parte di


  • Ministero della difesa

  • Ministero dell'interno

  • Forze Armate italiane

  • Dipartimento della pubblica sicurezza


  • Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali[2]


  • Ministero della salute[3]


  • Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo[4]


Reparti dipendenti

Organigramma dell'Arma dei Carabinieri

Comandanti
Comandante Generale Gen. C.A. Giovanni Nistri
Vice Comandante Generale Gen. C.A. Riccardo Amato
Capo di stato maggiore Gen. D. Teo Luzi
Simboli
Fregio distintivo dei Carabinieri Fiamma dei carabinieri.svg
Insegna istituzionale, presente all'esterno delle caserme Insegna Istituzionale Carabinieri (Grafica).png
Forze Speciali

Gruppo di Intervento Speciale.png
Gruppo di intervento speciale
Fonti citate nel testo principale

Voci su gendarmerie presenti su Wikipedia

L'Arma dei Carabinieri (dapprima Corpo dei Carabinieri Reali e poi Arma dei Carabinieri Reali)[5] è una delle forze di polizia italiane facente parte contemporaneamente delle forze armate italiane con competenza generale e in servizio permanente di pubblica sicurezza; al vertice dell'istituzione vi è un comandante generale con il grado di generale di corpo d'armata.


In caso di emergenza, per contattare i Carabinieri è sufficiente comporre su qualsiasi apparecchio telefonico il numero 112 (senza alcun costo), tranne nelle regioni in cui è attivo il Numero unico di Emergenza.[6]




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 La creazione


    • 1.2 L'unità d'Italia e la nascita dell'Arma


    • 1.3 L'impiego nei conflitti e nella resistenza italiana


    • 1.4 Il secondo dopoguerra ed il Piano Solo


    • 1.5 Gli anni di piombo e i reparti speciali


    • 1.6 L'elevamento al rango di forza armata autonoma nel 2000


    • 1.7 L'assorbimento del Corpo forestale dello Stato




  • 2 Organizzazione


    • 2.1 Organizzazione centrale


    • 2.2 Organizzazione addestrativa


    • 2.3 Organizzazione territoriale


    • 2.4 Organizzazione mobile e speciale


    • 2.5 Organizzazione forestale, ambientale e agroalimentare


    • 2.6 Reparti e unità per esigenze specifiche




  • 3 Compiti istituzionali


  • 4 Missioni all'estero dell'Arma


  • 5 Personale


    • 5.1 Reclutamento


    • 5.2 Limitazioni al matrimonio


    • 5.3 Ruoli e gradi




  • 6 Uniformi


  • 7 Dotazione


    • 7.1 Armamento


    • 7.2 Automezzi


    • 7.3 Targhe automobilistiche




  • 8 Comandanti generali


    • 8.1 Provenienti dai ruoli dall'Esercito Italiano


    • 8.2 Provenienti dai ruoli dall'Arma dei Carabinieri




  • 9 Simboli


    • 9.1 Araldica


    • 9.2 Bandiera di Guerra


    • 9.3 Marcia militare


    • 9.4 Motto


    • 9.5 Museo Storico


    • 9.6 Annuale di fondazione


    • 9.7 Virgo Fidelis Patrona




  • 10 Onorificenze


    • 10.1 Alla Bandiera di guerra dell'Arma dei Carabinieri


    • 10.2 Individuali




  • 11 Sport nell'Arma


    • 11.1 Campioni sportivi che hanno vestito e vestono i colori dell'Arma




  • 12 I carabinieri nella cultura di massa


    • 12.1 Cinema


    • 12.2 Televisione


    • 12.3 Stampa e pubblicazioni


    • 12.4 Videogiochi


    • 12.5 Nuove tecnologie




  • 13 Enti ed associazioni dell'Arma


  • 14 Denominazione nelle lingue minoritarie d'Italia


  • 15 Curiosità


  • 16 Note


  • 17 Bibliografia


    • 17.1 Atti normativi




  • 18 Voci correlate


  • 19 Altri progetti


  • 20 Collegamenti esterni





Storia |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Storia dell'Arma dei Carabinieri e Cronologia dell'Arma dei Carabinieri.


La creazione |


Nel clima della Restaurazione, Vittorio Emanuele I di Savoia, al rientro in Torino, dopo un periodo passato in sostanziale esilio a Cagliari (il territorio continentale del Regno di Sardegna era stato occupato dalle truppe di Napoleone Bonaparte) all'inizio del XIX secolo, emanò la legge reale del 13 luglio 1814 ("Regie Patenti")[7] con la quale fu istituito il Corpo dei Carabinieri Reali, unità militare con compiti di polizia.


Da un punto di vista militare, si trattava di un corpo di fanteria leggera (con una componente di cavalleria), e dunque più elitario rispetto ad un corpo di fanteria di linea; il primo personale arruolato fu, infatti, selezionato nell'eccellenza dei reparti piemontesi, perciò venne considerato un corpo d'élite. Il loro primo generale fu Giuseppe Thaon di Revel, chiamato a ricoprire la più alta carica del corpo il 13 agosto 1814. Il 25 giugno 1833 con decreto del re Carlo Alberto di Savoia vennero adottati i colori del pennacchio (lo scarlatto ed il turchino).



L'unità d'Italia e la nascita dell'Arma |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Carabinieri nel Risorgimento.



Carica dei carabinieri a Pastrengo


Durante il Risorgimento furono impegnati su diversi fronti e dopo il compimento dell'unità d'Italia i Carabinieri Reali diventarono "Arma" del Regio Esercito l'8 maggio 1861, raggiungendo il rango delle suddivisioni principali come fanteria, artiglieria, cavalleria, divenendo componente effettiva del Regio Esercito dell'Italia unita.[8]



L'impiego nei conflitti e nella resistenza italiana |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Carabinieri in Etiopia, Carabinieri nella resistenza e nella guerra di liberazione italiana e Salvo D'Acquisto.

Le principali battaglie cui prese parte il corpo prima delle guerre mondiali, sono:




  • Pastrengo, 30 aprile 1848, bandiera dell'Arma insignita della prima medaglia d'argento al valor militare.


  • Verona, 6 maggio 1848, bandiera dell'Arma insignita della prima medaglia di bronzo al valor militare.


  • Custoza, Staffalo, Sommacampagna, Valeggio, Milano, Peschiera del Garda, 24 luglio - 4 agosto 1848.


  • Perugia, Garigliano, Mola di Gaeta, 14 settembre - 4 novembre 1860.


  • Monzambano, Villafranca, Custoza, 24 giugno 1866.


  • Presa di Roma, 20 settembre 1870, insieme ai Bersaglieri.


  • Sciara Sciat e Due Palme (guerra italo-turca, 1911-1912).


Nella prima guerra mondiale si distinsero nella battaglia del Podgora, 19 luglio 1915, e per il contributo nel primo conflitto mondiale la Bandiera dell'Arma fu insignita della prima medaglia d'oro al valor militare. Furono impegnati nelle varie fasi del colonialismo italiano e nella guerra d'Etiopia parteciparono alla seconda battaglia dell'Ogaden gli zaptié (àscari carabinieri), a partire dalla primavera del 1936.


Nella seconda guerra mondiale i Carabinieri si distinsero nelle seguenti battaglie:




  • battaglia di Culqualber (Etiopia), 6 agosto - 21 novembre 1941, Bandiera dell'Arma insignita della seconda medaglia d'oro al valor militare.


  • battaglia di Eluet El Asel (Libia), 19 dicembre 1941.


  • battaglia di Klisura (fronte greco-albanese), 16-30 dicembre 1941, Bandiera dell'Arma insignita di medaglia di bronzo al valor militare


Dopo l'armistizio di Cassibile diversi reparti si unirono alla resistenza italiana e presero parte alla guerra di liberazione; particolarmente nota è la figura del vice brigadiere Salvo D'Acquisto, che morì a Torre di Palidoro, vicino a Roma, durante la seconda guerra mondiale, precisamente il 23 settembre del 1943, ucciso dai tedeschi per rappresaglia dopo essersi autoaccusato per salvare 22 condannati a morte, benché innocente, per un presunto attentato avvenuto in quella località nel quale erano morti due militari germanici. Circa 2 700 carabinieri subirono la deportazione a vario titolo per essersi rifiutati di soggiacere alle disposizioni delle forze militari nazifasciste, soprattutto dopo l'8 settembre 1943. Dieci carabinieri figurano, inoltre, tra le vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine.



Il secondo dopoguerra ed il Piano Solo |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Giovanni De Lorenzo e Piano Solo.

Nel 1962 il generale Giovanni De Lorenzo fu investito della carica di comandante generale dell'Arma, succedendo al generale Renato De Francesco; il nuovo comandante sarebbe stato, nel bene o nel male, uno dei più conosciuti fra tutti i responsabili di questa istituzione ed avrebbe contrassegnato con la sua impronta un periodo della storia dell'Arma e di quella italiana per il supposto tentativo di golpe denominato Piano Solo, con cui - nelle presunte intenzioni dei golpisti - l'Arma dei Carabinieri avrebbe dovuto instaurare un regime militare in Italia nel 1964 (con l'arresto e la deportazione nel poligono militare di Capo Marrargiu, in Sardegna, di 731 persone ritenute «pericolose per l'ordine pubblico»).[9] Sono anche anni nei quali, in linea con altri settori dello stato, si opera un rinnovamento tecnologico. Ad esempio, si ha la nascita della moderna centrale operativa, che riceve le chiamate telefoniche dalla cittadinanza e le smista alle pattuglie sul territorio. Grazie a più moderni apparati radio, sviluppati da aziende italiane quali Prod-El, Ducati, Ote, e altre, è infatti possibile contattare le pattuglie disposte sul territorio.



Gli anni di piombo e i reparti speciali |


Per la repressione del terrorismo politico il corpo rinnovò la sua struttura organizzativa e nel 1974 nacque il nucleo speciale antiterrorismo e nel 1978 il primo reparto di forze speciali italiane, il Gruppo di Intervento Speciale.


Negli anni successivi per un più adeguato contrasto alla criminalità organizzata fu creato nel 1990 il Raggruppamento Operativo Speciale, che contribuì alla cattura di diversi boss mafiosi.



L'elevamento al rango di forza armata autonoma nel 2000 |


Fino all'anno 2000 l'Arma dei Carabinieri era parte integrante dell'Esercito Italiano con il rango di Arma (definita «prima Arma dell'Esercito»); attraverso l'art. 1 della legge delega 31 marzo 2000, n. 78[10] i carabinieri vennero elevati a una "collocazione autonoma nell'ambito del Ministero della difesa, con il rango di forza armata, e forza militare di polizia a competenza generale", con l'emanazione del D. Lgs. 5 ottobre 2000, n. 297. Questo ne ha consentito la partecipazione alle missioni militari italiane all'estero, non più esclusivamente con funzioni di polizia militare (art.5). Nel 2004 il reparto d'élite Gruppo Intervento Speciale entra a far parte delle forze speciali italiane.


Ciò ebbe come conseguenza per il Corpo di avere come comandante generale un ufficiale generale proveniente dai propri ranghi. Il primo comandante generale, proveniente dalle sue stesse fila, è stato nel 2004 il generale di corpo d'armata Luciano Gottardo. In precedenza il comandante generale dell'Arma era scelto da ufficiali generali in possesso di particolari caratteristiche provenienti dall'Esercito.


Nonostante il nuovo rango, secondo i principi stabiliti dalla legge 18 febbraio 1997, n. 25 sui vertici militari, ancora in vigore, non è concesso ad un ufficiale generale dei Carabinieri di ricoprire la carica di capo di stato maggiore della difesa che può essere assunta solo da un ufficiale generale dell'Esercito, della Marina o dell'Aeronautica.[11]



L'assorbimento del Corpo forestale dello Stato |


Nell'ottobre 2016, con l'assorbimento del Corpo forestale dello Stato, avvenuto ufficilmente il 1º gennaio 2017 (sono stati esclusi i Corpi Forestali Regionali delle 5 Regioni a statuto speciale) nasce il Comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare alle dipendenze del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.[12]



Organizzazione |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Lista dei reparti dell'Arma dei Carabinieri, Organigramma dell'Arma dei Carabinieri e Organizzazione territoriale dell'Arma dei Carabinieri.

L'Arma è articolata in organizzazione centrale, addestrativa, territoriale, mobile e speciale, tutela forestale, ambientale e agroalimentare, reparti per esigenze specifiche.[13]



Organizzazione centrale |




  • Comandante generale, carica triennale ricoperta da un generale di corpo d'armata

  • Vice comandante generale, incarico annuale ricoperto dal generale di corpo d'armata (il più anziano), gestisce l'Ufficio storico e il Museo storico

  • Capo di stato maggiore, incarico ricoperto da un generale di corpo d'armata, è supportato da: I Reparto organizzazione delle forze, II Impiego delle forze, III Telematica, IV Sostegno logistico delle forze, V Relazione esterne e comunicazione, VI Pianificazione, programmazione, bilancio e controllo; Reparto autonomo; Direzione sanità; Direzione amministrazione

  • Sottocapo di stato maggiore, incarico ricoperto da un generale di divisione; ha alle dipendenze il Centro nazionale di selezione e reclutamento (CNSR) e il Centro nazionale amministrativo (CNA)



Organizzazione addestrativa |


Con a capo il Comando delle Scuole dell'Arma, dipendono:




Allievi marescialli in grande uniforme speciale




  • Scuola Ufficiali (a Roma per il triennio accademico dei tenenti)


  • Scuola Marescialli e Brigadieri (a Firenze per il triennio accademico dei marescialli; a Velletri per l'anno accademico dei brigadieri)


  • Legione Allievi (con scuole a Torino, Roma, Campobasso, Iglesias, Reggio Calabria)


  • Scuola carabinieri di perfezionamento al tiro (Roma)

  • Istituto superiore di tecniche investigative (Velletri)

  • Centro di psicologia applicata per la formazione (Roma)

  • Centro lingue estere (Roma)

  • Centro sportivo



Organizzazione territoriale |




Carabinieri di un Battaglione in assetto da ordine pubblico




  • Comandi Interregionali (a Padova, Milano, Roma, Napoli, Messina)


  • Comandi Legione (a Torino, Milano, Genova, Bolzano, Padova, Udine, Bologna, Firenze, Perugia, Ancona, Chieti, Roma, Napoli, Cagliari, Bari, Potenza, Catanzaro, Palermo)

  • Comandi Provinciali (in 103 capoluoghi di provincia)

  • Gruppi (Aosta, Roma, Ostia, Frascati, Milano, Monza, Napoli, Castello di Cisterna, Aversa, Palermo, Monreale, Locri, Torre Annunziata, Gioia Tauro, Lamezia Terme).

  • Reparti territoriali (Mondragone, Olbia, Gela, Nocera Inferiore, Aprilia)

  • Comandi Compagnia

  • Comandi Tenenza (nei comuni con elevato numero di abitanti, fino a 25 mila)

  • Comandi Stazione (coincidono con il territorio di uno o più comuni)

  • Posti fissi (Ambra, Pergusa, San Felice Circeo a mare, Venezia-piazzale Roma)

  • Posti carabinieri (località di minore impegno operativo)


Nel 2016 vengono istituite le Aliquote di primo intervento[14], inquadrate nei Nuclei Radiomobile delle grandi città, per fronteggiare eventuali episodi di terrorismo con modus operandi simile a quello degli Attentati di Parigi del 13 novembre 2015. Le "API", similarmente alle Squadre operative di supporto, hanno il compito di prevenire o contenere atti di terrorismo in attesa dell'intervento del Gruppo Intervento Speciale o reparti speciali di altre forze di polizia.



Organizzazione mobile e speciale |


Il Comando unità mobili e specializzate "Palidoro" è posto al vertice di questa organizzazione dalla quale dipendono:







  • Plotone del GIS Carabinieri (Gruppo Intervento Speciale)

    Divisione unità mobili, a sua volta articolata sulla 1ª Brigata mobile (Roma) alle cui dipendenze sono posti 7 Reggimenti (Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli, Bari, Palermo), 5 Battaglioni (Genova, Firenze, Venezia-Mestre, Vibo Valentia,Cagliari), il 4º Reggimento a Cavallo (Roma); la 2ª Brigata mobile (Livorno) che sovrintende al 7º Reggimento Trentino-Alto Adige (Laives), al 13º Reggimento Friuli Venezia Giulia (Gorizia), al 1º Reggimento Paracadutisti Tuscania (Livorno), al Gruppo Intervento Speciale (GIS).

  • Divisione Unità Specializzate dalla quale dipendono i comandi: Tutela patrimonio culturale (salvaguardia il patrimonio archeologico, artistico e storico nazionale), Banca d'Italia (vigilanza sedi centrali e periferiche dell'istituto), Antifalsificazione monetaria (repressione del falso nummario), Tutela della salute (prevenzione e contrasto degli illeciti in materia di sanità, igiene e sofisticazioni alimentari), Tutela del lavoro (tutela del lavoro in tutte le sue forme, reprimendo gli abusi e contrastando quello irregolare) Raggruppamento Aeromobili (aereo ed elicotteri); Raggruppamento Investigazioni scientifiche (con i reparti investigazioni scientifiche, RIS, di Parma, Roma, Cagliari, Messina).



    Plotone del 1º Reggimento Paracadutisti "Tuscania"




  • Raggruppamento Operativo Speciale - ROS (Roma e sezioni anticrimine in alcune città del territorio nazionale)


  • Comando ministero affari esteri (vigilanza presso l'omonimo Ministero della capitale e le rappresentanze diplomatiche italiane all'estero)


  • Centro di Eccellenza per le Stability Police Units - CoESPU (Vicenza).


Nel 2016 vengono istituite le Squadre operative di supporto - S.O.S.[14], inquadrate nei reggimenti facenti parte della Divisione unità mobili carabinieri, per fronteggiare eventuali episodi di terrorismo con modus operandi simile a quello degli Attentati di Parigi del 13 novembre 2015. Le SOS, similarmente alle Aliquote di primo intervento hanno il compito di prevenire o contenere atti di terrorismo in attesa dell'intervento del Gruppo Intervento Speciale o di reparti di forze speciali di altre forze di polizia.



Organizzazione forestale, ambientale e agroalimentare |


Istituita il 1º gennaio 2017, al vertice vi è posto il Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dal quale dipendono:[15]



  • Comando tutela forestale, costituito da 14 comandi Regione CC Forestali (Torino, Milano, Padova, Genova, Bologna, Firenze, Perugia, Ancona, Roma, L'Aquila, Napoli, Bari, Potenza, Reggio Calabria); da 83 Gruppi CC Forestali; da 960 Stazioni CC Forestali;


  • Comando tutela ambientale, con 12 Reparti tutela ambientale, 31 Nuclei operativi ecologici;

  • Comando tutela biodiversità e parchi, articolato su: Raggruppamento CC biodiversità con 28 Reparti CC biodiversità, 3 Centri nazionali biodiversità; Raggruppamento CC Parchi, con 20 Reparti CC Parco, 3 Distaccamenti CC Parco, 148 Stazioni CC Parco operanti nei 20 parchi nazionali più Pantelleria; Raggruppamento CC CITES "Convenzione Internazionale di Washington del 1960 per la salvaguardia di specie animali e vegetali a rischio estinzione cui aderiscono 180 Stati" articolato su 35 Nuclei CC CITES da cui dipendono 11 Distaccamenti CC CITES;


  • Comando tutela agroalimentare, con 5 Nuclei anti-frode comunitaria;



Reparti e unità per esigenze specifiche |



  • Reggimento Corazzieri

  • Reparto Presidenza della Repubblica

  • Comandi presso Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, Corte Costituzionale, Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro, Corte dei Conti

  • Banda musicale


Sono operativi, altresì, comandi che svolgono compiti di polizia militare e di sicurezza in favore:



  • di Organismi militari alleati e multinazionali aventi sede in Italia (Nato, Setaf, Jfc South, CoESPU, EuroGendFor, Qgc Case)





  • Squadrone Eliportato Cacciatori "Sardegna"

    delle Forze Armate italiane: Stato Maggiore della Difesa e dipendente Raggruppamento Unità Difesa; dell'Esercito Italiano, dell'Aeronautica militare, della Marina militare

  • della magistratura militare


Operano, inoltre, con dipendenza dai rispettivi vice comandanti di Legione:




  • Gruppo operativo Calabria, a Vibo Valentia, con lo Squadrone eliportato cacciatori Calabria


  • Squadrone eliportato cacciatori Sicilia nella base militare Sigonella


  • Squadrone eliportato cacciatori Sardegna ad Abbasanta

  • Centro Cinofili a Firenze con nuclei cinofili presenti in altre città d'Italia



Compiti istituzionali |



Ai sensi del D. Lgs. 5 ottobre 2000, n. 297,[16] l'Arma ha una duplice natura: di forza armata[17] e di forza di polizia. Per le due funzioni dipende, rispettivamente, dal capo di stato maggiore della difesa[18] e dal Ministero dell'interno.[19] È quindi un Corpo militare di polizia (gendarmeria) a competenza generale ed in servizio permanente di pubblica sicurezza, dipendente dal comandante generale e dal capo di stato maggiore della difesa. In ragione della sua peculiare connotazione di forza di polizia ad ordinamento militare e competenza generale, le sono affidati numerosi compiti.[20] I compiti e le competenze, oltre che dal D.Lgs di riordino, sono affermati dal codice dell'ordinamento militare:[21]




Plotone del 13º Reggimento "Friuli Venezia Giulia"



  • compiti militari: concorre alla difesa integrata del territorio nazionale. Il concorso è definito, in accordo con il comandante generale dell'Arma, dai capi di stato maggiore di forza armata, responsabili dell'approntamento e dell'impiego dei rispettivi dispositivi di difesa;[22] partecipa alle operazioni militari in Italia e all'estero sulla base della pianificazione d'impiego delle forze armate stabilita dal capo di stato maggiore della difesa; di polizia militare, funzioni svolte in esclusiva per l'Esercito, la Marina e l'Aeronautica; operazioni di polizia militare all'estero, sulla base di accordi e mandati internazionali, concorso alla ricostituzione dei corpi di polizia locali nelle aree di presenza delle forze armate in missioni di supporto alla pace; sicurezza militare: esercizio esclusivo delle funzioni di organo di sicurezza per l'Esercito, per la Marina Militare e per l'Aeronautica Militare, nonché, ai sensi del codice penale militare di guerra e di pace; polizia giudiziaria militare: esercizio esclusivo di polizia militare alle dipendenze degli organi della giustizia militare; sicurezza delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane ivi compresa quella degli uffici degli addetti militari all'estero; assistenza ai comandi e alle unità militari impegnati in attività istituzionali nel territorio nazionale, concorso al servizio di mobilitazione; abilitazioni di sicurezza: "L'Arma dei Carabinieri fornisce all'autorità individuata dal Presidente del Consiglio dei ministri nell'esercizio delle funzioni di cui all'articolo 1 della legge 24 ottobre 1977, n. 801, elementi informativi necessari per il rilascio delle abilitazioni di sicurezza agli appartenenti alle Forze armate, al personale civile dell'amministrazione della difesa, nonché alle persone fisiche e giuridiche per lo svolgimento di attività produttive attinenti alla sicurezza militare dello stato".[23]

  • compiti di polizia (artt. 159 e 161 del D. Lgs. n. 66/2010): esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria e di sicurezza pubblica; mantenimento dell'ordine pubblico e della sicurezza; quale struttura operativa nazionale di protezione civile, assicurazione della continuità del servizio di istituto nelle aree colpite dalle pubbliche calamità, concorrendo a prestare soccorso alle popolazioni interessate agli eventi calamitosi.

  • compiti speciali: servizi presso gli uffici giudiziari; servizi presso la Presidenza della Repubblica; assolvimento delle scorte d'onore.

  • compiti internazionali: peacekeeping: l'Arma è la forza di polizia italiana per la Forza di gendarmeria europea, e partecipa alle missioni internazionali con l'unità specializzata multinazionale.


Contribuisce inoltre ai servizi di polizia stradale sulla viabilità ordinaria oltre che nel servizio di frontiera lungo i confini terrestri.



Missioni all'estero dell'Arma |


Missioni più significative nelle quali l'Arma ha impiegato le sue truppe:[24]





  • Crimea, 1855


  • Corno d'Africa, 1865

  • Isola di Creta, 1897

  • Cina, Tiestin, 1900

  • Macedonia, 1904

  • Costantinopoli, 1911

  • Cile, 1911

  • Libia, 1911

  • Grecia, 1912

  • Isole Egee, 1912

  • Albania, 1913

  • San Marino, 1921

  • Libia, 1922

  • Saar, 1934

  • Somalia, 1923

  • Etiopia, 1935

  • Spagna, 1937

  • Albania, 1939

  • Russia, 1941

  • Corsica, 1943

  • Libano, 1982

  • Nambia, 1990

  • Golfo Persico, 1990

  • Kurdistan, 1991

  • Albania, 1991

  • Salvador, 1991

  • Cambogia, 1991

  • Somalia, 1992

  • Mozambico, 1993

  • Palestina, 1994

  • Guatemala, 1995

  • Timot Est, 1999

  • Etiopia, 2000

  • Eritrea, 2000

  • Bosnia-Ercegovina, 1995

  • Albania, 1997

  • Kosovo, 1999

  • Iraq, 2003

  • Cipro, 2005

  • Palestina, 2005

  • Afghanistan, 2007

  • Ciad, 2008

  • Etiopia, 2008

  • Haiti, 2010

  • Uganda, 2010




Personale |



Reclutamento |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Carabiniere ausiliario, Centro nazionale di selezione e reclutamento e Scuola allievi carabinieri.

Prima del 2005 il reclutamento del personale per il ruolo di base (appuntati e carabinieri) avveniva tramite concorso pubblico aperto sia al personale civile sia ai militari del Corpo. Era anche possibile l'arruolamento previo superamento di concorso per allievo carabiniere ausiliario, quest'ultimo riservato ai cittadini di sesso maschile chiamati al servizio militare di leva in Italia.[25]


Dopo l'emanazione della legge 23 agosto 2004, n. 226 (legge Martino), che ha sospeso l'operatività del servizio militare di leva in Italia a partire dal 2005 il reclutamento avviene con concorso pubblico riservato ai soggetti già appartenenti ai ranghi delle forze armate italiane, o che abbiano comunque prestato un periodo di ferma presso le forze armate italiane, anche se in alcuni casi è previsto l'arruolamento diretto di civili. Per i nati entro il 1985 (incluso), è inoltre necessario essere in regola con gli obblighi di leva (il che presuppone aver svolto il servizio militare obbligatorio). Il Decreto del Ministero della difesa 22 aprile 1999 n. 188[26] prevede dei limiti di età particolari per l'arruolamento nell'Arma dei Carabinieri.[27] La disciplina è oggi contenuta nel D. Lgs. 15 marzo 2010, n. 66 ("Codice dell'ordinamento militare"), che prevede anche delle riserve di posti nei casi tassativamente indicati dalla legge.[28]


In applicazione della legge 20 ottobre 1999 n. 380, dall'anno 2000 possono esser arruolate arruolate anche le donne, senza alcuna distinzione per gradi e ruoli. L'unica distinzione che viene fatta è nella valutazione delle prove di efficienza fisica, con tabelle meno rigide e punteggi meno esigenti rispetto a quelli maschili.[29]


Le prove concorsuali oggi sono tenute nel Centro nazionale selezione e reclutamento sito nella caserma "Salvo D'Acquisto", a Roma,[30] i vincitori vengono inviati presso le scuole allievi carabinieri, per ricevere l'addestramento iniziale. Per quanto riguarda gli ispettori e gli ufficiali il reclutamento avviene attraverso concorsi pubblici aperti sia ai civili sia ai militari, oppure attraverso concorsi interni aperti esclusivamente ai militari in possesso di determinati requisiti.[31]



Limitazioni al matrimonio |


Fin dalla sua fondazione ai sottufficiali e carabinieri erano imposte delle limitazioni relative alla possibilità di contrarre matrimonio; ad esempio nell'immediato secondo dopoguerra il decreto legislativo luogotenenziale 29 marzo 1946, n. 155 limitava i sottufficiali a contrarre matrimonio solo dopo aver ultimato 9 anni di servizio ed aver compiuto il ventottesimo anno di età. Per appuntati e carabinieri vi erano limitazioni più strette e la condizione comune era quella di aver ultimato la terza rafferma triennale. La legge 6 aprile 1956, n. 185 prevedeva per i marescialli la possibilità di contrarre matrimonio senza limite di età; per brigadieri, vice brigadieri, appuntati e carabinieri, al compimento dei trent'anni di età. La legge 1º febbraio 1989, n. 53 disponeva che i carabinieri ed i brigadieri potessero contrarre matrimonio dopo aver compiuto quattro anni di servizio, avendo compiuto il venticinquesimo anno di età.[32] Le citate disposizioni sono state poi abolite nel marzo 2010 con l'emanazione del codice dell'ordinamento militare.



Ruoli e gradi |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Gradi e qualifiche dell'Arma dei Carabinieri e Distintivi di grado italiani.

I ruoli sono 4 mentre i gradi sono 21:



  • ruolo Ufficiali : con i gradi di sottotenente, tenente, capitano (ufficiali inferiori); maggiore, tenente colonnello, colonnello (ufficiali superiori); generale di brigata, generale di divisione, generale di corpo d'armata (ufficiali generali). Ai gradi può essere aggiunta una stella bordata di rosso durante la reggenza di un incarico superiore a quello previsto per il militare reggente.

  • ruolo Ispettori[33]: con i gradi di maresciallo, maresciallo ordinario, maresciallo capo, maresciallo maggiore, luogotenente. Al luogotenente può essere attribuita, per anzianità di grado, la qualifica di carica speciale.

  • ruolo Sovrintendenti[33] : con i gradi di vicebrigadiere, brigadiere, brigadiere capo. Al brigadiere capo può essere attribuita, per anzianità di grado, la qualifica speciale.

  • ruolo Appuntati e carabinieri[34]: con i gradi di carabiniere, carabiniere scelto, appuntato, appuntato scelto. All'appuntato scelto può essere attribuita, per anzianità di grado, la qualifica speciale.






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Lo stesso argomento in dettaglio: Gradi e qualifiche dell'Arma dei Carabinieri § Dotazione organica massima dei ruoli.

Nel 2011 l'Arma contava una forza organica di 114.778 unità così ripartite:[35] 3.797 ufficiali; 29.531 ispettori; 20 000 sovrintendenti; 61.450 appuntati e carabinieri. A dette unità sono da aggiungere 2.896 unità in forza extra-organica ripartiti nei vari ruoli[36] e 1.042 allievi[37] per un totale di 118.716 carabinieri. Nel 2012 è stato possibile arruolare e sostituire solo il 20% del personale cessato dal servizio per pensionamento. Nel 2013 il comandante generale dell'Arma, Generale Leonardo Gallitelli, ha affermato che, a fronte di circa 118.000 operatori previsti, l'Arma contava soltanto 105.472 unità, con un ammanco di circa 12.000 uomini: 4.000 appuntati e carabinieri, 6.000 brigadieri, 2.000 marescialli e 200 ufficiali.[38][39][40] Nel 2015 l'Arma dei Carabinieri contava un totale di 103.659 unità. Dal 1º gennaio 2017 si aggiunge il personale transitato dal disciolto Corpo Forestale dello Stato.[1]



Uniformi |




Berretto con fregio per appuntati e carabinieri




Carabiniere in uniforme di servizio




Carabinieri in uniforme da ordine pubblico a Firenze




Carabinieri (con la sciabola) e Lancieri dell'8º Reggimento "Lancieri di Montebello" dell'Esercito Italiano (con le lance)




Carabinieri a cavallo




Berretto per Appuntati e Carabinieri in uso fino al 1987


L'uniforme ordinaria è di colore nero sia nella versione invernale sia estiva (esse si differenziano solo per la qualità del tessuto): si compone di una giacca a un petto con quattro bottoni argentati sormontati dalla fiamma indossata sopra una camicia bianca con cravatta nera. Gli ufficiali hanno alamari a foglie d'acanto composti da palma, branca e nappo sui baveri (il rimanente personale ha gli alamari tradizionali dell'Arma in metallo fissati con clip o in filo d'argento). Gli ufficiali, i luogotenenti e i marescialli maggiori non portano la banda rossa verticale sul lato dei pantaloni.


Il colore adottato dall'uniforme è variato sul nero solo verso la fine degli anni novanta. Sino a settembre 1987, il colore dell'uniforme estiva era il cachi (familiarmente noto come "coloniale") e prevedeva la cravatta, anch'essa cachi. La cravatta fu abolita nell'Uniforme Ordinaria Estiva dall'estate 1984 consentendo la camicia aperta al primo bottone. Per un breve periodo, dal 1990 sino al 1998-1999, l'uniforme estiva è stata di colore blu turchino (il modello blu e quello nero hanno convissuto per qualche tempo, nell'attesa che fosse completata l'acquisizione delle uniformi nere che costituiscono la dotazione vigente).


L'uniforme di servizio estiva si compone di una camicia di colore cordellino e pantaloni neri; anch'essa sino alla fine degli anni ottanta era di color cachi. Tra il 1990 e 1999, per le ragioni prima ricordate, i calzoni furono blu turchino.


I marescialli, con l'eccezione dei luogotenenti, e i brigadieri capo nei servizi armati indossano il Sam Browne chiamato anche cinturone con spallaccio (ove viene appesa una fondina chiusa in cuoio per la pistola), mentre il restante personale indossa la tradizionale bandoliera e porta la pistola in una specifica fondina da fianco. Gli ufficiali e gli ispettori (non in servizio armato) portano l'arma d'ordinanza sotto la falda della giacca.


Sin dalla fondazione del Corpo, i carabinieri portano sul bavero della giubba gli alamari anziché l'ordinaria mostrina di tutti gli altri militari italiani (con l'unica altra eccezione per i Granatieri di Sardegna): si tratta di una delle differenze che nel tempo questa uniforme ha sempre avuto rispetto alle altre (fra le prime, il colore celeste del colletto e dei paramani, la fodera rossa della giubba, i bottoni in argento bombati).


Il copricapo (il berretto) è rigido con fregio dell'Arma (metallico per appuntati, carabinieri e allievi, ricamato in tessuto argentato per i brigadieri, dorato per gli ispettori e gli ufficiali mentre per i generali il fregio è l'aquila dello stato maggiore con monogramma R.I. al centro, argento per i generali di brigata e di divisione, oro per i generali di corpo d'armata). Gli ufficiali comandanti di reparto portano il fregio ricamato in oro bordato di rosso. Ogni berretto è nero e riporta un soggolo fermato da due bottoni bombati, il soggolo è nero per carabinieri, appuntati, brigadieri e allievi; per i brigadieri capo il soggolo è anch'esso nero ma con l'aggiunta di un galloncino argento screziato di nero. Il soggolo diventa argentato screziato di nero al centro dal grado di maresciallo a quello di maresciallo capo con il numero di galloncini che aumenta con l'aumentare del grado. Per i marescialli maggiori il soggolo è argento bordato di rosso con tre galloncini argento screziati di nero; per il grado apicale dei sottufficiali, ovvero il luogotenente, il soggolo è argento bordato di rosso con quattro galloncini anch'essi argento bordati di rosso. Per gli ufficiali inferiori il soggolo e i galloncini sono interamente in argento senza screziature, per gli ufficiali superiori il soggolo diventa in doppio cordoncino intrecciato sempre argentato con galloncini argentati. Per gli ufficiali generali infine il soggolo diventa una treccia argentata con galloncini argentati. Per i generali con incarichi speciali (vice-comandante e comandante generale dell'Arma, che portano stellette bordate in rosso sulla spalline) i galloncini sono argentati bordati in rosso.


Il fregio dei carabinieri è una granata sormontata da una fiamma con tredici punte,[41] piegata dal vento con monogramma R.I., anch'essa un segno di vicinanza con i granatieri (che hanno uguale granata ma con la fiamma ritta).


La grande uniforme speciale (GUS) è costituita dal tradizionale copricapo dell'Arma dei Carabinieri, una marsina (con code) con spalline metalliche con frange, cordelline ed eventuali decorazioni, sciarpa blu e sciabola per gli ufficiali, solo sciabola (o fucile da assalto AR 70/90) per il rimanente personale, bandoliera con giberna, pantaloni con bande; pantalone corto con doppia banda e stivali per i reparti ippomontati, camicia bianca con colletto diritto inamidato, guanti in filo bianco, stivaletti neri (con fascette metalliche di sperone per i soli ufficiali) e, se necessario, mantello di panno nero.


Il copricapo della grande uniforme speciale, detto "lucerna", si distingue per il notissimo pennacchio rosso e blu (gli ufficiali indossano invece la feluca detto anche "cento piume" rosso-blu). I militari appartenenti alla Banda musicale dell'Arma dei Carabinieri e alle fanfare dei battaglioni indossano, invece, un pennacchio bianco e rosso.


L'uniforme operativa (o da ordine pubblico) è di colore blu: si compone di basco, giubba e pantaloni, fazzoletto da collo blu con profilatura rossa, guanti in pelle nera, stivaletti anfibi neri operativi. Per i seguenti reparti operativi è previsto un completo mimetico:



  • Cacciatori di Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna, riconoscibili dal basco rosso (versione vecchia, tipo boschivo, anche detta woodland)

  • 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania" riconoscibili dal basco amaranto identico a quello indossato dai militari della Folgore (versione policroma vegetata)




Maresciallo ordinario donna in uniforme ordinaria di servizio


Le uniformi femminili si distinguono da quelle maschili per le abbottonature, la foggia delle giacche, la gonna (utilizzata raramente e per lo più nei c.d. servizi di carattere interno) e per il berretto di particolare foggia.



Dotazione |



Armamento |


L'armamento in dotazione solitamente viene suddiviso in armamento ordinario (in dotazione a tutto il personale) e armamento speciale (in dotazione solo ad alcuni reparti ed in determinate circostanze).


L'armamento ordinario è composto da:[42]



  • Pistola Beretta 92, SB e FS

  • Pistola Beretta Px4 Storm[43]

  • Pistola Beretta Cougar 8000 (in dotazione solo agli Ufficiali)

  • Pistola mitragliatrice Beretta PM/12-S2

  • Fucile d'assalto Beretta 70/90 (nelle versioni AR e SCP per il 1º Reggimento Carabinieri Paracadutisti Tuscania, per il 7º Reggimento " Trentino-Alto Adige" ed il 13º Reggimento "Friuli Venezia Giulia)

  • Fucile d'assalto Beretta ARX 160 (versione A3 e solo per alcuni reparti)

  • Mitragliatrice leggera FN Minimi


L'armamento speciale comprende:[42]



  • pistola Glock 17 (in dotazione al GIS)

  • pugnale "Suppressor GIS" (in dotazione al GIS)

  • fucile M4

  • pistola mitragliatrice Heckler & Koch MP5

  • fucile a canna liscia Franchi Spas 15 MIL

  • carabina per tiratore scelto Mauser sp 66

  • fucile per tiratore scelto Accuracy International AWP

  • mitragliatrice d'assalto di squadra Beretta MG 42/59[44][45] (solo per il Servizio navale e per il 1º Reggimento Carabinieri Paracadutisti Tuscania, per il 7º Reggimento " Trentino-Alto Adige" ed il 13º Reggimento "Friuli Venezia Giulia).



Automezzi |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Servizio aereo carabinieri.




Alfa Romeo 159





Land Rover Discovery III





VM 90P




Battello in servizio a Venezia





BMW R1100-RTP




Iveco RG-12




Elicottero AB-412




  • NORM (Autoradio):


    • Toyota Carina (dismessa, un esemplare custodito al Museo Storico)


    • Alfa Romeo Giulia (dismessa, è stata una delle "auto-simbolo" non solo dell'Arma, ma di tutte le forze di polizia italiane)


    • Alfa Romeo Alfetta (dismessa, è stata una delle "auto-simbolo" dell'Arma)


    • Alfa Romeo 90 (dismessa)


    • Alfa Romeo 75 (dismessa)


    • Alfa Romeo 155 (dismessa)


    • Alfa Romeo 156 (dismessa)


    • Fiat Stilo (dismessa)

    • Alfa Romeo 159

    • Fiat Bravo


    • Seat Leon (terza serie)

    • Alfa Romeo Giulietta

    • Alfa Romeo Giulia



  • Automobili di servizio:

    • Bertone Freeclimber


    • Subaru Forester (nuovo modello)


    • Fiat Brava 1600 (dismesse)


    • Fiat Panda 4×4 (dismesse)

    • Land Rover Freelander

    • Land Rover Defender 90


    • Land Rover Discovery II e III


    • Fiat Punto 60 1ª serie (dismesse)


    • Fiat Punto ELX 2ª serie (dismesse)


    • Fiat Tempra (dismesse)


    • Fiat Grande Punto (in dismissione)


    • Lancia K (solo al Comando carabinieri Banca d'Italia)


    • Piaggio Porter (in dismissione)


    • Lotus Evora (2 esemplari donati dalla Lotus Cars con allestimenti speciali)


    • Alfa Romeo Giulia quadrifoglio (2 esemplari donati dall'Alfa Romeo per l'espletamento di servizi speciali)

    • Jeep Renegade


    • Fiat Panda (anno 2012, varie motorizzazioni, anche 4x4)

    • Renault Clio IV

    • Fiat Tipo

    • Peugeot 308 gti



  • Furgoni:


    • OM 55 (prossimo alla dismissione)

    • Iveco Daily


    • Fiat Ducato e Fiat Ducato blindato


    • Iveco C-17 e C-18



  • Motociclette


    • Moto Guzzi California (solo Reggimento corazzieri)

    • Aprilia Caponord 1200

    • Ducati Multistrada 1200

    • BMW R1200RT

    • BMW F650 GS


    • BMW R850 RT(-P)[46]



  • Elicotteri[47]


    • Agusta-Bell AB 206 B1 (radiati)

    • Agusta-Bell AB 412


    • Agusta A109 (versioni A e A2)


    • AgustaWestland AW109 (versioni POWER e NEXUS)



  • Aerei[48]
    • Piaggio P180 Avanti


  • Veicoli da combattimento:

    • Land Rover Defender 110


    • Iveco LMV (in uso al 1º Reggimento Paracadutisti "Tuscania")

    • VM90 Torpedo

    • VM90 Protetto

    • Puma 6×6


    • Autoblindo 6614 (dismesso)


    • Autoblindo 6616G (dismesso)

    • M113

    • Land Systems OMC / IVECO RG-12



  • Veicoli speciali

    • Global Electric Motorcars


    • Ford F-Series (in dotazione al Gruppo di Intervento Speciale con rampa idraulica MARS)


    • Toyota Land Cruiser (in dotazione al Gruppo di Intervento Speciale con rampa idraulica MARS)


    • Motoslitta Polaris



  • Unità navali[49]


    • Motovedette di vario genere


    • Battello pneumatico Stinger[50]








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Lo stesso argomento in dettaglio: Servizio navale dell'Arma dei carabinieri.

Con l'accorpamento del Corpo Forestale dello Stato all'Arma dei Carabinieri, avvenuto il 1º gennaio 2017, il parco auto ha visto aggiungersi anche gli automezzi del disciolto corpo, che in ottica di spending review hanno mantenuto la stessa tradizionale colorazione verde, pur modificando la dicitura "Corpo Forestale dello Stato" in "Carabinieri". Gli automezzi di nuova immatricolazione avranno invece regolarmente la livrea dei Carabinieri.[51]



Targhe automobilistiche |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Targhe automobilistiche italiane § Targhe militari.

Fino al 2000 le targhe utilizzate erano le stesse utilizzate dall'Esercito Italiano, poiché l'Arma era parte integrante dell'Esercito quindi era EI AA 000. Nel 2000 l'Arma ottenne una targa propria a seguito dell'elevazione al rango di forza armata simile a quella utilizzata in precedenza senza "EI" sostituita da "CC" ("Carabinieri")[52] CC AA 000.


Gli automezzi acquisiti dall'accorpamento di buona parte del disciolto Corpo Forestale dello Stato verranno reimmatricolati con la classica targa con la sigla CC dell'Arma.



Comandanti generali |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Cronotassi dei comandanti e vice comandanti generali dell'Arma dei Carabinieri.


Provenienti dai ruoli dall'Esercito Italiano |




  1. Giorgio Des Geneys,
    Luog. Gen.: Per pochi giorni il primo comandante provvisorio dell'arma;


  2. Giuseppe Thaon di Revel di Sant'Andrea,
    Gen. d'A.: 3 agosto 1814 - 23 dicembre 1814;


  3. Giorgio Des Geneys,
    Luog. Gen.: 24 dicembre 1814 - 13 gennaio 1815;


  4. Carlo Lodi di Capriglio,
    Col.: 14 gennaio 1815 - 15 ottobre 1816;


  5. Giovanni Battista D'Oncieu de La Bàtie,
    Col.: 1º novembre 1816 - 19 marzo 1819;


  6. Alessandro Di Saluzzo di Menusiglio,
    Col.: 23 marzo 1819 - 27 novembre 1820;


  7. Giovanni Maria Cavasanti,
    Col.: 2 dicembre 1820 - 31 ottobre 1822;


  8. Giovanni Battista D'Oncieu de La Bàtie,
    Magg. Gen.: 1º novembre 1822 - 11 dicembre 1830;


  9. Giovanni Maria Cavasanti,
    Magg. Gen.: 12 dicembre 1830 - 11 gennaio 1831;


  10. Luigi Maria Richieri di Montichieri,
    Col. e Magg. Gen.: 12 gennaio 1831 - 2 luglio 1835;


  11. Michele Taffini D'Acceglio,
    Magg. Gen.: 16 luglio 1835 - 11 dicembre 1847;


  12. Fabrizio Lazari,
    Magg. Gen.: 1º gennaio 1848 - 13 ottobre 1848;


  13. Federico Costanzo Lovera di Maria,
    Magg. Gen.: 14 ottobre 1848 - 1º luglio 1867;


  14. Antonio Massidda,
    Luog. Gen.: 11 agosto 1867 - 16 luglio 1869;


  15. Luigi Incisa Beccaria di S. Stefano,
    Luog. Gen.: 17 luglio 1869 - 17 maggio 1877;


  16. Ignazio De Genova di Pattinengo,
    Luog. Gen.: 18 maggio 1877 - 3 novembre 1877;


  17. Leonardo Roissard de Bellet,
    Magg. Gen. e Ten. Gen.: 5 ottobre 1878 - 16 aprile 1891;


  18. Luigi Taffini D'Acceglio,
    Ten. Gen.: 17 aprile 1891 - 15 settembre 1896;


  19. Francesco Carenzi,
    Ten. Gen.: 16 settembre 1896 - 22 giugno 1897;


  20. Bruto Bruti,
    Ten. Gen.: 16 luglio 1897 - 15 febbraio 1900;


  21. Felice Sismondo,
    Ten. Gen.: 16 febbraio 1900 - 15 aprile 1904;


  22. Federigo Pizzuti,
    Ten. Gen.: 16 aprile 1904 - 24 luglio 1905;


  23. Giuseppe Bellati,
    Ten. Gen.: 5 agosto 1905 - 15 febbraio 1908;


  24. Paolo Spingardi,
    Ten. Gen.: 16 febbraio 1908 - 30 aprile 1909;


  25. Giuseppe Del Rosso,
    Ten. Gen.: 1º agosto 1909 - 13 settembre 1914;


  26. Gaetano Zoppi,
    Ten. Gen.: 14 settembre 1914 - 3 gennaio 1918;


  27. Luigi Cauvin,
    Ten. Gen.: 4 gennaio 1918 - 24 agosto 1919;


  28. Carlo Petitti di Roreto,
    Ten. Gen.: 25 agosto 1919 - 29 ottobre 1921;


  29. Giacomo Ponzio,
    Gen. C.A.: 23 novembre 1921 - 4 gennaio 1925;




  1. Enrico Asinari di San Marzano,
    Gen. C.A.: 5 gennaio 1925 - 27 novembre 1935;


  2. Riccardo Moizo,
    Gen. C.A.: 30 novembre 1935 - 24 agosto 1940;


  3. Remo Gambelli,
    Gen. C.A.: 27 agosto 1940 - 22 febbraio 1943;


  4. Azolino Hazon,
    Gen. C.A.: 23 febbraio 1943 - 19 luglio 1943;


  5. Angelo Cerica,
    Gen. C.A.: 23 luglio 1943 - 11 settembre 1943;


  6. Giuseppe Pièche,
    Gen. D.: 19 novembre 1943 - 20 luglio 1944;


  7. Taddeo Orlando,
    Gen. C.A.: 21 luglio 1944 - 6 marzo 1945;


  8. Brunetto Brunetti,
    Gen. D.: 7 marzo 1945 - 5 aprile 1947;


  9. Fedele De Giorgis,
    Gen. C.A.: 16 maggio 1947 - 24 maggio 1950;


  10. Alberto Mannerini,
    Gen. C.A.: 25 maggio 1950 - 4 maggio 1954;


  11. Luigi Morosini,
    Gen. C.A.: 5 maggio 1954 - 14 ottobre 1958;


  12. Luigi Lombardi,
    Gen. C.A.: 15 ottobre 1958 - 28 febbraio 1961;


  13. Renato De Francesco,
    Gen. C.A.: 1º marzo 1961 - 14 ottobre 1962;


  14. Giovanni De Lorenzo,
    Gen. C.A.: 15 ottobre 1962 - 31 gennaio 1966;


  15. Carlo Ciglieri,
    Gen. C.A.: 1º febbraio 1966 - 25 febbraio 1968;


  16. Luigi Fiorlenza,
    Gen. C.A.: 26 febbraio 1968 - 2 gennaio 1971;


  17. Corrado San Giorgio,
    Gen. C.A.: 3 gennaio 1971 - 7 febbraio 1973;


  18. Enrico Mino,
    Gen. C.A.: 8 febbraio 1973 - 31 ottobre 1977;


  19. Pietro Corsini,
    Gen. C.A.: 5 novembre 1977 - 31 gennaio 1980;


  20. Umberto Cappuzzo,
    Gen. C.A.: 1º febbraio 1980 - 13 settembre 1981;


  21. Lorenzo Valditara,
    Gen. C.A.: 14 settembre 1981 - 19 gennaio 1984;


  22. Riccardo Bisogniero,
    Gen. C.A.: 20 gennaio 1984 - 7 gennaio 1986;


  23. Roberto Jucci,
    Gen. C.A.: 8 gennaio 1986 - 20 aprile 1989;


  24. Antonio Viesti,
    Gen. C.A.: 21 aprile 1989 - 8 marzo 1993;


  25. Luigi Federici,
    Gen. C.A.: 9 marzo 1993 - 20 febbraio 1997;


  26. Sergio Siracusa,
    Gen. C.A.: 21 febbraio 1997 - 17 aprile 2002


  27. Guido Bellini,
    Gen. C.A. (18 aprile 2002 - 5 maggio 2004)



Provenienti dai ruoli dall'Arma dei Carabinieri |




  1. Luciano Gottardo, Gen. C.A. (6 maggio 2004 - 5 luglio 2006)


  2. Gianfrancesco Siazzu, Gen. C.A. (6 luglio 2006 - 22 luglio 2009)


  3. Leonardo Gallitelli, Gen. C.A. (23 luglio 2009 - 15 gennaio 2015)


  4. Tullio Del Sette, Gen. C.A. (16 gennaio 2015 - 14 gennaio 2018)[53]


  5. Giovanni Nistri, Gen. C.A. (15 gennaio 2018 - in carica)



Simboli |


L'Arma è rappresentata da:



  • una araldica;

  • una Bandiera di guerra;

  • una marcia d'ordinanza;

  • una patrona (la Virgo Fidelis).



Araldica |


Quella attualmente in uso venne concessa, e in parte modificata, il 21 maggio 2002 con l'elevazione dei carabinieri a rango di forza armata.


È uno scudo italiano di forma mistilinea rosso inquartato da una croce diminuita d'argento con al capo sfondo azzurro. Il rosso a significare l'ardire e il coraggio e il sacrificio; l'azzurro simboleggia il valore, la fedeltà e la patria, nonché il colore simbolo di Casa Savoia. Nel I e IV quadrante inquartato una mano destra recisa d'argento impugnante un serpente verde, con la testa e la coda rivolta a destra, allumato e linguato di nero. Il serpente simboleggia la cautela e il buon governo. Nel II e III quadrante inquartato invece una granata d'oro infiammata. La granata è anche l'unico simbolo presente sulle divise (sul cappello e sul braccio) ed è da sempre simbolo di ordini militari moderni; infatti, venne applicata per la prima volta come simbolo dai nobili Brugioni che avevano, ottenendo per questo il titolo, comandato l'artiglieria nella vittoria di Alfonso I d'Este contro le truppe papali. Al capo è presente un leone illeopardito, passante, d'oro, allumato, linguato di rosso, armato d'oro e sostenuto dalla linea di partizione. Il leone indica la determinazione del buon governo. Sullo sfondo del leone il tronco di rovere d'argento con i rami doppiamente decussati con otto ghiande color oro. Il rovere significa glorie militari, decorazioni conseguite, antichità, costante rinverdimento, merito riconosciuto e animo forte e spirito guerriero. Sotto lo scudo su lista svolazzante color azzurro scuro il motto, creato dal capitano Cenisio Fusi, a caratteri maiuscolo in lettere lapidarie romane colore oro spento: "nei secoli fedele". L'intero scudo è timbrato da una corona color oro. La corona è turrita merlata alla guelfa, murata di nero, formata da cerchio rosso interno, con due cordoni di muro sostenenti otto torri di cui cinque visibili.[54]



Bandiera di Guerra |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Decorazioni alla bandiera dell'Arma dei Carabinieri.

Nell'ufficio del generale comandante della "legione allievi carabinieri" è custodita la Bandiera di guerra dell'Arma, e sono esposti tutti i brevetti delle onorificenze e decorazioni concesse al suo più importante vessillo.


La Bandiera di guerra dell'Arma dei Carabinieri fu consegnata, nel corso di una storica cerimonia alla presenza delle più alte cariche dello Stato, il 14 marzo del 1894, dal Re Umberto I all'allora comandante della legione, colonnello Eugenio Romando Scotti. E da allora il vessillo continua a essere custodito nell'ufficio del comandante della legione.[55]



Marcia militare |






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Lo stesso argomento in dettaglio: La Fedelissima.

La marcia di ordinanza dell'Arma dei Carabinieri è intitolata La fedelissima e fu composta nel 1929 dal direttore della Banda dell'Arma, il maestro Luigi Cirenei.[56] L'esecuzione avviene generalmente in occasione della Festa dell'Arma dei Carabinieri, del concerto in onore del santo patrono (la Virgo Fidelis, il 21 novembre), della parata militare del 2 giugno (Festa della Repubblica), e dei giuramenti. L'esecuzione avviene anche quando ufficiali generali dell'Arma passano in rassegna reparti schierati. Così come tutte le marce d'ordinanza (e l'inno nazionale) anche La Fedelissima è spesso il brano conclusivo dei concerti della Banda musicale del Corpo. Prima della sua adozione il Corpo veniva rappresentato da un'altra marcia d'ordinanza scritta dal maestro Luigi Cajoli che fu il direttore della disciolta Banda della Legione allievi carabinieri.



Motto |


Il motto dell'Arma dei Carabinieri è Nei secoli fedele.[57] Venne creato nel 1914, per il primo centenario dell'Arma, e concesso come motto araldico ai carabinieri da Vittorio Emanuele III il 10 novembre 1933, in applicazione della legge 24 marzo 1932, n. 293, che riguarda i motti araldici per l'Esercito Italiano. Contrariamente a quanto si crede, non fu Gabriele d'Annunzio a coniarlo, ma il capitano Cenisio Fusi.[58] Il motto andò a sostituire il precedente, Usi obbedir tacendo e tacendo morir (versi tratti dal poema La Rassegna di Novara di Costantino Nigra), sebbene si dovette attendere ben oltre dopo la seconda guerra mondiale perché il nuovo riscuotesse sufficiente diffusione.[59]



Museo Storico |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Museo storico dell'Arma dei carabinieri.



Museo Storico dell'Arma a Roma


Il Museo storico dell'Arma dei Carabinieri è situato in piazza del Risorgimento 46 a Roma, nel quartiere Prati, a pochi passi dal Vaticano.


Istituito il 3 dicembre 1925, con Regio Decreto n. 2495, quale «[…] depositario privilegiato dei cimeli, documenti e ricordi che testimoniano l'azione svolta dall'Arma in pace e in guerra [..]»[60], il Museo venne inaugurato ufficialmente il 6 giugno 1937 nella palazzina di piazza del Risorgimento che fino ad allora aveva ospitato la Scuola allievi ufficiali dei Carabinieri[61]. La visita al Museo si sviluppa attraverso un percorso in ordine cronologico e tematico che, iniziando dalla fondazione nel 1814 dell'antico Corpo dei Carabinieri Reali, e protraendosi sino alla guerra di Resistenza e di Liberazione, abbraccia nella storia d’Italia due secoli di vita.


Il Museo storico dell'Arma dei Carabinieri è aperto tutti i giorni della settimana dalle ore 09:00 alle ore 13:00, ad esclusione del lunedì e delle seguenti festività: 1º gennaio, 6 gennaio, Pasqua e Lunedì dell'Angelo, 1º maggio, 29 giugno (SS. Pietro e Paolo), 15 agosto, 1º novembre, 8 dicembre, 25 e 26 dicembre[62]. L'ingresso è gratuito



Annuale di fondazione |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Giornata nazionale dell'Arma dei Carabinieri.

La data del 5 giugno è stata assunta come festa dell'Arma dei Carabinieri, in celebrazione del 5 giugno 1920, data in cui la Bandiera dell'Arma fu insignita della prima Medaglia d'oro al Valor Militare per la partecipazione dei Carabinieri alla prima guerra mondiale. La motivazione che ha accompagnato la medaglia è la seguente: "Rinnovellò le sue più fiere tradizioni con innumerevoli prove di tenace attaccamento al dovere e di fulgido eroismo, dando validissimo contributo alla radiosa vittoria delle armi d'Italia". La festa viene celebrata a Roma con il carosello storico, rievocazione delle battaglie più importanti a cui l'Arma ha partecipato.[63]



Virgo Fidelis Patrona |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Virgo Fidelis.

La patrona dell'Arma dei Carabinieri è la Virgo Fidelis, appellativo cattolico di Maria, madre di Gesù, scelta come patrona dell'Arma dei Carabinieri l'11 novembre 1949, data della promulgazione di un apposito Breve apostolico da parte di papa Pio XII.[64] La ricorrenza della Patrona è stata fissata dallo stesso papa Pio XII per il 21 novembre, giorno in cui cade la Presentazione della Beata Vergine Maria e la ricorrenza della battaglia di Culqualber. Dall'ottobre del 2015 vi è dedicato un Santuario diocesano nella Chiesa di San Giovanni Battista a Incisa Scapaccino (Asti), nella frazione storica di Borgo Villa, il primo in Italia dedicato alla patrona dei carabinieri, destinato a diventare meta di pellegrinaggio per tutti i devoti e i militari della penisola[65].


Preghiera alla Virgo Fidelis, o "preghiera del carabiniere", viene recitata nelle cerimonie militari solenni che riguardano l'Arma o i suoi appartenenti. Fu scritta dallo stesso arcivescovo, Carlo Alberto Ferrero di Cavallerleone, che nel 1949, come ordinario militare, sollecitò la scelta della Virgo Fidelis come patrona.[66]


Testo: "Dolcissima e gloriosissima Madre di Dio e nostra, noi Carabinieri d'Italia, a Te eleviamo reverente il pensiero, fiduciosa la preghiera e fervido il cuore! Tu che le nostre Legioni invocano confortatrice e protettrice con il titolo di "Virgo Fidelis". Tu accogli ogni nostro proposito di bene e fanne vigore e luce per la Patria nostra. Tu accompagna la nostra vigilanza, Tu consiglia il nostro dire, Tu anima la nostra azione, Tu sostenta il nostro sacrificio, Tu infiamma la devozione nostra! E da un capo all'altro d'Italia suscita in ognuno di noi l'entusiasmo di testimoniare, con la fedeltà fino alla morte l'amore a Dio e ai fratelli italiani. E così sia!"


Inno alla Virgo Fidelis, fu composto dal professor Mario Scotti per quanto attiene al testo mentre la musica e lo spartito sono del maestro Domenico Fantini.[67]


Testo: "In una luce fulgida di fiamma, com'ali bianche nell'azzurro ciel, al tuo trono corrusco, o dolce Mamma, sale il palpito del figlio tuo fedel, che in silenzio preparò il suo cuore ed in silenzio veglia l'avvenir su lui rivolgi gli occhi tuoi d'amore rendi nobile e lieve il suo soffrir. (ritornello): Tu sei Regina dell'eterna corte perché salisti il monte del dolor: il cuore mio non fermerà la morte perché ha giurato fede al tricolor. (2^ strofa): Se di baleni il simbolo d'argento sulla mia fronte ai raggi guizzerà, e la Bandiera a raffiche di vento nel tripudio di luci ondeggerà, allor più ardente delle tue legioni un grido solo a Te si leverà, o nostra stella, che nel ciel risuoni giuramento d'amore e fedeltà. (Ritornello)



Onorificenze |


Medaglie concesse alla Bandiera e individuali ai militari dell'Arma dei Carabinieri dal 1814 al 2018[68]



Alla Bandiera di guerra dell'Arma dei Carabinieri |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Decorazioni alla bandiera dell'Arma dei carabinieri.

Cavaliere BAR.svg6 Croci di Cavaliere dell'Ordine militare d'Italia (di cui 1 già dell'Ordine militare di Savoia)


Valor militare gold medal BAR.svg3 Medaglie d'oro al valor militare


Valor militare silver medal BAR.svg5 Medaglie d'argento al valor militare


Valor militare bronze medal BAR.svg4 Medaglie di bronzo al valor militare


MeritoMilitare+.png2 Croci di guerra al valor militare


Valor dell'esercito gold medal BAR.svg3 Medaglie d'oro al valore dell'Esercito


Valor civile gold medal BAR.svg10 Medaglie d'oro al valor civile


Valor civile silver medal BAR.svg1 Medaglia d'argento al valor civile


Merito civile gold medal BAR.svg5 Medaglie d'oro al merito civile


ProtezioneEcc1.png1 Attestato con medaglia di bronzo dorata di eccellenza di I classe di pubblica benemerenza del Dipartimento della Protezione civile


SanitaPubblicaNO.png6 Medaglie d'oro al merito della sanità pubblica


BenemeritiCultura1.png5 Diplomi di medaglia d'oro ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte


BenemeritiAmbiente1.png2 Diplomi di benemerenza ambientale con medaglia d'oro


BenemerenzaSiculo1908.png1 Medaglia d'oro di benemerenza per il terremoto calabro-siculo (1908)



Individuali |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Medaglie d'oro al valor militare (Carabinieri) e Medaglie d'oro al valor civile (Carabinieri).

Nella storia dell'Arma dei Carabinieri numerosi militari sono stati insigniti di medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani per le loro azioni, tra cui: Salvo D'Acquisto, morto a 23 anni per salvare la vita a 22 persone durante un rastrellamento delle truppe tedesche nel corso della seconda guerra mondiale e decorato con medaglia d'oro al valor militare; Giovanni Frignani, Manfredi Talamo, Ugo De Carolis, Raffaele Aversa, Genserico Fontana, Romeo Rodriguez Pereira, Francesco Pepicelli, Candido Manca, Gerardo Sergi, Augusto Renzini, Gaetano Forte e Calcedonio Giordano, vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine e decorati con medaglia d'oro al valor militare; Alberto La Rocca, Vittorio Marandola e Fulvio Sbarretti (detti i martiri di Fiesole), uccisi dai tedeschi in cambio della vita di 10 persone e decorati con medaglia d'oro al valor militare; Carlo Alberto dalla Chiesa, vittima della strage di via Carini ad opera della mafia e decorato con medaglia d'oro al valor civile.


Croci dell'Ordine militare d'Italia


  • 16 Croci dell'Ordine militare di Savoia (tutte le classi)

  • 52 Croci dell'Ordine militare d'Italia (tutte le classi)


Medaglie d'oro


  • 121 al valor militare

  • 2 al valor dell'Esercito

  • 1 al valor di Marina

  • 27 al valore dell'Arma dei Carabinieri

  • 154 al valor civile

  • 78 al merito civile

  • 26 al merito della sanità pubblica

  • 2 ai benemeriti della scuola, della cultura e dell'arte

  • 9 ai benemeriti della cultura e dell'arte

  • 5 ai benemeriti dell'ambiente

  • 128 di vittime del terrorismo


Medaglie d'argento


  • 3168 al valor militare

  • 16 al valor dell'Esercito

  • 22 al valor di marina

  • 57 al valore dell'Arma dei Carabinieri

  • 2236 al valor civile

  • 59 al merito civile

  • 25 al merito della sanità pubblica

  • 37 ai benemeriti della cultura e dell'arte

  • 10 ai benemeriti dell'ambiente


Medaglie di bronzo


  • 5732 al valor militare

  • 14 al valor dell'Esercito

  • 42 al valor di Marina

  • 30 al valore dell'Arma dei Carabinieri

  • 3557 al valor civile

  • 199 al merito civile

  • 47 al merito della sanità pubblica

  • 132 ai benemeriti della cultura e dell'arte

  • 2 ai benemeriti dell'ambiente


Croci


  • 3616 croci di guerra e croci di guerra al valor militare

  • 21 croci d'onore alle vittime di atti di terrorismo all'estero



Sport nell'Arma |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Centro Sportivo Carabinieri.

L'Arma promuove tra i militari l'attività sportiva a ogni livello, il mantenimento dell'efficienza fisica e partecipa alle principali competizioni italiane e internazionali con i propri atleti.[69] Gli sport sono coordinati dal Centro Sportivo Carabinieri costituito dalle Sezioni sportive di:[70]



  • atletica leggera (Bologna)

  • arti marziali (Roma)

  • equitazione (Roma)

  • canoa fluviale (Carpanè)

  • cannottaggio e canoa olimpica (Sabaudia)

  • ciclismo (Roma)

  • nuoto e salvamento (Roma e Napoli)

  • motoristica (Torino)

  • cannottaggio (Napoli)

  • judo (Firenze)

  • sport invernali (Canazei, Auronzo di Cadore)

  • scherma (Roma)

  • paracadutismo sportivo (Livorno)

  • puglilato (Roma)

  • pentatlhon e triatlhon moderno (Roma)

  • tiro a segno (Roma)

  • tiro a volo (Roma)

  • triathlon (Roma)


Dal 1964 al 2018 gli atleti dell'Arma hanno raggiunto, nelle varie competizioni sportive, importanti risultati agoniostici:[71]




  • olimpiadi (oro 31, argento 28, bronzo 38)

  • mondiali (oro 123, argento 106, bronzo 138)

  • campionati europei (oro 137, argento 118, bronzo 177)


  • campionati mondiali militari (oro 207, argento 156, bronzo 200)

  • coppa del mondo (oro 78)


  • giochi del mediterraneo (oro 34, argento 33, bronzo 27)


  • universiadi (oro 22, argento 31, bronzo 32)

  • campionati italiani (oro 2434, argento 2317, bronzo 1971)



Campioni sportivi che hanno vestito e vestono i colori dell'Arma |




  • Angelo Mazzoni, Mauro Numa, Luigi Tarantino, Alessandro Puccini (scherma)


  • Patrizio Oliva (pugilato)


  • Marcello Guaducci (nuoto)


  • Roberto Ferraris (tiro)


  • Vittorio Visini, Giovanni De Benedictis (marcia)


  • Ezio Gamba, Rosalba Forciniti (judo)


  • Gianluca Tiberti, Riccardo De Luca (pentathlon)


  • Alberto Tomba, Silvio Fauner, Herbert Plank, Giorgio di Centa, Pietro Piller Cotter, Peter Fill (sci alpino e fondo)


  • Andreas Zingerle (biathlon)


  • Armin Zöggeler, Paul Hildgardner (slittino)


  • Arianna Errigo (fioretto)


  • Carlo Molfetta (teakwondo)


  • Petra Zublasing (tiro con carabina)


  • Massimo Fabbrizi (tiro a volo)


  • Valentina Truppa, Stefano Brecciaroli (equitazione)


Nel 2017, con l'incorporamento del Corpo Forestale dello Stato nell'organizzazione dell'Arma dei Carabinieri, sono transitati nel comparto sportivo della Benemerita:[72]




  • Rossella Fiamingo (scherma)


  • Chiara Cainero (tiro)


  • Luca Dotto, Sivia di Pietro (nuoto)


  • Dominik Paris (sci alpino)


  • Emanuele Gaudiano (equitazione)


  • Lisa Vittozzi (biathlon)


  • Stefano Oppo, Marcello Miani (canoa)


  • Yuri Confortola, Nicola Rodigari (short track)



I carabinieri nella cultura di massa |


Per tradizione i carabinieri costituiscono storicamente un importante modello comportamentale all'interno della cultura italiana e godono di un grande rispetto e affetto largamente diffusi tra la popolazione[73]. Ne è prova l'annuale Rapporto Italia dell'Eurispes che vede l'Arma come l'istituzione più amata dagli italiani[74].
Negli ultimi decenni, i carabinieri sono coinvolti come protagonisti di numerose barzellette, mentre un secolo fa, la prima apparizione in un romanzo dei carabinieri nel Pinocchio di Carlo Collodi aveva rappresentato uno scandalo.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}[senza fonte] (essendo la prima opera letteraria "leggera" in cui venissero rappresentati).



Cinema |



  • I due marescialli

  • I due carabinieri

  • La tenda nera

  • Angeli e demoni

  • Inferno




I carabinieri arrestano Pinocchio - Illustrazione di Carlo Chiostri



Televisione |




  • Il maresciallo Rocca, trasmesso da Rai 1 e Rai Premium


  • Carabinieri in onda su Canale 5, Rete 4 e Extra


  • R.I.S. - Delitti imperfetti trasmesso da Canale 5 e Extra


  • Don Matteo in onda su Rai 1, Rai Italia, Rai Premium, Rai World Premium, Mistery


  • Il Capitano Maria trasmesso su Rai 1


  • I racconti del maresciallo (1968), miniserie televisiva


  • I racconti del maresciallo (1984), miniserie televisiva



Stampa e pubblicazioni |


L'Arma, in buona parte tramite l'Ente editoriale per l'arma dei carabinieri, cura la redazione e la pubblicazione di riviste e libri (oltre sessanta volumi) legati all'Istituzione nei suoi vari aspetti e nel corso degli anni ha pubblicato cartoline, francobolli, schede telefoniche, monete e cofanetti musicali.[75] Pubblicazioni:




  • Il Carabiniere, periodico mensile divulgato tramite abbonamento


  • Rassegna dell'Arma dei Carabinieri, periodico bimestrale pubblicato on line sul sito istituzionale (redatto dalla Scuola ufficiali)


  • Natura, periodico mensile di natura, ambiente e territorio divulgato tramite abbonamento


  • Silvæ, rivista periodica mensile di natura tecnico-scientifica e ambientale divulgata tramite abbonamento


  • Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri, periodico fondato nel 2016 e pubblicato on line sul sito istituzionale


  • Servizio per le ricerche delle opere d'arte rubate[76], bollettino periodico distribuito nel settore dell'arte


  • Attività operativa dell'Arma dei Carabinieri[77], periodico statistico annuale distribuito il 5 giugno di ogni anno durante la festa dell'Arma


  • Calendario storico dell'Arma dei Carabinieri, pubblicazione annuale che riporta un calendario illustrato a tema dell'anno entrante.[78]


  • Agenda dell'Arma dei Carabinieri, pubblicazione annuale a tema in formato agenda



Videogiochi |


Nei videogiochi Rainbow Six, Rainbow Six: Rogue Spear e Rainbow Six 3: Raven Shield è presente "Antonio Maldini" un operatore appartenente al G.I.S..


Nel videogioco Rainbow Six: Siege sono presenti due operatori appartenenti al G.I.S., denominati "Maestro" e "Alibi".



Nuove tecnologie |


Nel 2010 l'Arma ha pubblicato su iTunes una propria applicazione per iOS, iCarabinieri[79], con cui è possibile localizzare le stazioni più vicine alla propria posizione GPS, avere informazioni sugli indirizzi e i numeri telefonici, trovare l'itinerario più breve per una stazione selezionata. L'applicazione si avvale delle mappe di Google Maps.[80] Nel 2012 è seguita la versione per Android.[81].



Enti ed associazioni dell'Arma |




  • Associazione Nazionale Carabinieri, aggrega carabinieri in servizio e in congedo, i loro familiari e simpatizzanti. È stata costituita a Milano nel 1886.

  • Opera nazionale assistenza orfani militari arma carabinieri (ONAOMAC), ente morale a sostegno degli orfani del personale dell'Arma caduto in servizio; fondata nel 1948.

  • Fondo assistenza, previdenza e premi (FAPP), istituito nel 1964 come fondazione, persegue, senza fini di lucro, l'assistenza e la previdenza del personale dell'istituzione.

  • Ente editoriale per l'arma dei carabinieri, fondazione senza scopo di lucro, eleva il tono culturale dei militari. Cura la redazione e la pubblicazione di riviste e libri legati all'Arma.



Denominazione nelle lingue minoritarie d'Italia |


Nelle regioni italiane a statuto speciale che beneficiano di un regime di bilinguismo, la denominazione Carabinieri è stata resa:



  • in Friuli-Venezia Giulia, nell'area di Trieste, Gorizia e Udine il cui statuto prevede il bilinguismo italiano/sloveno, Karabinjerji e lingua friulana "Carabinîrs";

  • nella provincia autonoma di Bolzano, bilingue italiano/tedesco, dopo un periodo iniziale del termine Gendarmerie, la variante italiana è stata accettata anche in tedesco;

  • in Valle d'Aosta, bilingue italiano/francese, Carabiniers.


In francese la variante Carabiniers è sempre esistita, data l'inclusione della Savoia francofona nel Regno di Sardegna. Il Principato di Monaco è dotato di un proprio corpo di carabinieri, la Compagnia dei carabinieri del principe, mutuato dallo Stato sabaudo di cui quello monegasco era un tempo un'enclave.



Curiosità |



  • La "Mascotte" della Fanfara del IV Reggimento a Cavallo è da sempre una cagnolina che accompagna in tutti gli eventi il gruppo musicale. La prima fu Trombetta, di piccola taglia, trovatella nell'ippodromo di Agnano durante una trasferta musicale e negli anni successivi premiata a Camogli durante l'annuale Festa della Fedeltà dedicata ai cani più meritevoli. Dal 1989 subentra Birba fedelissima per dieci anni, venne a mancare nel 1999. Fu quindi la volta di Lady, cagnolina di razza incerta[82] e dal 2014 è il turno di Briciola attualmente in servizio con mantellina rossa e fregi dell'Arma.

  • Tra i vari nomignoli con cui i Carabinieri sono apostrofati, ricorderemo quelli del Linguaggio CB: i Neri (ovvio riferimento all'uniforme ordinaria) e i Charlie Charlie (doppia C nell'Alfabeto fonetico NATO).

  • Fino a qualche anno fa, il liquore Galliano veniva posto in commercio con una caratteristica bottiglia a forma di carabiniere in alta uniforme, con feluca e pennacchio posto come tappo di chiusura.



Note |




  1. ^ ab Dotazione organica - Conto annuale Arma dei Carabinieri (PDF), su carabinieri.it. URL consultato il 16 gennaio 2018.


  2. ^ http://www.carabinieri.it/arma/oggi/reparti/organizzazione-per-la-tutela-forestale-ambientale/cutfa


  3. ^ http://www.carabinieri.it/cittadino/tutela/salute/introduzione


  4. ^ http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/MenuServizio/TutelaCulturale/


  5. ^ La costituzione dei Carabinieri Reali - carabinieri.it, su carabinieri.it. URL consultato il 23 novembre 2016.


  6. ^ Carabinieri.it 112, su carabinieri.it. URL consultato il 1º maggio 2012.


  7. ^ Ecco tutto quello che dicevano le Regie Patenti dal sito ufficiale dell'Arma dei Carabinieri Archiviato il 27 aprile 2013 in Internet Archive.


  8. ^ Carabinieri.it Storia: Da Cavour a Garibaldi - Paragrafo "ARMA PER ANTONOMASIA", su carabinieri.it. URL consultato il 1º maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 24 ottobre 2012).


  9. ^ Archivio Storico Corriere - Piano «Solo», fu vero golpe? De Lorenzo divide ancora


  10. ^ Delega al Governo in materia di riordino dell'Arma dei Carabinieri, del Corpo forestale dello Stato, del Corpo della Guardia di finanza e della Polizia di Stato, su carabinieri.it. URL consultato il 29-09-2009.


  11. ^ Il capo di stato maggiore della Difesa - Configurazione della carica, su difesa.it. URL consultato il 29 settembre 2009.


  12. ^ Ansa, su ansa.it.


  13. ^ Carabinieri.it I Reparti, su carabinieri.it. URL consultato il 2 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2012).


  14. ^ ab API e SOS - Secoloditalia


  15. ^ Gen.C.A. Antonio Ricciardi, Come si tutela l'Italia, in Fiamme d'Argento, N.6 - novembre/dicembre 2018.


  16. ^ "Norme in materia di riordino dell'Arma dei carabinieri, a norma dell'articolo 1 della legge 31 marzo 2000, n. 78"


  17. ^ Camera.it Decreto Legislativo 5 ottobre 2000, numero 297, su camera.it. URL consultato il 1º maggio 2012.


  18. ^ Art. 32 D.Lgs 15 marzo 2010, n.66


  19. ^ Art. 162 D.Lgs 15 marzo 2010, n.66


  20. ^ Carabinieri.it I Reparti - Compiti istituzionali (artt. 89, 90, 91, 156 e 157 del D. Lgs. numero 66/2010, su carabinieri.it. URL consultato il 2 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2011).


  21. ^ Art. 155 e ss. D.Lgs 15 marzo 2010, n.66


  22. ^ Art. 4, D. Lgs. 5 ottobre 2000, n. 297


  23. ^ Art. 156 D.Lgs 15 marzo 2010, n.66


  24. ^ Scuola Ufficiali Carabinieri, Storia dell'Arma dei Carabinieri, edizione 2016.


  25. ^ Carabinieri.it Reclutamento Ufficiali (a seguire gli altri gradi), su carabinieri.it. URL consultato il 9 maggio 2012.


  26. ^ Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana numero 144 del 22 giugno 1999 Serie Generale


  27. ^ Arma dei Carabinieri - Home - Il Cittadino - Servizi - Lex - Gazzetta Ufficiale Archiviato il 3 dicembre 2013 in Internet Archive.


  28. ^ Vedasi ad esempio artt. 702 e 703 d.lgs 15 marzo 2010 numero 66


  29. ^ C.N.S.R. Carabinieri - Norme tecniche per prove di efficienza fisica - 2016


  30. ^ Bando di concorso del 2° IST (Sottufficiali ruolo ispettori) (PDF), su carabinieri.it. URL consultato il 9 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 7 maggio 2012).


  31. ^ Carabinieri.it Bandi di Concorso 2016


  32. ^ Carabinieri.it Matrimonio


  33. ^ ab La denominazione "sottufficiali" non esiste più ed è stata sostituita dagli attuali Ispettori e Sovrintendenti, che però rappresentano due categorie ben distinte.


  34. ^ La denominazione "graduati di truppa" è stata sostituita dalla denominazione "appartenenti al ruolo appuntati e carabinieri".


  35. ^ Decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, articolo 800, in materia di "Codice dell'ordinamento militare."


  36. ^ Decreto legislativo 15 marzo 2010, numero 66, articoli 826, 827, 828 e 829, in materia di Codice dell'ordinamento militare


  37. ^ difesa.it - Nota Aggiuntiva allo stato di previsione per la Difesa per l'anno 2011 (PDF), su difesa.it (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2012).


  38. ^ Copia archiviata, su coisp.it. URL consultato il 6 luglio 2013 (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2013).


  39. ^ Coisp.it Rassegna Stampa - CARABINIERI: GALLITELLI, MANCANO RISORSE PER AUTO E CASERME PERSONALE SOTTO DI 12 MILA UNITÀ Archiviato il 5 luglio 2013 in Internet Archive.


  40. ^ SenatoItaliano YouTube - Audizione del Comandante generale dell'Arma dei Carabinieri - Video integrale


  41. ^ lo stemma precedente all'attuale, riportava però una fiamma a dodici punte (vedi Stemma araldico CC)


  42. ^ ab Carabinieri.it Armamento, su carabinieri.it. URL consultato il 2 maggio 2012.


  43. ^ all4shooters.com, Beretta i-PROTECT in sperimentazione ai Carabinieri - Beretta - all4shooters.com, su all4shooters.com (IT). URL consultato il 13 luglio 2017.


  44. ^ Carabinieri.it Armamento di reparto motovedetta classe S500, su carabinieri.it. URL consultato l'11 maggio 2012.


  45. ^ Carabinieri.it Armamento di reparto motovedetta classe 600, su carabinieri.it. URL consultato l'11 maggio 2012.


  46. ^ Articolo recente che indica il tipo esatto- (-P) spesso aggiunto informalmente per la versione dedicata alle forze dell'ordine, su sassiland.com. URL consultato il 28 marzo 2009.


  47. ^ Carabinieri.it I mezzi: l'Arma decolla, su carabinieri.it. URL consultato il 2 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2013).


  48. ^ Carabinieri.it Servizio Aereo, su carabinieri.it. URL consultato il 2 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2012).


  49. ^ Carabinieri.it I mezzi: l'Arma naviga, su carabinieri.it. URL consultato il 2 maggio 2012.


  50. ^ Carabinieri.it Battello "STHINGER", su carabinieri.it. URL consultato il 2 maggio 2012.


  51. ^ Forestali ai carabinieri, è spending review: auto verdi non saranno riverniciate, ANSA, 9 novembre 2016


  52. ^ La doppia "C" indica il plurale del termine (come la sigla VVF per i Vigili del Fuoco), e non "Corpo Carabinieri" come, a volte, è erroneamente riportato


  53. ^ Carabinieri.it Elenco dei Comandanti Generali dal 1814 a oggi, su carabinieri.it.


  54. ^ UNUCI.org Stemma araldico CC


  55. ^ Va precisato che ordinativamente la Legione allievi di oggi -erede della X Brigata Scuole e della Brigata appuntati e Carabinieri - è di rango superiore alla Legione allievi che nel 1894 ricevette in custodia la Bandiera dell'Arma. Infatti nel 1894 la Legione allievi era l'equivalente della Scuola allievi di Roma prima della costituzione dell'odierna Legione allievi (cfr. sezione Cenni storici)


  56. ^ Carabinieri.it Carabinieri Aviatori (2^ frase)
    [collegamento interrotto], su carabinieri.it. URL consultato il 9 maggio 2012.



  57. ^ Carabinieri.it Stemma araldico del 1935, su carabinieri.it. URL consultato il 9 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2012).


  58. ^ Non tutti sanno che - Nei Secoli Fedele, su carabinieri.it. URL consultato il 23 luglio 2017.


  59. ^ Nei Secoli Fedele…! Storia della “Virgo Fidelis”, su difesa.it. URL consultato il 3 agosto 2018.


  60. ^ Non tutti sanno che - Museo Storico dell'Arma, su carabinieri.it.


  61. ^ Non tutti sanno che - Scuola Allievi Ufficiali Carabinieri, su carabinieri.it.


  62. ^ Museo Storico dell'Arma dei Carabinieri, su carabinieri.it.


  63. ^ Carabinieri.it Carosello, su carabinieri.it. URL consultato il 1º maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2012).


  64. ^ Carabinieri.it La Patrona, su carabinieri.it. URL consultato il 9 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 15 giugno 2012).


  65. ^ La chiesa di Scapaccino primo santuario dell'Arma - La Stampa


  66. ^ Carabinieri.it Testo della preghiera Archiviato il 18 novembre 2012 in Internet Archive.


  67. ^ Virgo Fidelis


  68. ^ Ente editoriale dell'Arma dei Carabinieri, Medaglie concesse all'Arma dei Carabinieri dal 1814 al 2017, in Calendario storico dell'Arma dei Carabinieri anno 2018, anno 2018.


  69. ^ Carabinieri.it Centro Sportivo CC, su carabinieri.it. URL consultato il 7 luglio 2012.


  70. ^ Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri, Agenda dell'Arma dei Carabinieri, Anno 2018.


  71. ^ Il medagliere sportivo carabinieri - agenda dell'Arma 2018, Comando Generale Arma dei Carabinieri, p. 120.


  72. ^ Ente editoriale per l'Arma dei Carabinieri, Agenda 2018, in Agenda dell'Arma dei Carabinieri, 1, pagina 70.


  73. ^ Storiain.net I Carabinieri: nei secoli fedeli, in www.storiain.net/ (archiviato dall'url originale il 20 novembre 2011).


  74. ^ Eurispes.it - Rapporto Italia 2012, su eurispes.it.


  75. ^ carabinieri.it Pubblicazioni, su carabinieri.it.


  76. ^ carabinieri.it Arte In Ostaggio - Bollettino Delle Opere D'Arte Trafugate, su tpcweb.carabinieri.it (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2011).


  77. ^ carabinieri.it Attività operativa, su carabinieri.it.


  78. ^ Carabinieri.it Calendario Storico, su carabinieri.it (archiviato dall'url originale il 27 aprile 2012).


  79. ^ iCarabinieri - App Store


  80. ^ Carabinieri.it Applicazione iCarabinieri, su carabinieri.it.


  81. ^ iCarabinieri - Google Play


  82. ^ La “Mascotte della Fanfara a cavallo, su datti.ilcannocchiale.it.



Bibliografia |



Atti normativi |



  • Legge 31 marzo 2000, n. 78, in materia di "Delega al Governo in materia di riordino dell'Arma dei carabinieri, del Corpo forestale dello Stato, del Corpo della Guardia di finanza e della Polizia di Stato. Norme in materia di coordinamento delle Forze di polizia."

  • Decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, in materia di "Codice dell'ordinamento militare."

  • Decreto del presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 90, in materia di "Testo unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare."



Voci correlate |




  • Accordo Carcaterra

  • Associazione nazionale carabinieri

  • Carabinieri in Etiopia

  • Carabinieri nella resistenza e nella guerra di liberazione italiana

  • Centro nazionale di selezione e reclutamento

  • Comando generale dell'Arma dei Carabinieri

  • Capo di stato maggiore dell'Arma dei carabinieri

  • Comando carabinieri per la tutela ambientale

  • Comando carabinieri per la tutela del lavoro

  • Comando carabinieri per la tutela del patrimonio culturale

  • Comando carabinieri per la tutela della salute

  • Cronologia dell'Arma dei carabinieri

  • Forze armate italiane

  • Gradi e qualifiche dell'Arma dei Carabinieri

  • Gruppo di intervento speciale

  • Lista dei reparti dell'Arma dei Carabinieri

  • Nucleo operativo radiomobile

  • Nucleo speciale antiterrorismo

  • Organigramma dell'Arma dei Carabinieri

  • Organizzazione territoriale dell'Arma dei carabinieri

  • Scuola allievi carabinieri

  • Servizio aereo carabinieri

  • Servizio militare di leva in Italia

  • Storia dell'Arma dei Carabinieri

  • Multinational Specialized Unit

  • Museo storico dell'Arma dei carabinieri




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Collegamenti esterni |


  • Arma dei Carabinieri - sito ufficiale, su carabinieri.it.

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