Monte Zebio



































































Monte Zebio

Monte Zebio. Beobachtungsstand. (BildID 15640784).jpg
Reparti imperiali in linea sullo Zebio (luglio 1916).
Stato
Italia Italia
Regione
Veneto Veneto
Provincia
Vicenza Vicenza
Altezza 1 717 m s.l.m.
Catena Alpi
Coordinate
45°55′34″N 11°30′31″E / 45.926111°N 11.508611°E45.926111; 11.508611Coordinate: 45°55′34″N 11°30′31″E / 45.926111°N 11.508611°E45.926111; 11.508611
Mappa di localizzazione


Mappa di localizzazione: Italia

Monte Zebio

Monte Zebio




Mappa di localizzazione: Alpi
Monte Zebio


Dati SOIUSA
Grande Parte Alpi Orientali
Grande Settore Alpi Sud-orientali
Sezione Prealpi Venete
Sottosezione Prealpi Vicentine
Supergruppo Gruppo degli Altipiani
Gruppo Altopiano dei sette comuni
Sottogruppo Dorsale Campo Verde-Zingarella
Codice II/C-32.I-A.3.c

Il Monte Zebio è una montagna dell'Altopiano dei Sette Comuni alta 1.717 m s.l.m.




Indice






  • 1 Prima guerra mondiale


  • 2 Galleria d'immagini


  • 3 Rifugi


  • 4 Note





Prima guerra mondiale |




I boschi distrutti sul Monte Zebio dopo la Prima Guerra Mondiale


Sulla montagna si svolsero importanti battaglie durante la Frühjahrsoffensive (giugno 1916) quando forti reparti imperiali (in particolare il 3° reggimento Schützen di Graz ed il 73° reggimento "von Württemberg") avanzavano in direzione delle Melette e di Asiago. Successivamente al ripiegamento volontario causato dall'Offensiva Brusilov sul fronte russo, sulla sommità della montagna venne creata una imponente trincea da parte dei reparti austroungarici, che collegava il settore dello Zebio con altri importanti capisaldi (Mosciagh, Colombara, Zingarella, Forno, Chiesa, Campigoletti, Ortigara). I soldati italiani tentarono a più riprese di riconquistare la vetta, prima durante l'Operazione K, poi, a partire dal 10 giugno 1917, con la Battaglia del monte Ortigara. L'8 giugno 1917 tuttavia (due giorni prima di sferrare l'attacco iniziale), alle ore 17:30, per cause mai chiarite (si pensa ad un fulmine) scoppiò sulla cima dello Zebio una galleria di mina che i soldati italiani avevano predisposto, scavata già a partire dall'autunno precedente, per preparare l'attacco. La mina uccise o seppellì vivi decine di soldati italiani ed austroungarici oltre che molti ufficiali della Brigata Catania che si trovavano in loco quel giorno in previsione dell'imminente attacco al settore Zebio - Ortigara[1]. Tutti i tentativi successivi di conquista della Winterstellung si infransero contro la linea imperialregia, molti di questi episodi sono raccontati nel libro Un anno sull'Altipiano di Emilio Lussu, ufficiale della Brigata Sassari, reparto che conquistò proprio sullo Zebio una delle sue quattro medaglie d'oro alla bandiera (altre due medaglie d'oro vennero conferite per battaglie avvenute sempre sull'altopiano vicentino).
Oggi l'intera zona è considerata Sacra e vi è stato istituito un museo all'aperto della Grande Guerra.


Nell'estate del 2007 si è svolta una rievocazione storica delle battaglie qui avvenute e, sempre nello stesso anno, la città di Asiago ha donato ai Comuni della Sardegna l'area del cimitero della Brigata Sassari per 99 anni[2]. Una seconda area cimiteriale è in fase di restauro.



Galleria d'immagini |




Rifugi |


Nei pressi della cima si trovano due bivacchi: il bivacco Stalder ed il bivacco dell'Angelo.



Note |




  1. ^ Luoghi: Monte Zebio - "Il sentiero della Pace", su ecomuseograndeguerra.it. URL consultato il 04-11-2012.


  2. ^ Celebrazioni in onore della Brigata Sassari. Terminati i lavori di recupero al cimitero militare di Monte Zebio, su asiago.to (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2008).






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