Nazionale di calcio della Croazia









































































Croazia
Croazia


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Uniformi di gara






Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra

Pantaloncini

Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni


Casa



Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra

Pantaloncini

Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni


Trasferta


Sport

Football pictogram.svg Calcio
Federazione

HNS
Hrvatski Nogometni Savez
Confederazione

UEFA

Codice FIFA
CRO
Soprannome

Vatreni (i focosi), Kockasti (scaccati)

Selezionatore

Croazia Zlatko Dalić

Record presenze

Darijo Srna (134)
Capocannoniere

Davor Šuker (45)

Ranking FIFA
[1](16 agosto 2018)
Esordio internazionale

Flag of Banate of Croatia (1939-1941).svg Croazia 4 - 0 Svizzera Svizzera
Zagabria, Croazia; 2 aprile 1940
Migliore vittoria

Croazia Croazia 10 - 0 San Marino San Marino
Fiume, Croazia; 4 giugno 2016
Peggiore sconfitta

Spagna Spagna 6 - 0 Croazia Croazia
Elche, Spagna; 11 settembre 2018


Campionato del mondo
Partecipazioni
5 (esordio: 1998)
Miglior risultato

Argento Secondo posto nel 2018

Campionato d'Europa
Partecipazioni
5 (esordio: 1996)
Miglior risultato
Quarti di finale nel 1996, 2008

La nazionale di calcio della Croazia (cr. Hrvatska nogometna reprezentacija) è la rappresentativa calcistica della Croazia, posta sotto l'egida della federazione calcistica croata (HNS). Disputa la maggior parte delle partite casalinghe nello Stadio Maksimir di Zagabria.


La nazionale è nata nel 1990 dopo l'ottenimento dell'indipendenza dalla Jugoslavia ed è entrata a far parte della FIFA nel 1992 e dell'UEFA nel 1993. Ciononstante rappresentative croate erano attive già dal 1939 al 1941 (Banovina di Croazia) e dal 1941 al 1944 (Stato Indipendente di Croazia). Per molti decenni i calciatori croati erano invece selezionabili dalla nazionale di calcio della Jugoslavia. La nazionale croata propriamente detta esordì in gare ufficiali nel 1994, nelle eliminatorie del campionato d'Europa 1996.


La Croazia è, tra le nazionali nate dalla dissoluzione dello stato jugoslavo, la migliore sia in termini di risultati ottenuti nel campionato del mondo (finalista nel 2018, con Luka Modrić eletto miglior giocatore del torneo, e terza classificata nel 1998, edizione in cui issò Davor Šuker a capocannoniere del torneo) e nel campionato d'Europa (raggiunti i quarti di finale nel 1996 e nel 2008, quando fu eliminata ai tiri di rigore), sia come numero di partecipazioni nelle fasi finali di entrambe le competizioni (5 europei e 5 mondiali). Ha mancato solo due qualificazioni alle fasi finali dei grandi tornei internazionali: al campionato d'Europa 2000 e al campionato del mondo 2010.


I calciatori della Croazia sono soprannominati Vatreni ("i focosi") o Kockasti ("scaccati"). Sulla divisa sono raffigurati i tradizionali scacchi di colore bianco e rosso, in riferimento allo stemma nazionale.


Nella classifica mondiale FIFA, in vigore dall'agosto 1993, la Croazia ha raggiunto il miglior piazzamento nel gennaio 1999 con il 3º posto; il peggiore è stato invece il 125º posto toccato nel marzo 1994. Occupa attualmente il 4º posto della graduatoria.[1] Insieme alla Colombia è una delle due nazionali nominate per due volte Best Mover of the Year del ranking FIFA, avendo ottenuto il riconoscimento nel 1994 e nel 1998.




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 Pre-Jugoslavia (1940-1945)


    • 1.2 Nazionale iugoslava (1945-1990)


    • 1.3 Ricomparsa (1990-1994)


    • 1.4 Generazione d'oro (1994-1999)


    • 1.5 Gestioni Jozić e Barić (2000-2004)


    • 1.6 La gestione Kranjčar (2004-2006)


    • 1.7 La gestione Bilić (2006-2012)


    • 1.8 Era Štimac ed era Kovač (2012-2015)


    • 1.9 La nuova generazione d'oro (2015-oggi)




  • 2 Strutture


  • 3 Colori e simboli


    • 3.1 Divise


      • 3.1.1 Divise storiche


      • 3.1.2 Sponsor tecnici




    • 3.2 Simboli ufficiali




  • 4 Rivalità


    • 4.1 Serbia


    • 4.2 Italia


    • 4.3 Germania




  • 5 Record


    • 5.1 Record individuali


      • 5.1.1 Presenze


      • 5.1.2 Reti




    • 5.2 Record di squadra




  • 6 Commissari tecnici


  • 7 Confronti con le altre nazionali


    • 7.1 Tutti i confronti


    • 7.2 Confronti più frequenti


      • 7.2.1 Saldo positivo






  • 8 Partecipazioni ai tornei internazionali


  • 9 Statistiche dettagliate sui tornei internazionali


    • 9.1 Campionato del mondo


    • 9.2 Campionato europeo


    • 9.3 Confederations Cup




  • 10 Tutte le rose


    • 10.1 Campionato del mondo


    • 10.2 Campionato europeo




  • 11 Rosa attuale


    • 11.1 Staff




  • 12 Note


  • 13 Altri progetti


  • 14 Collegamenti esterni





Storia |



Pre-Jugoslavia (1940-1945) |


La nazionale croata debuttò contro la Svizzera il 2 aprile 1940, vincendo 4-0. Successivamente all'invasione militare delle forze italo-tedesche ed alla istituzione, il 10 aprile 1941, dello Stato Indipendente di Croazia, la selezione nazionale giocò 16 incontri nel periodo 1940-1944, tra cui uno perso 4-0 con l'Italia nel 1942.[2]



Nazionale iugoslava (1945-1990) |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Nazionale di calcio della Jugoslavia.

Dopo la seconda guerra mondiale la Croazia entrò a far parte della Jugoslavia e la nazionale croata non giocò quindi più alcuna partita fino all'indipendenza del 1990.



Ricomparsa (1990-1994) |


La Croazia disputò la prima gara ufficiale dopo la separazione dalla Jugoslavia il 17 ottobre 1990 allo Stadio Maksimir contro gli Stati Uniti, vincendo per 2-1 sotto la guida del traghettatore Dražan Jerković. Il match contro gli statunitensi segnò l'introduzione della tradizionale divisa a scacchi bianchi e rossi. Sebbene l'indipendenza della Croazia sarebbe stata sancita ufficialmente solo un anno più tardi (l'8 ottobre 1991), questa compagine era di fatto la nazionale di calcio croata. Sotto la gestione Jerković furono disputate altre due amichevoli: contro la Romania nel dicembre 1990 e contro la Slovenia nel giugno 1991.


Il 3 luglio 1992 la Croazia fu riammessa alla FIFA e giocò le prime tre partite da affiliata alla FIFA contro l'Australia, a Melbourne, Adelaide e Sydney. Questa nazionale era allenata da Stanko Poklepović. Nell'aprile 1993 fu nominato commissario tecnico Vlatko Marković e nel giugno 1993 la Croazia fu ammessa alla UEFA, troppo tardi per partecipare alle qualificazioni al mondiale 1994, già iniziate l'anno prima. Marković guidò la nazionale solo in una partita, quella vinta in casa contro l'Ucraina nel giugno 1993. Nel febbraio 1994 fu esonerato e rimpiazzato un mese dopo da Miroslav Blažević.


I risultati ottenuti dalla Croazia prima dell'indipendenza del 1991 non furono tenuti in considerazione dalla FIFA, ragion per cui la Croazia fece il proprio ingresso nel ranking FIFA al 125º posto.



Generazione d'oro (1994-1999) |




La Croazia prima della vittoriosa partita contro l'Italia del 16 novembre 1994 a Palermo, valida per le qualificazioni al campionato d'Europa 1996


Nella seconda metà degli anni 1990 la Croazia si affermò come una delle migliori nazionali calcistiche del mondo, potendo contare su una fitta schiera di talenti quali Zvonimir Boban, Robert Prosinečki, Aljoša Asanović, Robert Jarni, Slaven Bilić, Igor Štimac, Davor Šuker, Mario Stanić, Goran Vlaović, Igor Tudor e Dario Šimić, molti dei quali si erano laureati campioni del mondo 1987 con la Jugoslavia Under-20 e avevano giocato il campionato del mondo 1990 con la Jugoslavia[3].


Il 4 settembre 1994 la Croazia esordì nelle qualificazioni al campionato europeo 1996 ottenendo la prima vittoria dopo l'indipendenza, un 2-0 contro l'Estonia. La prima sconfitta dopo l'indipendenza avvenne l'11 giugno 1995 in casa dell'Ucraina, nel corso delle stesse qualificazioni, durante le quali la Croazia affrontò l'Italia di Arrigo Sacchi, vice-campione del mondo in carica, rimanendo imbattuta nelle due gare con gli azzurri (vittoria per 2-1 a Palermo[4] il 16 novembre 1994 e pareggio per 1-1 a Spalato l'8 ottobre 1995). La Croazia vinse il girone di qualificazione. Nel 1994 fu eletta FIFA Best Mover of the Year, essendosi issata al 62º posto del ranking FIFA alla fine dell'anno.


Ottenuto l'accesso alla fase finale di Euro '96, in Inghilterra la formazione croata bagnò il debutto con una vittoria, grazie ad un gol di Goran Vlaović che piegò la Turchia. Poi sconfisse i campioni d'Europa in carica della Danimarca (3-0) e perse l'ultimo match contro il Portogallo (3-0). Si qualificò così per i quarti di finale, dove fu battuta per 2-1 ed eliminata dalla Germania poi vincitrice del torneo.





Zvonimir Boban, capitano e trascinatore della competitiva nazionale croata degli anni 1990, contrastato da Roberto Baggio nella sfida contro l'Italia del 16 novembre 1994 a Palermo


Raggiunta la qualificazione al mondiale 1998 dopo aver concluso il girone dietro la Danimarca e aver vinto lo spareggio contro l'Ucraina (2-0 in casa e 1-1 in trasferta), trascinata dai gol del cannoniere Šuker (miglior realizzatore della competizione con 6 gol in 7 partite), la Croazia fu la rivelazione di Francia '98[5][6]. Entrata tra le prime 8 (secondo posto nel girone dopo il 3-1 alla Giamaica, l'1-0 al Giappone e la sconfitta per 1-0 contro l'Argentina)[7], estromise dal torneo proprio i tedeschi, all'epoca secondi nel ranking FIFA[8]. Sconfitta in semifinale dalla Francia[9], non si lasciò sfuggire il terzo posto battendo i Paesi Bassi[10].


L'exploit della Croazia a Francia '98 fu una delle migliori prestazioni di una debuttante ai mondiali (fu eguagliato il risultato del Portogallo, che da esordiente si piazzò terzo a Inghilterra 1966). Nel gennaio 1999 la Croazia si elevò al terzo posto della classifica della FIFA, miglior posizionamento di sempre nella graduatoria.



Gestioni Jozić e Barić (2000-2004) |


Malgrado gli ottimi risultati ottenuti nei primi due grandi tornei cui partecipò, la nazionale croata non riuscì a qualificarsi per il campionato d'Europa 2000, giungendo terza nel proprio girone di qualificazione dietro Jugoslavia e Irlanda. Blažević rimase in sella, ma si dimise nell'ottobre 2000 dopo due pareggi nelle prime due partite di qualificazione al campionato mondiale 2002 contro Belgio e Scozia. Gli subentrò Mirko Jozić, laureatosi campione del mondo nel 1987 con la nazionale jugoslava Under-20.


Nonostante il ritiro dall'attività agonistica di molti campioni della "generazione d'oro" croata, la nazionale rimase imbattuta nelle qualificazioni (5 vittorie e 3 pareggi in 8 partite) e si qualificò per Corea del Sud-Giappone 2002 in qualità di vincitrice del proprio raggruppamento. Nella fase finale del mondiale non riuscì a superare il primo turno, anche se la vittoria contro gli azzurri di Giovanni Trapattoni (2-1), vicecampioni d'Europa in carica, nella seconda partita[11] aveva fatto ben sperare. Fu fatale la sconfitta rimediata contro il già eliminato Ecuador (1-0) nella terza e decisiva partita della fase a gironi. La Croazia, già sconfitta all'esordio dal Messico (1-0), lasciò all'Italia il secondo posto e la qualificazione.


Jozić si dimise e fu sostituito, nel luglio 2002, da Otto Barić, il quale dovette ricostruire un organico che aveva perso molte delle sue stelle per sopraggiunti limiti d'età. Il ricambio generazionale diede i suoi frutti. La Croazia si classificò seconda nel suo girone di qualificazione a Euro 2004, con un punto in meno della Bulgaria e a pari merito con il Belgio, ma avvantaggiata negli scontri diretti. Nello spareggio contro la Slovenia dovette sudare per avere la meglio, dato che, dopo il pareggio per 1-1 in Croazia, la partita di ritorno si stava per concludere sullo 0-0 e arridere agli sloveni per la regola dei gol fuori casa. Fu un gol nel finale di Dado Pršo a consentire ai biancorossi di staccare il biglietto per il Portogallo. Dopo i pareggi per 0-0 contro la Svizzera e per 2-2 contro la Francia campione del mondo, la Croazia perse per 4-2 contro l'Inghilterra e fu eliminata[12]. Il contratto biennale di Barić, che terminava nel giugno 2004, non fu rinnovato.



La gestione Kranjčar (2004-2006) |





Darijo Srna, detentore del record di presenze con la maglia croata, ha giocato in nazionale dal 2002 al 2016, indossandone la fascia di capitano dal 2008 al 2016


Sotto la guida del nuovo CT Zlatko Kranjčar la Croazia si qualificò per il campionato del mondo 2006 da imbattuta, giungendo prima nel girone di qualificazione davanti a Svezia e Bulgaria. Non mancarono le polemiche attorno al commissario tecnico, accusato di nepotismo per la convocazione del figlio Niko Kranjčar.


Il 4 giugno 2006 la Croazia conseguì la vittoria più larga della propria storia battendo per 10-0 San Marino in amichevole a Fiume.


A Germania 2006 la squadra uscì di scena al primo turno, dopo una sconfitta (1-0 contro il Brasile, con un rigore fallito dal croato Darijo Srna) e 2 pari (0-0 contro il Giappone e 2-2, con tre espulsi tra i croati, contro l'Australia)[13]. Nel match contro l'Australia l'arbitro britannico Graham Poll fu protagonista di una svista storica, ammonendo per tre volte Josip Šimunić, che non fu mandato via dal campo dopo il secondo cartellino giallo. Poll dichiarò che aveva scambiato Šimunić per un calciatore australiano per via del suo accento australiano. Fortemente criticato per la direzione di quella partita, Poll si ritirò dall'attività di arbitro poco dopo[14].



La gestione Bilić (2006-2012) |




Un'immagine di Croazia-Inghilterra dell'11 ottobre 2006, giocata a Zagabria e vinta per 2-0 dai padroni di casa.


Dopo il Mondiale tedesco, la panchina fu affidata a Slaven Bilić il quale esordì battendo - in amichevole - l'Italia campione del mondo: il 16 agosto 2006, a Livorno, finì 2-0.[15] Guidò poi la squadra a qualificarsi per il campionato d'Europa 2008, primeggiando nel suo girone con ben 29 punti.[16] Tra i risultati spiccarono, in particolare, le due vittorie contro l'Inghilterra (2-0 a Zagabria[17][18], 2-3 a Londra) che comportarono l'eliminazione dei britannici.[19] Anche nella fase finale, i croati non lesinarono sorprese vincendo a punteggio pieno (fatto, questo, senza alcun precedente) il girone nel quale vennero inseriti.[20] Nei quarti si arresero alla Turchia ai rigori, dopo aver terminato i 120 minuti di gioco sul risultato di 1-1.[21] La formazione risultò - tra le finaliste - quella ad aver subìto il minor numero di reti, 2.[21]


Mancata la qualificazione al campionato del mondo 2010 per aver chiuso il girone al terzo posto, dietro l'Inghilterra e l'Ucraina[22], nella fase eliminatoria del campionato d'Europa 2012 si consumò la rivincita contro i turchi, battuti nello spareggio.[23] La Croazia fu poi eliminata al primo turno, in cui conseguì 4 punti: battuta l'Eire per 3-1[24], pareggiò con l'Italia e perse contro la Spagna nella terza giornata.[25] Al termine della rassegna, Bilić - già accordatosi in precedenza con la Lokomotiv Mosca - lasciò l'incarico di allenatore.[26]



Era Štimac ed era Kovač (2012-2015) |


Il nuovo corso partì con le nomine di Igor Štimac a CT e Davor Šuker a nuovo presidente della federcalcio croata (HNS) dopo la morte di Vlatko Marković, alla guida dell'istituzione da 14 anni.


Dopo un sofferto secondo posto nel girone di qualificazione, Štimac fu sollevato dall'incarico e rimpiazzato da Niko Kovač, già capitano della Croazia e già tecnico dell'Under-21. Un altro spareggio, stavolta con l'Islanda, portò i croati al mondiale 2014[27]. Le sconfitte per 3-1 con il Brasile padrone di casa (molto criticata la direzione di gara del giapponese Yūichi Nishimura) e il Messico, inframmezzate dalla vittoria per 4-0 contro il Camerun, eliminarono la formazione croata[28].



La nuova generazione d'oro (2015-oggi) |




La Croazia finalista al campionato del mondo 2018, miglior piazzamento della sua storia.


Durante le qualificazioni a Euro 2016 Kovač fu esonerato dopo due risultati deludenti (pareggio esterno senza reti contro l'Azerbaigian e sconfitta esterna contro la Norvegia) e sostituito da Ante Čačić, che assunse le redini della squadra il 21 settembre 2015. Pur penalizzata di un punto dalla UEFA per i fatti di Spalato nel match contro l'Italia[29], la Croazia si piazzò seconda alle spalle degli azzurri di Antonio Conte (contro cui entrambi i match finirono con il risultato di 1-1) e si qualificò per la fase finale dell'europeo. In Francia la Croazia primeggiò nel proprio raggruppamento, sconfiggendo la Turchia (1-0, gol di Modrić), pareggiando contro la Rep. Ceca (2-2) e sconfiggendo la Spagna (2-1 in rimonta, gol di Kalinić e Perišić), cui bastava un pari per vincere il girone, nello scontro diretto[30]. Agli ottavi di finale la nazionale croata, indicata da molti come una possibile candidata per la vittoria finale del torneo, perse per 1-0 contro il Portogallo subendo un gol nei tempi supplementari e venendo così eliminata dalla competizione. Al termine del torneo il capitano Darijo Srna si ritirò dalla nazionale. Con 68 presenze da capitano e 134 totali, è il primatista di presenze con la nazionale croata.


Il 7 ottobre 2017 Čačić fu esonerato dopo il pari contro la Finlandia e una striscia di 4 partite con soli 4 punti ottenuti, con la squadra scesa dal primo al secondo posto nel girone di qualificazione al campionato del mondo 2018. Al suo posto subentrò Zlatko Dalić, che guidò i suoi al secondo posto nel girone, valevole per l'accesso ai play-off, dove la Croazia ottenne la qualificazione al mondiale eliminando con autorevolezza la Grecia (4-1 in casa e 0-0 in trasferta).


Nel mondiale di Russia la squadra croata compì un ottimo percorso, il migliore della propria storia in un grande torneo internazionale. Batté agilmente Nigeria (2-0) e Argentina (3-0), ottenendo la certezza della qualificazione al turno successivo, prima di sconfiggere anche l'Islanda (2-1) e di chiudere così a punteggio pieno la fase a gironi. Agli ottavi di finale batté per 3-2 ai tiri di rigore la Danimarca (1-1 dopo 120 minuti di gioco) e ai quarti di finale sempre ai tiri di rigore (per 4-3) la Russia padrona di casa (2-2 dopo 120 minuti di gioco), accedendo alla semifinale di un mondiale dopo vent'anni. Opposta all'Inghilterra, la Croazia passò in svantaggio di un gol quasi cinque minuti dopo il calcio d'inizio, ma pervenne al pareggio nel secondo tempo e siglò nei tempi supplementari il gol del definitivo 2-1, qualificandosi così per la finale del mondiale per la prima volta nella propria storia. A Mosca fu sconfitta per 4-2 dalla Francia. Il croato Luka Modrić fu eletto miglior giocatore del torneo. Un mese dopo la finale del mondiale Mario Mandžukić annunciò il proprio ritiro dalla nazionale[31].


All'esordio in gare ufficiali dopo la finale del mondiale di Russia, l'11 settembre 2018 la Croazia incappò nella peggiore sconfitta della sua storia, perdendo per 6-0 all'esordio nella Lega A di UEFA Nations League 2018-2019 ad Elche contro la Spagna. Si tratta della peggiore sconfitta in gare ufficiali per una nazionale che ha giocato una finale di Coppa del mondo[32]. Nelle successive gare interne del girone i croati colsero un pari (0-0 contro l'Inghilterra) e una vittoria (3-2 contro la Spagna), prima di subire contro gli inglesi a Wembley una sconfitta (2-1) che ha determinato la retrocessione della nazionale balcanica in Lega B.



Strutture |




Il Maksimir.


La Croazia non ha uno stadio nazionale predisposto per le proprie partite, ma gli impianti non vengono neanche scelti a rotazione come per Italia, Francia o Spagna che cambiano città continuamente.


La maggior parte delle sfide ufficiali vengono disputate allo Stadio Maksimir di Zagabria, ma è stato a volte sostituito da stadi di altre città come lo Stadio di Poljud di Spalato, lo Stadio Cantrida di Fiume e lo Stadio Gradski vrt di Osijek.


Per i ritiri e le sessioni di allenamento la nazionale ha sede nel centro di allenamento di Čatež in Slovenia.



Colori e simboli |



Divise |




Lo stemma croato col suo famoso motivo a scacchi che ha ispirato da sempre anche le divise della nazionale.


La prima maglia indossata dalla nazionale croata nell'esordio assoluto con la Svizzera del 2 aprile 1940 era di colore rosso, con pantaloncini bianchi e calzettoni blu. I colori furono scelti ispirandosi alla bandiera dell'allora Banovina di Croazia.


Dalla rinascita della nazionale (1990), viene utilizzata una maglia piuttosto particolare, ovvero bianca a scacchi rossi. Questa combinazione stilistica e cromatica richiama il simbolo patrio per eccellenza croato, il Grb o šahovnica, adottato anche come stemma nazionale e introdotto al centro dell'attuale bandiera croata. La maglia è unica nel suo genere tra le nazionali, che solitamente indossano maglie monocromatiche tradizionalmente o a strisce, ed è molto amata dai propri tifosi. Solitamente è accompagnata da pantaloncini bianchi e calzettoni azzurri, o anche con tutto azzurro ma più desueto.




Il Maksimir durante un Croazia-Inghilterra, con una coreografia a scacchi.


La prima divisa croata ha creato notevoli problemi per gli accostamenti cromatici con gli avversari ed è stato il principale oggetto di varie regole FIFA riguardo l'abbigliamento tecnico nelle massime competizioni ufficiali. La maglia del 1994 e quella degli Europei 1996 avevano dei quadrati bianchi per nome e numero. Una regola del 2002 vieta, ad esempio, l'utilizzo di una quantità superiore al 30% di bianco in maglie di altri colori. Questo ha portato a varie rettifiche delle divise croate in corsa, oltre che a parti di materiale plastico esteticamente discutibili sulle quali applicare i numeri, solitamente azzurri, che secondo FIFA e UEFA si confondevano con gli scacchi. Emblematica fu la situazione del campionato del mondo 2006 quando la Nike, produttrice dell'abbigliamento tecnico della nazionale, fu costretta a cambiare design in prossimità della manifestazione per ottemperare a tale obbligo[33]. Da allora il produttore tecnico realizza maglie con il retro completamente bianco o rosso per i numeri e uno spazio davanti racchiuso in quadrato espressamente pensato per il numero di divisa. Le maglie pertanto oscillano tra una colorazione prevalentemente rossa e una prevalentemente bianca. Una delle divise più famose e rimaste impresse nell'immaginario collettivo è quella del campionato del mondo 1998 fornita dalla Lotto, una maglia interamente bianca con degli scacchi inseriti soltanto nella parte destra e disegnati come se fossero una bandiera al vento.[34] Per gli Europei di Francia 2016, Nike ha rivisitato la fantasia classica della maglia con un design dinamico, riproponendo l'effetto bandiera al vento, e ha optato per la prima volta per calzettoni interamente a scacchi.[35]


La divisa da trasferta croata è solitamente tutta blu, con inserti più o meno marcati coi tradizionali motivi a scacchi bianco-rossi. Soltanto una volta la Croazia vestiva completamente bianca in trasferta, non senza problemi dato che anche la prima era sostanzialmente bianca e rossa. Altre versioni della seconda maglia sono state indossate in occasione degli Europei 2016, con scacchi blu tono su tono,[35], e ai Mondiali 2018, con scacchi nero-blu.[36]


Nel 1990 Uhlsport fu il primo fornitore tecnico della nazionale, a cui nel 1992 subentrò Lotto, che rimase fino al 2000. Da allora il fornitore ufficiale è Nike.[37]



Divise storiche |



















1940

Casa

Trasferta




Manica sinistra

Maglietta

Maglietta


Manica destra


Pantaloncini


Calzettoni







Manica sinistra

Maglietta

Maglietta


Manica destra


Pantaloncini


Calzettoni



Nessun fornitore













1990

Casa

Trasferta



Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni







Manica sinistra

Maglietta

Maglietta


Manica destra


Pantaloncini


Calzettoni




Uhlsport













Europei 1996

Casa

Trasferta



Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra

Pantaloncini

Pantaloncini


Calzettoni






Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra

Pantaloncini

Pantaloncini


Calzettoni




Lotto













Mondiali 1998

Casa

Trasferta



Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini


Calzettoni






Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini


Calzettoni




Lotto





















2000-2002

Casa

Trasferta



Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni






Manica sinistra

Manica sinistra


Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni




Nike













Mondiali 2002

Casa

Trasferta




Manica sinistra

Maglietta

Maglietta


Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni






Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni




Nike













Europei 2004

Casa

Trasferta



Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni






Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni




Nike













Mondiali 2006

Casa

Trasferta



Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni







Manica sinistra

Maglietta

Maglietta


Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni




Nike





















Europei 2008

Casa

Trasferta



Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni







Manica sinistra

Maglietta

Maglietta


Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni




Nike













2010-2012

Casa

Trasferta



Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni






Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni




Nike













Europei 2012

Casa

Trasferta



Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni







Manica sinistra

Maglietta

Maglietta


Manica destra


Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni




Nike













Mondiali 2014

Casa

Trasferta



Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini


Calzettoni






Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini


Calzettoni




Nike



















Europei 2016

Casa

Trasferta



Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra

Pantaloncini

Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni






Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra


Pantaloncini


Calzettoni




Nike













Mondiali 2018

Casa

Trasferta



Manica sinistra

Manica sinistra

Maglietta

Maglietta

Manica destra

Manica destra

Pantaloncini

Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni






Manica sinistra

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Maglietta

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Manica destra

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Pantaloncini

Pantaloncini

Calzettoni

Calzettoni




Nike



|



























Fornitore
Periodo

Germania Uhlsport
1990-1991

Italia Lotto
1992-1994

Italia Kappa
1994

Italia Lotto
1994-2000

Stati Uniti Nike
2000-oggi


Simboli ufficiali |


Sulle maglie croate è sempre stato apposto uno stemma ispirato ai simboli nazionali. Nel 1940, in occasione della prima amichevole ufficiale, venne cucito al petto lo stemma della Banovina di Croazia, ovvero uno scudo scaccato di bianco e di rosso (šahovnica) sormontato dalla corona reale. Dopo la rinascita della nazionale nei primi anni novanta, fu usato lo scudo nazionale, privato della corona, inserito in un campo bianco circondato da una cornice rosso-blu perché fosse visibile sulla maglia a scacchi. Fu poi la volta dello stemma della federazione croata, tutt'oggi utilizzato, che presenta la trama a scacchi con una banda centrale blu recante la sigla «HNS» e in basso un vecchio pallone da calcio.[38]






Rivalità |



Serbia |


La maggiore rivalità della Croazia, carica di connotazioni politiche,[39] è con la Serbia. La contrapposizione risale alla dissoluzione della Jugoslavia e alle guerre di secessione ed è annoverata da alcuni esperti tra le 10 rivalità più sentite nella storia del calcio.[40] Le due squadre si sono sinora affrontate 4 volte, con un bilancio di una vittoria croata e 3 pareggi.[41]



Italia |


Un'altra rivalità di rilievo è quella con la vicina Italia,[42][43][44] contro cui la Croazia è imbattuta dal suo esordio come nazionale di uno stato indipendente (1990). Il match è noto come "derby dell'Adriatico".[45][46] Il bilancio delle 9 partite tra le due squadre è di 3 vittorie croate, 5 pareggi e una vittoria italiana (risalente al 1942 in amichevole, quando la Croazia non era ancora uno stato autonomo[47]).



Germania |


Negli anni si è sviluppata anche una rivalità con la Germania,[48] contro cui la Croazia è imbattuta dal 1996, e una rivalità con la Turchia.[49][50][51][52]


Contro i tedeschi la Croazia perse nei quarti di finale di Euro 1996 e vinse nei quarti di finale di Francia 1998 e nella fase a gironi di Euro 2008. Contro i turchi la Croazia vinse nella fase a gironi di Euro 1996 e perse nei quarti di finale di Euro 2008, eliminata ai tiri di rigore[53] al termine di una partita molto emozionante. Il risultato fu sbloccato da un gol di Ivan Klasnić a un minuto dalla fine dei tempi supplementari, gol pareggiato da Semih Şentürk nei minuti di recupero dei supplementari.[54][55]



Record |



Record individuali |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: Calciatori della Nazionale croata.




Alen Halilović è divenuto il più giovane debuttante in nazionale croata, scendendo in campo contro il Portogallo, il 10 giugno 2013, all'età di 16 anni e 357 giorni


Dario Šimić fu il primo calciatore della nazionale croata a raggiungere le 100 presenze, prima di ritirarsi nel 2008. Egli superò Robert Jarni, che deteneva il precedente record con 81 presenze.[56][57][58]


Il 6 febbraio 2013 anche il capitano della Croazia Darijo Srna, Josip Šimunić e Stipe Pletikosa tagliarono il traguardo delle 100 presenze in nazionale nella partita amichevole vinta per 4-0 contro la Corea del Sud a Londra. Il trio stabilì poi un record congiunto di 101 presenze nel marzo 2013, quando scese in campo nella partita vinta contro la Serbia a Zagabria, valida per le qualificazioni al campionato del mondo 2014. Srna si portò poi a quota 134 presenze in nazionale (record) prima di ritirarsi nel 2016.


Il più giovane esordiente nella nazionale croata è Alen Halilović, che il 10 giugno 2013, contro il Portogallo, debuttò a 16 anni, 11 mesi e 22 giorni.[59] Il calciatore più anziano sceso in campo con la Croazia è Dražen Ladić, che nel maggio 2000 giocò la sua ultima partita in nazionale all'età di 37 anni, 4 mesi e 27 giorni.[60]


Con 45 gol segnati, Davor Šuker, attuale presidente della federazione calcistica della Croazia, è il primatista di reti realizzate con la nazionale croata. Nel 2004 fu nominato "calciatore croato del cinquantennio 1954-2003" agli UEFA Jubilee Awards.[61]Mladen Petrić detiene invece il primato di gol con la Croazia in una sola partita, avendo segnato una quaterna nella gara vinta per 7-0 in casa contro Andorra il 7 ottobre 2006.[62]


Dati aggiornati al 18 novembre 2018.
Il grassetto indica giocatori ancora in attività in nazionale.



Presenze |





Darijo Srna, primatista di presenze con la nazionale croata nonché capitano della squadra dal 2008 al 2016
















































































#
Nome
Periodo
Presenze
Reti
1

Darijo Srna
2002–2016

134
22
2

Luka Modrić
2006-

118
14
3

Stipe Pletikosa
1999-2014

114
0
4

Josip Šimunić
2001-2013

105
3
5

Ivica Olić
2002-2015

104
20
6

Vedran Ćorluka
2006-2018

103
4
7

Ivan Rakitić
2007-

102
15
8

Dario Šimić
1996-2008

100
3
9

Mario Mandžukić
2007-2018

89
33
10

Robert Kovač
1999-2009

84
0


Reti |





Davor Šuker, miglior marcatore di tutti i tempi della Croazia










































































#
Nome
Periodo
Reti
Presenze
1

Davor Šuker[61]
1991-2002

45
69
2

Mario Mandžukić
2007-2018

33
89
3

Eduardo da Silva
2004-2014

29
64
4

Darijo Srna
2002-2016

22
134

Ivan Perišić
2011-
76
6

Ivica Olić
2002-2015

20
104
7

Niko Kranjčar
2004-2013

16
81
8

Goran Vlaović
1992-2002

15
52

Nikola Kalinić
2007-
42

Ivan Rakitić
2007-
102


Record di squadra |


La vittoria più larga della Croazia risale al 4 giugno 2016, quando batté per 10-0 San Marino in amichevole a Fiume. La sconfitta più larga della Croazia risale all'11 settembre 2018, quando la Spagna batté i croati, alla prima gara ufficiale dopo la finale del campionato del mondo 2018, per 6-0 in una partita della UEFA Nations League 2018-2019. Si tratta della peggiore sconfitta in gare ufficiali per una nazionale che ha giocato una finale di Coppa del mondo[32].


Il precedente record di peggiori sconfitte della Croazia risalivano a prima dell'indipendenza del paese: contro la Germania, che per due volte vinse per 5-1 contro i croati negli anni '40, e contro l'Italia, che vinse per 4-0 a Genova contro i croati nel 1942.


Come nazionale di uno stato indipendente, la seconda sconfitta più larga di sempre della Croazia risale, invece, al 9 settembre 2009 contro l'Inghilterra allo Stadio di Wembley di Londra, dove gli inglesi si imposero per 5-1 in una partita di qualificazione al campionato del mondo 2010.[63]


Le partite della Croazia in cui in totale sono stati segnati più gol (10) risalgono al 9 aprile 1944 (Croazia-Slovacchia 7-3) e al 4 giugno 2016 (a Fiume, Croazia-San Marino 10-0).



Commissari tecnici |


La nazionale croata, dall'indipendenza, è stata guidata da 13 commissari tecnici. Il primo fu Dražan Jerković, che la guidò dal 1990 al 1991. Slaven Bilić è l'allenatore che vanta ancor oggi il maggior numero di vittorie nella storia della nazionale.


Questa è la lista completa dei commissari tecnici che si sono succeduti alla guida della nazionale croata dal 1990 a oggi.


Dati aggiornati al 15 novembre 2018.





Slaven Bilić, l'allenatore che ha ottenuto il maggior numero di vittorie alla guida della nazionale.

































































































































Nome
Periodo
Partite
Vittorie
Pareggi
Sconfitte
% Vitt.

Jerković, Dražan Dražan Jerković
1990-1991
3
3
0
0
100

Poklepović, Stanko Stanko Poklepović
1992
4
1
1
2
25

Marković, Vlatko Vlatko Marković
1993
1
1
0
0
100

Blažević, Miroslav Miroslav Blažević
1994-2000
72
33
24
15
45,83

Ivić, Tomislav Tomislav Ivić

16/11/1994
1
1
0
0
100

Jozić, Mirko Mirko Jozić
2000-2002
18
9
6
3
50

Barić, Otto Otto Barić
2002-2004
24
11
8
5
45,83

Kranjčar, Zlatko Zlatko Kranjčar
2004-2006
25
11
8
6
44

Bilić, Slaven Slaven Bilić
2006-2012
65
42
15
8
64,61

Štimac, Igor Igor Štimac
2012-2013
15
8
2
5
53,33

Kovač, Niko Niko Kovač
2013-2015
19
10
5
4
52,63

Čačić, Ante Ante Čačić
2015-2017
25
15
6
4
60,00

Dalić, Zlatko Zlatko Dalić
2017-oggi
20
10
5
5
50,00


Confronti con le altre nazionali |



Tutti i confronti |


Questi sono i saldi della Croazia nei confronti delle altre nazionali dal 1992 ad oggi.[64]


Tabella aggiornata al 18 novembre 2018.



















Legenda


Bilancio positivo (più vittorie)


Bilancio neutro (stesso numero di vittorie e sconfitte)


Bilancio negativo (più sconfitte)

  • Nota bene: come previsto dai regolamenti FIFA, le partite terminate ai rigori dopo i tempi supplementari sono considerate pareggi.





























































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































Confronti più frequenti |


Questi sono i saldi della Croazia nei confronti delle nazionali contro cui sono stati disputati almeno 10 incontri. I dati includono i match disputati dalla rappresentativa dello Stato Indipendente di Croazia (1940-1945).



Saldo positivo |










































Nazionale
Giocate
Vinte
Pareggiate
Perse
Reti fatte
Reti subite
Differenza reti
Ultima vittoria
Ultimo pari
Ultima sconfitta

Slovacchia Slovacchia
13 8 3 2 33 17 +16 16 ottobre 2007 11 agosto 2010 29 maggio 1998

Ungheria Ungheria
10 3 6 1 15 8 +7 4 settembre 2004 26 marzo 2016 2 maggio 1940


Partecipazioni ai tornei internazionali |


Fino al 1992 la Croazia non aveva una propria nazionale in quanto lo stato croato era inglobato nella Jugoslavia. Esisteva, quindi, un'unica nazionale che rappresentava tutta la Jugoslavia.

































Campionato del mondo

Edizione

Risultato

1998
Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg

2002
Primo turno

2006
Primo turno

2010

Non qualificata

2014
Primo turno

2018

Secondo posto Argento
































Campionato europeo

Edizione

Risultato

1996

Quarti di finale

2000

Non qualificata

2004
Primo turno

2008

Quarti di finale

2012
Primo turno

2016
Ottavi di finale








Giochi olimpici[66]

Edizione

Risultato












































Confederations Cup

Edizione

Risultato

1995

Non invitata

1997

Non qualificata

1999

Non qualificata

2001

Non qualificata

2003

Non qualificata

2005

Non qualificata

2009

Non qualificata

2013

Non qualificata

2017

Non qualificata


Legenda: Grassetto: Risultato migliore, Corsivo: Mancate partecipazioni





Statistiche dettagliate sui tornei internazionali |



Campionato del mondo |


































































Anno
Luogo
Piazzamento
V
N
P
Gol

1998

Francia Francia
Terzo posto Bronze medal world centered-2.svg
5 0 2 11:5

2002

Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone
Primo turno 1 0 2 2:3

2006

Germania Germania
Primo turno 0 2 1 2:3

2010

Sudafrica Sudafrica
Non qualificata - - - -

2014

Brasile Brasile
Primo turno 1 0 2 6:6

2018

Russia Russia

Secondo posto Argento
4 2 1 14:9


Campionato europeo |


































































Anno
Luogo
Piazzamento
V
N
P
Gol

1996

Inghilterra Inghilterra
Quarti di finale 2 0 2 5:5

2000

Belgio Belgio / Paesi Bassi Paesi Bassi
Non qualificata - - - -

2004

Portogallo Portogallo
Primo turno 0 2 1 4:6

2008

Austria Austria / Svizzera Svizzera
Quarti di finale 3 1 0 5:2

2012

Polonia Polonia / Ucraina Ucraina
Primo turno 1 1 1 4:3

2016

Francia Francia
Ottavi di finale 2 1 1 5:4


Confederations Cup |





























































































Anno
Luogo
Piazzamento
V
N
P
Gol

1995

Arabia Saudita Arabia Saudita
Non invitata - - - -

1997

Arabia Saudita Arabia Saudita
Non qualificata - - - -

1999

Messico Messico
Non qualificata - - - -

2001

Corea del Sud Corea del Sud / Giappone Giappone
Non qualificata - - - -

2003

Francia Francia
Non qualificata - - - -

2005

Germania Germania
Non qualificata - - - -

2009

Sudafrica Sudafrica
Non qualificata - - - -

2013

Brasile Brasile
Non qualificata - - - -

2017

Russia Russia
Non qualificata - - - -


Tutte le rose |



Campionato del mondo |



Coppa del Mondo FIFA 1998

1 Ladić, 2 Krpan, 3 Šerić, 4 Štimac, 5 Jurić, 6 Bilić, 7 Asanović, 8 Prosinečki, 9 Šuker, 10 Boban, 11 Marić, 12 Mrmić, 13 Stanić, 14 Soldo, 15 Tudor, 16 Kozniku, 17 Jarni, 18 Mamić, 19 Vlaović, 20 Šimić, 21 Jurčić, 22 Vasilj, CT: Blažević



Coppa del Mondo FIFA 2002

1 Pletikosa, 2 Šerić, 3 Šimunić, 4 Tomas, 5 Rapaić, 6 Živković, 7 Vugrinec, 8 Prosinečki, 9 Šuker, 10 N. Kovač, 11 Bokšić, 12 Butina, 13 Stanić, 14 Soldo, 15 Šarić, 16 Vranješ, 17 Jarni, 18 Olić, 19 Vlaović, 20 Šimić, 21 R. Kovač, 22 Balaban, 23 Vasilj, CT: Jozić



Coppa del Mondo FIFA 2006

1 Pletikosa, 2 Srna, 3 Šimunić, 4 R. Kovač, 5 Tudor, 6 Vranješ, 7 Šimić, 8 Babić, 9 Pršo, 10 N. Kovač, 11 Tokić, 12 Didulica, 13 Tomas, 14 Modrić, 15 I. Leko, 16 J. Leko, 17 Klasnić, 18 Olić, 19 N. Kranjčar, 20 Šerić, 21 Balaban, 22 Bošnjak, 23 Butina, CT: Z. Kranjčar



Coppa del Mondo FIFA 2014

1 Pletikosa, 2 Vrsaljko, 3 Pranjić, 4 Perišić, 5 Ćorluka, 6 Lovren, 7 Rakitić, 8 Vukojević, 9 Jelavić, 10 Modrić, 11 Srna, 12 Zelenika, 13 Schildenfeld, 14 Brozović, 15 Badelj, 16 Rebić, 17 Mandžukić, 18 Olić, 19 Sammir, 20 Kovačić, 21 Vida, 22 Eduardo, 23 Subašić, CT: Kovač



Coppa del Mondo FIFA 2018

1 Livaković, 2 Vrsaljko, 3 Strinić, 4 Perišić, 5 Ćorluka, 6 Lovren, 7 Rakitić, 8 Kovačić, 9 Kramarić, 10 Modrić, 11 Brozović, 12 L. Kalinić, 13 Jedvaj, 14 Bradarić, 15 Ćaleta-Car, 16 N. Kalinić, 17 Mandžukić, 18 Rebić, 19 Badelj, 20 Pjaca, 21 Vida, 22 Pivarić, 23 Subašić, CT: Dalić



Campionato europeo |



Campionato d’Europa UEFA 1996

1 Ladić, 2 Jurčević, 3 Jarni, 4 Štimac, 5 Jerkan, 6 Bilić, 7 Asanović, 8 Prosinečki, 9 Šuker, 10 Boban, 11 Bokšić, 12 Mrmić, 13 Stanić, 14 Soldo, 15 Pavličić, 16 Mladenović, 17 Pamić, 18 Brajković, 19 Vlaović, 20 Šimić, 21 Cvitanović, 22 Gabrić, CT: Blažević



Campionato d'Europa UEFA 2004

1 Vasilj, 2 Tokić, 3 Šimunić, 4 Tomas, 5 Tudor, 6 Živković, 7 Rapaić, 8 Srna, 9 Pršo, 10 N. Kovač, 11 Šokota, 12 Butina, 13 Šimić, 14 Neretljak, 15 Leko, 16 Babić, 17 Klasnić, 18 Olić, 19 Mornar, 20 Roso, 21 R. Kovač, 22 Bjelica, 23 Didulica, CT: Barić



Campionato d'Europa UEFA 2008

1 Pletikosa, 2 Šimić, 3 Šimunić, 4 R. Kovač, 5 Ćorluka, 6 Vejić, 7 Rakitić, 8 Vukojević, 9 Kalinić, 10 N. Kovač, 11 Srna, 12 Galinović, 13 Pokrivač, 14 Modrić, 15 Knežević, 16 Leko, 17 Klasnić, 18 Olić, 19 Kranjčar, 20 Budan, 21 Petrić, 22 Pranjić, 23 Runje, CT: Bilić



Campionato d'Europa UEFA 2012

1 Pletikosa, 2 Strinić, 3 Šimunić, 4 Buljat, 5 Ćorluka, 6 Pranjić, 7 Rakitić, 8 Vukojević, 9 Jelavić, 10 Modrić, 11 Srna, 12 Kelava, 13 Schildenfeld, 14 Badelj, 15 Vrsaljko, 16 Dujmović, 17 Mandžukić, 18 Kalinić, 19 Kranjčar, 20 Perišić, 21 Vida, 22 Eduardo, 23 Subašić, CT: Bilić



Campionato d'Europa UEFA 2016

1 Vargić, 2 Vrsaljko, 3 Strinić, 4 Perišić, 5 Ćorluka, 6 Jedvaj, 7 Rakitić, 8 Kovačić, 9 Kramarić, 10 Modrić, 11 Srna, 12 L. Kalinić, 13 Schildenfeld, 14 Brozović, 15 Rog, 16 N. Kalinić, 17 Mandžukić, 18 Ćorić, 19 Badelj, 20 Pjaca, 21 Vida, 22 Čop, 23 Subašić, CT: Čačić





Rosa attuale |


Lista dei convocati per l'amichevole contro il Portogallo del 6 settembre 2018 e la partita di UEFA Nations League 2018-2019 contro la Spagna dell'11 settembre 2018.


Presenze e reti aggiornate all'11 settembre 2018 dopo la partita contro la Spagna.



























































































































































































































N.
Pos.
Giocatore
Data nascita (età)
Pres.
Reti
Squadra
12

P

Lovre Kalinić
3 aprile 1990 (28 anni)
14
-18

Belgio Gent
1

P

Dominik Livaković
9 gennaio 1995 (23 anni)
3
-2

Croazia Dinamo Zagabria
23

P

Karlo Letica
11 febbraio 1997 (21 anni)
0
0

Belgio Bruges
21

D

Domagoj Vida
29 aprile 1989 (29 anni)
69
4

Turchia Beşiktaş
2

D

Šime Vrsaljko
10 gennaio 1992 (26 anni)
43
0

Italia Inter
22

D

Josip Pivarić
30 gennaio 1989 (29 anni)
26
0

Ucraina Dinamo Kiev
16

D

Tin Jedvaj
28 novembre 1995 (22 anni)
16
0

Germania Bayer Leverkusen
5

D

Matej Mitrović
10 novembre 1993 (25 anni)
12
2

Belgio Bruges
3

D

Borna Barišić
10 novembre 1992 (26 anni)
4
0

Scozia Rangers
6

D

Antonio Milić
10 marzo 1994 (24 anni)
1
0

Belgio Anderlecht
10

C

Luka Modrić
9 settembre 1985 (33 anni)
116
14

Spagna Real Madrid (capitano)
7

C

Ivan Rakitić
10 marzo 1988 (30 anni)
101
15

Spagna Barcellona
8

C

Mateo Kovačić
6 maggio 1994 (24 anni)
49
1

Inghilterra Chelsea
19

C

Milan Badelj
25 febbraio 1989 (29 anni)
44
2

Italia Lazio
11

C

Marcelo Brozović
16 novembre 1992 (26 anni)
42
6

Italia Inter
18

C

Marko Rog
19 luglio 1995 (23 anni)
15
0

Italia Napoli
15

C

Mario Pašalić
9 febbraio 1995 (23 anni)
8
0

Italia Atalanta
14

C

Filip Bradarić
11 gennaio 1992 (26 anni)
6
0

Italia Cagliari
4

A

Ivan Perišić
2 febbraio 1989 (29 anni)
76
22

Italia Inter
20

A

Marko Pjaca
6 maggio 1995 (23 anni)
23
1

Italia Fiorentina
9

A

Duje Čop
1º febbraio 1990 (28 anni)
25
8

Spagna Real Valladolid
17

A

Ivan Santini
21 maggio 1989 (29 anni)
5
0

Belgio Anderlecht
13

A

Marko Livaja
26 agosto 1993 (25 anni)
4
0

Grecia AEK Atene


Staff |


Dal sito web ufficiale della HNS:[67]




Staff






  • Commissario tecnico: Zlatko Dalić


  • Team manager: Iva Olivari


  • Assistente allenatore: Dražen Ladić


  • Assistente allenatore: Ivica Olić


  • Preparatore dei portieri: Marijan Mrmić


  • Preparatore atletico: Luka Milanović


  • Medico: Zoran Bahtijarević


  • Medico: Saša Janković


  • Medico: Boris Nemec


  • Fisioterapista: Nenad Krošnjar


  • Fisioterapista: Mario Petrović


  • Fisioterapista: Nderim Redžaj







Note |




  1. ^ ab (EN) Men's Ranking, su fifa.com.


  2. ^ Italia-Croazia 4-0, su athlet.org, 5 aprile 1942.


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  65. ^ compresi 2 pareggi contro la Jugoslavia.


  66. ^ Come da regolamento FIFA vengono considerate le sole edizioni comprese tra il 1908 ed il 1948 in quanto sono le uniche ad essere state disputate dalle Nazionali maggiori. Per maggiori informazioni si invita a visionare questa pagina.


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  • Official Croatian Football Federation (HNS) Sito ufficiale federazione croata di calcio, su hns-cff.hr.

  • (DEENIT) Nazionale di calcio della Croazia, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.

  • Partite internazionali della Croazia - RSSSF, su rsssf.com.

  • Giocatori croati con presenze in nazionale - RSSSF, su rsssf.com.


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