Giovanni Guglielmo di Sassonia-Weimar
.mw-parser-output .avviso .mbox-text-div>div,.mw-parser-output .avviso .mbox-text-full-div>div{font-size:90%}.mw-parser-output .avviso .mbox-image div{width:52px}.mw-parser-output .avviso .mbox-text-full-div .hide-when-compact{display:block}
Questa voce o sezione sull'argomento sovrani tedeschi non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti. |
Giovanni Guglielmo | |
---|---|
Duca di Sassonia | |
Successore | Giovanni Federico II |
Duca di Sassonia-Weimar | |
Successore | Federico Guglielmo I |
Nascita | Torgau, Elettorato di Sassonia, 11 marzo 1530 |
Morte | Weimar, Sassonia-Weimar, 2 marzo 1573 |
Padre | Giovanni Federico I, elettore di Sassonia |
Madre | Sibilla di Jülich-Kleve-Berg |
Consorte | Dorotea Susanna di Simmern |
Giovanni Guglielmo di Sassonia-Weimar (Torgau, 11 marzo 1530 – Weimar, 2 marzo 1573) fu duca di Sassonia-Weimar.
Egli era il secondo figlio dell'Elettore Giovanni Federico I di Sassonia (1503-1554) e di Sibilla di Jülich-Kleve-Berg (1512-1554).
Indice
1 Biografia
2 Matrimonio e figli
3 Ascendenza
4 Altri progetti
Biografia |
Nell'anno della sua nascita il padre reggeva la Sassonia con il titolo di Elettore, ma lo perse nel 1547 dopo essere stato sconfitto e catturato dall'Imperatore, dal momento che aveva sostenuto la chiesa protestante. Giovanni Federico venne rilasciato e costretto a mantenere soltanto il titolo di Duca di Sassonia nell'area successivamente ridotta alla sola Turingia. Nel 1554, alla morte del padre, Giovanni Guglielmo ereditò il Ducato di Sassonia con i fratelli Giovanni Federico II e Giovanni Federico III.
I tre fratelli si divisero il ducato: Giovanni Federico II ottenne Eisenach e Coburgo, Giovanni Guglielmo ricevette Weimar e Giovanni Federico III ereditò Gotha. Nel 1565, quando Giovanni Federico III morì senza eredi, i due fratelli si divisero nuovamente i propri possedimenti, integrati con quelli del fratello. Il fratello maggiore mantenne le sue terre originarie ed ottenne Gotha e Giovanni Guglielmo Weimar. Il trattato comprendeva inoltre la clausola che i due fratelli avrebbero potuto scambiarsi le terre entro tre anni. Lo scambio non ebbe lunga durata.
La politica di Giovanni Federico II, mirata al recupero delle terre ed al titolo di Elettore perso dal padre nel 1547 (egli ottenne l'Elettorato dal 1554-1556), che lo aveva portato a tessere numerosi intrighi, lo rese inviso all'Imperatore Massimiliano II. L'Imperatore, infine, gli impose il Reichsacht (Bando Imperiale), quando divenne Elettore di Sassonia, assegnando la Reichsexekution, alla quale Giovanni Guglielmo prese parte. Dopo l'assedio al Castello di Gotha, Giovanni Federico venne definitivamente sconfitto nel 1566 e venne tenuto prigioniero dagli imperiali per il resto della sua vita. I suoi possedimenti vennero requisiti dall'Imperatore che li assegnò a Giovanni Guglielmo, che divenne l'unico reggente dell'intero Ducato di Sassonia.
Ma anche Giovanni Guglielmo cadde presto in disgrazia allorché entrò al servizio del Re Carlo IX di Francia come Generale, nella sua campagna contro gli Ugonotti. Questo era stato fatto non solo per il fatto che la famiglia Wettin di Sassonia proteggeva tradizionalmente il protestantesimo, ma anche perché la casata reale francese era la secolare nemica degli Asburgo.
L'Imperatore si servì dunque dei due figli sopravvissuti di Giovanni Federico II per incitarli contro Giovanni Guglielmo; nel 1572 la Divisione di Erfurt venne compiuta. Il Ducato di Sassonia venne diviso in tre parti. Il maggiore dei due figli di Giovanni Federico II, Giovanni Casimiro, ricevette Coburgo, e il più giovane, Giovanni Ernesto, ricevette Eisenach. Giovanni Guglielmo otterne solo una piccola parte dei domìni, limitata alla regione di Weimar, ma poté annettere anche i distretti di Altenburg, Gotha e Meiningen.
Matrimonio e figli |
Ad Heidelberg, il 15 giugno 1560, Giovanni Guglielmo sposò Dorotea Susanna di Wittelsbach-Simmern (1544 – 1592), figlia dell'Elettore Federico III del Palatinato, dalla quale ebbe quattro figli:
Federico Guglielmo (25 aprile 1562 –7 luglio 1602), duca di Sassonia-Altenburg;- Sibilla Maria (7 novembre 1563 – 20 febbraio 1569);
Giovanni (22 maggio 1570 – 31 ottobre 1605), duca di Sassonia-Weimar;
Maria (7 novembre 1571 – 7 marzo 1610), Badessa di Quedlinburg.
Ascendenza |
Giovanni Guglielmo di Sassonia-Weimar | Padre: Giovanni Federico I di Sassonia | Nonno paterno: Giovanni di Sassonia | Bisnonno paterno: Ernesto di Sassonia | Trisnonno paterno: Federico II di Sassonia |
Trisnonna paterna: Margherita d'Austria | ||||
Bisnonna paterna: Elisabetta di Baviera | Trisnonno paterno: Alberto III di Baviera | |||
Trisnonna paterna: Anna di Braunschweig-Grubenhagen | ||||
Nonna paterna: Sofia di Mecleburgo-Schwerin | Bisnonno paterno: Magnus II di Meclemburgo-Schwerin | Trisnonno paterno: Enrico IV di Meclemburgo-Schwerin | ||
Trisnonna paterna: Dorotea di Brandeburgo | ||||
Bisnonna paterna: Sofia di Pomerania-Wolgast | Trisnonno paterno: Eric II di Pomerania-Wolgast | |||
Trisnonna paterna: Sofia di Pomerania-Stolp | ||||
Madre: Sibilla di Jülich-Kleve-Berg | Nonno materno: Giovanni III di Kleve | Bisnonno materno: Giovanni II di Kleve | Trisnonno materno: Giovanni I di Kleve | |
Trisnonna materna: Elisabetta di Nevers | ||||
Bisnonna materna: Matilde d'Assia | Trisnonno materno: Enrico III dell'Alta Assia | |||
Trisnonna materna: Anna di Katzenelnbogen | ||||
Nonna materna: Maria di Jülich-Berg | Bisnonno materno: Guglielmo IV di Jülich-Berg | Trisnonno materno: Gerardo VII di Jülich-Berg | ||
Trisnonna materna: Sofia di Sassonia-Lauenburg | ||||
Bisnonna materna: Sibilla di Hohenzollern | Trisnonno materno: Alberto III di Brandeburgo | |||
Trisnonna materna: Anna di Sassonia |
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Guglielmo di Sassonia-Weimar
.mw-parser-output .CdA{border:1px solid #aaa;width:100%;margin:auto;font-size:90%;padding:2px}.mw-parser-output .CdA th{background-color:#ddddff;font-weight:bold;width:20%}
Controllo di autorità | VIAF (EN) 1246215 · ISNI (EN) 0000 0000 6126 4211 · LCCN (EN) n00077140 · GND (DE) 100863892 · BAV ADV10170367 · CERL cnp00160819 |
---|