Montevideo




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Montevideo (disambigua).










































































Montevideo
città
San Felipe y Santiago de Montevideo


Montevideo – Stemma
Montevideo – Veduta
Localizzazione
Stato
Uruguay Uruguay
Dipartimento
Coat of arms of Montevideo Department.png Montevideo
Amministrazione
Alcalde Daniel Martínez (FA) dal 09/07/2015
Territorio
Coordinate
34°54′21.06″S 56°11′29.04″W / 34.90585°S 56.1914°W-34.90585; -56.1914 (Montevideo)Coordinate: 34°54′21.06″S 56°11′29.04″W / 34.90585°S 56.1914°W-34.90585; -56.1914 (Montevideo)
Altitudine 43 m s.l.m.
Superficie 525,54 km²
Abitanti 1 338 408[4](2009)
Densità 2 546,73 ab./km²
Sottodivisioni 8 Municipi
18 Centri Comunali Zonali
62 Quartieri
Altre informazioni
Cod. postale diversi (11xxx a 12xxx)[1]
Prefisso +598 2 (+7 cifre)[2][3]
Fuso orario UTC-3
ISO 3166-2 UY-MO
Targa S
Nome abitanti montevideano/a
Cartografia

Mappa di localizzazione: Uruguay

Montevideo

Montevideo


Sito istituzionale

Montevideo (nome completo: San Felipe y Santiago de Montevideo) è la capitale, il porto principale e la città più popolosa dell'Uruguay.


Situata nella parte meridionale del paese, si affaccia sulla riva settentrionale del Río de la Plata ed è la capitale situata più a sud di tutta l'America, precisamente a 34°54'21.06" di latitudine sud e 56°11'29.04" di longitudine ovest[5]. Infatti la vicina capitale argentina, Buenos Aires, sulla sponda opposta del Rio de la Plata, si trova su di un parallelo situato solo 30 km più a nord di quello della capitale uruguaiana. La città si sviluppa tutta sulla sponda destra del fiume Santa Lucia.


È anche la capitale del dipartimento di Montevideo, ha la più piccola estensione dei diciannove dipartimenti in cui si suddivide primariamente il paese. Considerando la sua area metropolitana, sempre nel 2009, Montevideo raggiungeva 1.973.380 abitanti, corrispondenti al 58,8% del totale nazionale della popolazione.[6]


Nell'area dell'America Meridionale, la città di Montevideo occupa il primo posto nella classifica delle città con una maggiore qualità della vita.[7] Montevideo è inoltre la sede amministrativa del Mercosur e ha ospitato il primo campionato mondiale di calcio svolto nel 1930.




Indice






  • 1 Etimologia


  • 2 Geografia fisica


    • 2.1 Territorio


    • 2.2 Clima




  • 3 Storia


    • 3.1 Le origini


    • 3.2 Capitale dell'Uruguay indipendente


    • 3.3 Il XX secolo




  • 4 Monumenti e luoghi d'interesse


  • 5 Geografia antropica


    • 5.1 Suddivisioni amministrative


    • 5.2 Elenco dei 62 Barrios di Montevideo




  • 6 Cultura


    • 6.1 Media




  • 7 Economia


  • 8 Infrastrutture e trasporti


    • 8.1 Porto




  • 9 Amministrazione


    • 9.1 Gemellaggi




  • 10 Sport


    • 10.1 Calcio


    • 10.2 Impianti sportivi




  • 11 Galleria d'immagini


  • 12 Note


  • 13 Bibliografia


  • 14 Altri progetti


  • 15 Collegamenti esterni





Etimologia |


Esistono almeno quattro spiegazioni in merito all'origine del nome della città[8]:




  • Monte vide eu: Montevideo deriverebbe dall'espressione portoghese Monte vide eu (Io vedo un monte); tale frase sarebbe stata pronunciata alla vista del Cerro de Montevideo da uno dei marinai partecipanti alla spedizione di Ferdinando Magellano. Questa ipotesi è però stata più volte scartata poiché la frase monte vide eu si tratta di un insieme di parole in dialetti differenti, quindi poco probabile.


  • Monte-VI-D-E-O: In base a questa spiegazione, invece, il nome della città sarebbe una sorta di acronimo presente su una mappa spagnola che segnalava la collocazione geografica del luogo (Monte VI De Este a Oeste, cioè "Il sesto monte da est ad ovest").


  • Monte Vidi: Questa ipotesi deriva da un appunto scritto nel diario di uno dei membri della spedizione di Magellano. "Il martedì del detto mese siamo stati sullo stretto di Capo Santa Maria da dove la costa corre da est ad ovest, e il terreno è sabbioso, e alla destra della montagna vi è una montagna simile ad un cappello al quale abbiamo dato il nome di Monte Vidi."


  • Monte Ovidio: Questa ipotesi trae origine da quella precedente, infatti il monte a forma di cappello, chiamato Monte Vidi, sempre nello stesso diario viene definito "ora chiamato Monte Santo Vidio". Sant'Ovidio (o Audito) è un santo particolarmente venerato nella città portoghese di Braga e proprio i portoghesi ebbero in possesso la zona di Montevideo prima della fondazione della città.



Geografia fisica |



Territorio |


Montevideo sorge sulla sponda settentrionale del Río de la Plata, a 230 km a sud-est in linea d'aria da Buenos Aires, capitale dell'Argentina. Montevideo confina a nord e ad est con il dipartimento di Canelones e ad ovest, lungo il fiume Santa Lucia con il dipartimento di San José.


La città si affaccia sulla baia omonima, uno dei più grandi porti naturali di tutto il Cono Sud. All'interno del territorio di Montevideo si stagliano due alture principali: il Cerro de la Victoria e il Cerro de Montevideo. Su quest'ultima collina sorge una fortezza d'epoca coloniale alla quale fu aggiunto successivamente un faro.



Clima |




Foto satellitare della baia di Montevideo.


Montevideo ha un clima temperato umido, con inverni ventosi e prevalentemente nuvolosi, ed estati calde e umide, con venti quasi assenti, la temperatura media è di 16 °C.
Le nevicate sono eventi rarissimi, l'ultima volta che nevicò a Montevideo fu il 13 luglio del 1930, in occasione della partita inaugurale della coppa del mondo di calcio di quell'anno[9].






















































































































































Nuvola apps kweather.pngParametri climatici di Montevideo Weather-rain-thunderstorm.svg
Stazione meteorologica del Prado
Periodo 1961-1990
[10]
Mese

Gen

Feb

Mar

Apr

Mag

Giu

Lug

Ago

Set

Ott

Nov

Dic
Anno

Temperatura media (°C)
23,0
22,5
20,6
17,2
14,0
11,1
10,9
11,7
13,4
16,0
18,6
21,3

16,7


Temperatura massima media (°C)
28,4
27,5
25,5
22,0
18,6
15,1
15,0
16,2
18,0
20,5
23,7
26,5

21,4


Temperatura minima media (°C)
18,0
17,9
16,2
12,9
10,2
7,7
7,2
7,8
9,1
11,5
14,2
16,3

12,4


Umidità relativa (%)
68
69
73
75
78
82
80
88
77
74
71
67

74


Pressione atmosferica (hPa)
1010,8
1012,3
1013,8
1015,4
1016,5
1017,1
1018,6
1017,8
1017,9
1015,5
1013,2
1011,4

1015

Velocità del vento (in orizzontale) (m/s)
4,0
3,8
3,6
3,3
3,3
3,4
3,5
3,6
3,9
4,2
3,9
4,0

3,7


Precipitazioni (mm)
87
101
105
86
89
83
86
88
94
109
89
84

1101


Giorni di pioggia (≥ 1 mm)
6
7
6
6
6
7
7
6
6
7
7
6

77




Storia |




Montevideo, verso la fine dell'Ottocento; da una ricostruzione di Leonie Matthis.




La regione del Río de la Plata agli inizi del secolo XVII.



Le origini |


Tra il 1680 e il 1683, al fine di contestare la sovranità spagnola sulla regione, i colonizzatori portoghesi provenienti dal Brasile crearono lungo la costa del Rio de la Plata un insediamento chiamato Nova Colonia do Sacramento, attualmente Colonia del Sacramento. Del resto, gli spagnoli non fecero nulla per riaffermare il loro dominio sino al 1723, quando incominciarono a fortificare le alture che circondavano la baia di Montevideo costringendo i portoghesi alla ritirata. Fu così che una spedizione spagnola proveniente da Buenos Aires e organizzata dal governatore Bruno Mauricio de Zabala fondò la città dandole il nome di San Felipe y Santiago de Montevideo (nome che sarebbe poi stato abbreviato in Montevideo). In breve tempo divenne una delle più importanti città della regione del Rio de la Plata, tanto importante da competere già da allora con Buenos Aires. Nel 1776 Montevideo divenne sede di comando navale la cui autorità spaziava dalla costa argentina, l'isola di Fernando Po e le Malvine.
Il 3 febbraio 1807 la città venne assediata e presa d'assalto da un esercito inglese, guidato dall'Auchmuty, attraverso una breccia aperta dall'artiglieria nell'attuale Calle Brecha. Quando la stessa spedizione proseguì su Buenos Aires, qui venne fermata e costretta a negoziare la restituzione di tutte le piazzeforti occupate, inclusa Montevideo. Gli spagnoli vennero cacciati nel 1814 e, due anni dopo, i portoghesi occuparono i territori dell'attuale Uruguay. Nel 1821 i territori occupati vennero annessi al Brasile ma, nel 1825, gli uomini del generale Juan Antonio Lavalleja, i Trentatré Orientali, liberarono l'Uruguay dal dominio brasiliano e tre anni dopo Montevideo divenne ufficialmente capitale della Repubblica Orientale dell'Uruguay.



Capitale dell'Uruguay indipendente |




Una mappa tedesca di Montevideo del 1888


Così nel 1829 le antiche fortificazioni che cingevano la città vennero demolite e nuovi quartieri residenziali che s'innalzarono in quel periodo andarono a costituire la Ciudad Nueva. Tra il 1843 ed il 1851 Montevideo, tenuta dai Colorados, venne assediata dalle forze fedeli a Manuel Oribe, appoggiate dall'argentino Juan Manuel de Rosas ma, grazie all'appoggio di alcuni contingenti di volontari, come quello basco o quello italiano, gli assediati sconfissero Oribe. Terminate le ostilità, Montevideo riprese a svilupparsi e, nel 1853, venne inaugurato il sistema d'illuminazione pubblica a gas e aperto un servizio di diligenze per alcuni centri limitrofi. Il teatro Solis venne inaugurato nel 1856 mentre, dieci anni dopo, fu completato la linea telegrafica per Buenos Aires. Nel 1867 furono completati il Palazzo delle Poste e il Monumento alla Pace. L'anno seguente aprì i battenti una compagnia di Omnibus a cavallo che, con una serie di linee, garantì il trasporto pubblico per i sobborghi di Union, Capurro e Villa del Cerro. Nel 1869 venne aperta la linea ferroviaria per Las Piedras, fu la prima in Uruguay. Negli anni seguenti si completarono altre importanti opere pubbliche, come il sistema idrico pubblico, il Boulevard Artigas e la fondazione dei sobborghi di Nuevo Paris, Colon e La Commercial. Dall'inizio del XIX secolo fino all'inizio del XX la città, che rappresentava un buon punto dal quale controllare i commerci di Argentina e Brasile, subì pesantemente l'influenza britannica. Tra il 1860 e il 1911, i britannici costruirono una ferrovia per collegare la città alle campagne circostanti.
Per un breve periodo vi albergò Garibaldi, da prima come insegnante di storia, poi come capitano della legione straniera Italiana, con la quale condusse grandi battaglie che gli diedero grande prestigio.



Il XX secolo |


Nei primi anni del Novecento arrivarono a Montevideo migliaia di immigrati, soprattutto italiani e spagnoli, che, nel giro di pochi anni andarono ad aumentare del 30% la popolazione urbana.
Durante la seconda guerra mondiale, si ebbe un famoso incidente che coinvolse l'incrociatore pesante tedesco Admiral Graf Spee. Infatti, dopo avere affrontato la marina britannica nella Battaglia del Río de la Plata il 13 dicembre del 1939, la Admiral Graf Spee si ritirò nel porto di Montevideo. Per evitare di coinvolgere l'equipaggio in una battaglia persa in partenza, il capitano Hans Langsdorff decise di far affondare la nave il 17 dicembre.



Monumenti e luoghi d'interesse |


Il profilo artistico ed architettonico di Montevideo è caratterizzato dalla coesistenza di vari edifici e monumenti realizzati tra il XIX ed il XXI secolo secondo i canoni stilistici caratterizzarono tali decenni. I principali monumenti cittadini, come il Palazzo legislativo di Montevideo, il Palacio Salvo, la Cattedrale metropolitana di Montevideo ed il Palazzo Estévez furono infatti costruiti secondo i vari stili architettonici importati agli architetti europei tra la fine dell'800 e i primi tre decenni del secolo successivo. Sono presenti anche alcuni brillanti esempi di architettura postmodernista, come la torre Antel ed il World Trade Center Montevideo, che hanno contribuito a rinnovare ed ammodernare lo skyline della città agli inizi del nuovo millennio.


All'interno della città vecchia di Montevideo (Ciudad Vieja) sono concentrati la maggioranza dei monumenti e degli edifici storici cittadini. Tra essi spiccano la neoclassica Cattedrale metropolitana di Montevideo, il Cabildo coloniale, il Palacio Taranco e la Casa di Garibaldi. Il confine est della Ciudad Vieja è segnato dalla plaza Independencia, la più importante tra le piazze della capitale uruguaiana. Al centro di essa di staglia il mausoleo di Artigas, mentre tra gli edifici ed i monumenti che vi si affacciano spiccano il teatro Solís, il Palazzo Estévez, la porta della Cittadella e la torre Ejecutiva.



Geografia antropica |


Il lunghissimo viale 18 de Julio, principale viale centrico della città, si estende da Plaza Independencia (la quale rappresenta la congiunzione fra la Ciudad Vieja, il quartiere storico, e il resto della città) fino al Bulevar Artigas, attraversando i bei quartieri del Centro e del Cordón.



Suddivisioni amministrative |






















































Coat of arms of Montevideo Department.pngDipartimento di Montevideo
Centri Comunali, Municipi e Barrios

Centro Comunale Zonale

Municipio

Barrio

CCZ N° 14
CCZ N° 17
CCZ N° 18


Municipio A
Villa del Cerro
Casabó, Pajas Blancas
La Paloma, Tomkinson, Rincón del Cerro
La Teja
Tres Ombúes, Pueblo Victoria
Paso de la Arena, Los Bulevares, Santiago Vázquez
Prado, Nueva Savona
Belvedere
Nuevo París
Lezica, Melilla

CCZ N° 1
CCZ N° 2


Municipio B
Ciudad Vieja
Centro
Barrio Sur
Cordón
Palermo
Parque Rodó
Aguada
Villa Muñoz, Goes, Retiro
La Comercial
Punta Carretas
Tres Cruces

CCZ N° 3
CCZ N° 15
CCZ N° 16


Municipio C
Prado, Nueva Savona
Aguada
Villa Muñoz, Goes, Retiro
La Comercial
Capurro, Bella Vista, Arroyo Seco
Reducto
Atahualpa
Jacinto Vera
La Figurita
Brazo Oriental
Larrañaga
Mercado Modelo, Bolívar
Aires Puros

CCZ N° 4
CCZ N° 5


Municipio CH
Punta Carretas
Tres Cruces
Larrañaga
Pocitos
Parque Batlle, Villa Dolores
Buceo
La Blanqueada

CCZ N° 10
CCZ N° 11


Municipio D
Mercado Modelo, Bolívar
Aires Puros
Castro - Pérez Castellanos
Cerrito de la Victoria
Las Acacias
Casavalle, Barrio Borro
Manga, Toledo Chico
Villa Española
Piedras Blancas
Unión

CCZ N° 6
CCZ N° 7
CCZ N° 8


Municipio E
Buceo
La Blanqueada
Unión
Malvín
Malvín Norte
Punta Gorda
Carrasco
Carrasco Norte
Las Canteras

CCZ N° 9

Municipio F
Villa Española
Piedras Blancas
Unión
Las Canteras
Bañados de Carrasco
Maroñas, Parque Guaraní
Flor de Maroñas
Punta de Rieles, Bella Italia
Jardines del Hipódromo
Ituzaingó
Villa García, Manga Rural
Manga

CCZ N° 12
CCZ N° 13


Municipio G
Belvedere
Nuevo París
Lezica, Melilla
Paso de las Duranas
Peñarol, Lavalleja
Sayago
Conciliación
Colón Sureste, Abayubá
Colón Centro y Noroeste

Montevideo è divisa in otto municipios, governati ciascuno da un sindaco eletto dal popolo. Inoltre Montevideo è divisa in sessantadue quartieri (barrios). Alcuni di essi in origine erano insediamenti separati dalla città, come Villa del Cerro, Unión, Sayago, Ituzaingó e Pocitos, ma con l'espansione della città vennero assorbiti nel tessuto urbano di Montevideo.


Per altre informazioni cartografiche sui Municipi, Centri Comunali Zonali (CCZ) e Barrios di Montevideo, vedasi anche:




  • (ES) INE (Instituto Nacional de Estadísticas), Mapa de los 62 barrios (PDF), su ine.gub.uy. Carta geografica dei “62 barrios”, elaborata dall'Istituto Nazionale di Statistiche.


  • Intendencia Municipal de Montevideo. Sistema de Información Geográfica, Cartografía de Montevideo en Google Earth, su sig.montevideo.gub.uy. Strumento di ricerca e approfondita informazione sul Dipartimento di Montevideo, elaborato appositamente per la navigazione in Google Earth.


  • (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Plano de Montevideo. Barrios (PDF) .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    [collegamento interrotto], su montevideo.gub.uy.
    Carta geografica dei Municipi e dei 62 barrios.



Elenco dei 62 Barrios di Montevideo |





I 62 barrios di Montevideo







I municipi del Dipartimento di Montevideo





  1. Ciudad Vieja

  2. Centro

  3. Barrio Sur

  4. Cordón

  5. Palermo

  6. Parque Rodó

  7. Punta Carretas

  8. Pocitos

  9. Buceo

  10. Parque Batlle - Villa Dolores

  11. Malvín

  12. Malvín Norte

  13. Punta Gorda

  14. Carrasco

  15. Carrasco Norte

  16. Bañados de Carrasco

  17. Maroñas - Parque Guaraní

  18. Flor de Maroñas

  19. Las Canteras

  20. Punta de Rieles - Bella Italia

  21. Jardines del Hipódromo

  22. Ituzaingó

  23. Unión

  24. Villa Española

  25. Mercado Modelo, Bolívar

  26. Castro - Pérez Castellanos

  27. Cerrito de la Victoria

  28. Las Acacias

  29. Aires Puros

  30. Casavalle, Barrio Borro

  31. Piedras Blancas

  32. Manga, Toledo Chico

  33. Paso de las Duranas

  34. Peñarol - Lavalleja

  35. Villa del Cerro


    Montevideo, Palacio Salvo. Situato all'angolo sudest fra Plaza Independencia e il viale 18 de Julio.



  36. Casabó, Pajas Blancas

  37. La Paloma, Tomkinson, Rincón del Cerro

  38. La Teja

  39. Prado - Nueva Savona

  40. Capurro, Bella Vista, Arroyo Seco

  41. Aguada

  42. Reducto

  43. Atahualpa

  44. Jacinto Vera

  45. La Figurita

  46. Larrañaga

  47. La Blanqueada

  48. Villa Muñoz, Goes, Retiro


    Montevideo, Piazza Fabini. All'incrocio del viale 18 de Julio e il viale del Libertador Juan A. Lavalleja. Conosciuta anche come Piazza del Entrevero (del Groviglio), per il monumento omonimo di José Belloni che domina nella piazza. Sullo sfondo il Palazzo Rex.



  49. La Comercial

  50. Tres Cruces

  51. Brazo Oriental

  52. Sayago

  53. Conciliación

  54. Belvedere

  55. Nuevo París

  56. Tres Ombúes - Pueblo Victoria

  57. Paso de la Arena, Los Bulevares, Santiago Vázquez

  58. Colón Sureste, Abayubá

  59. Colón Centro y Noroeste

  60. Lezica, Melilla

  61. Villa García, Manga Rural

  62. Manga



Cultura |



Media |


A Montevideo hanno sede i quotidiani El País, La República e La Diaria.



Economia |




Montevideo, sede di Mercosur (nel Parque Rodó).


Montevideo nacque come un insediamento di modeste dimensioni. Nel 1860 Montevideo aveva una popolazione di 37.787 persone. Nel 1884 era arrivata a 104.472, fra cui molti immigrati. In questo periodo il commercio divenne la principale fonte di reddito per la città, al punto da rivaleggiare con Buenos Aires. Verso gli inizi del XX secolo, molti Europei emigrarono verso la città, e nel 1908, il 30% della popolazione non era nato in Uruguay.


Verso la metà del XX secolo, la dittatura militare e la crisi economica portarono la città ad un declino i cui effetti sono evidenti ancora oggi. Molti contadini ridotti in miseria affollarono la città, in modo particolare nella zona della Ciudad Vieja.


Recentemente, la ripresa economica e legami commerciali più solidi con le altre città del paese ha permesso un rinnovato sviluppo agricolo e speranze in una maggiore prosperità economica per il futuro.


Nel 2004, la città aveva una popolazione di 1.350.000 persone, su un totale di 3.430.000 persone nell'intero Uruguay [1]. L'area metropolitana ha 1.800.000 persone.



Infrastrutture e trasporti |


La città è servita dall'Aeroporto Internazionale di Carrasco che, situato a 5 km dalla città, è dotato del più moderno terminal di tutto il Sudamerica.



Porto |


La conformazione della costa ha permesso, fin dai giorni della sua fondazione, di fare di Montevideo un importante porto. Esso è infatti il primo dell'Uruguay, vi passa infatti il 90% del commercio estero, ed è il competitore principale dell'altro grande porto che sorge sul Rio de la Plata, ovvero quello di Buenos Aires. Le banchine del porto, poste a nord della Ciudad Vieja, sono protette da due grandi dighe foranee. Tra il 1870 ed il 1930 il porto ha subito notevoli mutazioni ed interventi, causa aumento del traffico navale e tempeste, come quella del 1923. Nell'area attorno al porto sono sorte numerose imprese e fabbriche, legate per lo più alle attività portuali o di importazioni ed esportazioni. La presenza di queste industrie ha però determinato anche una bassa percentuale di residenti nell'area circostante.



Amministrazione |



Gemellaggi |







Africa


  • Flag of the Sahrawi Arab Democratic Republic.svg El Aaiún, Sahara Occidentale (2009)[11]

America



  • Argentina Berisso, Argentina (2011)[12]


  • Argentina Córdoba, Argentina (1997)[13]


  • Argentina Hurlingham, Argentina (1997)[14]


  • Argentina La Plata, Argentina (1994)[15]


  • Argentina Mar del Plata, Argentina (2009)[16]


  • Argentina Rosario, Argentina (1998)[17]


  • Bolivia Cochabamba, Bolivia (2005)[18]


  • Bolivia Coroico, Bolivia (2009)[19]


  • Bolivia La Paz, Bolivia (2006)[20]





  • Bolivia Santa Cruz de la Sierra, Bolivia (2004)[21]


  • Brasile Brasilia, Brasile (1997)[22]


  • Brasile Rio de Janeiro, Brasile (1997)[23]


  • Canada Mississauga, Canada (1998)[24]


  • Cile Arica, Cile (2009)[25]


  • Colombia Cali, Colombia (2009)[26]


  • Colombia Tumaco, Colombia (2009)[27]


  • Costa Rica Talamanca, Costa Rica (2009)[28]


  • Cuba La Habana, Cuba (2006)[29]


  • Ecuador Esmeraldas, Ecuador (2009)[30]


  • Haiti Port-au-Prince, Haiti (2007)[31]


  • Nicaragua Bluefields, Nicaragua (2009)[32]


  • Perù Tambo de Mora, Perù (2009)[33]





  • Venezuela Cumaná, Venezuela (2009)[34]


  • Venezuela Libertador, Venezuela (2001)[35]


Asia


  • Cina Wuhu, Cina (2008)[36]

Europa



  • Italia Marina di Camerota, Italia


  • Italia Marsico Nuovo, Italia (2007)[37]


  • Italia Satriano di Lucania, Italia (2014)[38][39][40]


  • Italia Tito, Italia (2007)[41]


  • Polonia Breslavia, Polonia (2010)[42]


  • Spagna Barcellona, Spagna (1985)[43]


  • Spagna Cadice, Spagna (2008)[44]


  • Spagna Madrid, Spagna (1982)[45][46]




Sport |


Montevideo ha alle spalle un'importante tradizione sportiva. In città hanno sede alcune delle società sportive più titolate dell'Uruguay e dell'intero Sudamerica.



Calcio |


Le principali società calcistiche uruguaiane hanno sede a Montevideo e molte di esse prendono parte alla massima serie di calcio. I club montevideanos più famosi sono il Peñarol (vincitore di 50 titoli nazionali, 5 coppe Libertadores e 3 coppe Intercontinentali) ed il Nacional (vincitore di 46 titoli nazionali, 3 coppe Libertadores e 3 coppe Intercontinentali). Altre squadre sono il Liverpool, il Central Español (vincitore di un titolo nazionale), il Montevideo Wanderers (vincitore di tre titoli nazionali), il Fénix, il Cerrito, il River Plate (vincitore di quattro titoli nazionali), il Danubio (vincitore di quattro titoli nazionali), il Cerro, il Defensor Sporting (vincitore di quattro titoli nazionali), il Rampla Juniors (vincitore di un titolo nazionale), il Bella Vista (vincitore di un titolo nazionale), il Progreso (vincitore di un titolo nazionale) e il Racing. A Montevideo ha sede una delle polisportive più famose del paese: l'Urunday Universitario.



Impianti sportivi |




Lo stadio del Centenario. Ospitò il primo campionato mondiale di calcio (1930).


Il principale impianto sportivo è lo Stadio del Centenario, dove fu disputata, nel 1930, la prima finale di Coppa del Mondo di calcio, finale vinta dall'Uruguay per 4 a 2 contro l'Argentina. Lo stadio ha attualmente una capienza di 70.000 spettatori ed è stato insignito dalla FIFA del titolo di "stadio storico".



Galleria d'immagini |




Note |




  1. ^ (ES) Correo Uruguayo, Códigos Postales de Montevideo, su correo.com.uy. Codici d'avviamento postale di Montevideo.


  2. ^ (ES) Antel, Uruguay. Consultas de Guía telefónica
    [collegamento interrotto], su w11.antel.com.uy.
    Ricerca di informazioni telefoniche.



  3. ^ (ES) Guias.com.uy, Guía telefónica del Uruguay, su guias.com.uy. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2011). Ricerca di informazioni telefoniche.


  4. ^ Dati relativi al dipartimento: (ES) INE (Instituto Nacional de Estadísticas), Indicadores Demográficos del Departamento de Montevideo. Período 1996 - 2025 (XLS), su ine.gub.uy. URL consultato il 15 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2011). Censimento 2004, proiezioni.
    (ES) INE (Instituto Nacional de Estadísticas), Indicadores Demográficos del Departamento de Montevideo. Población, hogares y viviendas (Superficie, población, densidad de población, ...) (XLS), su ine.gub.uy. URL consultato il 18 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2011). Censimento 2004, indicatori demografici.



  5. ^ Coordinate Plaza de Cagancha.


  6. ^ Proiezioni per il 2009 della popolazione nell'Area metropolitana di Montevideo, comprendente le popolazioni dei dipartimenti di Montevideo, Canelones e San José.


  7. ^ (EN) Mercer surveys, Quality of Living worldwide city rankings, su mercer.com, 2011.


  8. ^ (ES) Ormazábal, Nelson, El origen de la palabra Montevideo, su montevideanos.com. URL consultato il 15 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2009).


  9. ^ Uruguay 1930-Partita inaugurale Archiviato il 12 aprile 2012 in Internet Archive.


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