Montevideo
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Montevideo città | ||
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San Felipe y Santiago de Montevideo | ||
Localizzazione | ||
Stato | Uruguay | |
Dipartimento | Montevideo | |
Amministrazione | ||
Alcalde | Daniel Martínez (FA) dal 09/07/2015 | |
Territorio | ||
Coordinate | 34°54′21.06″S 56°11′29.04″W / 34.90585°S 56.1914°W-34.90585; -56.1914 (Montevideo) | |
Altitudine | 43 m s.l.m. | |
Superficie | 525,54 km² | |
Abitanti | 1 338 408[4](2009) | |
Densità | 2 546,73 ab./km² | |
Sottodivisioni | 8 Municipi 18 Centri Comunali Zonali 62 Quartieri | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | diversi (11xxx a 12xxx)[1] | |
Prefisso | +598 2 (+7 cifre)[2][3] | |
Fuso orario | UTC-3 | |
ISO 3166-2 | UY-MO | |
Targa | S | |
Nome abitanti | montevideano/a | |
Cartografia | ||
Montevideo | ||
Sito istituzionale | ||
Montevideo (nome completo: San Felipe y Santiago de Montevideo) è la capitale, il porto principale e la città più popolosa dell'Uruguay.
Situata nella parte meridionale del paese, si affaccia sulla riva settentrionale del Río de la Plata ed è la capitale situata più a sud di tutta l'America, precisamente a 34°54'21.06" di latitudine sud e 56°11'29.04" di longitudine ovest[5]. Infatti la vicina capitale argentina, Buenos Aires, sulla sponda opposta del Rio de la Plata, si trova su di un parallelo situato solo 30 km più a nord di quello della capitale uruguaiana. La città si sviluppa tutta sulla sponda destra del fiume Santa Lucia.
È anche la capitale del dipartimento di Montevideo, ha la più piccola estensione dei diciannove dipartimenti in cui si suddivide primariamente il paese. Considerando la sua area metropolitana, sempre nel 2009, Montevideo raggiungeva 1.973.380 abitanti, corrispondenti al 58,8% del totale nazionale della popolazione.[6]
Nell'area dell'America Meridionale, la città di Montevideo occupa il primo posto nella classifica delle città con una maggiore qualità della vita.[7] Montevideo è inoltre la sede amministrativa del Mercosur e ha ospitato il primo campionato mondiale di calcio svolto nel 1930.
Indice
1 Etimologia
2 Geografia fisica
2.1 Territorio
2.2 Clima
3 Storia
3.1 Le origini
3.2 Capitale dell'Uruguay indipendente
3.3 Il XX secolo
4 Monumenti e luoghi d'interesse
5 Geografia antropica
5.1 Suddivisioni amministrative
5.2 Elenco dei 62 Barrios di Montevideo
6 Cultura
6.1 Media
7 Economia
8 Infrastrutture e trasporti
8.1 Porto
9 Amministrazione
9.1 Gemellaggi
10 Sport
10.1 Calcio
10.2 Impianti sportivi
11 Galleria d'immagini
12 Note
13 Bibliografia
14 Altri progetti
15 Collegamenti esterni
Etimologia |
Esistono almeno quattro spiegazioni in merito all'origine del nome della città[8]:
Monte vide eu: Montevideo deriverebbe dall'espressione portoghese Monte vide eu (Io vedo un monte); tale frase sarebbe stata pronunciata alla vista del Cerro de Montevideo da uno dei marinai partecipanti alla spedizione di Ferdinando Magellano. Questa ipotesi è però stata più volte scartata poiché la frase monte vide eu si tratta di un insieme di parole in dialetti differenti, quindi poco probabile.
Monte-VI-D-E-O: In base a questa spiegazione, invece, il nome della città sarebbe una sorta di acronimo presente su una mappa spagnola che segnalava la collocazione geografica del luogo (Monte VI De Este a Oeste, cioè "Il sesto monte da est ad ovest").
Monte Vidi: Questa ipotesi deriva da un appunto scritto nel diario di uno dei membri della spedizione di Magellano. "Il martedì del detto mese siamo stati sullo stretto di Capo Santa Maria da dove la costa corre da est ad ovest, e il terreno è sabbioso, e alla destra della montagna vi è una montagna simile ad un cappello al quale abbiamo dato il nome di Monte Vidi."
Monte Ovidio: Questa ipotesi trae origine da quella precedente, infatti il monte a forma di cappello, chiamato Monte Vidi, sempre nello stesso diario viene definito "ora chiamato Monte Santo Vidio". Sant'Ovidio (o Audito) è un santo particolarmente venerato nella città portoghese di Braga e proprio i portoghesi ebbero in possesso la zona di Montevideo prima della fondazione della città.
Geografia fisica |
Territorio |
Montevideo sorge sulla sponda settentrionale del Río de la Plata, a 230 km a sud-est in linea d'aria da Buenos Aires, capitale dell'Argentina. Montevideo confina a nord e ad est con il dipartimento di Canelones e ad ovest, lungo il fiume Santa Lucia con il dipartimento di San José.
La città si affaccia sulla baia omonima, uno dei più grandi porti naturali di tutto il Cono Sud. All'interno del territorio di Montevideo si stagliano due alture principali: il Cerro de la Victoria e il Cerro de Montevideo. Su quest'ultima collina sorge una fortezza d'epoca coloniale alla quale fu aggiunto successivamente un faro.
Clima |
Montevideo ha un clima temperato umido, con inverni ventosi e prevalentemente nuvolosi, ed estati calde e umide, con venti quasi assenti, la temperatura media è di 16 °C.
Le nevicate sono eventi rarissimi, l'ultima volta che nevicò a Montevideo fu il 13 luglio del 1930, in occasione della partita inaugurale della coppa del mondo di calcio di quell'anno[9].
Parametri climatici di Montevideo Stazione meteorologica del Prado Periodo 1961-1990[10] | |||||||||||||
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Mese | Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Anno |
Temperatura media (°C) | 23,0 | 22,5 | 20,6 | 17,2 | 14,0 | 11,1 | 10,9 | 11,7 | 13,4 | 16,0 | 18,6 | 21,3 | 16,7 |
Temperatura massima media (°C) | 28,4 | 27,5 | 25,5 | 22,0 | 18,6 | 15,1 | 15,0 | 16,2 | 18,0 | 20,5 | 23,7 | 26,5 | 21,4 |
Temperatura minima media (°C) | 18,0 | 17,9 | 16,2 | 12,9 | 10,2 | 7,7 | 7,2 | 7,8 | 9,1 | 11,5 | 14,2 | 16,3 | 12,4 |
Umidità relativa (%) | 68 | 69 | 73 | 75 | 78 | 82 | 80 | 88 | 77 | 74 | 71 | 67 | 74 |
Pressione atmosferica (hPa) | 1010,8 | 1012,3 | 1013,8 | 1015,4 | 1016,5 | 1017,1 | 1018,6 | 1017,8 | 1017,9 | 1015,5 | 1013,2 | 1011,4 | 1015 |
Velocità del vento (in orizzontale) (m/s) | 4,0 | 3,8 | 3,6 | 3,3 | 3,3 | 3,4 | 3,5 | 3,6 | 3,9 | 4,2 | 3,9 | 4,0 | 3,7 |
Precipitazioni (mm) | 87 | 101 | 105 | 86 | 89 | 83 | 86 | 88 | 94 | 109 | 89 | 84 | 1101 |
Giorni di pioggia (≥ 1 mm) | 6 | 7 | 6 | 6 | 6 | 7 | 7 | 6 | 6 | 7 | 7 | 6 | 77 |
Storia |
Le origini |
Tra il 1680 e il 1683, al fine di contestare la sovranità spagnola sulla regione, i colonizzatori portoghesi provenienti dal Brasile crearono lungo la costa del Rio de la Plata un insediamento chiamato Nova Colonia do Sacramento, attualmente Colonia del Sacramento. Del resto, gli spagnoli non fecero nulla per riaffermare il loro dominio sino al 1723, quando incominciarono a fortificare le alture che circondavano la baia di Montevideo costringendo i portoghesi alla ritirata. Fu così che una spedizione spagnola proveniente da Buenos Aires e organizzata dal governatore Bruno Mauricio de Zabala fondò la città dandole il nome di San Felipe y Santiago de Montevideo (nome che sarebbe poi stato abbreviato in Montevideo). In breve tempo divenne una delle più importanti città della regione del Rio de la Plata, tanto importante da competere già da allora con Buenos Aires. Nel 1776 Montevideo divenne sede di comando navale la cui autorità spaziava dalla costa argentina, l'isola di Fernando Po e le Malvine.
Il 3 febbraio 1807 la città venne assediata e presa d'assalto da un esercito inglese, guidato dall'Auchmuty, attraverso una breccia aperta dall'artiglieria nell'attuale Calle Brecha. Quando la stessa spedizione proseguì su Buenos Aires, qui venne fermata e costretta a negoziare la restituzione di tutte le piazzeforti occupate, inclusa Montevideo. Gli spagnoli vennero cacciati nel 1814 e, due anni dopo, i portoghesi occuparono i territori dell'attuale Uruguay. Nel 1821 i territori occupati vennero annessi al Brasile ma, nel 1825, gli uomini del generale Juan Antonio Lavalleja, i Trentatré Orientali, liberarono l'Uruguay dal dominio brasiliano e tre anni dopo Montevideo divenne ufficialmente capitale della Repubblica Orientale dell'Uruguay.
Capitale dell'Uruguay indipendente |
Così nel 1829 le antiche fortificazioni che cingevano la città vennero demolite e nuovi quartieri residenziali che s'innalzarono in quel periodo andarono a costituire la Ciudad Nueva. Tra il 1843 ed il 1851 Montevideo, tenuta dai Colorados, venne assediata dalle forze fedeli a Manuel Oribe, appoggiate dall'argentino Juan Manuel de Rosas ma, grazie all'appoggio di alcuni contingenti di volontari, come quello basco o quello italiano, gli assediati sconfissero Oribe. Terminate le ostilità, Montevideo riprese a svilupparsi e, nel 1853, venne inaugurato il sistema d'illuminazione pubblica a gas e aperto un servizio di diligenze per alcuni centri limitrofi. Il teatro Solis venne inaugurato nel 1856 mentre, dieci anni dopo, fu completato la linea telegrafica per Buenos Aires. Nel 1867 furono completati il Palazzo delle Poste e il Monumento alla Pace. L'anno seguente aprì i battenti una compagnia di Omnibus a cavallo che, con una serie di linee, garantì il trasporto pubblico per i sobborghi di Union, Capurro e Villa del Cerro. Nel 1869 venne aperta la linea ferroviaria per Las Piedras, fu la prima in Uruguay. Negli anni seguenti si completarono altre importanti opere pubbliche, come il sistema idrico pubblico, il Boulevard Artigas e la fondazione dei sobborghi di Nuevo Paris, Colon e La Commercial. Dall'inizio del XIX secolo fino all'inizio del XX la città, che rappresentava un buon punto dal quale controllare i commerci di Argentina e Brasile, subì pesantemente l'influenza britannica. Tra il 1860 e il 1911, i britannici costruirono una ferrovia per collegare la città alle campagne circostanti.
Per un breve periodo vi albergò Garibaldi, da prima come insegnante di storia, poi come capitano della legione straniera Italiana, con la quale condusse grandi battaglie che gli diedero grande prestigio.
Il XX secolo |
Nei primi anni del Novecento arrivarono a Montevideo migliaia di immigrati, soprattutto italiani e spagnoli, che, nel giro di pochi anni andarono ad aumentare del 30% la popolazione urbana.
Durante la seconda guerra mondiale, si ebbe un famoso incidente che coinvolse l'incrociatore pesante tedesco Admiral Graf Spee. Infatti, dopo avere affrontato la marina britannica nella Battaglia del Río de la Plata il 13 dicembre del 1939, la Admiral Graf Spee si ritirò nel porto di Montevideo. Per evitare di coinvolgere l'equipaggio in una battaglia persa in partenza, il capitano Hans Langsdorff decise di far affondare la nave il 17 dicembre.
Monumenti e luoghi d'interesse |
Il profilo artistico ed architettonico di Montevideo è caratterizzato dalla coesistenza di vari edifici e monumenti realizzati tra il XIX ed il XXI secolo secondo i canoni stilistici caratterizzarono tali decenni. I principali monumenti cittadini, come il Palazzo legislativo di Montevideo, il Palacio Salvo, la Cattedrale metropolitana di Montevideo ed il Palazzo Estévez furono infatti costruiti secondo i vari stili architettonici importati agli architetti europei tra la fine dell'800 e i primi tre decenni del secolo successivo. Sono presenti anche alcuni brillanti esempi di architettura postmodernista, come la torre Antel ed il World Trade Center Montevideo, che hanno contribuito a rinnovare ed ammodernare lo skyline della città agli inizi del nuovo millennio.
All'interno della città vecchia di Montevideo (Ciudad Vieja) sono concentrati la maggioranza dei monumenti e degli edifici storici cittadini. Tra essi spiccano la neoclassica Cattedrale metropolitana di Montevideo, il Cabildo coloniale, il Palacio Taranco e la Casa di Garibaldi. Il confine est della Ciudad Vieja è segnato dalla plaza Independencia, la più importante tra le piazze della capitale uruguaiana. Al centro di essa di staglia il mausoleo di Artigas, mentre tra gli edifici ed i monumenti che vi si affacciano spiccano il teatro Solís, il Palazzo Estévez, la porta della Cittadella e la torre Ejecutiva.
Geografia antropica |
Il lunghissimo viale 18 de Julio, principale viale centrico della città, si estende da Plaza Independencia (la quale rappresenta la congiunzione fra la Ciudad Vieja, il quartiere storico, e il resto della città) fino al Bulevar Artigas, attraversando i bei quartieri del Centro e del Cordón.
Suddivisioni amministrative |
Dipartimento di Montevideo Centri Comunali, Municipi e Barrios | ||
Centro Comunale Zonale | Municipio | Barrio |
CCZ N° 14 CCZ N° 17 CCZ N° 18 | Municipio A | Villa del Cerro Casabó, Pajas Blancas La Paloma, Tomkinson, Rincón del Cerro La Teja Tres Ombúes, Pueblo Victoria Paso de la Arena, Los Bulevares, Santiago Vázquez Prado, Nueva Savona Belvedere Nuevo París Lezica, Melilla |
CCZ N° 1 CCZ N° 2 | Municipio B | Ciudad Vieja Centro Barrio Sur Cordón Palermo Parque Rodó Aguada Villa Muñoz, Goes, Retiro La Comercial Punta Carretas Tres Cruces |
CCZ N° 3 CCZ N° 15 CCZ N° 16 | Municipio C | Prado, Nueva Savona Aguada Villa Muñoz, Goes, Retiro La Comercial Capurro, Bella Vista, Arroyo Seco Reducto Atahualpa Jacinto Vera La Figurita Brazo Oriental Larrañaga Mercado Modelo, Bolívar Aires Puros |
CCZ N° 4 CCZ N° 5 | Municipio CH | Punta Carretas Tres Cruces Larrañaga Pocitos Parque Batlle, Villa Dolores Buceo La Blanqueada |
CCZ N° 10 CCZ N° 11 | Municipio D | Mercado Modelo, Bolívar Aires Puros Castro - Pérez Castellanos Cerrito de la Victoria Las Acacias Casavalle, Barrio Borro Manga, Toledo Chico Villa Española Piedras Blancas Unión |
CCZ N° 6 CCZ N° 7 CCZ N° 8 | Municipio E | Buceo La Blanqueada Unión Malvín Malvín Norte Punta Gorda Carrasco Carrasco Norte Las Canteras |
CCZ N° 9 | Municipio F | Villa Española Piedras Blancas Unión Las Canteras Bañados de Carrasco Maroñas, Parque Guaraní Flor de Maroñas Punta de Rieles, Bella Italia Jardines del Hipódromo Ituzaingó Villa García, Manga Rural Manga |
CCZ N° 12 CCZ N° 13 | Municipio G | Belvedere Nuevo París Lezica, Melilla Paso de las Duranas Peñarol, Lavalleja Sayago Conciliación Colón Sureste, Abayubá Colón Centro y Noroeste |
Montevideo è divisa in otto municipios, governati ciascuno da un sindaco eletto dal popolo. Inoltre Montevideo è divisa in sessantadue quartieri (barrios). Alcuni di essi in origine erano insediamenti separati dalla città, come Villa del Cerro, Unión, Sayago, Ituzaingó e Pocitos, ma con l'espansione della città vennero assorbiti nel tessuto urbano di Montevideo.
Per altre informazioni cartografiche sui Municipi, Centri Comunali Zonali (CCZ) e Barrios di Montevideo, vedasi anche:
(ES) INE (Instituto Nacional de Estadísticas), Mapa de los 62 barrios (PDF), su ine.gub.uy. Carta geografica dei “62 barrios”, elaborata dall'Istituto Nazionale di Statistiche.
Intendencia Municipal de Montevideo. Sistema de Información Geográfica, Cartografía de Montevideo en Google Earth, su sig.montevideo.gub.uy. Strumento di ricerca e approfondita informazione sul Dipartimento di Montevideo, elaborato appositamente per la navigazione in Google Earth.
(ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Plano de Montevideo. Barrios (PDF) .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
[collegamento interrotto], su montevideo.gub.uy. Carta geografica dei Municipi e dei 62 barrios.
Elenco dei 62 Barrios di Montevideo |
- Ciudad Vieja
- Centro
- Barrio Sur
- Cordón
- Palermo
- Parque Rodó
- Punta Carretas
- Pocitos
- Buceo
- Parque Batlle - Villa Dolores
- Malvín
- Malvín Norte
- Punta Gorda
- Carrasco
- Carrasco Norte
- Bañados de Carrasco
- Maroñas - Parque Guaraní
- Flor de Maroñas
- Las Canteras
- Punta de Rieles - Bella Italia
- Jardines del Hipódromo
- Ituzaingó
- Unión
- Villa Española
- Mercado Modelo, Bolívar
- Castro - Pérez Castellanos
- Cerrito de la Victoria
- Las Acacias
- Aires Puros
- Casavalle, Barrio Borro
- Piedras Blancas
- Manga, Toledo Chico
- Paso de las Duranas
- Peñarol - Lavalleja
- Villa del Cerro
- Casabó, Pajas Blancas
- La Paloma, Tomkinson, Rincón del Cerro
- La Teja
- Prado - Nueva Savona
- Capurro, Bella Vista, Arroyo Seco
- Aguada
- Reducto
- Atahualpa
- Jacinto Vera
- La Figurita
- Larrañaga
- La Blanqueada
- Villa Muñoz, Goes, Retiro
- La Comercial
- Tres Cruces
- Brazo Oriental
- Sayago
- Conciliación
- Belvedere
- Nuevo París
- Tres Ombúes - Pueblo Victoria
- Paso de la Arena, Los Bulevares, Santiago Vázquez
- Colón Sureste, Abayubá
- Colón Centro y Noroeste
- Lezica, Melilla
- Villa García, Manga Rural
- Manga
Cultura |
Media |
A Montevideo hanno sede i quotidiani El País, La República e La Diaria.
Economia |
Montevideo nacque come un insediamento di modeste dimensioni. Nel 1860 Montevideo aveva una popolazione di 37.787 persone. Nel 1884 era arrivata a 104.472, fra cui molti immigrati. In questo periodo il commercio divenne la principale fonte di reddito per la città, al punto da rivaleggiare con Buenos Aires. Verso gli inizi del XX secolo, molti Europei emigrarono verso la città, e nel 1908, il 30% della popolazione non era nato in Uruguay.
Verso la metà del XX secolo, la dittatura militare e la crisi economica portarono la città ad un declino i cui effetti sono evidenti ancora oggi. Molti contadini ridotti in miseria affollarono la città, in modo particolare nella zona della Ciudad Vieja.
Recentemente, la ripresa economica e legami commerciali più solidi con le altre città del paese ha permesso un rinnovato sviluppo agricolo e speranze in una maggiore prosperità economica per il futuro.
Nel 2004, la città aveva una popolazione di 1.350.000 persone, su un totale di 3.430.000 persone nell'intero Uruguay [1]. L'area metropolitana ha 1.800.000 persone.
Infrastrutture e trasporti |
La città è servita dall'Aeroporto Internazionale di Carrasco che, situato a 5 km dalla città, è dotato del più moderno terminal di tutto il Sudamerica.
Porto |
La conformazione della costa ha permesso, fin dai giorni della sua fondazione, di fare di Montevideo un importante porto. Esso è infatti il primo dell'Uruguay, vi passa infatti il 90% del commercio estero, ed è il competitore principale dell'altro grande porto che sorge sul Rio de la Plata, ovvero quello di Buenos Aires. Le banchine del porto, poste a nord della Ciudad Vieja, sono protette da due grandi dighe foranee. Tra il 1870 ed il 1930 il porto ha subito notevoli mutazioni ed interventi, causa aumento del traffico navale e tempeste, come quella del 1923. Nell'area attorno al porto sono sorte numerose imprese e fabbriche, legate per lo più alle attività portuali o di importazioni ed esportazioni. La presenza di queste industrie ha però determinato anche una bassa percentuale di residenti nell'area circostante.
Amministrazione |
Gemellaggi |
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Sport |
Montevideo ha alle spalle un'importante tradizione sportiva. In città hanno sede alcune delle società sportive più titolate dell'Uruguay e dell'intero Sudamerica.
Calcio |
Le principali società calcistiche uruguaiane hanno sede a Montevideo e molte di esse prendono parte alla massima serie di calcio. I club montevideanos più famosi sono il Peñarol (vincitore di 50 titoli nazionali, 5 coppe Libertadores e 3 coppe Intercontinentali) ed il Nacional (vincitore di 46 titoli nazionali, 3 coppe Libertadores e 3 coppe Intercontinentali). Altre squadre sono il Liverpool, il Central Español (vincitore di un titolo nazionale), il Montevideo Wanderers (vincitore di tre titoli nazionali), il Fénix, il Cerrito, il River Plate (vincitore di quattro titoli nazionali), il Danubio (vincitore di quattro titoli nazionali), il Cerro, il Defensor Sporting (vincitore di quattro titoli nazionali), il Rampla Juniors (vincitore di un titolo nazionale), il Bella Vista (vincitore di un titolo nazionale), il Progreso (vincitore di un titolo nazionale) e il Racing. A Montevideo ha sede una delle polisportive più famose del paese: l'Urunday Universitario.
Impianti sportivi |
Il principale impianto sportivo è lo Stadio del Centenario, dove fu disputata, nel 1930, la prima finale di Coppa del Mondo di calcio, finale vinta dall'Uruguay per 4 a 2 contro l'Argentina. Lo stadio ha attualmente una capienza di 70.000 spettatori ed è stato insignito dalla FIFA del titolo di "stadio storico".
Galleria d'immagini |
Mercado del Puerto (Mercato del Porto), Ciudad Vieja.
Museo di Arte Precolombiano e Indigena, Ciudad Vieja.
Fontana di Plaza Matriz, Ciudad Vieja.
Museo Gurvich, Ciudad Vieja.
Teatro Solís, Ciudad Vieja.
Puerta de la Ciudadela (porta dell'antica cittadella), Ciudad Vieja.
Palazzo Rinaldi, Centro.
Auditorio del Sodre, Centro.
Palazzo Lapido, Centro.
Palazzo Uriarte de Heber (sede del Museo del Gaucho) e Palazzo Brasil, Centro.
Palazzo Rex, Centro.
Ateneo di Montevideo, Piazza Cagancha, Centro.
Colonna della Pace, Piazza Cagancha, Centro.
Palazzo Legislativo (sede del Parlamento), Aguada.
Strada del Barrio Sur.
Laghetto nel Parque Rodó.
Porticciolo del Buceo.
Raffineria di petrolio, sulla baia di Montevideo, La Teja.
Fortezza del Cerro di Montevideo.
Monumento in memoria dei Desaparecidos, Parco Vaz Ferreira, Cerro.
Note |
^ (ES) Correo Uruguayo, Códigos Postales de Montevideo, su correo.com.uy. Codici d'avviamento postale di Montevideo.
^ (ES) Antel, Uruguay. Consultas de Guía telefónica
[collegamento interrotto], su w11.antel.com.uy. Ricerca di informazioni telefoniche.
^ (ES) Guias.com.uy, Guía telefónica del Uruguay, su guias.com.uy. URL consultato il 20 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 24 dicembre 2011). Ricerca di informazioni telefoniche.
^ Dati relativi al dipartimento: (ES) INE (Instituto Nacional de Estadísticas), Indicadores Demográficos del Departamento de Montevideo. Período 1996 - 2025 (XLS), su ine.gub.uy. URL consultato il 15 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 5 dicembre 2011). Censimento 2004, proiezioni.
(ES) INE (Instituto Nacional de Estadísticas), Indicadores Demográficos del Departamento de Montevideo. Población, hogares y viviendas (Superficie, población, densidad de población, ...) (XLS), su ine.gub.uy. URL consultato il 18 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2011). Censimento 2004, indicatori demografici.
^ Coordinate Plaza de Cagancha.
^ Proiezioni per il 2009 della popolazione nell'Area metropolitana di Montevideo, comprendente le popolazioni dei dipartimenti di Montevideo, Canelones e San José.
^ (EN) Mercer surveys, Quality of Living worldwide city rankings, su mercer.com, 2011.
^ (ES) Ormazábal, Nelson, El origen de la palabra Montevideo, su montevideanos.com. URL consultato il 15 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2009).
^ Uruguay 1930-Partita inaugurale Archiviato il 12 aprile 2012 in Internet Archive.
^ (ES) Dirección Nacional de Meteorología. Uruguay, Estadísticas climatológicas. Período 1961 - 1990, su meteorologia.gub.uy. URL consultato il 18 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2012).
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con El Aaiún (Saharahui), su imm.gub.uy (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2011). Gemellaggio con Aaiún (Repubblica Saharaui), del 13/12/2009.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con Berisso (Argentina), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012). Gemellaggio con Berisso (Argentina), del 06/06/2011.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con Córdoba (Argentina), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2011). Gemellaggio con Córdoba (Argentina), del 12/09/1997.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con Hurlingham (Provincia de Buenos Aires, Argentina), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012). Gemellaggio con Hurlingham (Provincia di Buenos Aires, Argentina), del 05/08/1997.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con La Plata (Provincia de Buenos Aires, Argentina), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2011). Gemellaggio con La Plata (Provincia di Buenos Aires, Argentina), del 12/10/1994.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con Mar del Plata (Argentina), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2012). Gemellaggio con Mar del Plata (Argentina), del 04/09/2009.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con Rosario (Provincia de Santa Fe, Argentina), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2011). Gemellaggio con Rosario (Provincia di Santa Fe, Argentina), del 01/06/1998.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con Cochabamba (Bolivia), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012). Gemellaggio con Cochabamba (Bolivia), del 21/10/2005.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con Coroico (Bolivia), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2011). Gemellaggio con Coroico (Bolivia), del 14/07/2009.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con La Paz (Bolivia), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2011). Gemellaggio con La Paz (Bolivia), del 26/10/2006.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con Santa Cruz (Bolivia), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012). Gemellaggio con Santa Cruz (Bolivia), del 21/04/2004.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con Brasilia (Brasil), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012). Gemellaggio con Brasilia (Brasile), del 19/04/1997.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con Río de Janeiro (Brasil), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2011). Gemellaggio con Rio de Janeiro (Brasile), del 30/04/1997.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con Mississauga (Canadá), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2011). Gemellaggio con Mississauga (Canada), del 30/09/1998.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con Arica (Chile), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2011). Gemellaggio con Arica (Cile), del 14/07/2009.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con Cali (Colombia), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2011). Gemellaggio con Cali (Colombia), del 14/07/2009.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con Tumaco (Colombia), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2011). Gemellaggio con Tumaco (Colombia), del 14/07/2009.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con Talamanca (Costa Rica), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2011). Gemellaggio con Talamanca (Costa Rica), del 14/07/2009.
^ (ES) Intendencia Municipal de Montevideo, Hermanamiento con La Habana (Cuba), su montevideo.gub.uy (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2011). Gemellaggio con L'Avana (Cuba), del 12/02/2006.
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Collegamenti esterni |
- Foto panoramiche di Montevideo, su uruguaytotal.com.
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