Mstislav Leopol'dovič Rostropovič
Mstislav Leopol'dovič Rostropovič, (pron. rəstrɐˈpɔvʲɪtɕ) in russo Мстисла́в Леопо́льдович Ростропо́вич, talvolta traslitterato come Mstislav Leopoldovich Rostropovich (Baku, 27 marzo 1927 – Mosca, 27 aprile 2007), è stato un violoncellista e direttore d'orchestra russo naturalizzato statunitense.
Nacque in Azerbaigian (allora parte dell'Unione Sovietica) ma si trasferì negli Stati Uniti, in dissenso con il regime sovietico. Chiamato affettuosamente Slava (che in russo significa Gloria), venne considerato il più grande violoncellista del suo tempo; si perfezionò alla scuola di Pablo Casals e venne da tutti accettato come suo degno successore.
Dal 1943 al 1948 studiò al Conservatorio di Mosca, dove divenne professore di violoncello nel 1956.
Lo strumento che suonava era lo Stradivari Duport del 1711, considerato uno dei migliori strumenti esistenti al mondo.
Indice
1 Biografia
1.1 I primi anni
1.2 I primi concerti
1.3 La carriera internazionale
1.4 L'esilio e la successiva carriera
2 Attività benefiche
3 Discografia parziale
4 Onorificenze
4.1 Onorificenze sovietiche
4.2 Onorificenze statunitensi
4.3 Onorificenze russe
4.4 Onorificenze straniere
5 Note
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
Biografia |
I primi anni |
Rostropovič nacque in una famiglia di musicisti ed all'età di quattro anni iniziò lo studio del pianoforte con la madre che era una pianista. A dieci anni iniziò a studiare il violoncello con il padre che era un violoncellista alla Scuola Centrale di Mosca.
I primi concerti |
Rostropovič diede il suo primo concerto nel 1942 all'età di 15 anni.
A sedici anni entrò al Conservatorio di Mosca dove studiò, oltre che pianoforte e violoncello, anche composizione e direzione d'orchestra. Fra i suoi insegnanti ebbe Dmitrij Šostakovič, Sergej Prokof'ev, Vissarion Šebalin.
Vinse il Concorso musicale di Praga e Budapest nel 1947, 1949 e 1950. Nel 1950 gli fu conferito il Premio Stalin, la massima onorificenza dell'Unione Sovietica.
All'età di 25 anni era già molto conosciuto nel suo paese, e mentre proseguiva la sua attività come solista, insegnava violoncello al Conservatorio di Mosca e al Conservatorio di San Pietroburgo.
Nel 1955 sposò il soprano Galina Višnevskaja.
La carriera internazionale |
Nel 1956 si esibì alla Carnegie Hall di New York iniziando così la sua carriera artistica. Il 1956 fu anche l'anno in cui diventò primo violoncello all'Orchestra di Stato Sovietica. Durante queste tournée ebbe modo di incontrare molti compositori fra i quali Benjamin Britten.
Formò un duo con il pianista Svjatoslav Richter. Collaborò anche con altri solisti, come il pianista Emil Gilels e il violinista Leonid Kogan. È stato interprete di Bach, Beethoven, di Saint-Saens, Mozart, Prokof'ev, Šostakovič, Nikolaj Mjaskovskij e altri.
L'esilio e la successiva carriera |
Rostropovič fu promotore dell'arte senza frontiere, della libertà di espressione e dei valori democratici. Queste sue idee erano però in contrasto con il regime sovietico.
La sua amicizia con Aleksandr Solženicyn ed il sostegno dato ai dissidenti lo fecero cadere in disgrazia nei primi anni settanta. Egli fu bandito da tutti i suoi incarichi pubblici e nel 1978 gli fu revocata la cittadinanza dell'Unione Sovietica.
Comunque già nel 1974 aveva lasciato l'Unione Sovietica con la moglie e le figlie stabilendosi a Parigi.
Con il suo connazionale Dmitrij Kabalevskij completò il Concertino per violoncello lasciato incompiuto da Sergej Prokof'ev.
Rostropovič diede la prima esecuzione di entrambi i concerti di Dmitrij Šostakovič. Nel 1977 assunse la direzione della National Symphony Orchestra di Washington e la tenne fino al 1994.
Egli fu anche il direttore e fondatore di molti Festival di Musica (Aldeburgh, Rostropovitch Festival), continuando a collaborare con molti solisti come Svjatoslav Richter, David Oistrakh e Vladimir Horowitz.
Nel 1989 tenne un concerto improvvisato sotto il muro di Berlino, proprio la notte del suo abbattimento.
Nel 1990, dopo la caduta dell'Unione Sovietica, gli fu restituita la cittadinanza russa ma egli mantenne comunque quella statunitense. Quello stesso anno si aggiudicò il Ditson Conductor's Award.
Nel 2002 a Baku, sua città natale, fu inaugurato il Museo Rostropovič nella casa in cui nacque.
Attività benefiche |
Rostropovič sostenne da sempre la lotta per la libertà, nelle arti ed in politica. Fu ambasciatore dell'Unesco e sostenne molte attività umanitarie in tutto il mondo.
Assieme alla moglie, Galina Višnevskaja, creò una Fondazione per stimolare progetti ed attività sociali.
Nel 2004 a Bologna, nell'ambito della direzione del balletto “Romeo e Giulietta”, Rostropovič diresse l'orchestra del Teatro Comunale devolvendo l'incasso a favore dell'Associazione Italiana Sclerosi Multipla, Sezione di Bologna.[1] A ricordo del gesto con cui Rostropovič volle beneficiare l'AISM, la Sezione di Bologna ha legato il nome del maestro al proprio.[2]
Discografia parziale |
- Bach, Suite per violoncello - 1995 Warner classics
- Beethoven, Trii archi (compl.) - Mutter/Giuranna/Rostropovich, Deutsche Grammophon
- Brahms, Son. vlc. e pf. n. 1-2 - Rostropovich/Serkin, Deutsche Grammophon - Grammy Award for Best Chamber Music Performance 1984
- Brahms, Violin Concerto & Double Concerto - Oistrakh/Rostropovich/Cleveland Orchestra/Szell, 1970 His Master's Voice/EMI – Grammy Award for Best Classical Performance – Instrumental Soloist or Soloists (with or without orchestra) 1971
- Brahms, Double Concerto - Perlman/Rostropovich/Haitink/Concertgebouw Orchestra, 1980 Angel Records – Miglior interpretazione solista di musica classica con orchestra (Grammy) 1981
- Britten Walton, Violin & Viola Concertos - Maxim Vengerov/London Symphony Orchestra/Rostropovich, 2003 EMI - Miglior interpretazione solista di musica classica con orchestra (Grammy) 2004
- Chopin Schumann, Son. vlc. e pf./Adagio op. 70 - Rostropovich/Argerich, 1980 Deutsche Grammophon
- Tchaikovsky, Lago dei cigni/Bella/Schiaccianoci - Rostropovich/BP, Deutsche Grammophon
- Tchaikovsky Dvorak, Var. rococò/Conc. vlc. - Rostropovich/Karajan/BP, 1968 Deutsche Grammophon
- Schubert, Quint. archi - Melos Quartet/Rostropovich, 1977 Deutsche Grammophon
- Schubert Debussy Schumann, Son. arpeggione/Son. vlc. e pf - Rostropovich/Britten, 1961/1968 Decca
- Schumann, Conc. pf./Conc. vlc. - Argerich/Rostropovich, Deutsche Grammophon
- Rostropovich, The complete Decca recordings. Le registrrazioni Decca complete - Rostropovich/Britten/English Chamber Orchestra, 1961/1975 Decca
- Concert of the Century - Stern/Bernstein/Rostropovich/New York Philharmonic/Oratorio Society of New York/Horowitz/Menuhin, 1976 Sony - Grammy Award al miglior album di musica classica 1978.
Onorificenze |
Onorificenze sovietiche |
Medaglia commemorativa per il giubileo dei 100 anni dalla nascita di Vladimir Il'ich Lenin | |
Medaglia per la vittoria sulla Germania nella grande guerra patriottica 1941-1945 | |
Medaglia al merito del lavoro durante la grande guerra patriottica del 1941-1945 | |
Medaglia per lo sviluppo delle terre vergini | |
Medaglia commemorativa per l'800º anniversario di Mosca | |
Premio Lenin | |
— 1964 |
Premio Stalin | |
— 1951 |
Onorificenze statunitensi |
Medaglia Presidenziale della Libertà | |
— 1987 |
Kennedy Center Honors | |
— 1992 |
Onorificenze russe |
Ordine al merito per la Patria di II Classe | |
«Per i servizi resi allo Stato e il grande contributo personale al mondo della musica» — 25 marzo 1997 |
Ordine al merito per la Patria di I Classe | |
«Per il contributo al mondo della musica e per i molti anni di attività creativa» — 24 febbraio 2007 |
Medaglia del difensore della Russia libera | |
«Per il suo coraggio e altruismo nella difesa della democrazia e dell'ordine costituzionale del 19-21 agosto 1991» — 2 febbraio 1993 |
Medaglia commemorativa per l'850º anniversario di Mosca | |
Medaglia per il giubileo dei 60 anni della vittoria della grande guerra patriottica del 1941-1945 | |
Onorificenze straniere |
Commendatore dell'Ordine del liberatore San Martín (Argentina) | |
— 1994 |
Cavaliere dell'Ordine di Maggio (Argentina) | |
— 1991 |
Cavaliere dell'Ordine di Heydar Aliyev (Azerbaigian) | |
— 27 marzo 2007 |
Ordine dell'Indipendenza (Azerbaigian) | |
— 3 marzo 2002 |
Ordine della Gloria (Azerbaigian) | |
— 1998 |
Medaglia per le scienze e per le arti (Austria) | |
— 2001 |
Gran Cordone dell'Ordine di Leopoldo (Belgio) | |
— 1989 |
Commendatore dell'Ordine del Dannebrog (Danimarca) | |
— 1983 |
Cavaliere dell'Ordine del Leone di Finlandia (Finlandia) | |
Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) | |
— 1981 |
Commendatore dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) | |
— 1987 |
Grand'Ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia) | |
— 1988 |
Commendatore dell'Ordine delle Arti e delle Lettere (Francia) | |
— 1975 |
Cavaliere di Gran Croce al Merito dell'Ordine al Merito di Germania (Germania) | |
— 1987 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito di Germania (Germania) | |
— 2001 |
Cavaliere di II Classe dell'Ordine del Sol Levante (Giappone) | |
— 2003 |
Commendatore dell'Ordine della Fenice (Grecia) | |
Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana (Italia) | |
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica.» — 31 agosto 1984[3] |
Grand'Ufficiale dell'Ordine Nazionale del Cedro (Libano) | |
— 1997 |
Commendatore di Gran Croce dell'Ordine del Granduca Gediminas (Lituania) | |
— 24 novembre 1995 |
Medaglia commemorativa del 13 gennaio (Lituania) | |
— 10 giugno 1992 |
Cavaliere dell'Ordine al Merito del Granducato di Lussemburgo (Lussemburgo) | |
— 1982 |
Commendatore di I Classe dell'Ordine militare e civile di Adolfo di Nassau (Lussemburgo) | |
— 1991 |
Commendatore dell'Ordine al Merito del Granducato di Lussemburgo (Lussemburgo) | |
— 1999 |
Commendatore dell'Ordine di San Carlo (Monaco) | |
— 1989 |
Commendatore dell'Ordine al Merito Culturale (Monaco) | |
— 18 novembre 1999[4] |
Commendatore dell'Ordine del Leone dei Paesi Bassi (Paesi Bassi) | |
— 1989 |
Croce di Commendatore dell'Ordine al Merito della Repubblica di Polonia (Polonia) | |
— 1997 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di San Giacomo della Spada (Portogallo) | |
Cavaliere Commendatore dell'Ordine dell'Impero Britannico (Regno Unito) | |
— 1987 |
Commendatore dell'Ordine di Carlo III (Spagna) | |
— 2004 |
Commendatore dell'Ordine di Isabella la Cattolica (Spagna) | |
— 1985 |
Premio Principe delle Asturie per la concordia (Spagna) | |
— 1997 |
Cavaliere di I Classe dell'Ordine della Stella Brillante (Taiwan) | |
— 1977 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al Merito della Repubblica ungherese (Ungheria) | |
— 2003 |
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Francisco de Miranda (Venezuela) | |
— 1979 |
Gli furono inoltre conferite una trentina di lauree honoris causa tra cui quella in Scienze Politiche dell'Università di Bologna, nel 2006.
Note |
^ AISM Bologna
^ Comune di Bologna Archiviato il 7 giugno 2006 in Internet Archive.
^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana - Rostropovich Maestro Mstislav, quirinale.it, 31 agosto 1984. URL consultato il 9 novembre 2014.
^ Bollettino Ufficiale del Principato
Altri progetti |
Wikinotizie contiene l'articolo È morto ad 80 anni Mstislav Rostropovich, 27 aprile 2007
Altri progetti
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Collegamenti esterni |
Sito ufficiale, su rostropovich.org.
(EN) Mstislav Leopol'dovič Rostropovič, su Internet Movie Database, IMDb.com.
(EN) Mstislav Leopol'dovič Rostropovič, su AllMovie, All Media Network.
(DE, EN) Mstislav Leopol'dovič Rostropovič, su filmportal.de.
(EN) Mstislav Leopol'dovič Rostropovič, su AllMusic, All Media Network.
(EN) Mstislav Leopol'dovič Rostropovič, su Discogs, Zink Media.
(EN) Mstislav Leopol'dovič Rostropovič, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Mstislav Leopol'dovič Rostropovič, su openlibrary.org, Internet Archive.
(EN) Mstislav Leopol'dovič Rostropovič, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Vishnevskaya-Rostropovich Foundation homepage
- (EN) Home-museum of Leopold and Mstislav Rostropovich, su rostropovich.aznet.org.
- (EN) Mstislav Rostropovich: Cellist, Conductor, Humanitarian Cellist Arash Amini shares his personal experiences with Slava, a feature from the Bloomingdale School of Music (October, 2007)
- (EN) Why the cello is a hero, intervista col Daily Telegraph
- (EN) Intervista di Tim Janof
- (EN) "Famous People: Then and Now" intervista con Azerbaijan International (Inverno 1999)
- (EN) Intellectual Responsibility. When Silence is Not Golden: Conversations with Mstislav Rostropovich, intervista con Azerbaijan International (Estate 2005)
- (EN) Hearing Mstislav Rostropovich: raccolta di registrazioni di Rostropovich, curata da Jens F. Laurson (WETA, 4 maggio 2007)
- (EN) 1987 Presidential Medal of Freedom Recipients, su milnet.com.
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