Consiglio d'Europa
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Consiglio d'Europa | |
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(EN) Council of Europe (FR) Conseil de l'Europe | |
Membri fondatori (in giallo) ed adesioni successive (in blu) al Consiglio d'Europa; Grecia e Turchia, che hanno aderito dopo pochi mesi, sono solitamente considerate paesi fondatori | |
Abbreviazione | CoE, CdE |
Tipo | organizzazione internazionale |
Fondazione | 5 maggio 1949 |
Sede centrale | Strasburgo |
Segretario Generale | Thorbjørn Jagland |
Lingue ufficiali | Inglese, francese |
Bilancio | € 218 milioni (2010) |
Sito web | |
Il Consiglio d'Europa (CdE) è un'organizzazione internazionale il cui scopo è promuovere la democrazia, i diritti umani, l'identità culturale europea e la ricerca di soluzioni ai problemi sociali in Europa. Il Consiglio d'Europa fu fondato il 5 maggio 1949 con il Trattato di Londra e conta oggi 47 stati membri.
Il Consiglio d'Europa è estraneo all'Unione europea e non va confuso con organi di quest'ultima, quali il Consiglio dell'Unione europea o il Consiglio europeo.
La sua sede istituzionale è a Strasburgo, in Francia, nel Palazzo d'Europa. Lo strumento principale d'azione consiste nel predisporre e favorire la stipulazione di accordi o convenzioni internazionali tra gli Stati membri e, spesso, anche fra Stati terzi. Le iniziative del Consiglio d'Europa non sono vincolanti e vanno ratificate dagli Stati membri.
I principali organi del Consiglio d'Europa sono: il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa, il Segretario generale del Consiglio d'Europa, l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa e il Congresso dei poteri locali e regionali.
Il 17 ottobre 1989 gli è stato riconosciuto lo status di osservatore dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.
Indice
1 Finalità
2 Stati membri
2.1 Stati candidati
3 Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa
4 Altri organi
4.1 Organi consultivi
5 Note
6 Voci correlate
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Finalità |
- Tutela dei diritti dell'uomo, della democrazia parlamentare e garanzia del primato del diritto;
- Sviluppo dell'identità europea, basata su valori condivisi, che trascendono le diversità culturali;
- Conclusione di accordi europei per armonizzare le pratiche sociali e giuridiche degli Stati membri.
Dopo il 1989, il ruolo del Consiglio d'Europa è stato quello di:
- essere l'ispiratore di un modello politico e il custode dei diritti dell'uomo per le democrazie post-comuniste d'Europa;
- assistere i paesi dell'Europa centrale e orientale ad attuare e a consolidare le riforme politiche, legislative e costituzionali, parallelamente alle riforme economiche;
- fornire competenze in settori quali i diritti dell'uomo, la democrazia locale, l'educazione, la cultura, l'ambiente.
Il nuovo mandato politico dell'Organizzazione è stato definito durante il Vertice del Consiglio d'Europa, svoltosi a Vienna nell'ottobre 1993. I Capi di Stato e di governo hanno deciso che il Consiglio d'Europa debba essere il garante della sicurezza democratica basata sul rispetto dei diritti dell'uomo, della democrazia e dello Stato di diritto. La sicurezza democratica è un complemento essenziale della sicurezza militare, poiché da essa dipendono la stabilità e la pace nel continente.
Al Vertice di Strasburgo, nell'ottobre 1997, i Capi di Stato e di governo hanno adottato un piano d'azione volto a rafforzare le attività del Consiglio d'Europa in quattro settori: democrazia e diritti dell'uomo, coesione sociale, sicurezza dei cittadini, valori democratici e diversità culturale.
Il Terzo Vertice dei Capi di Stato e di Governo del Consiglio d'Europa, svoltosi a Varsavia il 16 e 17 maggio 2005, si è concluso con l'adozione di una Dichiarazione politica e di un Piano d'Azione che stabilisce i compiti principali dell'Organizzazione per i prossimi anni:
- promuovere i valori fondamentali comuni come i Diritti dell'Uomo, lo Stato di diritto e la democrazia;
- rafforzare la sicurezza degli europei combattendo in particolar modo il terrorismo, il crimine organizzato e il traffico di esseri umani;
- sviluppare la cooperazione con altre organizzazioni internazionali ed europee.
Stati membri |
Gli stati membri sono 47, di cui 28 fanno parte dell'Unione europea: i paesi che diedero vita inizialmente al Consiglio d'Europa sono 10, mentre altri 37 stati hanno aderito successivamente. Gli stati geograficamente europei che non fanno parte del Consiglio d'Europa sono soltanto due: la Santa Sede (che, comunque, per volontà propria partecipa alle attività dell'Ente con lo status di osservatore[1]) e la Bielorussia (a cui è stato negato l'ingresso per mancanza di democrazia).
Cinque Stati del Consiglio non fanno parte dell'Europa geografica: Georgia, Armenia, Azerbaigian, Cipro, Turchia.
Stati | Ingresso |
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Belgio Danimarca Francia Irlanda Italia Lussemburgo Norvegia Paesi Bassi Regno Unito Svezia | 5 maggio 1949 |
Grecia Turchia | 9 agosto 1949 |
Islanda | 7 marzo 1950 |
Germania ovest | 13 luglio 1950 |
Austria | 16 marzo 1956 |
Cipro | 24 maggio 1961 |
Svizzera | 6 maggio 1963 |
Malta | 29 aprile 1965 |
Portogallo | 22 settembre 1976 |
Spagna | 24 novembre 1977 |
Liechtenstein | 23 novembre 1978 |
San Marino | 16 novembre 1988 |
Finlandia | 5 maggio 1989 |
Ungheria | 6 novembre 1990 |
Polonia | 29 novembre 1991 |
Bulgaria | 7 maggio 1992 |
Estonia Lituania Slovenia | 14 maggio 1993 |
Repubblica Ceca Slovacchia | 30 giugno 1993 |
Romania | 7 ottobre 1993 |
Andorra | 10 ottobre 1994 |
Lettonia | 10 febbraio 1995 |
Albania Moldavia | 13 luglio 1995 |
Macedonia Ucraina | 9 novembre 1995 |
Russia | 28 febbraio 1996 |
Croazia | 6 novembre 1996 |
Georgia | 27 aprile 1999 |
Armenia Azerbaigian | 25 gennaio 2001 |
Bosnia ed Erzegovina | 24 aprile 2002 |
Serbia | 3 aprile 2003 |
Monaco | 5 ottobre 2004 |
Montenegro | 11 maggio 2007 |
Stati candidati |
Stati |
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Bielorussia |
La Saar, in precedenza membro del Consiglio, ha perso la qualità di membro dell'organizzazione il 1º gennaio 1957 a seguito della sua annessione alla Repubblica Federale Tedesca.
La Repubblica Democratica Tedesca non è mai stata membro nel Consiglio ed i suoi cinque Länder vi sono entrati con la riunificazione della Germania nel 1990.
Il Kazakistan ha fatto richiesta di diventare membro osservatore all'Assemblea nel 1999. La risposta ufficiale è stata quella di fare domanda per diventare membro a pieno titolo, rendendo il Kazakistan parte del continente europeo; l'ammissione non sarà però garantita finché non sarà migliorato il livello di democrazia nel Paese, nonché il rispetto dei diritti umani.
La Bielorussia ha avuto lo status di invitato all'Assemblea dal settembre 1992 al gennaio 1997, quando gli è stato ritirato in conseguenza del referendum costituzionale del novembre 1996 che aveva lo scopo di far rieleggere il presidente Lukashenko. La Bielorussia ha comunque presentato domanda di ingresso il 12 marzo 1993.
In seguito alla dichiarazione d'indipendenza del 3 giugno 2006, il Montenegro ha presentato domanda d'ingresso ed è stato ammesso l'11 maggio 2007.
La Santa Sede ha lo status di osservatore alla Commissione dal 7 marzo 1970. Il Consiglio d'Europa e la Santa Sede mantengono relazioni ufficiali dal 1962.
Alcuni stati non europei sono osservatori al Consiglio d'Europa:
Canada e Messico: osservatori alla Commissione ed all'Assemblea;
Israele, Giordania, Marocco, Kazakistan e Kirghizistan: osservatori all'Assemblea;
Giappone e Stati Uniti d'America: osservatori alla Commissione.
Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa |
È un organo decisionale, che rappresenta direttamente i governi degli stati membri. È composto dai ministri degli affari esteri dei paesi membri, e si riunisce due volte all'anno. La sua presidenza si alterna ogni sei mesi.
Altri organi |
- Segretario generale del Consiglio d'Europa
- Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa
- Congresso dei poteri locali e regionali
- Conferenza delle Organizzazioni Internazionali non Governative
- Corte europea dei diritti dell'uomo
Organi consultivi |
Commissione di Venezia ("Commissione europea per la Democrazia attraverso il Diritto")
Note |
^ http://www.coe.int/it/web/portal/holy-see
Voci correlate |
- Bandiera europea
- Carta sociale europea
- Convenzione di Strasburgo
- Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali
- Elenco delle organizzazioni europee
- Parlamento europeo
- Unione europea
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikisource
- Wikimedia Commons
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Collegamenti esterni |
- Sito istituzionale, su coe.int.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 153107650 · ISNI (EN) 0000 0001 2188 0156 · LCCN (EN) n78095594 · GND (DE) 36821-0 · BNF (FR) cb11868456k (data) |
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