Campionato FIA di Formula 2 (2017-)

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Campionato FIA di Formula 2 (2017-)
Categoria Monoposto
Nazione Mondiale
Prima edizione 2005
Piloti 20 (2019)
Squadre 10 (2019)
Costruttori Dallara
Motori Mecachrome
Pneumatici Pirelli
Pilota campione
(2018)

Regno Unito George Russell
Squadra campione
(2018)

Regno Unito Carlin Motorsport
Sito web ufficiale fiaformula2.com

Il Campionato FIA di Formula 2 (ufficialmente denominato FIA Formula 2 Championship), è una serie automobilistica per monoposto in circuito, introdotta a partire dal 2005 con il nome di GP2 Series, al posto del Campionato Internazionale di Formula 3000, come serie cadetta e propedeutica alla Formula 1. Dalla stagione 2017 adotta la denominazione attuale, riprendendo così la denominazione di Formula 2 adottata, per la categoria cadetta della Formula 1, fino al 1984.[1]


La categoria, in cui corrono vetture tutte uguali costruite dalla Dallara, possiede anche una serie di sostegno, la GP3 Series. In passato, durante il periodo di sosta del campionato, era organizzata una serie invernale, la GP2 Asia Series.


L'esordio della categoria avvenne con un weekend di gare il 23 e 24 aprile 2005, presso l'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola. Il primo campionato venne vinto da Nico Rosberg, che poi, nel 2016, è diventato campione del mondo di F1; tra le scuderie s'impose l'ART Grand Prix. L'attuale detentore del titolo è il pilota britannico George Russell , mentre la squadra britannica Carlin Motorsport ha vinto l'ultimo titolo tra i team.




Indice






  • 1 La storia


    • 1.1 La nascita della GP2


    • 1.2 La ridenominazione In Formula 2




  • 2 Aspetti tecnici


    • 2.1 La vettura


      • 2.1.1 Tabella vetture




    • 2.2 Specifiche tecniche


    • 2.3 Gli pneumatici




  • 3 Aspetti sportivi


    • 3.1 Gare


    • 3.2 Sistema di punteggio


    • 3.3 Circuiti


      • 3.3.1 Tabella Circuiti




    • 3.4 Squadre


      • 3.4.1 Tabella Squadre




    • 3.5 Piloti


      • 3.5.1 Punteggi per la Superlicenza


      • 3.5.2 Piloti passati dalla GP2/F2 alla F1




    • 3.6 Numerazione




  • 4 Serie collegate


    • 4.1 GP2 Asia Series


    • 4.2 Finali GP2 2011


    • 4.3 GP3 Series




  • 5 Altre competizioni


  • 6 La Super GP2


  • 7 Copertura televisiva


    • 7.1 Tabella Emittenti




  • 8 Albo d'oro


  • 9 Note


  • 10 Voci correlate


  • 11 Altri progetti


  • 12 Collegamenti esterni





La storia |



La nascita della GP2 |


La categoria fu concepita da Bernie Ecclestone e Flavio Briatore,[2] a sostegno del Campionato mondiale di Formula 1, e in sostituzione del Campionato Internazionale di Formula 3000, che, dal 1985, aveva, a sua volta, preso il posto del Campionato europeo di Formula 2.


Il proposito era di creare una categoria maggiormente formativa per i piloti, prima del loro passaggio alla F1. Inizialmente si era prospettata l'ipotesi che il campionato potesse far rivivere il nome di Formula 2 (poi utilizzato tra il 2009 e il 2012 per un altro campionato); inizialmente l'idea era quella di utilizzare motori e telai non più usati nel Campionato di F1.[3] Successivamente si decise di istituire un campionato monomarca, esattamente come il precedente campionato dell'International F.3000.


La scelta della Renault, che forniva il supporto tecnico alla Mecachrome, fornitrice a sua volta dei propulsori, di puntare allo sviluppo della World Series, fece temere lo slittamento dell'inizio della categoria al 2006, col prolungamento ancora per una stagione dell'International F.3000.[4]


Ecclestone possiede anche i diritti per un'eventuale GP1.[5]



La ridenominazione In Formula 2 |


A seguito della volontà della Federazione Internazionale dell'Automobile di razionalizzare il passaggio dalle categorie automobilistiche minori verso la Formula 1, venne dibattuta la possibilità di reintrodurre un campionato di Formula 2.


Il campionato europeo di Formula 2 fu disputato fino al 1984, prima di venir sostituito dalla International Formula 3000, e poi dalla stessa GP2 Series, quale ultima categoria di passaggio verso il Campionato mondiale di Formula 1.[6] Già nel 2015 il Consiglio Mondiale della FIA votò a favore della rinascita del campionato di F2,[7] e nel 2016, con la riforma del sistema di punteggio per l'ottenimento della Superlicenza FIA, stabilì che la F2 sarebbe stata la categoria più importante, anche se la sua reintroduzione, non avrebbe automaticamente, cancellato la GP2, visto che tale categoria veniva comunque considerata per attribuire i punti ai fini della Superlicenza.[8]


Il 9 marzo 2017, il Consiglio Mondiale della FIA, riunito a Ginevra, ha deciso che, a partire dal 2017, la GP2 Series venga rinominata in Campionato FIA di Formula 2.[9] Un campionato, con identica denominazione, era stato già creato, nel 2009, prima di essere chiuso al termine della stagione 2012. Lo scopo della FIA, ai tempi, era però diverso: la FIA, infatti, tentava di creare una categoria che potesse dare la possibilità, anche a piloti non supportati da grandi sponsor, di formarsi in una categoria motoristica di buon livello, ma comunque in una competizione di livello inferiore alla già esistente GP2 Series.[10][11][12]



Aspetti tecnici |



La vettura |


L'appalto per la produzione della prima generazione di vetture della categoria fu vinto dalla Dallara, che sostituì così la Lola, costruttore inglese che produceva le vetture per la F3000.[13] Lo shake-down della prima vettura di GP2 avvenne il 16 luglio 2004, presso il Circuito Paul Ricard.[14]Franck Montagny, all'epoca pilota di riserva della Renault in F1, che fu tra i primi a testare la nuova vettura, espresse elogi per la monoposto.[15] Un altro test si tenne, sul Circuito di Barcellona, nel novembre del 2004. Al test parteciparono anche le vecchie vetture di Formula 3000, la Lola B2/50. I tempi dei due diversi tipi di monoposto furono simili,[16] ma questo a causa di un incidente nei primi giri, che costrinse Montagny a limitare l'utilizzo della vettura.[17] Il primo test collettivo fu tenuto tra il 23 e 25 febbraio 2005, ancora sul Circuito Paul Ricard.[18] La vettura venne aggiornata per la stagione 2007,[19] senza però prevedere l'installazione del pulsante push to pass, testato nel corso del 2006.[20]


La Dallara ha mantenuto, nel tempo, il monopolio nella produzione di vetture della categoria. La casa italiana ha introdotto, poi, a intervalli di tre stagioni, nuove generazioni di vetture. Nel 2007 avvenne il lancio della seconda generazione di vetture, la Dallara GP2/08, che fece il suo shake-down il 15 giugno 2007, con Romain Grosjean (allora pilota di F3) alla guida. Il primo e vero test si svolse il 26 giugno, sul Circuito Paul Ricard, per merito di Nelson Piquet Jr., collaudatore della Renault.[21] Tale modello è stato utilizzato a partire dalla stagione 2008. L'anno seguente venne però aggiornato, soprattutto nella potenza del motore e nell'aerodinamica.[22]


Il modello Dallara GP2/11 ha preso il posto del GP2/08, a partire dalla stagione 2011. Il primo test venne svolto il 5 luglio 2010, presso il Circuito di Magny Cours: alla guida fu posto Ben Hanley.[23] Nel 2013, che avrebbe dovuto essere l'ultima stagione di utilizzo del modello GP2/11, si decise di prolungare la vita della vettura, al fine di contenere i costi della categoria. Si provvide solo a un aggiornamento dell'aerodinamica.[24] Dal 2015 è stato comunque introdotto il sistema DRS, già presente in F1.[25] Come per la F1, tale meccanismo può essere utilizzato solo nelle zone, stabilite su ciascun circuito, gara per gara; e può essere attivato, in gara, solo quando il pilota che precede si trova a una distanza di meno di un secondo.[26]


La quarta generazione di monoposto, sempre prodotta dalla Dallara, che è anche la prima dalla nuova denominazione del campionato, è presentata il 31 agosto 2017, nel corso del weekend del Gran Premio d'Italia. La più evidente novità è la presenza del sistema di protezione della testa del pilota, denominata Halo. Il motore, ancora Mecachrome, è un V6 turbo da 3,4 litri, con 620 cavalli a 8.750 giri.[27]



Tabella vetture |































Nr.
Denominazione
Motore
Stagioni di utilizzo
1

Dallara GP2/05

Mecachrome 4.0 L V8

2005-2007
2

Dallara GP2/08

2008-2010
3

Dallara GP2/11

2011-2017
4

Dallara F2 2018

Mecachrome 3.4 L V6

2018


Specifiche tecniche |




Una vettura del 2011 guidata da Giedo van der Garde a Monza


I dati seguenti si riferiscono al modello utilizzato dal 2011, denominato GP2/11.[28]




  • Motore: Mecachrome 4.0 l (4000 cm³) DOHC V8 atmosferico


  • Cambio: Hewland longitudinale sequenziale a 6 velocità


  • Peso: 688 kg (con pilota)


  • Potenza : 612 hp (620 CV) a 10.000 rpm


  • Coppia: 500 N·m a 8000 rpm


  • Lunghezza : 5065 mm


  • Altezza : 1072 mm (inclusa telecamera)


  • Larghezza : 1800 mm


  • Passo: 3120 mm


  • Serbatoio : 125 litri


  • Sterzo : cremagliera e manuale, senza servosterzo


  • Freni: Pinze monoblocco Brembo a 6 pistoncini


Prestazioni



  • Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 2,90 s; da 0 a 200 km/h in 6,60 s


  • Velocità massima: 332 km/h



Gli pneumatici |


Per quanto riguarda gli pneumatici, dal 2005 al 2010, il fornitore unico è stata la Bridgestone, mentre, dal 2011, come per la Formula 1, i team utilizzano quelli della Pirelli.


Vi sono quattro tipologie di mescole diverse previste dalla Pirelli: supermorbide, morbide, medie e dure. A fianco delle mescole da asciutto, è prevista anche una mescola da bagnato. Per ogni weekend di gara la Pirelli sceglie due tipi di mescole, uno definito prime (il più duro) e l'altro option. Ogni pilota dispone di 5 treni di gomme da asciutto, tre di tipo prime, e due di tipo option, a cui si aggiungono tre treni di gomme da bagnato. In gara 1, quella col pit stop obbligatorio, in assenza di condizioni di bagnato, ogni pilota deve utilizzare entrambi i tipi di mescola da asciutto portati dalla Pirelli.[26]



Aspetti sportivi |



Gare |


I weekend di gara si svolgono su 3 giorni, generalmente dal venerdì alla domenica, solitamente a supporto ai Gran Premi di Formula 1, e si basano su una struttura su due gare, a differenza della International F.3000, che si basava su una prova unica, per weekend. In realtà, fra il 2005 e il 2007, la tappa disputata a Montecarlo prevedeva una sola gara. Inoltre, nel 2015, la gara 2 a Abu Dhabi venne interrotta, nel corso del primo giro, per incidente, e non più ripresa, per la necessità di ripristinare il tracciato per la seguente gara di Formula 1.[29]


Il venerdì si tiene una sessione di prove libere e una di qualifiche, che decidono lo schieramento della gara del sabato; entrambe hanno una durata di 30 minuti. Inizialmente era stato proposto di abolire le qualifiche: la griglia della prima gara sarebbe stata determinata dai tempi di una sessione di prove cronometrate, effettuate prima dell'inizio del campionato. La griglia di gara 2 sarebbe stata determinata sulla base del risultato di gara 1, ribaltando l'ordine d'arrivo dei primi 8. Nel secondo weekend di gare, si sarebbe stabilita la griglia, sulla base del risultato della gara 2 del primo appuntamento, e così via, per tutto il campionato.[30]


Nella giornata del sabato viene corsa la prima gara, la Feature Race, sulla distanza di 170 km o 60 minuti e con l'obbligo di effettuare almeno un pit-stop con la sostituzione di un minimo di due gomme, mentre in ambedue le corse non è consentito il rabbocco di carburante.


L'ordine d'arrivo della prima gara determina la griglia per la seconda, eccezion fatta per le prime otto posizioni, che vengono invertite; gara-2, denominata Sprint Race, viene corsa di domenica su una distanza più corta, 120 km o 45 minuti, senza obbligo di soste ai box.



Sistema di punteggio |


Per ogni weekend di gara, oltre al punteggio relativo ai piazzamenti al traguardo, vengono assegnati punti al pilota che ottiene il miglior tempo nella sessione di qualifica e ai piloti che fanno segnare il miglior giro in ciascuna corsa. A partire dal 2008, i punti per il giro veloce vengono attribuiti al pilota più veloce, che chiude la gara tra i primi dieci, parte dalla posizione conquistata in qualifica, e, in gara 2, non abbia cambiato le gomme (a meno che ciò non fosse dovuto alla modifica delle condizioni climatiche).[26]


Dal 2005 al 2011, si è utilizzato il seguente sistema di punteggio:










































Posizione
 1° 
 2° 
 3° 
 4° 
 5° 
 6° 
 7° 
 8° 
 Pole 

GPV
Feature Race
10
8
6
5
4
3
2
1

2

1 (2 nel 2005)
Sprint Race
6
5
4
3
2
1




1 (2 nel 2005)

A partire dal 2012 viene introdotto il seguente sistema di punteggio:[26]
















































Posizione
 1° 
 2° 
 3° 
 4° 
 5° 
 6° 
 7° 
 8° 
 9° 
 10° 
 Pole 

GPV
Feature Race
25
18
15
12
10
8
6
4
2
1

4

2
Sprint Race
15
12
10
8
6
4
2
1




2


Circuiti |




Fu l'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola a ospitare, nel 2005, la prima gara della neonata GP2.


Generalmente, almeno nelle prime stagioni, la categoria ha condotto le sue gare a supporto dei Gran Premi di Formula 1, corsi in Europa. Nel 2005 il calendario prevedeva 12 weekend di gare, con l'ultimo appuntamento fissato sul Bahrain International Circuit di Manama, programmato come evento a sé stante. Il totale delle prove era di 23, in quanto, nella tappa prevista sul Circuito di Montecarlo, veniva corsa una sola gara. Anche nel 2006 vi fu un evento non programmato quale supporto a un GP di F1: fu una prova sul Circuito Ricardo Tormo di Valencia, tra l'altro gara inaugurale della stagione. Il numero di weekend di gare si ridusse a 11, con l'esclusione della gara di Spa e di quella del Bahrain.


Il Circuito Ricardo Tormo, ancora sede di una gara non a supporto di un GP, rimase in calendario, anche per il 2007, ma spostato quale ultimo appuntamento stagionale. Nel 2008 si corse in soli 10 weekend, ma a Monaco, per la prima volta, si disputarono due gare. In quella stagione Valencia ospitò ancora la GP2, ma non più sul tracciato dedicato a Tormo, ma sul tracciato cittadino.


Nel 2009 fece l'esordio, in calendario, il tracciato portoghese di Portimão, che chiuse la stagione, composta da 10 appuntamenti, pur non essendo sede di un GP del campionato mondiale di F1.[31] La presenza della tappa portoghese venne meno già l'anno seguente; a causa di problemi con i proprietari del circuito il round non venne disputato. Venne valutata la possibilità di sostituirlo con un altro evento, sempre alla stessa data, o ad un'altra data diversa. Alla fine si decise di non rimpiazzare l'evento. In compenso, per la prima volta, la GP2 disputò una gara sul Circuito di Yas Marina, che aveva già ospitato gare della GP2 Asia.


Nel 2011 il calendario si ridusse a soli 9 doppi appuntamenti, nessuno dei quali fuori d'Europa, e tutti in corrispondenza di gare del mondiale di F1.[32] Con la cessazione della serie asiatica, i circuiti di questo continente entrarono in maniera massiccia nel calendario: nel 2012 la stagione partì con un appuntamento sul Circuito di Sepang, e disputò ben due eventi sul Circuito di Manama, uno a distanza di una settimana dall'altro. La stagione terminò con un'altra gara asiatica, a Singapore.[33] Nel 2013 e 2014 tutti gli 11 doppi appuntamenti furono di supporto a gare del Mondiale di F1. Nel 2015, invece, a seguito dell'uscita della gara tedesca dal calendario iridato della Formula 1, saltò anche la tappa della GP2. Il 30 luglio venne annunciato che il round previsto in Germania sarebbe sostituito con una gara, da tenersi sul Circuito di Manama, il 20 e 21 novembre, in contemporanea con una gara del Mondiale Endurance; il tracciato aveva già ospitato la gara inaugurale della stagione.[34] Nel 2017 fece il suo esordio, tra i circuiti utilizzati dal campionato, quello di Jerez; la gara fu disputata in corrispondenza di un gran premio del mondiale di Formula 1.[35]


Sono 5 i circuiti sempre presenti nel calendario del campionato: Barcellona, Silvestone, Montecarlo, Budapest e Monza.



Tabella Circuiti |



























































































































Circuito
Presenze
Stagioni di utilizzo

Italia Autodromo Enzo e Dino Ferrari, Imola
2

2005-2006

Spagna Circuito di Catalogna, Barcellona
14

2005-

Monaco Circuito di Montecarlo
14

2005-

Germania Nürburgring
6
2005-2007, 2009, 2011, 2013

Francia Circuito di Magny Cours
4
2005-2008

Regno Unito Circuito di Silverstone
14
2005-

Germania Hockenheimring
7
2005-2006, 2008, 2010, 2012, 2014, 2016

Ungheria Hungaroring, Mogyoród
14
2005-

Turchia Circuito di Istanbul
7
2005-2011

Italia Autodromo Nazionale Monza
14
2005-

Belgio Circuito di Spa-Francorchamps
13
2005, 2007-

Bahrein Bahrain International Circuit, Sakhir
10
2005, 2007, 2012-2015, 2017-

Spagna Circuito Ricardo Tormo, Valencia
2
2006-2007

Spagna Circuito urbano di Valencia
5
2008-2012

Portogallo Autódromo Internacional do Algarve, Portimão
1
2009

Emirati Arabi Uniti Circuito di Yas Marina, Isola Yas
7
2010, 2013-

Malaysia Circuito di Sepang
3
2011-2012, 2016

Singapore Circuito di Marina Bay, Singapore
2
2011-2012

Austria Red Bull Ring, Spielberg bei Knittelfeld
5
2014-

Russia Autodromo di Soči
3
2014-2015, 2018

Azerbaigian Circuito di Baku
3
2016-

Spagna Circuito di Jerez de la Frontera
1
2017

Francia Circuito Paul Ricard
1
2018

Tabella aggiornata al termine della stagione 2018.



Squadre |


Nella prima stagione vennero ammesse al via dodici squadre, anche se, inizialmente, veniva indicato in 15 il numero di team da ammettere alla categoria.[36] Vennero ammessi due team italiani (la Coloni Motorsport, con esperienze in F1, e la Durango), tre team spagnoli (Racing Engineering, BCN Competición e Campos Racing), due team francesi (ART Grand Prix e DAMS), quattro britannici (Super Nova, iSport International, Piquet Sports e David Price Racing) e uno olandese (Arden International). Anche il team belga Astromega era stato avvicinato alla categoria.[37] Già nel 2006 il numero di team aumentò di un'unità, con l'arrivo del team italiano Trident Racing,[38] mentre la Coloni iniziò una collaborazione con la Fisichella Motor Sport.[39] Al termine della stagione 2007 la squadra italiana GP Racing si fuse con la Piquet, per dar vita al team Minardi Piquet, riportando così, nel mondo delle corse, il nome della scuderia di Faenza. La collaborazione terminò alla fine della stagione 2008.[40]





Nico Hülkenberg impegnato con una GP2 dell'ART Gran d Prix a Monaco, nel 2009. Il team francese è stato sempre presente nel campionato, fin dalla sua nascita.


Nell'inverno del 2008, l'ex pilota di F1, Tiago Monteiro, rilevò la BCN Competición, e partecipò, dalla stagione 2009, con la squadra portoghese Ocean Racing Technology.[41] Nel 2010 la categoria si ridusse nuovamente a 12 team, a seguito dell'uscita del team Durango. Non venne effettuata nessuna procedura per l'individuazione di un nuovo team in quanto tale procedura era già prevista per il campionato 2011, e quindi si decise di non rimpiazzare, per una sola stagione, il team italiano.[42]


L'anno successivo furono però due i nuovi team ammessi, dopo aver partecipato alla serie asiatica 2010-2011: il Carlin Motorsport e il Team Air Asia; presero il posto della Durangoe del David Price Racing.[43] La Lotus Cars associò il proprio nome a quello dell'ART Grand Prix.[44] A seguito dell'acquisizione da parte di Tony Fernandes, patron del Team Air Asia (nonché della scuderia di F1 Lotus Racing), della casa britannica Caterham, da giugno 2011 il suo team venne ridenominato Caterham Team Air Asia.[45]


Da questa stagione, e per il triennio 2011-2013, tutti i team selezionati per la serie principale avrebbero dovuto competere anche in quella asiatica,[46] che, però, venne in seguito, cancellata.


Dal 2012 la squadra britannica Super Nova Racing abbandonò il campionato. Al suo posto venne inizialmente indicata la Meritus, team malese già impegnato in passato nella serie asiatica.[47] In seguito alla rinuncia della Meritus,[48] la FIA iscrisse la squadra italiana Team Lazarus.[49]


L'ART Grand Prix, già ridenominata l'anno precedente come Lotus ART, diventò Lotus GP.[50] Cambiò nome anche il Team Air Asia che diventa Caterham Racing.


Alla vigilia del weekend di Silverstone venne annunciata la decisione della Coloni di lasciare il campionato alla fine della stagione; allo stesso tempo la squadra perse tutti i punti, sia quelli conquistati fino a quel momento che quelli eventualmente ottenuti in seguito, nella classifica riservata ai team.[51] Il suo posto venne preso dal team MP Motorsport;[52] la squadra olandese era già presente in F. Renault e in Auto GP. Abbandonò anche l'Ocean Racing Technology, che venne sostituita dalla squadra tedesca Hilmer Motorsport.[53]


A marzo, poco prima dell'inizio del campionato, anche la squadra britannica iSport International uscì dalla serie; al suo posto fece l'esordio la prima squadra russa del campionato, la Russian Time.[54]


Il 15 ottobre 2013 l'organizzazione comunicò la lista dei team che avrebbero preso parte al campionato, per il triennio 2014-2016. Il team spagnolo Addax Team, presente nella serie dal 2009, decise di abbandonare il campionato, per concentrarsi maggiormente sulla neonata Formula E. Al suo posto rientrò nella competizione un'altra squadra spagnola, la Campos Racing, che proprio nel 2009 era stata sostituita dall'Addax.[55]


Già nel 2015 però il team canadese Status Grand Prix, impegnato in GP3 Series, sostituì il team malese Caterham Racing, il cui materiale tecnico venne spostato nella sede di quello canadese, a Silverstone, già nel corso della parte finale della stagione 2014.[56] Dopo aver saltato la prima gara del 2015, in Bahrain, la Hilmer Motorsport prese parte alla stagione a partire dalla gara di Barcellona.[57] La squadra tedesca saltò anche la trasferta in Russia,[58] così come le ultime due trasferte in Medio Oriente. Per il 2016 il Team Lazarus, entrato nel campionato nel 2012, venne sostituito da un'altra squadra italiana, la Prema Racing, impegnata in diversi campionati minori.[59]


A seguito delle difficoltà economiche e del costo per sostenere l'impegno della categoria, Bernie Ecclestone propose di creare, nel 2015, un team che raccogliesse i piloti di buona qualità, ma senza il budget necessario per correre una stagione.[60]


Dal 2017 la Carlin abbandonò la categoria,[61] per rientravi nel 2018. Nella stessa stagione abbandonarono la categoria il team Rapax e il team Racing Engineering.[62] La Racing Engineering, sempre presente dalla nascita del campionato, decise di abbandonare la categoria, per concentrarsi sulla European Le Mans Series.[63] Fecero il loro ingresso 2 nuovi team: la Carlin Motorsport, già presente nella categoria dal 2011 al 2016, e la squadra della Repubblica Ceca Charouz Racing System.[64]


Il team Fortec Motorsport, che in un primo momento aveva confermato la partecipazione al campionato,[65] non ne prese parte, a causa della difficoltà di reperire un budget adeguato.[63] Scese così a 10 il numero delle squadre ammesse alla F2 2018.


Nel 2019 la nuova squadra UNI-Virtuosi prese il posto della uscente Russian Time.[66]



Tabella Squadre |



































































































































































































































































































Squadre
Stagioni
Periodo
Gare
Vittorie
Pole
GPV
Punti
Titoli
squadra
Titoli
piloti

Regno Unito iSport
8
2005-2012
167
19
12
16
775,50

1 (2007)

1 (2007)

Brasile/Italia Piquet Sports-Rapax[67]
13
2005-2017
276
20
10
25
1.108

1 (2010)

1 (2010)

Spagna/Portogallo BCN-Ocean[68]
8
2005-2012
167
2
1
4
157
0
0

Regno Unito Super Nova
7
2005-2011
143
7
4
6
363
0
0

Francia ART[69]
14
2005-
300
57
34
68
2.820

4 (2005, 2006, 2009, 2015)

5 (2005, 2006, 2009, 2015, 2018)

Regno Unito DPR
6
2005-2010
125
3
0
3
87
0
0

Francia DAMS
14
2005-
300
33
22
39
2.268

2 (2012, 2014)

3 (2011, 2012, 2014)

Italia Coloni-FMS[70]
8
2005-2012
166
11
1
12
227[71]
0
0

Spagna Racing Engineering
13
2005-2017
276
27
14
22
1.644
0

2 (2008, 2013)

Spagna Campos Racing
9
2005-2008, 2014-
196
12
1
10
791,50

1 (2008)
0

Regno Unito/Paesi Bassi Arden[72]
14
2005-
300
17
5
12
945
0
0

Italia Durango
4
2005-2008
83
3
1
4
95
0
0

Italia Trident
13
2006-
277
11
4
7
667
0
0

Spagna Barwa Addax
5
2009-2013
104
14
11
11
486

1 (2011)
0

Malaysia Caterham
4
2011-2014
86
4
4
4
352
0
0

Regno Unito Carlin
7
2011-2016, 2018
153
9
7
8
1.236

1 (2018)
0

Italia/Venezuela Lazarus[73]
4
2012-2015
89
0
0
1
63
0
0

Russia Russian Time
6
2013-2018
133
20
4
23
1.521

2 (2013, 2017)
0

Paesi Bassi MP Motorsport
6
2013-
133
2
0
1
417
0
0

Germania Hilmer
3
2013-2015
57
4
0
3
207
0
0

Canada Status
1
2015
21
2
0
0
60
0
0

Italia Prema
3
2016-
68
20
17
17
1.141

1 (2016)

2 (2016, 2017)

Rep. Ceca Charouz Racing System
1
2018
24
2
0
1
215
0
0

Tabella aggiornata al termine della stagione 2018



Piloti |





Lewis Hamilton fu il primo pilota ad aggiudicarsi una delle categorie cadette alla F1, e poi vincere il titolo mondiale piloti.


A ciascuno dei team presenti nel campionato è data la possibilità di schierare due piloti per gara. Nella fase di elaborazione del campionato venne prospettata l'ipotesi, poi decaduta, che ogni team potesse iscrivere anche una terza vettura a ciascuna gara, riservata ai piloti di riserva, utilizzati in F1.[74]


Per regolamento il campione della categoria non può proseguire in essa la stagione successiva.[75]


I risultati ottenuti nel campionato servono per accumulare punti al fine di ottenere la Superlicenza FIA, che consente a un piloti di competere in F1. Secondo le regole attuali, i primi tre piloti nel campionato di Formula 2 guadagnano 40 punti, mentre dal quarto in poi sono assegnati punti, a scalare, fino al decimo. Per ottenere la Superlicenza un pilota deve sommare almeno 40 punti nei tre anni precedenti la richiesta della Superlicenza. Allo stato attuale, è la categoria che attribuisce il massimo punteggio.



Punteggi per la Superlicenza |










































Pos. in campionato









10°
Formula 2
40
40
40
30
20
10
8
6
4
3
GP2 Series
40
40
30
20
10
8
6
4
3
2

Vista la natura della categoria, propedeutica alla F1, ben 35 piloti che hanno corso in GP2 (o in Formula 2) sono poi passati nella massima serie. Lewis Hamilton e Nico Rosberg sono stati gli unici ad aggiudicarsi il Campionato mondiale piloti di Formula 1 dopo aver vinto il campionato cadetto della formula regina, considerando anche il Campionato europeo di Formula 2 e l'International Formula 3000. Gli altri piloti di GP2 (o F2) a vincere almeno una gara di F1 sono stati Heikki Kovalainen e Pastor Maldonado; altri piloti sono stati comunque capaci di vincere titoli in altre categorie, come si evince dalla tabella sottostante. La maggioranza dei vincitori della GP2 o della F2 sono passati alla F1, ad eccezione di Davide Valsecchi e Fabio Leimer.


Non è stato raro, in passato, anche il percorso inverso, ovvero piloti con esperienze in Formula 1 che sono tornati nella categoria cadetta. È accaduto con Timo Glock, Giorgio Pantano, Gianmaria Bruni, Antônio Pizzonia e Roberto Merhi. Di questi il solo Glock è riuscito a tornare nuovamente in Formula 1. Più complesso è stato il cammino di Romain Grosjean e Sakon Yamamoto, che sono riusciti a risalire in Formula 1 in due diverse occasioni.



Piloti passati dalla GP2/F2 alla F1 |































































































































































































































































































































































































































































































































Pilota[76][77][78]
GP2
F1

Altri titoli
Stagioni
Gare
Vittorie
Podi
Stagioni
Primo team
Gare
Vittorie
Pole
Podi

Francia Jules Bianchi
2010–2011
38
1
10
2013–2014

Marussia
34
0
0
0


Svizzera Buemi, Sébastien Sébastien Buemi

10000-00-2008-09-14 2007–2008
31
2
5

10000-00-2009-03-29 2009–2011

Toro Rosso
55
0
0
0

FIA WEC (2014), Formula E (2015-16)

IndiaChandhok, Karun Karun Chandhok

10000-00-2009-09-20 2007–2009
61
2
5

10000-00-2010-03-14 2010–2011

HRT
11
0
0
0


Regno UnitoChilton, Max Max Chilton
2010–2012
62
2
4
2013–2014

Marussia
35
0
0
0


Belgiod'Ambrosio, Jérôme Jérôme d'Ambrosio

10000-00-2010-11-14 2008–2010
58
1
7
2011–2012

Virgin
20
0
0
0


Brasiledi Grassi, Lucas Lucas di Grassi

10000-00-2009-09-20 2006–2009
75
5
21

10000-00-2010-03-14 2010

Virgin
19
0
0
0

Formula E (2016-17)

SveziaEricsson, Marcus Marcus Ericsson
2010–2013
84
3
13
2014–2018

Caterham
97
0
0
0


FranciaGasly, Pierre Pierre Gasly
2014–2016
49
4
13
2017–

Toro Rosso
26
0
0
0


ItaliaGiovinazzi, Antonio Antonio Giovinazzi
2016
22
5
8
2017

Sauber
2
0
0
0


GermaniaGlock, Timo Timo Glock

10000-00-2007-09-30 2006–2007
42
7
15

10000-00-2008-03-16 2004, 2008–2012

Jordan
91
0
0
3


FranciaGrosjean, Romain Romain Grosjean

10000-00-2009-07-26 2008–2011
54
9
21

10000-00-2009-08-23 2009, 2012–

Renault
143
0
0
10

GP2 Asia Series (2008, 2011), Auto GP (2010)

MessicoGutiérrez, Esteban Esteban Gutiérrez
2011–2012
41
4
9
2013–2014, 2016

Sauber
59
0
0
0


Regno UnitoHamilton, Lewis Lewis Hamilton

10000-00-2006-09-10 2006
21
5
14

10000-00-2007-03-18 2007–

McLaren
229
73
83
134

Formula 1 (2008, 2014, 2015, 2017, 2018)

Nuova ZelandaHartley, Brendon Brendon Hartley
2010–2012
12
0
0
2017–

Toro Rosso
25
0
0
0

Mondiale Endurance FIA (2015, 2017), 24 Ore di Le Mans (2017)

IndonesiaHaryanto, Rio Rio Haryanto
2012–2014
90
3
7
2016

Manor
12
0
0
0


GermaniaHülkenberg, Nico Nico Hülkenberg

10000-00-2009-09-20 2009
21
5
10

10000-00-2010-03-14 2010, 2012–

Williams
156
0
1
0

24 Ore di Le Mans (2015)

GiapponeKobayashi, Kamui Kamui Kobayashi

10000-00-2009-09-20 2008–2009
40
1
2

10000-00-2009-10-18 2009–2012, 2014

Toyota
76
0
0
1

GP2 Asia Series (2008–09)

FinlandiaKovalainen, Heikki Heikki Kovalainen

10000-00-2005-09-30 2005
23
5
12

10000-00-2007-03-18 2007–2013

Renault
112
1
1
4

Super GT (2016)

MonacoCharles Leclerc
2017
22
7
10
2018

Sauber
21
0
0
0


VenezuelaMaldonado, Pastor Pastor Maldonado

10000-00-2010-11-14 2007–2010
73
10
18
2011–2015

Williams
96
1
1
1


GiapponeNakajima, Kazuki Kazuki Nakajima

10000-00-2007-09-30 2007
21
0
6

10000-00-2007-10-21 2007–2009

Williams
36
0
0
0

Formula Nippon (2012), Super Formula (2014)

BrasileNasr, Felipe Felipe Nasr
2012–2014
68
4
20
2015–2016

Sauber
39
0
0
0


Regno UnitoPalmer, Jolyon Jolyon Palmer

10000-00-2014-11-23 2011–2014
68
7
18

10000-00-2016-03-20 2016–2017

Renault
35
0
0
0


MessicoSergio Pérez

10000-00-2010-11-14 2009–2010
40
5
9
2011–

Sauber
155
0
0
8


Russia Vitaly Petrov

10000-00-2009-09-20 2006–2009
69
4
11

10000-00-2010-03-14 2010–2012

Renault
57
0
0
1


FranciaPic, Charles Charles Pic

10000-00-2010-11-14 2010–2011
38
3
8
2012–2013

Marussia
39
0
0
0


BrasilePiquet Jr., Nelson Nelson Piquet Jr.

10000-00-2006-09-10 2005–2006
44
5
13

10000-00-2008-03-16 2008–2009

Renault
28
0
0
1

Formula E (2014-15)

GermaniaRosberg, Nico Nico Rosberg

10000-00-2005-09-30 2005
23
5
12

10000-00-2006-03-12 2006–2016

Williams
206
23
30
57

Formula 1 (2016)

Stati Uniti Alexander Rossi

10000-00-2005-09-30 2013–2015
48
4
11

10000-00-2006-03-12 2015

Manor
5
0
0
0

500 Miglia di Indianapolis (2016)

BrasileSenna, Bruno Bruno Senna

10000-00-2008-09-14 2007–2008
41
3
9

10000-00-2010-03-14 2010–2012

HRT
46
0
0
0


RussiaSirotkin, Sergej Sergej Sirotkin
2015–2017
45
3
13
2018

Williams
21
0
0
0


Stati UnitiSpeed, Scott Scott Speed

10000-00-2005-09-30 2005
23
0
5

10000-00-2006-03-12 2006–2007

Toro Rosso
28
0
0
0

Global RallyCross Championship (2015, 2016)

Paesi Bassivan der Garde, Giedo Giedo van der Garde
2009–2012
82
5
17
2013

Caterham
19
0
0
0

European Le Mans Series (2016)

BelgioVandoorne, Stoffel Stoffel Vandoorne

10000-00-2015-11-30 2014–2015
43
11
26
2016-2018

McLaren
41
0
0
0


GiapponeYamamoto, Sakon Sakon Yamamoto

10000-00-2007-09-30 2007–2008
21
0
1

10000-00-2008-03-16 2006, 2007, 2010

Spyker
21
0
0
0


Tabella aggiornata dopo il Gran Premio di Abu Dhabi 2018.



Numerazione |


Per la prima stagione si decise di assegnare i numeri ai piloti sulla base dei tempi ottenuti in un test, svolto sul Circuito Paul Ricard, tra il 5 e 7 aprile 2005. Al primo della graduatoria (Scott Speed) venne assegnato il numero 1; il suo team (la iSport International) ottenne anche il numero 2.[79][80]



Serie collegate |



GP2 Asia Series |


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Lo stesso argomento in dettaglio: GP2 Asia Series.

Nel 2007 fu ufficializzata la nascita della GP2 Asia Series, durante il weekend del Gran Premio di Monaco.[81] La prima edizione si svolse nel 2008. Lo scopo di questa serie, che si disputò tra una stagione della GP2 e l'altra, nel corso dei mesi invernali, era quello di sviluppare la competitività dei piloti di quell'area geografica, pur partecipandovi anche piloti impegnati nella serie principale. Nel luglio del 2011 gli organizzatori confermarono che la serie asiatica sarebbe stata eliminata e di fatto conglobata nella serie principale, che quindi prevede anche gare extraeuropee.[82]



Finali GP2 2011 |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Finali GP2 Series 2011.

Il fine settimana del 12 e 13 novembre 2011 il Circuito di Yas Marina, negli Emirati Arabi Uniti, ospitò due gare della GP2, non valide per il campionato principale, a supporto del Gran Premio di Abu Dhabi. Al termine del weekend viene stilata una classifica, con un sistema di punteggio uguale a quello utilizzato durante il campionato. La manifestazione fu vinta da Fabio Leimer.



GP3 Series |






Magnifying glass icon mgx2.svg
Lo stesso argomento in dettaglio: GP3 Series.

Nel 2009 è stata annunciata la creazione della GP3 Series quale categoria propedeutica alla GP2, con l'organizzazione di Bruno Michel,[83] con lo scopo di preparare al meglio i giovani piloti prima dell'entrata nella serie principale. Le gare della serie, la cui prima edizione si è corsa nel 2010, sono eventi di supporto a quelle della GP2.



Altre competizioni |


Nel 2006 si tenne, nel corso del Motor Show di Bologna, una competizione riservata a vetture della GP2. La gara, disputata sulla pista allestita all'interno del quartiere fieristico, era organizzata con la formula del confronto uno contro uno, tra piloti, come per il precedente Trofeo Indoor di Formula 1. La manifestazione venne vinta dal pilota venezuelano Ernesto Viso.[84]


Le vetture di GP2 sono impiegate anche nella BOSS GP, campionato motoristico aperto a monoposto di varie formule. Dal 2016 le vetture di GP2 furono ammesse anche nell'Auto GP, anche se nella stagione nessun pilota utilizzò vetture di questa categoria.[85]



La Super GP2 |


In seguito alle difficoltà di schierare un numero sufficiente di vetture nel Campionato mondiale di Formula 1, nel 2015 Bernie Ecclestone propose di rimpinguare la griglia con vetture di GP2, dotate di motore Renault V8 da 2.400 cc, impiegato dalla Red Bull Racing, nel 2013. La proposta venne rigettata dallo Strategy Group della F1.[86]



Copertura televisiva |


Il campionato viene trasmesso, generalmente, dalle stesse reti televisive che coprono il Campionato mondiale di Formula 1.[87] Venne calcolato che la prima stagione fu seguita da quasi novantacinque milioni di telespettatori in 100 nazioni. Oltre 7.000.000 di telespettatori seguirono la prima corsa, disputata a Imola. L’ascolto medio per evento, riferito all’intera stagione, fu di 7.955.061 spettatori sintonizzati.[88]



Tabella Emittenti |



















































































Emittente
Area/Nazione
NBC Sports Network

Stati Uniti Stati Uniti d'America, Porto Rico Porto Rico, Caraibi[89]
Canal F1 Latin America

Centro-Sud America (eccetto Brasile)[90]
Fox Sports e Star Sports
Asia[91]
Fox Sport Australia

Australia Australia
Sky Sports

Nuova Zelanda Nuova Zelanda
Kompas TV

Indonesia Indonesia
Perform

Giappone Giappone
AMC Sport

Rep. Ceca Repubblica Ceca, Slovacchia Slovacchia
TV3 Sport/TV3 MAX

Danimarca Danimarca
MTV3 Max

Finlandia Finlandia
Viasport 3

Norvegia Norvegia
Sport Ch / Sport Totaal

Paesi Bassi Paesi Bassi
Sky Deutschland

Germania Germania, Svizzera Svizzera, Austria Austria, Liechtenstein Liechtenstein, Lussemburgo Lussemburgo, Alto Adige Alto Adige
Arena Sports

Bosnia ed Erzegovina Bosnia ed Erzegovina, Croazia Croazia, Kosovo Kosovo, Macedonia Macedonia, Montenegro Montenegro, Serbia Serbia
M4

Ungheria Ungheria
Sport +

Francia Francia, Monaco Principato di Monaco, Andorra Andorra, Svizzera Svizzera, Mauritius Mauritius, Francia DOM-TOM,[92] Africa Sub-sahariana[93]

Sky Sport F1

Italia Italia, San Marino San Marino, Città del Vaticano Città del Vaticano, Flag of Canton of Tessin.svg Canton Ticino
Movistar F1 Channel

Spagna Spagna, Andorra Andorra
Sky Sports UK

Regno Unito Regno Unito, Irlanda Irlanda, Flag of the Isle of Mann.svg Isola di Man, GuernseyJersey Isole del Canale


Albo d'oro |















































































Stagione Campione Piloti Campione Squadre

2005

Germania Nico Rosberg

Francia ART Grand Prix

2006

Regno Unito Lewis Hamilton

Francia ART Grand Prix

2007

Germania Timo Glock

Regno Unito iSport International

2008

Italia Giorgio Pantano

Spagna Campos Grand Prix

2009

Germania Nico Hülkenberg

Francia ART Grand Prix

2010

Venezuela Pastor Maldonado

Italia Rapax

2011

Francia Romain Grosjean

Spagna Barwa Addax

2012

Italia Davide Valsecchi

Francia DAMS

2013

Svizzera Fabio Leimer

Russia Russian Time

2014

Regno Unito Jolyon Palmer

Francia DAMS

2015

Belgio Stoffel Vandoorne

Francia ART Grand Prix

2016

Francia Pierre Gasly

Italia Prema Racing
FIA Formula 2

2017

Monaco Charles Leclerc

Russia Russian Time

2018

Regno Unito George Russell

Regno Unito Carlin Motorsport


Note |




  1. ^ (EN) GP2 Series renamed FIA Formula 2 Championship, su gp2series.com, 9 marzo 2017. URL consultato il 10 marzo 2017.


  2. ^ (EN) Brad Spurgeon, Formula One experiments with its minor league, in International Herald Tribune, 1º giugno 2005, p. 22. URL consultato il 31 luglio 2007.


  3. ^ Spazio a una F.2 con materiali F.1, su italiaracing.net, 8 maggio 2003. URL consultato il 12 dicembre 2016.


  4. ^ La Gp2 al via soltanto nel 2006?, su italiaracing.net, 8 giugno 2004. URL consultato il 12 dicembre 2016.


  5. ^ (EN) Ecclestone applies for GP1 trademark, in grandprix.com, 11 agosto 2005.


  6. ^ Jacopo Rubino, La GP2 diventa Formula 2-Si avvicina il momento?, su italiaracing.net, 9 marzo 2017. URL consultato il 12 marzo 2017.


  7. ^ Martino Minicozzi, La FIA vara il ritorno della Formula 2, su motorsport.motorionline.com, 22 marzo 2015. URL consultato il 24 marzo 2015.


  8. ^ (FR) Olivier Ferret, F1 - Super licence à points, toutes les modalités, su nextgen-auto.com, 6 gennaio 2015. URL consultato l'8 gennaio 2015.


  9. ^ Jacopo Rubino, La FIA conferma-La GP2 si trasforma in F2, su italiaracing.net, 9 marzo 2017. URL consultato il 12 marzo 2017.


  10. ^ (EN) FIA picks Palmer as F2 supplier, su grandprix.com. URL consultato il 6 gennaio 2010.


  11. ^ (EN) FIA invites tenders for F2, su pitpass.com, 13 luglio 2008. URL consultato il 6 gennaio 2010.


  12. ^ (EN) FIA to relaunch F2 in 2009, su FIA.com, Fédération Internationale de l'Automobile, 25 giugno 2008. URL consultato il 6 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 2 gennaio 2010).


  13. ^ CLAMOROSO-La Dallara costruirà le monoposto per la Formula GP2 da 600 CV del 2005, su italiaracing.net, 19 gennaio 2004. URL consultato il 12 dicembre 2016.


  14. ^ Shake-down per la Dallara-Mecachrome della Formula GP2, su italiaracing.net, 17 luglio 2004. URL consultato il 12 dicembre 2016.


  15. ^ Franck Montagny: «La Dallara GP2 è eccezionale», su italiaracing.net, 23 luglio 2004. URL consultato il 12 dicembre 2016.


  16. ^ Qualche dubbio sulla prestazione della Dallara-Mecachrome GP2, su italiaracing.net, 3 novembre 2004. URL consultato il 13 dicembre 2016.


  17. ^ Perché la GP2 a Barcellona ha girato come una F.3000, su italiaracing.net, 5 novembre 2004. URL consultato il 13 dicembre 2016.


  18. ^ A Le Castellet prima uscita collettiva delle Dallara-Mecachrome, su italiaracing.net, 23 febbraio 2005. URL consultato il 13 dicembre 2016.


  19. ^ Presentata a Monaco la Dallara versione 2007, su italiaracing.net, 7 dicembre 2006. URL consultato il 15 dicembre 2016.


  20. ^ Nelson Piquet ha testato il push-to-pass, su italiaracing.net, 7 novembre 2006. URL consultato il 15 dicembre 2016.


  21. ^ Massimo Costa, Primi chilometri per la Dallara del triennio 2008-2010, su italiaracing.net, 26 giugno 2007. URL consultato il 13 dicembre 2016.


  22. ^ Ben Hanley a Le Castellet con la Dallara versione 2009, su italiaracing.net, 22 luglio 2008. URL consultato il 16 dicembre 2016.


  23. ^ La nuova GP2 debutta a Magny-Cours, su italiaracing.net, 5 luglio 2010. URL consultato il 13 dicembre 2016.


  24. ^ I telai attuali validi anche nel 2014, su italiaracing.net, 26 giugno 2013. URL consultato il 12 dicembre 2016.


  25. ^ Marco Cortesi, Ufficiale - La GP2 introdurrà un sistema DRS, su italiaracing.net, 17 settembre 2015. URL consultato il 14 dicembre 2016.


  26. ^ abcd (EN) THE REGULATIONS, GP2Series.com. URL consultato il 9 gennaio 2017.


  27. ^ Marco Cortesi, Ecco la nuova F.2 con l’Halo realizzata dalla Dallara, su italiaracing.net, 31 agosto 2017. URL consultato il 2 settembre 2017.


  28. ^ (EN) GP2 Series - The car and engine, GP2Series.com. URL consultato l'8 marzo 2012.


  29. ^ Jacopo Rubino, Yas Marina - Cancellata gara 2-Grande carambola al primo giro, italiaracing.net, 29 novembre 2015. URL consultato il 2 dicembre 2015.


  30. ^ La GP2 propone l'abolizione delle qualifiche, su italiaracing.net, 16 novembre 2004. URL consultato il 13 dicembre 2016.


  31. ^ L'ultima gara 2009 si disputerà sul circuito di Portimao, su italiaracing.net, 30 ottobre 2008. URL consultato il 16 dicembre 2016.


  32. ^ Confermato il calendario 2011, niente Abu Dhabi, su italiaracing.net, 21 dicembre 2010. URL consultato il 22 dicembre 2016.


  33. ^ Confermato il calendario mondiale-Super Nova a rischio chiusura, su italiaracing.net, 16 dicembre 2011. URL consultato il 22 dicembre 2016.


  34. ^ Matteo Nugnes, GP2 e GP3 in Bahrein insieme al WEC a novembre, omnicorse.it, 30 luglio 2015. URL consultato il 19 agosto 2015.


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  65. ^ Matteo Nugnes, Carlin, Fortec e Charouz Racing entrano in Formula 2 nel 2018, su motorsport.com, 16 novembre 2017. URL consultato il 16 novembre 2017.


  66. ^ Giacomo Rauli, Dal 2019 il team UNI-Virtuosi prenderà il posto di Russian Time nel campionato FIA F2, su motorsport.com, 4 dicembre 2018. URL consultato il 6 dicembre 2018.


  67. ^ La scuderia corse col nome Piquet Sports, e licenza brasiliana, tra il 2005 e il 2009; adottò il nome attuale, e la licenza italiana, dal 2010.


  68. ^ La scuderia corse col nome BCN Competición, e licenza spagnola, tra il 2005 e il 2008; adottò poi il nome Ocean Racing Technology, e la licenza portoghese, dal 2009.


  69. ^ Sono compresi i risultati delle stagioni 2011 e 2012 in cui la ART corse in l'abbinamento con la Lotus.


  70. ^ La scuderia corse col nome di Coloni Motorsport nel 2005, poi dal 2010 al 2012.


  71. ^ A seguito della decisione della Coloni Motorsport di lasciare il campionato a fine 2012, vennero azzerati i punti della stagione.


  72. ^ L'Arden corse con licenza olandese tra il 2007 e il 2010.


  73. ^ Il Team Lazarus corse nel 2014 con licenza venezuelana.


  74. ^ La proposta 2005: tre macchine per team per piloti di F.1, su italiaracing.net, 19 novembre 2003. URL consultato il 12 dicembre 2016.


  75. ^ F1 GP2, meglio non vincerla, su formulapassion.it, 27 dicembre 2014. URL consultato il 9 gennaio 2017.


  76. ^ Con sfondo giallo i piloti che hanno vinto la GP2.


  77. ^ Col sfondo rosso i piloti che hanno vinto il Campionato mondiale di F1.


  78. ^ In grassetto i piloti in attività in Formula 1.


  79. ^ Una qualifica per l'assegnazione dei numeri, in italiaracing.net, 27 marzo 2005. URL consultato il 25 marzo 2014.


  80. ^ TEST A LE CASTELLET-Speed regala il n.1 alla Isport-Pantano quasi sicuro alla Super Nova, in italiaracing.net, 7 aprile 2005. URL consultato il 25 marzo 2014.


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  82. ^ Ufficializzata l'unione tra Main Series e Asia, su italiaracing.net, 12 luglio 2011. URL consultato il 17 luglio 2011.


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  85. ^ Auto GP Formula Open 2016: Tutte le monoposto in pista in Italia da 2 a 4 litri
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  86. ^ F1: bocciato il progetto Super GP2 di Ecclestone, su motoremotion.it, 10 febbraio 2015. URL consultato il 13 dicembre 2016.


  87. ^ (EN) THE 2016 TV BROADCASTERS, su gp2series.com. URL consultato il 13 dicembre 2016.


  88. ^ 95 milioni di telespettatori hanno seguito la stagione 2005, su italiaracing.net, 23 giugno 2006. URL consultato il 15 dicembre 2016.


  89. ^ NBC non trasmette nella Repubblica Dominicana.


  90. ^ Canal F1 Latin America trasmette in: Argentina, Belize, Bolivia, Cile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Guiana Francese, Guatemala, Guyana, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Repubblica Dominicana, Suriname, Venezuela, Uruguay e in tutte le isole dei Caraibi, ad eccezione di Porto Rico.


  91. ^ Fox Sport e Star Sport trasmettono in : Bangladesh, Bhutan, Birmania, Brunei, Cambogia, Corea del Nord, Corea del Sud, Filippine, Giappone, Hong Kong, India, Indonesia, Laos, Macao, Malaysia, Maldive, Mongolia, Nepal, Nuova Caledonia, Pakistan, Papua Nuova Guinea, Singapore, Sri Lanka, Taiwan, Thailandia, Timor Est, Vietnam


  92. ^ S'intendono Guadalupa, Guyana francese, Martinica, Mayotte, Nuova Caledonia, Polinesia francese, Réunion, Saint-Pierre e Miquelon e Wallis e Futuna


  93. ^ I paesi, o territori, coperti dal segnale sono: Angola, Ascensione, Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Capo Verde, Ciad, Comore, Costa d'Avorio, Eritrea, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Kenya, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Mozambico, Namibia, Niger, Repubblica Centrafricana, Repubblica del Congo, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda, Sant'Elena, São Tomé e Príncipe, Seychelles, Senegal, Sierra Leone, Socotra, Somalia, Swaziland, Tanzania, Togo, Uganda, Zambia, Zimbabwe.



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