Renault
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Renault | |
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Stato | Francia |
Forma societaria | Société anonyme |
Borse valori | Euronext: RNO |
ISIN | FR0000131906 |
Fondazione | 1º ottobre 1898 (ufficiosa) 25 febbraio 1899 (ufficiale) a Boulogne-Billancourt |
Fondata da |
|
Sede principale | Boulogne-Billancourt |
Gruppo | Renault SA |
Filiali | Renault s.a.s., Dacia, Alpine, Renault Samsung Motors, Lada |
Persone chiave | Carlos Ghosn (Président-Directeur général) Thierry Bolloré (Directeur Général délégué) Philippe Lagayette (Administrateur référent)[1] |
Settore | Industria automobilistica |
Prodotti | Autovetture |
Fatturato | 58,77 miliardi di euro (Renault SA) 46,923 miliardi di euro (Renault s.a.s.) (2017) |
Utile netto | 5,21 miliardi di euro (Renault SA) (2017) |
Dipendenti | 181.344 (Renault SA) 31.982 (Renault s.a.s.) (2017) |
Slogan | «La vie en Mouvement Life on the Move» |
Note | (FR, EN) Renault SA, su infogreffe.fr.; (FR, EN) Renault SAS, su infogreffe.fr. |
Sito web | group.renault.com/ |
La Renault è una casa automobilistica francese fondata il 1º ottobre 1898 (ma ufficialmente registrata il 25 febbraio 1899), facente parte del Groupe Renault SA.
Indice
1 Storia
1.1 Société anonyme des usines Renault
1.2 Régie nationale des usines Renault
1.3 Renault S.A.
2 Organizzazione
2.1 Marchi (2018)
2.2 Partecipazioni (2018)
2.3 Azionariato (2018)
3 Autovetture
3.1 Modelli attuali (2018)
3.2 Modelli del passato
4 Note
5 Bibliografia
6 Voci correlate
7 Altri progetti
8 Collegamenti esterni
Storia |
La lunga storia della Renault attraversa varie fasi storiche, principalmente tre, qui brevemente illustrate
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Société anonyme des usines Renault |
La Renault produce il suo primo modello – la Renault Type A – nel 1898. La Société Renault Frères è creata il 25 febbraio 1899, con effetto retroattivo al 1º ottobre 1898, da Marcel e Fernand Renault; Louis è all'epoca un impiegato.
Durante gli anni venti e trenta, la concorrenza con Citroën fu particolarmente intensa.
Durante la Seconda guerra mondiale, le fabbriche di Louis Renault lavorarono per la Germania nazista producendo numerosi automezzi. Per questa ragione Renault, imputato di avere collaborato con il regime filo-nazista durante l'occupazione, fu arrestato nel 1944 durante la liberazione della Francia e morì in prigione, prima del processo e senza aver preparato una propria memoria difensiva. Successivamente l'autopsia evidenziò che il suo collo era stato spezzato, suggerendo che in realtà si fosse trattato di un omicidio.
Régie nationale des usines Renault |
Il suo impero industriale fu pertanto confiscato dal governo francese e il 16 gennaio 1945 la Renault divenne quindi un'industria pubblica (conosciuta come Régie nationale des usines Renault) inizialmente con la direzione di Pierre Lefaucheux.
Il primo modello dopo la rinascita sotto la direzione dello stato francese è la Renault 4CV, che fu presentata nel 1946 in tutta fretta.
Tra gli anni sessanta e settanta la casa rivive una nuova giovinezza, che la lancia nell'avventura americana con l'acquisto dell'American Motors. Sempre in quegli anni vengono presentati due dei modelli più venduti e longevi della casa, Renault 4 e Renault 5.
All'inizio degli anni ottanta la concorrenza con Peugeot si fa difficile e la casa perde lo scettro di regina delle vendite nel mercato interno. Il presidente Bernard Hanon viene sostituito da Georges Besse, che rilancia la marca e rivende delle società annesse come American Motors nel 1987. Dopo l'assassinio di Besse, il gruppo segue i suoi piani con Raymond Lévy. Poi arriva Louis Schweitzer nel 1992, sostituito nel 2005 da Carlos Ghosn.
Tra l'inizio degli anni ottanta e il 1994 Renault e Volvo collaborano, prima con uno scambio di meccaniche, poi con la costruzione di alcune unità in comune. In occasione della quotazione in borsa di Renault, Volvo cede la sua parte allo Stato francese.
Renault S.A. |
Nel luglio 1996 l'azienda viene privatizzata assumendo la denominazione di Renault S.A.: il gruppo Renault (holding) è Renault SA, mentre l'azienda produttrice di automobili è Renault SAS.
Alla fine degli anni novanta la Renault si allea con General Motors nel settore dei veicoli commerciali leggeri. Inizialmente (1997) l'accordo prevede la vendita, in alcuni mercati, del Renault Trafic anche sotto i marchi Opel e Vauxhall, con il nome Arena. Alla fine dello stesso anno viene presentato il nuovo Renault Master, anch'esso sottoposto all'identica operazione di semplice rimarchiatura per essere venduto dall'anno successivo come Opel (e Vauxhall) Movano.
Tali operazioni commerciali preludono allo sviluppo congiunto del nuovo modello del Trafic, che vede la luce alla fine del 2000. Renault è responsabile della progettazione, mentre il veicolo viene prodotto da General Motors nella fabbrica Vauxhall di Luton. Con ridotte modifiche, il furgone dà origine alla Opel Vivaro (Vauxhall per il Regno Unito), che sostituisce l'Arena.
L'anno seguente, in seguito all'assunzione del controllo di Nissan da parte di Renault, questo accordo coinvolge pure la casa nipponica. I due furgoni oggetto dell'alleanza tra Renault e GM vengono quindi proposti anche sotto il marchio giapponese; Interstar è il gemello di Master e Movano, mentre Trafic e Vivaro vengono affiancati dal Primastar, che Nissan inizia a produrre anche nella sua fabbrica di Barcellona in Spagna, anche per gli altri marchi dell'alleanza.
Nel marzo 1999, come accennato sopra, nasce ufficialmente l'alleanza Renault-Nissan. Le due aziende hanno delle partecipazioni incrociate nel capitale di ciascuna, Renault possedendo il 44,4% del capitale di Nissan e quest'ultima il 15% di quello di Renault (2002). Inizia quindi un riassetto del gruppo, con la creazione di piattaforme comuni a entrambi i marchi. Carlos Ghosn assume la presidenza prima della sola Nissan e in un secondo momento di tutto il gruppo.
Questa alleanza non modifica alcune strategie già perseguite da Renault. Tra queste vi è la trattativa in corso col governo rumeno per acquistare il 51% del capitale del costruttore nazionale Dacia. Appena quattro mesi dopo la firma dell'alleanza Renault-Nissan, il costruttore francese ratifica il suo accordo con la Romania e prende il controllo di Dacia. Sebbene le installazioni industriali della società rumena siano in uno stato arretrato, l'obiettivo di Renault è quello di conquistare i mercati dei paesi emergenti e nel 2004 viene lanciata la Dacia Logan, una nuova berlina interamente sviluppata sotto il controllo di Renault, la cui peculiarità è costituita dal costo di partenza di 5.000 €.
In Formula 1, la Renault F1 è stata attiva come scuderia in 3 fasi distinte: dal 1977 al 1985, dal 2002 al 2011 (prendendo l'eredità della Benetton Formula), e dal 2016 ad oggi (sostituendo la Lotus F1 Team che a sua volta ne aveva preso il posto nelle precedenti 4 stagioni). Parallelamente ha svolto l'attività di motorista, oltre che per il team ufficiale anche per altre scuderie, a partire dal 1983, in diverse fasi.
Organizzazione |
Marchi (2018) |
- Marchi del Groupe Renault
- Renault sas
- Dacia
- Alpine
- Renault Samsung Motors
- Lada
Il ramo Renault Bus, produzione di autobus, è stato dapprima fuso in Irisbus e poi ceduto ad Iveco Bus.
Il ramo Renault Trucks, produzione di veicoli commerciali e industriali, è stato ceduto e fa parte del Volvo Group; Renault Trucks comprende anche la marca statunitense Mack Trucks; questo ramo comprende anche RTD.
Il ramo Renault Agriculture, produzione di trattori agricoli, è stato ceduto ed è detenuto dalla tedesca Claas.
Partecipazioni (2018) |
Renault SA (Groupe Renault)
Renault s.a.s. (100%)
RCI Banque SA (100%)
Alliance Rostec Auto b.v. (82,45%)
AvtoVAZ (64,6%)
Lada (100%)
Renault Finance SA (100%)
Société des Automobiles Alpine (100%)
Renault Samsung Motors (79,91%)
Dacia (99,43%)
Nissan Motor (43,4%)
Daimler AG (1,55%)
Dongfeng Renault Automotive CO Ltd. (50%)
Azionariato (2018) |
- Azionariato di Renault SA (Groupe Renault)
Repubblica Francese - 15,01%
Nissan Finance - 15%
BlackRock - 4,96%
Daimler - 3,10%
Azioni proprie - 2,17%- Dipendenti - 2,03%
Autovetture |
In ordine alfabetico; tra partentesi le date di produzione; alcuni modelli (ed esempio Clio, Mégane o Twingo) sono stati prodotti in diverse serie.
Modelli attuali (2018) |
- Commercializzati in Francia e in Europa
Alaskan (dal 2016)
Captur (dal 2013)
Clio IV (dal 2012)
Espace V (dal 2015)
Kadjar (dal 2015)
Kangoo II (dal 2018)
Koleos II (dal 2016)
Master III (dal 2010)
Mégane IV (dal 2016)
Renault Scénic IV (dal 2016)
Talisman (dal 2015)
Trafic III (dal 2014)
Twingo III (dal 2014)
Twizy (quadriciclo, dal 2011)
Zoe (dal 2012)
Modelli del passato |
- Alcuni modelli del passato (dal secondo dopoguerra)
10 (1962-1971)
11 (1983-1988)
12 (1969-1980)
14 (1976-1983)
15 (1971-1979)
16 (1965-1980) – Auto dell'anno 1966
17 (1971-1979)
18 (1978-1986)
19 (1988-1995)
20 (1975-1984)
21 (1986-1993)
25 (1983-1992)
3 (1961-1962)
30 (1975-1983)
4 (1961-1992)
4CV (1947-1961)
5 (1972-1996)
6 (1968-1978)
7 (1974-1984)
8 (1962-1971)
9 (1982-1988) – Auto dell'anno 1982
Avantime (2001-2004)
Caravelle (1962-1968)
Clio I, II e III (1990-2014) – Auto dell'anno 1991 e 2006
Colorale (1950-1957)
Dauphine e Ondine (1956-1957)
Dauphinoise (1957-1960)
Espace I, II, III e IV (1984-2014)
Estafette (1959-1980)
Express (1986-1997)
Floride (1958-1963)
Frégate (1951-1960)
Fuego (1980-1992)
Kangoo I (1997-2010)
Koleos I (1996-2016)
Laguna (1993-2015)
Latidude (2010-2015)
Master I e II (1980-2010)
Mégane I, II e III (1995-2016) – Auto dell'anno 2003
Modus (2004-2012)
Rodéo (1970-1987)
Safrane (1992-2002)
Scénic I, II e III (1996-2016) – Auto dell'anno 1997
Spider (1996-1999)
Supercinque (1984-1996)
Trafic I e II (1980-2014)
Twingo I e II (1993-2014)
Vel Satis (2002-2009)
Note |
^ (FR, EN) Communiqué du Conseil d'administration, su media.group.renault.com, 20 novembre 2018.
Bibliografia |
- (FR) Fernand Picard, L'Épopée de Renault, Parigi, A. Michel, 1976, ISBN 2-226-00382-7, bnf:34584785 .
- (FR) Patrick Fridenson, Histoire des usines Renault. I, Naissance de la grande entreprise, 1898-1939, in Histoire des usines Renault, Parigi, Éd. du Seuil, 1998, ISBN 2-02-002672-4, bnf:37536735 .
- (FR, EN) Jean-Pierre Rioux, Renault, Parigi, Hazan, 1998, ISBN 2-85025-600-5, bnf:36703791 .
- (FR) Jean-Louis Loubet, Renault : cent ans d'histoire, Boulogne-Billancourt, ETAI, 1998, ISBN 2-7268-8332-X, bnf:36702517 .
- (FR) Philippe Despit, Renault, moteur d'idées depuis cent ans, Boulogne-Billancourt, MCAV, 1998, ISBN 2-913073-00-X, bnf:36996524 .
- (FR) Renault, Le siècle de Renault, Parigi, Gallimard, 1998, ISBN 2-07-052164-8, bnf:37006666 .
- (FR) Jean-Louis Loubet, Renault : histoire d'une entreprise, Boulogne-Billancourt, ETAI, 2000, ISBN 2-7268-8456-3, bnf:37195374 .
- Pierre Dumont, Tutta la storia della Renault, in Tutta la storia, Milano, Automobilia, 1981, SBN ITICCUTO01624425.
- Francesco Paternò, Renault, in Le grandi storie dell'auto, Milano, RCS, 2011, SBN ITICCUTO01814230.
- (FR, EN) L'Histoire du Groupe Renault, su group.renault.com.
- (FR, EN) L'histoire Renault, su renault-ci.com.
Voci correlate |
- American Motors
- Motori Renault
- Renault F1
- Renault Sport
- Renault Trucks
- Renault Trucks Defense
- Renault-Nissan-Mitsubishi Alliance
- World Series by Renault
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Renault
Collegamenti esterni |
Sito ufficiale, su group.renault.com.
Canale ufficiale, su YouTube.
(EN) Renault, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (FR) Renault, su catalogue.bnf.fr.
- (FR) Régie nationale des usines Renault, su catalogue.bnf.fr.
- (FR) Société anonyme des usines Renault, su catalogue.bnf.fr.
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