Francesco Tamagno




Francesco Tamagno (Torino, 28 dicembre 1850[1] – Varese, 31 agosto 1905) è stato un tenore drammatico italiano.




Francesco Tamagno




Indice






  • 1 Biografia


    • 1.1 Riconoscimenti


    • 1.2 Ruoli creati per Francesco Tamagno




  • 2 Note


  • 3 Bibliografia


  • 4 Registrazioni sonore


  • 5 Voci correlate


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Biografia |


Di umili origini, Francesco Tamagno nacque nel quartiere di Borgo Dora, a Torino, in una famiglia numerosissima, composta da quindici tra fratelli e sorelle, dieci dei quali morti in giovanissima età, chi per colera e chi per tubercolosi.
Suo padre Carlo era l'oste di una modesta trattoria, a Porta Palazzo (la Trattoria dei Pesci Vivi), sua madre Margherita Protto morì quando Francesco era ancora fanciullo. Lavorò fin da piccolo nella trattoria di famiglia, come cameriere.





Valentin Aleksandrovič Serov, Ritratto di Francesco Tamagno, 1891, Galleria Tret'jakov, (Mosca)


Suo padre aveva la passione per il bel canto che però non coltivò, ma che trasmise ai suoi figli.
Francesco, che il padre giudicò dotato per la musica, prese alcune lezioni da un maestro di Torino e faceva settimanalmente i suoi esercizi corali coi suoi compagni, sotto le arcate del Ponte Mosca della Dora, in un luogo sufficientemente lontano dalle abitazioni.
Un giorno gli capitò l'occasione della vita: il Teatro Regio aveva urgente bisogno di un tenore, per l'opera Poliuto, poiché uno dei comprimari si era improvvisamente ammalato. Il maestro che gli insegnava canto ne era informato, pensò a lui e segnalò il suo nome. Dopo aver quindi esordito nel 1871 a Torino, come comprimario nel Poliuto (nella parte di Nearco), Francesco Tamagno conquistò il suo primo rimarchevole successo a Palermo, nel 1875, in Un ballo in maschera.


Francesco Tamagno venne quindi scritturato alla Fenice di Venezia, nel 1874, come Pery ne Il Guarany e al San Carlo di Napoli. Debuttò nel 1878 alla Scala di Milano, ne L'Africana, cantò poi al Metropolitan di New York, nel 1894, come Arnold nel Guglielmo Tell.


Il 2 settembre 1879 nacque la sua unica ed amatissima figlia Margherita (1879-1942) da una relazione clandestina con una nobildonna che era già sposata. Tamagno, che non rivelò mai il nome di questa donna, non solamente non allontanò da sé quella bambina, così "scomoda" per la sua carriera, ma preferì anzi fare da "ragazzo padre", portandola ovunque con sé e accudendola con amore.[2] Si trattò di una situazione famigliare sicuramente molto insolita per quell'epoca.




Francesco Tamagno nel ruolo di Otello - Foto di Ganzini, 1896


Fu il protagonista alla prima assoluta dell'Otello di Giuseppe Verdi, il 5 febbraio 1887, ruolo che divenne in seguito il suo cavallo di battaglia.


Francesco Tamagno è stato inoltre il primo Gabriele Adorno, nella seconda versione del Simon Boccanegra di Verdi (Teatro della Scala, 24 marzo 1881). Per primo ha ricoperto il ruolo di Azaele nel Figliuol prodigo e di Didier in Marion Delorme: due opere composte da Amilcare Ponchielli.


Ebbe in repertorio anche titoli della prima metà dell'Ottocento, tra cui Gli Ugonotti e Il profeta di Meyerbeer e il Guglielmo Tell di Rossini. A differenza di Verdi, Tamagno viaggiò molto e si esibì anche oltreoceano, a Città del Messico, a Montevideo, a Chicago, a Buenos Aires e al Metropolitan Opera di New York (1894), dove riscosse un enorme successo.[3]


L'ultima esibizione pubblica dell'artista avvenne il 27 marzo 1905, al Circolo degli Artisti di Torino. In seguito, dopo un micidiale attacco di angina pectoris, la sua salute declinò paurosamente, tanto da costringerlo a sospendere la sua attività a tempo indeterminato. La sera del 30 agosto 1905, mentre era in visita da un amico a Varese (città dove possedeva una prestigiosa dimora battezzata Villa Margherita in onore della figlia), Tamagno venne colto da una emorragia cerebrale, dalla quale questa volta non si riprese. Nella notte venne colto da un secondo attacco, che dopo poche ore di agonia provocò la sua morte: erano le ore 7 e 30, del mattino del 31 agosto.


Per sua espressa volontà la sua salma venne imbalsamata e i funerali si tennero il 5 settembre a Torino, sua città natale.[4] Il famoso librettista Arrigo Boito, amico di Tamagno, fu tra coloro che portarono a spalle la bara per la tumulazione.[5]


È sepolto in un poderoso mausoleo bianco alto trentasette metri, eretto per volontà della figlia Margherita, che si era molto affezionata al padre. Il mausoleo si trova all'interno del Cimitero monumentale di Torino, nella parte antica (quinta ampliazione). Tale sontuoso sepolcro è stato acquistato dal Comune di Torino nel 1990.[6], ed è stato quindi restaurato nel 1999[7]


Secondo la critica, la sua voce, prodigiosa per potenza, per squillo e per estensione, e il suo vocalizzo vigoroso e definito fecero di lui il più grande tenore verdiano e uno dei massimi artisti lirici della fine dell'Ottocento.


La sua tecnica era legata a quella di tradizione italiana, che attribuiva ancora grande importanza all'intelligibilità testuale. Le vocali erano ben differenziate, permettendo una chiara comprensione dei significati del libretto, potenziandone così l'interpretazione drammatica. Ascoltando le registrazioni storiche della limpida voce di Tamagno, appare evidente che l'affidamento del ruolo di Otello a una cosiddetta voce scura di tenore drammatico, confinante con quella del baritono, risulta più un vezzo novecentesco, che una reale scelta artistica voluta da Verdi.




Francesco Tamagno, 1887, nei panni di Otello


Nonostante la grande fama e il benessere economico raggiunto, Tamagno, memore delle sue modeste origini, mantenne un tenore di vita particolarmente frugale e parsimonioso. Alcuni suoi contemporanei lo accusarono apertamente di avarizia: infatti per esempio il grande tenore durante i suoi frequenti viaggi soggiornava solo in hotel di livello medio-basso, viaggiando in treno sempre in seconda classe, inoltre lavava da sé tutti i suoi vestiti e si portava da casa le candele, per evitare di pagarle a un prezzo più alto.[8]



Riconoscimenti |


  • Il tenore ha dato il suo nome alla Società Culturale Artisti Lirici Torinese "Francesco Tamagno" di Torino, impresa lirica presidenziata dal soprano Angelica Frassetto e all'associazione Amici della lirica "Francesco Tamagno" di Varese.

  • Il Teatro Regio di Torino custodisce costumi e oggetti di scena del grande tenore: si possono ammirare, ad esempio, alcuni preziosi monili, usati in scena da Tamagno, esposti nella hall del Piccolo Regio 'G. Puccini'. Una piccola emozione visiva, che val la pena provare.

  • Il Comune di Torino ha intitolato a Francesco Tamagno una via, nel quartiere Barriera di Milano.


Ruoli creati per Francesco Tamagno |




  • Fabiano Fabiani, in Maria Tudor di Gomes (27 marzo 1879, Milano)


  • Azaele, ne Il figliuol prodigo di Ponchielli (26 dicembre 1880, Milano)


  • Didier, in Marion Delorme di Ponchielli (17 marzo 1885, Milano)

  • Il ruolo che dà il titolo all'Otello di Verdi (5 febbraio 1887, Milano)


  • Giuliano de' Medici, ne I Medici di Leoncavallo (9 novembre 1893, Milano)



Note |




  1. ^ Secondo altre fonti 1851.


  2. ^ Michael Aspinall, The Career of Francesco Tamagno, Tamagno 12 recordings, 2007.


  3. ^ Piovano, p. 313.


  4. ^ Archivio Storico, in La Stampa, http://lastampa.it. URL consultato il 15 apr 2011.


  5. ^ Piovano.


  6. ^ Piovano, p. 549.


  7. ^ Risanato il mausoleo di Tamagno, quotidiano La Stampa del 28 novembre 1999, cronaca Torino, pag. 40.


  8. ^ American Guild of Organists, The New music review and Church music review, Vol. 4, Novello, Ewer & Co., 1904, p. 525.



Bibliografia |



  • Mario Corsi, Tamagno: il più grande fenomeno canoro dell'Ottocento, Milano, Ceschina, 1937, SBN ITICCUCUB214795.

  • Mario Ruberi, Francesco Tamagno (Otello fu...): la vita del grande tenore, Torino, a cura delle Scuole officine serali di Torino, 1990, SBN ITICCUTO01339668.


  • AA. VV., Il titanico oricalco: Francesco Tamagno, Torino, Teatro Regio, 1997, SBN ITICCUPAL266637. Catalogo mostra.

  • Ugo Piovano, Otello fu: la vera vita di Francesco Tamagno il tenore cannone, Milano, Regginenti, 2005, SBN ITICCUUSM1584886.

  • Edmondo De Amicis, Ritratti letterari e Nuovi ritratti letterari ed artistici, Milano, Bompiani, 2012 [1908], SBN ITICCUMO1030156.



Registrazioni sonore |




  • Francesco Tamagno, Giuseppe Verdi, "Trovatore": "Di quella pira", London, Gramophone Concert Record, 1900, SBN ITICCUDDS1497213. 1 Disco sonoro: 78 rpm, Acustica, Mono; 10 in. (25 cm).


  • Francesco Tamagno, Giuseppe Verdi, "Otello": "Esultate", Milano, Gramophone Monarch Record, 1905, SBN ITICCUDDS1497152. 1 Disco sonoro: 78 rpm, Acustica, Mono; 12 in. (30 cm).


  • Francesco Tamagno, "Andrea Chenier": "Un dì all'azzurro spazio". U. Giordano. "Il Trovatore": "Di quella pira", s. l., Grammofono, 1900-1950, SBN ITICCUDDS207682. 1 Disco sonoro: 78 rpm, Mono; 10 in. (25 cm).


  • Francesco Tamagno, Rossini, s. l., EMI-La voce del padrone, 1966, SBN ITICCULIG067040. 1 disco sonoro: 33 1/3 rpm, [mono?]; 30 cm.


  • Voci illustri. Francesco Tamagno, s. l., La Voce del Padrone, s. d, SBN ITICCUDDS1217571. 1 Disco sonoro: 33 1/3 rpm, Elettrica/analogica, Mono; 12 in. (30 cm), Ristampe di antiche registrazioni degli anni 1903-1904.


  • The complete recordings of Francesco Tamagno, [arie di] Verdi, Giordano, Meyerbeer, Massenet, Saint-Saens, Rossini, Wadhurst (E. Sussex), Opal, 1990, SBN ITICCUREA264951. 1 compact disc (54 min 7 s): AAD, mono; 12 cm. Multilingue.


  • L'integrale delle registrazioni (1903-1904): arie di Meyerbeer, Rossini, Verdi, Saint Saens, Massenet, Giordano / Francesco Tamagno, Milano, Nuova Fonit Cetra, 1997, SBN ITICCUDDS175827. 1 Compact Disc (53 min., 25 sec.): 1.4 m./sec (compact disc), Digitale, Stereofonico; 4 3/4 in. (12 cm.) + Biografia dell'esecutore e storia del gruppo.


  • Recording pioneers: 1898-1924 / Francesco Tamagno, Nellie Melba, Enrico Caruso [et al.], Hamburg, Deutsche Grammophon, 1998, SBN ITICCUDDS194686. 1 Compact Disc (72 min., 17 sec.): 1.4 m./sec (compact disc), Digitale, Mono; 4 3/4 in. (12 cm).


  • (EN) Francesco Tamagno, Heddle Nash, Hamburg, History, 2000, SBN ITICCUPAV065772. 2 compact disc (42 min., 55 sec.; 60 min., 00 sec.); 12 cm + 1 fascicolo.


  • Giuseppe Verdin, Otello & Jago; Incisioni storiche dal 1902 al 1951/ Giuseppe Verdi; Francesco Tamagno; Bernardo De Muro; John O'Sullivan [et al.], Parma, Istituzione Casa della Musica-Sara Ferrari Edizioni Musicali, 2010, SBN ITICCUPAR1198638. 2 compact disc (77 min 48 s; 79 min 15 s); 12 cm.



Voci correlate |


  • Giovanni Badaracco


Altri progetti |



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Collegamenti esterni |


  • Archivi di Teatro Napoli, Foto di Francesco Tamagno .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
    [collegamento interrotto], su archiviteatro.napolibeniculturali.it. URL consultato l'11-11-2009.

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