Ron Howard
.mw-parser-output .nota-disambigua{clear:both;margin-bottom:.5em;border:1px solid #CCC;padding-left:4px}.mw-parser-output .nota-disambigua i{vertical-align:middle}
Ronald William "Ron" Howard (Duncan, 1º marzo 1954) è un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense.
Indice
1 Carriera
1.1 Attore
1.2 Regista
1.3 Altri lavori
2 Vita privata
3 Filmografia parziale
3.1 Attore
3.1.1 Cinema
3.1.2 Televisione
3.2 Regista
3.2.1 Cinema
3.2.2 Televisione
3.3 Sceneggiatore
3.4 Produttore
4 Premi e riconoscimenti
4.1 Premio Oscar
4.2 Golden Globe
4.3 Altri
5 Doppiatori italiani
6 Curiosità
7 Note
8 Bibliografia
9 Altri progetti
10 Collegamenti esterni
Carriera |
Attore |
Nel 1959, all'età di soli 5 anni, recita ne La giostra, quinto episodio della famosa serie Ai confini della realtà. Guadagna poi maggiore attenzione grazie al ruolo di Winthrop Paroo, il bambino balbuziente della versione cinematografica di Capobanda (1962), con Robert Preston e Shirley Jones. Nel 1963 compare in Una fidanzata per papà (The Courtship of Eddie's Father) di Vincente Minnelli, accanto a Glenn Ford, Dina Merrill, Shirley Jones e Stella Stevens, nel quale interpreta efficacemente il ruolo del bambino, con una sensibilità ben differente dai personaggi schematici e bamboleggianti tipici del cinema hollywoodiano.
Dopo Capobanda (1962), appare nella serie televisiva di grande successo The Andy Griffith Show (1960-1968), nella quale interpreta il ruolo di Opie Taylor, il figlio dello sceriffo locale della città immaginaria di Mayberry (North Carolina). In questi primi anni di carriera, spesso il suo nome nei crediti finali è indicato come Ronny Howard. Nel frattempo frequenta la USC School of Cinema-Television della University of Southern California, ma non si diploma.
Nel 1973 ottiene la parte di Steve Bolander nel film di George Lucas American Graffiti, che omaggia la gioventù dei ragazzi degli anni cinquanta-sessanta.[1] Howard accettò il ruolo anche per staccarsi dai ruoli "infantili" dei suoi precedenti film.[2] Questa interpretazione lo rende un volto molto conosciuto sul grande schermo e il film si rivela un buon successo sia di pubblico che di critica.[3]
L'anno successivo diviene famoso in tutto il mondo grazie al ruolo di Richie Cunningham, il miglior amico di Fonzie, nella celebre serie televisiva Happy Days (1974-1980). La serie presenta una visione idealizzata della vita americana a cavallo tra gli anni cinquanta e sessanta[4] e riscontra subito un ottimo successo in tutto il mondo. Nella serie Richie è il protagonista delle prime sette stagioni della serie ed è raffigurato come il figlio studioso e ben educato. Howard decise in seguito di abbandonare la serie per seguire la carriera di regista. Nella trama l'uscita di scena di Richie viene giustificata con l'adesione alla carriera militare. Howard, comunque, rimarrà fortemente legato al personaggio tornando ad interpretarlo solo per quattro puntate tra il 1983 e il 1984.
Nel 1976 prende parte al film Il pistolero (The Shootist) di Don Siegel, classico western crepuscolare, in cui John Wayne interpreta l'ultimo ruolo della sua carriera di attore. Per questo film riceve una nomination al Golden Globe come miglior attore non protagonista.
Regista |
Nel 1977, mentre è ancora una delle star di Happy Days, dirige il suo primo film (dopo 3 cortometraggi), una commedia d'azione a basso costo intitolata Attenti a quella pazza Rolls Royce. Dopo aver lasciato il set di Happy Days nel 1980 dirige diversi film per la televisione.
Il suo primo grande successo sul grande schermo arriva nel 1982 quando dirige la pellicola Night Shift - Turno di notte, con un buon budget, con due attori all'epoca ancora sconosciuti come Michael Keaton e Shelley Long; la pellicola è prodotta da Henry Winkler, il Fonzie di Happy Days, che appare nel film in un ruolo comprimario. Nel film compare anche Kevin Costner. La pellicola riceve un buon incasso al box office[5] e ottiene ottime critiche.[6]
Da allora ha diretto numerosi film di successo, tra i quali Splash - Una sirena a Manhattan (1984), Cocoon - L'energia dell'universo (1985), Apollo 13 (1995), nominato a diversi premi Oscar,[7] e A Beautiful Mind (2001), per il quale ha ricevuto l'Oscar al miglior regista; la pellicola, dedicata alla vita del matematico John Nash, interpretato da Russell Crowe, si aggiudica complessivamente 4 statuette[8] e diverse nomination.[9]
Nel 2005 Howard dirige il film Cinderella Man - Una ragione per lottare, nel quale torna a lavorare con Russell Crowe, per il quale riceve alcune critiche per la rappresentazione del pugile James J. Braddock, all'interno comunque di una accurata ricostruzione storica del periodo della grande depressione.[10] Il film in generale riceve buone critiche[11] e un discreto successo al box office.[12]
Tra il 2006 e il 2009 dirige Il codice da Vinci e Angeli e demoni, dagli omonimi romanzi di Dan Brown, con Tom Hanks protagonista. In quest'ultimo film, Ron Howard ingaggia alcuni membri della sua famiglia in parti minori.[13] Entrambi i capitoli si rivelano un enorme successo di pubblico. Con l'occasione Howard annuncia che non dirigerà il terzo capitolo intitolato Il simbolo perduto,[14] mentre si occuperà di Inferno.[15] Nel 2008 Ron Howard adatta per il grande schermo il dramma teatrale di Frost/Nixon - Il duello. Nixon viene interpretato da Frank Langella mentre Frost è interpretato da Michael Sheen.[16]
Nel 2011 dirige Il dilemma (The Dilemma), uscito il 6 gennaio dello stesso anno,[17] che però si rivela un flop al botteghino[18] e riceve critiche negative.[19] Il suo successivo film è Rush, scritto da Peter Morgan, nel quale si racconta la rivalità tra i piloti di formula 1 Niki Lauda e James Hunt interpretati rispettivamente da Daniel Brühl e Chris Hemsworth uscito in Italia il 19 settembre 2013.[20]
Nel 2015 dirige Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick con Charlotte Riley, Chris Hemsworth, Cillian Murphy, Michelle Fairley e Paul Anderson. Nel 2017 prende il posto di Phil Lord e Chris Miller alla regia dello spin-off della saga di Guerre stellari incentrato sul personaggio di Ian Solo.[21]
Altri lavori |
Howard è il co-proprietario con Brian Grazer della Imagine Entertainment, una compagnia di produzione cinematografica e televisiva, che ha prodotto notevoli successi come Friday Night Lights, 8 Mile, il serial TV 24 e la serie TV Felicity.
Attraverso la sua società Imagine Television, Howard continua ad avere una forte presenza in televisione, non solo come produttore, ma anche attivamente; è anche stato il produttore ed il narratore (non accreditato) dell'acclamata serie televisiva Arrested Development - Ti presento i miei, oltre che ideatore.[22] La serie ha ottenuto ben presto un ottimo successo ed è stata protagonista di molti siti web creati dai fan.[23]
Per le elezioni presidenziali statunitensi del 2008 si schiera, girando un cortometraggio dal titolo "Ron Howard's Call to Action", a favore del candidato democratico Barack Obama. Nel corto torna ad impersonare Richie Cunningham, recitando accanto ad Henry Winkler, che a sua volta ritorna ad essere il Fonzie di Happy Days.[24]
Vita privata |
Howard è di discendenza olandese, scozzese, inglese, irlandese e tedesca.
Suo fratello minore, Clint Howard e i suoi genitori Rance Howard e Jean Speegle Howard, sono anch'essi attori.
Dalla moglie Cheryl Alley, conosciuta ai tempi del liceo, sposata nel 1975, ha avuto tre figlie, Bryce e le gemelle Paige e Jocelyn, e un figlio, Reed Cross.
È amico di Henry Winkler, tanto che quest'ultimo è stato il padrino di battesimo di sua figlia Bryce.
Nel 2007 è diventato nonno per la prima volta quando sua figlia Bryce ha avuto un figlio.
Filmografia parziale |
Attore |
Cinema |
Pellirosse alla frontiera (Frontier Woman), regia di Ron Ormond (1956) - non accreditato
Il viaggio (The Journey), regia di Anatole Litvak (1959)
Door-to-Door Maniac, regia di Billy Karn (1961)
Capobanda (The Music Man), regia di Morton DaCosta (1962)
Una fidanzata per papà (The Courtship of Eddy's Father), regia di Vincente Minnelli (1963)
Village of the Giants, regia di Bert I. Gordon (1965)
A Boy Called Nuthin', regia di Norman Tokar (1967)
Smoke, regia di Vincent McEveety (1970)
Wyoming, terra selvaggia (The Wild Country), regia di Robert Totten (1971)
American Graffiti, regia di George Lucas (1973)
Happy Mother's Day, Love George, regia di Darren McGavin (1973)
La banda di Harry Spikes, regia di Richard Fleischer (1974)
Huckleberry Finn, regia di Robert Totten (1975)
Il primo nudo musicale (The First Nudie Musical), regia di Mark Haggard e Bruce Kimmel (1976)
Eat My Dust, regia di Charles B. Griffith (1976)
Il pistolero (The Shootist), regia di Don Siegel (1976)
I'm a Fool, regia di Noel Black (1977)
Attenti a quella pazza Rolls Royce (Grand Theft Auto), regia di Ron Howard (1977)
American Graffiti 2 (More American Graffiti), regia di Bill L. Norton (1979)
Night Shift - Turno di notte (Night Shift), regia di Ron Howard (1982)
David Letterman's Holiday Film Festival, regia di Hal Gurnee (1985)
Return to Mayberry, regia di Bon Sweeney (1986)
Il Grinch (How the Grinch Stole Christmas), regia di Ron Howard (2000)
A Beautiful Mind, regia di Ron Howard (2001) - unico cameo in un suo film ed ultima apparizione sul grande schermo
Osmosis Jones, regia di Bobby e Peter Farrelly (2001)
Televisione |
The Andy Griffith Show, di Sheldon Leonard (1960) - serie TV, Opie Taylor in 210 episodi (1960-1968)
L'orso Ben (Gentle Ben) – serie TV, 2 episodi (1967-1969)
Lassie - Gary in due episodi del telefilm (1970)
La famiglia Smith (The Smith Family) (1971) - serie TV, Bob Smith in 39 episodi (1971-1972)
The Migrants, regia di Tom Gries (1974) - film TV
Locusts, regia di Richard T. Heffron (1974) - film TV
Happy Days, di Garry Marshall (1974) - serie TV, Richard Cunningham in 171 episodi (1974-1984)
Fonzie e la Happy Days Gang, di Garry Marshall (1980) - serie TV, Richard "Richie" Cunningham in 1 episodio (1980)
Act of Love, regia di Jud Taylor (1980) - film TV
Bitter Harvest, regia di Roger Young (1981) - film TV
Fire on the Mountain, regia di Donald Wrye - film TV (1981)
When Your Lover Leaves, regia di Jeff Bleckner (1983) - film TV
Arrested Development - Ti presento i miei (Arrested Development), di Mitchell Hurwitz - serie TV, 53 episodi (2003-2013) narratore
Regista |
Cinema |
Old Paint (1969) - cortometraggio
Deed of Daring-Do (1969) - cortometraggio
Cards, Cads, Guns, Gore and Death (1969) - cortometraggio
Attenti a quella pazza Rolls Royce (Grand Theft Auto) (1977)
Night Shift - Turno di notte (Night Shift) (1982)
Splash - Una sirena a Manhattan (Splash) (1984)
Cocoon - L'energia dell'universo (Cocoon) (1985)
Gung Ho - Arrivano i giapponesi (Gung Ho) (1986)
Willow (Willow) (1988)
Parenti, amici e tanti guai (Parenthood) (1989)
Fuoco assassino (Backdraft) (1991)
Cuori ribelli (Far and Away) (1992)
Cronisti d'assalto (The Paper) (1994)
Apollo 13 (Apollo 13) (1995)
Ransom - Il riscatto (Ransom) (1996)
EdTV (EDtv) (1999)
Il Grinch (How the Grinch Stole Christmas) (2000)
A Beautiful Mind (A Beautiful Mind) (2001)
The Missing (The Missing) (2003)
Cinderella Man - Una ragione per lottare (Cinderella Man) (2005)
Il codice da Vinci (The Da Vinci Code) (2006)
Frost/Nixon - Il duello (Frost/Nixon) (2008)
Angeli e demoni (Angels & Demons) (2009)
Il dilemma (The Dilemma) (2011)
Rush (2013)
Made in America (2013)
Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick (In the Heart of the Sea) (2015)
Inferno (2016)
The Beatles: Eight Days a Week - The Touring Years - documentario (2016)
Solo: A Star Wars Story (2018)
Televisione |
Cotton Candy (1978) - film TV
Skyward (1980) - film TV
Through the Magic Pyramid (1981) - film TV
Littleshots (1983) - film TV
No Greater Gift (1985) - film TV
Take Five (1987) - film TV
Genius (2017) - episodio pilota
Sceneggiatore |
Attenti a quella pazza Rolls Royce (Grand Theft Auto) (1977)
Cotton Candy (1978) - film TV
Parenti, amici e tanti guai (Parenthood) (1989)
Cuori ribelli (Far and Away) (1992)
Produttore |
Dalla Terra alla Luna (From the Earth to the Moon) – miniserie TV, 12 puntate (1998)
Changeling, regia di Clint Eastwood (2008)
Katy Perry: Part of Me, regia di Dan Cutforth e Jane Lipsitz (2012)
Rush, regia di Ron Howard (2013)
Heart of the Sea - Le origini di Moby Dick (In the Heart of the Sea), regia di Ron Howard (2015)
The Beatles: Eight Days a Week - The Touring Years (2016)
Mars (2016)
Barry Seal - Una storia americana (American Made), regia di Doug Liman (2017)
Premi e riconoscimenti |
Premio Oscar |
2002 - Miglior film per A Beautiful Mind
2002 - Miglior regista per A Beautiful Mind
2009 - Nomination al miglior film per Frost/Nixon - Il duello
2009 - Nomination al miglior regista per Frost/Nixon - Il duello
Golden Globe |
1977 - Nomination al miglior attore non protagonista per Il pistolero
1978 - Miglior attore in una serie commedia o musicale per Happy Days
1996 - Nomination al miglior regista per Apollo 13
2002 - Miglior film drammatico per A Beautiful Mind
2002 - Nomination al miglior regista per A Beautiful Mind
2009 - Nomination per il miglior film drammatico per Frost/Nixon - Il duello
2009 - Nomination al miglior regista per Frost/Nixon - Il duello
Altri |
Young Hollywood Hall of Fame (1960's)
Doppiatori italiani |
Massimo Giuliani in Una fidanzata per papà, Il pistolero, American Graffiti 2
Claudio Sorrentino in Happy Days
Luca Dal Fabbro in American Graffiti
Teo Bellia in Happy Days (St.11)
Claudio Capone in La famiglia Smith
Da doppiatore è sostituito da:
Claudio Sorrentino ne I Simpson
Gianni Giuliano in Arrested Development - Ti presento i miei
Curiosità |
- Nel 2006 riceve la nomination ai Razzie Awards per la peggior regia per Il codice da Vinci.
Note |
^ "Dizionario del cinema americano", di Fernaldo Di Giammatteo, Editori Riuniti, Roma, 1996, pag.17
^ Hearn, pp. 56-57
^ American Graffiti, su Box Office Mojo. URL consultato il 3 maggio 2009.
^ Happy Days Actor Tom Bosley Dies, in Baltimore Sun. URL consultato il 19 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 22 ottobre 2010).
^ Night Shift, Internet Movie Database. Accessed March 14, 2010.
^ "Night Shift (1982)". Rotten Tomatoes. Retrieved March 13, 2010.
^ Academy Awards, USA: 1996, awardsdatabase.oscars.org. URL consultato l'8 aprile 2009.
^ 74th Academy Awards, su Academy of Motion Picture Arts and Sciences. URL consultato il 27 agosto 2007 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2007).
^ A Beautiful Mind (2001) - Awards and Nominations, su Yahoo! Movies. URL consultato il 27 agosto 2007.
^ Copia archiviata, su lovemusiclovedance.com. URL consultato il 28 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2011). Film of real contest between Baer and Braddock
^ Cinderella Man (2005), su Rotten Tomatoes. URL consultato il 5 luglio 2010.
^ Cinderella Man (2005), su Box Office Mojo. URL consultato il 5 giugno 2010.
^ Angels & Demons IMDb credits, imdb.com. URL consultato il 27 agosto 2010.
^ Tatiana Siegel, Columbia finds 'Symbol': Knight to adapt third book in 'Da Vinci Code' series, in Variety, 3 febbraio 2010. URL consultato il 12 agosto 2010.
^ Ron Howard a Firenze
^ London Film Festival, Spoonfed.co.uk, 24 settembre 2008. URL consultato il 5 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2009).
^ Christie D'Zurilla, Vince Vaughn, pregnant Jennifer Connelly at 'The Dilemma' premiere, in Los Angeles Times, gennaio 7, 2011. URL consultato il gennaio 10, 2011.
^ The Dilemma (2011), su boxofficemojo.com, Box Office Mojo. URL consultato il aprile 1, 2011.
^ The Dilemma Movie Reviews, su rottentomatoes.com, Rotten Tomatoes. URL consultato il February 8 , 2011.
^ Rush, prime immagini ufficiali del film sulla Formula 1 di Ron Howard, ComingSoon.it, 12 agosto 2012. URL consultato il 7 gennaio 2013.
^ (EN) Brent Lang, Ron Howard to Take Over as Director of ‘Star Wars’ Han Solo Spinoff, su Variety, 22 giugno 2017. URL consultato il 22 giugno 2017.
^ Interview: Katie O'Connell, su the-op.com, 24 novembre 2005 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2011).
^ Colin Mahan, Three times the Arrested Development, TV.com, 26 marzo 2007. URL consultato il 29 luglio 2007.
^ "Ron Howard's Call to Action" Archiviato il 27 ottobre 2008 in Internet Archive.
Bibliografia |
- Elisa Grando, I grandi registi: Ron Howard, collana a cura di Piera Detassis, Arnoldo Mondadori Editore, Milano, 2005.
- (EN) John Holmstrom, The Moving Picture Boy: An International Encyclopaedia from 1895 to 1995, Norwich, Michael Russell, 1996, pp. 304-305.
- (EN) David Dye, Child and Youth Actors: Filmography of Their Entire Careers, 1914-1985. Jefferson, NC: McFarland & Co., 1988, p. 109-110.
- (EN) Cutler Durkee, People: Child Stars, Then & Now, Time Inc Home Entertaiment, 2008, p. 65, ISBN 1603200142.
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikiquote
- Wikimedia Commons
Wikiquote contiene citazioni di o su Ron Howard
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ron Howard
Collegamenti esterni |
(EN) Ron Howard, su Internet Movie Database, IMDb.com.
(EN) Ron Howard, su AllMovie, All Media Network.
(DE, EN) Ron Howard, su filmportal.de.
(EN) Ron Howard, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
(EN) Ron Howard, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Ronny Howard, su boyactors.org.uk.
.mw-parser-output .navbox{border:1px solid #aaa;clear:both;margin:auto;padding:2px;width:100%}.mw-parser-output .navbox th{padding-left:1em;padding-right:1em;text-align:center}.mw-parser-output .navbox>tbody>tr:first-child>th{background:#ccf;font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_navbar{float:left;margin:0;padding:0 10px 0 0;text-align:left;width:6em}.mw-parser-output .navbox_title{font-size:110%}.mw-parser-output .navbox_abovebelow{background:#ddf;font-size:90%;font-weight:normal}.mw-parser-output .navbox_group{background:#ddf;font-size:90%;padding:0 10px;white-space:nowrap}.mw-parser-output .navbox_list{font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_odd{background:#fdfdfd}.mw-parser-output .navbox_even{background:#f7f7f7}.mw-parser-output .navbox_center{text-align:center}.mw-parser-output .navbox .navbox_image{padding-left:7px;vertical-align:middle;width:0}.mw-parser-output .navbox+.navbox{margin-top:-1px}.mw-parser-output .navbox .mw-collapsible-toggle{font-weight:normal;text-align:right;width:7em}.mw-parser-output .subnavbox{margin:-3px;width:100%}.mw-parser-output .subnavbox_group{background:#ddf;padding:0 10px}
.mw-parser-output .CdA{border:1px solid #aaa;width:100%;margin:auto;font-size:90%;padding:2px}.mw-parser-output .CdA th{background-color:#ddddff;font-weight:bold;width:20%}
Controllo di autorità | VIAF (EN) 79169932 · ISNI (EN) 0000 0001 2141 1413 · LCCN (EN) n92004956 · GND (DE) 119265478 · BNF (FR) cb13948573g (data) |
---|