Karl Ferdinand Sohn
Karl Ferdinand Sohn (Berlino, 10 dicembre 1805 – Colonia, 25 novembre 1867) è stato un pittore e docente tedesco.
Indice
1 Biografia
1.1 Suoi studenti
2 Galleria d'immagini
3 Note
4 Bibliografia
5 Altri progetti
Biografia |
Karl Ferdinand Sohn fu iniziato alla pittura da Friedrich Wilhelm Schadow e, quando il Maestro di spostò a Düsseldorf, un gruppo di allievi, tra cui Karl Ferdinand, lo seguì.
Si specializzò in scene tratte dalla mitologia greco-romana e dalla poesia, realizzando dipinti di gusto romantico, secondo i dettami della scuola di Düsseldorf (Düsseldorfer Malerschule), di cui fu uno dei più noti artisti. Estraeva i soggetti soprattutto dai versi della Gerusalemme liberata di Torquato Tasso e da scritti di Johann Wolfgang von Goethe.
Fra il 1830 e il 1831, durante un lungo soggiorno in Italia - dove tra l'altro conobbe e divenne amico di Felix Mendelssohn, anche lui in viaggio per la penisola - fu attratto dalla grande tradizione pittorica veneziana, in particolare studiò Tiziano Vecellio, Paolo Veronese e Palma il Vecchio. Nel 1832 fu scelto come professore della Kunstakademie Düsseldorf - di cui più tardi divenne presidente - accademia d'arte che diventò la culla del movimento pittorico, noto come Scuola di pittura di Düsseldorf, che si sviluppò fra il 1830 e il 1840.
Il suo dipinto più noto è il ritratto a tutta figura della poetessa tedesca Mathilde Wesendonck, che fu appassionata amica di Richard Wagner: a lei il musicista si ispirò per Tristano e Isotta.
Karl Ferdinand Sohn sposò a Düsseldorf, nel 1834, Emilie Auguste von Mülmann, da cui ebbe cinque figli: Richard Sohn (1834–1912) e Karl Rudolf Sohn (1845–1908) divennero pittori, specializzandosi nei ritratti e nelle scene di genere. Karl Ferdinand Sohn sposò, in seconde nozze, Else Rethel (1853–1933), figlia del pittore Alfred Rethel. Il pianista, direttore d'orchestra e compositore Albert Dietrich sposò Clara Sohn, figlia di Karl Ferdinand.
Anche suo nipote Wilhelm Sohn (1830–1899) divenne pittore e fu suo allievo.
Morì nel 1867, nel corso di una visita, a Colonia, al suo amico pittore Ferdinand Hiller.
Suoi studenti |
- Peter Nicolai Arbo
- Amalie Bensinger
- Clemens Bewer
- Anselm Feuerbach
- Elisabeth Jerichau-Baumann
- Heinrich Ludwig Philippi
- Sofie Ribbing
Benjamin Vautier (1829–1898)- Marie Wiegmann
Galleria d'immagini |
Rinaldo e Armida, 1828, Museum Kunstpalast
Il rapimento di Hylas, 1830[2]
Torquato Tasso e le due Eleonore, 1839, Museum Kunstpalast
Ritratto di Mathilde Wesendonck, 1850, StadtMuseum Bonn[3]
Note |
^ Si nota, sul cavalletto, il ritratto di Mathilde Wesendonck.
^ Teocrito racconta che alla fonte, piena di capelvenere, dove Hylas, uno degli Argonauti che era bellissimo, si era recato per attingere acqua, fu rapito dalla Ninfe.
^ Il dipinto è considerato un esempio di alta moda vittoriana.
Bibliografia |
(DE) Ulrich Thieme - Felix Becker, Allgemeines Lexikon der bildenden Kunstler von der Antike bis zur Gegenwart. vol. 31, Leipzig, E. A. Seeman, 1937, p. 216, SBN ITICCUMIL324190. Ad vocem
(EN) Witt library (Londra), A checklist of painters, c1200-1976: represented in the Witt library, Courtland institute of art, London, London, Mansell, 1978, SBN ITICCUTO01141264. Ad vocem
(FR) Bénézit, Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs de tous les temps et de tous les pays, Paris, Gründ, 1999-, SBN ITICCUVEA108356. Ad vocem
Altri progetti |
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