Opel GT




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando il modello omonimo del 2006, vedi Opel GT (2006).





































































Opel GT

Opel GT1900 4.jpg
Descrizione generale

Costruttore

Germania  Opel
Tipo principale

Coupé
Produzione
dal 1968 al 1973
Sostituita da

Opel Manta
Esemplari prodotti
103.463 [1]
Altre caratteristiche
Dimensioni e massa
Lunghezza
4113 mm
Larghezza
1580 mm
Altezza
1225 mm

Passo
2431 mm
Massa
da 845 a 940 kg
Altro
Assemblaggio

Bochum
Stile
Erhard Schnell
Altre antenate

Opel Experimental GT
Stessa famiglia

Opel Kadett
Opel Rekord
Auto simili

Ford Capri
Matra M530

Opel GT1900 3.jpg

L'Opel GT è un'automobile sportiva prodotta dalla casa tedesca Opel presentata per la prima volta nel 1968 e prodotta sino al 1973.




Indice






  • 1 Storia e profilo


  • 2 Caratteristiche estetiche


  • 3 Meccanica collaudata


  • 4 Attività sportiva


  • 5 Dati tecnici


  • 6 Note


  • 7 Altri progetti


  • 8 Collegamenti esterni





Storia e profilo |


Commercializzata a partire dal settembre 1968, la GT di casa Opel fu il primo esempio di auto sportiva coniato dalla General Motors.




La Opel Experimental GT


La genesi della GT risale a tre anni prima, quando al salone dell'automobile di Francoforte del 1965, fu presentato il prototipo Opel Experimental GT, una vettura creata su base della Kadett B e con un propulsore 1900 cm³ da 90 CV, derivato da quello montato sulle contemporanee Rekord B. Il prototipo suscitò clamore per via delle sue linee aerodinamiche, per gli allestimenti interni di stampo nettamente sportivo e per il corpo vettura dal baricentro basso che ricordava da vicino le Corvette C "Sting Ray" (da notare che la Chevrolet, così come la Opel, erano entrambe sotto il gruppo General Motors).


Il modello definitivo uscirà solo tre anni più tardi, una gestazione piuttosto lenta, ma necessaria a convincere i vertici Opel, dal momento che la Casa tedesca non vantava una gran tradizione dal punto di vista delle coupé sportiveggianti, essendosi limitata fino a quel momento a tranquille versioni coupé delle berline che avevano in listino.


La carrozzeria della GT fu ideata da un gruppo di disegnatori guidati da Erhard Schnell, responsabile del Reparto N10, e realizzata dalle carrozzerie Chausson e Brissonneau et Lotz, che curavano rispettivamente la realizzazione grezza e le finiture. L'assemblaggio definitivo e la meccanica erano invece opera dello stabilimento di Bochum, dove venivano assemblate anche le "Kadett".


Al momento del lancio La Opel GT era proposta nelle motorizzazioni da 1100 cm³ erogante 60 CV e da 1900 cm³ con 90 CV, con velocità massima dichiarata, rispettivamente, di 155 e 185 km/h.




Una Opel GT/J 1900


La GT 1100, mai importata in Italia, non riuscì ad incontrare il successo del pubblico e, nel 1971, fu tolta di produzione per essere rimpiazzata dalla GT/J 1900, ossia la versione semplificata ed economica della "GT 1900".


Nello stesso anno, a causa delle leggi anti-inquinamento statunitensi, il propulsore da 1.9 litri, l'unico rimasto nella gamma, subì una revisione che portò ad una leggera diminuzione della potenza a 85 CV, ma solo negli esemplari destinati oltreoceano.


La quasi totalità delle vetture è stata destinata al mercato statunitense e solo in una percentuale molto più bassa sono state commercializzate in Europa.


Nell'arco dei suoi anni di produzione 1968-1973 ne sono stati prodotti più di 100.000 esemplari (103.463) di cui solo 3.573 nella cilindrata minore da 1.1 litri[1].



Caratteristiche estetiche |




Una Opel GT coi fanali alzati




Interni


La linea della GT era di chiaro stampo americano: in particolare, ricordava da vicino le contemporanee Corvette C3. Con esse condivideva infatti molte soluzioni stilistiche, a partire dal corpo vettura basso e profilato, sia pure in scala ridotta rispetto alla popolare vettura venduta oltreoceano. D'ispirazione "corvettiana" era pure il muso appuntito e dotato di fari a scomparsa, la fiancata resa dinamica dall'andamento ondulato dei parafanghi, necessariamente di tale forma per ospitare i cerchi in un corpo vettura così basso. E ancora simili a quelli della Corvette erano i fari posteriori tondi e sdoppiati, nonché l'intero complesso della coda tronca.


Gli interni erano di chiara impostazione sportiva, già a partire dai sedili, per proseguire con il volante a tre razze e con la strumentazione dotata di contagiri, amperometro, manometro per l'olio, termometro dell'acqua, indicatore livello carburante e orologio. Per quanto riguardava la dotazione, la pecca più imperdonabile stava però nell'assenza di un vero e proprio bagagliaio: posteriormente non vi era infatti alcun vano apribile, ma semplicemente il serbatoio carburante, e la ruota di scorta si trovava in fondo al piccolo spazio dietro ai due sedili, spazio che fungeva anche da piccolo bagagliaio.



Meccanica collaudata |




La struttura dell'avantreno di una Opel GT


La meccanica della Opel GT era in gran parte derivata dalla Rekord, a parte il motore più piccolo che era derivato da quello della Opel Kadett da 1.1 litri: si trattava di un 4 cilindri da 1078 cm³, con distribuzione a valvole in testa mosse da un albero a camme laterale e con alimentazione a due carburatori monocorpo Solex.


L'unità che equipaggiava la GT 1900 era invece di provenienza Rekord: si trattava di un monoalbero in testa, sempre frazionato in 4 cilindri, ma della cilindrata di 1897 cm³. Differente dall'unità da 1.1 litri anche l'alimentazione, affidata a un carburatore doppio corpo Solex.


Di origine Rekord era anche il resto della meccanica su entrambe le versioni, a partire dalla trasmissione, dotata di cambio manuale a 4 marce e di coppia conica ipoide. A richiesta, sulla 1900 era possibile avere il differenziale autobloccante, non previsto invece sulla GT 1100. Sempre a richiesta e sempre solo sulla GT 1900, era possibile avere un cambio automatico a 3 rapporti. Anche le sospensioni provenivano dalla berlina di fascia medio-alta di Casa Opel, e comprendevano un avantreno a ruote indipendenti e un retrotreno ad assale rigido con barra Panhard. Posteriormente era montata anche una barra stabilizzatrice, che all'avantreno era ottenibile a richiesta. Sia davanti sia dietro erano presenti ammortizzatori idraulici telescopici.



Attività sportiva |




Una Opel GT in versione barchetta da competizione


Grazie alla robustezza della meccanica, le Opel GT furono impiegate anche nel mondo delle competizioni. In particolare, fu la più potente GT 1900 a trovare spazio in tale campo e validi preparatori si ebbero anche in Italia, dove la Autotecnica Conrero realizzò alcuni esemplari di Gruppo 2 dotati di una potenza massima di 170 CV. Alcuni di questi esemplari ottennero nel 1969 dei buoni risultati in alcune gare in salita.


Una delle prime vittorie si ebbe nel 1970, al termine della gara in salita Bressanone-Sant'Andrea: la Opel GT 1900, pilotata da Giampaolo Benedini, capace di 190 CV ed omologata in Gruppo 4, si piazzò davanti ad una dozzina di Porsche 911.


Alla Targa Florio del 1971, la Opel GT 1900 pilotata da Salvatore Calascibetta ottenne il primo posto in Gruppo 4 nella sua classe ed il nono posto assoluto, sbaragliando nuovamente avversarie come le temutissime Porsche 911.


Nel 1972, una Opel GT 1900 della potenza di 225 CV, e nuovamente preparata da Conrero, fu condotta alla vittoria da Alberto Rosselli, che si piazzò primo nella categoria fino a 2 litri ed ottavo assoluto in occasione della Coppa Intereuropa di Monza.


Anche alcuni anni dopo la sua uscita dai listini, la Opel GT continuò ad essere utilizzata nelle competizioni, specialmente da piloti privati.



Dati tecnici |





Caratteristiche tecniche - Opel GT 1900 del 1970 (versione con cambio manuale)













































































1970 Opel GT 1900.jpg

Configurazione

Carrozzeria: Coupé

Posizione motore: anteriore longitudinale

Trazione: posteriore
Dimensioni e pesi

Ingombri (lungh.×largh.×alt. in mm): 4113 × 1580 × 1225

Diametro minimo sterzata: 10,8 m

Interasse: 2431 mm

Carreggiate: anteriore 1250 - posteriore 1280 mm

Altezza minima da terra: 140 mm

Posti totali: 2+2

Bagagliaio:

Serbatoio: 55 lt
Masse / in ordine di marcia: 940 kg
Meccanica

Tipo motore: 4 cilindri in linea ciclo Otto, corsa corta, in alluminio

Cilindrata: (Alesaggio x corsa = 93 x 69,8 mm), 1.897 cm³

Distribuzione: a 2 valvole monoalbero

Alimentazione: carburatore Solex

Prestazioni motore

Potenza: 90 CV DIN a 5.100 giri/min / Coppia: 14,9 mkg SAE a 2.500-3.100 giri/min

Frizione: monodisco a secco

Cambio: a 4 rapporti + RM
Telaio

Corpo vettura
Scocca autoportante

Sterzo
a cremagliera

Sospensioni
anteriori: a ruote indipendenti, trapezi, balestra trasversale inferiore, ammortizzatori idraulici telescopici / posteriori: ad assale rigido, puntoni longitudinali di spinta e reazione, molle elicoidali, barra trasversale Panhard, barra antirollio, ammortizzatori idraulici telescopici

Freni
anteriori: a disco / posteriori: a tamburo sulle posteriori, con comando idraulico e servofreno a depressione. Freno a mano sulle posteriori con comando meccanico

Pneumatici
165 HR 13"
Prestazioni dichiarate

Velocità: 185 km/h

Accelerazione: 32,050 sec. sul km da fermo

Consumi
a 90 km/h: 7,5 - a 120 km/h: 9,4 - urbano: 10,5 lt/100 km

Fonte dei dati: [2]



Note |




  1. ^ ab Opel GT, su conceptcarz.com, gennaio 2007. URL consultato il 27 giugno 2018.


  2. ^ Caratteristiche - Opel GT 1900, su digilander.libero.it. URL consultato il 27 giugno 2018.



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su Opel GT


Collegamenti esterni |


  • (FR) LA STARLETTE AMÉRICAINE, UN PEU FRANÇAISE..., su automobile-sportive.com, 12 novembre 2017.

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