Antonio Canale
Antonio Canale (Monza, 25 febbraio 1915 – Chiavari, 15 ottobre 1991) è stato un fumettista italiano[1].
Biografia |
Ha fatto parte della cosiddetta scuola rapallese del fumetto che ha gravitato intorno alle figure di Luciano Bottaro e Carlo Chendi.
Avvicinatosi al mondo del fumetto come aiutante di Nino Pagot, pubblicò i suoi primi lavori su Il cartoccino dei piccoli, giornale per l'infanzia pubblicato a Monza.
Le prime collaborazioni di rilievo le ebbe solo dopo la metà degli anni 1930, a Il Vittorioso (Piuma verde, 1937, soggetto di Gian Luigi Bonelli) e a L'Audace (II solitario dei Sakya, 1939). Dal 1940 comincia a collaborare con il giornalino Topolino.
Fra i personaggi dei fumetti da lui disegnati figurano Amok e Gim Toro. Negli anni cinquanta ha disegnato per la Fleetway. Fra le sue ultime prestigiose collaborazioni si segnalano quelle a Il Giornalino e Tiramolla.
Principali lavori |
Queste le principali collaborazioni di Canale:[2]
I dominatori dell'abisso (testi di Gian Luigi Bonelli, 1945, editore Giovanni De Leo)
Yorga (testi di Bonelli, su Cowboy, 1945)
Amok (firmato con lo pseudonimo Tony Chan, Casa editrice Dardo, 1946)
Virus (su Topolino, 1946)
Gim Toro (di Andrea Lavezzolo, anni cinquanta)
Hyawatha (di Rinaldo D'Ami, Il Corriere dei Piccoli, 1962)
Kolosso (1964/1966)[3]
Kirby Flint (con Sergio Tuis, 1971)
Vecchia America (1973)
Terra maledetta (testi di Giancarlo Berardi, 1977)
Note |
^ Fonte: Lfb.it
^ Fonte:
- Fumetti.org
^ AA.VV., Enciclopedia mondiale del fumetto, a cura di Maurice Horn e Luciano Secchi, Editoriale Corno, 1978, p. 510.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 305357720 · ISNI (EN) 0000 0004 2016 6454 · SBN ITICCUCFIV188629 · LCCN (EN) no2015161211 · BNF (FR) cb16913493d (data) |
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