Futbol'nyj Klub Spartak Moskva
F.K. Spartak Moskva Calcio | |||
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Squadra popolare (Narodnaja komanda) Spartachi (Spartači), Carne (Mjaso) Rossobianchi (Krasno-belye) | |||
Segni distintivi | |||
Uniformi di gara
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Colori sociali | rosso-bianco | ||
Dati societari | |||
Città | Mosca | ||
Nazione | Russia | ||
Confederazione | UEFA | ||
Federazione | RFF | ||
Campionato | Prem'er-Liga | ||
Fondazione | 1922 | ||
Proprietario | Leonid Fedun | ||
Presidente | Leonid Fedun | ||
Allenatore | Oleg Kononov | ||
Stadio | Otkrytie Arena (44.000 posti) | ||
Sito web | spartak.com | ||
Palmarès | |||
Titoli nazionali | 12 Campionati sovietici 10 Campionati russi | ||
Trofei nazionali | 10 Coppe dell'URSS 1 Coppa delle federazioni sovietiche 1 Coppa della RPL 3 Coppe di Russia 1 Supercoppa di Russia | ||
Trofei internazionali | 6 Coppe della CSI | ||
Stagione in corso | |||
Si invita a seguire il modello di voce |
Il Futbol'nyj Klub «Spartak-Moskva» (in russo: Футбольный Клуб «Спартак-Москва»?), meglio noto internazionalmente come Spartak Moskva, è la sezione calcistica della polisportiva russa Spartak Mosca, avente sede nella capitale Mosca. Milita nella Prem'er-Liga, la massima divisione del campionato russo di calcio.
Nel suo palmarès figurano 12 campionati sovietici (seconda solo alla Dinamo Kiev), 10 campionati russi disputati dal 1992 (con piazzamenti molto buoni, tra cui tre secondi posti di fila), 10 Coppe sovietiche, 3 Coppe di Russia, una Supercoppa di Russia e una Coppa delle Federazioni russe (in tutto 15 coppe nazionali). Ha anche raggiunto la semifinale in ognuna delle tre Coppe europee (nella Coppa dei Campioni 1990-1991, nella Coppa delle Coppe 1992-1993 e nella Coppa UEFA 1997-1998).
La grande rivale dello Spartak è il CSKA Mosca, nonostante questa contrapposizione sia relativamente recente, essendo emersa soltanto negli anni ottanta. Una delle rivalità storiche riguarda anche lo Spartak e i vicini della Dinamo Mosca. Anche le partite contro il Lokomotiv Mosca e lo Zenit San Pietroburgo attirano migliaia di persone e sono quasi sempre disputate in stadi pieni. Un'altra storica rivalità si è persa con il crollo dell'Unione Sovietica: quello con la Dinamo Kiev, una delle squadre leader del campionato sovietico che disputa ora il campionato ucraino.
Il soprannome La carne deriva dal cibo inscatolato dalla fattoria collettiva moscovita che per molti anni sponsorizzò il club[1].
Indice
1 Storia
1.1 Epoca sovietica (1922-1991)
1.2 Epoca russa (1991-oggi)
2 Cronistoria
3 Stadio
4 Allenatori
5 Giocatori
5.1 Vincitori in nazionale
6 Palmarès
6.1 Competizioni nazionali
6.2 Competizioni internazionali
6.3 Competizioni giovanili
6.4 Altri piazzamenti
7 Statistiche
7.1 Statistiche individuali
7.1.1 Periodo sovietico
7.1.2 Periodo post-sovietico
8 Organico
8.1 Rosa 2018-2019
9 Sponsor
10 Note
11 Voci correlate
12 Altri progetti
13 Collegamenti esterni
Storia |
Epoca sovietica (1922-1991) |
Alle origini del calcio russo la maggior parte delle squadre era creata da reparti di polizia ed esercito o da ferrovieri, che davano alle nuove compagini i nomi Dinamo, CSKA e Lokomotiv. In contrasto con la tendenza, lo Spartak Mosca fu costituito il 18 aprile 1922, su proposta di Ivan Artemjev, come società sportiva di un sindacato operaio che si richiamò a Spartaco, lo schiavo romano che aveva capeggiato una rivolta contro i potenti per la conquista della libertà. Il nuovo club, attivo nel calcio, divenne ben presto "la squadra del popolo". Fu il fondatore Nikolaj Starostin a proporre il nome, dopo aver letto un eponimo su Spartaco scritto da Raffaello Giovagnoli. Sempre a Starostin si deve la creazione del logo dello Spartak[2]. Nel 1935 la squadra entrò a far parte della società sportiva Spartak Mosca.
Nel 1936 lo Spartak vince la seconda edizione del torneo sovietico. Nel 1938 vinse campionato e Coppa dell'URSS
Quando, negli anni sessanta, la popolarità del calcio in Russia divenne maggiore, lo Spartak si confermò squadra egemone, vincendo due campionati in quel decennio. Il club fu poi meno vincente negli anni settanta e nel 1976 retrocesse nella seconda divisione sovietica.
Nelle stagioni seguenti, lo stadio fu sempre pieno poiché i tifosi non abbandonarono la squadra nella divisione inferiore. Lo Spartak ritornò nella serie maggiore l'anno successivo e vinse il titolo nel 1979, davanti alla Dinamo Kiev e grazie ai suoi supporter, questo periodo è considerato l'inizio di un nuovo modo di tifare dell'Unione Sovietica.
Epoca russa (1991-oggi) |
Una nuova pagina nella storia del club cominciò quando l'URSS si dissolse e il suo campionato sovietico cessò di esistere. Nel nuovo campionato russo lo Spartak, guidato dall'allenatore e presidente Oleg Romancev, dominò e vinse 9 campionati dei primi 13, iniziando una striscia di tre vittorie di fila nel 1992. Nel 1992-1993 raggiunse la semifinale della Coppa delle Coppe (eliminato dall'Anversa) e negli anni a venire rappresentò la Russia anche in Champions League. Nel 1994 ripeté il double, vincendo campionato e Coppa di Russia (battendo ai rigori il CSKA Mosca).
Dopo il terzo posto del 1995, nel 1996, sotto la guida tecnica di Georgij Jarcev - che rimase in carica per una sola stagione prima di cedere il ruolo di allenatore al rientrante Romancev, rimasto comunque presidente del club moscovita - lo Spartak rivinse il campionato, impresa ripetuta nel 1997, 1998, 1999, 2000 e 2001. Nel 1998 centrò nuovamente il double, abbinando al successo in campionato la conquista della Coppa di Russia, oltre ad un buon cammino in Coppa UEFA, dove raggiunse la semifinale e fu eliminata dall'Inter poi vincitrice del trofeo. Nel 1995 debuttò in squadra Egor Titov, destinato a diventare capitano e bandiera del club.
Con l'avvento del XXI secolo la squadra entrò in un periodo di crisi. Nel 2002 la presidenza passò ad Andrej Cervicenko. Nella stagione 2001-2002 lo Spartak ebbe un pessimo rendimento in Champions League, dove finì ultimo nel girone con una differenza reti molto negativa.
I problemi iniziarono quando Nikolai Starostin, il patron del club, morì e lasciò la proprietà a Romancev che vendette le sue azioni nel 2000 al magnate del petrolio Andrej Cervičenko. I due furono ben presto ai ferri corti fino a quando Romancev fu licenziato nel 2003 con il club reduce da alcune stagioni di basso livello. Subentrato a campionato in corso, il tecnico italiano Nevio Scala terminò il campionato del 2003 al 10 ° posto, ma vinse la Coppa di Russia nell'ultima partita con Oleg Romancev come presidente, nel giugno 2003 contro il Rostov (1-0).
Nel 2003 lo Spartak fu autorizzato a mettere una stella dorata sul suo stemma in onore dei primi cinque campionati russi vinti (l'ultimo dei quali nel 1997).
Nella primavera del 2004 Cervičenko cedette le proprie azioni. La nuova proprietà (Cervicenko si fece affiancare da Leonid Fedun, vice-presidente) mise in atto parecchi cambiamenti con l'intenzione di ritornare al vertice del campionato russo[3]. La carica di allenatore passò a Aleksandrs Starkovs e la fascia di capitano a Dmitrij Aleničev e la squadra concluse il campionato 2004 all'ottavo posto. Nel 2005 lo Spartak chiuse il campionato al secondo posto dopo un entusiasmante battaglia, precedendo Lokomotiv, Zenit San Pietroburgo e Rubin per l'ultimo posto utile per la qualificazione in Champions League.
Nell'aprile 2006 tra il capitano l'allenatore le tensioni esplosero dopo la pubblicazione di un'intervista in cui Aleničev criticava l'operato di Starkovs. Il centrocampista si ritirò dall'attività agonistica, mentre Starkovs fu sollevato dall'incarico. Sotto la guida del nuovo allenatore Vladimir Fedotov lo Spartak si piazzò secondo per il secondo campionato consecutivo, stavolta solo per aver ottenuto un minor numero di vittorie rispetto al CSKA Mosca (ambo le squadre conclusero a 58 punti e lo Spartak aveva anche una differenza reti migliore). In Coppa di Russia raggiunse la finale, dove fu sconfitto dalla rivale stagionale, il CSKA Mosca, per 3-0.
Nel giugno 2007, dopo una partenza balbettante in campionato, Fedotov fu licenziato e sostituito dall'ex portiere e capitano dello Spartak Stanislav Čerčesov. Nella seconda parte della stagione la squadra fu anche in lotta per il campionato, perso solo all'ultima giornata con la sconfitta contro lo Zenit, che chiuse con due punti di margine sui rivali moscoviti.
Nel 2008, dopo un avvio di campionato altalenante, alla tredicesima giornata lo Spartak perse per 5-1 in casa contro il CSKA. Čerčesov mise fuori rosa le bandiere Egor Titov e Maksym Kalynyčenko (che poco dopo avrebbe lasciato il club), causando l'ora dei tifosi, che chiesero la testa del tecnico e del direttore generale Sergej Šavlo. Ad agosto Šavlo lasciò l'incarico e al suo posto fu nominato Valerij Karpin. Nel play-off di Champions League lo Spartak perse ambo le partite (4-1) contro la Dinamo Kiev e fu eliminata. A Čerčesov successe nel settembre 2008 Michael Laudrup, che portò la squadra all'ottavo posto.
Nell'aprile 2009, dopo aver raccolto quattro punti nelle prime quattro partite di campionato, Laudrup fu licenziato per far posto a Karpin, che contestualmente mantenne la carica di amministratore delegato. Karpin condusse la squadra a un ottimo secondo posto nel campionato 2009 e l'anno successivo ottenne la quarta piazza, oltre a raggiungere i quarti di finale dell'Europa League 2010-2011 (eliminazione contro il Porto poi vincitore del trofeo). In Coppa di Russia la squadra raggiunse la semifinale, dove perse ai rigori contro il CSKA (i tempi regolamentari e supplementari si chiusero sul 3-3). Nel maggio 2012 si concluse una Prem'er-Liga lunga più del consueto, iniziata nel marzo 2011 e conclusa in primavera per consentire l'adattamento del campionato russo ai campionati UEFA. Lo Spartak chiuse il torneo al quarto posto nella prima fase e al secondo posto nella seconda fase (poule scudetto), ottenendo così la qualificazione in Champions League.
Nell'aprile 2012 fu reso noto che al termine del campionato 2011-2012 Karpin avrebbe smesso i panni di allenatore, rimanendo comunque direttore generale. Ad allenare lo Spartak fu chiamato, con un contratto biennale, lo spagnolo Unai Emery, reduce dalla positiva esperienza con il Valencia[4]. Sotto la sua guida la squadra condusse per poco tempo la classifica del campionato 2012-2013, prima stagione del campionato russo conclusa con il ritmo autunno-primavera (da luglio 2012 a maggio 2013) e raggiunse la fase a gironi di Champions League eliminando il Fenerbahçe nel terzo turno preliminare. In Champions League i moscoviti conclusero all'ultimo posto nel girone, con una vittoria e 5 sconfitte in 6 partite. I dissapori tra Emery e alcuni calciatori emersero in tutta la loro gravità dopo la pesante sconfitta interna (1-5) nel derby contro la Dinamo Mosca del novembre 2012, che sancì la fine dell'esperienza di Emery sulla panchina dello Spartak[5]. Il giorno dopo la disfatta lo spagnolo fu, infatti, esonerato e sostituito dal rientrante Karpin[6], che a sua volta lasciò il posto di direttore generale al giovane Roman Askhabadze[7]. Karpin portò la squadra al quarto posto in campionato.
Nel marzo 2014, dopo mesi di risultati deludenti, Karpin fu esonerato a nove giornate dalla fine del campionato e fu sostituito dal traghettatore Dmitri Gunko[8], che non tirò fuori la squadra fuori dalla crisi, chiudendo al sesto posto e non riuscendo a qualificare la squadra per le coppe europee dato che il Rostov, giunto settimo, vinse la Coppa di Russia.
Lo Spartak del neo-tecnico svizzero Murat Yakın esordì nel suo nuovo stadio, la Otkrytie Arena, il 5 settembre 2014 (1-1 contro la Stella Rossa). Il nuovo tecnico non andò oltre il sesto posto in campionato. Alla fine della stagione Leonid Fedun diede le proprie dimissioni da presidente del consiglio di amministrazione del club. Lasciarono anche Yakın e il direttore generale Askhabadze, rimpiazzati rispettivamente da Dmitrij Aleničev e Sergei Rodionov. Nello staff tecnico del nuovo allenatore entrarono anche Egor Titov (assistente) e Dmitrij Ananko (allenatore in seconda). Il quinto posto finale garantì la qualificazione per l'Europa League.
Nell'agosto 2016 Aleničev non riuscì a qualificare la squadra per la fase a gironi di Europa League (eliminazione già al terzo turno preliminare contro i ciprioti dell'AEK Larnaca) e si dimise[9]. Sulla panchina dello Spartak arrivò l'italiano Massimo Carrera. Rinforzata la rosa con gli innesti di talentuosi calciatori stranieri quali Quincy Promes, Fernando, Zé Luís e Lorenzo Melgarejo e gli arrivi dei giovani Roman Zobnin e Il'ja Kutepov, la squadra riuscì a vincere il titolo dopo sedici anni, con ben 7 punti di vantaggio sulla seconda. Il 7 maggio 2017, a tre giornate dalla fine del campionato, arrivò l'aritmetica certezza del successo, complice la sconfitta per 0-1 dello Zenit contro il Tom Tomsk[10].
La stagione 2017-2018 si aprì con la vittoria della prima Supercoppa di Russia nella storia del club, ottenuta il 14 luglio 2017, battendo per 2-1 dopo i tempi supplementari il Lokomotiv Mosca grazie alle reti di Luiz Adriano e Quincy Promes[11]. Nella stagione 2017-2018 lo Spartak fece registrare in campionato 18 partite consecutive senza sconfitte (dall'ottava alla venticinquesima giornata) e cinque vittorie consecutive (dalla sediceisma alla ventesima giornata), entrambi record stagionali per la massima divisione russa. In campionato la squadra di Carrera non fu comunque in grado di tenere il passo del Lokomotiv Mosca[12] e chiuse terzo. Nella stessa annata lo Spartak tornò a disputare la Champions League, da cui fu eliminato nella fase a gironi dopo una vittoria, tre pareggi e due sconfitte, risultati valevoli comunque per il terzo posto e il passaggio in Europa League, dove il club russo fu eliminato già ai sedicesimi di finale dall'Athletic di Bilbao.
La stagione 2018-2019 cominciò con l'eliminazione nel terzo turno preliminare di Champions League contro i greci del PAOK[13]. Dopo undici giornate di campionato la squadra si ritrovò al settimo posto, a sette lunghezze dalla capolista Zenit S. Pietroburgo. A seguito della sconfitta interna contro l'Arsenal Tula, il 22 ottobre 2018 Carrera fu esonerato e sostituito con lo spagnolo Raúl Riancho[14], la cui gestione durò solo una ventina di giorni, in cui la squadra ottenne due vittorie (di cui una in Europa League), due pareggi e due sconfitte. Il 12 novembre 2018 allo spagnolo è subentrato Oleg Kononov, che si è liberato dal contratto con l'Arsenal Tula[15].
Cronistoria |
Cronistoria dello Spartak Mosca | |||
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Stadio |
Lo Spartak gioca nel nuovo stadio, denominato Otkrytie Arena, vicino all'aeroporto di Tushino. La costruzione è iniziata nel 2010 ed è terminata nel 2014. Prima non aveva mai avuto un proprio stadio e la squadra ha giocato in vari stadi moscoviti nel corso della sua storia tra cui lo Stadio Lužniki, che ufficialmente appartiene ad un'altra squadra moscovita, la Torpedo. Il governo federale nel 2009 ha accettato di concedere gratuitamente il terreno per la costruzione e il club ha provveduto alla costruzione del nuovo stadio.
Allenatori |
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Giocatori |
Vincitori in nazionale |
Oro olimpico: 12
Anatolij Il'in (Melbourne 1956)
Anatolij Isaev (Melbourne 1956)
Anatolij Maslënkin (Melbourne 1956)
Igor' Netto (Melbourne 1956)
Michail Ogon'kov (Melbourne 1956)
Aleksej Paramonov (Melbourne 1956)
Sergej Sal'nikov (Melbourne 1956)
Nikita Simonjan (Melbourne 1956)
Boris Tatušin (Melbourne 1956)
Nikolaj Tiščenko (Melbourne 1956)
Evgenij Kuznecov (Seul 1988)
Clemente Rodríguez (Atene 2004)
Bronzo olimpico: 9
Evgenij Lovčev (Monaco 1972)
Sergej Ol'šanskij (Monaco 1972)
Aleksandr Prochorov (Montréal 1976)
Fëdor Čerenkov (Mosca 1980)
Vagiz Chidijatullin (Mosca 1980)
Rinat Dasaev (Mosca 1980)
Jurij Gavrilov (Mosca 1980)
Oleg Romancev (Mosca 1980)
Sergej Šavlo (Mosca 1980)
Campionato d'Europa: 3
Anatolij Maslënkin (Francia 1960)
Anatolij Krutikov (Francia 1960)
Igor' Netto (Francia 1960)
Palmarès |
Competizioni nazionali |
- Campionati sovietici: 12
1936 (autunno), 1938, 1939, 1952, 1953, 1956, 1958, 1962, 1969, 1979, 1987, 1989
- Campionato russo: 10
1992, 1993, 1994, 1996, 1997, 1998, 1999, 2000, 2001, 2016-2017
- Coppe sovietiche: 10
1938, 1939, 1946, 1947, 1950, 1958, 1963, 1965, 1971, 1991-1992
- Coppa di Russia: 3
1993-1994, 1997-1998, 2002-2003
- Coppa delle Federazioni sovietiche: 1
- 1987
- Pervaja Liga: 1
- 1977
- Supercoppa di Russia: 1
- 2017
Competizioni internazionali |
- Coppa dei Campioni della CSI: 6
1993, 1994, 1995, 1999, 2000, 2001
Competizioni giovanili |
- Blue Stars/FIFA Youth Cup: 1
- 1991, 1992
- Torneo Internazionale Carlin's Boys: 1
- 1964
- Torneo Internazionale Maggioni-Righi: 1
- 2010
Altri piazzamenti |
Campionato sovietico:
- Secondo posto: 1937, 1954, 1955, 1968, 1980, 1981, 1983, 1984, 1985, 1991
- Terzo posto: 1936 (primavera), 1940, 1948, 1949, 1957, 1961, 1963, 1970, 1974, 1982, 1986
Coppa dell'Unione Sovietica:
- Finalista: 1948, 1952, 1957, 1972, 1981
- Semifinalista: 1944, 1949, 1955, 1964, 1980, 1985-1986
Coppa delle Federazioni sovietiche:
- Semifinalista: 1986, 1988
Campionato russo:
- Secondo posto: 2005, 2006, 2007, 2009
- Terzo posto: 1995, 2002, 2017-2018
Coppa di Russia:
- Finalista: 1995-1996, 2005-2006
- Semifinalista: 1994-1995, 1999-2000, 2006-2007, 2010-2011, 2017-2018
Supercoppa di Russia:
- Finalista: 2004, 2006, 2007
Coppa dei Campioni:
- Semifinalista: 1990-1991
Coppa delle Coppe:
- Semifinalista: 1992-1993
Coppa UEFA:
- Semifinalista: 1997-1998
Coppa dei Campioni della CSI:
- Finalista: 1997, 1998, 2002
Statistiche |
Statistiche individuali |
Periodo sovietico |
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Periodo post-sovietico |
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Organico |
Rosa 2018-2019 |
Aggiornata al 8 settembre 2018.
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Sponsor |
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Note |
^ (EN) Mara Vorhees, Leonid Ragozin, Moscow, Lonely Planet, 2015.
^ Storia dello Spartak sul sito della società, (RU) fcspartak.ru Archiviato il 5 maggio 2006 in Internet Archive.
^ (EN) Eduard Nisenboim, All-star Spartak rise again, UEFA.com, 16 giugno 2005. URL consultato il 16 aprile 2011.
^ Spartak Mosca, ufficiale: Unai Emery in panchina, calciomercato.com, 10 giugno 2012.
^ (EN) Spartak Moscow axes Unai Emery, marca.com, 25 novembre 2012.
^ (EN) Karpin returns as acting Spartak coach, sportskeeda.com, 27 novembre 2012.
^ UFFICIALE: Spartak Mosca, Karpin solo allenatore. Il dg diventa Askhabadze, Tutto Mercato Web, 13 dicembre 2012.
^ (EN) Spartak Moscow fire coach Valery Karpin, armradio.am, 18 marzo 2014.
^ (EN) Alenichev quits Spartak after Europa League shock.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
[collegamento interrotto], jamaheer.com, 5 agosto 2016.
^ Russian Premier League, lo Spartak Mosca di Massimo Carrera campione, su SpazioCalcio.it, 7 maggio 2017.
^ http://www.gazzetta.it/Calcio/Estero/14-07-2017/russia-carrera-vince-anche-coppa-grazie-gol-luiz-adriano-210304394554.shtml?refresh_ce-cp
^ Russia, Lokomotiv campione: decide l'eroe di Parigi Eder, goal.com, 5 maggio 2018.
^ Champions League, terzo turno preliminare: fuori lo Spartak di Carrera, ok Ajax e Benfica, La Gazzetta dello Sport, 14 agosto 2018.
^ Spartak Mosca: esonerato Massimo Carrera, fatale la sconfitta contro il Tula, Eurosport, 22 ottobre 2018.
^ (EN) Spartak Moscow appoint Oleg Kononov, FourFourTwo, 12 novembre 2018.
^ Mikhail Kozlov, footballfacts.ru.
Voci correlate |
- Disastro del Lužniki
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Futbol'nyj Klub Spartak Moskva
Collegamenti esterni |
- (RU, EN) Sito ufficiale, su spartak.com.
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