Acetilene


































































































Acetilene
formula di struttura e modello molecolare
modello molecolare tipo space-filling
Nome IUPAC
etino
Caratteristiche generali

Formula bruta o molecolare
C2H2

Massa molecolare (u)
26,04 [1]
Aspetto gas incolore
Numero CAS 74-86-2
Numero EINECS 200-816-9
PubChem 6326
SMILES
C#C
Proprietà chimico-fisiche

Densità (kg·m−3, in c.s.)
1,17085

Solubilità in acqua
0,144 g/l a c.n.
Temperatura di fusione −84 °C (189 K)
Temperatura di ebollizione −83,6 °C (189,6 K)

Tensione di vapore (Pa) a 189 K
1,0252 * 106[2]
Proprietà termochimiche

ΔfH0 (kJ·mol−1)
226,73 [1]

ΔfG0 (kJ·mol−1)
209,20 [1]

S0m(J·K−1mol−1)
200,94 [1]

C0p,m(J·K−1mol−1)
43,93 [1]

ΔcombH0 (kJ·mol−1)
−1300 [1]
Indicazioni di sicurezza
Limiti di esplosione 2,5 - 81% vol.
Simboli di rischio chimico

estremamente infiammabilegas compresso
pericolo
Frasi H
220 - 280 - EUH066
Consigli P
210 [3]

L'acetilene (nome IUPAC: etino) è il più semplice degli alchini, idrocarburi con un triplo legame carbonio-carbonio. Fu scoperto nel 1836 dal chimico inglese Edmund Davy.




Indice






  • 1 Descrizione


  • 2 Sintesi


    • 2.1 Reattore ad arco elettrico rotante


    • 2.2 Processo Wulf


    • 2.3 Bruciatore Fauser-Montedison


    • 2.4 Processo Hoechst-Uhde


    • 2.5 Apparecchio Forlanini




  • 3 Note


  • 4 Bibliografia


  • 5 Voci correlate


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Descrizione |


A temperatura e pressione standard è un gas incolore ed estremamente infiammabile. Ha una temperatura di autoaccensione di circa 305 °C. È un gas estremamente pericoloso perché può esplodere anche con inneschi minimi e per questo è normalmente diluito nell'acetone.


La maggior parte dell'acetilene (~80%) è utilizzata come intermedio di sintesi di altri composti; circa il 20% della produzione annua di acetilene è usato per saldatura e taglio dei metalli (ossiacetilene), dato che la sua combustione con l'ossigeno produce una fiamma la cui temperatura arriva a circa 3300 °C. L'acetilene è anche usato nella lavorazione dell'acciaio.


L'acetilene è utilizzato nei dispositivi di illuminazione utilizzati dagli speleologi dove viene prodotto in situ a partire dal carburo di calcio facendolo reagire con l'acqua.


Viene utilizzato anche in saldatura e in brasatura, sia in bombole sia prodotto in loco da gasogeni, anche se la saldatura elettrica da circa 50 anni sta progressivamente soppiantando l'uso della saldatura a cannello.


La molecola dell'acetilene ha geometria lineare, ovvero tutti e quattro gli atomi sono allineati lungo l'asse del triplo legame che unisce i due atomi di carbonio che hanno ibridazione sp. Dal punto di vista chimico, la reattività dell'acetilene è simile a quella dell'etene, ovvero si manifesta attraverso reazioni di addizione al triplo legame.


Una particolarità dell'acetilene (e in genere degli alchini terminali, ossia quelli che hanno struttura tipo R-C≡C-H) è l'acidità degli atomi di idrogeno. Per trattamento con basi forti, l'acetilene perde uno o entrambi gli idrogeni formando l'anione HC≡C- (acetiluro) o il dianione C22- (carburo).


Data l'estrema facilità con cui brucia ed esplode, nonché l'elevata energia liberata dalle sue esplosioni, l'acetilene va manipolato con estrema cautela.



Sintesi |


L'acetilene è un prodotto molto costoso; si tende a sostituirlo con etilene che costa un terzo ed è molto meno pericoloso (infatti l'acetilene ha limiti di esplosività in aria di 2.3-80 e di 2.3-93 in ossigeno).


Il primo metodo di preparazione risale al 1862:


CaO + 3C → CaC2 + CO		ΔH°=108 kcal/mol 

in forno elettrico si carica una miscela di coke (40 %) e di calce (60 %), si scalda a T = 2000 °C. Il consumo di energia elettrica è di 4-4.3 kWh per kg di CaC2. Successivamente si idrolizza il carburo di calcio:


CaC2 + 2H2O → Ca(OH)2 + CH≡CH	ΔH°=–32 kcal/mole

Con l'aumento della domanda di acetilene questo processo va in crisi perché non si possono costruire forni di alta capacità. Si è sviluppato quindi un processo di pirolisi di idrocarburi:


2CH4 → CH≡CH + 3H2	             ΔH°=96 kcal/mole, con ΔG°<0 a T=1450 °C

C4H10 → 2CH≡CH + 3H2 ΔH°=72 kcal/mole, con ΔG°<0 a T=1120 °C

A T basse l'acetilene è ancora più instabile, ma la cinetica di decomposizione è più lenta:


2C + H2 → CH≡CH		ΔH°=54 kcal/mole, con ΔG°> 0  fino a T=4000 °C

A temperatura ambiente viene assorbito in acetone per essere stabilizzato.


Il problema di questa sintesi è quello di fornire calore ad alte T per tempi bassissimi; le soluzioni trovate sono due:




  1. calore fornito dall'esterno (arco elettrico o parete riscaldata); i gas di reazione non vengono inquinati o diluiti dai prodotti di combustione;

  2. calore fornito dall'interno (come nei gasogeni) per combustione parziale dei reagenti, o per miscelazione dei reagenti con i gas di combustione.



Reattore ad arco elettrico rotante |


È un reattore tubolare raffreddato da una camicia a circolazione di acqua; un'elettrocalamita fa ruotare l'arco che scocca fra l'elettrodo centrale e la parete del reattore, in modo ottenere una d.d.p. uniforme e quindi una T uniforme. Ciò serve a diminuire le quantità di nerofumo e quindi evitare l'abbassamento di resa in acetilene. Ci sono due alimentazioni: a monte dell'arco si alimentano idrocarburi leggeri C1-C3 a T = 2500 °C; a valle si alimentano C4-C11 a T = 1800 °C. Il raffreddamento è ottenuto sia per evaporazione del fluido di quenching sia per assorbimento di calore da parte della reazione paraffina → acetilene. Il tempo di contatto è di circa 1/100 di secondo.



Processo Wulf |


Prevede due forni che lavorano alternativamente: il primo in fase di riscaldamento, dove si ha la combustione in aria; nel secondo si ha la fase di pirolisi a 1200 °C



Bruciatore Fauser-Montedison |


In questo caso si hanno due diversi quenching: un primo con benzina, dove avvengono deidrogenazioni con produzione di acetilene ed etilene; in seguito si ha un secondo quenching con acqua.



Processo Hoechst-Uhde |


Come combustibile si usa il gas che proviene dalla coda dell'impianto (H2 + CO + idrocarburi). Il reagente idrocarburico è successivamente iniettato nella corrente gassosa costituita dai gas combusti caldi, a T = 1500 °C e tempo di contatto pari a 1/1000 di secondo.



Apparecchio Forlanini |


Forlanini produsse, per l'industria Gazogene e Fabbrica del gas di Forlì, un proprio modello di apparecchio per generare acetilene. I relativi appunti e lo schizzo sono conservati nel Fondo Enrico Forlanini del Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano[4].



Note |




  1. ^ abcdef "Atkins S.H. - Edizione 8"


  2. ^ "SpecialtyGasesOfAmerica.com"


  3. ^ scheda dell'acetilene su IFA-GESTIS


  4. ^ Cartella 4B - 1893-1898.



Bibliografia |


  • (EN) Klaus Weissermel, Hans-Jürgen Arpe, Charlet R. Lindley, Industrial organic chemistry, 4ª ed., Wiley-VCH, 2003, pp. 91-106, ISBN 3-527-30578-5.


Voci correlate |



  • Saldatura ossiacetilenica

  • Lampada a carburo

  • Vinilazione



Altri progetti |



Altri progetti



  • Wikizionario

  • Wikimedia Commons





  • Collabora a Wikizionario Wikizionario contiene il lemma di dizionario «acetilene»


  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su acetilene



Collegamenti esterni |






  • Acetilene, su thes.bncf.firenze.sbn.it, Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. Modifica su Wikidata


  • (EN) Acetilene, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata


.mw-parser-output .navbox{border:1px solid #aaa;clear:both;margin:auto;padding:2px;width:100%}.mw-parser-output .navbox th{padding-left:1em;padding-right:1em;text-align:center}.mw-parser-output .navbox>tbody>tr:first-child>th{background:#ccf;font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_navbar{float:left;margin:0;padding:0 10px 0 0;text-align:left;width:6em}.mw-parser-output .navbox_title{font-size:110%}.mw-parser-output .navbox_abovebelow{background:#ddf;font-size:90%;font-weight:normal}.mw-parser-output .navbox_group{background:#ddf;font-size:90%;padding:0 10px;white-space:nowrap}.mw-parser-output .navbox_list{font-size:90%;width:100%}.mw-parser-output .navbox_odd{background:#fdfdfd}.mw-parser-output .navbox_even{background:#f7f7f7}.mw-parser-output .navbox_center{text-align:center}.mw-parser-output .navbox .navbox_image{padding-left:7px;vertical-align:middle;width:0}.mw-parser-output .navbox+.navbox{margin-top:-1px}.mw-parser-output .navbox .mw-collapsible-toggle{font-weight:normal;text-align:right;width:7em}.mw-parser-output .subnavbox{margin:-3px;width:100%}.mw-parser-output .subnavbox_group{background:#ddf;padding:0 10px}















.mw-parser-output .CdA{border:1px solid #aaa;width:100%;margin:auto;font-size:90%;padding:2px}.mw-parser-output .CdA th{background-color:#ddddff;font-weight:bold;width:20%}



Controllo di autorità
GND (DE) 4000345-0


ChimicaPortale Chimica: il portale della scienza della composizione, delle proprietà e delle trasformazioni della materia



Popular posts from this blog

Costa Masnaga

Fotorealismo

Sidney Franklin