Mario Camerini
Mario Camerini (Roma, 6 febbraio 1895 – Gardone Riviera, 4 febbraio 1981) è stato un regista e sceneggiatore italiano.
Indice
1 Biografia
2 Filmografia
2.1 Regista
2.2 Sceneggiatore
2.3 Aiuto regista
3 Note
4 Bibliografia
5 Voci correlate
6 Altri progetti
7 Collegamenti esterni
Biografia |
Nato a Roma da Camillo, noto socialista, avvocato, originario dell'Aquila, e da Laura Genina, di famiglia altoborghese, iniziò a lavorare per il cinema dal 1913 come sceneggiatore.
Dopo l'esordio nella regia con Jolly (1923), Camerini si impose all'attenzione del pubblico e della critica, sul finire degli anni venti, con alcuni film muti fra cui Kif Tebbi e soprattutto Rotaie, una drammatica storia d'amore presentata poco più tardi anche in Germania con notevole successo, che vide l'esordio dell'attore Guido Celano e che nel 1931 venne ridistribuito in versione sonora.
Nel 1932 diresse un giovane e debuttante Vittorio De Sica in Gli uomini, che mascalzoni..., garbata ed accattivante commedia sentimentale d'ambientazione piccolo-borghese che aprì la sua .mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}cosiddetta "pentalogia borghese":[senza fonte] seguirono infatti altri quattro film dello stesso genere, sempre ambientati nel mondo della piccola borghesia (Darò un milione, Ma non è una cosa seria, Il signor Max e I grandi magazzini), quasi tutti interpretati dalla coppia Vittorio De Sica - Assia Noris. Quest'ultima, russa di origine, diventò, in quegli anni, moglie del regista.
Camerini si concesse una divagazione nella farsa vivace (Il cappello a tre punte del 1934, con Eduardo e Peppino De Filippo) ed una nel cinema di propaganda fascista (Il grande appello del 1936, con Camillo Pilotto e Roberto Villa, sulle conquiste africane del fascismo, che però in seguito il regista ripudierà, dichiarandosi pentito di averlo realizzato).
Oltre alle commedie romantico-borghesi del filone dei telefoni bianchi (di cui fu il regista più rappresentativo), Camerini si cimentò egregiamente anche con altri generi come il melodramma sentimentale, con il film T'amerò sempre, girato in due versioni: la prima del 1933 con Elsa De Giorgi, Nino Besozzi e Mino Doro, e la seconda del 1943 con Alida Valli, Gino Cervi ed Antonio Centa, e con i film in costume, tra cui spiccano Una romantica avventura del 1940 con Assia Noris, Gino Cervi e Leonardo Cortese, e soprattutto la versione cinematografica de I promessi sposi del 1941, con Gino Cervi e Dina Sassoli, che fu uno dei film di maggior successo del cinema italiano dell'epoca fascista.
Nel dopoguerra continuò a dirigere commedie romantiche e film mitologici e d'avventura, tra cui La figlia del capitano tratto dall'omonimo romanzo di Puškin, con Amedeo Nazzari ed Irasema Dilian, ed il kolossal Ulisse, tratto dall'Odissea di Omero ed interpretato da Kirk Douglas, Silvana Mangano ed Anthony Quinn, che fu il campione d'incasso dell'annata 1954-55.
La sua ultima opera è del 1972: un episodio della serie di Don Camillo (Don Camillo e i giovani d'oggi) con Gastone Moschin, dopodiché si ritirò dall'attività registica.
Morì nel 1981, ad 86 anni[1].
Filmografia |
Regista |
Walli (1923)
La casa dei pulcini (1924)
Voglio tradire mio marito (1925)
Saetta principe per un giorno (1925)
Maciste contro lo sceicco (1926)
Kif Tebbi (1928)
Rotaie (1929) versione muta e sonora
La riva dei bruti (1931)
Figaro e la sua gran giornata (1931)
L'ultima avventura (1932)
Gli uomini, che mascalzoni... (1932)
Cento di questi giorni, co-regia con Augusto Camerini (1933)
Giallo (1933)
T'amerò sempre (1933)
Come le foglie (1934)
Il cappello a tre punte (1934)
Darò un milione (1935)
Il grande appello (1936)
Ma non è una cosa seria (1936)
Il signor Max (1937)
Der Mann, der nicht nein sagen kann (1938)
Batticuore (1939)
Il documento (1939)
I grandi magazzini (1939)
Centomila dollari (1940)
Una romantica avventura (1940)
I promessi sposi (1941)
Una storia d'amore (1942)
T'amerò sempre (1943)
Due lettere anonime (1945)
L'angelo e il diavolo (1946)
La figlia del capitano (1947)
Molti sogni per le strade (1948)
Il brigante Musolino (1950)
Due mogli sono troppe (1950)
Moglie per una notte (1952)
Gli eroi della domenica (1953)
Ulisse (1954)
La bella mugnaia (1955)
Suor Letizia - Il più grande amore (1957)
Vacanze a Ischia (1957)
Primo amore (1958)
Crimen (1960)
Via Margutta (1960)
I briganti italiani (1961)
Il mistero del tempio indiano (1963)
Delitto quasi perfetto (1966)
Io non vedo, tu non parli, lui non sente (1971)
Don Camillo e i giovani d'oggi (1972)
Sceneggiatore |
Le mani ignote, regia di Enrique Santos - soggetto (1913)
Tre meno due, regia di Augusto Camerini (1920)
L'altra razza, regia di Augusto Camerini (1920)
Stasera alle undici, regia di Oreste Biancoli (1937)
Der Mann, der nicht nein sagen kann, regia di Mario Camerini (1938)
Guerra e pace, regia di King Vidor (1956)
Aiuto regista |
Moglie e marito, regia di Augusto Genina (alcune scene sono girate da Camerini) (1921)
Cirano di Bergerac, regia di Augusto Genina (alcune scene sono girate da Camerini) (1922)
International Gran Prix, regia di Amleto Palermi (1923)
Jolly, clown da circo, regia di Amleto Palermi (1923)
Note |
^ È morto il regista Camerini, inventò i "telefoni bianchi", La Stampa, 5 febbraio 1981
Bibliografia |
- Sergio Grmek Germani, Mario Camerini, Il Castoro Cinema n. 84, Editrice Il Castoro, 1980
- Riccardo F. Esposito, Don Camillo e Peppone. Cronache cinematografiche dalla Bassa Padana 1951-1965, Le Mani - Microart's, Recco, 2008, ISBN 9788880124559
- Alessandra Cimmino, CAMERINI, Mario, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 34, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1988.
Voci correlate |
- Film e remake dello stesso regista
Altri progetti |
Altri progetti
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Collegamenti esterni |
(EN) Mario Camerini, su Internet Movie Database, IMDb.com.
- (DE, EN) Mario Camerini su Film Portal
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 1355166 · ISNI (EN) 0000 0001 2117 6652 · SBN ITICCURAVV88407 · LCCN (EN) n82076682 · GND (DE) 14202953X · BNF (FR) cb12391371d (data) |
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