Tommaso I di Savoia
Tommaso I | |
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Conte di Savoia | |
In carica | 4 marzo 1189 – 1º marzo 1233 |
Predecessore | Umberto III di Savoia |
Successore | Amedeo IV di Savoia |
Nascita | Aiguebelle, 20 maggio 1177 |
Morte | Moncalieri, 1º marzo 1233 |
Sepoltura | Sacra di San Michele |
Casa reale | Savoia |
Padre | Umberto III di Savoia |
Madre | Beatrice di Maçon |
Consorte | Beatrice di Ginevra |
Figli | Amedeo IV di Savoia Umberto di Savoia Tommaso II di Savoia Aimone di Savoia Guglielmo di Savoia Amedeo di Savoia Pietro II di Savoia Filippo I di Savoia Bonifacio di Savoia Beatrice di Savoia Alasia di Savoia Agata di Savoia Margherita di Savoia Avita di Savoia |
Religione | Cattolico |
Tommaso I di Savoia detto l'Amico dei Comuni[1] per via delle ampie libertà concesse ai suoi comuni (Aiguebelle, 20 maggio 1177 – Moncalieri, 1º marzo 1233) fu Conte di Savoia e Conte d'Aosta e Moriana dal 1189 al 1233.
Nato nel castello di Charbonnières, era figlio di Umberto III di Savoia e di Beatrice di Mâcon († 1230), figlia di Gerardo I, conte di Mâcon e di Vienne e di Maurette de Salins.
Indice
1 Biografia
1.1 La giovinezza del conte Tommaso
1.2 Gli affari politici
1.3 La morte
1.4 L'eredità di Tommaso I
1.5 La tomba
2 Matrimonio e discendenza
3 Ascendenza
4 Successione
5 Note
6 Bibliografia
7 Altri progetti
Biografia |
La giovinezza del conte Tommaso |
Quando Umberto III di Savoia ebbe un figlio maschio dalla moglie Beatrice, si fece grande festa: le precedenti tre mogli non avevano dato eredi maschi e il sangue della casata rischiava di scomparire. Il nome imposto al bambino fu Tommaso.
Quando morì il padre, il giovane principe venne posto sotto la scomoda tutela del marchese del Monferrato Bonifacio I. Il marchese sperava di avere tra le mani un ragazzo debole e di aver quindi la possibilità di impadronirsi dei possedimenti sabaudi.
Ma commise un errore: il giovane Tommaso seppe presto emanciparsi dalla tutela del marchese, evidenziando un carattere fiero ed indipendente. Osò mettersi contro il Conte di Ginevra, la cui figlia, Margherita o forse Beatrice, aveva fatto invaghire il giovane Tommaso. Ma Guglielmo I non vedeva di buon occhio un matrimonio sabaudo per la bella figlia: a quel tempo i Savoia erano ancora troppo deboli, minacciati su tutti i confini e possibili prede di altre potenze dell'epoca. Così decise di concedere la figlia in moglie al re Filippo II di Francia. Tommaso non si arrese: rapì la contessina durante la cerimonia di matrimonio e la condusse in Savoia, dove si procedette alle nozze. Da Margherita di Ginevra Tommaso ebbe 14 figli.
Gli affari politici |
Al contrario del padre, che si era apertamente inimicato l'Impero, tanto da venir anche messo al bando, Tommaso improntò il suo governo su una politica di riconciliazione, basata sulla prudenza e sulle sottili manovre politiche, tanto che ottenne presto favori e terre da parte dell'Imperatore, venendo alla fine nominato anche Vicario Imperiale del Piemonte, titolo ambitissimo.
Il resto dell'attività politica di Tommaso fu improntata ad una ricostruzione dei dominii degli avi, perduti dai predecessori: si alleò con i potenti signori feudali e con i vescovi, cercando di allearsi con i Comuni e le Signorie italiane per potenziare i suoi territori e la gloria della casata. Vennero piegati alla sua volontà i riottosi baroni feudali, molti comuni e vennero stipulate vantaggiose alleanze, ottenute anche con contratti matrimoniali: sua figlia Beatrice, sposata al Conte di Provenza, viene ricordata da Dante quattro figlie ebbe, e ciascuna reina. Tra queste, importante Eleonora, regina d'Inghilterra, che chiamò a corte due suoi zii Savoia, Bonifacio, arcivescovo di Canterbury e Pietro (poi conte di Savoia), che fu conte di Richmond e di Essex, ed eresse il suo palazzo a Londra nel sito dell'attuale Savoy Hotel.
La morte |
Tommaso I si ammalò improvvisamente di febbre in Valle d'Aosta all'inizio del 1233, mentre era di ritorno con il suo esercito da una campagna militare nel Chiablese.[2]
L'eredità di Tommaso I |
Alla sua morte il conte Tommaso poteva vantarsi di aver sanato quasi tutte le piaghe che affliggevano i domini sabaudi e di avere allargato la potenza della Signoria: la Valle di Susa, Giaveno e Rivalta erano entrati definitivamente a far parte dello Stato sabaudo, così come la capitale del paese di Vaud, Moudon, che servirà poi ai suoi successori come porta d'ingresso a tutto il territorio circostante.
La tomba |
Tommaso I di Savoia, secondo la tradizione, è stato sepolto alla Sacra di San Michele. Non ne è stato tuttavia mai trovato il sepolcro, anche se per rispetto di quanto tramandato nei secoli è stata messa un'iscrizione commemorativa insieme a quelle delle altre tombe presenti.[3]
Matrimonio e discendenza |
Dal matrimonio (1195) con Beatrice (Margherita) di Ginevra nacquero 14 figli:
Amedeo IV di Savoia (1197 – 1254), suo diretto successore come conte sovrano di Savoia dal 1233 al 1253;- Umberto, deceduto fra marzo e novembre del 1223;
Tommaso II di Savoia (1199 – 1259), signore e conte in Piemonte, sposò Giovanna di Fiandra (†1244), divenendo così conte di Fiandra; divenne conte sovrano di Savoia dal 1253 alla morte, succedendo al fratello Amedeo IV, e co-reggendo lo Stato assieme al figlio di quest'ultimo, Bonifacio di Savoia (1245-1263)- Aimone, (†30 agosto 1237), signore del Chiablese;
- Guglielmo di Savoia (†1239), vescovo di Valence e rettore di Vienne;
- Amedeo di Savoia, († 1268) vescovo di Saint-Jean de Maurienne dal 1236 al 1256;
Pietro II di Savoia (1203 – 1268), dal 1233 Signore del Vaud, che risiedette a lungo in Inghilterra, dove divenne conte di Richmond ed infine, nel 1263, divenne conte sovrano di Savoia succedendo al nipote Bonifacio di Savoia, che era morto senza eredi maschi;
Filippo I di Savoia (1207 – 1285), divenne arcivescovo di Lione, il quale poi però ritornò allo stato laico, sposando la contessa palatina di Borgogna ed infine nel 1268 divenne conte di Savoia, succedendo al fratello Pietro II, morto senza eredi maschi;
Bonifacio (1217 – 1270), arcivescovo di Canterbury, beatificato nel 1838 da papa Gregorio XVI;
Beatrice di Savoia (1206 – 1266), andata sposa nel dicembre del 1219 a Raimondo Berengario IV, conte di Provenza (1209 – 1245) e fu madre di ben quattro regine:
Margherita di Provenza (1221 – 1295), moglie di Luigi IX di Francia;
Eleonora di Provenza (1223 – 1291), moglie di Enrico III d'Inghilterra;
Sancha di Provenza (1228 – 1261), seconda moglie di Riccardo di Cornovaglia (1209 – 1272), Re dei Romani;
Beatrice di Provenza (1231 – 1267), moglie di Carlo I di Sicilia;
- Alasia di Savoia, badessa del monastero di St. Pierre in Lione;
- Agata di Savoia, badessa del monastero di St. Pierre in Lione;
- Margherita di Savoia, (1202 †1273), andata sposa nel 1218 ad Hartmann I di Kyburg;
- Avita di Savoia
Ascendenza |
Tommaso I di Savoia | Padre: Umberto III di Savoia | Nonno paterno: Amedeo III di Savoia | Bisnonno paterno: Umberto II di Savoia | Trisnonno paterno: Amedeo II di Savoia |
Trisnonna paterna: Giovanna di Ginevra | ||||
Bisnonna paterna: Giselda di Borgogna | Trisnonno paterno: Guglielmo I di Borgogna | |||
Trisnonna paterna: Stefania di Vienne | ||||
Nonna paterna: Matilde di Albon | Bisnonno paterno: Guigues III di Albon | Trisnonno paterno: Guigues II di Albon | ||
Trisnonna paterna: Pétronille d'Argental | ||||
Bisnonna paterna: Matilde d'Inghilterra | Trisnonno paterno: Edgardo Atheling | |||
Trisnonna paterna: Margherita di Scozia | ||||
Madre: Beatrice di Mâcon | Nonno materno: Gerardo I di Mâcon | Bisnonno materno: Guglielmo IV di Borgogna | Trisnonno paterno: Stefano I di Mâcon | |
Trisnonna paterna: Beatrice di Lorena | ||||
Bisnonna materna: Poncette de Traves | Trisnonno materno: Thibault de Traves | |||
Trisnonna materna: ? | ||||
Nonna materna: Maurette di Salins | Bisnonno materno: Gaucher IV de Salins | Trisnonno materno: Umberto III de Salins | ||
Trisnonna materna: ? | ||||
Bisnonna materna: ? | Trisnonno materno: ? | |||
Trisnonna materna: ? |
Successione |
Note |
^ Rossotti, op.cit., p. 108
^ Davide Bertolotti, op.cit., p.3 0
^ Francesco Paoli, op.cit., p. 59
Bibliografia |
Francesco Cognasso, Il Piemonte nell'Età Sveva, Deputazione subalpina di storia patria, Torino 1968- Renzo Rossotti, Curiosità e misteri di Torino, Newton Compton editore, 1992
- Francesco Paoli, La Sacra di S.Michele e i suoi sepolcri di principi di Savoia, Tip.e Lib.S.Giuseppe nel Collegio degli Artigianelli, 1868
- Davide Bertolotti, Istoria della R. Casa di Savoia, editore A. Fontana, 1830
Altri progetti |
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