Glenn Close






Glenn Close alla prima di Guardiani della Galassia (2014)


Glenn Close (Greenwich, 19 marzo 1947) è un'attrice, doppiatrice e produttrice cinematografica statunitense.


Durante la sua lunga e variegata carriera, è stata costantemente acclamata per la sua versatilità ed è ampiamente considerata come una delle migliori attrici della sua generazione e una delle più grandi star della New Hollywood.[1] La Close detiene il record di sette candidature ai Premi Oscar (di cui una pendente) senza l'assegnazione di un premio. Nel corso della sua carriera ha vinto tre Golden Globe, tre Emmy Awards, due Screen Actors Guild Award e un Critics Choice Award.


I suoi ruoli più famosi figurano ne Il mondo secondo Garp (1982), Il grande freddo (1983), Il migliore (1984), Attrazione fatale (1987), Le relazioni pericolose (1988), Il mistero Von Bulow (1990), La casa degli spiriti (1993), La carica dei 101 - Questa volta la magia è vera (1996), Air Force One (1997), La carica dei 102 - Un nuovo colpo di coda (2000), The Lion in Winter - Nel regno del crimine (2003), Albert Nobbs (2011), Damages (2007-2012), Guardiani della Galassia (2014) e The Wife - Vivere nell'ombra (2017).


Glenn Close è anche una delle più apprezzate attrici del teatro statunitense: vanta infatti la vittoria di tre Tony Awards e un Drama Desk Award. Nel 2017 ha inoltre ricevuto la sua prima candidatura come migliore attrice in un musical ai Laurence Olivier Awards.[2]




Indice






  • 1 Biografia


    • 1.1 Le origini e gli inizi


    • 1.2 Anni ottanta: il successo


    • 1.3 Anni novanta


    • 1.4 Dal 2000 al 2009


    • 1.5 Dal 2010 ad oggi




  • 2 Vita privata


    • 2.1 Politica e attivismo


    • 2.2 Interessi e hobby




  • 3 Influenza nella cultura di massa


  • 4 Filmografia


    • 4.1 Attrice


      • 4.1.1 Cinema


      • 4.1.2 Televisione




    • 4.2 Doppiatrice


    • 4.3 Special e documentari




  • 5 Teatro


  • 6 Discografia


  • 7 Riconoscimenti


  • 8 Doppiatrici italiane


  • 9 Note


  • 10 Altri progetti


  • 11 Collegamenti esterni





Biografia |



Le origini e gli inizi |


Nata da famiglia aristocratica a Greenwich, nel Connecticut, una cittadina fondata dai suoi antenati alla fine del Seicento, si trasferisce nel Congo belga al seguito del padre chirurgo. Frequenta contemporaneamente un collegio svizzero, viaggiando continuamente tra Africa ed Europa. Tra i 7 e i 22 anni entra a far parte di quella che lei stessa definisce una setta di estrema destra, il "Riarmo Morale" (Moral Re-Armament). Il movimento, come sostiene l'attrice, l'avrebbe aiutata a sviluppare il talento per la recitazione.[3][4]. Conseguita la laurea nel 1974 in Virginia, si trasferisce a New York dove partecipa a diverse rappresentazioni teatrali nel Broadway theatre.



Anni ottanta: il successo |


Negli anni ottanta Glenn Close consolida la propria carriera teatrale. Prende parte a quattro produzioni teatrali di Broadway (tra cui un musical) che le portano una candidatura per Barnum nel 1980 e una vittoria per La cosa reale nel 1984 ai Tony Award. Recita inoltre in due produzioni Off-Broadway tra cui La singolare vita di Albert Nobbs nel 1982, per il quale vinse un Obie Award.[5]


Il suo esordio cinematografico, nel 1982 con Il mondo secondo Garp di una infermiera femminista, colpisce positivamente l'interesse di Hollywood, portandole una candidatura agli Oscar nel 1983. Nel 1984 ottiene la seconda candidatura al Premio Oscar per il film Il grande freddo e l'anno successivo la terza candidatura per il film Il migliore. Ha spesso interpretato personaggi femminili negativi come in Attrazione fatale al fianco del premio Oscar Michael Douglas o in Le relazioni pericolose del 1988, al fianco di John Malkovich e Michelle Pfeiffer. Entrambi i film sono acclamati dalla critica[6][7] e ricevono diverse candidature a vari premi cinematografici tra cui quelle all'Oscar alla miglior attrice per la Close.



Anni novanta |




Glenn Close alla 49ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (1992)


Interpreta Sunny Von Bulow nel pluripremiato Il mistero Von Bulow al fianco di Jeremy Irons, e Karin Anderson nel film Tentazione di Venere che ottiene un raro 100% di consensi della critica sul sito Rotten Tomatoes[8]. Nel 1993 è Férula Trueba ne La casa degli spiriti, film di Bille August tratto dall'omonimo romanzo di Isabel Allende accolto positivamente dal pubblico; il cast si compone di attori di alto livello: a fianco della Close ci sono Meryl Streep, Jeremy Irons, Winona Ryder, Vanessa Redgrave e Antonio Banderas.



Nel 1995 recita nel film TV Serving in Silence: The Margarethe Cammermeyer Story per cui vince un Emmy. Nel 1996 è nel film di Tim Burton Mars Attacks! in cui interpreta la First lady Marsha Dale, moglie del Presidente (Jack Nicholson), e madre di Taffy Dale (Natalie Portman).




Glenn Close nei panni di Crudelia De Mon nel 1996


Ottiene inoltre notorietà internazionale interpretando Crudelia De Mon in La carica dei 101 - Questa volta la magia è vera; il film regala all'attrice una candidatura al Premio Golden Globe ed è un successo al box office arrivando ad incassare oltre 320 milioni di dollari[9]. Infine nel 1996 recita in Mary Reilly al fianco di Julia Roberts e John Malkovich, accolto negativamente dai critici e dal pubblico con scarsi incassi[10][11]. Nel 1997 è con Harrison Ford nel film Air Force One e recita un cameo nel film In & Out.


Nel 1999 presta la voce a Kala nel film Disney Tarzan e recita in La fortuna di Cookie diretta da Robert Altman al fianco di Julianne Moore e Chris O'Donnell. Anche negli anni novanta Glenn Close è attiva a teatro: è protagonista di due produzioni di Broadway: nel pluripremiato musical Sunset Boulevard di Andrew Lloyd Webber (ruolo che la Close aveva già provato in una produzione californiana) e nello spettacolo La morte e la fanciulla di Ariel Dorfman. Per questi due ruoli vince in entrambe le occasioni l'ambito Tony Award.[12]



Dal 2000 al 2009 |


Nel 2000 è nel cast tutto al femminile nel film Le cose che so di lei diretta da Rodrigo García e reinterpreta la malvagia Crudelia De Mon in La carica dei 102 - Un nuovo colpo di coda. Nel 2003 doppia Nicoletta Braschi nel ruolo della Fata Turchina nella versione americana del film Pinocchio di Roberto Benigni. Nel 2004 è nel film La donna perfetta con Nicole Kidman, Bette Midler, Matthew Broderick e Christopher Walken: il film non riceve critiche entusiastiche ma riesce comunque a ottenere buoni risultati al box office coprendo il budget di produzione e incassando più di 100 milioni di dollari.[13][14][15]


Nel 2005 è nel film drammatico di Rodrigo García 9 vite da donna, accolto positivamente dai critici[16] e nel film TV The Lion in Winter per cui vince un Golden Globe. Nel 2007 è nel film Un amore senza tempo: nonostante il cast stellare ricomprenda la Close, Meryl Streep, Claire Danes, Vanessa Redgrave, Toni Collette e Natasha Richardson il film riceve critiche negative[17][18].


Ha fatto parte di due pluripremiate serie televisive: nella figura del capitano di polizia Monica Rawling nella serie televisiva The Shield[19] e come personaggio principale nel telefilm Damages. Damages ottiene critiche entusiastiche per tutte le stagioni di cui si compone[20] e si classifica come uno dei telefilm di maggior successo ricevendo candidature ai più importanti premi come Golden Globe, Emmy Awards, Screen Actors Guild Awards, Satellite Awards, Producers Guild of America Awards, Writers Guild of America Awards e Television Critics Association Awards. Interpretare l'avvocato Patty Hewes in Damages regala a Glenn Close un Premio Golden Globe, 2 Emmy Awards ed un Satellite Award.



Dal 2010 ad oggi |




Glenn Close ai Premi Oscar 2012


Per la sua interpretazione di una donna che si finge uomo nel film Albert Nobbs[21] (in cui ritrova per la terza volta la regia di Rodrigo García), riceve diversi premi e candidature tra cui la sua sesta al Premio Oscar, una ai Golden Globes e una agli Screen Actors Guild Awards.[22] Glenn Close non si è limitata a recitare nel film Albert Nobbs ma ha anche prodotto il film, scritto la sceneggiatura e scritto le parole della canzone tema portante della colonna sonora Lay Your Head Down, con le musiche di Brian Byrne e interpretata dalla cantante irlandese Sinéad O'Connor. La canzone è stata molto apprezzata dai critici: riceve una candidatura al Premio Golden Globe e una agli Houston Film Critics Society Awards e vince ai Satellite Award come miglior canzone originale.[23][24]


Nel 2014 è nel cast del film Guardiani della Galassia, appartenente al Marvel Cinematic Universe[25] e recita a Broadway nel dramma Un equilibrio delicato con John Lithgow, Martha Plimpton, Lindsay Duncan e Bob Balaban. Nell'aprile 2016 debutta nel West End nel ruolo di Norma Desmond in Sunset Boulevard al London Coliseum, un ruolo ricoperto a Broadway oltre vent'anni prima.


Nel 2017 torna a recitare a Broadway nel musical Sunset Boulevard, con lo stesso cast con cui aveva recitato a Londra nella primavera del 2016; le recensioni furono molto positive, tanto che il New York Times definì la sua interpretazione di Norma Desmond la "performance del secolo".[26] Nell'ottobre del 2018 torna sulle scene newyorchesi con Mother of the Maid, in cui interpreta la madre di Giovanna d'Arco al Public Theater.


Nel novembre del 2016, in Svezia, comincia le riprese del nuovo film drammatico The Wife - Vivere nell'ombra che la vede come protagonista per la prima volta dopo il successo di Albert Nobbs. La regia è affidata al regista svedese Björn Runge. Il film è incentrato sulla storia di un matrimonio in crisi ed è ispirato all'omonimo romanzo di Meg Wolitzer. Il regista Runge, che ha conquistato l'Orso d'argento a Berlino per il film Daybreak ha dichiarato: "Quando l'ho letto mi sono subito sentito ispirato da questa storia d'amore, creatività e dell'enorme segreto che Joe e Joan condividono. Con Glenn Close sono sicuro che dirigere il film sarà un'esperienza straordinaria". Il film, presentato al Festival di Toronto del 2017, è stato acquistato dalla Sony Pictures Entertainment ed è stato distribuito nelle sale alla fine del 2018; di esso è stata particolarmente apprezzata l'interpretazione della Close definita da alcuni critici una delle migliori della sua carriera.[27][28] Per il film Glenn Close vince il Golden Globe per la migliore attrice in un film drammatico, un Critics' Choice Award, un SAG Award e riceve una candidatura all'Oscar come migliore attrice protagonista.



Vita privata |


Il padre di Glenn Close è stato un rinomato medico che ha lavorato in diverse parti del mondo, anche nel Congo Belga dove ha prestato servizio personale al Presidente mentre suo nonno paterno diresse l'American Hospital Association e fu sposato con Marjorie Merriweather Post. Glenn Close è discendente dei Taliaferro della Virginia, una delle prime famiglie che si sono stabilite nello Stato nel XVII secolo ed è cugina di secondo grado dell'attrice e modella statunitense Brooke Shields.[29]. È stata sposata dal 1969 al 1971 con il cantautore Cabot Wade e dal 1984 al 1987 con l'uomo d'affari James Constantine Marlas.


Ha inoltre avuto una relazione dal 1979 al 1983 con l'attore Len Cariou e dal 1987 al 1991 con il produttore John H. Starke; da quest'ultimo ha avuto una figlia, Annie, nata nel 1988. Dal 1995 al 1999 ha avuto una relazione con il produttore Steve Beers. Dal febbraio 2006 al settembre 2015, Glenn Close è stata sposata con l'uomo d'affari David E. Shaw col quale era da molti anni fidanzata, con una cerimonia tenutasi nel Maine.[30][31][32]



Politica e attivismo |


Sostenitrice del Partito Democratico Statunitense e delle iniziative del Presidente Bill Clinton, nel 2008 supporta la campagna di Barack Obama.[33]. Si dichiara favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso. In relazione alla dichiarazione del Presidente Barack Obama di piena approvazione delle unioni omosessuali afferma[34]:


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«Sono felice e fiera delle sue parole, stiamo parlando di diritti umani e non è giusto che ad una parte di americani sia esclusa la possibilità di godere di questi diritti»



È la fondatrice e portavoce di BringChange2Mind, un'associazione che si occupa di combattere i pregiudizi e la discriminazione verso coloro che soffrono di malattie mentali e di prestare assistenza a queste persone; ha dato vita a questa iniziativa in quanto ha sperimentato in famiglia cosa significa avere a che fare con tali disturbi.[35] Amante degli animali, ha un debole particolare per i cani[36]. Ha anche partecipato ad una pubblica battaglia per salvare i cani randagi di Los Angeles, e ha sfilato con la Lega animalista su Wilshire Boulevard, tenendo in braccio il suo adorato cagnolino per ricordare che i cani non sono giocattoli.[37]



Interessi e hobby |


Glenn Close ama l'arte, la lettura, viaggiare e praticare sport ed ha un interesse particolare per il baseball, infatti è tifosa dei New York Mets. Inoltre l'attrice conserva e colleziona tutti gli abiti e costumi di scena che ha indossato nei vari film in cui ha recitato.[38][39]



Influenza nella cultura di massa |


Il personaggio di Alex Forrest interpretato da Glenn Close nel film Attrazione fatale ha avuto un forte impatto nella cultura popolare: è considerata una delle donne più cattive del cinema e ha generato il modo di dire bunny boiler che indica una persona vendicativa e violenta nei confronti di un ex partner; il termine fa riferimento alla scena in cui Alex Forrest si vendica cuocendo in acqua bollente il coniglietto della figlia del personaggio di Michael Douglas e fu inventato da Glenn Close in un'intervista.[40][41] La scena in questione viene anche citata nel libro "Il libro dei coniglietti suicidi", scritto da Riley Andy: in una vignetta si vede uno dei coniglietti inserire la VHS del film nel registratore di una ragazza che è appena stata lasciata. Nel primo episodio della quinta stagione di Californication il protagonista Hank definisce una sua ex partner come bunny boiler[42].


Popolare è stata l'intervista dell'attrice nella trasmissione americana Late Night with Jimmy Fallon in cui è riuscita a mettersi in bocca 49 carotine contemporaneamente.[43]



Filmografia |



Attrice |




Glenn Close al Festival di Cannes 2010



Cinema |




  • Il mondo secondo Garp (The World According to Garp), regia di George Roy Hill (1982)


  • Il grande freddo (The Big Chill), regia di Lawrence Kasdan (1983)


  • The Stone Boy, regia di Ruth Hillerman (1984)


  • Il migliore (The Natural), regia di Barry Levinson (1984)


  • Doppio taglio (Jagged Edge), regia di Richard Marquand (1985)


  • Maxie, regia di Paul Aaron (1985)


  • Attrazione fatale (Fatal Attraction), regia di Adrian Lyne (1987)


  • Le relazioni pericolose (Dangerous Liaisons), regia di Stephen Frears (1988)


  • Legami di famiglia (Immediate Family), regia di Jonathan Kaplan (1989)


  • Il mistero Von Bulow (Reversal of Fortune), regia di Barbet Schroeder (1990)


  • Amleto (Hamlet), regia di Franco Zeffirelli (1990)


  • Hook - Capitan Uncino (Hook), regia di Steven Spielberg (1991)


  • Tentazione di Venere (Meeting Venus), regia di István Szabó (1991)


  • La casa degli spiriti (Das Geisterhaus), regia di Bille August (1993)


  • Cronisti d'assalto (The Paper), regia di Ron Howard (1994)


  • Mary Reilly, regia di Stephen Frears (1996)


  • La carica dei 101 - Questa volta la magia è vera (101 Dalmatians), regia di Stephen Herek (1996)


  • Mars Attacks!, regia di Tim Burton (1996)


  • Paradise Road, regia di Bruce Beresford (1997)


  • Air Force One, regia di Wolfgang Petersen (1997)


  • La fortuna di Cookie (Cookie's Fortune), regia di Robert Altman (1999)


  • Le cose che so di lei (Things you Can Tell Just By Looking at Her), regia di Rodrigo García (2000)


  • La carica dei 102 - Un nuovo colpo di coda (102 Dalmatians), regia di Kevin Lima (2000)


  • La sicurezza degli oggetti (The Safety of Objects), regia di Rose Troche (2001)


  • Le Divorce - Americane a Parigi (Le Divorce), regia di James Ivory (2003)


  • La donna perfetta (The Stepford Wives), regia di Frank Oz (2004)


  • Heights, regia di Chris Terrio (2004)


  • 9 vite da donna (Nine Lives), regia di Rodrigo García (2005)


  • Kidnapped - Il rapimento (The Chumscrubber), regia di Arie Posin (2005)


  • Un amore senza tempo (Evening), regia di Lajos Koltai (2007)


  • Albert Nobbs, regia di Rodrigo García (2011)


  • Low Down, regia di Jeff Preiss (2014)


  • 5 to 7, regia di Victor Levin (2014)


  • Guardiani della Galassia (Guardians of the Galaxy), regia di James Gunn (2014)


  • La grande Gilly Hopkins (The Great Gilly Hopkins), regia di Stephen Herek (2015)


  • Anesthesia, regia di Tim Blake Nelson (2015)


  • Warcraft - L'inizio (Warcraft), regia di Duncan Jones (2016)


  • La ragazza che sapeva troppo (The Girl with All the Gifts), regia di Colm McCarthy (2016)


  • 2 gran figli di... (Father Figures), regia di Lawrence Sher (2017)


  • Seven Sisters (What Happened to Monday), regia di Tommy Wirkola (2017)


  • Mistero a Crooked House (Crooked House), regia di Gilles Paquet-Brenner (2017)


  • Matrimonio con l'ex, regia di Damian Harris (2017)


  • The Wife - Vivere nell'ombra (The Wife), regia di Björn Runge (2017)



Televisione |




  • Great Performances - serie TV, 1 episodio (1975)


  • Too Far to Go, regia di Fielder Cook - film TV (1979)


  • Orphan Train, regia di William A. Graham - film TV (1979)


  • The Elephant Man, regia di Jack Hofsiss - film TV (1982)


  • Quelle strane voci su Amelia (Something About Amelia), regia di Randa Haines - film TV (1984)


  • Le pietre di Ibarra (Stones for Ibarra), regia di Jack Gold - film TV (1988)


  • She'll Take Romance, regia di Piers Haggard - film TV (1990)


  • Un passo dal cuore (Sarah, Plain and Tall), regia di Glenn Jordan - film TV (1991)


  • Sarah l'allodola (Skylark), regia di Joseph Sargent - film TV (1993)


  • Costretta al silenzio (Serving in Silence), regia di Jeff Bleckner - film TV (1995)


  • La luce del crepuscolo (In the Gloaming), regia di Christopher Reeve - film TV (1997)


  • La fine dell'inverno (Sarah, Plain and Tall: Winter's End), regia di Glenn Jordan - film TV (1999)


  • The Ballad of Lucy Whipple, regia di Jeremy Kagan - film TV (2001)


  • South Pacific, regia di Richard Pearce - film TV (2001)


  • Will & Grace - serie TV, episodio 4x24 (2002)


  • La finestra di Vermeer (Brush with Fate), regia di Brent Shields - film TV (2003)


  • The Lion in Winter - Nel regno del crimine (The Lion in Winter), regia di Andrey Konchalovskiy - film TV (2003)


  • West Wing - Tutti gli uomini del Presidente (The West Wing) - serie TV, episodio 5x17 (2004)


  • Strip Search, regia di Sidney Lumet - film TV (2004)


  • The Shield - serie TV, 13 episodi (2005)


  • Damages - serie TV, 59 episodi (2007-2012)


  • Louie - serie TV, episodio 5x06 (2015)


  • Sea Oak, regia di Hiro Murai - film TV (2017)


  • 3 in mezzo a noi: I racconti di Arcadia (3Below: Tales of Arcadia) - serie TV, 12 episodi (2018)



Doppiatrice |




  • Greystoke - La leggenda di Tarzan, il signore delle scimmie (Greystoke: The Legend of Tarzan, Lord of the Apes), regia di Hugh Hudson (1984)


  • Gandahar, regia di René Laloux (1988)


  • Lincoln, regia di Peter W. Kunhardt e James A. Edgar - miniserie TV (1992)


  • I Simpson (The Simpsons) - serie TV, 9 episodi (1995-2018) - Mona Simpson


  • Tarzan, regia di Chris Buck e Kevin Lima (1999)


  • Baby, regia di Robert Allan Ackerman - film TV (2000)


  • Pinocchio, regia di Roberto Benigni (2002)


  • Tarzan 2, regia di Brian Smith (2005)


  • Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti (Hoodwinked!), regia di Cory Edwards (2006)


  • Hoodwinked Too! Hood vs. Evil, regia di Mike Disa (2011)



Special e documentari |




  • The Divine Garbo, regia di Susan F. Walker (1990)


  • Una eredità in musica (The Best of Disney Music: A Legacy in Song), regia di Don Mischer (1993)


  • Christopher Reeve: A Celebration of Hope, regia di Louis J. Horvitz (1998)


  • Robert F. Kennedy: A Memoir, regia di Steven Manuel, Jack Newfield e Charles C. Stuart (1998)


  • The Lady with the Torch, regia di David Heeley (1999) - voce narrante


  • Welcome to Hollywood, regia di Tony Markes e Adam Rifkin (2001)


  • What I Want My Words to Do to You: Voices from Inside a Women's Maximum Security Prison, regia di Madeleine Gavin, Judith Katz e Gary Sunshine (2003)


  • A Closer Walk, regia di Robert Bilheimer (2003)


  • Home - La nostra terra (Home), regia di Yann Arthus-Bertrand (2009)


  • Pax, regia di Glenn Close e Sarah Harvey (2010)


  • Love, Marilyn - I diari segreti (Love, Marilyn), regia di Liz Garbus (2012)


  • Broadway: Beyond the Golden Age, regia di Rick McKay (2015)


  • Broadway: The Next Generation, regia di Rick McKay (2015)



Teatro |




  • Love for Love, di William Congreve, regia di Harold Prince. Helen Hayes Theatre di New York (1974)


  • The Rules of the Game, di Luigi Pirandello, regia di Stephen Porter. Helen Hayes Theatre di New York (1974)


  • The Member of the Wedding, di Carson McCullers, regia di Michael Montel. Helen Hayes Theatre di New York (1974)


  • Rex, libretto di Sherman Yellen, versi di Sheldon Harnick, musiche di Richard Rodgers, regia di Edwin Sherin. Lunt-Fontanne Theatre di New York (1976)


  • The Crazy Locomotive, di Stanisław Ignacy Witkiewicz, regia di Des McAnuff. Chelsea Theater Center di New York (1977)


  • Uncommon Women and Others, di Wendy Wasserstein, regia di Steven Robman. Marymount Manhattan Theatre di New York (1977)


  • The Crucifer of Blood, testo e regia di Paul Giovanni. Helen Hayes Theatre di New York (1978)


  • Wine Untouched, di Bjorg Vik, regia di Lynne Guerra. Curman Theatre di New York (1979)


  • The Winter Dancers, regia di Keith Hack. Marymount Manhattan Theatre di New York (1979)


  • Barnum, libretto di Mark Bramble, parole di Michael Stewart, musiche di Cy Coleman, regia di Joe Layton. St. James Theatre di New York (1980)


  • Barnum, libretto di Mark Bramble, parole di Michael Stewart, musiche di Cy Coleman, regia di Joe Layton. Secondo tour statunitense (1981)


  • La singolare vita di Albert Nobbs, da George Moore, adattamento e regia di Simone Benmussa. Manhattan Theatre Club (1982)


  • La cosa reale, Tom Stoppard, regia di Mike Nichols, con Jeremy Irons. Plymouth Theatre di New York (1984)


  • For No Good Reason/Childhood, da Nathalie Sarraute, adattamento e regia di Simone Benmussa. Samuel Becket Theatre di New York (1985)


  • Benefactors, di Michael Frayn, regia di Michael Blakemore. Brooks Atkinson Theatre di New York (1985)


  • La morte e la fanciulla, di Ariel Dorfman, regia di Mike Nichols. Brooks Atkinson Theatre di New York (1992)


  • Sunset Boulevard, libretto di Christopher Hampton, versi di Don Black, musiche di Andrew Lloyd Webber, regia di Trevor Nunn. Shubert Theatre di Los Angeles (1993)


  • Sunset Boulevard, libretto di Christopher Hampton, versi di Don Black, musiche di Andrew Lloyd Webber, regia di Trevor Nunn. Minskoff Theatre di New York (1994)


  • Un tram che si chiama Desiderio, di Tennessee Williams, regia di Trevor Nunn. National Theatre di Londra (2001)


  • The Play What I Wrote, di Hamish McColl, Sean Foley ed Eddie Braben, regia di Kenneth Branagh. Lyceum Theatre di New York (2003)


  • Busker Alley, libretto di AJ Carothers, musiche di Richard M. Sherman e Robert B. Sherman, regia di Tony Walton. Kaye Playhouse di New York (2006)


  • The Pirates of Penzance, di Gilbert e Sullivan, regia di Ted Sperling. Delacorte Theatre di New York (2013)


  • Un equilibrio delicato, di Edward Albee, regia di Pam MacKinnon. John Golden Theatre di New York (2014)


  • Sunset Boulevard, libretto di Christopher Hampton, versi di Don Black, musiche di Andrew Lloyd Webber, regia di Lonny Price. London Coliseum di Londra (2016)


  • Sunset Boulevard, libretto di Christopher Hampton, versi di Don Black, musiche di Andrew Lloyd Webber, regia di Lonny Price. Palace Theatre di New York (2017)


  • Mother of the Maid, di Jane Anderson, regia di Matthew Penn. Public Theater di New York (2018)



Discografia |




  • The Real Thing (1985), con la partecipazione di Jeremy Irons


  • The Emperor and the Nightingale (1988), musiche di Tim Story e voce narrante di Glenn Close


  • La leggenda della valle addormentata (The Legend of Sleepy Hollow) (1989), musiche di Tim Story e voce narrante di Glenn Close


  • Sunset Boulevard (1994 Los Angeles Cast) [Deluxe Edition]: prima incisione statunitense integrale con Glenn Close, Allan Campbell, George Hearn e Judy Kuhn.


  • Highlights from Sunset Boulevard: brani migliori del musical cantata da Glenn Close, Allan Campbell, George Hearn e Judy Kuhn.


  • Repeat the Sounding (Album natalizio, 1995), collaborazione con Plácido Domingo e London Symphony Orchestra



Riconoscimenti |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Premi e riconoscimenti di Glenn Close.

Glenn Close ha collezionato diverse vittorie e candidature ai più importanti premi cinematografici, televisivi, teatrali e musicali: ha ricevuto sette candidature al Premio Oscar (quattro come miglior attrice e tre come miglior attrice non protagonista), tre candidature ai Grammy Award per tre dei quattro album musicali da lei incisi, due candidature ai British Academy Film Awards e vinto tre Emmy Awards, tre Golden Globe, due Screen Actors Guild Award, due Satellite Awards, un Critics Choice Award, un Obie Award, un Drama Desk Award e tre Tony Awards a cui vanno ad aggiungersi altri riconoscimenti e candidature che rendono omaggio ai suoi lavori e alla sua carriera.[44]



Doppiatrici italiane |


Nelle versioni in italiano dei suoi film, Glenn Close è stata doppiata da:




  • Ludovica Modugno ne La carica dei 101 - Questa volta la magia è vera, Mars Attacks!, Air Force One, La fine dell'inverno, South Pacific, La carica dei 102 - Un nuovo colpo di coda, Will e Grace, Albert Nobbs, Low Down, Guardiani della Galassia, Louie, La ragazza che sapeva troppo, Seven Sisters, Due gran figli di..., The Wife - Vivere nell'ombra


  • Sonia Scotti in Le relazioni pericolose, Il mistero Von Bulow, Amleto, Tentazione di Venere, Un passo dal cuore, La casa degli spiriti, Costretta al silenzio, Le cose che so di lei, La sicurezza degli oggetti, Le Divorce - Americane a Parigi, La donna perfetta


  • Melina Martello ne La fortuna di Cookie, Damages, Warcraft - L'inizio, La grande Gilly Hopkins


  • Emanuela Rossi ne Il grande freddo, Il migliore, Legami di famiglia


  • Maria Pia Di Meo in Cronisti d'assalto, Mary Reilly, Paradise Road


  • Angiola Baggi in La finestra di Vermeer, The Shield, Mistero a Crooked House


  • Roberta Greganti in Una eredità in musica, Matrimonio con l'ex


  • Aurora Cancian ne Il mondo secondo Garp, 9 vite da donna


  • Cinzia De Carolis in West Wing - Tutti gli uomini del Presidente


  • Serena Verdirosi in Doppio taglio


  • Fabrizia Castagnoli in Maxie


  • Simona Izzo in Attrazione fatale


  • Anna Rita Pasanisi in Kidnapped - Il rapimento


  • Elettra Bisetti in Un amore senza tempo


  • Silvia Pepitoni in Strip Search


  • Germana Pasquero in Anesthesia


  • Stefania Giacarelli in The Lion in Winter - Nel regno del crimine


Da doppiatrice è sostituita da:




  • Sonia Scotti in Tarzan, Tarzan 2, I Simpson (15x18, 19x19)


  • Ludovica Modugno ne I Simpson (7x08, 23x13)


  • Emanuela Rossi in Greystoke - La leggenda di Tarzan, il signore delle scimmie


  • Isa Bellini in Cappuccetto Rosso e gli insoliti sospetti


  • Anna Rita Pasanisi in The Lady with the Torch



Note |




  1. ^ (EN) Glenn Close: My close-up on a man's world, su Daily Mail, 15 aprile 2012. URL consultato il 25 novembre 2014.


  2. ^ (EN) Glenn Close: a History of the Greatest Star on Stage, in London Theatre Guide, 20160613. URL consultato il 29 gennaio 2018.


  3. ^ Glenn Close, infanzia in setta di destra in ANSA.it


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