Dunga
Dunga | ||
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Dunga alla Fiorentina nella stagione 1990-1991. | ||
Nazionalità | Brasile | |
Altezza | 177 cm | |
Peso | 77 kg | |
Calcio | ||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |
Ritirato | 2000 - giocatore | |
Carriera | ||
Squadre di club1 | ||
1983-1984 | Internacional | 10 (0) |
1984-1985 | Corinthians | 13 (1) |
1986 | Santos | 15 (1) |
1987 | Vasco da Gama | 17 (1) |
1987-1988 | Pisa | 23 (2) |
1988-1992 | Fiorentina | 122 (8) |
1992-1993 | Pescara | 23 (3) |
1993-1995 | Stoccarda | 57 (7) |
1995-1998 | Júbilo Iwata | 99 (16) |
1999-2000 | Internacional | 29 (3) |
Nazionale | ||
1983 | Brasile U-20 | 1+ (1) |
1983-1986 | Brasile Olimpica | 20 (4) |
1987-1998 | Brasile | 91 (6) |
Carriera da allenatore | ||
2006-2008 | Brasile Olimpica | |
2006-2010 | Brasile | |
2011 | Al-Rayyan | |
2012-2013 | Internacional | |
2014-2016 | Brasile | |
2015-2016 | Brasile Olimpica | |
Palmarès | ||
Campionato sudamericano Under-20 | ||
Oro | Bolivia 1983 | |
Mondiali di Calcio Under-20 | ||
Oro | Messico 1983 | |
Giochi panamericani | ||
Bronzo | Caracas 1983 | |
Olimpiadi | ||
Argento | Los Angeles 1984 | |
Bronzo | Pechino 2008 | |
Copa América | ||
Oro | Brasile 1989 | |
Argento | Uruguay 1995 | |
Oro | Bolivia 1997 | |
Oro | Venezuela 2007 | |
Mondiali di calcio | ||
Oro | Stati Uniti 1994 | |
Argento | Francia 1998 | |
Confederations Cup | ||
Oro | Arabia Saudita 1997 | |
Oro | Sudafrica 2009 | |
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||
Statistiche aggiornate al 22 luglio 2014 |
Carlos Caetano Bledorn Verri, meglio noto come Dunga (Ijuí, 31 ottobre 1963), è un allenatore di calcio ed ex calciatore brasiliano.
Già capitano della Nazionale brasiliana campione del mondo 1994, ne è stato il commissario tecnico dal 2006 al 2010 e poi di nuovo dal 2014 al 2016, guidandola alla vittoria nella Copa América 2007 e alla FIFA Confederations Cup 2009.
Il soprannome Dunga è la traduzione in portoghese di Cucciolo, uno dei Sette Nani.
Dunga ha origini italiane (per l'esattezza piemontesi) dalla parte paterna e tedesche da quella materna.
Indice
1 Caratteristiche tecniche
2 Carriera
2.1 Giocatore
2.1.1 Club
2.1.2 Nazionale
2.2 Allenatore
2.2.1 Nazionale brasiliana
2.2.2 Al-Rayyan e Internacional
3 Palmarès
3.1 Giocatore
3.1.1 Club
3.1.1.1 Competizioni statali
3.1.1.2 Competizioni nazionali
3.1.1.3 Competizioni internazionali
3.1.2 Nazionale
3.1.3 Individuale
3.2 Allenatore
3.2.1 Nazionale
3.2.2 Individuale
4 Note
5 Altri progetti
6 Collegamenti esterni
Caratteristiche tecniche |
Centrocampista con attitudini difensive, possedeva anche una buona proprietà di palleggio e un preciso tiro dalla distanza, qualità che ne aumentavano l'efficacia in fase offensiva. Si posizionava davanti alla difesa, fermando le azioni avversarie; nel suo repertorio spiccava il lancio lungo, effettuato sovente con l'esterno del piede destro.[1] Era un interditore di stile europeo, diverso dai raffinati centrocampisti brasiliani, ma dava un grande contributo alla manovra grazie al senso tattico e a una naturale predisposizione alla regia. Dotato di grande temperamento e autentico leader in campo, era famoso per la foga con cui difendeva e per la straordinaria voglia di vincere.[2]
Carriera |
Giocatore |
Club |
Iniziò la carriera nell'Internacional di Porto Alegre. Nel 1984 fu acquistato dalla Fiorentina nell'affare Socrates, ma fu deciso di lasciarlo giocare in Brasile tre anni per maturare. Si trasferì al Corinthians per poi passare nel 1986 al Santos, e nel 1987 al Vasco da Gama.
Nell'autunno del 1987 approdò in Italia e la società viola lo dette in prestito al Pisa: con i nerazzurri Dunga raggiunse una sospirata salvezza. Nel 1988 arrivò a Firenze (perse la doppia finale di Coppa UEFA 1989-1990 contro la Juventus). Nel 1992 fu messo fuori rosa dal vicepresidente Cecchi Gori e fu poi ceduto al Pescara: con il club biancazzurro retrocesse, dopo di che chiuse la sua esperienza italiana.
In seguito disputò due stagioni con lo Stoccarda, quattro con la squadra giapponese del Júbilo Iwata, per chiudere la carriera in Brasile nell'Internacional.
Nazionale |
Con le nazionali giovanili si è aggiudicato il Mondiale Under-20 del 1983 e la medaglia d'argento alle Olimpiadi estive del 1984.
Conta 91 presenze e 6 gol nella nazionale maggiore, con cui esordì nel 1987. Dopo il trionfo nella Copa América 1989, arrivò la delusione ai Mondiali del 1990, dove uscì negli ottavi di finale contro i campioni uscenti dell'Argentina, che avrebbero poi perso la finale con la Germania.
Ai Mondiali 1994 fu per quasi tutte le partite il capitano della squadra. Segnò il quarto dei tiri di rigore della vittoriosa finale contro l'Italia. Nel 1997 trionfò nuovamente in Copa América. Rimase il capitano della squadra e chiuse la carriera internazionale ai Mondiali 1998, in cui segnò il quarto rigore della serie brasiliana nella semifinale contro i Paesi Bassi prima di perdere la finale contro la squadra padrona di casa
Allenatore |
Nazionale brasiliana |
Nel luglio 2006 ha sostituito Carlos Alberto Parreira sulla panchina della nazionale brasiliana, iniziando la sua prima esperienza come allenatore. Ha debuttato nell'amichevole giocata a Oslo contro la Norvegia il 16 agosto 2006 e terminata 1-1.
Alla guida dei verdeoro ha conquistato la Copa América 2007, battendo in finale l'Argentina per 3-0, e la Confederations Cup 2009 vincendo 3-2 contro gli Stati Uniti. Al campionato del mondo 2010, nonostante i favori del pronostico, il Brasile di Dunga è stato eliminato ai quarti di finale, battuto 2-1 dai Paesi Bassi. Il giorno stesso Dunga è stato sollevato dall'incarico.[3]
Richiamato sulla panchina verdeoro il 22 luglio 2014 a seguito delle dimissioni di Luiz Felipe Scolari[4], l'8 maggio 2015 viene nuovamente nominato alla guida della selezione olimpica brasiliana.[5]
In vista della Copa América 2015 in Cile Dunga decide di non convocare Oscar, Kaká e Ganso[6]. Il Brasile è eliminato ai quarti di finale dal Paraguay dopo i tiri di rigore, proprio come avvenuto quattro anni prima.
Per la Coppa America del Centenario, nel 2016, Dunga deve fare a meno di Kakà per infortunio e decide - non senza polemiche - di rinunciare a Neymar, impegnato nell'agosto seguente come fuoriquota nei Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo e Alex Sandro[7]. Al pareggio per 0-0 contro l'Ecuador fa seguito la netta vittoria contro Haiti (7-1). Nella terza partita, quando un pari sarebbe stato sufficiente a garantire ai brasiliani il primo posto nel girone, la nazionale di Dunga perde contro il Perù e viene eliminata. Il 14 giugno 2016 viene sollevato dall'incarico di CT[8].
Al-Rayyan e Internacional |
Dopo aver rifiutato la panchina dell'Inter, come affermato da lui stesso,[9] il 30 agosto 2011 diventa allenatore del Al-Rayyan, prende il posto del connazionale Paulo Autuori che guiderà la nazionale under 23 qatariota con l'obiettivo di qualificare la squadra ai Giochi Olimpici di Londra. L'8 settembre però viene sostituito dal tecnico uruguaiano Diego Aguirre, con il quale aveva militato nella stagione 1988 nella Fiorentina.
Il 12 dicembre 2012 viene chiamato ad allenare l’Internacional, sua ex squadra. Il 3 ottobre 2013 viene esonerato dopo una serie di risultati negativi.
Palmarès |
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Note |
^ Autori vari, Enciclopedia dello Sport - Calcio, Treccani, 2002, p. 679.
^ Carlos Dunga, il ruggito del Cucciolo!, tuttocalciatori.net, 10 dicembre 2012. URL consultato l'11 ottobre 2014.
^ (PT) Comissão técnica da Seleção Brasileira está destituída, pe.superesportes.com.br, 4 luglio 2010. URL consultato l'11 ottobre 2014.
^ (PT) Dunga é o novo técnico da Seleção Brasileira, cbf.com.br, 22 luglio 2014. URL consultato l'11 ottobre 2014.
^ Técnico Alexandre Gallo deixa a CBF e seleção olímpica será comandada por Dunga - goal.com, 8 mag 2015
^ Coppa America, Brasile: Dunga lascia a casa Oscar, ci sono Coutinho e Casemiro, La Gazzetta dello Sport, 5 maggio 2015.
^ Il Brasile snobba la Copa America. Dunga, chi hai convocato?.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
[collegamento interrotto], International Business Times, 5 maggio 2016.
^ http://sport.sky.it/sport/calcio_estero/2016/06/14/copa-america-2016-brasile-dunga-esonerato.html?utm_source=dlvr.it&utm_medium=twitter
^ Inter, senti Dunga: "Ecco perché ho rifiutato la panchina nerazzurra", tuttomercatoweb.com, 23 dicembre 2012. URL consultato l'11 ottobre 2014.
Altri progetti |
Altri progetti
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Collegamenti esterni |
- (PT) Dunga, su Futpedia.globo.com, Globo Comunicação e Participações SA (archiviato dall'url originale il 2008-2011).
- Riferimenti: Una sgradevole vicenda, di Filippo Luti (Museofiorentina) http://www.museofiorentina.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1123:17-luglio&catid=133:battito-viola&Itemid=217
Sito ufficiale, su capitaodunga.com.br.
(EN, DE, FR, ES, AR) Dunga, su FIFA.com, FIFA.
(EN) Dunga, su national-football-teams.com, National Football Teams.
(DE, EN, IT) Dunga, su transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
Dunga, su calcio.com, HEIM:SPIEL Medien GmbH.
(EN) Dunga, su soccerbase.com, Racing Post.
(JA) Dunga, su J.League Data Site, J.League.
(EN) Dunga, su sports-reference.com, Sports Reference LLC.
(PT) Dunga, su cob.org.br, Comitê Olímpico do Brasil (Comitato Olimpico del Brasile).
- (PT, EN) Seleção Brasileira Restritiva (1979-1983), su rsssfbrasil.com.
- (PT, EN) Seleção Brasileira Restritiva (1984-1987), su rsssfbrasil.com.
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 187275502 · ISNI (EN) 0000 0001 4000 5517 · LCCN (EN) n2011214996 · GND (DE) 1031911804 |
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