René Blum
René Blum, fratello minore di Léon Blum, (Parigi, 13 marzo 1878 – Auschwitz, 1942) è stato un artista francese di origine ebraica, vittima dell'Olocausto. Fu impresario, coreografo e fondatore del Balletto dell'Opéra di Montecarlo.
Indice
1 Biografia
1.1 Inizi
1.2 Montecarlo
1.3 Deportazione e morte
2 Note
Biografia |
Inizi |
René Blum nasce a Parigi.[1] All'inizio del secolo è collaboratore del giornale letterario parigino Gil Blas e affermato critico teatrale.[2] Durante la Prima Guerra Mondiale Blum combatte nella battaglia della Somme. Contribuisce a mettere in salvo capolavori minacciati dalle operazioni belliche nella cattedrale di Amiens e per questo viene insignito con la croce di guerra francese.[2]
Montecarlo |
Diventa direttore teatrale e di operetta a Montecarlo nel 1924,[3] presso i Balletti Russi di Sergej Diaghilev.[2] Nel 1931, Blum viene incaricato da Luigi II Principe di Monaco allo scopo di creare una compagnia di balletto che continui il lavoro di Diaghilev (morto nel 1929).[2] Nel 1932, con il sostegno del finanziere Serge Denham, Blum e il Colonnello W. de Basil fondano la compagnia Balletti Russi di Montecarlo.
Blum e de Basil fanno fallimento nel 1934, e il Balletto Russo si scioglie.[2] Tuttavia Blum continua a mantenere vivo il balletto a Montecarlo: ingaggia dapprima la ballerina e coreografa Bronislava Nijinska, e dopo di lei Michel Fokine. Nel 1937 Blum e l'ex coreografo dei Balletti Russi Léonide Massine ottengono finanziamenti da Julius Fleischmann Jr. per creare una nuova compagnia.[4] Nel 1938 la nuova compagnia riprende il nome di Balletto Russo di Montecarlo, anche se allo scoppio della guerra, nel 1939, si trasferisce definitivamente a New York.[2]
Deportazione e morte |
Nell'estate del 1940, dopo l'occupazione tedesca di Parigi, Blum ritorna in Francia per stare vicino alla famiglia.[2] È tra i primi ebrei francesi a essere arrestati dalla polizia francese, il 12 dicembre 1941 nella sua casa di Parigi. Viene portato nel campo di internamento di Beaune-la-Rolande, poi in quello di Drancy. Il 23 settembre 1942 viene trasferito ad Auschwitz.[5][6] Durante la prigionia è noto fra i compagni per i suoi racconti di vita artistica che contribuiscono a sollevare il morale.[2] Viene ucciso dai nazisti a fine settembre 1942 all'età di 64 anni.[2]
Note |
^ Judith Chazin-Bennahum, René Blum and the Ballets Russes: In Search of a Lost Life. New York: Oxford University Press, 2011.
^ abcdefghi Homans, Jennifer. "René Blum: Life of a Dance Master," New York Times (July 8, 2011).
^ Sorley Walker, Kathrine. 1982. De Basil's Ballets Russes. London: Hutchinson. ISBN 0-09-147510-4; New York: Atheneum. ISBN 0-689-11365-X, p.3
^ "Blum Ballet Sold to Company Here," New York Times (Nov. 20, 1937).
^ Martin Gilbert, The Routledge Atlas of the Holocaust, Psychology Press, 2002, p. 10, ISBN 978-0-415-28145-4.
^ The Trial of Adolf Eichmann, Session 32 (Part 5 of 5), Georges Wellers testimone al processo di Eichmann.
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