Trachite
Trachite | |
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Categoria | roccia magmatica |
Sottocategoria | roccia effusiva |
Minerali principali | sanidino o anortoclasio, plagioclasio sodico e biotite ± anfiboli ± pirosseni ± olivina |
Minerali accessori | magnetite, apatite |
Colore | biancastro, grigio-giallognolo |
Ambiente di formazione | isole vulcaniche oceaniche non sull'asse delle dorsali, aree continentali soggette a sollevamenti non orogenici |
Sezioni sottili di trachite | |
Immagine a nicol paralleli | |
Immagine a nicol incrociati |
La trachite è una roccia magmatica effusiva di composizione intermedia e chimismo alcalino, equivalente effusivo delle sieniti. Ha tessitura porfirica, ipocristallina o olocristallina, spesso vacuolare o finemente porosa e perciò a superficie ruvida. È di colore chiaro, biancastro o grigio-giallastro e composta principalmente da sanidino o anortoclasio, plagioclasio e biotite con ± clinopirosseni e/o anfiboli e/o olivina.
Indice
1 Etimologia
2 Caratteri mineralogici
3 Origine
4 Composizione chimica e norma
5 Distribuzione
6 Utilizzo
7 Note
8 Bibliografia
9 Voci correlate
10 Altri progetti
Etimologia |
Il nome viene dal greco τραχύς (trachýs) = ruvido, per l'aspetto scabro e poroso della superficie della roccia.
Caratteri mineralogici |
Nelle trachiti il minerale nettamente prevalente è il feldspato alcalino, presente sia come fenocristalli che come microliti nella pasta di fondo. Si tratta generalmente di sanidino nelle varietà potassiche e di anortoclasio o più raramente albite nelle varietà sodiche. I loro fenocristalli, tabulari e allungati, di solito sono fittamente addossati e isorientati dal flusso della lava, conferendo alla roccia una particolare tessitura detta trachitica.
Il plagioclasio (oligoclasio o andesina) è sempre presente in quantità comprese tra il 10 e il 35% sul volume totale dei feldspati ma di solito non forma fenocristalli. Il quarzo, se presente nella pasta di fondo, non supera il 5% del volume totale della roccia, che pertanto si può definire satura in silice. I minerali femici sono decisamente subordinati. Il vetro è scarso e interstiziale o assente. Accessori frequenti sono l'apatite e la magnetite.
Se il quarzo è in quantità maggiore, fino al 20% del volume totale della roccia, si passa alle quarzo-trachiti. Le trachiti a foidi contengono fino al 10% in volume di feldspatoidi e/o olivina.
Quando il contenuto in vetro è consistente e non consente la classificazione su base modale con il diagramma QAPF di Streckeisen, si usa lo schema classificativo a sinistra, basato sui costituenti normativi, che discrimina meglio le caratteristiche delle trachiti rispetto al diagramma TAS (vedi più in basso). L'aggettivo peralcaline si usa in caso di presenza di uno o più costituenti normativi peralcalini: Ac (acmite), Ns (metasilicato di sodio) e Ks (metasilicato di potassio).
Origine |
La trachite è associata ad ambiente non orogenico come isole vulcaniche non sull'asse delle dorsali e zone di sollevamento continentale e deriva da basalti alcalini per cristallizzazione frazionata.
Composizione chimica e norma |
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Distribuzione |
In Italia:
Colli Euganei (Oligocene inf.): Monte Lonzina, Colle della Rocca , Monte Rusta[2]
- Provincia magmatica del Lazio (Quaternario): stratovulcano di Vico[3]
- Provincia magmatica campana (Quaternario): Monte Somma-Vesuvio, piroclastiti nei Campi Flegrei, a Ischia e Procida[3]
Isole Ponziane (Quaternario): colate, duomi e piroclastiti di trachiti potassiche[3]
- Isola di Vulcano (Quaternario): Vulcanello (trachiti potassiche in colate e piroclastiti)[3]
Etna (Quaternario)[3]
Ustica (Quaternario): lave[3]
Pantelleria (Quaternario): duomi e ignimbriti[3]
Sardegna (Pliocene): Capo Ferrato (colate, filoni e duomi), Montiferru[3]
Nel mondo:
Alvernia, Renania e Scozia, Ungheria, Tahiti, isole di Ascensione e Sant'Elena.
Utilizzo |
Questa roccia è commercializzata come materiale (lavorabile) per prodotti dell'edilizia e dell'arredo urbano. Essa è presente in molti luoghi in Italia: da citare la Sardegna e, soprattutto, la zona dei Colli Euganei in provincia di Padova. Il termine trachite, nel settore della lavorazione, è tuttavia usato impropriamente per indicare genericamente pietre estratte da rocce effusive con struttura porfirica o microcristallina, come le ignimbriti e le andesiti.
La trachite fu usata in passato, e lo è tutt'oggi, prevalentemente per lastricati stradali, marciapiedi e bordature degli stessi. In tempi più recenti, grazie alle sue caratteristiche cromatiche ed alla possibilità di essere tagliata in lastre sottili e lucidata, si è resa adatta anche a scopi di rivestimento e di abbellimento di edifici, sia per esterni che per interni (scale e pavimenti).
Note |
^ ab Myron G. Best, Igneous and metamorphic petrology, 2nd edition - Blackwell, 2003 pag. 20
^ http://www.collieuganei.it/geologia/
^ abcdefgh Peccerillo A. - Plio-Quaternary Volcanism in Italy -Petrology, Geochemistry, Geodynamics - Springer (2005) - ISBN 3-540-25885-X
Bibliografia |
Censimento delle cave nei Colli Euganei, effettuato nel 1983 dall'Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Vicenza.- Scritti vari del professor Giampaolo De Vecchi, già professore ordinario di Mineralogia e Geologia all'Università di Padova.
Voci correlate |
- Scalpellino
- Roccia ignea
- Riolite
- Tufo (roccia)
- Granito
- Trachite euganea
Altri progetti |
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