Minoranza linguistica greca d'Italia



















Minoranza linguistica greca d'Italia

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Distribuzione geografica
 
Lingua Griko, greco-calabro
Note [1]
Distribuzione















Calabria Calabria
15 comuni

Puglia Puglia
9 comuni

Sicilia Sicilia
1 comune


La minoranza linguistica greca d'Italia, così come riconosciuta dallo Stato italiano, è composta dalle due isole linguistiche della Bovesìa, Vallata dell'Amendolea, Gallicianò, Roghudi, Roccaforte del Greco nel reggino e della Grecia salentina nel Salento, che di fatto costituiscono la totalità delle aree ellenofone esistenti in Italia.


Il termine Grecanico si ritrova più specificamente applicato all'area calabrese, visto che per le varietà salentine ha progressivamente guadagnato consensi la designazione locale di Griko (graficamente anche grico)[2][3][4][5][6],l'idioma praticato in queste comunità, è un dialetto (o gruppo di dialetti) di tipo neo-greco residuato probabilmente di una più ampia e continua area linguistica ellenofona esistita anticamente nella parte costiera della Magna Grecia.


I greci odierni chiamano la lingua Katoitaliótika (Greco: Κατωιταλιώτικα, "Italiano meridionale") oppure, in riferimento al solo dialetto della Bovesìa, calabrese, anche se quest'ultimo può riferirsi eufemisticamente al pidgin greco-italiano pure esistente nell'area. Le persone che ancora parlano la lingua greca in Calabria sono probabilmente non più di 500,[7] mentre in Salento, in Puglia, si stimano circa 10.000 parlanti.




Indice






  • 1 Distribuzione geografica


  • 2 Storia


  • 3 Il griko salentino


    • 3.1 Confronto linguistico


    • 3.2 Lessico


      • 3.2.1 Animali


      • 3.2.2 Giorni della settimana


      • 3.2.3 Espressioni di tempo


      • 3.2.4 Luoghi del paese


      • 3.2.5 Campagna e dintorni


      • 3.2.6 I colori (Ta culuria)


      • 3.2.7 Famiglia


      • 3.2.8 Corpo umano


      • 3.2.9 L'articolo determinativo


      • 3.2.10 L'articolo indeterminativo


      • 3.2.11 Verbi


        • 3.2.11.1 Verbo "ime": essere


        • 3.2.11.2 Verbo “kanno” fare


        • 3.2.11.3 Verbo “torò” vedere


        • 3.2.11.4 Verbo “‘zicconnome” litigare


        • 3.2.11.5 Verbo “vorazzo” comprare


        • 3.2.11.6 Verbo “pianno” prendere


        • 3.2.11.7 Verbo “ercome” venire


        • 3.2.11.8 Verbo “canonò” guardare


        • 3.2.11.9 Verbo “pinno” bere


        • 3.2.11.10 Verbo “leo” dire


        • 3.2.11.11 Verbo “moreo” cucinare


        • 3.2.11.12 Verbo “steo” stare




      • 3.2.12 Espressioni






  • 4 Folklore


    • 4.1 Cantanti e gruppi popolari grecofoni


      • 4.1.1 Salentini


      • 4.1.2 Calabresi






  • 5 Autori in lingua grika


  • 6 Note


  • 7 Voci correlate


  • 8 Altri progetti


  • 9 Collegamenti esterni





Distribuzione geografica |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Grecia salentina, Bovesia, Dialetto greco-calabro e Greci di Messina.

Le due piccole comunità grecaniche ancora esistenti oggi si trovano nelle regioni italiane della Calabria (Bovesia) e della Puglia (Salento). L'area salentina di lingua grecanica comprende nove comuni nella regione storica definita Grecia salentina: Calimera, Castrignano de' Greci, Corigliano d'Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia, Zollino. Gli abitanti di questi nove comuni sono poco più di 40.000. I grecanici calabresi sono riuniti in nove località attorno al comune di Bova, ma questa popolazione è in numero inferiore.


Nel maggio 2011 il comune di Messina ha richiesto al consiglio provinciale "di delimitare al Comune di Messina l'ambito territoriale in cui si applichino le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche previste dalla L. n. 482 del 15/12/1999" per la popolazione di lingua e cultura greca residente nel territorio comunale"[8].



Storia |











Storia della
lingua greca

(vedi anche: Lineare B, alfabeto greco)

Proto-greco



Miceneo (1600–1100 a.C. circa)



Greco antico (800–330 a.C. circa)
dialetti:
eolico, arcado-cipriota, attico-ionico,
dorico, nord-occidentale, locrese, panfilio;
dialetto siceliota, lingua omerica.




Koinè greca (330 a.C.–330 circa)*


Greco medievale (330–1453)



Greco moderno (dal 1453)
questione della lingua greca
dialetti:
cappadocico, cretese, cipriota,
demotico, italiota (greco-calabro, griko), katharevousa, pontico, dialetto zaconico,
ievanico



  • Date tratte da D. B. Wallace, Greek Grammar Beyond the Basics: An Exegetical Syntax of the New Testament (Grand Rapids 1997), 12.


L'origine di queste comunità è stata a lungo oggetto di controversie. Gli studiosi Gerhard Rohlfs e G. Hatzidakis sostennero l'ipotesi di una continuità diretta dalle antiche colonie greche dell'Italia Meridionale e della Sicilia (Wikt:Apoikia) presenti già dall'VIII-VII secolo a.C. e che costituivano la Magna Grecia storica. Gli studiosi italiani come O. Parlangeli e G. Morosi hanno avversato questa teoria in favore di un'origine più recente, legata all'immigrazione di popolazioni ellenofone nel Medioevo provenienti dall'Impero bizantino, adducendo come prova la somiglianza del grecanico con il greco moderno, che rende queste lingue parzialmente intelligibili fra loro. Più recentemente è stato ipotizzato che l'immigrazione medievale abbia rinforzato comunità ellenofone più antiche già presenti.



Il griko salentino |


La lingua definita "griko", scritta in caratteri latini, presenta punti in comune con il neogreco e vocaboli che sono frutto di evidenti influenze leccesi o comunque neolatine. Fenomeni fonetici molto comuni nel griko sono:



  • La caduta del gamma intervocalico, ad esempio il greco moderno φέυγω (fevgho, letteralmente (io) "parto") diventa "feo".

  • La palatalizzazione dei suoni gutturali. Ad esempio la congiunzione καί, equivalente alla "e" italiana, diventa "ce" o il pronome εκείνος (quello) diventa "cino" o ancora l'esempio del vocabolo καλοκαίρι [kalokèri] (estate) che diventa "Calocèri" o l'espressione "ο κύριoς μου" [cùrios-mu] (il mio signore, mio padre) diventa "ciùrimmu".

  • Il passaggio di grado da suono aspirato a tenue: θάλασσα (letto Thalassa con Th aspirato) diventa "tàlassa"

  • L'assibilazione: ad es. la forma neogreca ήθελα [ìthela] ((io) volevo) diviene "isela".

  • Il passaggio da gutturale a labiale: ad esempio ανοιχτός (letteralmente "aperto" da leggersi Anichtòs, con ch aspirato) diventa "niftò"

  • Il passaggio da labiale tenue a labiale aspirata: es. πεμπτη (giovedì, da leggersi "pempti") diventa "pèfti".



Confronto linguistico |


  • da Matinata ("Serenata"), una canzone grica il cui testo è stato composto dal poeta calimerese Vito Domenico Palumbo:



(Lingua italiana)


Io ti penso sempre,

perché ti amo, anima mia,

e ovunque andrò, in qualsiasi cosa sarò trascinato, ovunque io mi trovi,

ti porterò sempre dentro al mio cuore.




(Greco moderno)

Εγώ πάντα εσένα σκέφτομαι,

γιατί εσένα ψυχή μου αγαπώ,

και όπου πάω, όπου σέρνομαι, όπου στέκομαι,

στην καρδιά μου πάντα εσένα βαστώ.




(Griko)

Evò panta se sena pensèo,

jatì sena fsichì mu [a]'gapò,

ce pu pao, pu sirno, pu steo

stin kardìa mu panta sena vastò.





  • Il componimento che segue è un "dispetto", brevi battute popolari a carattere scherzoso.



(Lingua italiana)


Lunedì e martedì siedi

mercoledì non lavorare

e giovedì va' pure, va' pure alla piazza!

Il venerdì e il sabato allo specchio:

e la domenica io come lavoro?




(Greco moderno)


Τη Δευτέρα και την Τρίτη κάθεσαι,

την Τετάρτη μη δουλέψεις

και την Πέμπτη να πας, να πας στην πλατία!

Την Παρασκευή και το Σάββατο είσαι στον καθρέφτη:

την Κυριακή εγώ πώς δουλεύω;




Ti dheftèra ke tin trìti kàthese,

tin tetàrti mi dhulèpsis

ke tin pèmpti na pas, na pas stin platìa!

Tin paraskevì ke to sàvato ìse ston kathréfti:

tin kiriakì eghò pos dhulèvo?




(Griko)


I deftera ce i triti cascio

i tètrai mi pòlemìsi

ce amo i péfti, amo sti mesi

i prassäì ce o samba es to fanò:

i ciuracì 'vo posse polemò?






Lessico |



Animali |


Bue e Mucca: Vui


Cane: Sciddhu


Capra: Izza


Caprone: Criu


Cavallo: Ampari


Gatto: Muscia


Gallina: Ornisa


Gazza: Mita


Grillo: Griddho


Lucertola: Stavvricula


Maiale: Recco


Pecora: Pradina


Pesce: Azzari


Ragno: Karrukeddha


Serpente: Afidi


Topo: Pondikò


Uccello: Pikulì (Uccellino: Piculai)



Giorni della settimana |


Lunedì: Deftera


Martedì: Tridi


Mercoledì: Tetradi


Giovedì: Petti


Venerdì: Prasseì


Sabato: Samba


Domenica: Ciuriacì



Espressioni di tempo |


Oggi: Simmeri


Domani: Avvri


Ieri: Ettè


L'altro ieri: Protte


Settimana: Domà


La settimana scorsa: Tu domà pu diache


Anno: Crono


Quest'anno: Feto


L'anno prossimo:Fetisporchete


L'anno scorso: Pertzi



Luoghi del paese |


Piazza: Mesi


Paese: Chora (E'anche il nome griko di Sternatia: il paese era la capitale culturale della Grecìa)


Casa: Essu (mu), spiti


Strada: Shtrà


Chiesa: Aglisìa


Farmacia: Spezialìa


Bottega: Puteca


Macelleria: Vucceria


Forno: Furnu


Mulino: Milo



Campagna e dintorni |


Campagna: Korafi


Albero: Argulo


Pagliaio o fornetto di pietre: Furnai


Paglia: Kuteo


Grano: Sitàri


Orzo: Crisari


Pozzo: Frea


Secchio: Sicchio


Carrucola: Carrozziddha


Zappa: Zinari


Zappetta: Inguddha


Zappetta con il manico corto: Scioparnai


Ascia: Mannara


Carbonaio: Kraunaro


Carbonaia: Kraunara


Carboni: Kranari


Carbonella: Cinisa


Cenere: Statti



I colori (Ta culuria) |


(Di seguito solo quelli differenti dalla versione dialettale salentina)


Colori: Culuria


Rosso: Rodinò


Bianco: Aspro


Nero: Mavvro


Giallo: Scialèno


Verde: Chiaro



Famiglia |


Mamma: Mana


Papà: Tata


Padre: Ciuri


Bambino: Pedai


Bambina: Chiatera


Ragazzo: Pedìa


Fratello: Aderfò


Sorella: Aderfi


Suocera: Pattera


Suocero: Pattero


Cognato: Cagnao


Cognata: Cagnai


Genero: Grambò


Nonno: Pappo


Nonna: Mali


Nipote: Anizzio


Zio: Ttio


Zia: Ttia


Cugino: ‘Zaterfo


Sposo: Paddhicari


Sposa: Coràsi


Marito:Andra


Moglie: Ghineca


Vedova: Cattìa


Zitella: Coràsi



Corpo umano |


Capelli: Maddhìa


Orecchie. Attìa


Mani: Chierria


Dita: Dattila


Occhi: Ammaddhia


Naso: Mitti


Braccio: Vrachionu


Gambe: Anche


Testa: Ciofàle


Piedi: Poddhia



L'articolo determinativo |


Singolare Maschile: o


Singolare Femminile: e


Singolare Neutro: to


Plurale Maschile: e


Plurale Femminile: e


Plurale Neutro: ta



L'articolo indeterminativo |


Singolare Maschile: ena


Singolare Femminile: mia


Singolare Neutro: ena



Verbi |



Verbo "ime": essere |












































presente passato prossimo “imperfetto”
Evo ime ime sta’meno imone
Esù ise ise sta’meno isone
Cino ene e sta’meno ione
Emì imesta ime sta’meni imasto
Esì isesta isesta sta’meni isasto
Cini ine i sta’meni isane


Verbo “kanno” fare |





































presente
passato prossimo
Evò kanno ekamo
Esù kanni ekame
Cino kanni ekame
Emì kannume kamamo
Esì kannete kamato
Cini kannune kamane


Verbo “torò” vedere |












































presente passato prossimo “riflessivo”
Evò torò ita toriome
Esù torì ite toriese
Cino torì ite toriete
Emì torume itamo toriomesta
Esì torite itato toriosesta
Cini torune itane toriutte


Verbo “‘zicconnome” litigare |































presente
Evò zicconnome
Esù zicconnete
Cino ezziccotte
Emì zicconomesta
Esì zicconosesta
Cini zicconnete


Verbo “vorazzo” comprare |





































presente
passato prossimo
Evò vorazzo vorasi
Esù vorazzi vorase
Cino vorazzi vorase
Emì vorazzume vorasamu
Esì vorazzete vorasato
Cini vorazzune vorasene


Verbo “pianno” prendere |





































presente
passato prossimo
Evò pianno ebbia
Esù pianni ebbie
Cino pianni ebbie
Emì piannume piacamo
Esì piannete piacato
Cini piannune piacane


Verbo “ercome” venire |





































presente
passato prossimo
Evò ercome irta
Esù erchese irte
Cino erchete irte
Emì ercomesta irtamo
Esì ercosesta irtato
Cini ercute irtane


Verbo “canonò” guardare |





































presente
passato prossimo
Evò canonò kanonisa
Esù canonì kanonise
Cino canonì kanonise
Emì canonume kanonisamo
Esì canonite kanonisato
Cini canonune kanonisane


Verbo “pinno” bere |





































presente
passato prossimo
Evò pinno ebbia
Esù pinni ebbie
Cino pinni ebbie
Emì pinnume piamo
Esì pinnete piato
Cini pinnune piane


Verbo “leo” dire |





































presente
passato prossimo
Evò leo ipa
Esù lei ipe
Cino lei ipe
Emì leome ipamo
Esì lete ipato
Cini leune ipano


Verbo “moreo” cucinare |





































presente
passato prossimo
Evò moreo marezzo
Esù morei marezze
Cino morei marezze
Emì moreome marezzamu
Esì morete marezzato
Cini moreune marezzane


Verbo “steo” stare |































presente
Evò steo
Esù stei
Cino stei
Emì steome
Esì stete
Cini steune


Espressioni |


Simmeri o cerò è mavro ce scotinò


Oggi il tempo è nero e minaccioso


Mi pì zémata


Non dire bugie


Pu ste pai?


Dove stai andando?


Cini emine coràsi


È rimasta zitella


Cini emine cattìa


È rimasta vedova


Pao e'tozzo


Vado in campagna


Uso del “come”


Frasi affermative


Come si traduce con kundu o sa


Es. Echi t'ammaddia kundu o talassa = Hai gli occhi come il mare


Tua ene sa mia avloima = questa è come una benedizione


Domande


Si traduce con “pos”


Es. Pos pame? = come andiamo?



Folklore |


Il Folclore greco calabro è ricco nella tradizione orale. Alcune tradizioni sembrano risalire direttamente all'antichità, per esempio la figura delle Narades/Nereidi, ninfe malefiche particolarmente temute nel paese di Roghudi, dove la notte si chiudevano le porte che si affacciavano su una zona che si riteneva infestata da esse.[9] Le canzoni grecofone, la musica e la poesia sono particolarmente famose in Italia e in Grecia. Esistono gruppi folcloristici e di ricerca etnomusicale all'interno del territorio della Vallata dell'Amendolea i Cumelca e i " Spixì ce sòma Bovesia calabrese come i Megàli Ellàda e i Delia del Jalò tu Vúa, che cantano in greco calabro. A fine agosto si tiene a Bova Marina "O Nostos", un festival annuale di musica greco-calabra con la partecipazione di quasi tutti i gruppi grecofoni. Gruppi musicali del Salento che ripropongono i brani in lingua grika sono invece i Ghetonìa, gli Aramirè, i Manekà e gli Alla Bua. Inoltre artisti greci influenti come Dionysis Savvopoulos e Maria Farantouri hanno interpretato canzoni in greco calabro.
Ogni estate a Melpignano, piccolo centro salentino, si svolge la famosissima Notte della Taranta, a cui partecipano migliaia di giovani danzando tutta la notte sulle note della Pizzica in dialetto salentino e griko.
In Provincia di Reggio Calabria sta rinascendo la musica folkloristica cantata in dialetto greco - calabro: i maggiori esponenti musicali di questa corrente culturale sono Marinella Roda' di Melito di Porto Salvo e i CUMELCA di Galliciano'.



Cantanti e gruppi popolari grecofoni |



Salentini |



  • Agapìfolk

  • Agrikò

  • Argalìo

  • Arakne Mediterranea

  • Aramirè

  • Astèria

  • Atanathon

  • Avleddha

  • Cantori di Zollino

  • Canzoniere Grecanico Salentino

  • Dakkamè

  • Ensemble Terra d'Otranto

  • Ghetonìa

  • Manekà

  • Officina Zoè

  • Pino Zimba & Zimbarie



Calabresi |



  • Astaki

  • Cumelca

  • Delia del Jalò tu Vúa

  • Megàli Ellàda

  • Nistanimera

  • Spixì ce sòma

  • Stella del Sud

  • Ta scipòvlita

  • Marinella Roda'



Autori in lingua grika |



  • Giannino Aprile

  • Giuseppe Aprile

  • Rocco Aprile

  • Brizio Montinaro

  • Genoveffa Avantaggiato

  • Cici Cafaro

  • Cesare Campanelli

  • Angela Campi Colella

  • Mauro Cassoni

  • Luigi Castrignanò

  • Brizio Leonardo Colaci

  • Franco Corlianò

  • Giuseppe De Pascalis

  • Cesare De Santis

  • Gianni De Santis

  • Paolo Di Mitri

  • Giovanni Fazzi

  • Giorgio V.zo Filieri

  • Carmine Greco

  • Antonio Lefons

  • Giuseppe Lefons

  • Theonia Diakidis Mark

  • Daniele Palma

  • Vito Domenico Palumbo

  • Salvatore Sicuro

  • Paolo Stomeo

  • Antonio Tommasi

  • Salvatore Tommasi

  • Domenicano Tondi



Note |




  1. ^ I dati si riferiscono ai comuni entro i cui territori si applicano le disposizioni di tutela delle minoranze linguistiche storiche ai sensi della legge 482/99.


  2. ^ F. Violi, Lessico Grecanico-Italiano-Grecanico, Apodiafàzzi, Reggio Calabria, 1997.


  3. ^ Paolo Martino, L'isola grecanica dell'Aspromonte. Aspetti sociolinguistici, 1980. Risultati di un'inchiesta del 1977


  4. ^ Filippo Violi, Storia degli studi e della letteratura popolare grecanica, C.S.E. Bova (RC), 1992


  5. ^ Filippo Condemi, Grammatica Grecanica, Coop. Contezza, Reggio Calabria, 1987;


  6. ^ In Salento e Calabria le voci della minoranza linguistica greca | Treccani, il portale del sapere


  7. ^ Il grecanico: un po' di Grecia in Calabria, su patrimonilinguistici.it.


  8. ^ Delimitazione ambito territoriale della minoranza linguistica greca di Messina (PDF), su provincia.messina.it. URL consultato il 2 marzo 2012. (PDF)


  9. ^ Rossi-Taibbi, Giuseppe – Caracausi, Girolamo, Testi neogreci di Calabria, Istituto di Studi Bizantini e Neoellenici, Palermo, 1959, p. 301.



Voci correlate |



  • Grecia salentina

  • Dialetto greco-calabro

  • Isola linguistica

  • Lingua greca moderna

  • Comuni italiani di lingua greca



Altri progetti |



Altri progetti


  • Wikimedia Commons



  • Collabora a Wikimedia CommonsWikimedia Commons contiene immagini o altri file su minoranza linguistica greca d'Italia


Collegamenti esterni |



  • www.rizegrike.com: il portale del grico.


    • http://rizegrike.com/vocabolario.php vocabolario italiano - grico, grico - italiano, corredato da numerosi esempi.


    • http://rizegrike.com/cerca_brani.php ascolta il grico: oltre duecento brani registrati.


    • http://rizegrike.com/verbi.php i verbi grichi coniugati nelle varie forme.


    • http://rizegrike.com/sostantivi.php declinazione dei sostantivi e degli aggettivi grichi.


    • http://rizegrike.com/grecanico.php il grico salentino ed il grico calabro a confronto. Alcune favole di Esopo tradotte in entrambe le lingue.


    • http://rizegrike.com/spitta.php leggere e scaricare "i Spitta", periodico in lingua grica dal 2007.




  • Franco st'Anguria, Lo "Schiacúddhi" Due pezzi realizzati in dialetto greco di Corigliano d'Otranto (Choriána)

  • www.astaki.it il portale dei greci di Calabria, su astaki.it.

  • Area Grecofona Il portale dell'Area Grecofona, su areagrecofona.it.


  • Glossa Grika il Greco Otrantino (in griko, italiano, greco standard e francese)

  • La vista sul mare - Penisola salentina, Grecia e Magna Graecia, su kallithalassa.info.

  • Enosi Griko - Coordinamento Associazioni della Grecía Salentina, su enosi-griko.org.

  • Anastasios Karanastasis, Grammatica degli idiomi greci del Sud Italia, formato web in italiano di Iannis Papageorgiadis: www.grecosuditalia.it, su grecosuditalia.it.


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LinguisticaPortale Linguistica

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