Associazione Sportiva Dilettantistica Barletta 1922
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ASD Barletta 1922 Calcio | ||||
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Biancorossi, Furie Rosse | ||||
Segni distintivi | ||||
Uniformi di gara
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Colori sociali | Bianco, rosso | |||
Simboli | cavaliere | |||
Inno | Alè Barletta Gino Pastore | |||
Dati societari | ||||
Città | Barletta | |||
Nazione | Italia | |||
Confederazione | UEFA | |||
Federazione | FIGC | |||
Campionato | Eccellenza Puglia | |||
Fondazione | 1922 | |||
Rifondazione | 1995 | |||
Rifondazione | 2015 | |||
Presidente | Mario Dimiccoli | |||
Allenatore | Franco Cinque | |||
Stadio | Manzi-Chiapulin (1.030 posti) | |||
Palmarès | ||||
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L'Associazione Sportiva Dilettantistica Barletta 1922 (comunemente nota come Barletta) è una società calcistica italiana con sede nella città di Barletta.
Il club è noto con tale denominazione dal 2015, allorché la previgente società (costituita nel 1995 in luogo del fallito Barletta Calcio Sport, e successivamente nota con varie denominazioni - ultima delle quali S.S. Barletta Calcio, assunta al termine della stagione 2007-08) non fu in grado di perfezionare l'iscrizione al campionato di Lega Pro, subendo pertanto la radiazione dal calcio professionistico italiano.
La tradizione sportiva venne pertanto rilevata da un nuovo sodalizio, fondato il 6 agosto 2015 e ammesso in sovrannumero al campionato di Eccellenza pugliese, quinto livello della piramide calcistica nazionale, la massima serie regionale.
Indice
1 Storia
1.1 Le origini
1.2 Gli anni quaranta e cinquanta
1.3 Gli anni sessanta e settanta
1.4 Gli anni ottanta
1.5 Gli anni novanta
1.6 Gli anni duemila
1.7 Gli anni duemiladieci
2 Cronistoria
3 Colori e simbolo
3.1 Colori
3.2 Simboli ufficiali
3.2.1 Stemma
4 Strutture
4.1 Stadio
4.2 Centro di allenamento
5 Società
5.1 Organigramma societario
6 Il Barletta nella cultura di massa
7 Allenatori e presidenti
7.1 Allenatori
7.2 Presidenti
8 Calciatori
8.1 Il Barletta e le Nazionali di calcio
9 Palmarès
9.1 Competizioni nazionali
9.2 Competizioni regionali
9.3 Altri piazzamenti
9.4 Competizioni giovanili
10 Statistiche e record
10.1 Partecipazione ai campionati
11 Tifoseria
11.1 Storia
11.2 Gemellaggi e rivalità
12 Note
13 Voci correlate
14 Collegamenti esterni
Storia |
Le origini |
Il calcio a Barletta nasce nel 1922, quando un gruppo di giovani amici che frequentava il Circolo Operaio decise quasi per gioco di formare una squadra di calcio. Il campo di gioco fu individuato sullo sterrato brulicante di sassi di Piazza Castello. Però bisognerà attendere alcuni anni affinché la squadra venga iscritta ad un regolare campionato federale.
Così finalmente nel 1928-29 l'Unione Sportiva Fascista Barletta del Presidente Michele Lamacchia partecipa al campionato di 3ª Divisione Pugliese. La prima storica squadra era così composta:
Liverini I, Calabrese, D'Ambrosio, Paciolla III, Garofalo, Biscuti, Messinese, Paciolla II, Cortese, Paciolla I, Tamburro; Allenatore: Sanna.
Pur non partecipando ogni stagione ai Campionati, la compagine milita in questa serie sino al 1935-36, quando per carenza di squadre, 2ª e 3ª Divisione Pugliese vengono accorpate, permettendo alla squadra barlettana del nuovo Presidente Rinaldo Alvisi il salto di categoria. La rosa che affrontò questo campionato era composta da:
Ventura, De Fidio, Tamburro, Priano, Lionetti, Salvemini, Tota, Grimaldi, Giannella, Musti, Picardi, De Fazio, Altomare, Paciolla, Piscitelli, De Stefano, Leoncavallo; Allenatore-calciatore: Caroli.
Gli anni quaranta e cinquanta |
Nel 1941-42 l'U.S.F. Barletta del nuovo Presidente Michele Mazzocca partecipa al suo primo campionato di 1ª Divisione Pugliese con questa formazione tipo:
Mannocci, Ferrante, Laurora, Distaso, Bray, Paciolla, Cristiani, Alampi, Majorano, Bonarici, Lattanzio; Allenatore: Dario Gay.
Nel 1942-43 a causa degli avvenimenti bellici, il Barletta viene ammesso al Campionato di Serie C Girone M perché dispone di un terreno agibile per gli incontri (il Campo Sportivo "Littorio", che poi nei primi anni cinquanta assumerà il nome "Lello Simeone" in omaggio ad un celebre medico sportivo locale da poco scomparso). La squadra non era pronta ad un così repentino salto di categoria e le sconfitte furono numerose. L'11 tipo che per la 1ª volta affrontò il Campionato di Serie C era così composto:
Costanzo, Cilli I, Fabiano, Distaso, Calvani II, Rossini, Matricciari, Galante, Medica, Calvani I, Lattanzio; Allenatore: Sasco.
Fino al termine della Guerra furono giocati Campionati d'Emergenza, mentre nell'immediato dopoguerra il Barletta (che ovviamente aveva modificato il nome diventando Società Sportiva Barletta) ripartì dalla Serie C, per poi retrocedere nel 1947-48 in Promozione Interregionale con la riforma dei Campionati (evita un ulteriore declassamento vincendo 2-1 lo spareggio contro il Molfetta), poi nel 1951-52 con la nascita della IV Serie retrocede nel nuovo Campionato di Promozione Regionale.
Nel 1954-55 il Barletta vince il Campionato di Promozione Pugliese e approda in IV Serie nonostante varie vicissitudini societarie (la presidenza passa dal prof. Ruggiero Lattanzio al comm. A. Riccheo) e tecniche (c'è un cambio anche in panchina tra mister Gay ed il calciatore Giammarco), con questa formazione:
Paolillo, Macripò, De Giglio, Giuliani, Giammarco, Quarta, Carbone (Giannotta), Colombo (Guidotti), Cilli (Mele), Pieri, Trillini (Tacchi); Allenatore: Dario Gay poi Paolo Giammarco.
Nel 1957-1958 il Barletta del presidente Antonio Salerno lascia la IV Serie e approda in Serie C, usufruendo di un allargamento dei quadri della terza categoria calcistica che torna anche al suo nome originale. Questi sono i calciatori che conquistano il salto di categoria:
Paolillo, Murialdo, De Giglio (Cauzzo), Purgato (Tarenzi), Macripò, Margiotta, Marchetti, Mirotti, Brocca (Di Paola), Paltrinieri, Jannece; Allenatore: Dino Bovoli.
Gli anni sessanta e settanta |
In Serie C il Barletta rimane fino al 1961-1962 quando retrocede in Serie D.
Dopo 4 stagioni in Serie D il Barletta del presidente Donato Di Leo rivince il campionato 1965-1966 e torna in Serie C con questa formazione:
Paolillo, Faraone, Milillo, Scarpa, Franchini, Dolci, Cadamuro, Di Paola, Lobascio, Dal Pont, Taluzzi; Allenatore: Ottorino Dugini.
In Serie C ci giocherà per 5 stagioni, prima di una nuova retrocessione in Serie D avvenuta nel 1970-1971.
La sosta nella 4ª serie calcistica dura solo un anno e nel nuovissimo manto erboso dello Stadio Comunale (che nei primi anni del nuovo millennio prenderà il nome "Cosimo Puttilli") il Barletta del Presidente Nicola Filannino riconquista la Serie C. La rosa guidata ancora da Ottorino Dugini era così composta:
Milillo, Saggese, Stellone, Cariati, Di Paola C., Gambino, Di Benedetto, Birtolo, Roccotelli, Iosche, Lobascio, Giardino, De Paolo, Radogna, Scarpa, Amici, Rossi, Nappo, Del Sorbo, Maspero; Allenatore: Ottorino Dugini.
In Serie C ci gioca sei campionati, non riuscendo ad ottenere la storica promozione in Serie B, ma riuscendo nel 1978-79 ad essere inserita nel neonato campionato di Serie C1, senza riuscire poi ad evitare l'immediata retrocessione in Serie C2 (1978-1979).
Gli anni ottanta |
In Serie C2 il Barletta ci gioca 3 anni, poi con una nuova dirigenza guidata da Michele Roggio ottiene nel 1981-82 la promozione in Serie C1 con grande distacco su tutte le concorrenti. Questa la formazione tipo:
Tuccella, Generoso, Tortelli, Cariati, Vinti F., Tanzi, Perissinotto, Amato, Prima, Cascella, Ballarin; Allenatore: Gianni Corelli.
La società in questi anni assume la denominazione di Barletta Calcio Sport e con il passaggio di consegne alla presidenza da Michele Roggio a Franco Di Cosola incomincia a puntare all'approdo in Serie B. Ci va vicino nel 1985-1986 quando si classifica 3^, e riesce in questa storica impresa nel 1986-1987 quando il 2º posto in classifica dietro al Catanzaro le permette di approdare in Serie B per la 1ª volta in 60 anni circa di storia calcistica. Quella squadra era così composta:
Renzi, Incarbona, Cocco, Castagnini, Petruzzelli, Marino, Paolillo, Sciannimanico, D'Ottavio, Pesce, Scarnecchia (11 tipo). Serena, Cazzani, Ghedin, Fonte, Raggi, Laraspata, Rovani, Petrucci (altri calciatori); Giuseppe Marchioro (dalla 7ª giornata al posto di Romano Fogli) (allenatore).
Il Barletta gioca in Serie B quattro campionati, ottenendo tre salvezze.
Gli anni novanta |
Nel 1990-91 i pugliesi retrocedono in Serie C1, disputandovi 4 stagioni, poi gravi problemi economici culminati sotto la gestione del presidente Onofrio Perina[1] portano nell'estate del 1995 al fallimento della Società con la perdita del diritto di partecipare al terzo Campionato Nazionale.
Viene formata una nuova società guidata da Leonardo Maffione che prende il nome di Associazione Calcio Barletta e riparte dal campionato di Eccellenza Pugliese.
Con il declassamento in 6ª serie, si raggiunge il 2º posto in classifica che dà accesso agli spareggi per l'approdo nel Campionato Nazionale Dilettanti, ma il Barletta perde la semifinale contro il Corigliano Calabro ed è condannata a rimanere in Eccellenza (sarebbe bastato arrivare in finale per essere ripescati in CND).
L'approdo nel Campionato Nazionale Dilettanti, viene ottenuto nel 1997-98, dopo il 2º posto ottenuto in Campionato alle spalle dell'Aradeo, i biancorossi dei neoproprietari fratelli Di Vittorio riescono a superare il doppio scoglio degli spareggi-promozione battendo in Semifinale il Turris Santa Croce (0-1 e 1-0) e vincendo la Finale contro il Villa d'Agri (0-0 e 2-0). La squadra che ottiene questo successo è composta da:
Giordano, Zagaria G., Carelli, Loseto G., De Cosimo, Antonetti, Stea, Tanzi, Pascazio, Di Bari, Corbo (11 tipo). Di Bitonto, Piccolo, Cassatella, Netti, Zito, Calabrese, Rana, Povia, Di Benedetto, Pazienza, Distasio, Tenzone, Cenicola, Tedesco, Lo Re, Zagaria L., Di Giorgio (altri calciatori). Leonardo Bitetto (allenatore).
Gli anni duemila |
L'avventura nel CND dura tre anni, poiché nel 2000-2001 il Barletta vittima di nuove vicissitudini societarie, con infiniti cambi di proprietà, arriva ultimo in Campionato (che nel frattempo è tornato a chiamarsi Serie D), retrocedendo in Eccellenza.
Ma al peggio non c'è mai fine ed il Barletta senza società e senza alcuna programmazione, precipita nel punto più basso della sua storia, retrocedendo in 7ª serie, nel Campionato di Promozione.
Ma non solo, nel 2003-04 il Barletta evita la retrocessione in Prima Categoria in extremis.
Il Barletta con la nuova società guidata dal presidente Antonio Flora ottiene nel 2004-05 la promozione in Eccellenza Pugliese. La squadra che permette di abbandonare il gradino più basso della storia calcistica del club è formata da:
Monaco, Cafagno, Rizzi F., Marino, Rizzi Ru., Maggipinto, Pierro, Dell'Olio, Medico, Morisco, Tramacere (11 tipo). Doronzo, Rizzi Ro., Coscia, Salvemini, Grimaldi, Lattanzio, Pinto, Frontino, Fama (altri calciatori). Angelo Columbo (allenatore).
Nell'estate 2005 per motivi fiscali[2] la società assume il nome Associazione Sportiva Dilettantistica Barletta.
Nel 2005-06 arriva la 2° promozione consecutiva, lasciando i campionati regionali ed approdando in Serie D. L'organico che riporta la società in un campionato nazionale è così composto:
Monaco, Rizzi F., Rubini, Lanotte G., Rizzi Ru., Bagnara, Balducci, Di Bari Sav., Medico, Lanotte V., Musti (11 tipo). D'Elia, Di Vincenzo, Gusmai, Cormio, Cuocci, Abruzzese, Carelli, Landini, Ricatti, Berardino, Di Bari Seb., Capogrosso, Binetti G., Cazzella (altri calciatori). Marcello Chiricallo (allenatore).
In Serie D il Barletta allestisce una squadra con l'obiettivo di centrare almeno i playoff;[3] nei professionisti manca dalla stagione 1994-95, anno del fallimento della vecchia società. I risultati altalenanti portano ad una rivoluzione nell'organico e nella società, con la nomina in dicembre di un nuovo presidente, l'avv. Francesco Sfrecola a capo di una cordata di imprenditori locali.
Alla fine della Regular Season i Playoff vengono raggiunti, a seguito di una grande rimonta, ma non riesce ad arrivare alla fase finale per concorrere al ripescaggio in Serie C2.
Nel 2007-08 viene allestito un organico con l'obiettivo dichiarato di centrare il ritorno nel calcio professionistico[3] vincendo il campionato di Serie D girone H. Il traguardo non è raggiunto per un punto di distacco nei confronti del San Felice Normanna mentre nei playoff valevoli per la graduatoria ripescaggi non riescono ad essere raggiunte le semifinali.
Tuttavia, il 14 agosto la squadra biancorossa per colmare le carenze d'organico dei campionati a seguito di numerose esclusioni, viene ripescata in Seconda Divisione tornando nei professionisti dopo 13 anni.
La rosa dei calciatori che è salita di categoria tramite il ripescaggio è così composta:
Liccardi, Mascia, Iervolino, Daleno, Tangorra, Rizzi Ru., Esposito, De Cecco, Laviano, Salvagno, Romano (11 tipo). Quintigliano, Monaco, Caridi, D'Angelo, Merafina, Crimi, Lanciano, Pollidori, Balducci, Orlando, Russo, Pinto, Mennuni, Coppola, Tenzone, Piperissa, Persia, Digiovinazzo, Zagaria (altri calciatori). Marcello Chiricallo (allenatore).
Per il ritorno nel calcio professionistico la società ha preso la denominazione di Società Sportiva Barletta Calcio e nella prima stagione ha ottenuto la settima posizione in classifica.
Nella stagione successiva, con una squadra allestita per la salvezza e composta per lo più da giovani, il Barletta conquista il quinto posto utile per l'ultimo piazzamento nella griglia play-off dove viene sconfitto in Semifinale dal Catanzaro. La rosa dei giocatori che ha facilitato il ripescaggio tramite la conquista dei playoff è così composta:
Di Masi, Cutrupi, Legittimo, Menicozzo, Gambuzza, Marchetti, Simoncelli, Muwana, Infantino, Carozza, D'Allocco (11 tipo). Vurchio, Bersellini, Sportillo, Romeo, Moring, Lanotte, Manganaro, Rescio, Pollidori, Ben Djemia, Stefanini, Fanasca, Cavaliere, Caggianelli, Shiba (altri calciatori). Arcangelo Sciannimanico (allenatore).
Gli anni duemiladieci |
Il 4 agosto 2010 viene quindi ripescata in Lega Pro Prima Divisione in seguito al fallimento di numerose società calcistiche tornando nel terzo livello calcistico nazionale dopo 15 anni di attesa. Nella stagione 2010/2011 il Barletta colleziona nelle prime 6 giornate solo 1 punto. L'andamento non costante e la classifica negativa, portano il patron biancorosso, Tatò, ad assoldare Marco Cari a discapito di Arcangelo Sciannimanico. Grazie anche agli innesti del mercato invernale, il Barletta esce dalla zona playout e raggiunge la salvezza con una giornata di anticipo. A fine campionato, la società indice una conferenza stampa per annunciare il nuovo direttore sportivo Renzo Castagnini e per confermare sulla panchina biancorossa il tecnico Marco Cari.[4]
La Rosa dei calciatori che ha conquistato la salvezza è così composta:
Gabrieli; Galeoto, Ischia, Lucioni, Bruno; Rajčić, Zappacosta; Bellomo, Simoncelli, Rana; Innocenti (11 tipo).
Di Masi, Tesoniero, Frezza, Lorusso, Maino, Masiero, Perico, Agnelli, Cerone, D'Allocco, Geroni, Menicozzo, Infantino, Margiotta, Picone, Sciarra (altri calciatori). Marco Cari (allenatore).
Nel 2011-2012 l'obiettivo è quello di allestire una squadra che possa puntare al vertice e conseguentemente alla promozione in Serie B. La squadra disattende gli obiettivi e il 7 febbraio 2012 il tecnico Marco Cari viene esonerato, lasciando il posto a Nello Di Costanzo[5]. Con la nuova guida tecnica la squadra è in gioco fino all'ultima giornata per un piazzamento play-off, ma il pareggio per 2-2 contro il Piacenza[6] non permette di raggiungere l'obiettivo. La squadra conclude così al 6º posto.
Il 23 maggio 2012 il presidente Roberto Tatò ed il vicepresidente Walter Tatò annunciano di aver rassegnano le dimissioni dai rispettivi incarichi dirigenziali.[7] In realtà le stesse non saranno mai ratificate nel Consiglio di Amministrazione.
Nella stagione 2012-2013 il Barletta cambia gli assetti societari, con l'arrivo di Giuseppe Pavone in qualità di direttore sportivo e Raffaele Novelli come allenatore. La società decide di esonerare Novelli dopo 8 giornate a causa della deficitaria situazione in classifica della squadra, che aveva totalizzato 3 punti nelle prime 8 partite.[8] Al suo posto, il 30 ottobre 2012 viene ingaggiato Paolo Stringara.[9]
Il 16 dicembre si dimette il direttore sportivo Pavone[10], viene esonerato lo stesso Stringara e richiamato Novelli.[11]
Il 3 gennaio 2013 viene ingaggiato Gabriele Martino nella carica di direttore sportivo.[12] Novelli viene nuovamente esonerato il 4 marzo 2013 e al suo posto è chiamato Nevio Orlandi[13][14]
La squadra si piazza in quattordicesima posizione in campionato e vince i play-out contro l'Andria ottenendo così la salvezza.[15][16]
Il 16 giugno 2013 Orlandi viene riconfermato assieme al preparatore atletico Luigi Mondilla, mentre Martino assume l'incarico di direttore generale.[17]
A seguito del cattivo andamento della squadra e in seguito alla sconfitta in casa per 6-1 contro il Benevento, il 4 aprile 2014 vengono sollevati dall'incarico Orlandi, il preparatore Mondilla e il direttore generale e sportivo Martino.[18][19]
Il 21 maggio 2014 finisce ufficialmente l'era di Roberto Tatò alla presidenza della società. All'imprenditore barlettano subentra il ligure Giuseppe Perpignano.[20] Il nuovo presidente ingaggia Marco Sesia come allenatore, Marco Rizzieri come direttore sportivo e Davide Cascella nel ruolo di direttore generale.[21] Il 22 agosto viene ufficializzato l'ex calciatore barlettano Gennaro Delvecchio come nuovo responsabile dell'area tecnica.[22] Coinvolta nel calcioscomesse, al termine dell'annata 2014-2015 la squadra viene condannata a 3 punti di penalità da scontare nel campionato successivo, mentre il presidente Perpignano viene prosciolto.
Tuttavia, il 30 giugno 2015, la S.S. Barletta Calcio non riesce ad iscriversi al campionato di Lega Pro 2015-2016 e subisce pertanto la radiazione dal calcio professionistico. Agli albori del mese di agosto 2015, anche con il contributo di alcuni tifosi (costituiti nell'associazione Barletta Club - I Biancorossi), viene costituita una nuova società denominata A.S.D. Barletta 1922, che rileva la tradizione sportiva della prima squadra cittadina e viene ammessa dalla FIGC al campionato pugliese di Eccellenza.
Cronistoria |
Cronistoria della Società Sportiva Barletta Calcio |
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Colori e simbolo |
Colori |
I colori sociali della squadra sono il bianco e il rosso, mutuati dallo stemma cittadino.
Nella storia del club ci sono stati innumerevoli cambiamenti nei colori e nello stile delle divise: la prima maglia della squadra fu infatti azzurra, tinta rimasta in uso fino al 1930-1931, quando venne adottato il bianco-rosso (con prevalenza del bianco). La maglia a strisce verticali biancorosse (di larghezza variabile) venne adottata un po' più tardi, segnando peraltro la storica promozione in Serie B conseguita nella stagione 1986-1987.
La squadra ha anche utilizzato maglie a strisce orizzontali biancorosse, motivo più fedele allo stemma della città di Barletta.
Simboli ufficiali |
Stemma |
Gli elementi ricorrenti nelle varie versioni dell'emblema societario sono i colori bianco-rossi (a strisce orizzontali e/o verticali), in omaggio alle tinte dello stemma comunale, e la figura del cavaliere, richiamante la Disfida di Barletta del 1503.
Lo storico stemma della società Barletta Calcio Sport, ai tempi del primo approdo in Serie B, era caratterizzato dalla presenza di uno scudo a strisce orizzontali biancorosse (ricalcante lo stemma comunale), con in capo la scritta BARLETTA C. S.. Successivamente esso fu riadattato con la raffigurazione di un pallone di calcio, cui è sovrapposta la silhouette di un cavaliere rampante, colorata di rosso.
Dal 2005 al 2008, in seguito al cambio di denominazione in Associazione Sportiva Dilettantistica Barletta, lo stemma si presenta in una forma ovale con i classici colori bianco-rossi. È caratterizzato dalla scritta A.S.D. in alto, sovrastante un pallone da calcio, sopra il quale è posta la dicitura Barletta. In basso appare lo stemma cittadino.
L'identificativo usato dal 2008-2015 era costituito da uno scudo contornato d'argento a strisce verticali biancorosse, nel quale è posta in alto la scritta S.S. BARLETTA CALCIO. Nello stemma è presente un cavaliere a cavallo con una lancia nella mano destra e uno scudo nella mano sinistra, su cui è disegnato lo stemma cittadino
A seguito della ricostituzione della società, nel 2015, il logo viene cambiato: esso consiste quindi in uno scudo palato bianco-rosso, riportante al centro lo stemma cittadino. In capo allo scudo appare la scritta BARLETTA, mentre nella punta appare l'anno di fondazione 1922.
Primo stemma del Barletta Calcio Sport.
Secondo stemma del Barletta Calcio Sport.
Stemma in uso dal 2005 al 2008.
Stemma in uso dal 2008 al 2015.
Stemma in uso dal 2015 al 2016.
Strutture |
Stadio |
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L'antico campo del Barletta è l'ancora esistente Stadio Velodromo Lello Simeone, originariamente chiamato "Campo Sportivo Littorio" e successivamente "degli Sports".
Attualmente il Barletta gioca le partite casalinge nello Stadio Cosimo Puttilli, nel quartiere Borgovilla-Patalini.
Lo stadio, la cui progettazione ebbe inizio a fine anni sessanta, venne inaugurato nel 1970. Di proprietà del Comune di Barletta, fu intitolato a Cosimo Puttilli agli inizi del XXI secolo ed era precedentemente conosciuto semplicemente come Stadio Comunale.
È stato ristrutturato più volte nel corso degli anni e la sua attuale capienza è di 4.018 spettatori. Il record storico è di 16.000 spettatori nella partita contro il Catanzaro del 31 maggio 1987.
Centro di allenamento |
La squadra, oltre che nello stadio, svolge le sue sedute di allenamento presso il Campo Sportivo "Manzi-Chiapulin" ubicato in via dei Mandorli nella zona Parco degli Ulivi, a Barletta.
È intitolato al cav. Giuseppe Manzi, fondatore e per 50 anni presidente del Gruppo Sportivo Dilettantistico "Audace", da sempre fucina di giovani atleti barlettani, e a Stanislao Chiapulin, per anni colonna della squadra, divenuto poi allenatore apprezzato per la competenza e la professionalità.
L'impianto è caratterizzato dalla presenza di una superficie di gioco regolamentare per il calcio, in erba sintetica. È dotato anche di strutture esterne al campo come spogliatoi, gradinate e impianto di illuminazione. A fianco del campo è presente una tensostruttura idonea ad ospitare le attività agonistiche relative al calcio a 5, pallamano, pallavolo, tennis e basket con un pavimento in resina sintetica, impianto di riscaldamento e dieci proiettori.[23]
Altro luogo in cui si svolgono gli allenamenti della squadra è il Centro Sportivo Barberini ubicato in via Barberini nell'omonima zona, a Barletta.
Qui la squadra è solita recarsi per disputare la consueta partitella del giovedì.
Società |
La Società Sportiva Barletta Calcio è una S.r.l. con sede legale e amministrativa in Via Vittorio Veneto presso lo Stadio Cosimo Puttilli a Barletta. Ha un capitale sociale di 464.406 € interamente versato derivante dalla ricapitolizzazione in bilancio al 30 giugno 2012 rispetto ai 50.000 € dell'anno precedente.[24] Il proprietario è Roberto Tatò, un imprenditore barlettano.[25]
Organigramma societario |
Dal sito internet ufficiale della società:[26]
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Il Barletta nella cultura di massa |
Il Barletta rappresenta per l'omonima città e per il territorio circostante un punto di riferimento per il calcio. In città la squadra è molto radicata e, soprattutto ai tempi della Serie B, la squadra è stata l'orgoglio cittadino da esportare in tutta Italia.
Oltre che tifosi della città, si registrano anche sostenitori provenienti dalle vicine città di Margherita di Savoia, Trinitapoli e Andria, quest'ultima legata soprattutto al gemellaggio esistente tra le due tifoserie.
Il Barletta è stato protagonista delle cronache, oltre che ai tempi dei fasti della Serie B, anche per lo storico record di imbattibilità casalinga in campionato durata più di quattro anni, dalla primavera del 1980 al 20 maggio 1984 (Barletta-Salernitana 0-1). Il record è di 71 partite, con 51 vittorie e 20 pareggi. Oltre a questa imbattibilità di oltre quattro anni si può aggiungere anche che nei tre campionati successivi il Barletta perse solo due partite, con Catanzaro e Benevento. Quindi in sette anni, dal 1980 al 1987, il Barletta perse in casa, in campionato, solo due partite. Questo incredibile rendimento gli è valso il soprannome di Furie Rosse.[27]
Allenatori e presidenti |
Allenatori |
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Presidenti |
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Calciatori |
Il Barletta e le Nazionali di calcio |
L'unico calciatore della storia del Barletta ad essere convocato in Nazionale A è stato Giōrgos Pelagias. Il 28 settembre 2011 è convocato dalla Nazionale A per le gare di qualificazione a Euro 2012 in programma il 7 ottobre contro la Danimarca e l'11 ottobre contro la Norvegia.[28]
Nessun giocatore militante nel Barletta ha mai fatto parte della Nazionale italiana. Solo Gennaro Delvecchio, cresciuto nelle giovanili del Barletta, è stato convocato per 5 volte in Nazionale quando militava nella Sampdoria e ha preso parte alla partita Italia - Croazia (0-2) del 16 agosto 2006.[29]
Il Barletta ha fornito propri giocatori alle rappresentative under. Il primo ed unico calciatore a vestire la maglia della Nazionale Under-21 italiana è stato Stefano Sottili il 2 maggio 1991 in occasione di Ungheria U-21 - Italia U-21 e il 5 giugno dello stesso anno in Norvegia U-21 - Italia U-21. Entrambe le partite finite con il punteggio di 0-0 hanno visto la presenza in campo di Sottili.[30]
Gaetano Nesta è stato convocato nella Nazionale Under-18 il 16 aprile 1992 in occasione di Italia Under-18 - Ungheria Under-18 terminata con il punteggio di 0-0 in cui ha preso parte anche Nesta.[31]
Stefano Baraldo è stato convocato nella Nazionale Under-19 il 22 settembre 2010 in occasione di Italia Under-19 - Serbia Under-19 terminata con il punteggio di 3-1. In questa partita Baraldo non ha preso parte.[32]
Nicola Bellomo è stato convocato nella Nazionale Under-20 il 9 febbraio 2011 in occasione di Germania Under-20 - Italia Under-20 terminata con il punteggio di 3-1 in cui ha preso parte anche Bellomo.[33]
Paolo Sokoli è stato convocato dall'Albania Under-21 in occasione dell'amichevole dell'8 ottobre 2014 contro la Romania Under-21.[34] Nell'occasione Sokoli ha fatto il suo esordio assoluto con l'Under-21 essendo subentrato nel secondo tempo.[35]
Palmarès |
Competizioni nazionali |
Promozioni in Serie C1 (C): 4 1957-1958 - 1965-1966 - 1971-1972 - 1981-1982
Competizioni regionali |
Promozioni in Serie D (CND) (IV Serie): 3 1954-1955 - 1997-1998 - 2005-2006
Promozione in Eccellenza: 1 2004-2005
Altri piazzamenti |
Serie C1:
- Secondo posto: 1986-1987 (girone B)
- Terzo posto: 1985-1986 (girone B)
Eccellenza:
- Secondo posto: 1995-1996, 1997-1998
Coppa Italia Dilettanti Puglia:
- Semifinalista: 2016-2017, 2018-2019
Competizioni giovanili |
Coppa Allievi Professionisti: 1 1994-1995
Statistiche e record |
Partecipazione ai campionati |
Livello | Categoria | Partecipazioni | Debutto | Ultima stagione | Totale |
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2° | Serie B | 4 | 1987-1988 | 1990-1991 | 4 |
3° | Serie C | 19 | 1942-1943 | 1977-1978 | 34 |
Serie C1 | 10 | 1978-1979 | 1994-1995 | ||
Lega Pro Prima Divisione | 4 | 2010-2011 | 2013-2014 | ||
Lega Pro | 1 | 2014-2015 | |||
4° | Promozione | 4 | 1948-1949 | 1951-1952 | 17 |
IV Serie | 2 | 1955-1956 | 1956-1957 | ||
Campionato Interregionale - Prima Categoria | 1 | 1957-1958 | |||
Serie D | 5 | 1962-1963 | 1971-1972 | ||
Serie C2 | 3 | 1979-1980 | 1981-1982 | ||
Lega Pro Seconda Divisione | 2 | 2008-2009 | 2009-2010 | ||
5° | Campionato Nazionale Dilettanti | 1 | 1998-1999 | 5 | |
Serie D | 4 | 1999-2000 | 2007-2008 |
60 stagioni sportive disputate a livello nazionale a partire dall'esordio in Serie C. Sono escluse le annate dal 1952 al 1955, dal 1995 al 1998, e dal 2001 al 2006, nelle quali il Barletta partecipò ai tornei del Comitato Regionale Pugliese, cui afferiva anche antecedentemente il 1942.
Tifoseria |
Storia |
A livello di tifoseria organizzata, i primi gruppi ultras al seguito della squadra sono stati i Boys, i Fedayn e i Warriors. In seguito si sono formati i più importanti CUCS (Comando Ultrà Curva Sud) e il Gruppo Erotico, entrambi nel 1987.
Altri gruppi storici o striscioni facenti parte della tifoseria barlettana sono stati: Nucleo, Brigate Biancorosse, Club Madonnella, Bad Brains, Braves, Brigata Tafferugli, Boys '86, Boys '99, Cacciatori di Scalpi (Sez. Pirandello), Crazy Boys, Diabolici, Drughi Barletta, Drunks, Fossa, Furiosi, Indians, Kaotici, Nuova Guardia, Possession, Rebels, Sbandati, Smoked Heads, Spericolati, Southerns, Tavern Group, Teddy, Toxic, Vecchia Guardia, Vecchio CUCS, Wild Eagles, A669, Giacche nere ed infine ARDITI.
I gruppi ora esistenti sono:
- Gruppo Erotico
- Nuove Leve G.E.
Gemellaggi e rivalità |
I gemellaggi della tifoseria barlettana sono:
Catanzaro: nato nel 1986, quando a fine stagione entrambe le squadre furono promosse in Serie B e rinsadopo un lungo periodo in cui fra le fazioni ci fu reciproco rispetto, il gemellaggio si concretizza in occasione del derby del 21 settembre 2008.[36]
Austria Salisburgo (Austria): amicizia nata nel 2000 grazie ai Boys '99 in occasione di Barletta-Taranto e continuata in occasione di Verona-Salernitana e Salernitana-Torino. Accresciuta col passare del tempo fino a diventare un vero e proprio gemellaggio, è caratterizzato da periodiche visite reciproche.[36][37]
- Fidelis Andria: storica amicizia rinsaldata nel tempo attraverso visite reciproche.
La tifoseria inoltre sostiene amicizie con:
Audace Cerignola: risalente al campionato di Promozione Puglia 2004-2005. Le due tifoserie sono accomunate dalla rivalità con il Foggia e il Manfredonia.[36]
Bari: reciproco rispetto, soprattutto da parte del gruppo del C.U.C.S. Precedentemente c'erano rapporti tesi fra le fazioni.[38]
Salernitana: storica amicizia, nata negli anni ottanta che chiuse di fatto un'acerrima rivalità durata per tutti gli anni sessanta e settanta.[39]
Újpest (Ungheria).[36]
- In passato vi furono amicizie con gli ultras del Parma e del Bologna.[40][41]
- Genoa l'amicizia è stata posta in discussione per la precedente tradizione di destra della tifoseria Barlettana e per la rivalità tra genoani e baresi. Accomuna le due tifoserie la comune forte rivalità con: Lazio, Verona, Foggia, Taranto. La tifoseria genoana preferisce avere rapporti con il Cucs rispetto al Gruppo Erotico visto la tendenza a sinistra del Cucs.
- Rivalità:Foggia: storica e forte, risalente agli anni ottanta.[36]
Lucera: rivalità nata durante gli scontri calcistici avvenuti in Serie D, e dovuta alle amicizie del Barletta con Audace Cerignola e Fidelis Andria, grandi rivali del Lucera.[36]
Taranto: forte e risalente anche questa agli anni ottanta. Rinvigorita dai derby in Serie B e negli duemila.[36]
Lecce: nata in occasione dei derby disputati in Serie B a fine anni ottanta.[36]
Monopoli: risalente agli anni ottanta.[36]
Brindisi: Rivalità storica risalente agli anni ottanta e molto sentita da ambo le parti.
Cosenza: dovuta soprattutto al gemellaggio con i catanzaresi, storici rivali dei cosentini.[36]
Vigor Trani: dovuta soprattutto al gemellaggio con gli andriesi, storici rivali dei Tranesi.
Cavese: nel 2010 al termine della gara Barletta - Cavese gli ultras campani cercarono di venire a contatto con gli ultras di casa[42].
Altamura: rivalità più recente, nata nel 2016 dopo il derby Barletta - Altamura, dove si verificarono scontri dopo la gara e vennero arrestati cinque ultras barlettani, prima della partita c'era un rispetto tra le due tifoserie[43].- Aversa Normanna
Altre degne di nota sono: Casarano, Manfredonia, Fasano, Bisceglie, Nocerina, Ancona, Potenza, Avellino, Casertana, Lazio, Pescara.
Note |
^ 26 anni dalla promozione in B! Buon anniversario, Barletta, barlettalife.it, 7 giugno 2013. URL consultato il 9 ottobre 2013.
^ Guida agli adempimenti fiscali e tributari delle società ed associazioni sportive dilettantistiche (PDF), fipsalodi.com. URL consultato il 9 ottobre 2013 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2012).
^ ab La discesa in C, gli anni bui, la rinascita, ssbarletta.com. URL consultato il 9 ottobre 2013.
^ Marco Cari confermato. Castagnini è il nuovo DS., in ssbarletta.com. URL consultato il 31 luglio 2011.
^ Esonerato Marco Cari, ssbarletta.com, 7 febbraio 2012. URL consultato il 7 febbraio 2012.
^ Piacenza-Barletta 2-2, ssbarletta.com, 6 maggio 2012. URL consultato il 26 maggio 2012.
^ I Tatò lasciano il Barletta, ssbarletta.com, 23 maggio 2012. URL consultato il 26 maggio 2012.
^ Ufficiale: Esonerato Novelli, ssbarletta.com, 28 ottobre 2012. URL consultato il 30 ottobre 2012.
^ Ufficiale: Paolo Stringara è il nuovo tecnico, ssbarletta.com, 30 ottobre 2012. URL consultato il 30 ottobre 2012.
^ Pavone si è dimesso, ssbarletta.com, 16 dicembre 2012. URL consultato il 17 dicembre 2012.
^ Esonerato Stringara, ssbarletta.com, 16 dicembre 2012. URL consultato il 17 dicembre 2012.
^ Ufficiale: Gabriele Martino è il ds, ssbarletta.com, 3 gennaio 2013. URL consultato il 3 gennaio 2013.
^ Ufficiale: esonerato Novelli, ssbarletta.com, 4 marzo 2013. URL consultato il 5 marzo 2013.
^ Ufficiale: Nevio Orlandi è il nuovo tecnico, ssbarletta.com, 4 marzo 2013. URL consultato il 5 marzo 2013.
^ Barletta-Andria 2-0, ssbarletta.com, 26 maggio 2013. URL consultato il 19 giugno 2013.
^ Andria-Barletta 0-1, ssbarletta.com, 2 giugno 2013. URL consultato il 19 giugno 2013.
^ Lunedì conferenza stampa, ssbarletta.com, 16 giugno 2013. URL consultato il 19 giugno 2013.
^ Sollevati dagli incarichi Orlandi e Mondilla, ssbarletta.com, 4 aprile 2014. URL consultato il 10 aprile 2014.
^ Sollevato dall'incarico Martino, ssbarletta.com, 4 aprile 2014. URL consultato il 10 aprile 2014.
^ Il Barletta calcio passa da Tatò al ligure Perpignano, Gazzetta del Mezzogiorno.it, 21 maggio 2014. URL consultato il 30 maggio 2014.
^ Barletta: Sesia, Rizzieri e Cascella: il Barletta ricomincia da tre, barlettaviva.it, 30 maggio 2014. URL consultato il 30 maggio 2014.
^ Delvecchio nuovo Responsabile Area Tecnica, ssbarletta.com, 22 agosto 2014. URL consultato il 24 agosto 2014.
^ In arrivo la tensostruttura al "Manzi-Chiapulin" Archiviato il 31 luglio 2013 in Internet Archive. barlettalife.it
^ Più rosso che bianco (parte II), BarlettaSport.it, 2 gennaio 2013. URL consultato il 3 gennaio 2013 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2013).
^ Sede e colori sociali ssbarletta.com
^ Organigramma Stagione Sportiva 2013/14, ssbarletta.com, 16 novembre 2013. URL consultato il 18 novembre 2013.
^ La stabilità degli anni '70 e l'inviolabilità casalinga ssbarletta.com
^ Pelagias in Nazionale, ssbarletta.com, 28 settembre 2011. URL consultato il 28 settembre 2011.
^ Convocazioni e presenze di Gennaro Delvecchio figc.it
^ Convocazioni e presenze di Stefano Sottili figc.it
^ Convocazioni e presenze di Gaetano Nesta figc.it
^ Convocazioni e presenze di Stefano Baraldo figc.it
^ Convocazioni e presenze di Nicola Bellomo figc.it
^ Sokoli convocato in Nazionale, ssbarletta.com, 19 settembre 2014. URL consultato il 4 ottobre 2014.
^ Romania U21 - Albania U21, 08/ott/2014 - Nazionale - Cronaca della partita - Transfermarkt, su transfermarkt.it. URL consultato il 16 ottobre 2014.
^ abcdefghij Ultras in Italia: Puglia, http://www.biangoross.com/, 20 novembre 2010. URL consultato il 1º novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2014).
^ BARLETTA CALCIO, ULTRAS A SALISBURGO RINSALDATO IL GEMELLAGGIO PER L’ULTIMA DI CAMPIONATO, VIOLA IN EERSTE LIGA, http://www.sportpeople.net/, 8 giugno 2015. URL consultato il 1º novembre 2016.
^ Curva Ospiti, i tifosi del… Bari, http://www.pianetaempoli.it/, 1º novembre 2013. URL consultato il 1º novembre 2016.
^ AMICIZIE E RIVALITA, http://amolasalernitana.blogspot.it/, 7 maggio 2006. URL consultato il 1º novembre 2016.
^ Curva Ospiti, i tifosi del… Parma, http://www.pianetaempoli.it/, 18 aprile 2015. URL consultato il 1º novembre 2016.
^ Curva Ospiti, i tifosi del… Bologna, http://www.pianetaempoli.it/, 29 aprile 2016. URL consultato il 1º novembre 2016.
^ Barletta-Cavese, scontri nel dopo gara, in BarlettaViva. URL consultato il 21 maggio 2018.
^ incidenti Fratelli coltelli, cinque arresti dopo la gara Barletta-Altamura. URL consultato il 21 maggio 2018.
Voci correlate |
- Barletta
- Derby calcistici in Puglia
- Sport in Puglia
Collegamenti esterni |
- Sito ufficiale, su barletta1922.com.
- (DE, EN, IT) Associazione Sportiva Dilettantistica Barletta 1922, su Transfermarkt.it, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
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