Campodarsego
Campodarsego comune | |||
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Vista notturna della palazzina municipale | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Veneto | ||
Provincia | Padova | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Mirko Patron (centro-destra) dal 28-3-2010 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°30′N 11°55′E / 45.5°N 11.916667°E45.5; 11.916667 (Campodarsego) | ||
Altitudine | 17 m s.l.m. | ||
Superficie | 25,72 km² | ||
Abitanti | 14 623[1](30-4-2017) | ||
Densità | 568,55 ab./km² | ||
Frazioni | Bronzola, Fiumicello, Reschigliano, Sant'Andrea Località: Bosco del Vescovo, Campanigalli | ||
Comuni confinanti | Borgoricco, Cadoneghe, San Giorgio delle Pertiche, Vigodarzere, Vigonza, Villanova di Camposampiero | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 35011 | ||
Prefisso | 049 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 028017 | ||
Cod. catastale | B524 | ||
Targa | PD | ||
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa) | ||
Nome abitanti | campodarseghesi | ||
Patrono | santa Maria Assunta, San Martino | ||
Giorno festivo | 15 agosto | ||
Cartografia | |||
Campodarsego | |||
Posizione del comune di Campodarsego all'interno della provincia di Padova | |||
Sito istituzionale | |||
Campodàrsego (Canpodàrsego in veneto) è una Città italiana di 14 623 abitanti[1] della provincia di Padova in Veneto, situato a nord del capoluogo di provincia.
È dotato dell'omonima stazione ferroviaria.
Indice
1 Origini del nome
2 Storia
2.1 Il Graticolato romano
2.2 Il primo Cristianesimo
2.3 Medioevo
2.4 Dalla Serenissima al Regno d'Italia
3 Monumenti e luoghi d'interesse
3.1 Architetture religiose
4 Società
4.1 Evoluzione demografica
5 Geografia antropica
5.1 Frazioni
6 Economia
7 Amministrazione
8 Sport
9 Note
10 Altri progetti
Origini del nome |
Il primo atto che cita Campodarsego risale al 1190 nel quale viene menzionata Villa Campi de Arsico. Il toponimo si riferisce ad un luogo disboscato e reso produttivo (campus) vicino ad un corso d'acqua (Arsicus) nominato molto spesso nel passato.
Storia |
Il Graticolato romano |
Il territorio era però abitato già da molti secoli. Il punto di partenza della storia di Campodarsego non può essere che il graticolato romano. Nel periodo paleoveneto la zona dell'Alto Padovano si presentava ricca di vegetazione, godeva di un clima mite e beneficiava della pendenza del terreno che permetteva il deflusso delle acque piovane.
Era percorsa da una strada che collegava Padova ad Asolo, quella che poi diventerà la via Aurelia e, dopo ancora, la strada statale del Santo SS 307.
I Romani infatti scelsero questa terra fra il Brenta ed il Muson Vecchio, per realizzare la centuriazione dell'Agro Padovano.
Il gromatico, così si chiamava il tecnico incaricato alla stesura dell'insediamento, posto al centro della centuriazione segnava due assi perpendicolari fra loro: il primo chiamato Decumano Massimo, ed il Cardine Massimo.
Il Graticolato Romano, probabile opera del periodo dell'imperatore Augusto (nel quale decretata la pace si era provvisto ad assegnare la terra ai veterani), è tuttora visibile. Questa interpretazione è confermata dal recente rinvenimento di monete, cocci ed embrici con il timbro di una fornace.
Il primo Cristianesimo |
Dopo la libertà di religione concessa dall'imperatore Costantino iniziò la lenta penetrazione del Cristianesimo nelle campagne, con la costituzione delle pievi. Le pievi si sostituirono alle strutture sociali, salvaguardando l'ordinamento civile e il bene comune e diventarono importanti centri religiosi e politici. A Campodarsego operava la pieve di Sant'Andrea (VI secolo d.C.). Sotto la sua giurisdizione nascono le cappelle di Reschigliano, Fiumicello di Campodarsego, Bronzola, Panigale, Villanova e Codiverno.
Medioevo |
Verso il mille la configurazione dell'ordinamento pagense è sconvolta dalla nascita delle Signorie. Sant'Andrea ed il suo castello diventano proprietà di una delle donne più singolari del Medioevo: Speronella Dalesmanni.
Speronella era molto avvenente e ricca e non disdegnava di ricorrere a qualsiasi mezzo, anche i più aberranti, per accrescere le proprie ricchezze. Alla sua morte, ereditò tutte le sue proprietà il figlio Jacopo da Sant'Andrea, il quale dilapidò tutto il patrimonio in brevissimo tempo. Tale fatto deve aver avuto un'eco grandissima nell'Italia dei Comuni, tanto che persino Dante Alighieri lo cita nella Divina Commedia, all'Inferno tra gli scialacquatori:
Negli anni successivi il territorio di Campodarsego venne annesso al feudo dei da Camposampiero, e nel 1405 divenne parte della Serenissima.
Dalla Serenissima al Regno d'Italia |
Sotto i veneziani la zona venne beneficiata da interventi di pubblica utilità, in primis nell'agricoltura e nel commercio. Nel XVII secolo venne portata a compimento un'importante opera di bonifica che permise di aumentare le coltivazioni di mais, vite, e gelso.
Il 1797 segnò la caduta della Repubblica Serenissima e la seguente occupazione prima della Francia di Napoleone Bonaparte e poi dell'Impero d'Austria. Nel 1866, a seguito delle lotte Risorgimentali, il Veneto venne annesso al Regno D'Italia.
Monumenti e luoghi d'interesse |
Architetture religiose |
Chiesa di Sant'Andrea apostolo e della Beata Vergine Maria di Lourdes, chiesa in stile neoclassico inaugurata nel 1904, luogo di culto cattolico della frazione Sant'Andrea.- Chiesa di San Nicola a Fiumicello
- Chiesa di Santa Maria Assunta nel capoluogo comunale, costruita tra il 1904 ed il 1908[2]
Società |
Evoluzione demografica |
Abitanti censiti[3]
Come tutto il territorio del Veneto centrale, anche a Campodarsego si è assistito negli ultimi decenni ad un'urbanizzazione e cementificazione forsennate. Il consumo di suolo ha provocato la quasi completa scomparsa della campagna che caratterizzava da sempre il territorio.
Geografia antropica |
Frazioni |
Il comune di Campodarsego comprende altre quattro frazioni: Bronzola, Fiumicello, Reschigliano e Sant'Andrea, più altre località come Bosco del Vescovo e Campanigalli (meglio conosciuta come Panigale), meta di un percorso ciclistico rinomato con bellissimi scorci naturalistici (percorso Tergola), purtroppo sempre più esigui a causa della continua cementificazione.
Economia |
A Campodarsego c'è una tradizione metalmeccanica notevole. Tra le principali aziende si possono ricordare: il celebre marchio Carraro con i due stabilimenti dei fratelli Mario e Antonio Carraro che producono, rispettivamente, assali per macchine agricole e trattori. Sicuramente val la pena di citare anche la Maschio leader mondiale di particolari grandi macchinari agricoli. Nel settore della valigeria degna di nota è altresì l'azienda Roncato ai vertici mondiali del settore. Dalla fondazione avvenuta nel 1930 è sita a Campodarsego la ditta Marcato S.r.l., leader mondiale nella produzione di macchine per la pasta. Ricco e variegato è, tuttavia, il campionario di aziende medio-piccole che fanno parte della grande ricchezza produttiva ed economica di tutta la zona.
Amministrazione |
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Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2006 | 2010 | Paola Candiotto | centro-destra | Sindaco | |
2010 | in carica | Mirko Patron | centro-destra | Sindaco |
Sport |
- Campodarsego Calcio, militante da alcuni anni in Serie D, ottimo secondo posto alle spalle del Venezia nel campionato 2015/2016 Serie D 2015-2016 (gironi A-B-C)#Girone C
- US Bronzola
Note |
^ ab Dato Istat - Popolazione residente al 30 aprile 2017.
^ La chiesa di Campodarsego, su parrocchiemap.it.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
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Controllo di autorità | VIAF (EN) 145745718 |
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