Carrara
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Carrara comune | |||
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Panorama dalla strada per Colonnata | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Toscana | ||
Provincia | Massa-Carrara | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Francesco De Pasquale (M5S) dal 25-6-2017 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 44°05′N 10°06′E / 44.083333°N 10.1°E44.083333; 10.1 (Carrara) | ||
Altitudine | 100 m s.l.m. | ||
Superficie | 71,01 km² | ||
Abitanti | 62 592[3](31-6-2017) | ||
Densità | 881,45 ab./km² | ||
Frazioni | Avenza, Bedizzano, Bergiola, Castelpoggio, Codena, Colonnata, Fontia, Fossone, Gragnana, Marina di Carrara, Miseglia, Noceto, Bonascola, Sorgnano, Torano[1] | ||
Comuni confinanti | Fivizzano, Fosdinovo, Luni (SP), Massa, Sarzana (SP) | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 54033 | ||
Prefisso | 0585 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 045003 | ||
Cod. catastale | B832 | ||
Targa | MS | ||
Cl. sismica | zona 3s (sismicità bassa) | ||
Nome abitanti | carrarese, carraresi[2]; carrarino, carrarini (locale) | ||
Patrono | san Ceccardo di Luni | ||
Giorno festivo | 16 giugno | ||
Cartografia | |||
Carrara | |||
Posizione del comune di Carrara all'interno della provincia di Massa-Carrara | |||
Sito istituzionale | |||
Carrara (Carara in dialetto carrarese) è un comune italiano di 62.592
abitanti della provincia di Massa-Carrara in Toscana. È il centro più importante al mondo per quanto riguarda l'estrazione e la lavorazione del famoso marmo di Carrara, un marmo bianco molto pregiato che viene estratto dalle vicine Alpi Apuane.
L'emblema della città è una ruota con il motto Fortitudo mea in rota (dal latino per "La mia forza è nella ruota"). Questo stemma che era ritenuto dai più la rappresentazione della ruota del carro con cui si trasportavano i marmi è ormai superato dal concetto che esso non è altro che il simbolo preso dalla figura del dio celtico Taranis che è sempre stato rappresentato con il fulmine in una mano e nell'altra una ruota a sei o otto raggi. Taranis o Toranos, assimilato a Giove, è il nume tutelare delle tempeste da cui i cavatori apuani dovevano proteggersi e da cui è derivato il paese di Torano (Carrara).[4]
Con Massa, nel periodo tra il XV ed il XIX secolo, costituì il Ducato di Massa e Carrara.
Il 12 gennaio 2007 la città di Carrara è stata insignita della medaglia d'oro al merito civile per il contributo dato tra il 1943 e il 1945 alla lotta di Liberazione dal nazi-fascismo.
Indice
1 Geografia fisica
1.1 Territorio
1.2 Clima
2 Storia
2.1 Protostoria e Periodo Romano
2.2 Medioevo
2.3 Dal Ducato di Massa al Risorgimento e all'Anarchismo
2.4 Dal periodo fascista e dopoguerra
2.5 Onorificenze
3 Monumenti e luoghi d'interesse
3.1 Architetture religiose
3.2 Piazze e strade
3.3 Architetture civili
3.4 Architetture militari
3.5 Statuaria pubblica
4 Società
4.1 Evoluzione demografica
4.2 Etnie e minoranze straniere
4.3 Lingue e dialetti
5 Cultura
5.1 Istruzione
5.1.1 Musei
5.2 Media
5.2.1 Emittenti Radio-Tv
5.3 Cinema
5.4 Carrara nell'arte
5.5 Cucina
5.6 Eventi
6 Geografia antropica
6.1 Suddivisioni amministrative
6.2 Quartieri
6.3 Frazioni
7 Economia
8 Infrastrutture e trasporti
8.1 Strade
8.2 Ferrovie
8.3 Mobilità urbana
9 Amministrazione
9.1 Gemellaggi
10 Sport
11 Inno della Città di Carrara
12 Curiosità
13 Note
14 Bibliografia
15 Voci correlate
16 Altri progetti
17 Collegamenti esterni
Geografia fisica |
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«Aronta è quel ch'al ventre li s'atterga, |
(Dante Alighieri, Inferno,Canto XX, versi 46-51) |
Territorio |
La città di Carrara (nome derivato dal celtico Kair = pietra), pertanto i monti presenti a Carrara, come in antico venivano chiamati i monti di pietra, ossia le Alpi Apuane, così nomate e ben descritte dal Repetti, dettero il nome alla Valle, dove si formò l'omonima Città è l'ultima città dell'attuale regione Toscana prima di arrivare in Liguria (fino al censimento del 1870 era compresa nell'attuale Emilia). Il nome può derivare anche dalla parola "caraia", che in antico ligure significa cava. La provincia di cui fa parte (Massa e Carrara, poi dal 1938 Apuania, quindi dal 1946 Massa-Carrara e dal 2010 nuovamente Massa e Carrara) è una porzione dell'antico territorio lunense che, nell'attuale sistema amministrativo territoriale, resta diviso in due regioni, Toscana e Liguria, ed è a contatto in tutta la sua estensione con l'Emilia.
Carrara si sviluppa dalla costa (Marina di Carrara) fino alle Alpi Apuane, alle pendici delle quali si trovano le frazioni montane. La città è bagnata dal fiume Lavenza (nome celtico per fiume, poi chiamato Carrione), che nasce dal monte Spallone ed ha un bacino d'acqua di 52 km².
Il centro storico di Carrara si può considerare un vero e proprio centro abitato di montagna avvolto dalle colline che stanno al piede delle Alpi Apuane. La città, a chi guarda verso i monti, appare dentro la candida cornice dei tre grandi bacini marmiferi Ravaccione, Fantiscritti e Colonnata, bacini ora sbrigativamente rinominati col nome della località più vicina, ossia: di Torano, di Miseglia, di Colonnata.
La costa, bagnata dal mar Ligure, presenta ampie spiagge sabbiose su cui sorsero, a partire dal lontano 1851, tre lunghi pontili caricatori sostituiti negli anni trenta dello scorso secolo con un porto in muratura posto al confine con il Comune capoluogo di Massa) che offrono ampie possibilità di svago durante la stagione estiva.
Clima |
Il clima è mitigato dal mare che la bagna e che apre la via alle correnti calde del Mar Mediterraneo. L'escursione termica annua si aggira sui 10-15 °C. Le precipitazioni seguono il regime pluviometrico ligure di levante, con massima piovosità in novembre, minima a luglio e massimi secondari a febbraio e maggio. Sulla costa si registrano precipitazioni annue di circa 1100mm che aumentano fino ai 1400mm della città fino a superare i 2000mm annui tra i Monti Pisanino e Pizzo d'Uccello (località Orto di Donna).
Dal secondo dopoguerra è stata colpita da alcune esondazioni: nel 1949[5], il 23 settembre 2003 (con due morti), ad ottobre 2010, due volte nell'arco di dieci giorni nel novembre del 2012, e ancora il 5 novembre del 2014.
Sulle vicine montagne il clima è temperato fresco ed in tempi passati favoriva l'alpeggio delle greggi.
Classificazione climatica: zona D, 1601 GR/G
Diffusività atmosferica: bassa, Ibimet CNR 2002
Classificazione sismica: zona 2 (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003.
Storia |
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Protostoria e Periodo Romano |
Vi erano insediamenti già conosciuti nella zona nel IX secolo a.C., quando gli Apuani vivevano nella regione. La città attuale ha origine dal borgo costruito per ospitare i lavoratori nelle cave di marmo, creato dai Romani dopo la conquista della Liguria nei primi anni del II secolo a.C. Carrara è stata collegata con il processo di estrazione e lavorazione del marmo sin dall'epoca romana, marmo che verrà utilizzato da quel momento in avanti per la realizzazione di alcune tra le più belle opere d'arte della storia.
Il marmo è stato esportato dal vicino porto di Luni, alla foce del fiume Magra.
In diverse lingue la parola per indicare una cava deriva dal nome della città di Carrara (eg quarry in inglese, carrière in francese).
Medioevo |
Nel Medioevo fu possedimento bizantino e longobardo, e poi, fu sotto i vescovi di Luni, trasformandosi in una città-stato nei primi anni del XIII secolo; durante la lotta tra guelfi e ghibellini, Carrara apparteneva a quest'ultimo partito. I vescovi acquisirono di nuovo la città nel 1230; nel 1313 la città fu data in successione alla Repubblica di Pisa, alla Repubblica di Lucca ed alla Repubblica fiorentina e per terminare fu acquistata da Gian Galeazzo Visconti.
Dopo la morte di Filippo Maria Visconti di Milano nel 1477, Carrara fu contesa da Tommaso Campofregoso, signore di Sarzana, e di nuovo la famiglia Malaspina, che si trasferì qui la sede della loro signoria nella seconda metà del XVI secolo.
Dal Ducato di Massa al Risorgimento e all'Anarchismo |
Nell'ottobre del 1472 Iacopo Malaspina comprò dalla famiglia dei Campofregoso di Genova le terre di Carrara, di cui divenne signore. Per via ereditaria lo stato carrarese venne unito con il confinante stato di Massa sotto la comune dinastia dei Malaspina prima, e dei Cybo Malspina poi. Sotto l'ultima di questi, Maria Teresa, che aveva sposato Ercole III d'Este, entrò nell'orbita del Ducato di Modena e Reggio, a cui fu restituito dopo il breve dominio napoleonico di Elisa Bonaparte Baciocchi.
Durante ilprocesso di unificazione italiana, Carrara fu sede di una rivolta popolare guidata da Domenico Cucchiari, al centro dell'attività rivoluzionaria di Giuseppe Mazzini.
Alla fine del XIX secolo Carrara divenne la culla dell'anarchismo, in particolare tra i lavoratori delle cave. I cavatori, compresi gli intagliatori di pietra, avevano convinzioni radicali che li distinguevano dagli altri.
L'Anarchismo e il radicalismo generale entrarono a far parte del patrimonio degli intagliatori di pietra. Secondo un articolo del New York Times del 1894 molti rivoluzionari violenti che erano stati espulsi dal Belgio e Svizzera andarono a Carrara nel 1885 e fondarono il primo gruppo anarchico in Italia. Carrara è rimasto un "baluardo" dell'anarchismo in Italia, con diverse organizzazioni che trovarono apertamente appoggio in città. I lavoratori anarchici del marmo erano anche la forza trainante dell'organizzazione del lavoro nelle cave e nei capannoni. Furono anche i protagonisti della rivolta della Lunigiana nel gennaio 1894.
Dal periodo fascista e dopoguerra |
Nel 1929, i comuni di Carrara, Massa e Montignoso vennero uniti in un unico comune, denominato Apuania. Nel 1946 fu restaurata la situazione precedente[6].
La seconda guerra mondiale bloccò l'estrazione del marmo. La linea di difesa della Wehrmacht venne posta nella piana di Luni, dove venne eretta la Linea Gotica. Dopo la guerra il volume della produzione delle cave salì a 500.000 tonnellate, e la situazione economica migliorò.
Oggi Carrara rappresenta il principale centro europeo di lavorazione del marmo. Oltre ad aver affermato la propria importanza in Italia, il marmo carrarino è molto apprezzato anche in altri paesi, come in Cina, India e Brasile.
La crisi economica del 2008 ha avuto un effetto in un forte calo delle vendite da parte degli impianti di lavorazione del marmo di Carrara che sono stati fortemente esportati. Questo ha avuto un impatto sulla situazione economica degli impianti di lavorazione della pietra e dei loro posti di lavoro, anche sullo sviluppo urbano. Nelle elezioni comunali svolte nel Giugno del 2017 è stato eletto come sindaco il candidato del Movimento 5 Stelle Francesco De Pasquale; questo rappresenta un avvenimento storico per la città, infatti dall'instaurazione della Repubblica fino al 2017 le elezioni comunali erano sempre state vinte da una coalizione di sinistra o centrosinistra[7].
Onorificenze |
Medaglia d'oro al Merito Civile | |
«Centro strategicamente importante, situato sulla "Linea Gotica", fu oggetto di atroci rappresaglie, rastrellamenti e devastanti bombardamenti che provocarono centinaia di vittime civili e feriti e la quasi totale distruzione dell'abitato e delle strutture industriali e commerciali. Le donne carraresi offrirono un ammirevole contributo alla lotta di Liberazione organizzando una coraggiosa protesta contro l'ordine delle forze di occupazione tedesche di sfollamento della città. Gran parte della popolazione partecipò, con generosa determinazione, alla guerra partigiana, rendendosi protagonista di eroici slanci di umana solidarietà verso quanti avevano bisogno di aiuto e prodigandosi, col ritorno alla pace, nella difficile opera di ricostruzione morale e materiale.» — Settembre 1943/Aprile 1945 - Carrara |
Monumenti e luoghi d'interesse |
Architetture religiose |
Insigne Collegiata Abbazia Mitrata di Sant'Andrea Apostolo: il Duomo della Città, architettura romanico-gotica
Chiesa del Suffragio: iniziata nel 1688 su progetto attribuito a Innocenzo Bergamini, fu poi rimaneggiata nel XIX secolo.
Chiesa e convento di San Francesco: risale all'inizio del Seicento, quando Carrara era governata da Carlo I Cybo-Malaspina. Dall'Ottocento il convento ha mutato varie volte destinazione.Oggi è sede museale
Chiesa del Carmine: risalente al XVII secolo, ospita una Madonna col Bambino di Bartolomé Ordoñez.
Chiesa della Madonna delle Lacrime: conserva un altare di Francesco Baratta.
Santuario della Madonna delle Grazie alla Lugnola: consacrata nel 1676, fu progettata da Alessandro Bergamini.
Fuori dalla città, nelle frazioni limitrofe, sono presenti:
Chiesa di San Michele (località Gragnana). Realizzata fra la fine del XVIII secolo e la metà del XIX, ha le sue origini in una chiesa del 1450.
Chiesa di Santa Maria Assunta (località Torano). Divisa in tre navate, presenta un portale risalente al 1554.
Chiesa di San Pietro (località Avenza). Risale al 1620, ma ha le sue origini in un edificio medievale.
Chiesa di Sant'Antonio Abate e Sant'Anna (località Noceto). Oratorio benedettino in stile romanico del XIII secolo, ampliato e modificato in stile barocco nel 1742.
Piazze e strade |
Piazza Alberica deve il suo nome ad Alberico I Cybo-Malaspina, che la fece costruire nel Seicento a ridosso delle mura della città, che lui stesso aveva fatto costruire con un secondo tracciato (1557-1637) per comprendere la crescente espansione urbana.
Piazza del Duomo, chiamata anche Piazza "Drent (ossia dentro la prima cerchia di mura), ha forma trapezoidale ed è contornata da edifici di impianto medioevale che furono più volte ristrutturati e ampliati in epoca cinque-seicentesca come l'elegante e decorato (internamente ed esternamente) palazzo barocco dei conti Sarteschi sul lato ovest, la vecchia canonica sul lato sud (ancora in stile gotico al piano terra), la casa dove dimorò Michelangelo Buonarroti sul lato nord quasi a continuazione del fianco sud del Duomo in stile romanico-gotico. Tra la casa "Buonarroti" e l'abside del duomo s'intravede la "nuova" canonica cinquecentesca con muri affrescati e il campanile, costituito da una torre a pianta quadrata con struttura marmorea, sormontato da una cuspide ottagonale il cui modello si rinviene quasi identico in campanili che sono disseminati lungo l'antico percorso dei costruttori (maestri cum-machinis, ossia maestri comacinis) di cattedrali che scendeva dal nord della Francia, attraversava la Savoia superando gli storici passi delle Alpi Occidentali (Lanslebourg, Aosta) toccando la Liguria (Lavagna, Genova) fino ad arrivare a Carrara, luogo storico di escavazione e lavorazione della pietra.
Piazza Garibaldi, in località For d'porta (ossia fuori della "Porta marina" della seconda cerchia di mura) è un singolare spazio di forma triangolare, posto di fianco al teatro Animosi, già di proprietà della Società degli Animosi- Si collega per forma e dimensione alla piazza in fronte al Teatro cosicché i due spazi diventavano elementi di un'unica singolare piazza. La sistemazione fu fatta dall'ing. Leandro Caselli nel 1887.
Via Alberica, detta anche via del Carmine, è corta e dritta, parallela al tratto sud delle mura cinquecentesche della città su cui si affacciano eleganti palazzi settecenteschi della vecchia nobiltà carrarese. Verso piazza Alberica, sul lato monte, si trovava la Pretura divenuta Tribunale al tempo dell'adesione di Carrara al governo risorgimentale provvisorio toscano (la frazione di Avenza e la città di Massa aderirono invece al Regno Sardo), ed a metà strada, lato mare, vi si trovava l'elegante e storico Albergo della Posta (con scala centrale ad andamento elicoidale con le rampe circolari costituite da gradini in massello di marmo e la "tromba" centrale abbellita e strutturata con colonne rampanti in stile dorico). Purtroppo negli anni sessanta dello scorso secolo l'edificio è stato interamente sventrato per realizzarvi un edificio di abitazione con più piani di abitazione e magazzini commerciali al Piano terra. La strada è stata rinominata e intitolata a Loris Giorgi, partigiano e medaglia d'oro al valor militare.
Architetture civili |
Casa di Emanuele Repetti, posta all'inizio di via Santa Maria. La casa del geografo, naturalista e letterato carrarese Emanuele Repetti (1776-1852) risale al XIII secolo, come molti degli edifici circostanti. Pare che al suo interno abbia soggiornato anche Francesco Petrarca. È stata la prima sede del comune di Carrara.
Il Palazzo dei conti Pisani è un severo edificio seicentesco su via del Carmine angolo piazza Alberica il cui retro, esposto a meridione, si affacciava su un grande giardino all'italiana addossato alle mure cinquecentesche della città (ancora presenti). nel 1885 l'edificio con i relativi cortili interni venne adattato dall'ingegnere Leandro Caselli, capo dell'Ufficio tecnico, quale sede degli uffici comunali. Il grande giardino era abbellito da fontane, statue e cariatidi in marmo; queste ultime, a seguito della ristrutturazione e la creazione della sala polifunzionale (teatro delle marionette poi Banca), furono trasferite lungo via del Carmine, dove sono tuttora.
Palazzo Del Medico è un imponente ed elegante edificio barocco costruito nella prima metà del secolo XVIII, su progetto dell'architetto carrarese Alessandro Bergamini, sul lato lungo occidentale della Piazza Alberica, gli interni sono ricchi di stucchi e bassorilievi marmorei.
Palazzo Diana è un armonico e sobrio edificio cinque/seicentesco, fu eretto alla fine del Cinquecento su progetto di Giorgio Vasari a cui subentrò l'architetto Alfonso Parigi, che lo portò a termine nel secolo successivo. L'edificio con ampio loggiato al Piano terra occupa metà del lato lungo orientale della Piazza Alberica. Purtroppo le sistemazioni ed i decori interni, a causa delle diverse destinazioni e trasformazioni subite nel tempo, sono andati perduti. L'edificio ricorda quello delle Logge progettato dallo stesso architetto per Arezzo nel 1573 ma le logge di quest'ultimo edificio poggiano su pilastri murari anziché su colonne di marmo bianco come invece quello in Piazza Alberica a Carrara.
Teatro Animosi, in località For d' porta, fu costruito a partire dal 1836 fino a 1840 dall'architetto Giuseppe Pardini di Lucca. La facciata è d'ispirazione classica: presenta uno schema a due piani in forma di pronao di tempio, con sei colonne sovrastate da una balaustra ornata di fiori e ghirlande, il tutto sorretto da un basamento di pilastri.
Teatro Politeama, che occupa tutto il lato nord dell'ottocentesca Piazza L.C. Farini (ora Piazza G. Matteotti), fu uno degli ultimi progetti fatti per Carrara dall'ingegnere Leandro Caselli prima di trasferirsi a Messina dove aveva vinto il concorso di ingegnere capo dell'Ufficio Tecnico di quel Comune. Il grande edificio, che comprende anche fondi commerciali ed abitazioni, fu costruito a partire dal 1888 e inaugurato nel 1892.
Villa Fabbricotti alla Padula venne costruita nel 1879 su progetto di Vincenzo Micheli, architetto di origini carraresi residente a Firenze, dove dirigeva l'Accademia di Belle Arti.
Le Scuole Cattoliche Femminili, coprono tutto il lato nord della piazza d'Armi, poi Risorgimento (ora Gramsci). L'edificio fu ampliato a fine milleottocento con la ingegnosa e scenografica aggiunta di due ali laterali che si protendono simmetricamente in avanti rispetto all'esistente corpo centrale (costituito da un edificio a pianta rettangolare di sobria architettura neoclassica). Il complesso, fu ingrandito con pianta ad "U" rispettando lo stesso linguaggio architettonico sia nel disegno delle modanature sia nella cadenza delle aperture. L'edificio, così ampliato (su progetto dell'ingegnere Leandro Caselli) fa da armonico sfondo all'imponente monumento di Pellegrino Rossi (opera dello scultore Pietro Tenerani) che fronteggia il giardino di forma ellittica posto al centro della Piazza d'Armi e progettato sempre dallo stesso ingegner Caselli (Capo dell'Ufficio Tecnico Comunale) con la collaborazione dei fratelli Marcellino e Giuseppe Roda (botanici ed esperti giardinieri ottocenteschi).
Palazzo Binelli, poi della Banca d'Italia in via Verdi (già Stradone), fu progettato a fine ottocento dall'ingegnere Leandro Caselli per i conti Binelli, importanti industriali del marmo che costruirono le prime segherie multi-lama ed uno dei tre pontili caricatori alla marina di Lavenza. L'edificio in stile eclettico neo-rinascimentale ha pianta simmetrica servita da un imponente ed ampio scalone centrale con struttura portante costituita interamente da gradini monolitici di marmo bianco perfettamente incastrati tra di loro ed a sbalzo sulla muratura perimetrale. Ricchissime erano le finiture interne: pavimenti in legno, soffitti affrescati e seta alle pareti. Mobilio di pregio e statue completavano gli allestimenti interni. Attualmente, l'edificio è spoglio di ogni arredo e conserva solo l'elegante impianto architettonico. Il palazzo, dopo importante ristrutturazione, ospita la sede della Fondazione della Cassa di Risparmio di Carrara.
Villa dei conti Binelli, sulla via di Sorgnano in località Padula fu progettata a fine ottocento dall'architetto francese Philippe Randon per uno dei rami della famiglia dei conti Binelli. Il progetto è in insolito stile floreale e la villa ricorda esempi rintracciabili in nord Europa. Ricche sono le decorazioni in legno traforato (quasi ricami) che fanno da brise-soleil sui quattro timpani del tetto e da parapetti per i terrazzi del primo e secondo piano. Eleganti e ricche sono pure sono le decorazioni all'interno dell'edificio. Purtroppo la mancanza di manutenzione dopo la seconda guerra mondiale hanno provocato la distruzione di quasi tutti i motivi decorativi lignei dei paramenti esterni.
Villa Biggi, in località Fossola fu progettata negli Anni Venti del novecento dall'architetto F. Severini in sobrio ed elegante stile floreale. Esterni in marmo travertino e mattoni a vista, interni decorati con rivestimenti in legno intarsiato; il vasto e alberato giardino che la circonda era recintato con un'elegantissima cancellata "liberty" in ferro battuto formata da barre verticali in ferro di sezione quadrata di forte spessore lavorata a torciglione. A fine Novecento la caratteristica e "monumentale" cancellata è stata sostituita con altra in ferro di più semplice fattura.
Villa La Serenella, via Roma, salita di San Ceccardo, fu progettata nell'anno 1898 dall'architetto carrarese Enrico Bonanni.
Palazzo delle Poste (a. 1933), progettato dall'architetto carrarese Giuseppe Boni, è costituito da una torre ottagonale le cui facciate sono interamente rivestite in marmo. Ai lati della scalinata d'ingresso sono collocate due sculture raffiguranti "il cavatore" e "lo scultore" opera di Sergio Vatteroni (grafico, pittore e scultore), autore anche del medaglione marmoreo murato nella Scuola Media Statale di Pontremoli, che raffigura il Gen. Pietro Ferrari a cui la scuola media è dedicata.
Villa "Casa Mia" dell'architetto Enrico Bonanni. La Villa "Casa mia", in sobrio stile "rurale toscano" fu progettata negli anni venti del Novecento dall'allora ben noto architetto Enrico Del Debbio per conto della famiglia Berring - Nicoli poi acquistata dai Crips (imprenditori del marmo, soci di quel Walton che costruì a metà dell'Ottocento i primi due moli caricatori alla Marina di Lavenza).
Palazzo Walton, anche detto "dell'Angelo" di Guglielmo Walton si trova all'incrocio tra il Ponte Walton di San Martino e Corso C. Rosselli (già Corso Vittorio Emanuele). Fu residenza privata dell'imprenditore di origine inglese Guglielmo Walton e sede, al piano terra, della storica Società marmifera Walton, poi Walton Goody and Cripps (con sede principale nel Regno Unito in Eagle Wharf Road, 48 Londra). Ceduto in proprietà, insieme alla ditta, alla famiglia di F. Salvini, fu acquistato nel 1940 da Dora Giovannoni, moglie dell'avvocato Giuseppe Bàrberi; attualmente è di proprietà degli eredi G. e D. Bàrberi. Elegante struttura eclettica che fonde la gravosità della mole con eleganti decorazioni in stile Tudor, arricchita da preziosi ricami marmorei, archetti ogivali, frontone decorato e colonne con capitelli riccamente ornati. Sul frontale del portone, pregevole angelo benedicente in stile pre-raffaellita opera dello scultore romantico danese Hensl (1847). All'interno, eleganti caminetti monumentali in bardiglio venato, marmo bianco statuario, marmo rosa Portogallo e verde scuro indiano(si suppone dai commerci del primo proprietario perché coevi alla costruzione del palazzo).
Altri edifici rilevanti ai fini dell'architettura, soprattutto per i tipi di stile: eclettico, liberty, razionalista, ecc., sono: villa Dervillè, la ex Camera di Commercio di Carrara in corso Rosselli (già corso Vittorio Emanuele), progettata da Leandro Caselli, la casa Baruzzo-Franzoni, la casa del Balilla, progettata nel 1929 (ultimata nel 1934) dall'architetto Giuseppe Boni, la villa Il Corvenale, palazzo Bonanni, progettato dall'architetto Enrico Bonanni, palazzo della "Moretta", progettato dall'architetto Enrico Bonanni su impianto strutturale dell'ingegner Leandro Caselli, il palazzo INAIL (1940/46), già INFAIL, di puro stile razionalista rivestito interamente in marmo di Carrara su progetto dell'architetto Luigi Giulini e direzione lavori Aldo Scarsella (ben noto a quell'epoca come eccellente ingegnere, fine conoscitore sia delle tecniche costruttive sia della lavorazione e dell'impiego dei marmi), palazzo Tenerani progettato dall'architetto Enrico Remedi, palazzo Torri edificato agli inizi degli anni '60 del secolo scorso lungo il Viale XX Settembre e progettato dall'architetto Ezio Bienaimè, il palazzo del Comune di Carrara progettato dagli architetti Bruno Fedrigolli e Dante Petrucci, Villa Giampaoli su progetto dell'architetto Enrico Galeotti poi modificata dall'architetto Enrico Del Debbio, Villa Robson, il nuovo palazzo della Camera di commercio di Carrara, in via Sette Luglio, progettato nel 1957 a seguito di concorso nazionale da Carlo Aymonino assieme a Chiarini e a B. De Rossi.
Architetture militari |
- Palazzo Cybo Malaspina
Si tratta di un complesso di edifici composto da un Castello altomedievale a cui in epoca rinascimentale fu aggiunto un Palazzo signorile. Il Castello (o Rocca) ha origini antichissime e fu edificato su precedenti fortificazioni risalenti forse al periodo bizantino-longobardo. È citato per la prima volta in un documento del 13 agosto 1187, conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze, che menziona il pedaggio pagato dall'Abate di Bobbio in transito a Carrara. All'epoca pare che l'edificio fosse costituito da una coppia di torrioni. Il Castello fu ampliato in due epoche successive: la prima volta nel 1215 da Guglielmo Malaspina, successivamente da Iacopo Malaspina nel 1473, quando il feudo passò definitivamente nelle mani di questa casata. In origine il Castello era la sede della famiglia nobiliare, ma dopo la rovinosa incursione dei francesi di Carlo III nel 1495 i Malaspina spostarono la loro corte nella città di Massa, giudicata più sicura. Il Palazzo rinascimentale fu aggiunto da Ricciarda Malaspina nel 1519 e successivamente ampliato dal figlio Alberico I nel 1557. I lavori di Alberico I unirono il Palazzo al Castello e trasformarono il complesso in una residenza signorile adeguata agli standard dell'epoca. I lavori di ampliamento e di adeguamento furono continuati anche dal nipote di Alberico Carlo I. Con l'affermazione dei Cybo-Malaspina e dei loro successori, i d'Este di Modena, il complesso divenne sede marchionale (già nel 1558 sotto Alberico I), e successivamente, sede ducale (nel 1790 sotto Maria Beatrice d'Este). Con l'occupazione napoleonica e l'inclusione di Massa e di Carrara nel principato di Elisa Bonaparte Baciocchi, il Castello-Palazzo venne adibito a sede dell'Accademia di belle arti di Carrara (1806), destinazione d'uso che conserva ancora oggi. L'Accademia di Belle Arti, una delle più antiche d'Italia e d'Europa, era stata fondata con atto chirografo di Maria Teresa d'Este qualche decennio prima, il 26 settembre 1769. Dopo il terremoto, che ha colpito la città nel settembre del 1920, il complesso della Rocca e del Palazzo ha subito un restauro (iniziato nel 1924) che ha portato al consolidamento delle strutture murarie e delle fondazioni (sul lato Ovest, dove una strada aperta dal Comune aveva indebolito le fondazioni della Rocca) e alla demolizione dei locali aggiuntisi nel tempo sul lato esterno del torrione medioevale. La costruzione si presenta ancora oggi con due viste ben distinte: i lati Ovest e Sud Ovest mostrano una caratteristica architettura rinascimentale, corrispondente al più recente Palazzo del Principe, mentre il lato Est conserva ancora l'antico stile medioevale dell'originale Castello. Le molte opere d'arte e di valore, che erano contenute nel palazzo, sono state trafugate durante le numerose vicissitudini storiche che la città di Carrara ha subito anche in epoca relativamente recente.
- Castello di Moneta
Il castello di Moneta, oggi in rovina, è un antichissimo insediamento risalente al II secolo a.C., quando, poco dopo la sconfitta degli Apuani ad opera dei Romani, la famiglia dei Monetii vi si stabilì fondando una villa. Collocato in posizione strategica, sulla cima di un colle dal quale si può dominare tutta la valle di Carrara, l'insediamento venne utilizzato a più riprese come postazione difensiva dagli abitanti dell'antica Luni, poi dai Bizantini, successivamente dai Longobardi e dai Franchi. Nel corso del X e XI secolo fu ulteriormente fortificato per difendere la zona dalle incursioni dei Normanni e degli Arabi, e passò sotto l'amministrazione dei vescovi-conti di Luni con il nome di Castrum de Moneta. La fortificazione conservò la sua importanza per quasi tutti i nobili che si alternarono al governo della tormentata Signoria di Carrara e andò incontro ad un grande ampliamento sotto Spinetta Fregoso che, nel 1447 - 1455, organizzò il borgo in una serie di cinte ellittiche concentriche, ristrutturò le cisterne sotterranee e ingrandì il mastio principale aggiungendoci anche una cappella. Con il passaggio del territorio sotto il dominio stabile dei Malaspina (1476) il borgo fortificato di Moneta iniziò a perdere importanza, anche perché lo sviluppo e il perfezionamento dell'artiglieria resero il luogo facilmente bombardabile dai colli vicini. Ancora al 1602 fino alla seconda metà del Settecento Moneta era occupata da una guarnigione militare a difesa stabile del castello ma abitata solo da qualche centinaia di paesani. La guarnigione del castello Moneta (a difesa confine orientale del Ducato) era per numero di componenti inferiore solo a quella del Castello di Massa (a difesa del confine occidentale). La guarnigione era soggetta alla "tenenza" ossia affidata alla responsabilità di una famiglia nobiliare locale ed era sottoposta al comando operativo di un "sottotenente" ossia di un esperto militare. Le cariche di "tenente" e "sotto tenente" venivano rinnovate e/o mutate di anno in anno, secondo convenienza. Tra il finire del XVIII secolo ed i primi anni del XIX (persa definitivamente importanza militare con i nuovi assetti territoriali conseguenti alla prima campagna d'Italia di Napoleone I) il castello ed il circostante borgo vengono definitivamente abbandonati.
- Castello di Castruccio
La Torre di Castruccio è quanto rimane della fortezza fatta costruire all'inizio del XIV secolo da Castruccio Castracani nel borgo di Avenza, a scopi difensivi e per il controllo dei traffici commerciali lungo la pianura. È probabile che la rocca di Castruccio sia stata costruita su strutture precedenti risalenti almeno all'anno Mille. A loro volta gli attuali resti corrispondono ad ampliamenti e ammodernamenti delle fortificazioni originali operati dai Malaspina nei successivi secoli. L'imponente castello (posto all'incrocio della via Aemilia Scauri col fiume Lavenza) era caratterizzato da robusti torrioni (tre cilindrici ed uno quadrangolare) fu smantellato dopo l'Unità d'Italia per essere utilizzato come cava di pietre da costruzione. Il torrione che ancora esiste (di forma cilindrica posto nell'angolo sud-est della fortezza) si salvò nel 1883 grazie al riuscito interessamento dello storico Theodor Mommsen.
- Castello di Ficola
Il castello di Ficola era un edificio ad uso militare in cima ad una collina nell'omonima località in prossimità di Carrara. Distrutto, è stato trasformato in villa gentilizia con oratorio dedicato a santa Caterina. Oggi è parzialmente ridotto a rudere.
Statuaria pubblica |
Il Cavallo (in dialetto carrarino: l cavad) statua equestre della tarda latinità di grandezza ridotta rispetto al naturale inserita nelle mura Albericiane in corrispondenza della Porta cittadina (al Cavad) che si trovava in vicinanza della chiesa settecentesca del Pianto. La statua, non finita, è in marmo bianco con danni e mancanze, è però fra le pochissime di carattere equestre pervenuteci dal mondo classico. Essa rappresenta il patrizio e soldato romano Marco Curzio la cui leggenda è descritta negli Annali (VII,6) di Tito Livio.
La Sirena Caratteristica fontana barocca sulla via Carriona nei pressi della "Porta del Cavallo". La fontana, più volte raffigurata nelle guide di viaggio straniere del settecento ed ottocento, rappresenta una sirena seduta su di un delfino che dalla bocca versa acqua in una grande conchiglia (Pecten)
Il Gigante Statua incompiuta rappresentante Andrea Doria in sembianze di Nettuno, eseguita dal noto scultore fiorentino Baccio Bandinelli. La statua abbandonata a livello di "abbozzo" fu poi utilizzata nel 1563 dal marchese di Carrara Alberico I Cybo-Malaspina per abbellire la "Piazza Drent" (detta anche d'l Dom). L'enorme statua, rinominata dai Carrarini l Zigant, poggia su due delfini con "boccaloni" d'acqua di sorgente che si riversano in continuazione a fontana entro una vasca di candido marmo.
Monumento a Maria Beatrice d'Este Il monumento la rappresenta con figura eretta a tutta altezza (eseguita nel 1827 in stile neoclassico dallo scultore carrarese Pietro Fontana). L'imponente statua, che è posta al centro di Piazza Alberica, si erge su di un alto piedistallo arricchito da bassorilievi. Alla base del piedistallo vi è una piattaforma con gradini che terminano contro una "sfinge" sotto di cui due bocche d'acqua riversano acqua di fonte entro una vasca di marmo.
Monumento a Pellegrino Rossi Enorme monumento su alto piedistallo marmoreo ornato da bassorilievi scolpiti da Alessandro Biggi (Carrara 1848-1926) posto al termine della storica "Piazza D'Armi" già "Giardini del principe". La Statua rappresenta lo statista seduto alla scrivania e fu eseguito sul modello fatto dall'amico e concittadino nonché famoso scultore Pietro Tenerani.
Monumento a Giuseppe Mazzini Monumento eretto su alto piedistallo marmoreo in Piazza Accademia, visibile da Piazza Alberica in asse a Via Del Carmine. Costituisce un rilevante elemento di riferimento urbano di indubbio effetto scenografico. Il monumento fu eseguito per la municipalità di Carrara nel 1892 dallo scultore e fervente mazziniano Alessandro Biggi (Carrara 1848-1926).
Monumento a Giuseppe Garibaldi Monumento di grandi dimensioni e di rilevante efficacia scenica, fu posto a fine ottocento (27 ottobre 1889) al centro della piccola piazza triangolare (che sta tra il fianco del Teatro Animosi e Corso Rosselli già Corso Vittorio Emanuele II) davanti all'ex Palazzo Fabbricotti (divenuto poi sede del sindacato dei paesi del marmo). Il monumento, opera dello scultore Carlo Nicoli, raffigura Garibaldi che sbarca a Marsala con la spada sguainata. La statua poggia su un piedistallo cilindrico ornato dai grandi fasci, che rappresentano l'unità nazionale.
Monumento a Pietro Tacca Monumento riproducente l'artista a grandezza naturale nell'atto di impersonare uno dei quattro mori incatenati, che lo scultore eseguì negli anni venti del seicento 1623 ed il 1626 per il piedistallo marmoreo della statua di Ferdinando I dei Medici a Livorno. La statua del Tacca fu realizzata nel 1900 dallo scultore carrarino Carlo Fontana (1865 - 1956) e posta nel giardino davanti al fronte Est dell'Accademia di Belle Arti.
Monumento a Giuseppe Verdi Monumento costituito da una grande lapide in marmo bianco con una figura d'uomo seminudo, in sembianze classiche, di dimensioni superiori al naturale scolpita in altorilievo. L'uomo è coricato su di un fianco e si copre il volto come a volersi estraniare dalla realtà. Il monumento eseguito nei primi anni del Novecento è collocato in un'aiuola laterale di Piazza D'Armi (ora Piazza A. Gramsci) ed è opera dello scultore carrarese Peppino dell'Amico che nell'eseguirla si ispirò ai versi della canzone composta da G. D'Annunzio in onore di Verdi " diede una voce alle speranze e ai lutti, pianse ed amò per tutti..".
Società |
Evoluzione demografica |
Abitanti censiti[8]
Etnie e minoranze straniere |
I cittadini stranieri residenti a Carrara sono 4.264[9], così suddivisi per nazionalità (sono indicati solo i dati superiori alle 100 unità):
Romania, 1.713
Marocco, 602
Albania, 327
Repubblica Dominicana, 277
Senegal, 149
Lingue e dialetti |
Peculiarità etno-linguistica di Carrara e di alcuni territori limitrofi, è il dialetto carrarese, idioma appartenente al ceppo gallo-italico e posizionabile sotto la lingua emiliano-romagnola. Dato che l'area in questione è prevalentemente circondata, a sud da parlate toscane, ad ovest da liguri e a nord da parlate lunigiane (queste ultime maggiormente affini anche se diverse), è da considerarsi una vera e propria isola linguistica emiliana (o meglio lombardo/emiliana).
Cultura |
Istruzione |
L'Accademia di belle arti di Carrara è stata fondata nel 1769.
Musei |
Museo civico del marmo, viale XX Settembre- Cava-museo di Fantiscritti, via Fantiscritti
- Centro Arti Plastiche, via Canal del Rio 3A
- CARMI - museo Carrara e Michelangelo, Parco della Padula, via Sorgnano 42,
Media |
Emittenti Radio-Tv |
- Contatto Radio
- Radio Nostalgia Toscana
- TTNews24
Cinema |
- Le cave di Carrara sono il luogo dell'inseguimento che si vede nella prima scena del film Quantum of Solace
Al lupo al lupo (Carlo Verdone - 1992)
I figli di nessuno (Raffaello Matarazzo - 1951)
Carrara nell'arte |
John Singer Sargent
Trasporto del marmo di Carrara, 1911
Metropolitan Museum of Art, New York
Cucina |
- Taglierini coi fagioli (Tajarin 'nti fasóli)
- Tordelli
- Lasagne tordellate
Lardo di Colonnata (lard d' Colonata)
Tordellini in brodo (Capdeti 'n brod)- Sgabei
- Polenta con sugo di funghi e pecorino (Cazalà)
- Baccalà marinato alla carrarina (Bacalà 'nmarinat)
- Polenta incatenata (Polenta 'ncatnata)
- Trippa alla carrarina (Tripa)
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Torta di riso[non chiaro] (Torta d' ris)- Frittelle dolci di riso (Frisòli)
- Focaccia dolce con uvetta e pinoli (Fugaza)
- Focaccia schiacciata di grano molto salata (Fugazina). Accompagnata con fichi di Montemarcello (Fichi d' Montmarzè)
Farinata (Calda calda o Calda oh)- Castagne bollite (Badoti o Borgadedi) carraresi (dolcissime, comunemente conosciute come carpanesi)
- Vino di Candia e di Moneta (due zone collinari del comune di Carrara)
Eventi |
- Biennale internazionale di scultura[10]
- Simposio di scultura
- CarraraMarmotec - Fiera internazionale del marmo e delle tecnologie per la sua lavorazione
- Solennità della Madonna del Popolo
- Carrara festival (Con-vivere)
- Premio nazionale "Torre di Castruccio" - Premio per lo sport e la cultura
September Fest - Festa della birra- Festa della fondazione di Carrara (10 maggio 1557)
- MarbleWeeks - Esposizioni ed installazioni in marmo sono disposte per tutta la città
- Solennità di San Ceccardo, Patrono della Città (16 giugno)
- Carneval Profano
- Avenza medievale- rievocazione storica
- Solennità di Sant'Andrea con tradizionale fiera nel Centro storico (30 novembre)
Geografia antropica |
Suddivisioni amministrative |
Il territorio comunale era suddiviso fino al 2012 in cinque circoscrizioni:[11]
- Circoscrizione 1 Zone a monte
- Circoscrizione 2 Carrara Centro
- Circoscrizione 3 Carrara adiacenze
- Circoscrizione 4 Avenza
- Circoscrizione 5 Marina
Quartieri |
La città di Carrara è composta da vari quartieri che vanno dal centro storico, posto in posizione dominante, fino al mare. I quartieri della città di Carrara sono:[1][11]
- Centro storico
Avenza (comprende anche Battilana, Covetta e P.E.E.P.)- Bonascola
- Fabbrica
- Foce
- Fossola
- Marina di Carrara
- Nazzano
- Pontecimato
- Quarceta
- Stadio (comprende anche Perticata)
- Sant'Antonio
Frazioni |
Le frazioni del comune di Carrara sono:[1]
Bedizzano (276 m, 797 abitanti)
Bergiola (494 m, 406 abitanti)
Castelpoggio (547 m, 357 abitanti)
Codena (260 m, 745 abitanti)
Colonnata (532 m, 268 abitanti)
Fontia (330 m, 206 abitanti)
Fossone (12 m, 1 855 abitanti)
Gragnana (219 m, 917 abitanti)
Miseglia (240 m, 449 abitanti)
Noceto (400 m, 66 abitanti)
Sorgnano (274 m, 387 abitanti)
Torano (150 m, 670 abitanti)
Economia |
L'economia di Carrara è legata principalmente all'industria e al commercio del marmo in tutte le sue diverse varietà: i blocchi sono estratti e poi imbarcati nel porto di Marina di Carrara ed esportati in tutto il mondo, oppure finiscono nelle moltissime segherie presenti sul territorio e nei laboratori dove vengono trasformati e messi sul mercato. Oltre all'industria e al commercio del marmo, che rimangono le attività principali, Carrara fa leva sul turismo, in particolare quello artistico (da visitare ovviamente le cave e il centro storico) e balneare (la città mette a disposizione dei turisti spiagge attrezzate e numerosi locali); peraltro il turismo rappresenta tuttora un fenomeno economicamente marginale[12]. Rilevante è la presenza di industrie, in particolare chimiche e alimentari. Notevole è stato nel passato recente il settore dell'abbigliamento, in particolare per alcuni nomi celebri fra cui quello della sartoria D'Avenza, fondato nel 1857 da Myron Ackermann: "Il modo di lavorare di D'Avenza [ ... ] era, e lo è tuttora, analogo a quello di una tradizionale sartoria artigianale, solo su più vasta scala. Pertanto all'epoca D'Avenza era all'avanguardia rispetto a molti colleghi italiani. Negli ultimi quarant'anni la manifattura ha acquisito fama di solidità, e sebbene non rappresenti più l'avanguardia offre sempre una qualità di altissimo livello"[13].
Infrastrutture e trasporti |
Strade |
Storicamente Carrara si è sviluppata lungo il tracciato della via Aurelia integrata, nel 1915 dalla direttrice che taglia diagonalmente il territorio in direzione monti-mare e prende il nome di viale XX Settembre. L'autostrada A12 presenta, nel territorio comunale, il casello di Carrara.
Ferrovie |
Carrara è servita dalla ferrovia Tirrenica settentrionale grazie alla fermata di Carrara-Avenza. In passato esisteva una stazione più centrale, denominata Carrara San Martino, sulla tratta di diramazione costruita nel 1866 e soppressa nel 1969[14]. Tale tratta fu integrata nel tracciato della nota ferrovia Marmifera che fu operativa fra il 1876 ed il 1964.
Completavano gli impianti ferroviari cittadini alcuni raccordi industriali, i più significativi dei quali raggiungevano le località di Fiorino e Covetta, e comprendevano il tracciato della Marmifera fino al molo caricatore in località Marina. Oltre a questi vi sono i raccordi al servizio della Zona Industriale Apuana, localizzati tra Carrara e Massa, attivati nel 1938 e al 2014 ancora operativi.
Mobilità urbana |
La rete di trasporto pubblico di Carrara è costituita dalle autolinee urbane ed interurbane gestite dalla società CTT Nord.
In passato, fra il 1915 ed il 1955, è esistita una linea tranviaria di collegamento fra il centro e Marina di Carrara, realizzata contestualmente al viale XX Settembre, sostituita poi da una linea filoviaria prolungata verso Marinella di Sarzana, che fu a sua volta soppressa nel 1985.
Amministrazione |
Gemellaggi |
Ingolstadt, dal 2 giugno 1962[15]
Grasse, dal 1995
Rønne
Opole[16]
Novelda[17]
Asunción
Bray
Erevan, dall'8 ottobre 1965 (documento firmato da Il Presidente comitato esecutivo del Caghsoviet di Erevan ed il Sindaco di Carrara Filippo Martinelli)[18]
Kragujevac, dal 1975 (accordo di amicizia e cooperazione)[19]
Sebbene non si tratti di un vero e proprio gemellaggio vi è uno stretto legame tra Carrara e una cittadina del Dipartimento di Maldonado in Uruguay, prima nota come Cantaras de Burgueno, ma che nel 1953 assumerà ufficialmente il nome di Nueva Carrara per i numerosi emigranti del settore lapideo che dall'inizio del Novecento arrivano dalla città toscana[20].
Sport |
La Carrarese Calcio 1908 è la principale società di calcio cittadina. È nata nel 1908 e milita dalla stagione 2011-2012 nel campionato di Prima Divisione, ex Serie C1. Ha vinto una Coppa Italia Serie C nel 1983. Disputa le partite casalinghe allo Stadio dei Marmi, impianto intitolato ai quattro giocatori carraresi che facevano parte della nazionale olimpica di calcio vincitrice della medaglia d'oro alle Olimpiadi di Berlino del 1936.
La pallavolo è rappresentata dalla Virtus Carrarese che milita nel campionato di serie C, le società di pallacanestro presenti nel Comune sono: la ASD Audaxcarrara che milita in serie C, la società Carrara Legends che milita nel campionato di Promozione e il Centrominibasket Carrara che milita in serie C.
Per il tennistavolo, è presente l'Apuania Carrara, che disputa il campionato di serie A1, che ha vinto due volte il titolo di campione d'Italia.
Nel 1960 Carrara ospitò una tappa del Giro d'Italia, divisa in due semitappe: la prima, Livorno-Carrara, vinta dal belga Emile Daems, e la seconda, una mini-cronometro attraverso le cave, vinta a pari merito da Jacques Anquetil e Miguel Poblet.
Nel 2010, il giro ha nuovamente visitato la cittadina con l'arrivo delle sesta tappa vinta dall'australiano Matthew Lloyd.
È di Carrara la prima squadra campione d'Italia di korfball. Il titolo è stato vinto nel 2005.
Infine, molti sono e sono stati i giocatori carraresi importanti nello sport, e tra di essi in particolare si ricordano i calciatori Achille Piccini, Bruno Venturini, Paolo Vannucci, Gianluigi Buffon, Federico Bernardeschi, Daniele Ficagna, Giorgio Chinaglia, Simone Del Nero, Claudio Vinazzani, il ciclista Francesco Secchiari, la pallavolista Maurizia Cacciatori e il cestista Andrea Saccaggi.
Da ricordare anche il vicecampione mondiale di Karate Riccardo Vaira, ed i pugili Enrico Bertola e Piero Cerù.
Inno della Città di Carrara |
L'Inno della Città di Carrara è stato composto nel 2013 dal Maestro Marco Iardella che ne ha curato gli arrangiamenti per le versioni bandistiche, filarmoniche o di semplice esecuzione pianistica, assieme a Paolo Biagini, autore anche del testo.
Solitamente viene suonato durante cerimonie di carattere para-ufficiale.
Le partiture semplificate sono state rese disponibili alla cittadinanza mediante la rete delle Biblioteche Municipali dislocate nel Comune: a Carrara centro, Avenza e Marina di Carrara.
Testo:
«Ti son grembo i colli e l'Apuane,
guardia il Sagro, il mare di ristor.
La Rota memore t'è fortitudo e scudo,
motto e simbolo del grande tuo vigor.
Scrigno di puri, candidi marmi,
oh Carrara, or e per l'eternità!
S'erge il tuo popol, ad alta voce
intona all'unanimità, oh Carrara!
Sangue, sudore di tuoi innocenti figli
scorron eterni tra l'abbagliante or.
Ardite donne contro fatal nemico
sorse impavide per la tua libertà.
Della storia, d'ingegno e di virtude,
grandi uomini in t'ebbero i natal.
Il sommo Dante e il valoroso Vate
cantano lodi all'alta tua beltà.
Il santo martire e vescovo Ceccardo
t'è celeste e mite protettor.
Il marmo niveo orna palazzi e regge;
in ogni loco eterna la tua maestà.
Ameno luogo e la giovial Marina;
pontili e spiagge ornano il litoral.
Terra florida di viti e di germogli,
grano, olivi, sei terra di bontà».
Curiosità |
Bianco Carrara è il nome del colore della carrozzeria utilizzato dalla Porsche nel suo spot.
Note |
^ abc Comune di Carrara. Località, su comune.carrara.ms.gov.it. URL consultato il 14 marzo 2017.
^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 107.
^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2017.
^ "Lunigiana la terra del Sole" di Rino Barbieri - PILGRIM Edizioni ISBN 978-88-95569-30-7
^ "La Settimana Incom 00359 03/11/1949 In Italia e in Inghilterra. Cronaca del maltempo"
^ Decreto legislativo luogotenenziale 1 marzo 1946, n. 48, articolo 1, in materia di "Ricostituzione dei comuni di Massa, Carrara e Montignoso."
^ Comunali 2017, Toscana meno 'rossa'. Il Pd perde Carrara e Pistoia - Comunali 2017, in ANSA.it, 26 giugno 2017. URL consultato il 30 giugno 2017.
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ Dato Istat al 31/12/2009
^
internazionale di scultura[collegamento interrotto]
^ ab Mappa del territorio suddivisa in circoscrizioni, su comune.carrara.ms.gov.it. URL consultato il 14 marzo 2017.
^ Il rapporto 2008 della camera di commercio di Massa documenta solo 62.077 presenze turistiche nell'anno 2007, contro 1.167.200 di Massa; il dato è per di più in diminuzione del 18% sull'anno precedente.
^ Bernhard Roetzel, Il Gentleman, Konemann, Colonia, 1999, pg 109
^ Ex-ferrovia Carrara Avenza - Carrara S. Martino URL consultato nel giugno 2013
^ (EN) Inglostadt's twin towns (PDF), su ingolstadt.de. URL consultato il 4 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
^ (DE, EN, PL) Opole Partnership City, su opole.pl. URL consultato il 4 febbraio 2009.
^ (ES) Cooperación Internacional, su ayto-novelda.es. URL consultato il 4 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2009).
^ (EN, HY, RU) Carrara (Italy), su yerevan.am. URL consultato il 4 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2012).
^ (EN, SR) International cooperation of the city of Kragujevac, su kragujevac.rs. URL consultato il 4 febbraio 2009.
^ Nicola Guerra, Partir Bisogna. Storie e momenti dell'emigrazione apuana e lunigianese, Massa, Provincia di Massa Carrara – Comunità Montana della Lunigiana 2000.
Bibliografia |
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- P.Andrei: "Cenni sul Duomo di sant'Andrea Apostolo di Carrara", Massa Carrara, 1867.
- G.Campori: "Memorie Biografiche degli Scultori, Architetti, Pittori, Ec. Nativi di Carrara e di Altri Luoghi nella Provincia di Massa", Modena, 1873.
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- N.Malagoli: "Guida illustrata amministrativa commerciale industriale di Carrara e dintorni", Carrara, 1905.
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- A.Bernieri: "Storia di Carrara moderna", Carrara, 1983.
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- A.Compagno: "Aldo Giuntini futurista"; IIa ediz. Carrara,2008.
- A.Montanelli: "Memorie musicali carraresi" (cur:A.Compagno); Carrara,2010.
- Manlio Cancogni, Gli angeli neri Storia degli anarchici italiani da Pisacane ai circoli di Carrara, Mursia, 2011, ISBN 978-88-425-4471-5.
Voci correlate |
- Accademia di Belle Arti di Carrara
- Alpi Apuane
- Apuania
- Apuani
- Carrarese Calcio 1908
- Carrione
- Dialetto carrarese
- Ducato di Massa e Carrara
- Lardo di Colonnata
- Marmo di Carrara
- Provincia di Massa e Carrara
- Signoria di Carrara
- Storia di Carrara
- Duomo di Carrara
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Collegamenti esterni |
- Sito Ufficiale - Comune di Carrara, su comune.carrara.ms.gov.it.
- Sito ufficiale del turismo in Toscana - Carrara: viaggio nella capitale del marmo, su turismo.intoscana.it.
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