Liberté, Égalité, Fraternité




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Testo esposto su un cartello che annunciava la vendita dei biens nationaux, ovvero di quei possedimenti e domini della Chiesa (edifici, oggetti, terreni e foreste) che furono confiscati dopo la Rivoluzione francese (1793). All'epoca, il motto fu talvolta mutato in Libertà, Uguaglianza, Fraternità, o Morte: ma quest'ultima parte fu poi abbandonata perché troppo fortemente associata con il regime del Terrore


Liberté, Égalité, Fraternité (in italiano Libertà, Uguaglianza, Fratellanza) è un celebre motto risalente al 1700 e associato in particolare all'epoca della Rivoluzione francese, divenuto poi il motto nazionale della Repubblica Francese.




Indice






  • 1 Libertà


  • 2 Uguaglianza


  • 3 Fratellanza


  • 4 Note


  • 5 Voci correlate


  • 6 Altri progetti


  • 7 Collegamenti esterni





Libertà |


La prima parola del motto repubblicano, Liberté fu all'inizio concepita secondo l'idea liberale. La Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (1789) la definiva così: «La libertà consiste nel potere di fare ciò che non nuoce ai diritti altrui». «Vivere liberi o morire» fu un grande motto repubblicano. Sotto il governo di Maximilien de Robespierre, detto del Terrore divenne famoso il motto: «Nessuna libertà per i nemici di essa».



Uguaglianza |


Secondo termine del motto repubblicano, la parola Égalité significa che la legge è uguale per tutti e le differenze per nascita o condizione sociale vengono abolite; ognuno ha il dovere di contribuire alle spese dello Stato in proporzione a quanto possiede. Il principio teoricamente era già presente nel concetto di Stato di diritto, ma con la Rivoluzione Francese venne praticamente messo in atto.





Timpano di una chiesa con un'iscrizione risalente al 1905, anno della legge sulla separazione tra Chiesa e Stato



Fratellanza |


Nella Dichiarazione dei diritti e doveri del cittadino, parte integrante e iniziale della Costituzione dell'anno III (1795), la Fraternité, terzo elemento del motto repubblicano, è definita così: «Non fate agli altri ciò che non vorreste fosse fatto a voi;


I primi contenuti di Liberté, Égalité, Fraternité sono presenti nel saggio pubblicato nel 1774 da Jean-Paul Marat, The chains of slavery, dove si anticipavano i temi dell'azione politica: una violenta presa di posizione contro il dispotismo a favore della sovranità popolare e dell'uguaglianza. Successivamente, nel libro La Costituzione, o Progetto di Dichiarazione dei Diritti dell'Uomo e del Cittadino del 1789 vengono ripresi e perfezionati gli ideali di Libertà, Uguaglianza e Fratellanza che verranno progressivamente adottati a motto e simbolo. Sebbene Liberté, Égalité, Fraternité sia un motto nato dalla Rivoluzione francese, occorre attendere la IIIe République (Terza Repubblica) perché venga adottato come simbolo ufficiale: prima di allora il motto subisce una battuta d'arresto, insieme ai principi fondanti della Repubblica. L'Impero e la Restaurazione trascurarono la valorizzazione legislativa del motto, che ritorna alla pubblica ribalta solo nel 1848 grazie alla penna di Pierre Leroux, all'epoca rappresentante del popolo in seno alla Assemblée Nationale (Assemblea Nazionale). Egli partecipa attivamente al percorso di riconoscimento del motto come principio costituente della Repubblica.


Nell'ambito di una repubblica a cui sovente si pospone l'aggettivo "operaia", il motto acquista significati più ampi: l'adozione del suffragio universale estende a tutti la Liberté di scelta politica. La Commission du Luxembourg (Commissione del Luxembourg), nel promuovere le Associazioni Operaie (antenate delle cooperative di produzione), estende l'Égalité ai domini specifici dell'economia e della società. Infine, per mezzo di uno Stato che assegna la sovranità al popolo, la Fraternité esprime il senso della solidarietà e modera i potenziali ardori estremisti delle altre due sorelle. Mentre in passato si tendeva a privilegiare l'Égalité o la Liberté, questa fase storica vede la Francia percorrere la strada della democrazia con un maggiore equilibrio.


Tuttavia, ancora una volta, la Repubblica si divide: la repressione popolare del giugno 1848 e il ritorno dell'Empire rimettono in vigore la filosofia e la portata sociale del triplice motto. È necessario che trascorrano ancora dei decenni per arrivare a vedere, nel 1880, la celebre massima incisa sui frontoni di tutti gli edifici pubblici. Poi, le Costituzioni del 1946 e 1958 riconoscono autorevolmente il valore che il triplice motto ha per la storia del Paese d'oltralpe.


Liberté, Égalité, Fraternité rappresentano un valore così grande da travalicare i confini della Francia, sono simboli che hanno portata e rilevanza universali. Questo motto, nato dalla fucina d'idee della rivoluzione francese, è un caposaldo irrinunciabile della moderna cultura dell'Occidente.



Note |





Voci correlate |



  • Emblemi della Francia

  • Motti nazionali



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |



  • (IT) Il motto della Repubblica francese - Il sito ufficiale della Francia

  • (FR) Liberté, Égalité, Fraternité, su Les symboles de la République française, Présidence de la République - Élysée.fr. URL consultato il 9 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2010).






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