Patrice de Mac-Mahon













































Patrice de Mac Mahon

Patrice de Mac Mahon.jpg



Presidente della Repubblica Francese
Durata mandato

de facto 24 maggio 1873, de jure 30 gennaio 1875 - 30 gennaio 1879
Predecessore

Adolphe Thiers
Successore

Jules Grévy

co-principe di Andorra
Durata mandato
24 maggio 1873 –
30 gennaio 1879
Predecessore

Adolphe Thiers
Successore

Jules Grévy

Dati generali
Partito politico

Conservatore
Professione

generale, politico









































Patrice de Mac Mahon d'Andorra

S.A. Coprincipe d'ufficio del
Principato di Andorra
In carica
24 maggio 1873 - 30 gennaio 1879
Incoronazione
24 maggio 1873
Predecessore

Adolphe Thiers d'Andorra
Successore

Jules Grévy d'Andorra

Nome completo
Marie Edmé Patrice Maurice Mac Mahon
Altri titoli

presidente della Repubblica francese
Nascita

Sully, 13 luglio 1808
Morte

Montcresson, 16 ottobre 1893
Religione

Cattolicesimo

Marie Edmé Patrice Maurice Mac Mahon[1], duca di Magenta e maresciallo di Francia (Sully, 13 luglio 1808 – Montcresson, 16 ottobre 1893), è stato un generale e politico francese.


Figura tra le più rilevanti del Risorgimento italiano come generale prima e Maresciallo di Francia poi, a seguito della caduta del secondo impero venne prescelto quale presidente della Terza Repubblica francese, proclamata il 30 gennaio 1875.




Indice






  • 1 Biografia


    • 1.1 La famiglia


    • 1.2 L'inizio della carriera militare


    • 1.3 L'esperienza in Algeria


    • 1.4 La guerra di Crimea e la Battaglia di Magenta


    • 1.5 La guerra franco-prussiana


    • 1.6 La Comune di Parigi e il ruolo di Presidente della Terza Repubblica Francese




  • 2 Matrimonio e figli


  • 3 Onorificenze


    • 3.1 Onorificenze francesi


    • 3.2 Onorificenze straniere




  • 4 Araldica


  • 5 Note


  • 6 Bibliografia


  • 7 Voci correlate


  • 8 Altri progetti





Biografia |



La famiglia |


Nato al castello di Sully (presso Autun), nel département della Saona e Loira, Patrice de Mac Mahon era il sedicesimo dei diciassette figli di Maurice-François de Mac Mahon (1754-1831), conte di Mac Mahon e generale francese, e di sua moglie, Pélagie de Riquet de Caraman (1769-1819) la quale era inoltre discendente diretta di Pierre-Paul Riquet, ideatore e costruttore del Canal du Midi.[2] In realtà la nobilitazione della sua famiglia era avvenuta abbastanza di recente, a partire dal 1749 quando suo nonno Jean-Baptiste de Mac Mahon era stato nominato marchese di Mac Mahon e d'Eguilly (feudo quest'ultimo ricevuto in dote dalla moglie Charlotte Le Belin, dama d'Eguilly) da re Luigi XV. Per queste discendenze, la politica vigente in famiglia era prevalentemente di corrente realista.


I suoi antenati, però, erano originari dell'Irlanda dalla quale erano stati costretti ad emigrare dopo le leggi proibitive emanate sotto il governo di Guglielmo III d'Inghilterra contro i cattolici irlandesi[3]; fu così che la famiglia Mac Mahon giunse in Francia dove si naturalizzò appunto nel 1749.



L'inizio della carriera militare |


Patrice de Mac Mahon entrò dal 1820 nel Petit Séminaire des Marbres di Autun, continuano poi i propri studi al Collegio "Louis-le-Grand". Il 23 ottobre 1825 fece il proprio ingresso all'Accademia di St-Cyr, ove si diplomò il 1º ottobre 1827. Dal 1827 iniziò anche la sua carriera nell'esercito entrandone a far parte.



L'esperienza in Algeria |




Il generale Mac Mahon in una fotografia del 1855


Mac Mahon venne agganciato al 4º reggimento ussari e prestò servizio nell'esercito come aiutante di campo del generale Achard, partecipando alla campagna di Algeri nel 1830. Trasferito al 20º fanteria di linea, si distinse sia nella presa di Algeri per capacità e coraggio oltre che il 24 novembre 1830 quando sostenne un combattimento sul colle di Mouzaia, azione che gli valse la Legion d'Onore.


Richiamato in Francia, portò nuovamente l'attenzione su di sé durante la spedizione ad Anversa del 1832 al termine della quale venne nominato capitano nel 1833.


Fece ritorno nuovamente nei territori delle colonie francesi in Africa dove rimase dal 1834 al 1854. Durante questi anni, dapprima sotto il comando del generale Clauzel e poi di Damrémont, prese parte ad una serie di azioni belliche, venendo ferito pesantemente durante l'Assedio di Costantina del 1837 ove aveva condotto anche un'audace carica di cavalleria contro le pianure occupate dai beduini. Nel 1840 fece ritorno brevemente in Francia dove ottenne il rango di Chef d'escadron e dove rimase sino al 1841 quando decise, alla testa del 10º battaglione cacciatori a piedi, di tornare in Algeria dove nell'aprile di quell'anno prese parte alla battaglia del colle di Bab el-Thaza e nello scontro con le truppe di Abd el-Kader il 25 maggio di quello stesso anno.


Il 31 dicembre 1842, venne promosso tenente colonnello del 2º reggimento della Legione Straniera e nel 1843 ne divenne comandante in sostituzione del titolare malato sino al 1845. Ebbe modo di distinguersi ancora una volta nei combattimento di Chaab el Gitta e di Aïn Kebira il 14 ed il 17 ottobre 1844. Abbandonato il suo incarico presso la Legione Straniera, nel dicembre del 1845 venne promosso colonnello ed ottenne il comando del 41º reggimento di fanteria di linea allora d'istanza a Maghnia, sempre in Algeria.


All'inizio del 1848, venne nominato comandante della suddivisione di Tlemcen, ed il 12 giugno di quello stesso anno venne nominato generale di brigata. Nel 1849, ottenne la commenda della Legion d'Onore. Venne promosso al grado di generale di divisione nel 1852, rimanendo in Algeria sino al 1855.



La guerra di Crimea e la Battaglia di Magenta |




Patrice de Mac Mahon, particolare di un dipinto allegorico della Battaglia di Magenta.













































Patrice de Mac Mahon

Macmahon.jpg
Patrice de Mac Mahon nelle vesti di generale.
13 luglio 1808 – 16 ottobre 1893
Nato a Sully
Morto a Montcresson
Dati militari
Paese servito
Francia Regno di Francia
Francia Seconda Repubblica francese
Francia Secondo Impero francese
Forza armata Armée française
Arma Armée de terre
Anni di servizio 1827 - 1870
Grado Maresciallo di Francia
Guerre
Guerra di Crimea
Seconda guerra d'indipendenza italiana
Guerra franco-prussiana
Campagna militare della Comune di Parigi
Battaglie
Assedio di Costantina
Battaglia di Icheriden
Battaglia di Malachov
Battaglia di Magenta
Battaglia di Solferino
Battaglia di Melegnano
Battaglia di Wœrth
Battaglia di Sedan

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Allo scoppio della guerra di Crimea, prese parte al conflitto come comandante della 1ª divisione di fanteria del 2º corpo d'armata d'oriente e da subito si distinse nella battaglia di Malachov presso Sebastopoli (8 settembre 1855), durante la quale sembra abbia esclamato la frase che gli viene sovente associata: J'y suis, j'y reste ("Qui sono, qui resto"). Dopo questi eventi gli venne offerto il posto di Capo delle armate francesi, ma egli declinò l'offerta preferendo fare ritorno in Algeria.


Nel 1856 venne nominato Senatore dell'Impero di Francia, rifiutando però ancora una volta il titolo di comandante supremo delle armate francesi e preferendo invece su sua richiesta essere inviato nuovamente in Algeria ove si dedicò alla sconfitta della resistenza del popolo cabilo. Durante questo periodo ebbe inizio inoltre la sua attività politica votando contro una legge sulla sicurezza nazionale voluta dagli estremisti dopo il tentativo fallito di assassinio dell'Imperatore Napoleone III di Francia da parte dell'anarchico Felice Orsini.





Monte Medolano, lapide commemorativa al maresciallo Mac Mahon.




Monumento (1895) al generale Mac Mahon nei pressi della Stazione ferroviaria di Magenta eseguito dallo scultore Luigi Secchi. Coi restauri del 2009 in occasione del 150º anniversario della battaglia di Magenta il monumento è stato riportato nella posizione originaria, al centro del grande parco dedicato dalla città all'evento.


Egli combatté anche valorosamente nella seconda guerra d'indipendenza italiana come comandante del II Corpo dell'Armata d'Italia, vincendo gli austriaci di Ferencz Gyulai nella battaglia di Magenta del 4 giugno 1859 al comando del 2º corpo d'armata francese, scontro dopo il quale ottenne il titolo di Duca di Magenta e di Maresciallo di Francia, direttamente per mano di Napoleone III, sul campo di battaglia. Durante la battaglia a Magenta ebbe modo di mostrare ancora una volta la sua fede verso la Legion d'Onore che aveva servito e comandato in Algeria gridando a gran voce: "La Legione è qui. Siete nel sacco! ("Voici la Légion ! L'affaire est dans le sac!").[4] La vittoria delle armate francesi nello scontro di Magenta garantirono a Vittorio Emanuele II di Savoia e a Napoleone III l'ingresso e la presa di Milano l'8 giugno di quello stesso anno.


Prese parte anche alle battaglie di Solferino (24 giugno) e Melegnano in quello stesso anno, risultando ancora una volta vittorioso e rimanendo sul campo sino all'11 luglio quando, con la firma dell'Armistizio di Villafranca, le armate francesi abbandonarono l'Italia e venne decretata l'annessione della Lombardia al Piemonte.



La guerra franco-prussiana |


Terminata la guerra in Italia, Mac Mahon fece ritorno in Francia ed acclamato come eroe, con l'imperatore che ormai lo considerava suo uomo di fiducia. Proprio per questo nel 1861 venne inviato come rappresentante dell'Impero francese all'incoronazione di Guglielmo I di Prussia. Tornò successivamente in Algeria dove venne nominato governatore generale dal 1º settembre 1864, facendo ritorno in Francia solo con lo scoppio della guerra franco-prussiana, durante la quale guidò le armate alsaziane.


Durante questi scontri, Mac Mahon comandò il I ed il V Corpo d'armata francese dell'armata del Reno del Sud. Il 4 agosto 1870 la 3ª Armata prussiana attaccò la sua linea presso la città di Wissembourg, giungendo alla battaglia di Wœrth.


Il 1º settembre di quello stesso anno, i prussiani tentarono di assediare la città di Sedan. Valente della forza di 200.000 soldati prussiani al comando del feldmaresciallo Helmuth von Moltke, gli sforzi dei francesi furono indecisi e lo stesso Mac Mahon venne ferito e il comando passato al generale de Wimpffen che annunciò la resa dei francesi, seguita a breve da quella di Napoleone III del 2 settembre, al termine della conclusione degli scontri che egli stava guidando personalmente a Sedan con altri 83.000 soldati.



La Comune di Parigi e il ruolo di Presidente della Terza Repubblica Francese |















































Patrice de Mac Mahon

Duca di Magenta

Stemma

In carica

1859 –
1893
Predecessore
Titolo inesistente
Successore

Marie Armand Patrice MacMahon

Trattamento
Sua Grazia
Altri titoli
Conte di Mac Mahon
Dinastia

Mac Mahon
Padre

Maurice-François de Mac Mahon
Madre

Pélagie de Riquet de Caraman
Consorte

Élisabeth de La Croix de Castries
Religione

cattolicesimo

Quando la Comune di Parigi venne soppressa nel maggio del 1871, Mac Mahon si occupò delle armate di stanza a Versailles, uccidendo nel corso degli scontri circa 30.000 comunardi, catturandone altri 38.000, di cui 7.000 vennero deportati.


Per le sue azioni in difesa della sicurezza della Francia e considerata la sua gloriosa carriera militare, nel maggio del 1873 venne eletto Presidente della Terza Repubblica francese, assumendo quale suo Primo Ministro il controverso repubblicano Jules Simon, rimpiazzato poi con l'orleanista duca di Broglie, prima di sciogliere l'Assemblea Nazionale il 16 maggio 1877, gesto che lasciò indubbiamente emergere la sua natura filo-monarchica; Mac Mahon era infatti intenzionato a reprimere i sentimenti repubblicani a favore del ritorno al trono degli Orléans.


Malgrado tutto, l'intento non ebbe seguito, ma la posizione di Mac Mahon fu salva e gli permise di rimanere in carica come Presidente per un periodo di 7 anni (come venne stabilito proprio in quel periodo con un dibattito parlamentare del 9 novembre 1873), impegnandosi da quel momento sempre più a favore dello stato, nel rispetto della propria carica.


Ritiratosi dalla politica per la vita privata, trascorse gli ultimi quattordici anni della sua vita in una quasi totale solitudine, morendo al Castello di Sully (presso Montcresson, Loiret) nel 1893. Le esequie di stato solenni vennero celebrate nella Cattedrale di Notre-Dame a Parigi con la partecipazione di molti personaggi del mondo militare e politico internazionale. Venne sepolto coi massimi onori militari nella cripta dell'Hôtel des Invalides di Parigi.



Matrimonio e figli |


Patrice de Mac Mahon si sposò a Parigi il 13 marzo 1854 con Elizabeth de la Croix de Castries, dalla quale ebbe quattro figli:




  • Patrice (1855-1927), II duca di Magenta

  • Eugene (1857-1907)


  • Emmanuel (1859-1930)

  • Marie (1863-1954)



Onorificenze |



Onorificenze francesi |











Gran Maestro e Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore - nastrino per uniforme ordinaria
Gran Maestro e Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore











Médaille militaire - nastrino per uniforme ordinaria
Médaille militaire
— 1857










Medaille Commémorative de la Campagne d'Italie de 1859 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaille Commémorative de la Campagne d'Italie de 1859
— 1859










Medaille Coloniale con baretta "Algerie" - nastrino per uniforme ordinaria
Medaille Coloniale con baretta "Algerie"
— 1893


Onorificenze straniere |











Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata (Regno di Sardegna) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata (Regno di Sardegna)
— 1859










Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (Regno di Sardegna) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro (Regno di Sardegna)
— 1859










Cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro (Spagna) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine del Toson d'oro (Spagna)
— 1875










Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera (Impero di Germania) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dell'Aquila Nera (Impero di Germania)











Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Bagno (Regno Unito) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Bagno (Regno Unito)











Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia) - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine dei Serafini (Svezia)
— 26 agosto 1861










Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale della Cambogia - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Reale della Cambogia











Medaglia inglese della Guerra di Crimea - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia inglese della Guerra di Crimea



Araldica |



















Stemma

Descrizione

Blasonatura

Crown of a Count of France (variant).svg

Blason fam irl-fr Mac Mahon (de) 1.svg


Patrice de Mac Mahon
Conte di Mac Mahon

D'argento, a tre leoni illeoparditi di rosso riguardanti, armati e lampassati d'azzurro.

Crown of a Duke of France (variant).svg

Blason Patrice de Mac Mahon (Second Empire).svg


Patrice de Mac Mahon
Duca di Magenta (1859-1893)

al capo dei duchi dell'Impero francese; d'argento, a tre leoni illeoparditi di rosso riguardanti, armati e lampassati d'azzurro.


Note |




  1. ^ Talvolta scritto per errore Mac-Mahon. La corretta grafia del cognome è però quella senza il trattino: Gabriel de Broglie, MacMahon, ed. Perrin, Parigi 2000, p. 17


  2. ^ Michel Sementéry, "Les présidents de la république Française et de leur famille", Ed. Christian, Parigi 1982


  3. ^ I Mac Mahon reclamavano anche lontane discendenze da alcuni re irlandesi


  4. ^ The French Foreign Legion: A Complete History of the Legendary Fighting Force (book), Porch, Douglas



Bibliografia |



  • Gabriel de Broglie, MacMahon, ed. Perrin, Parigi 2000 ISBN 2-262-01143-5 .

  • Léon Laforge, Histoire complète de MacMahon, Maréchal de France, duca di Magenta (1808- 1893). D'après des documents originaux et des pièces officielles, Lamulle et Poisson, Parigi 1898



Voci correlate |



  • Battaglia di Magenta

  • Battaglia di Sedan



Altri progetti |



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  1. ^ È bene precisare che al momento del conferimento, la famiglia Melzi d'Eril godeva già del titolo di Conte di Magenta che ancora oggi si trasmette, il che si trova in contrasto col conferimento del Ducato di Magenta da parte delle autorità francesi, ovvero di Napoleone III, il quale concesse a Mac Mahon il titolo come ricompensa della vittoria della Battaglia di Magenta, direttamente sul campo di battaglia.








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