Théâtre du Palais-Royal (rue Saint-Honoré)






Vista del Palais-Royal nel 1679. Il teatro era nell'ala est (sulla destra).




Pianta del Palais-Royal nel 1679 con l'indicazione del primo teatro in blu




Il Théâtre du Palais-Royal (noto anche come Salle du Palais-Royal o Salle Richelieu), in rue de Saint-Honoré a Parigi, fu un teatro sito nell'ala orientale del Palais-Royal, che venne inaugurato il 14 gennaio 1641 con una rappresentazione della tragicommedia Mirame di Jean Desmarets. Il teatro venne utilizzato dalla compagnia di Molière dal 1660 al 1673 e come teatro d'opera dall'Académie Royale de Musique dal 1673 al 1763, quando venne distrutto da un incendio.[1] Venne ricostruito e riaperto nel 1770, ma nuovamente distrutto dal fuoco nel 1781 e non più ricostruito.[2]




Indice






  • 1 Primo teatro


    • 1.1 Molière


    • 1.2 Paris Opera




  • 2 Secondo teatro


  • 3 Note


  • 4 Bibliografia


  • 5 Altri progetti





Primo teatro |


Il Palais-Royal era in origine conosciuto come Palais-Cardinal, dato che venne costruito negli anni 1630 come residenza principale del Cardinale Richelieu.[3] Nel 1637 Richelieu chiese al suo architetto Jacques Lemercier di dare inizio alla costruzione di una sala teatrale al suo interno, che venne inaugurata nel 1641 e fu inizialmente nota come Grande sala del Palais-Cardinal.[1][4] Dopo la morte di Richelieu, nel 1642, la proprietà del palazzo passò al re Luigi XIII e pertanto divenne noto come Palais-Royal, anche se il vecchio nome di Palais-Cardinal continuava talvolta a essere usato.[5]



Molière |


La compagnia teatrale di Molière e quelle di attori italiani recitarono in questo teatro, alternandovisi, dal 1661 al 1673.[1] Tra le opere di Molière qui rappresentate si ricordano L'École des femmes (prima il 26 dicembre 1662), Tartuffe (12 maggio 1664), Dom Juan (15 febbraio 1665), Le Misanthrope (4 giugno 1666), L'Avare (9 settembre 1668), Le Bourgeois gentilhomme (23 novembre 1670) e Le malade imaginaire (10 febbraio 1673).[6]



Paris Opera |




Armida di Lully rappresentata nella prima sala del Palais-Royal nella ripresa del 1761


Alla morte del suo antico collaboratore, avvenuta il 17 febbraio 1673, Lully estromise la compagnia di Molière spostandola alla nuova sede dell'Hôtel de Guénégaud e stabilì in questo teatro la sede di dell'Académie Royale de Musique (il nome del tempo della Paris Opera). Lully fece eseguire grossi lavori di ristrutturazione per poter installare le macchine di scena, progettate da Carlo Vigarani, capaci di sostenere le scenografie per la rappresentazione delle opere musicali. Vennero pertanto sostituite le attrezzature progettate da Giacomo Torelli nel 1645.[1] Con le modifiche apportate da Vigarani il teatro ebbe un'evoluzione molto netta verso il modello dei teatri all'italiana, con tre ordini di palchi, la platea molto inclinata e un sistema di scene su pannelli scorrevoli. Il teatro ristrutturato da Vigarani aveva una capacità di circa 1.270 spettatori: un parterre di 600 posti, una platea di 120 e palchi per altri 550. Il palcoscenico era largo 9,4 metri e profondo 17, con una buca per l'orchestra larga 7,6 metri e profonda 3.[7]




Incendio del 1763


Diverse opere di Lully (tragédies en musique) ebbero la prima al Théâtre du Palais-Royal, comprese Alceste (19 gennaio 1674), Amadis (18 gennaio 1684) e Armide (15 febbraio 1686). Nel XVIII secolo molte opere di Rameau ebbero la prima in questo teatro, comprese Hippolyte et Aricie (1 ottobre 1733), Les Indes galantes (23 agosto 1735), Castor et Pollux (24 ottobre 1737), Dardanus (19 novembre 1739), e Zoroastre (5 dicembre 1749).[8]


Il primo teatro fu distrutto dal fuoco il 6 aprile 1763.



Secondo teatro |




Pianta del 1780 del Palais-Royal con il teatro d'opera di Moreau nel quadrante in basso a destra


La città di Parigi, che aveva la responsabilità del teatro dell'opera, decise di costruire un nuovo teatro in una zona adiacente ad est (dove si trova oggi rue de Valois).[9] Nel frattempo le compagnie si esibirono alla Salle des Machines, al Palazzo delle Tuileries, che venne ridotta a dimensione più confacenti ad un teatro d'opera dall'architetto Jacques-Germain Soufflot.[10] Il nuovo teatro del Palais-Royal venne progettato dall'architetto Pierre-Louis Moreau Desproux e fu il primo teatro ad essere espressamente progettato per l'opera a Parigi.[11] Aveva una capacità di più di 2.000 spettatori.[12]


Il nuovo teatro venne inaugurato il 20 gennaio 1770 con una rappresentazione di Zoroastre di Rameau.[13] In questo teatro avvenne la rappresentazione della prima della maggior parte delle opere francesi di Christoph Willibald Gluck, comprese Iphigénie en Aulide (19 aprilel 1774), Orphée et Euridice (versione francese di Orfeo ed Euridice) (2 agosto 1774), la versione rivista di Alceste (23 aprile 1776), Armide (23 settembre 1777), Iphigénie en Tauride (18 maggio 1779), e Echo et Narcisse (24 settembre 1779). Tra le altre prime date in questo teatro Atys di Piccinni (22 febbraio 1780), Andromaque di Grétry (6 giugno 1780), Persée di Philidor (27 ottobre 1780) Iphigénie en Tauride di Piccinni (23 gennaio 1781).[14]


Il teatro continuò ad essere utilizzato per l'Opera fino all'8 giugno 1781, quando anch'esso venne distrutto dal fuoco. Il Théâtre de la Porte Saint-Martin, molto più a nord sul Boulevard Saint-Martin, venne costruito in fretta per sostituire quello andato in fiamme. Nel frattempo le compagnie d'opera si esibirono alla Salle des Menus-Plaisirs in rue Bergère.[15]



Prospetto della seconda sala del teatro del Palais-Royal (1770–1781)



Note |




  1. ^ abcd Coeyman 1998, pp. 60–71.


  2. ^ Pitou 1983, pp. 26–30.


  3. ^ Ayers 2004, p. 47.


  4. ^ Clarke 1998, pp. 1–2, 19–20.


  5. ^ Ayers 2004, p. 47; Bjurstrom 1961, p. 123.


  6. ^ Garreau 1984, pp. 417–418.


  7. ^ Harris-Warrick, Rebecca (1992).


  8. ^ Simeone 2000, p. 181.


  9. ^ Pitou 1983, p. 26; Ayers 2004, pp. 47–48.


  10. ^ Harris-Warrick, Rebecca.


  11. ^ Mead 1991, p. 45.


  12. ^ Pitou 1983, p. 26, gives a capacity of 2,500.


  13. ^ Pitou 1983, p. 26, e Mead 1991, p. 45, entrambi dicono che aprì il 20 gennaio 1770.


  14. ^ Pitou 1985, pp. 566–567.


  15. ^ Pitou 1983, pp. 26–30.



Bibliografia |



  • Ayers, Andrew (2004). The Architecture of Paris. Stuttgart: Axel Menges. ISBN 9783930698967.

  • Bjurström, Per (1962). Giacomo Torelli and Baroque Stage Design, 2nd revised edition, translated from the Swedish. Stockholm: Almqvist & Wiksell. OCLC 10226792.

  • Clarke, Jan (1998). The Guénégaud Theatre in Paris (1673–1680). Volume One: Founding, Design and Production. Lewiston, New York: The Edwin Mellen Press. ISBN 9780773483927.

  • Coeyman, Barbara (1998). "Opera and Ballet in Seventeenth-Century French Theatres: Case Studies of the Salle des Machines and the Palais Royal Theater" in Radice 1998, pp. 37–71.

  • Garreau, Joseph E. (1984). "Molière", pp. 397–418 in McGraw-Hill Encyclopedia of World Drama, Stanley Hochman, editor in chief. New York: McGraw-Hill. ISBN 9780070791695.

  • Mead, Christopher Curtis (1991). Charles Garnier's Paris Opera. Cambridge, Massachusetts: The MIT Press. ISBN 978-0-262-13275-6.

  • Pitou, Spire (1983). The Paris Opéra: An Encyclopedia of Operas, Ballets, Composers, and Performers. Genesis and Glory, 1671–1715. Westport, Connecticut: Greenwood Press. ISBN 9780313214202.

  • Pitou, Spire (1985). The Paris Opera: An Encyclopedia of Operas, Ballets, Composers, and Performers. Rococo and Romantic, 1715-1815. Westport, Connecticut: Greenwood Press. ISBN 9780313243943.

  • Radice, Mark A., editor (1998). Opera in Context: Essays on Historical Staging from the Late Renaissance to the Time of Puccini. Portland, Oregon: Amadeus Press. ISBN 9781574670325.


  • Sadie, Stanley, editor (1992). The New Grove Dictionary of Opera (4 volumes). London: Macmillan. ISBN 978-1-56159-228-9.

  • Simeone, Nigel (2000). Paris: a musical gazateer. Yale University Press. ISBN 978-0-300-08053-7.



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