Quarta Repubblica francese




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Quarta Repubblica francese









Quarta Repubblica francese – Bandiera Quarta Repubblica francese - Stemma
(dettagli) (dettagli)

Motto: Liberté, Egalité, Fraternité
France (1946 - 1957).png
Dati amministrativi
Nome completo Repubblica francese
Nome ufficiale République française
Lingue ufficiali francese
Lingue parlate francese
Inno La Marseillaise
Capitale
Parigi  (2.850.189 ab. / 1954)
Dipendenze
Francia Unione francese
Flag of Saar 1920-1935.svg Saar
Politica
Forma di Stato Stato democratico
Forma di governo Repubblica parlamentare
Président de la République
Vincent Auriol (1946-1954)
René Coty (1954-1958)
Chef du Conseil des Ministres Elenco
Organi deliberativi
Parlamento bicamerale: Assemblea nazionale e Consiglio della Repubblica
Nascita 13 ottobre 1946 con Vincent Auriol
Causa Approvazione della costituzione della Quarta Repubblica
Fine 7 maggio 1958 con René Coty
Causa
Charles de Gaulle è richiamato al potere e instaura la Quinta Repubblica
Territorio e popolazione
Bacino geografico
Francia, Africa, Asia, America meridionale, Oceania
Territorio originale Francia e Unione francese
Massima estensione 543 965 km² nel 1947-1954; 2.924.000 km² se si includono i dipartimenti dell'Algeria francese, facenti parte della Francia metropolitana
(circa 12 000 000 aggiungendo i restanti possedimenti coloniali)
Popolazione 44 563 043 nel 1958
Economia
Valuta franco francese
Risorse cereali, vino, carbone, acciaio
Produzioni grano, vino, carni, latticini, automobili, prodotti siderurgici e chimici
Commerci con
Germania ovest, Belgio, Italia, Paesi Bassi, Regno unito, Spagna, Lussemburgo
Esportazioni carni, vino, acciaio, automobili, prodotti chimici e siderurgici
Importazioni cacao, caucciù, caffè, arachidi, riso
Religione e società
Religioni preminenti cattolicesimo
Religioni minoritarie
ebraismo, islam sunnita
Classi sociali funzionari di Stato, alta borghesia, impiegati, commercianti, tecnici e operai, contadini
Evoluzione storica
Preceduto da
Francia Governo provvisorio
Succeduto da
Francia Quinta Repubblica
Algeria Algeria






Quarta Repubblica francese (in francese: Quatrième République française) è il nome che si attribuisce allo Stato che si venne a costituire in Francia dopo la seconda guerra mondiale con la stesura della quarta costituzione repubblicana.


Nata il 13 ottobre 1946 con l'approvazione della nuova costituzione, per molti aspetti essa apparve nient'altro che la continuazione della Terza Repubblica, soprattutto considerato il quadro di uguale instabilità politica che caratterizzò le due fasi.




Indice






  • 1 Storia


    • 1.1 Fine della IV repubblica




  • 2 Voci correlate


  • 3 Altri progetti





Storia |


La quarta repubblica si rivelò in poco tempo come una debole forma di governo parlamentare: in dodici anni di durata (1946-1958) vi si susseguirono ben 22 governi differenti, alcuni della durata di pochi mesi. Il sistema politico si reggeva sul Partito Comunista Francese (PCF), la Sezione Francese dell'Internazionale Operaia (SFIO) e il Movimento Repubblicano Popolare, partito moderato di centro. Tutte e tre le forze politiche riscuotevano sostanzialmente uguali percentuali di consenso, non consentendo la creazione di una forza maggioritaria nel paese e favorendo invece la collaborazione tra i due partiti di sinistra in un primo tempo. In seguito, con l'estromissione dei comunisti e la fine della collaborazione dei partiti della resistenza, si venne a creare un polo di centro-sinistra, che puntava a escludere le ali estreme (Terza Forza).


Nel 1946 Charles de Gaulle, personaggio chiave della riscossa francese nella seconda guerra mondiale e figura più carismatica dello scenario politico, in aperta polemica col «sistema dei partiti», dichiarava di voler superare l'attuale regime parlamentare. Nel 1947 fondò il Raggruppamento del Popolo Francese (RPF), che intendeva superare la divisione tradizionale tra le forze della sinistra e della destra politiche e riunire i numerosi seguaci gollisti. Anche se questi ultimi crescevano, lo scenario parlamentare doveva fare i conti con una tenuta del Partito comunista.


Durante questo periodo ci fu comunque una grossa crescita economica, ma lo scenario interno francese cominciò ad essere interessato dalle conseguenze della decolonizzazione. La Francia deteneva ancora infatti un grande impero coloniale in Africa e in Asia (in Indocina in particolare): in breve tempo la Francia perse i possedimenti indocinesi ed iniziò a fare i conti con la richiesta d'indipendenza dell'Algeria. La sconfitta nella guerra di Indocina nel 1954 (con la perdita di Dien Bien Phu) inferse un grave colpo alla Quarta Repubblica. Gli accordi di Ginevra del 1954 sancirono la perdita dei possedimenti francesi nell'area. Particolarmente preoccupante appariva la situazione in Algeria, dove il Fronte di Liberazione Nazionale algerino (FLN) era in aperta ribellione contro le autorità francesi, che risposero alla guerriglia algerina con l'inizio di un'escalation militare. Nel 1956 il governo di Guy Mollet dovette riconoscere l'indipendenza di Marocco e Tunisia e pochi mesi dopo dovette registrare la scottante umiliazione da parte dell'Egitto durante la crisi di Suez.


La minoranza bianca dei coloni francesi (pieds noirs) era particolarmente ostile all'idea di abbandonare l'Algeria. L'opinione pubblica francese d'Algeria mostrò sentimenti di forte ostilità verso il governo francese. Quando il presidente del consiglio designato Pierre Pflimlin fece l'incauta dichiarazione, su un quotidiano locale alsaziano, in cui si dichiarava convinto della necessità di avviare trattative per porre fine alla guerra, una imponente manifestazione patriottica (composta da ultras) fu organizzata ad Algeri (maggio 1958) per chiedere le dimissioni del "traditore" Pflimlin e convocare un "comitato di salute pubblica" insurrezionale nella colonia. La protesta dell'8 maggio si concluse con diversi incidenti e l'assalto al palazzo del governatorato.


I comandi militari prendevano di fatto il possesso della colonia il 13 maggio (il giorno dopo sarebbe entrato in carica il governo Pflimlin). I generali Raoul Salan e Jacques Massu, che guidavano i comitati patriottici, lo stesso 13 maggio chiesero apertamente al presidente francese René Coty (per tramite del capo delle forze armate Paul Ély) che il generale De Gaulle (che rispose due giorni dopo alla chiamata invocando la fine del "regime dei partiti") ottenesse di formare un governo di unione nazionale, in caso contrario essi minacciavano di attuare la marcia su Parigi e porre fine all'istituzione repubblicana. La candidatura del generale De Gaulle venne approvata dal parlamento francese il 29 maggio. De Gaulle era l'ultimo capo del governo eletto della storia francese.



Fine della IV repubblica |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Quinta Repubblica francese ed Elezioni presidenziali in Francia del 1958.

In un clima politico di forte instabilità e di sostanziale ingovernabilità, col grave pericolo di ulteriori rovesci nelle colonie e di spinte autoritarie nel paese, il 3 giugno 1958 De Gaulle (nominato Presidente del Consiglio il 1º giugno) chiese e ottenne di riformare la Costituzione dando vita a un sistema che sbilanciava il potere esecutivo sul presidente della Repubblica, compensandolo però con l'attribuzione di altrettanto forti prerogative al parlamento. Il 5 ottobre successivo, grazie all'apporto decisivo dello stesso De Gaulle, venne approvata la nuova costituzione che trasformava la Francia in una repubblica semipresidenziale.



Voci correlate |



  • Prima Repubblica francese

  • Seconda Repubblica francese

  • Terza Repubblica francese

  • Quinta Repubblica francese



Altri progetti |



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