Valle del Miscano






































Valle del Miscano

Valle del Miscano vista da Aequum Tuticum.jpeg

La media valle del Miscano
vista da Aequum Tuticum

Stati
Italia Italia
Regioni
Puglia Puglia
Campania Campania
Province
Foggia Foggia
Benevento Benevento
Avellino Avellino
Località principali
Faeto
Roseto
Castelfranco
Montefalcone
San Giorgio
Ginestra
Ariano
Montecalvo
Casalbore
Buonalbergo
Apice
Comunità montana
Fortore, Ufita
Fiume Miscano
Altitudine da 200 a 800 m s.l.m.
Cartografia

Mappa di localizzazione: Italia

Valle del Miscano

Valle del Miscano



Coordinate: 41°14′05.7″N 15°03′21.7″E / 41.234917°N 15.056027°E41.234917; 15.056027


La Valle del Miscano è una vallata dell'Appennino campano situata al confine fra le province di Avellino e Benevento, ad eccezione dell'estremo tratto iniziale che ricade invece nella provincia pugliese di Foggia. La valle deve il suo nome all'omonimo fiume che nasce dai monti della Daunia, scorre con prevalente direzione sud-ovest per poi sfociare nel fiume Ufita, a sua volta affluente del Calore, nei pressi di Tignano Scalo.
L'intera vallata soggiace alla competenza dell'Autorità di bacino dei fiumi Liri-Garigliano e Volturno.


La valle del Miscano si caratterizza per un particolare fenomeno naturale, osservabile in un'area ristretta quasi al centro della valle: si tratta delle cosiddette bolle della Malvizza, ossia vulcanetti di fango prodotti dal gorgogliamento perenne di polle d'acqua a temperatura ambiente per effetto della presenza di metano nel sottosuolo[1][2].




Indice






  • 1 Storia


  • 2 Economia


  • 3 Infrastrutture e trasporti


  • 4 Note


  • 5 Bibliografia


  • 6 Voci correlate





Storia |


La valle del Miscano ha costituito fin da tempi più remoti una via di comunicazione tra Puglia e Campania e dunque tra Adriatico e Tirreno, sebbene le poche tracce umane risalenti al Paleolitico (circa 100 000 anni orsono) compaiono sugli altipiani circostanti e in particolare all'altezza sella di Ariano, ove si rinvengono selci lavorate e scheggiate riferibili all'industria litica musteriana[3].


Lungo il corso d'acqua sono invece riconoscibili cospicui insediamenti neolitici databili fin dal IV millennio a.C. (i più antichi in Campania[4]) nel sito de La Starza in agro di Ariano Irpino, nonché altri di epoca sannitica (IV - III secolo a.C.) nel territorio comunale di Casalbore. Sempre nella valle del Miscano, attraversata fin dall'antichità dal tratturo Pescasseroli-Candela, sono ben visibili i resti del borgo romano di Aequum Tuticum all'incrocio fra la via Herculea e la via Traiana. Il tracciato di tale ultima strada (ancora in gran parte riconoscibile[5]) rimase poi in esercizio durante tutto il Medioevo sotto il nome di via Francigena, la quale era percorsa da frotte di crociati e pellegrini europei diretti in Terrasanta.


Gran parte dei reperti rinvenuti nella valle sono in esposizione permanente presso il museo archeologico di Ariano Irpino.



Economia |


Fin dalla Preistoria l'economia della valle del Miscano si è basata sulle attività agro-pastorali[6]. Numerosi sono pertanto i prodotti tipici locali, spesso legati a tradizioni antiche, quali ad esempio il pane di Montecalvo, il prosciutto di Faeto e il caciocavallo di Castelfranco.


In epoca contemporanea l'economia locale si è arricchita di nuove risorse nel settore dell'energia rinnovabile a basso impatto ambientale; ne sono una cospicua testimonianza i parchi eolici e le centrali fotovoltaiche presenti sul territorio. Un museo a tema, il Renewable Energies Museum (=museo delle energie rinnovabili) è aperto al pubblico dal 2009 nel comune di Ginestra degli Schiavoni[7].



Infrastrutture e trasporti |


La valle del Miscano è attraversata dalla strada statale 90 bis e dalla parallela ferrovia Roma-Bari con l'unica stazione di Ariano Irpino oltre a tre fermate in disuso (Corsano, Montecalvo e Castelfranco)[1].



Note |




  1. ^ ab Istituto Geografico Militare, Foglio n°420 Troia, in Carta topografica d'Italia (scala 1:50.000), 1ª ed., Firenze, 1984.


  2. ^ La Valle, vol. 1, p. 152


  3. ^ La Valle, vol. 2, pp. 13-28


  4. ^ L'abitato neolitico de La Starza, su Archemail (archiviato dall'url originale il 19 settembre 2015).


  5. ^ La Valle, vol. 1, pp.75-76 e pp. 152-153


  6. ^ La Starza-2, su Claude Albore Livadie.


  7. ^ R.E.M. (PDF), su Comune di Ginestra degli Schiavoni.



Bibliografia |


  • Archeoclub d'Italia (sede di Casalbore), Progetto itinerari turistici Campania interna - La Valle del Miscano, Regione Campania (Centro di Servizi Culturali - Ariano Irpino), Avellino, 1995.


Voci correlate |



  • Bolle della Malvizza

  • Miscano

  • Sella di Ariano

  • Valle del Cervaro

  • Valle dell'Ufita



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