Fabrizio I Colonna



























































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Fabrizio I Colonna

Фабрицио Колонна.jpg
Ritratto del Duca Fabrizio I Colonna

Duca di Paliano

Stemma

In carica

1519 –
15 marzo 1520
Successore

Ascanio I Colonna

Trattamento

Duca
Altri titoli

Viceré degli Abruzzi
Gran Connestabile del Regno di Napoli
Marchese di Atessa
Conte di Albe, Manoppello e Tagliacozzo
Barone di Civitella Roveto
Signore di Afragola, Anticoli, Arnara, Avezzano, Capranica, Carsoli, Casamassima, Collepardo, Controguerra, Falvaterra, Genazzano, Giuliano di Roma, Marino, Morolo, Piglio, Pofi, Rocca di Cave, Rocca di Papa, Supino, Turi, Vallecorsa e Vico
Nascita

Roma, 1460
Morte

Aversa, 15 marzo 1520
Dinastia

Colonna
Padre

Odoardo Colonna
Madre
Filippa Conti
Consorte

Agnese di Montefeltro
Figli

Vittoria
Federico
Ascanio I
Ferdinando
Camillo
Marcello
Sciarra
Beatrice
Religione

Cattolicesimo
























































Fabrizio I Colonna

Palazzo colonna, giardini, prospetto verso il palazzo, fabrizio colonna.jpg
Statua del Duca Fabrizio I Colonna nei Giardini di Palazzo Colonna

1460 – 1520
Nato a Roma
Morto a Aversa
Luogo di sepoltura Paliano
Dati militari
Paese servito
Bandera de Nápoles - Trastámara.svg Regno di Napoli
Flag of the Papal States (pre 1808).svg Stato Pontificio
Royal Standard of the King of France.svg Regno di Francia
Royal Banner of Aragón.svg Regno d'Aragona
Flag of Most Serene Republic of Venice.svg Repubblica di Venezia
Forza armata Mercenari
Anni di servizio
1481-1516
Grado Condottiero
Ferite È ferito ad una coscia da una freccia durante l'assedio al castello di Nemi
Guerre


  • Guerra d'Italia del 1494-1498

  • Guerra d'Italia del 1499-1504

  • Guerra della Lega di Cambrai


Campagne contro i Turchi (1480), gli Orsini, i Francesi (1503) e i Ferraresi (1512)
Battaglie



  • Battaglia di Otranto (1480)

  • Battaglia di Montorio (1486)


  • Battaglia di Campomorto (1482)

  • Assedio di Tivoli (1487)

  • Battaglia di Montecelio (1498)

  • Assedio di Taranto (1501)


  • Battaglia di Cerignola (1503)

  • Battaglia del Garigliano (1503)

  • Assedio della Mirandola (1510)

  • Battaglia di Ravenna (1512)


Frase celebre
Samnitico non capitur auro[1]

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Fabrizio I Colonna (Roma, 1450/1460 circa – Aversa, 15 marzo 1520) è stato un condottiero, capitano di ventura, viceré e gran connestabile italiano.


Fu duca di Paliano, marchese di Atessa, conte di Albe, Manoppello e Tagliacozzo, barone di Civitella Roveto e signore di Afragola, Anticoli, Arnara, Avezzano, Capranica, Carsoli, Casamassima, Collepardo, Controguerra, Falvaterra, Genazzano, Giuliano di Roma, Marino, Morolo, Piglio, Pofi, Rocca di Cave, Rocca di Papa, Supino, Turi, Vallecorsa e Vico.[2]


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«Il Colonna, che, pur cadetto, divenne uno dei membri più importanti della sua potente famiglia, anche se non riuscì a compiere alcuna impresa bellica veramente considerevole, seppe dare il suo apporto alla tattica se non alla strategia dell'epoca e fu considerato uno dei maggiori capitani del suo tempo.»


(Franca Petrucci, Colonna, Fabrizio, in Dizionario Biografico degli Italiani, volume 27, 1982.)




Palazzo di Fabrizio I Colonna a Napoli in via Mezzocannone




Indice






  • 1 Biografia


  • 2 Ascendenza


  • 3 Discendenza


  • 4 Nella letteratura


  • 5 Note


  • 6 Voci correlate


  • 7 Altri progetti


  • 8 Collegamenti esterni





Biografia |


Figlio di Odoardo, duca dei Marsi e conte di Albe e Celano, e di Filippa Conti, già nel 1478 aveva lasciato la carriera ecclesiastica a cui era stato avviato per mettersi al soldo degli Aragonesi, per recarsi nel 1481 ad Otranto nella guerra contro i Turchi. Grazie all'alleanza con gli Aragonesi, nel 1480 recuperò la contea di Albe a scapito di Gentile Virginio Orsini a cui riuscirà a togliere nel 1482 anche quella di Tagliacozzo che però fu costretto a restituire per volontà di papa Sisto IV nel giugno 1484[3]. Nello stesso mese ed anno difende strenuamente Marino dove si era arroccato e che accetta di cedere agli avversari Orsini e Riario pur di salvare la vita del fratello protonotario Lorenzo Oddone che verrà fatto ugualmente decapitare da Sisto IV venendo meno ai patti conclusi con il Colonna.


Nel 1485 per conto di papa Innocenzo VIII e insieme a Prospero Colonna, suo cugino, viene inviato a sostenere i baroni ribelli che proclamarono la sottomissione dell'Aquila al papa che li prese sotto la sua protezione contro il re di Napoli.


Fu fautore dei Francesi nel loro ingresso nel Regno di Napoli con Carlo VIII fino al 1495 quando si allea con gli Aragonesi e con la Spagna divenendone uno dei più fedeli alleati e da cui ottenne la definitiva restituzione delle contee di Albe e Tagliacozzo a scapito di Gentile Virginio Orsini. Nel 1499 è nominato Gran Connestabile del Regno di Napoli, dove andò ad abitare in un palazzo in via Mezzocannone.


Nel 1501 subisce la scomunica di papa Alessandro VI, di cui in precedenza era stato alleato nella lotta contro gli Orsini, per aver sostenuto gli Aragonesi e gli vengono confiscati i beni tornandone in possesso alla sua morte, avvenuta nel 1503.


Nel 1502 con il cugino Prospero si occupò della formazione della squadra di cavalieri italiani che combatterono contro i francesi nella Disfida di Barletta della quale fu anche uno degli arbitri.


Nell'agosto 1511, per volontà di papa Giulio II è protagonista con altri capi delle famiglie baronali romane della sottoscrizione dei patti noti come Pax Romana, con la promessa solenne di adoperarsi per la pace nella città di Roma[4]. Nel 1516 viene confermato nella carica di Gran Connestabile del Regno che rimarrà ereditaria nella famiglia fino al 1861. Fabrizio partecipò alla battaglia di Ravenna, divenendo amico di Alfonso I d'Este, duca di Ferrara. Inoltre lottò tenacemente contro papa Alessandro VI e la famiglia Borgia.



Ascendenza |




















































Fabrizio I Colonna

Padre:
Odoardo Colonna

Nonno paterno:
Lorenzo Onofrio Colonna

Bisnonno paterno:
Agapito Colonna

Trisnonno paterno:
Pietro Colonna

Trisnonna paterna:
Letizia Conti

Bisnonna paterna:
Caterina Conti

Trisnonno paterno:
Giovanni Conti

Trisnonna paterna:
?

Nonna paterna:
Sveva Caetani

Bisnonno paterno:
Iacobello Caetani

Trisnonno paterno:
Giacomo Caetani

Trisnonna paterna:
Sveva Sanseverino

Bisnonna paterna:
Roasia d'Evoli

Trisnonno paterno:
Pietro d'Evoli

Trisnonna paterna:
?

Madre:
Filippa Conti

Nonno materno:
Grato Conti

Bisnonno materno:
Ildebrandino Conti

Trisnonno materno:
Giovanni Conti

Trisnonna materna:
Cecca da Ceccano

Bisnonna materna:
Caterina di Sangro

Trisnonno materno:
Nicola I di Sangro

Trisnonna materna:
?

Nonna materna:
?

Bisnonno materno:
?

Trisnonno materno:
?

Trisnonna materna:
?

Bisnonna materna:
?

Trisnonno materno:
?

Trisnonna materna:
?



Discendenza |


Fabrizio I Colonna si sposò nel 1488 con Agnese di Montefeltro, da cui ebbe sei figli, Vittoria, Federico, Ascanio I, Ferdinando, Camillo, Marcello, Sciarra e Beatrice.



Nella letteratura |


Ritenuto uno dei più importanti condottieri dell'epoca, è il principale interlocutore nell'opera letteraria Dell'arte della guerra di Niccolò Machiavelli.



Note |




  1. ^ Il ricoglitore, volume 20, Milano, 1823, p. 282.


  2. ^ Si veda il collegamento esterno sul sito web condottieridiventura.it.


  3. ^ Stefania Camilli, Gentile Virginio Orsini, in Dizionario Biografico degli Italiani, volume 79, 2013.


  4. ^ I destini di Roma, in La civiltà cattolica, volumi 8 e 9, p. 308-309.



Voci correlate |



  • Colonna (famiglia)

  • Odoardo Colonna

  • Jacovella da Celano

  • Agnese di Montefeltro

  • Vittoria Colonna

  • Ascanio I Colonna

  • Sciarra Colonna



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |



  • Condottieri di ventura - Fabrizio Colonna, su condottieridiventura.it.

  • Franca Petrucci, COLONNA, Fabrizio, Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 27, 1982.




















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