Groenlandia




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Nota disambigua.svgDisambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Groenlandia (disambigua).


















































































































Groenlandia











Groenlandia – Bandiera

Groenlandia - Stemma

(dettagli)

(dettagli)


Groenlandia - Localizzazione

Dati amministrativi
Nome completo
Groenlandia
Nome ufficiale
Kalaallit Nunaat

Lingue ufficiali

Groenlandese
Altre lingue

Danese

Capitale

Nuuk  (17.316 ab. / 2016)
Politica

Forma di governo

Nazione costitutiva del Regno di Danimarca

Sovrano

Margherita II

Primo ministro

Kim Kielsen
Superficie

Totale

2 166 086 km² (12º)
% delle acque
83,1%
Popolazione

Totale

55 860 ab. (2017)

Densità
0,028 ab./km² (241º)

Nome degli abitanti
Groenlandesi
Geografia

Continente

America

Fuso orario

UTC da 0 a -4
Economia

Valuta

Corona danese

PIL (nominale)
100 milioni di $ (2001)

PIL pro capite (nominale)
20 000 $ (2001)

Fecondità
2,4 (2010)[1]
Varie
Codici ISO 3166

GL, GRL, 304

TLD

.gl

Prefisso tel.
+299

Sigla autom.
KN

Inno nazionale

Nunarput utoqqarsuanngoravit

Festa nazionale
21 giugno

Groenlandia - Mappa

 

Coordinate: 72°N 40°W / 72°N 40°W72; -40


La Groenlandia (in groenlandese: Kalaallit Nunaat, Terra degli uomini; in danese Grønland, Terra verde) è un'isola collocata nell'estremo nord dell'oceano Atlantico tra il Canada a sud-ovest, l'Islanda a sud-est, l'Artide e il Mar Glaciale Artico a nord. Geograficamente parlando, appartiene al continente americano, mentre, dal punto di vista politico, costituisce una nazione in seno al Regno di Danimarca.


La Groenlandia è l'isola più vasta del pianeta (l'Australia, circa tre volte più estesa, è classificata di solito come "massa continentale" anziché come isola[2]) e al contempo, con circa 0,03 ab/km², lo stato meno densamente popolato.




Indice






  • 1 Generalità


  • 2 Etimologia


  • 3 Storia


  • 4 Geografia


    • 4.1 Il clima in Groenlandia




  • 5 Suddivisioni amministrative


  • 6 Politica


  • 7 Economia


  • 8 Trasporti


  • 9 Demografia


  • 10 Religione


  • 11 Musica


  • 12 Sport


  • 13 Festività


  • 14 Note


  • 15 Bibliografia


  • 16 Voci correlate


  • 17 Altri progetti


  • 18 Collegamenti esterni





Generalità |


È un membro del Regno di Danimarca, che comprende anche la Danimarca continentale e le Isole Fær Øer. La Groenlandia fu una delle colonie della Corona Norvegese fino al 1814, quando passò sotto il controllo della Danimarca; nel 1953 divenne parte del regno danese attraverso la formula dell'unione personale. Nel 1979 all'isola venne concesso l'autogoverno (hjemmestyre) dal Folketing (il Parlamento danese) mediante una legge approvata l'anno precedente. La regina di Danimarca rimane comunque il capo di Stato della Groenlandia. Fece parte della Comunità Economica Europea, come territorio danese, dal 1973 fino al 1985, quando decise di uscirne con referendum.


Il 25 novembre 2008 gli abitanti della Groenlandia hanno approvato un referendum che ha esteso l'autonomia a tutto il territorio trasferendo al governo locale le competenze in ambito legislativo, giudiziario e nella gestione delle risorse naturali[3][4][5]. Il referendum, seppure oggetto di critiche e non vincolante per il parlamento danese, è stato riconosciuto da quest'ultimo e la sua applicazione è divenuta effettiva il 21 giugno 2009, costituendo un passaggio importante verso l'indipendenza[6][7][8][9]. La Danimarca mantiene ancora il controllo su finanze, politica estera e difesa militare e provvede a un sussidio annuale (circa 3,4 miliardi di corone, pari al 30% del PIL per il 2008[10]). La Groenlandia tuttora è una nazione costitutiva della Danimarca.



Etimologia |


La parola italiana Groenlandia deriva direttamente da quella scandinava originaria, Grønland. Il norvegese Erik il Rosso fu esiliato dall'Islanda per aver commesso un omicidio. Costretto a salpare con la sua famiglia e i suoi thrall (schiavi), si diresse verso una terra di nord-ovest di cui aveva sentito parlare, insediandovisi, e la chiamò Grønland ("Terra verde")[11].
Benché oggi "Terra verde" possa sembrare un nome inappropriato per un'enorme isola ricoperta da ghiacci per l'83% del suo territorio, ai tempi di Erik il Rosso (vissuto intorno all'anno 1000, tempi che coincidono con il Periodo caldo medievale) la Groenlandia era più verde e meno ghiacciata. A testimoniare questo periodo più caldo si sono trovate anche tracce di forme di agricoltura sviluppatesi soprattutto nella parte meridionale dell'isola. Gli scavi archeologici hanno messo in luce resti di banchetti durante i quali si è consumata carne bovina e ovina. Si sa che lo stesso Erik il Rosso possedeva delle stalle in cui allevava fino a cento capi di bovini.



Storia |


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Lo stesso argomento in dettaglio: Storia della Groenlandia.

Non si conosce il periodo esatto dei primi insediamenti Inuit.


Per quanto riguarda l'avventura vichinga del 1000 d.C., essa fu facilitata dall'innalzamento delle temperature del periodo caldo medievale, cosicché i drakkar, le agili imbarcazioni scandinave, poterono solcare i mari del nord al riparo da numerosi accidenti atmosferici e raggiungere la Groenlandia.


Nelle saghe vichinghe, si racconta che Eiríkur Rauði (Erik il Rosso) fu esiliato dall'Islanda per omicidio. Egli, insieme alla propria famiglia e ad alcuni schiavi, partì con delle navi alla volta di una terra che si diceva fosse a nord-ovest. Giunse nell'isola e vi fondò la colonia di Groenlandia che in tempi abbastanza rapidi si espanse. I primi colonizzatori furono quindi islandesi e si stabilirono sulla punta sud-occidentale dell'isola, dove prosperarono per i secoli successivi.


Al Papa Pasquale II si attribuisce la nomina del primo vescovo di Groenlandia e Terranova: si tratta di Erik Gnupsson, o Henricus, che risulta così il primo vescovo in terra d'America, circa quattro secoli prima di Cristoforo Colombo[12].


Attorno al 1450 cominciarono ad abbassarsi le temperature, dando l'avvio a quella che è conosciuta come piccola glaciazione: molte terre furono abbandonate e la stessa Islanda parve sul punto di soccombere. Le ossa ritrovate risalenti a questo periodo mostrano una condizione di forte malnutrizione. L'abbassamento delle temperature si è potuto ricostruire tramite lo studio degli strati di ghiaccio prelevati nell'isola. La piccola era glaciale ha costretto i Vichinghi ad abbandonare la Groenlandia e l'ultima notizia scritta riguarda una festa di nozze celebrata il 16 settembre 1408 nella chiesa di Hvalsey. Solo le fondamenta della chiesa ricordano oggi la vita rurale dei Vichinghi.


La Danimarca-Norvegia rivendicò il territorio e, dopo alcuni secoli di assenza di contatto tra i Vichinghi groenlandesi e gli Scandinavi, si diffuse la paura che fossero tornati pagani, così una spedizione missionaria fu mandata a restaurare la Cristianità dell'isola nel 1721. Tuttavia, dato che non fu trovato nessun vichingo groenlandese, la Danimarca-Norvegia in alternativa cominciò a battezzare i nativi Inuit Groenlandesi e a fondare colonie commerciali lungo la costa, come parte delle sue aspirazioni di potenza coloniale. Vennero mantenuti privilegi coloniali come il monopolio sui commerci.


Quando la Norvegia, dopo le guerre napoleoniche, si separò dalla Danimarca nel 1814, le colonie, compresa la Groenlandia, rimasero danesi. Durante la seconda guerra mondiale la Groenlandia si distaccò, sia socialmente sia economicamente, dalla Danimarca (occupata dai tedeschi) e si avvicinò agli Stati Uniti e al Canada[13]. Dopo la guerra il controllo dell'isola ritornò alla Danimarca e, nel 1953, lo status coloniale venne trasformato in quello di un Amt (contea) d'oltremare. Nel 1985 l'isola ha abbandonato la CEE, a cui era unita dal 1973 in quanto parte della Danimarca. Sono inoltre cominciate le trattative per la completa indipendenza dell'isola.


Esiste tuttora una disputa territoriale con il Canada a proposito della sovranità sull'isola Hans.


Il 26 novembre 2008 è passato in Danimarca il referendum sull'autodeterminazione, con una percentuale del 75,5% di favorevoli.


Con questa riforma si sono rivisti gli statuti dell'autonomia, secondo i quali, a partire dal 21 giugno 2009, alla Groenlandia è riconosciuto l'auto-governo e la gestione autonoma delle proprie risorse naturali (la Groenlandia è particolarmente ricca di petrolio, gas naturale, diamanti, oro, uranio e piombo). È stato riconosciuto inoltre il groenlandese come lingua ufficiale (variante delle lingue eschimesi) e la possibilità di avere una polizia autonoma. Possiede, inoltre, un'amministrazione autonoma delle Poste ed emette dei francobolli, ma non conia monete. Di fatto dal 21 giugno 2009 la Groenlandia è uno Stato federato, quasi indipendente, fatta eccezione per la politica estera.


La Groenlandia, già uscita dall'Unione Europea nel 1985 tramite referendum, ha un'economia basata soprattutto sul turismo e sulla pesca, ma il 30% del PIL proviene da sovvenzioni della Danimarca.



Geografia |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Geografia della Groenlandia.



Porzione della costa a sud-est dell'isola.


L'estrema parte settentrionale della Groenlandia non è coperta da ghiacci, perché l'aria è troppo secca per poter produrre neve, che è essenziale per creare e mantenere un manto di ghiaccio. La calotta glaciale ricopre tutto l'interno del paese e arriva a uno spessore massimo di 3.000 metri. Per questo è la regione della Terra che più assomiglia al continente antartico.


Tutte le coste dell'isola sono costituite da un fittissimo intrico di fiordi e isolotti creati dall'erosione dei ghiacci nel corso dei millenni: quasi dovunque in Groenlandia, la calotta glaciale ha inizio appena i fiordi lasciano il posto alla terraferma e quasi tutte le città e gli insediamenti umani sorgono quindi su isolotti. Per questo non esiste una rete stradale degna di nota né tantomeno ferrovie: la calotta glaciale, cominciando a poche decine di chilometri dai villaggi, rende impossibile la costruzione di una infrastruttura viaria tradizionale.


Per questo tutti gli spostamenti di una certa entità avvengono via nave o in aereo. In compenso il mare è uno dei più pescosi del mondo e fa della pesca l'industria principale della Groenlandia. La costa occidentale è la parte del paese con il clima più mite e la zona più popolata. I monti della Groenlandia più alti sono nelle Watkins Mountains sulla costa est dell'isola. le cime più alte sono: il Monte Gunnbjørn (3 693 m), il Dome (3 682 m) e il Cone (3 669 m).


Se i ghiacci della Groenlandia si sciogliessero completamente, essa avrebbe probabilmente la forma di un arcipelago piuttosto che quella di un'isola-continente, come è invece l'Australia.



Il clima in Groenlandia |


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Tundra in Groenlandia


La Groenlandia ha un clima polare. Da rilevare come vi siano sostanziali differenze, a causa dell'ampiezza del territorio, dalla zona più settentrionale a quella più meridionale dell'isola. La parte sud ha, infatti, un clima molto più mite rispetto alla zona interna del paese e a quella settentrionale, dove si sono registrate temperature inferiori ai -60 °C.[14] La costa ovest e sudovest, rivolta al continente americano e ai venti più caldi che soffiano da esso, offre il clima più mite dell'isola. Dalla fine del secolo scorso, a causa di una serie di estati particolarmente calde, l'estensione della superficie ghiacciata si sta gradualmente riducendo. Inoltre Nuuk è influenzata dal clima polare marittimo (temperatura media annuale -1,3 °C, marzo, il mese più freddo: -7,9 °C, luglio, il mese più caldo: 6,7 °C).



Suddivisioni amministrative |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Suddivisioni della Groenlandia.

Amministrativamente, la Groenlandia è un territorio d'oltremare della Danimarca diviso in quattro comuni (che nel 2009 hanno rimpiazzato i 18 comuni precedenti): Kujalleq, Qaasuitsup, Qeqqata e Sermersooq. Territori extracomunali nell'isola sono il Parco nazionale della Groenlandia nordorientale e il villaggio di Pituffik, che ospita la base aerea militare di Thule.



Politica |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Politica della Groenlandia.

Il capo di Stato della Groenlandia è il sovrano della Danimarca, ma l'isola ha una notevole autonomia e indipendenza per diversi aspetti: ad esempio, a differenza della Danimarca, non aderisce alla Unione europea.


Il parlamento unicamerale è chiamato Landsting. È composto da 31 rappresentanti eletti dal popolo con voto proporzionale che restano in carica per quattro anni. Sono eletti anche due rappresentanti presso il parlamento danese, il Folketing.


Il capo del governo è il Primo ministro della Groenlandia.


Il 25 novembre 2008 il 76% della popolazione ha approvato un referendum per una maggiore autonomia della Groenlandia dalla Danimarca. Oltre al diritto di autodeterminazione e riconoscimento come popolo, il referendum accorda soprattutto ai groenlandesi il diritto di gestire le proprie risorse[15].




Una via del centro di Nuuk



Economia |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Economia della Groenlandia.





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Lo stesso argomento in dettaglio: Agricoltura in Groenlandia.

La Groenlandia ha sofferto di una crescita economica negativa negli anni novanta, ma dal 1993 l'economia è migliorata. Il GHRG (Greenland Home Rule Government) ha adottato una stretta politica fiscale dalla fine degli anni ottanta che ha favorito la creazione di un surplus nei budget pubblici e il mantenimento dell'inflazione a un livello basso. La crisi economica fu dovuta principalmente alla chiusura delle ultime miniere di zinco e piombo nel 1990, e la conseguente mancanza degli introiti delle concessioni minerarie.


Attualmente la Groenlandia è fortemente dipendente dalla pesca e dalle esportazioni dei prodotti ittici. L'industria della pesca del gambero, ma anche dell'halibut, è il settore che garantisce la maggiore fonte di reddito.


Malgrado la scoperta di altri giacimenti di minerali e idrocarburi, occorrerà molto tempo prima che si possa avviare una politica di estrazione e commercializzazione di queste nuove risorse.


Il turismo è l'unico settore che può garantire un potenziale nel breve periodo, anche se questo è limitato principalmente da due fattori: la breve stagione estiva e i costi elevati.


Il settore pubblico e i comuni, comprese le imprese a partecipazione di capitale pubblico, svolgono un ruolo dominante nell'economia della Groenlandia. Circa la metà del reddito del governo proviene dalle concessioni del governo centrale danese, e costituisce una parte importante del PIL.



Trasporti |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Trasporti in Groenlandia.

Il maggiore aeroporto sulla costa occidentale è l'aeroporto di Kangerlussuaq, con voli quotidiani principalmente per Copenaghen. Esistono altri voli come quello stagionale per Baltimora[16]. Air Iceland collega Reykjavík con Constable Point, Kulusuk (nei pressi di Ammassalik), Nuuk e Narsarsuaq. Kangerlussuaq è anche l'hub per i voli interni alla Groenlandia. Tutti i voli interni sono operati dalla Air Greenland. I trasporti groenlandesi si concentrano perlopiù sui voli e le rotte con traghetti. Data la conformazione geografica del territorio, solo due città sono collegate da strade, Ivittuut e Kangilinnguit. Le restanti sono sterrate, poco più che sentieri mal tracciati.



Demografia |




Evoluzione demografica tra 1961 e 2003 (cifre FAO, 2005). Popolazione in migliaia di abitanti.






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Lo stesso argomento in dettaglio: Demografia della Groenlandia.

La Groenlandia ha 57 695 abitanti, di cui una percentuale compresa tra l'85 e il 90% è di origine inuit, mentre le percentuali rimanenti sono in massima parte europei (danesi in maggioranza).


La popolazione è concentrata lungo i fiordi nella parte sudoccidentale dell'isola, che ha un clima più mite.



Religione |




Cattedrale luterana di Nuuk, sede del Vescovo della Groenlandia


La religione dominante è quella Evangelica Luterana, facente capo alla Chiesa di Danimarca (Den Danske Folkekirke), che ha eletto la Groenlandia a sede vescovile nel 1993. Dal 1995 la Diocesi di Groenlandia è retta da Sofie Petersen, secondo vescovo donna nella Chiesa di Danimarca e primo vescovo Inuit.[17] La diocesi luterana ha sede nella Cattedrale del Salvatore (dan.: Vor Frelser Kirke; groenl.: Annaassisitta Oqaluffia), costruita nel 1849. Secondo stime riportate del vescovo Petersen nel 2009, l'85% della popolazione appartiene alla Chiesa di Danimarca.[18]


È presente anche una piccola comunità cattolica raccolta nella Parrocchia di Cristo Re a Nuuk (Krist Konge Kirke), della Diocesi di Copenaghen.


Sono inoltre presenti fedeli appartenenti alla Chiesa Neo-Apostolica, alla Chiesa evangelica Ebenezer, alla Fede Baha'í e ai Testimoni di Geova.[19]



Musica |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Musica della Groenlandia.


Sport |


Il calcio è lo sport nazionale della Groenlandia. La Groenlandia non è tuttavia membro né della FIFA né della CONCACAF o UEFA, poiché secondo le regole della FIFA le partite internazionali devono essere disputate su campi di erba, anche se recentemente c'è stata un'apertura ai campi sintetici. Ciò non toglie che la Groenlandia abbia comunque una sua Nazionale, una sua federazione, la Grønland Boldspil Union (GBU), e un suo campionato nazionale. Ha partecipato alla FIFI Wild Cup 2006 e alla ELF Cup 2006.


La Groenlandia ha partecipato al campionato mondiale maschile di pallamano del 2007 classificandosi 22ª su 24.



Festività |






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Lo stesso argomento in dettaglio: Giorni festivi in Groenlandia.


Note |




  1. ^ Tasso di fertilità nel 2010, su data.worldbank.org. URL consultato il 12 febbraio 2013.


  2. ^ (EN) Continent or Island?, su worldislandinfo.com. URL consultato il 29 marzo 2014.


  3. ^ In particolare, viene modificata - a favore della Groenlandia - la ripartizione delle rendite petrolifere tra i due paesi. Fonte: Alan Cowell, Greenland Vote Favors Independence, New York Times, 26 novembre 2008. URL consultato il 27 novembre 2008.


  4. ^ (EN) Alan Cowell, Greenland Vote Favors Independence, in New York Times, 26 novembre 2008. URL consultato il 3 gennaio 2012.


  5. ^ (KL) Vejledende folkeafstemning om selvstyre ∙ 25-11-2008, SermitValg, 26 novembre 2008. URL consultato il 26 novembre 2008.


  6. ^ Self-rule introduced in Greenland, BBC News, 21 giugno 2009. URL consultato il 21 giugno 2009.


  7. ^ Nearly independent day, The Economist, 20 giugno 2009. URL consultato il 20 giugno 2009.


  8. ^ Greenland set for self-rule, The Australian, 19 giugno 2009. URL consultato il 20 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2009).


  9. ^ Randy Boswell, Greenland takes big step towards full independence, su Canwest News Services, Canada.com, 19 giugno 2009. URL consultato il 20 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 24 giugno 2009).


  10. ^ Greenland votes for more autonomy BBC News, 26 November 2008


  11. ^ (EN) Eirik The Red's Sags, The Project Gutenber. URL consultato il 3 gennaio 2010.


  12. ^ Historical observations of comets - Yau, K. - Bulletin of the American Astronomical Society, Vol. 24, p. 1067 - Bibliographic Code: 1992BAAS...24.1067Y, su adsabs.harvard.edu. URL consultato il 24 dicembre 2011.


  13. ^ (EN) Yanks Clear Greenland of Nazis,1944/12/27 (1944), Internet Archive. URL consultato il 3 gennaio 2012.


  14. ^ Lowest recorded temperatures, Pearson Education. URL consultato il 25 ottobre 2014.


  15. ^ Alessia Rastelli, Groenlandia, un passo per l'indipendenza, in Corriere della Sera, 27 novembre 2008, p. 20. URL consultato il 3 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 3 agosto 2012).


  16. ^ Greenland - The Official Tourism Site of Greenland. Find your adventure here!


  17. ^ (DA) Dansk Kvindebiografisk Leksikon - Sofie Petersen


  18. ^ (DA) Sofie Petersen, "Grønland, Grundloven og Gejstligheden-Folkekirken i Grønland" Archiviato il 25 aprile 2012 in Internet Archive.


  19. ^ (EN) "Facts on Greenland", sul sito ufficiale del Governo della Groenlandia



Bibliografia |


  • AA. VV., Greenland and the Arctic, Lonely Planet, 2005. ISBN 978-1-74059-095-2


Voci correlate |



  • Lista di entità autonome

  • Codici postali della Groenlandia

  • Ghiacciaio continentale

  • Isole della Groenlandia

  • Cucina groenlandese

  • Fær Øer



Altri progetti |



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Collegamenti esterni |



  • Sito ufficiale Groenlandia, su uk.nanoq.gl.

  • Mappa (comuni), su dk.nanoq.gl.


  • Groenlandia - CIA World Factbook

  • Statistiche, su stat.gl.

  • Mappa, su norden.org.

  • Turismo in Groenlandia, su greenland.com.


  • Profilo BBC e cronologia

  • Groenlandia verde, su repubblica.it.


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