Nus
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Nus comune | |||
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(IT) Comune di Nus (FR) Commune de Nus | |||
Veduta | |||
Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Valle d'Aosta | ||
Provincia | Non presente | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Elida Baravex (lista civica Insieme per Nus - Unis pour Nus) dal 24/05/2010 | ||
Lingue ufficiali | Francese, italiano | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°44′N 7°28′E / 45.733333°N 7.466667°E45.733333; 7.466667 (Nus) | ||
Altitudine | 529 m s.l.m. | ||
Superficie | 57,36 km² | ||
Abitanti | 2 993[1](30-11-2017) | ||
Densità | 52,18 ab./km² | ||
Frazioni | Arlian, Blavy, Champagne, Clémensod, Cret, Fognier, Issologne, La Plantaz, Lavanche, Lignan, Mandollaz, Marsan, Martinet, Mazod, Messigné, Petit-Fénis, Pesse, Plane, Plaisant, Plantayes, Porliod, Praille, Praz, Ronchettes, Rovarey, Sacquignod, Tholasèche, Val, Vénoz | ||
Comuni confinanti | Bionaz, Fénis, Oyace, Quart, Saint-Marcel, Torgnon, Verrayes | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 11020 | ||
Prefisso | 0165 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 007045 | ||
Cod. catastale | F987 | ||
Targa | AO | ||
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa) | ||
Cl. climatica | zona F, 3 026 GG[2] | ||
Nome abitanti | neuveins | ||
Patrono | sant'Ilario di Poitiers | ||
Giorno festivo | 13 gennaio | ||
Cartografia | |||
Nus | |||
Posizione del comune di Nus all'interno della Valle d'Aosta | |||
Sito istituzionale | |||
Nus è un comune italiano di 2.993 abitanti della Valle d'Aosta.
Indice
1 Toponomastica
2 Geografia fisica
2.1 Territorio
2.2 Clima
3 Storia
4 Monumenti e luoghi d'interesse
4.1 Architetture militari
4.2 Architetture religiose
4.3 Architetture civili
4.4 Siti archeologici
4.4.1 I castellieri sul vallone di Saint-Barthelemy
4.5 Aree naturali
5 Società
5.1 Evoluzione demografica
5.2 Lingue e dialetti
6 Cultura
6.1 Musei
6.1.1 L'Osservatorio astronomico
7 Infrastrutture e trasporti
7.1 Autolinee
7.2 Ferrovie
8 Economia
9 Amministrazione
10 Sport
10.1 Sport invernali
10.1.1 Sci nordico
10.2 Sport tradizionali
11 Galleria d'immagini
12 Note
13 Bibliografia
14 Altri progetti
15 Collegamenti esterni
Toponomastica |
Contrariamente alle regole di pronuncia della lingua francese standard, la "s" finale di Nus si pronuncia.
Il toponimo latino è Nucetum[3]; Nus deriva dal latino nonus, in quanto Nus si trova Ad nonum ab Augusta lapidem[4], a nove miglia romane da Augusta Prætoria Salassorum (l'odierna Aosta) lungo la Via consolare delle Gallie.
Geografia fisica |
Territorio |
Nus si trova nella valle centrale della Dora Baltea, a circa 12 chilometri a est di Aosta.
Sopra il paese, sulla destra orografica della Dora, si estende il Vallone di Saint-Barthélemy, che si incunea tra la Valpelline e la Valtournenche. Il punto di massima elevazione è la Becca de Luseney a 3504 metri.
Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)[5]
Clima |
Nel capoluogo situato a circa 500 metri di altitudine il clima è caratterizzato inverni freddi con precipitazioni sovente nevose, ma può capitare che alcuni giorni siano mitigati dal favonio. Le estati solitamente sono calde e ventose. Le precipitazioni sono presenti tutto l'anno, ma si concentrano in primavera e autunno. Salendo verso le frazioni più elevate il clima diventa di tipo alpino con inverni molto freddi e nevosi ed estati fresche.
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Storia |
La presenza di insediamenti già in epoca romana sono stati confermati dal ritrovamento di monete, laterizi e altri oggetti presso il castello di Pilato, chiamato così secondo una leggenda, per cui il procuratore romano Ponzio Pilato soggiornò in questo castello mentre si recava a Vienne, in Gallia, dove era stato esiliato da Caligola.
Il periodo medievale fu caratterizzato dal dominio della famiglia dei Signori di Nus, che esercitarono la loro autorità sul territorio dal XI al XVI secolo. A loro appartennero il castello del borgo e la fortezza all'imbocco del vallone di Saint-Barthélemy. Ancora oggi, le figure dei signori di Nus sono le principali nella sfilata del carnevale locale.
Da Nus, in epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia.
Monumenti e luoghi d'interesse |
Architetture militari |
- Il Castello di Nus, costruito dalla famiglia Challant nel 1350 sull'alto promontorio sopra al borgo in loc. Plane.
- Il castello di Pilato del XII - XIII secolo, nel borgo di Nus. Secondo la leggenda, il procuratore romano Ponzio Pilato soggiornò in questo castello mentre si recava a Vienne, in Gallia, dove fu esiliato da Caligola.
- la casaforte di Moralley o Moraley, a Plantayes
- la torre di segnalazione "Tör di Sarrazins", a valle della frazione crollata di Rovettaz[6]
Architetture religiose |
- Le chiesa di Saint-Hilaire (1153)
- La chiesa di Saint-Barthélemy
- il campanile della Chiesa parrocchiale del XVI secolo
- Nell'alto vallone di Saint-Barthélemy si trova il santuario di Cunéy, meta di pellegrinaggio già nell'antichità, dedicato alla Madonna delle Nevi, ogni 5 agosto.
- La cappella di San Giovanni al borgo, già attestata nel 1236
Architetture civili |
Osservatorio astronomico e planetario di Saint-Barthélemy, in località Lignan- sito archeologico sopra quota 2000 m presso il colle Pierrey
- villa romana di Les Granges
- in via del Risorgimento sorge una casa cinquecentesca, simile a un'altra casa cinquecentesca sita a Chambave.
Siti archeologici |
I castellieri sul vallone di Saint-Barthelemy |
Lignan è località che fu definita in epoca medievale tra due castellieri (Lignyan inter duo castellaria): si conservano infatti su due collinette a strapiombo sul vallone di Saint-Barthelemy due aree archeologiche pre-romane, una detta in località "Castelliere", entrambe ancora da scavare e datare con certezza. Sono due castellieri di epoca protostorica: il castelliere più vicino al paese mostra le tracce di capanne dell'età del bronzo, disposte a cerchio intorno a un masso collocato sulla cima del monte, mentre poco distante si trova una roccia con inciso raffigurazioni di uomini in orazione. Gli scavi hanno portato alla luce resti di ceramiche della stessa epoca delle capanne. Il castelliere inferiore è più importante: con una cinta muraria di 60 metri di raggio massimo, conserva vari edifici disposti a raggera intorno a un edificio a pianta quadrata che si crede sia stato un luogo di culto o riunione. La struttura aveva un ruolo chiaramente difensivo, dato anche dalla sua posizione strategica, ma non essendo stata indagata approfonditamente potrebbe risalire all'età del bronzo come a quella del ferro o addiruttura all'alto medioevo.[7]
Aree naturali |
- La Riserva naturale Les Îles è una zona umida vicino alla Dora istituita nel 1995 sui territori comunali di Brissogne, Nus, Quart e Saint-Marcel.[8]
- Gli ambienti calcarei d'alta quota attorno al Lago Tsan, sito di interesse comunitario (cod. IT1205081, 453 ha) nei comuni di Nus e Torgnon
Società |
Evoluzione demografica |
Abitanti censiti[9]
Lingue e dialetti |
Come nel resto della regione, anche in questo comune è diffuso il patois valdostano.
Cultura |
Musei |
- Museo all'aperto dell'artista Carlo Tassi (1928-2013)[10][11]
L'Osservatorio astronomico |
Presso il villaggio di Lignan, nel vallone di Saint-Barthélemy, si trova l'Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d'Aosta con un planetario.
Infrastrutture e trasporti |
Autolinee |
Nus è collegato con il resto della valle centrale tramite l'autolinea Aosta - Pont-Saint-Martin operata dalla SAVDA. È presente anche l'autolinea Aosta - Saint-Barthélemy che collega l'omonimo vallone a monte del capoluogo con il capoluogo regionale. Entrambe le autolinee vengono effettuate con cadenza giornaliera.
Ferrovie |
Il paese ha una propria stazione ferroviaria a poche centinaia di metri dal centro. La stazione si trova sulla Ferrovia Aosta-Chivasso.
Economia |
Come in molti comuni valdostani anche nel comune di Nus si produce energia idroelettrica. La centrale omonima sfrutta le acque dei torrenti Saint-Barthélemy, Chaleby e Comba Déche. La centrale idroelettrica di Quart, sempre sul territorio comunale a dispetto del nome, sfrutta le acque della Dora Baltea e del torrente Buthier. Entrambi gli impianti sono in gestione alla CVA.[12]
Amministrazione |
Fa parte della Comunità Montana Mont Emilius.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
25 luglio 1988 | 26 maggio 1990 | Augusto Pellegrino | - | Sindaco | [13] |
26 maggio 1990 | 29 maggio 1995 | Augusto Pellegrino | - | Sindaco | [13] |
10 giugno 1995 | 8 maggio 2000 | Silvio Aldo Trione | - | Sindaco | [13] |
8 maggio 2000 | 9 maggio 2005 | Gian Marco Grange | lista civica | Sindaco | [13] |
9 maggio 2005 | 24 maggio 2010 | Gian Marco Giuseppe Grange | lista civica | Sindaco | [13] |
24 maggio 2010 | 11 maggio 2015 | Elida Baravex | lista civica | Sindaco | [13] |
11 maggio 2015 | in carica | Elida Baravex | lista civica | Sindaco | [13] |
Sport |
Sport invernali |
Sci nordico |
Nei pressi della frazione di Porliod è presente una stazione sciistica che, grazie alla sua lunghezza (circa 30 km), è molto rinomata in Valle d'Aosta. Dal 2013 è prevista l'apertura di un foyer.
È presente anche un'altra pista di sci di fondo nella frazione di Lignan con circa 2 km di piste e uno snowpark.
Sport tradizionali |
In questo comune si gioca a palet e a tsan, caratteristici sport tradizionali valdostani.[14]
Galleria d'immagini |
Particolare della facciata della chiesa di Messigné
Il ponte sul torrente Saint-Barthélemy e il castello di Nus
Il Municipio
Note |
^ Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2017.
^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012.
^ DIZIONARIO GEOGRAFICO - Di GOFFREDO CASALIS, Vol XII, Torino 1843
^ Vallée d'Aoste autrefois, raccolta di opere di Robert Berton, 1981, Sagep ed., Genova.
^ Le zone sismiche in Italia: Valle-Aosta, statistica 2006, www.abspace.it
^ PmReb, Tör di Sarrazins (PDF), in Annuario 2012. supplemento a Montagnes Valdôtaines, 1 (112), CAI Sezione Aosta, gennaio 2012.
^ Ezio Emerico Gerbore, cit., pp.5-10.
^ Riserva Naturale Les Iles: L'Area Protetta
^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
^ Museo di Carlo Tassi.mw-parser-output .chiarimento{background:#ffeaea;color:#444444}.mw-parser-output .chiarimento-apice{color:red}
[collegamento interrotto], Sito ufficiale del Turismo della Regione Valle d'Aosta, 20 gennaio 2012. URL consultato l'8 gennaio 2013.
^ Carlo Tassi, www.costruttoridibabele.net
^ CVA, Gli impianti, su cva-ao.it. URL consultato il 1º novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2013).
^ abcdefg http://amministratori.interno.it/
^ Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp. 74-100, ISBN 978-88-7032-878-3.
Bibliografia |
- Ezio Emerico Gerbore, Nus. Tessere di storia, a cura dell'amministrazione comunale di Nus, Quart (AO): Musumeci, 1998.
Altri progetti |
Altri progetti
- Wikimedia Commons
Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Nus
Collegamenti esterni |
- Sito ufficiale del Comune di Nus, su comune.nus.ao.it.
- Nus sul sito della Regione Valle d'Aosta, su regione.vda.it.
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